tag:blogger.com,1999:blog-60499222609207722312024-03-18T20:47:16.441+01:00AforismarioAforismario® - Sito di riferimento per tutti gli appassionati di aforismi dal 2009Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comBlogger5506125tag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-44627731837316022832024-03-14T08:49:00.008+01:002024-03-17T10:50:00.959+01:00Perle di Saggezza<div style="text-align: justify;">
Raccolta di "preziose" <b>perle di saggezza</b>. In questa pagina puoi leggere massime di vita, consigli su come affrontare le difficoltà quotidiane e suggerimenti sui percorsi da seguire tra i meandri dell'esistenza. La maggior parte di questi testi sono stati scritti da autori sconosciuti, anche se sul web si trovano spesso attribuiti a questo o a quell'altro autore celebre per dargli maggior importanza e diffusione. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
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<span style="font-size: x-large;">Sommario</span></div>
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<li>13 spunti per la vita</li>
<li>Istruzioni per la vita</li>
<li>Le cose che ho imparato nella vita</li>
<li>Massime di saggezza</li>
<li>Il valore del Tempo</li>
<li>Dai valore a ogni momento</li>
<li>Non è compito mio</li>
<li>Regole Anti-Stress</li>
<li>Distici di Catone</li>
<li>Può darsi...</li>
<li>Dice il saggio...</li>
<li>Il principio del vuoto (di Joseph Newton)</li></ul><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYhiAecTflCdKx8vKaqG7pMzstpjzPcAj8FqZz6iBC2PSsZgHFAdhpZG4sNIdzboduc3WshWy1inzdHBnDooxcR4QAqE0lU657A81VNy-S2c8EddUTuFsOY-R3pbI8h_nAV-XlNL0AAyMJNKOjoz1lpSZVJ9tvFJvMKPPYpvjcALQ0l6qyIEbaGdkS3FM/s600/perle-di-saggezza.webp" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Perle di Saggezza" border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYhiAecTflCdKx8vKaqG7pMzstpjzPcAj8FqZz6iBC2PSsZgHFAdhpZG4sNIdzboduc3WshWy1inzdHBnDooxcR4QAqE0lU657A81VNy-S2c8EddUTuFsOY-R3pbI8h_nAV-XlNL0AAyMJNKOjoz1lpSZVJ9tvFJvMKPPYpvjcALQ0l6qyIEbaGdkS3FM/s16000/perle-di-saggezza.webp" title="Perle di Saggezza" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte,<br />dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.<br />(Perle di Saggezza)</td></tr></tbody></table><br /><div><span style="font-size: x-large;">13 spunti per la vita</span></div></div>
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I seguenti aforismi circolano su internet in molte lingue e sono attribuiti allo scrittore colombiano <b>Gabriel García Márquez</b>. Secondo alcuni, essi si troverebbero nel suo celebre romanzo <i>L'amore ai tempi del colera</i>, ma basta esaminare il testo per rendersi conto che non è così. In realtà si tratta di frasi di autore (o autori) sconosciuti, attribuite a uno scrittore celebre per dargli maggior diffusione. [Nota di Aforismario].</div>
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<li>Cambia in una persona migliore e assicurati di sapere bene chi sei prima di conoscere qualcun altro e aspettarti che questa persona sappia chi sei.</li>
<li>Ci sarà sempre chi ti critica, l’unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.</li>
<li>Forse Dio vuole che tu conosca molte persone sbagliate prima di conoscere la persona giusta, in modo che, quando finalmente la conoscerai, tu sappia essere grato.</li>
<li>Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo.</li>
<li>Il fatto che una persona non ti ami come tu vorresti non vuol dire che non ti ami con tutta sé stessa.</li>
<li>Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l’avrai mai.</li>
<li>Nessuna persona merita le tue lacrime, e chi le merita sicuramente non ti farà piangere.</li>
<li>Non passare il tempo con qualcuno che non sia disposto a passarlo con te.</li>
<li>Non piangere perché qualcosa finisce, sorridi perché è accaduta.</li>
<li>Non sforzarti tanto, le cose migliori accadono quando meno te le aspetti.</li>
<li>Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.</li>
<li>Ti amo non per chi sei, ma per chi sono io quando sono con te.</li>
<li>Un vero amico è chi ti prende per mano e ti tocca il cuore.</li>
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<span style="font-size: x-large;">Istruzioni per la vita</span></div>
<div>Qui di seguito, una serie di frasi per vivere saggiamente e vari consigli di vita che circolano in maniera anonima sul web, ma che sono tratte in gran parte da un noto libriccino di H. Jackson Brown Jr.: <i>Vita: istruzioni per l'uso</i>. Da questo stesso libro sono tratte, tra l'altro, le frasi che, sempre su internet, circolano col titolo: <i>Istruzioni per la vita</i> e che vengono attribuite erroneamente al Dalai Lama.</div>
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<li>Ama profondamente e con passione. Potrai soffrirne, ma e l'unico modo per vivere pienamente la vita;</li>
<li>Apri le tue braccia ai cambiamenti, ma non dimenticarti dei tuoi valori;</li>
<li>Coltiva la conoscenza. È la chiave dell'immortalità;</li>
<li>Convivi almeno sei mesi prima di sposarti;</li>
<li>Credi in Dio, ma chiudi la tua auto;</li>
<li>Credi nell'amore a prima vista;</li>
<li>Dai alla gente più di quanto si aspetta e fallo con amore;</li>
<li>Di' sempre "Salute!" quando senti qualcuno starnutire;</li>
<li>Durante l'anno, dedica un po' di tempo alle cose che non hai mai fatto;</li>
<li>Giudica i tuoi successi dagli sforzi che hai fatto per raggiungerli;</li>
<li>Impara a memoria le tue poesie preferite;</li>
<li>Impara tutti i ruoli e poi abbandonane alcuni;</li>
<li>Leggi più libri e guarda meno televisione;</li>
<li>Nei litigi con chi ami, parla del presente e non rivangare il passato;</li>
<li>Nel disaccordo colpisci leggermente. Non coinvolgere nessuno;</li>
<li>Non credere a tutto quello che senti, trattieni ciò che ti colpisce e dormirci sopra;</li>
<li>Non fidarti di chi ti bacia con gli occhi aperti;</li>
<li>Non giudicare qualcuno dai suoi familiari;</li>
<li>Non interrompere mai chi ti sta adulando, ma domandati dove vuole arrivare;</li>
<li>Non lasciare che un piccolo litigio rompa una grande amicizia;</li>
<li>Non ridere dei sogni di nessuno;</li>
<li>Parla piano, ma pensa rapidamente;</li>
<li>Passa del tempo da solo;</li>
<li>Pensa agli affari tuoi;</li>
<li>Prega: ha un incommensurabile potere;</li>
<li>Quando dici "Scusami", guarda la persona negli occhi;</li>
<li>Quando dici "Ti amo", pensaci;</li>
<li>Quando qualcuno ti fa una domanda non chiedere "Perché vuoi saperlo?";</li>
<li>Quando rispondi al telefono sorridi. Chi chiama lo capirà dalla voce;</li>
<li>Quando sei stato sconfitto non dimenticare la lezione;</li>
<li>Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai un passo indietro;</li>
<li>Ricorda che il grande amore e le grandi conquiste comportano dei rischi;</li>
<li>Ricorda che il tuo carattere è il tuo destino.</li>
<li>Ricorda che la migliore relazione è quella in cui l'amore che dai e più grande di quello che ricevi;</li>
<li>Ricorda che non ottenere quello che desideri è talvolta una grande fortuna;</li>
<li>Ricordati che il silenzio e talvolta la migliore risposta;</li>
<li>Ricordati le tre "R": Rispetto di sé stessi. Rispetto degli altri. Responsabilità di tutte le tue azioni;</li>
<li>Sappi leggere tra le righe;</li>
<li>Se fai una montagna di soldi, usali per aiutare gli altri mentre sei vivo. È la più grande soddisfazione della ricchezza;</li>
<li>Sii gentile con la Terra;</li>
<li>Sposa qualcuno con cui ami parlare. Quando diventerai vecchio conversare sarà più importante di altro;</li>
<li>Telefona a tua madre e se l'hai persa ogni tanto dille una preghiera;</li>
<li>Un'atmosfera d'amore nella tua casa e importante. Fa' di tutto per creare una tranquilla e armoniosa famiglia;</li>
<li>Vivi una buona, onorevole vita. Quando sarai vecchio e penserai al passato starai bene una seconda volta.</li>
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<span style="font-size: x-large;">Il valore del Tempo</span></div>
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Immagina che esista una banca che ogni mattina accredita la somma di 86.400 euro sul tuo conto. Non conserva il tuo saldo giornaliero. Ogni notte cancella qualsiasi quantità del tuo saldo che non sia stata utilizzata durante il giorno. Che faresti? Ritireresti fino all'ultimo centesimo ogni giorno, ovviamente! Ebbene, ognuno di noi possiede un conto in questa banca. Il suo nome? TEMPO. </div><div>Ogni mattina questa banca ti accredita 86.400 secondi. Ogni notte questa stessa banca cancella e dà come perduta qualsiasi quantità di questo credito che tu non abbia investito in un buon proposito. Questa banca non conserva saldi né permette trasferimenti. Ogni giorno ti apre un nuovo conto. Ogni notte elimina il saldo del giorno. Se non utilizzi il deposito giornaliero, la perdita è tua. Non si può fare marcia indietro. Non esistono accrediti sul deposito di domani. Devi vivere nel presente con il deposito di oggi. Investi in questo modo per ottenere il meglio in salute, felicità e successo.</div>
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<span style="font-size: x-large;">Dai valore a ogni momento</span></div>
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L'orologio continua il suo cammino. Dai valore a ogni momento.</div>
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Per capire il valore di un anno, chiedi a uno studente che ha perduto un anno di studio. </div>
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Per capire il valore di un mese, chiedi a una madre che ha partorito prematuramente. </div>
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Per capire il valore di una settimana, chiedi all'editore di un settimanale. </div>
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Per capire il valore di un ora, chiedi a due innamorati che attendono di incontrarsi. </div>
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Per capire il valore di un minuto, chiedi a qualcuno che ha appena perso il treno. </div>
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Per capire il valore di secondo, chiedi a qualcuno che ha appena evitato un incidente. </div>
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Per capire il valore di un millesimo di secondo, chiedi a un atleta che ha vinto la medaglia d'argento alle Olimpiadi.</div>
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Dai valore a ogni momento che vivi, e dagli ancor più valore condividendolo con una persona speciale, tanto speciale da dedicarle il tuo tempo e ricorda che il tempo non aspetta nessuno. </div>
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Ieri? Storia. Domani? Mistero. È per questo che esiste il presente! Ricorda, ancora: il tempo non ti aspetterà. Dai valore a ogni momento a tua disposizione. Lo apprezzerai ancor più se potrai condividerlo con qualcuno che sia speciale.</div>
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<span style="font-size: x-large;">Le cose che ho imparato nella vita</span></div>
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Questo testo è di solito attribuito a Paulo Coelho. In realtà si tratta di alcuni versi tratti dalla poesia <i>Abbiamo tempo</i> (Avem timp) del poeta e scrittore rumeno Octavian Paler con l'aggiunta di alcune citazioni di vari autori, per lo più sconosciuti. Che non si tratti di uno scritto di Coelho non v'è dubbio, anche perché lo stesso scrittore portoghese sul suo blog ha pubblicato un post in cui dichiara di non esserne l'autore, nonostante gli sia, ancora oggi, attribuito da molti: "Questo testo, che ho trovato su internet, è attribuita a me. Non l'ho scritto io, ma credo valga la pena riprodurlo qui" (Paulo Coelho's Blog, 21 gennaio 2012). [Nota di Aforismario].</div>
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Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita.</div>
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Ho imparato che non importa quanto buona sia una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo bisognerà che tu la perdoni.</div>
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Ho imparato che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.</div>
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Ho imparato che non dobbiamo cambiare gli amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.</div>
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Ho imparato che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.</div>
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Ho imparato che o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.</div>
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Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.</div>
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Ho imparato che la pazienza richiede molta pratica.</div>
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Ho imparato che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.</div>
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Ho imparato che a volte la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.</div>
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Ho imparato che, solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto sé stesso.</div>
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Ho imparato che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.</div>
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Ho imparato che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.</div>
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Ho imparato che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.</div>
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<span style="font-size: x-large;">Massime di saggezza</span></div>
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<li>Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.</li>
<li>La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se sia stata la miglior conversazione mai avuta.</li>
<li>È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.</li>
<li>Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.</li>
<li>Non cercare le apparenze: possono ingannare. Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi. Cerca qualcuno che ti faccia sorridere, perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia. </li>
<li>Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.</li>
<li>Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.</li>
<li>Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.</li>
<li>Le più felici delle persone non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.</li>
<li>Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi far bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.</li>
<li>Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano, vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.</li>
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<span style="font-size: x-large;">Non è compito mio</span><br />
Questa è la storia di quattro persone, chiamate:<br />
Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno.<br />
C’era un lavoro importante da fare<br />
e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto.<br />
In effetti, Ciascuno poteva farlo,<br />
ma alla fine Nessuno lo fece.<br />
Qualcuno si arrabbiò<br />
perché era il lavoro di Ognuno.<br />
Però Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo,<br />
ma Nessuno capì che Ognuno l’avrebbe fatto.<br />
Finì che Ognuno incolpò Qualcuno<br />
perché Nessuno fece<br />
ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.<br />
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<span style="font-size: x-large;">Regole Anti-Stress</span></div>
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<li>Semplifica al massimo la tua vita, evitando di sobbarcarti compiti che puoi tranquillamente delegare ad altri.</li>
<li>Coltiva interessi che ti divertono e ti appassionano, rifuggendo quanto ti annoia e ti crea disagio psicologico, che è fonte di stress.</li>
<li>Impara a dire di no a tutti coloro che chiedono troppo da te. Impara a dire di no, in particolare, quando non desideri soddisfare una determinata richiesta.</li>
<li>Abituati a eseguire alcune respirazioni lente e profonde ogni volta che ti trovi in coda nel traffico o sei costretto ad aspettare qualcuno o qualcosa.</li>
<li>Dai libero sfogo alla tua rabbia quando qualcuno ti irrita pesantemente: sbattere una porta, urlare, affermare le proprie ragioni è un'esigenza vitale che va assecondata.</li>
<li>Ogni giorno programma una cosa che ti dia piacere e gratificazione: andare al cinema, uscire per guardare le vetrine, fare un acquisto anche inutile.</li>
<li>Parla delle tue preoccupazioni con gli amici più cari o, in mancanza di questi, scrivile in un diario o nella tua agenda.</li>
<li>Ricorda sempre che le faccende noiose e le situazioni che creano ansia devono essere affrontate nel più breve tempo possibile: è meglio viverle subito anziché preoccuparsene per ore o, peggio, per giorni.</li>
<li>Sorridi spesso, sorridi a tutti. Ti sentirai più di buonumore e ti piacerà scoprire come la gente reagisce positivamente al sorriso.</li>
<li>Fai sempre una sola cosa alla volta, mantenendo la mente concentrata su quanto stai facendo, senza pensare al prima e senza pensare al poi.</li>
<li>Non permettere ai sensi di colpa di avvelenarti costantemente la vita: non sta scritto da nessuna parte che sei costretto a soddisfare le esigenze di tutti quelli che ti circondano.</li>
<li>Impara bene un certo numero di tecniche di rilassamento e mettile in atto alternativamente ogni volta che puoi. Effettua spesso anche l'automassaggio.</li>
<li>Vogliti bene e dimostra a te stesso che ti ami, prima focalizzando quanto ti procura realmente benessere e piacere, e poi agendo in modo da ottenerlo.</li>
<li>Abituati a pensare in positivo, poiché non esiste una situazione negativa in assoluto. Convinciti di ciò e poi esercitati a trovare l'aspetto vantaggioso di qualsiasi circostanza.</li>
<li>Proibisciti di pensare continuamente a tutto ciò che di negativo potrebbe accadere: se stai bene, non è automatico che la cosa sia destinata a peggiorare; ci sono anzi buone probabilità che migliori ulteriormente.</li>
<li>Vivi le situazioni per quello che sono e non in funzione di altre situazioni. Per esempio, quando senti il bisogno di uscire a passeggio, non giustificare subito l'impulso pensando che così puoi approfittarne per passare alla posta a pagare la bolletta. Esci a passeggio e basta.</li>
<li>Cerca di trarre sempre almeno una piccola soddisfazione da quanto stai facendo: ogni azione, anche la più modesta, produce un risultato e, quindi, ha un valore di per sé.</li>
<li>Affronta le scelte autonomamente e non per compiacere qualcuno. Avrai meno rimpianti e meno rancori, perciò ridurrai lo stress.</li>
<li>Non trascurare, per nessuna ragione, il tuo aspetto fisico. Abbi cura della tua igiene personale e scegli abiti adatti alla tua personalità, nei quali ti senti a tuo agio.</li>
<li>Non rinunciare a gratificarti acquistando qualcosa di futile che desideri da tempo o che ti attira particolarmente. I soldi devono servire a migliorare la qualità della vita e, tranne in situazioni particolari, qualche spesa solo per te non può farti che bene.</li>
<li>Canta ogni volta che puoi, anche se sei stonato. È una pratica liberatoria che aiuta a scaricare la tensione in modo naturale.</li>
<li>Approfitta di qualsiasi occasione per ridere. Non vergognarti di ridere e di cercare l'opportunità per farlo. Anche le risate sono ottimi anti stress naturali.</li>
<li>Fai una pausa non appena l'attività che stai svolgendo determina in te un vago senso di inquietudine. Alzati, bevi un caffè o una bibita e fai due passi. Lo stacco, anche se si protrae per poco tempo, è rigenerante e rende il lavoro più proficuo.</li>
<li>Conserva in qualche angolo della casa oggetti che risvegliano in te le emozioni di quando eri bambino (bambole, peluche, palle di vetro con la neve e così via) e osservale quando sei sotto stress. Esercitano un'azione rilassante.</li>
<li>Stai alla larga dalle persone negative. È una condizione essenziale per evitare di entrare nella spirale perversa della suggestione e accumulare stress.</li>
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<span style="font-size: x-large;">Distici di Catone</span></div>
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Disticha Catonis, II - III sec.</div>
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I Distici di Catone (Disticha Catonis) sono una raccolta di massime morali risalente al II-III secolo della nostra era. Contrariamente a quanto può far supporre il titolo, l'autore di questo scritto è ignoto. L'attribuzione a Catone è dovuta probabilmente al fatto che questi nell'antichità era considerato il saggio e il moralista per antonomasia. L'opera ebbe grande diffusione in epoca medioevale e fu tradotta in molte lingue. [Nota di Aforismario].</div>
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<li>A chi sai che ne ha bisogno non vendere ciò che puoi dargli gratis.</li>
<li>A chi sai di non essere pari cedi momentaneamente: spesso il vincitore è superato dal vinto.</li>
<li>Cerca di convincerti che la morte non va temuta: infatti essa, se non è un bene, è almeno la fine di tutti i mali.</li>
<li>Educa sempre il tuo spirito e non smettere mai di imparare: la vita senza cultura è un'immagine della morte.</li>
<li>Evita ciò che eccede la misura e ricordati di accontentarti del poco: più sicura è la nave trasportata da una corrente moderata.</li>
<li>Fa' lo stupido quando le circostanze lo richiedono: fingersi stupidi al momento opportuno è somma saggezza.</li>
<li>Nei momenti sereni ricordati di temere sempre le avversità e nelle avversità ricordati di sperare sempre in cose migliori.</li>
<li>Non fare mai le cose di cui sei solito biasimare gli altri: è vergognoso essere sconfessati dalle proprie colpe.</li>
<li>Non lasciarti mai sfuggire quello che sai che può tornarti utile: l'occasione ha i capelli lunghi davanti, ma dietro è calva.</li>
<li>Non perdere tempo a discutere con gli sciocchi e i chiacchieroni: la parola ce l'hanno tutti, il buon senso solo pochi.</li>
<li>Non smettere mai d'imparare e fa' in modo di accrescere sempre ciò che sai: raramente la saggezza è frutto solo della vecchiaia.</li>
<li>Non temere la morte: è da stolti continuare a perdere i piaceri della vita per paura della morte.</li>
<li>Non vergognarti di voler imparare le cose che non sai: sapere qualcosa è lodevole, riprovevole è non voler imparare.</li>
<li>Racconta sempre i favori che ricevi dagli altri, ma taci i favori che fai tu agli altri.</li>
<li>Se la tua condizione ti sembra brutta, pensa a chi sta peggio di te.</li>
<li>Valuta sempre attentamente tutto ciò che uno dice: le parole nascondono e nello stesso tempo svelano il carattere degli uomini.</li>
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<span style="font-size: x-large;">Può darsi... </span><br />
[Storiella cinese]<br />
<br />
A un contadino era fuggito via il cavallo.<br />
"Che sfortuna!", dissero i suoi amici. "Può darsi", rispose l'uomo.<br />
Qualche giorno dopo il cavallo ritornò insieme a un altro cavallo ancora più bello e robusto.<br />
"Che fortuna!", esclamarono gli amici. "Può darsi", replicò il contadino.<br />
Il giorno dopo, suo figlio cercando di cavalcare il cavallo selvatico cadde e si ruppe una gamba.<br />
"Che disgrazia!", commentarono gli amici. "Può darsi", rispose il contadino.<br />
Una settimana più tardi, tutti i giovani maschi del paese, tranne il figlio con la gamba rotta, furono mandati a combattere in una guerra sanguinosa.<br />
"Come tutto si è volto al meglio", dissero meravigliati gli amici. "Può darsi", disse il contadino.</div><div><br /></div><div>
<span style="font-size: x-large;">Il principio del vuoto</span><br />
Joseph Newton<br />
<br />
Hai l’abitudine di accumulare oggetti inutili, credendo che un giorno, chi sa quando, ne avrai bisogno?<br />
Hai l‘abitudine di accumulare denaro, solo per non spenderlo perché pensi che nel futuro potrà mancarti?<br />
Hai l’abitudine di conservare vestiti, scarpe, mobili, utensili domestici e altre cose della casa che già non usi da molto tempo?<br />
E dentro di te? Hai l’abitudine di conservare rimproveri, risentimenti, tristezze, paure e altro?<br />
Non farlo, è necessario che lasci uno spazio, un vuoto, affinché cose nuove arrivino alla tua vita.<br />
È necessario che ti disfi di tutte le cose inutili che sono in te e nella tua vita, affinché la prosperità arrivi.<br />
La forza di questo vuoto è quella che assorbirà e attrarrà tutto quello che desideri.<br />
Finché stai, materialmente o emozionalmente, caricando sentimenti vecchi e inutili, non avrai spazio per nuove opportunità.<br />
I beni devono circolare. Pulisci i cassetti, gli armadi, la stanza di arnesi, il garage. Dona quello che non usi più.<br />
Non sono gli oggetti conservati quelli che stagnano la tua vita, bensì il significato dell’atteggiamento di conservare.<br />
Quando si conserva, si considera la possibilità di mancanza, di carenza, si crede che domani potrà mancare e che non avrai maniera di coprire quelle necessità.<br />
Con quell'idea, stai inviando due messaggi al tuo cervello e alla tua vita: che non ti fidi del domani e che pensi che il nuovo e il migliore non sono per te, per questo motivo ti rallegri conservando cose vecchie e inutili.<br />
Sbarazzati di ciò che ha perso colore e lucentezza, lascia entrare il nuovo in casa tua e dentro te stesso.<br /></div><div><br /></div>
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<b>Note</b></div>
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<li>Se conosci una bella poesia o una perla di saggezza che non è presente in questa raccolta, puoi segnalarla ad Aforismario per una eventuale pubblicazione.</li>
<li>Vedi anche: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/05/consigli-di-vita.html">Consigli di Vita</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/03/frasi-piu-belle-di-sempre.html">Le Frasi più Belle di Sempre</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/08/dice-il-saggio.html">Dice il Saggio...</a></li>
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Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-3785972318136331092024-03-10T09:00:00.005+01:002024-03-13T15:58:16.101+01:00Frasi e citazioni di Gennaro Romagnoli<div style="text-align: justify;">Selezione di frasi e citazioni di <b>Gennaro Romagnoli </b>(Padova), psicologo e psicoterapeuta italiano, specializzato in ipnosi e meditazione. Nel 2008 ha fondato il blog Psinel, diventato poi il podcast di self-help più ascoltato in Italia, in cui aiuta la sua community a intraprendere un percorso di sviluppo personale basato sulla ricerca scientifica. Nel 2020 ha lanciato Clarity, la prima app italiana per imparare a meditare e a gestire meglio le emozioni e i pensieri. Riguardo alla propria attività di psicologo, ha detto Gennaro Romagnoli:</div><div style="text-align: justify;"><div><blockquote>"Viviamo in una società in cui la gente, per farsi ascoltare, paga dei professionisti come me. All’inizio non ci credevo, pensavo che i miei pazienti fossero tutti bisognosi di un aiuto tecnico, magari volevano superare l’ansia, uscire dalla depressione, imparare a gestire la gelosia. Poi, nel tempo, sono arrivati anche quelli che avevano soltanto bisogno di essere ascoltati. Non sono molti ma ci sono, e forse ti sembrerà incredibile che in una società così interconnessa una persona debba pagare per farsi ascoltare da un’altra persona. La verità è che ascoltare davvero e sentirsi ascoltati è tutt’altro che facile". [<i>Facci caso</i>, 2020].</blockquote></div></div><div style="text-align: justify;">Le seguenti citazioni di Gennaro Romagnoli sono tratte dai libri: <i>Rilassamento dinamico</i> (2015), <i>Facci caso</i> (2020) e <i>Restare in piedi tra le onde</i> (2023).</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_xcj1LDZw9jCeCmwL3mP9d3aKeNYyrJZl9q8R9dSO-t1qQ46vBpobhC4Q0tVfjsZzy5zxOE0uJK8NwcWHAuXvgLD06zVoepAqkv_p-Cv2XCHBq1A3mezL7t5QW-T47oEDF9dlhxdcskTlajBRiqVdXDFPVxfK7j2FJbY8frhAfzyU_6WQqDj4wBGUoUY/s600/romagnoli-relazioni-interiorita.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img width="600" height="400" alt="" border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_xcj1LDZw9jCeCmwL3mP9d3aKeNYyrJZl9q8R9dSO-t1qQ46vBpobhC4Q0tVfjsZzy5zxOE0uJK8NwcWHAuXvgLD06zVoepAqkv_p-Cv2XCHBq1A3mezL7t5QW-T47oEDF9dlhxdcskTlajBRiqVdXDFPVxfK7j2FJbY8frhAfzyU_6WQqDj4wBGUoUY/s16000/romagnoli-relazioni-interiorita.jpeg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Non possiamo vivere una vita appagante senza saper gestire le nostre relazioni, <br />e non possiamo gestire le nostre relazioni se non siamo in grado<br />di maneggiare il nostro mondo interiore. (Gennaro Romagnoli)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Rilassamento dinamico</span></div><div style="text-align: justify;"><div>Strategie di rilassamento e dinamica mentale © Bruno Editore, 2015 - Selezione Aforismario</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni forma di Sviluppo Personale viene dall’interno e tutto passa attraverso i nostri Stati di Coscienza. L’equazione è semplice: il come ti senti (cioè lo stato di coscienza in cui ti trovi) determina il risultato delle tue azioni… sempre!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La prima cosa importante da tenere a mente è che se vuoi sviluppare nuove abilità, costruendole su fondamenta solide, il metodo migliore è il Rilassamento.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non c’è droga migliore di quella che proviene dal tuo interno. Ormai la scienza è concorde nell’affermare che chi quotidianamente pratica una qualche forma di Rilassamento (meditazione, autoipnosi ecc.) ha enormi benefici nella sincronizzazione degli emisferi, nell’equilibrio emotivo, sull’innalzamento delle difese immunitarie, sull’intelligenza, sull’umore, sulle capacità di adattamento a nuove situazioni, nella riduzione dello stress, nella gestione dei propri stati ecc.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">Facci caso</span></div><div>Come non farti distrarre dalle sciocchezze e dare attenzione a ciò che conta davvero nella vita</div><div>© Mondadori, 2020 - Selezione Aforismario</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La cosa più importante che possediamo è la nostra attenzione, la risorsa senza la quale la nostra vita non assume un reale significato. Ciò che mangi non ha sapore, ciò che tocchi non ha calore e ciò che leggi in questo momento non ha un senso, se non ci riponi la tua attenzione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quando non sei concentrato su ciò che stai facendo, non sei davvero “presente”.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Purtroppo, attualmente la nostra attenzione è messa a dura prova da un mondo sempre più complesso e dall’enorme quantità di informazioni a cui siamo sottoposti ogni giorno. Per non parlare poi della politica e del marketing, che cercano costantemente di pilotare e veicolare le nostre preziose e limitate risorse attentive.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Più una cosa è familiare più è difficile accettare su di essa nuovi punti di vista.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutti pensiamo di riuscire a spostare intenzionalmente il nostro focus su ciò che ci interessa senza distrarci, ma pochi, in realtà, lo sanno fare adeguatamente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La nostra attenzione si è evoluta per “saltellare” da un oggetto all’altro in modo rapidissimo: perché? Se un nostro antenato si fosse perso a rimirare troppo a lungo un paesaggio, un fiore o qualsiasi altro spettacolo, avrebbe rischiato grosso. Quindi la nostra attenzione si è allenata nel corso dei secoli a passare da uno stimolo all’altro a grande velocità, anche se noi non ce ne rendiamo conto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È la qualità della tua attenzione a determinare la qualità delle tue azioni nei confronti di te stesso e del mondo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutte le fonti di informazione attuali si nutrono della nostra attenzione e usano ogni mezzo per catturarla e mantenerla, anche quando questo va contro i nostri interessi personali.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Noi non ci troviamo davvero nell’era dell’attenzione ma in quella della distrazione. Perché a furia di intrattenerci non siamo più capaci neanche di stare qualche minuto con le mani in mano.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In definitiva, la qualità della tua attenzione determina la qualità della tua consapevolezza, e posso assicurarti che qui si gioca tutta la partita che chiamiamo “vita”.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dove vanno i nostri occhi va anche la nostra attenzione, lo sanno bene i prestigiatori, che infatti sono i primi a guardare dove tu non dovresti guardare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per alcune persone non è facile da accettare, ma noi non siamo davvero a contatto con il mondo che ci circonda, perché questo è costantemente mediato da ciò che pensiamo, proviamo, dai nostri limiti percettivi e dalla mole immensa di informazioni che abbiamo intorno e che aumentano giorno dopo giorno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le mappe, cioè i nostri apprendimenti che si trasformano in aspettative sul mondo, sono importantissime ma è fondamentale anche saperle mettere da parte per poterci godere ciò che capita intorno a noi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il mondo moderno è progettato per attirare la nostra attenzione anche quando non lo vogliamo: l’esempio delle notifiche è emblematico.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Viviamo in un mondo particolarmente autocentrato dove le industrie per venderci i loro prodotti fanno leva sulla nostra vanità – molti spot televisivi potrebbero racchiudersi in una frase: “Fatti un regalo, pensa di più a te stesso”.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le persone non si accorgono di ciò che è davvero importante fino a quando non lo perdono.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le relazioni sono tra le cose che rischiamo di dare maggiormente per scontate e allo stesso tempo sono quelle cose che rimpiangiamo per il resto della vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il rimpianto non è di non aver avuto un compagno o una compagna, ma di averlo avuto e non avergli dato la giusta attenzione, la giusta presenza nei momenti decisivi, non avergli dato quel valore che meritava (valore che si misura in attenzione e in azioni).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È solo quando tu dai valore agli altri che loro poi sono disposti a darlo anche a te.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per quanto il noto self-help tenda a concentrarsi maggiormente sul self, cioè su noi stessi, la verità è che non esiste nessun “io” senza “l’altro”.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chi coltiva cattive relazioni, chi soffre di solitudine è maggiormente esposto a tutta una serie di problemi non solo psicologici ma anche fisici. Le relazioni sembrano essere un fattore protettivo per molte patologie ma non solo, senza buone relazioni facciamo fatica a trovare un vero senso alla nostra vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Restare in piedi tra le onde</span></div><div style="text-align: justify;">Manuale di gestione delle emozioni © Mondadori, 2023 - Selezione Aforismario</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non possiamo vivere una vita appagante senza saper gestire le nostre relazioni, e non possiamo gestire le nostre relazioni se non siamo in grado di maneggiare il nostro mondo interiore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Appurato che non possiamo eliminare nessuna emozione, ciò che dobbiamo fare è imparare a gestirle, proprio come gestiamo le nostre energie personali quando facciamo una corsa.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se provi emozioni c’è solo un motivo: è perché sei vivo!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chi riesce a osservare in maniera sana il proprio mondo emotivo ha una marcia in più</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il modo migliore per sopravvivere per noi esseri umani è la capacità di entrare proficuamente in relazione con il prossimo: questa è la nostra vera potenza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Noi siamo animali sociali [...] ed è bene iniziare a riconoscere che le relazioni non sono una parte della nostra vita, sono la nostra vita! </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mente e corpo sono collegati e in parte sono la stessa cosa. Possono influenzarsi a vicenda, ma a differenti velocità. Se ti senti bene psicologicamente ti senti bene anche nel corpo e viceversa. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Proprio come un’onda, è impossibile fermare un’emozione, è difficile deviarla, è impossibile fare finta che non ci sia (tu puoi fare finta, però il tuo corpo si muoverà di conseguenza), non possiamo controllarla. E allora cosa possiamo fare? Cosa si può fare con una bella onda? La si può utilizzare per surfare, si può iniziare a sfruttare quell’energia per spingerci oltre gli ostacoli della nostra vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ecco il segreto per un vero addestramento all’intelligenza emotiva: non dobbiamo spiegare a noi stessi le cose, dobbiamo imparare a sentirle e a lasciarle scorrere.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Riuscire ad attribuire valore alle cose che facciamo, cercando il perché sono importanti per noi, i bisogni che le sottendono e tutte le motivazioni possibili, non ci aiuta solo a seguire quella strada ma anche a migliorare concretamente il mondo che ci circonda!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dando il massimo in ciò che facciamo non solo aiutiamo chi ci sta di fronte, ma anche noi stessi e il mondo intero.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La migliore emozione positiva è non cercare di avere nessuna emozione positiva, ma semplicemente vivere la tua vita seguendo ciò che per te è importante.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Lo noti proprio quando una persona è soddisfatta della propria vita: lo vedi da come cammina, da come parla di ciò che fa e delle persone che frequenta, dalla soddisfazione che prova quando entra in certi argomenti. Purtroppo fai caso pure alle persone non grate, che solitamente sono anche poco gentili con se stesse e con gli altri: sono dure perché si sono convinte che solo con la durezza potranno raggiungere ciò che vogliono, o forse non si sentono abbastanza degne per raggiungerlo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><b>Note</b></div><div>Leggi anche le citazioni degli psicologi italiani: <a href="https://www.aforismario.eu/2023/04/marco-crepaldi-frasi.html">Marco Crepaldi</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2023/02/giulio-cesare-giacobbe-frasi.html">Giulio Cesare Giacobbe</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/05/giorgio-nardone-frasi.html">Giorgio Nardone</a></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-66410792844630871592024-03-09T09:54:00.003+01:002024-03-13T11:59:12.494+01:00Le più belle Poesie sulla Vita<div style="text-align: justify;"><div>Raccolta delle più belle <b>poesie sulla vita</b>. Per rendere più piacevole la lettura di questa raccolta poetica, sono state selezionate da Aforismario soltanto le poesie più significative ed emozionanti di grandi poeti. Le varie poesie, ordinate secondo l'iniziale dell'autore, trattano diversi aspetti dell'esistenza, come per esempio: la bellezza della vita, ma anche la sua durezza, il desiderio di vivere pienamente la propria vita e il rimpianto di vedersela sfuggire.</div><div>Su Aforismario trovi anche una grande raccolta di poesie brevi ma intense e una selezione delle più significative poesie sulla morte. [Trovi i link in fondo a questa pagina].</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">Sommario</span></div><ul><li style="text-align: justify;"><b>Anonimo</b>: Istanti o Se potessi vivere nuovamente</li><li style="text-align: justify;"><b>Sibilla Aleramo</b> - Brucio la mia vita</li><li style="text-align: justify;"><b>Vannuccio Barbaro</b>: In vita postuma</li><li style="text-align: justify;"><b>Samuel Beckett</b>: Seguo questo corso di sabbia </li><li style="text-align: justify;"><b>Bertolt Brecht</b>: Contro la seduzione </li><li style="text-align: justify;"><b>Vincenzo Cardarelli</b>: Gabbiani - Alla deriva</li><li style="text-align: justify;"><b>Emily Dickinson</b>: Conosco vite della cui mancanza - Ho preso un sorso di vita - Se potrò impedire a un Cuore di spezzarsi</li><li style="text-align: justify;"><b>Nazim Hikmet</b>: Alla vita</li><li style="text-align: justify;"><b>Juan Ramón Jiménez</b>: Vita!</li><li style="text-align: justify;"><b>Konstantinos Kavafis</b>: Per quanto sta in te</li><li style="text-align: justify;"><b>Antonio Machado</b> - Consigli</li><li style="text-align: justify;"><b>Martha Medeiros</b>: Lentamente muore</li><li style="text-align: justify;"><b>Carlo Michelstaedter</b> - Alba</li><li style="text-align: justify;"><b>Eugenio Montale</b>: Meriggiare pallido e assorto</li><li style="text-align: justify;"><b>Erich Mühsam</b>: Il presagio</li><li style="text-align: justify;"><b>Fernando Pessoa</b>: Non sto pensando a niente</li><li style="text-align: justify;"><b>Francesco Petrarca</b>: La vita fugge</li><li style="text-align: justify;"><b>Salvatore Quasimodo</b>: Ed è subito sera</li><li style="text-align: justify;"><b>Wisława Szymborska</b> - Un appunto</li><li style="text-align: justify;"><b>Totò</b>: 'A vita</li><li style="text-align: justify;"><b>Walt Whitman</b>: Vivere fra gli animali </li><li style="text-align: justify;"><b>Juan Rodolfo Wilcock</b>: A mio figlio</li></ul><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjV8ImZyeQRDUhkoSZFKzrz7HQKQEJ_EY8B44Fo2jurldY9P7ksib0tXf-tWX63eqwaxUfmFkr4VkCUWBDjyLau3uKdXFs6G1jUnn80aTnkQLOiwnLHUBm4l8QpoDzwIrW44AVjOEqMc4xDmc8_TPV6yEUCpZdmBy6pUIeVvgGPAC9HCaLb_fcyPXlc8iw/s600/brecht-vita.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjV8ImZyeQRDUhkoSZFKzrz7HQKQEJ_EY8B44Fo2jurldY9P7ksib0tXf-tWX63eqwaxUfmFkr4VkCUWBDjyLau3uKdXFs6G1jUnn80aTnkQLOiwnLHUBm4l8QpoDzwIrW44AVjOEqMc4xDmc8_TPV6yEUCpZdmBy6pUIeVvgGPAC9HCaLb_fcyPXlc8iw/s16000/brecht-vita.jpeg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Non vi lasciate illudere, che è poco la vita. Bevetela a gran sorsi, non vi sarà bastata <br />quando dovrete perderla. (Bertolt Brecht)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Istanti</span></div></div><div style="text-align: justify;"><div><b>Anonimo</b></div><div><br /></div><div>Se potessi vivere nuovamente la mia vita</div></div><div style="text-align: justify;"><div>nella prossima cercherei di commettere più errori.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Non cercherei di essere tanto perfetto, </div></div><div style="text-align: justify;"><div>mi rilasserei di più.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Sarei più sciocco di quanto lo sono stato,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>di fatto prenderei ben poche cose sul serio.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Sarei meno igienico.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Correrei più rischi,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>farei più viaggi,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>guarderei più tramonti,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>salirei più montagne,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>nuoterei in più fiumi.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Andrei in più posti dove mai sono andato,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>mangerei più gelati e meno fave,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>avrei più problemi reali e meno immaginari.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente </div></div><div style="text-align: justify;"><div>e proficuamente ogni minuto della sua vita;</div></div><div style="text-align: justify;"><div>certo che ho avuto momenti di gioia.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Ma se potessi tornare indietro cercherei</div></div><div style="text-align: justify;"><div>di avere soltanto buoni momenti.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Che se non lo sapete, di quello è fatta la vita,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>solo di momenti; non ti perdere l'oggi.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Io ero uno di quelli che non</div></div><div style="text-align: justify;"><div>andava mai da nessuna parte senza un termometro,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>una borsa d'acqua calda,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>un ombrello e un paracadute;</div></div><div style="text-align: justify;"><div>se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Se potessi tornare a vivere</div></div><div style="text-align: justify;"><div>comincerei ad andare scalzo all'inizio</div></div><div style="text-align: justify;"><div>della primavera</div></div><div style="text-align: justify;"><div>e continuerei così fino alla fine dell'autunno.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Farei più giri in calesse,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>contemplerei più albe</div></div><div style="text-align: justify;"><div>e giocherei con più bambini,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>se mi trovassi di nuovo la vita davanti.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.</div></div><div style="text-align: justify;"><div><br /></div><div><i>Istanti </i>è una poesia apocrifa comunemente (ed erroneamente) attribuita al poeta argentino <b>Jorge Luis Borges</b> (1899-1986). Seppure sembra ormai accertato che Borges non abbia mai scritto questa poesia (che per il tema trattato ricorda la sua <i>Il rimorso</i>), non si hanno notizie certe su chi ne sia il vero autore. Secondo alcuni, <i>Istantes </i>sarebbe una traduzione in spagnolo di un testo pubblicato nel 1978 dalla statunitense <b>Nadine Stairs</b> (forse 1892-1988), ma persino sull'identità di questa presunta autrice ci sono parecchi dubbi. La tesi più accreditata, almeno fino a oggi, è che qualcuno abbia plagiato e tradotto in spagnolo un testo in prosa, pubblicato sul Reader's Digest nel 1953, dello scrittore e umorista americano <b>Don Herold</b> (1889-1966) dal titolo <i>If I had my life to live over</i> (Se potessi vivere nuovamente la mia vita).</div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Brucio la mia vita</span></div><div><b>Sibilla Aleramo</b> (1876-1960) - Poetessa e scrittrice italiana.</div><div><br /></div><div><div>S’io mi muovo, s’io mi sollevo,</div><div>tutto svanisce, tutto s’aggela.</div><div>Ma s’io resto così distesa,</div><div>gli occhi chiusi, le labbra aureolate di brace,</div><div>l’ardore della mia palma sul battito della mia gola,</div><div>io brucio la mia vita, brucio la mia vita,</div><div>il mio sangue si consuma nelle mie vene,</div><div>io sento che si consuma</div><div>solo nel ricordo d’un altro sangue,</div><div>d’una voluttà data e provata,</div><div>dell’amore lontano</div><div>che forse non ritroverò.</div></div><div><span style="font-size: x-large;">In vita postuma</span><span style="font-size: xx-large;"> </span></div></div><div style="text-align: justify;"><div><div><div><b>Vannuccio Barbaro</b> (1919-1999) poeta e aforista italiano</div></div><div>Per leggere questa poesia vai alla pagina dedicata alle <a href="https://www.aforismario.eu/2019/03/vannuccio-barbaro-poesie.html" target="_blank">Poesie di Vannuccio Barbaro</a></div></div><div><div><br /></div></div><div><div><span style="font-size: x-large;">Seguo questo corso di sabbia</span></div></div><div><div><div><div><b>Samuel Beckett</b> (1906-1989) - Scrittore, drammaturgo e poeta irlandese</div></div><div><br /></div><div>seguo questo corso di sabbia che scorre</div></div><div><div>tra i ciottoli e la duna</div></div><div><div>la pioggia d'estate piove sulla mia vita</div></div><div><div>su me la mia vita che mi sfugge mi insegue</div></div><div><div>e finirà il giorno del suo inizio</div></div><div><div>caro istante ti vedo</div></div><div><div>in questa tenda di bruma che indietreggia</div></div><div><div>dove non dovrò più calpestare quelle lunghe soglie mobili</div></div><div><div>e vivrò il tempo di una porta</div></div><div><div>che si apre e si richiude</div><div><br /></div></div><div></div><div><div><span style="font-size: x-large;">Contro la seduzione</span></div></div></div><div><div><div><b>Bertolt Brecht </b>(1898-1956) - Drammaturgo e poeta tedesco</div></div><div>[Traduzione dal tedesco di Franco Fortini]</div></div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div>Non vi fate sedurre: </div></div><div style="text-align: justify;"><div>non esiste ritorno.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Il giorno sta alle porte,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>già è qui vento di notte,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>altro mattino non verrà.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Non vi lasciate illudere </div></div><div style="text-align: justify;"><div>che è poco, la vita.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Bevetela a gran sorsi,</div></div><div style="text-align: justify;"><div>non vi sarà bastata</div></div><div style="text-align: justify;"><div>quando dovrete perderla.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Non vi date conforto:</div></div><div style="text-align: justify;"><div>vi resta poco tempo.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Chi è disfatto, marcisca.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>La vita è la più grande: nulla sarà più vostro.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Non vi fate sedurre</div></div><div style="text-align: justify;"><div>da schiavitù e da piaghe.</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Che cosa vi può ancora spaventare?</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Morite con tutte le bestie</div></div><div style="text-align: justify;"><div>e non c’è niente, dopo.</div></div><div style="text-align: justify;"><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Gabbiani</span></div><div style="text-align: justify;"><div><div><div><b>Vincenzo Cardarelli</b> (1887-1959) - Poeta e scrittore italiano.</div></div><div><br /></div><div>Non so dove i gabbiani abbiano il nido, </div></div><div><div>ove trovino pace. </div></div><div><div>Io son come loro, </div></div><div><div>in perpetuo volo. </div></div><div><div>La vita la sfioro </div></div><div><div>com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo. </div></div><div><div>E come forse anch'essi amo la quiete, </div></div><div><div>la gran quiete marina, </div></div><div><div>ma il mio destino è vivere </div></div><div><div>balenando in burrasca. </div></div><div><div><br /></div></div><div><div><span style="font-size: x-large;">Alla deriva</span></div></div><div><div><div><b>Vincenzo Cardarelli</b> (1887-1959) - Poeta e scrittore italiano.</div><div><br /></div><div>La vita io l'ho castigata vivendola. </div></div><div><div>Fin dove il cuore mi resse </div></div><div><div>arditamente mi spinsi. </div></div><div><div>Ora la mia giornata non è più </div></div><div><div>che uno sterile avvicendarsi </div></div><div><div>di rovinose abitudini </div></div><div><div>e vorrei evadere dal nero cerchio. </div></div><div><div>Quando all'alba mi riduco, </div></div><div><div>un estro mi piglia, una smania </div></div><div><div>di non dormire. </div></div><div><div>E sogno partenze assurde, </div></div><div><div>liberazioni impossibili. </div></div><div><div>Oimè. Tutto il mio chiuso </div></div><div><div>e cocente rimorso </div></div><div><div>altro sfogo non ha </div></div><div><div>fuor che il sonno, se viene. </div></div><div><div>Invano, invano lotto </div></div><div><div>per possedere i giorni </div></div><div><div>che mi travolgono rumorosi. </div></div><div><div>Io annego nel tempo.</div></div></div></div><div style="text-align: justify;"><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Conosco vite della cui mancanza</span></div><div style="text-align: justify;"><div><div><b>Emily Dickinson</b> (1830-1886) - Poetessa statunitense</div><div>[Traduzione dall'inglese a cura di Aforismario]</div></div><div><br /></div><div>Conosco vite della cui mancanza</div><div>non soffrirei affatto −</div><div>di altre invece ogni attimo di assenza</div><div>mi sembrerebbe eterno.</div><div>Sono scarse di numero − queste ultime −</div><div>appena due in tutto −</div><div>le prime molto di più di un orizzonte</div><div>di moscerini.</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">Ho preso un Sorso di Vita</span></div></div><div style="text-align: justify;"><div><div><div><b>Emily Dickinson</b> (1830-1886) - Poetessa statunitense</div><div>[Traduzione dall'inglese a cura di Aforismario]</div></div><div><br /></div><div>Ho preso un Sorso di Vita −</div></div><div><div>Vi dirò quanto l'ho pagato −</div></div><div><div>Precisamente un'esistenza −</div></div><div><div>Il prezzo di mercato, dicono.</div></div><div><div>M'hanno pesata, Granello per Granello −</div></div><div><div>Bilanciata Fibra con Fibra,</div></div><div><div>Poi m'han dato il valore del mio Essere −</div></div><div><div>Un solo Grammo di Cielo!</div></div><div><div><br /></div></div></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">Se potrò impedire a un cuore di spezzarsi</span></div></div><div style="text-align: justify;"><div><div><b>Emily Dickinson</b> (1830-1886) - Poetessa statunitense</div><div>[Traduzione dall'inglese a cura di Aforismario]</div></div><div><br /></div><div>Se potrò impedire a un Cuore di spezzarsi</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Non avrò vissuto invano </div></div><div style="text-align: justify;"><div>Se potrò alleviare il Dolore di una Vita </div></div><div style="text-align: justify;"><div>O lenire una Pena</div></div><div style="text-align: justify;"><div>O aiutare un Pettirosso caduto </div></div><div style="text-align: justify;"><div>A rientrare nel suo nido</div></div><div style="text-align: justify;"><div>Non avrò vissuto invano.</div></div><div style="text-align: justify;"><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Alla vita</span></div><div style="text-align: justify;"><div><div><div><b>Nazim Hikmet </b>(1902-1963) - Poeta turco, naturalizzato polacco.</div></div><div><br /></div><div>La vita non è uno scherzo.</div></div><div><div>Prendila sul serio</div></div><div><div>come fa lo scoiattolo, ad esempio,</div></div><div><div>senza aspettarti nulla dal di fuori o nell'al di là.</div></div><div><div>Non avrai altro da fare che vivere.</div></div><div><div>La vita non è uno scherzo. </div></div><div><div>Prendila sul serio</div></div><div><div>ma sul serio a tal punto </div></div><div><div>che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,</div></div><div><div>o dentro un laboratorio </div></div><div><div>col camice bianco e grandi occhiali, </div></div><div><div>tu muoia affinché vivano gli uomini </div></div><div><div>gli uomini di cui non conoscerai la faccia, </div></div><div><div>e morrai sapendo</div></div><div><div>che nulla è più bello, più vero della vita.</div></div><div><div>Prendila sul serio </div></div><div><div>ma sul serio a tal punto </div></div><div><div>che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi </div></div><div><div>non perché restino ai tuoi figli </div></div><div><div>ma perché non crederai alla morte </div></div><div><div>pur temendola, </div></div><div><div>e la vita peserà di più sulla bilancia.</div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Vita!</span></div><div><div><b>Juan Ramón Jiménez</b> (1881-1958) - Poeta spagnolo</div></div><div><br /></div><div>Giorno difficile, in cui il sole</div><div>e le nuvole combattono</div><div>− a tratti aperto, fiore,</div><div>a volte chiuso, frutto −,</div><div>per confondersi nella notte!</div><div>Vita!</div><div>Veglia in cui gli occhi</div><div>si aprono e si chiudono,</div><div>in un gioco stanco</div><div>di verità e menzogna,</div><div>per confondersi nel sogno!</div><div>Vita!</div><div><br /></div></div><div></div><div><div><span style="font-size: x-large;">Per quanto sta in te</span></div></div><div><div><div><b>Konstantinos Kavafis</b> (1863-1933) poeta greco.</div><div><br /></div><div>E se non puoi la vita che desideri </div></div><div><div>cerca almeno questo</div></div><div><div>per quanto sta in te: non sciuparla</div></div><div><div>nel troppo commercio con la gente</div></div><div><div>con troppe parole in un viavai frenetico.</div></div><div><div>Non sciuparla portandola in giro</div></div><div><div>in balìa del quotidiano</div></div><div><div>gioco balordo degli incontri</div></div><div><div>e degli inviti,</div></div><div><div>fino a farne una stucchevole estranea.</div></div></div><div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Impossibilia</span></div><div><b>Konstantinos Kavafis</b> (1863-1933) poeta greco.</div><div><br /></div><div><div>Eppure c’è una gioia, una gioia benedetta,</div><div>una consolazione, proprio nel dolore.</div><div>A questa fine, quante legioni</div><div>di giorni volgari, quanto tedio manca!</div><div>Disse un poeta: «Le melodie ascoltate</div><div>sono dolci. Ma ancor più dolci sono quelle inaudite».</div><div>E io penso che di gran lunga più eccellente</div><div>sia la vita che non è dato vivere.</div></div><div><br /></div></div><div><span style="font-size: x-large;">Consigli</span></div><div><b>Antonio Machado</b> (1875-1939) - Poeta e scrittore spagnolo.</div><div><br /></div><div><div>Sappi sperare, aspetta che cresca la marea,</div><div>– come a riva una nave – e partir sia facile.</div><div>Chiunque sa aspettare sa che la vittoria è sua:</div><div>perché la vita è lunga e un giocattolo è l’arte.</div><div>E se la vita è breve</div><div>ed il mare non giunge al tuo battello,</div><div>aspetta e non partire e spera sempre,</div><div>ché l’arte è lunga e, inoltre, non importa.</div></div><div><br /></div><div><div><span style="font-size: x-large;">Lentamente muore (Ode alla vita)</span></div><div><div><div><b>Martha Medeiros</b> (1961) - Giornalista, scrittrice e poetessa brasiliana</div></div><div>[Attribuita erroneamente a Pablo Neruda]</div></div></div><div>Per leggere questa poesia vai alla pagina dedicata alle <a href="https://www.aforismario.eu/2019/07/lentamente-muore-martha-medeiros.html" target="_blank">Poesie di Martha Medeiros</a></div><div><br /></div><div><div><span style="font-size: x-large;">Alba</span></div><div><b>Carlo Michelstaedter </b>(1887-1910) - Filosofo e poeta italiano.</div><div><br /></div><div>Salve, o vita! dal cielo illuminato</div><div>dai primi raggi del sorgente sole</div><div>all’azzurra campagna!</div><div>Salve, o vita! potenza misteriosa</div><div>fiume selvaggio, poderoso eterno</div><div>ragione e forza a tutto l’universo</div><div>salve o superba!</div><div>Te nel silenzio gravido di suoni</div><div>te nel piano profondo o palpitante</div><div>cui nuovi germi agitano il seno</div><div>te nel canto lontano degli uccelli</div><div>nel fruscïar delle nascenti piante;</div><div>te nell’astro che sorge trionfante</div><div>ed in fra muti sconsolati avelli</div><div>sento vibrare</div><div>E ribollir ti sento nel mio sangue</div><div>mentre il sole m’illumina la faccia</div><div>e dalle labbra mi prorompe il grido:</div><div>viva la vita!</div></div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">Meriggiare pallido e assorto</span></div><div><div><div><div><b>Eugenio Montale</b> (1896-1981) - Poeta italiano</div></div><div><br /></div><div>Meriggiare pallido e assorto </div></div><div><div>presso un rovente muro d’orto, </div></div><div><div>ascoltare tra i pruni e gli sterpi </div></div><div><div>schiocchi di merli, frusci di serpi. </div></div><div><div>Nelle crepe del suolo o su la veccia</div></div><div><div>spiar le file di rosse formiche</div></div><div><div>ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano</div></div><div><div>a sommo di minuscole biche.</div></div><div><div>Osservare tra frondi il palpitare</div></div><div><div>lontano di scaglie di mare</div></div><div><div>mentre si levano tremuli scricchi</div></div><div><div>di cicale dai calvi picchi.</div></div><div><div>E andando nel sole che abbaglia</div></div><div><div>sentire con triste meraviglia</div></div><div><div>com’è tutta la vita e il suo travaglio</div></div><div><div>in questo seguitare una muraglia</div></div><div><div>che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.</div></div></div></div><div style="text-align: justify;"><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Il presagio</span></div><div style="text-align: justify;"><div><div><div><b>Erich Mühsam</b> (1878-1934) - Scrittore, poeta e anarchico tedesco</div></div><div><br /></div><div>Bevvi il mio caffè del mattino e non ebbi nessun brutto presentimento.</div></div><div><div>Suonò il campanello. Di nuovo non avvertii il male avvicinarsi.</div></div><div><div>Il postino mi consegnò una lettera. Non sentii trepidazione, la aprii.</div></div><div><div>Non recava alcuna orribile notizia.</div></div><div><div>“Aaah!”, urlai. Le mie sensazioni non mi avevano ingannato.</div></div><div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Non sto pensando a niente</span></div><div><div><b>Fernando Pessoa</b> (1888-1935) - Poeta, scrittore e aforista portoghese.</div></div><div><br /></div><div>Non sto pensando a niente,</div><div>e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente,</div><div>mi è gradita come l'aria notturna,</div><div>fresca in confronto all'estate calda del giorno.</div><div>Che bello, non sto pensando a niente!</div><div>Non pensare a niente</div><div>è avere l'anima propria e intera.</div><div>Non pensare a niente</div><div>è vivere intimamente</div><div>il flusso e riflusso della vita...</div><div>Non sto pensando a niente.</div><div>È come se mi fossi appoggiato male.</div><div>Un dolore nella schiena o sul fianco,</div><div>un sapore amaro nella bocca della mia anima:</div><div>perché, in fin dei conti,</div><div>non sto pensando a niente,</div><div>ma proprio a niente,</div><div>a niente...</div><div><br /></div></div><div><div><span style="font-size: x-large;">La vita fugge, e non s’arresta un'ora</span></div></div><div><div><div><div><b>Francesco Petrarca</b> (1304-1374) - Scrittore e poeta italiano</div></div><div><br /></div><div>La vita fugge, e non s’arresta un'ora,</div></div><div><div>e la morte vien dietro a gran giornate,</div></div><div><div>e le cose presenti e le passate</div></div><div><div>mi dànno guerra, e le future ancora;</div></div><div><div>e ’l rimembrare e l’aspettar m’accora,</div></div><div><div>or quinci or quindi, sí che ’n veritate,</div></div><div><div>se non ch’i’ ò di me stesso pietate,</div></div><div><div>i’ sarei già di questi penser’ fòra. </div></div><div><div>Tornami avanti, s’alcun dolce mai</div></div><div><div>ebbe ’l cor tristo; e poi da l’altra parte</div></div><div><div>veggio al mio navigar turbati i vènti; </div></div><div><div>veggio fortuna in porto, e stanco omai</div></div><div><div>il mio nocchier, e rotte arbore e sarte,</div></div><div><div>e i lumi bei che mirar soglio, spenti.</div></div></div><div><div><br /></div></div><div><div><span style="font-size: x-large;">Un appunto</span></div><div><b>Wisława Szymborska</b> (1923-2012) - Poetessa polacca.</div><div><br /></div><div>La vita – è il solo modo</div><div>per coprirsi di foglie,</div><div>prendere fiato sulla sabbia,</div><div>sollevarsi sulle ali;</div><div>essere un cane,</div><div>o carezzarlo sul suo pelo caldo;</div><div>distinguere il dolore</div><div>da tutto ciò che dolore non è;</div><div>stare dentro gli eventi,</div><div>dileguarsi nelle vedute,</div><div>cercare il più piccolo errore.</div><div>Un’occasione eccezionale</div><div>per ricordare per un attimo</div><div>di che si è parlato</div><div>a luce spenta;</div><div>e almeno per una volta</div><div>inciampare in una pietra,</div><div>bagnarsi in qualche pioggia,</div><div>perdere le chiavi tra l’erba;</div><div>e seguire con gli occhi una scintilla nel vento;</div><div>e persistere nel non sapere</div><div>qualcosa d’importante.</div></div><div><br /></div><div><div><span style="font-size: x-large;">La vita</span></div></div><div><div><div><b>Totò </b>(Antonio de Curtis) (1898-1967) - Attore, comico e poeta italiano</div></div><div>Per leggere questa poesia vai alla pagina dedicata alle <a href="https://www.aforismario.eu/2019/06/toto-poesie.html" target="_blank">Poesie di Totò</a></div></div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">A mio figlio</span></div><div style="text-align: justify;"><div><div><div><b>Juan Rodolfo Wilcock</b> (1919-1978) - Poeta e scrittore argentino naturalizzato italiano</div></div><div><br /></div><div>Abbi fiducia nella vita </div></div><div><div>e non nelle ideologie; </div></div><div><div>non ascoltare i missionari </div></div><div><div>di quest’illusione o quell’altra. </div></div><div><div>Ricorda che c’è una sola cosa </div></div><div><div>affermativa, l’invenzione; </div></div><div><div>il sistema invece è caratteristico </div></div><div><div>della mancanza d’immaginazione. </div></div><div><div>Ricorda che tutto accade </div></div><div><div>a caso e che niente dura, </div></div><div><div>il che non ti vieta di fare </div></div><div><div>un disegno sul vetro appannato, </div></div><div><div>né di cantare qualche nota </div></div><div><div>semplice quando sei contento; </div></div><div><div>può darsi che sia un bel disegno, </div></div><div><div>che la canzone sia bella: </div></div><div><div>ma questo non ha certo importanza, </div></div><div><div>basta che piacciano a te. </div></div><div><div>Un giorno morrai; non fa niente, </div></div><div><div>poiché saranno gli altri ad accorgersene. </div></div></div><div style="text-align: justify;"><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div><b>Note</b></div></div><div style="text-align: justify;"></div><ol><li style="text-align: justify;">Se conosci una bella poesia sulla vita che pensi meriti di essere aggiunta a questa raccolta, segnalala ad Aforismario.</li><li style="text-align: justify;">Vedi anche: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/05/poesie-brevi.html">Poesie Brevi</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2024/03/poesie-morte.html">Poesie sulla Morte</a> </li></ol>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-56720163062089449472024-03-06T10:50:00.010+01:002024-03-13T12:00:31.099+01:00Le più significative Poesie sulla Morte<div style="text-align: justify;">Raccolta delle più belle <b>poesie sulla morte</b>. Per rendere più coinvolgente la lettura di questa raccolta poetica, sono state selezionate da Aforismario soltanto le poesie più intense ed emozionanti sulla morte, scritte dai più grandi poeti del mondo. Le poesie sono in ordine alfabetico secondo il nome dell'autore. Per semplice comodità di lettura, le poesie più lunghe sono state riportate in prosa, segnando l'a capo dei versi con l'apposita barra [/]. </div><div style="text-align: justify;">Su Aforismario trovi anche una grande raccolta di poesie brevi ma intense e una selezione delle più belle poesie sulla vita. [Trovi i link in fondo a questa pagina].</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Sommario</span></div><div style="text-align: justify;"></div><ul><li><b>Charles Baudelaire</b>: Una carogna</li><li><b>Giuseppe Gioachino Belli</b>:<b> </b>Er caffettiere fisolofo</li><li><b>Aleksandr Blok</b>: Tutto muore al mondo...</li><li><b>Giorgio Caproni</b>: Congedo del viaggiatore cerimonioso</li><li><b>Vincenzo Cardarelli</b> - Alla Morte</li><li><b>Giosuè Carducci</b>: Pianto antico</li><li><b>Sergio Corazzini</b>: Il mio cuore - L’addio</li><li><b>Aldo Fabrizi</b>: Er mortorio [in romanesco con traduzione in italiano]</li><li><b>Ugo Foscolo</b>: Alla sera</li><li><b>Giovanni Giudici</b> - Descrizione della mia morte</li><li><b>Hermann Hesse</b>: Cimitero di campagna - Il viandante alla Morte</li><li><b>Nazim Hikmet</b>: Il raggio è riempito di miele</li><li><b>Antonio Machado</b> - E morirà con te il magico mondo</li><li><b>Carlo Michelstaedter</b> - Il canto delle crisalidi</li><li><b>Giovanni Pascoli</b>: L'aquilone</li><li><b>Cesare Pavese</b>: Verrà la morte e avrà i tuoi occhi</li><li><b>Giovanni Raboni</b> - Fra l’età in cui si muore</li><li><b>Wisława Szymborska</b> - Bagaglio del ritorno - Nulla è in regalo - Sulla morte senza esagerare</li><li><b>Fëdor Tjutčev</b>: Pacificazione primaverile</li><li><b>Totò</b>: 'A livella</li><li><b>Giuseppe Ungaretti</b> - Inno alla Morte</li><li><b>Diego Valeri</b> - Transitorietà</li><li><b>Boris Vian</b>: Non vorrei crepare</li></ul><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4p8oMyqb5uz4z3ij7-G_5Bco_g4m9j7rlwTqe-h8V9dWo1x60mFrBI832i8r8fPPo5D8Ct76HgjftUyho9R2uq78uV-HuMio2AXjZu5hZVHaBwIVBQ_mKsKG62Ij7zuNH30-_ymy9-6ab7kXziinZVpBdJKk2d_k6cFQrFa44V0B3m8B3q_RZ9v8z4mU/s600/caproni-poesie-morte.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4p8oMyqb5uz4z3ij7-G_5Bco_g4m9j7rlwTqe-h8V9dWo1x60mFrBI832i8r8fPPo5D8Ct76HgjftUyho9R2uq78uV-HuMio2AXjZu5hZVHaBwIVBQ_mKsKG62Ij7zuNH30-_ymy9-6ab7kXziinZVpBdJKk2d_k6cFQrFa44V0B3m8B3q_RZ9v8z4mU/s16000/caproni-poesie-morte.jpg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Io son giunto alla disperazione, calma, senza sgomenti. Scendo. Buon proseguimento.<br />(Giorgio Caproni)</td></tr></tbody></table><div><span style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Una carogna</span></span></div><div style="text-align: justify;"><b>Charles Baudelaire</b> (1821-1867) - Poeta, scrittore e critico letterario francese.</div><div style="text-align: justify;">Per leggere questa poesia vai alla pagina dedicata alle <a href="https://www.aforismario.eu/2019/04/charles-baudelaire-poesie.html" target="_blank">Poesie di Baudelaire</a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">Er caffettiere filosofo</span></div><div><div><b>Giuseppe Gioachino Belli</b> (1791-1863) - Poeta italiano</div><div><br /></div><div>L’ommini de sto Monno sò ll’istesso</div><div>che vvaghi de caffè nner mascinino:</div><div>c’uno prima, uno doppo, e un antro appresso,</div><div>tutti cuanti però vvanno a un distino.</div><div>Spesso muteno sito, e ccaccia spesso</div><div>er vago grosso er vago piccinino,</div><div>e ss’incarzeno tutti in zu l’ingresso</div><div>der ferro che li sfraggne in porverino.</div><div>E ll’ommini accusí vviveno ar Monno</div><div>misticati pe mmano de la sorte</div><div>che sse li ggira tutti in tonno in tonno;</div><div>e mmovennose oggnuno, o ppiano, o fforte,</div><div>senza capillo mai caleno a ffonno</div><div>pe ccascà nne la gola de la Morte.</div></div><div><br /><span style="font-size: x-large;">Tutto muore al mondo...</span><br /><div><b>Aleksandr Blok</b> (1880-1921) - Poeta russo.</div></div><div><br /></div><div>Tutto muore al mondo, madre e giovinezza:<br />la donna tradisce e l'amico scompare.<br />Impara ad assaporare una nuova dolcezza,<br />contemplando il freddo circolo polare.<br />Prendi la tua barca, salpa verso il polo<br />fra mura di ghiaccio, e in silenzio oblìa<br />come l'uomo ama, lotta e muore solo:<br />dimentica il paese dell'umana follia.<br />E all'anima stanca insegna, mentre lento<br />s'impossessa del sangue il brivido del gelo,<br />che non le serve a nulla questo pianeta spento,<br />perché i raggi vengono dal cielo.<br /><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Congedo del viaggiatore cerimonioso</span></div><div><b>Giorgio Caproni</b> (1912-1990) - Poeta italiano</div><div><br /></div><div>Amici, credo che sia / meglio per me cominciare / a tirar giù la valigia. / anche se non so bene l’ora / d’arrivo, e neppure / conosca quali stazioni / precedano la mia, / sicuri segni mi dicono, / da quanto m’è giunto all'orecchio / di questi luoghi, ch’io / vi dovrò presto lasciare. / Vogliatemi perdonare / quel po’ di disturbo che reco. / Con voi sono stato lieto / dalla partenza, e molto / vi sono grato, credetemi, / per l’ottima compagnia. / Ancora vorrei conversare / a lungo con voi. Ma sia. / Il luogo del trasferimento / lo ignoro. Sento / però che vi dovrò ricordare / spesso, nella nuova sede, / mentre il mio occhio già vede / dal finestrino, oltre il fumo / umido del nebbione / che ci avvolge, rosso / il disco della mia stazione. / Chiedo congedo a voi / senza potervi nascondere, / lieve, una costernazione. / Era così bello parlare / insieme, seduti di fronte: / così bello confondere / i volti (fumare, / scambiandoci le sigarette), / e tutto quel raccontare / di noi (quell’inventare / facile, nel dire agli altri), / fino a poter confessare / quanto, anche messi alle strette, / mai avremmo osato un istante / (per sbaglio) confidare. / (Scusate. È una valigia pesante / anche se non contiene gran che: / tanto ch’io mi domando perché / l’ho recata, e quale / aiuto mi potrà dare / poi, quando l’avrò con me. / Ma pur la debbo portare, / non fosse che per seguire l’uso. / Lasciatemi, vi prego, passare. / Ecco. Ora ch’essa è / nel corridoio, mi sento / più sciolto. Vogliate scusare). / Dicevo, che era bello stare / insieme. Chiacchierare. / Abbiamo avuto qualche / diverbio, è naturale. / Ci siamo – ed è normale / anche questo – odiati / su più d’un punto, e frenati / soltanto per cortesia. / Ma, cos’importa. Sia / come sia, torno / a dirvi, e di cuore, grazie / per l’ottima compagnia. / Congedo a lei, dottore, / e alla sua faconda dottrina. / Congedo a te, ragazzina / smilza, e al tuo lieve afrore / di ricreatorio e di prato / sul volto, la cui tinta / mite è sì lieve spinta. / Congedo, o militare / (o marinaio! In terra / come in cielo ed in mare) / alla pace e alla guerra. / Ed anche a lei, sacerdote, / congedo, che m’ha chiesto s’io / (scherzava!) ho avuto in dote / di credere al vero Dio. / Congedo alla sapienza / e congedo all’amore. / Congedo anche alla religione. / Ormai sono a destinazione. / Ora che più forte sento / stridere il freno, vi lascio / davvero, amici. Addio. / Di questo, sono certo: io / son giunto alla disperazione, / calma, senza sgomenti. / Scendo. Buon proseguimento.</div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Alla Morte</span></div><div><b>Vincenzo Cardarelli</b> (1887-1959) - Poeta e scrittore italiano.</div><div><br /></div><div><div>Morire sì,</div><div>non essere aggrediti dalla morte.</div><div>Morire persuasi</div><div>che un siffatto viaggio sia il migliore.</div><div>E in quell’ultimo istante essere allegri</div><div>come quando si contano i minuti</div><div>dell’orologio della stazione</div><div>e ognuno vale un secolo.</div><div>Poi che la morte è la sposa fedele</div><div>che subentra all’amante traditrice,</div><div>non vogliamo riceverla da intrusa,</div><div>né fuggire con lei.</div><div>Troppe volte partimmo</div><div>senza commiato!</div><div>Sul punto di varcare</div><div>in un attimo il tempo,</div><div>quando pur la memoria</div><div>di noi s’involerà,</div><div>lasciaci, o Morte, dire al mondo addio,</div><div>concedici ancora un indugio.</div><div>L’immane passo non sia</div><div>precipitoso.</div><div>Al pensier della morte repentina</div><div>il sangue mi si gela.</div><div>Morte, non mi ghermire,</div><div>ma da lontano annunciati</div><div>e da amica mi prendi</div><div>come l’estrema delle mie abitudini.</div></div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Pianto antico</span></div><div><div><b>Giosuè Carducci</b> (1835-1907) - Poeta e scrittore italiano</div><div><br /></div><div>L’albero a cui tendevi</div><div>La pargoletta mano,</div><div>Il verde melograno</div><div>Da’ bei vermigli fior,</div><div>Nel muto orto solingo</div><div>Rinverdí tutto or ora</div><div>E giugno lo ristora</div><div>Di luce e di calor.</div><div>Tu fior de la mia pianta</div><div>Percossa e inaridita,</div><div>Tu de l’inutil vita</div><div>Estremo unico fior,</div><div>Sei ne la terra fredda,</div><div>Sei ne la terra negra;</div><div>Né il sol piú ti rallegra</div><div>Né ti risveglia amor.</div></div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Il mio cuore</span></div><div><div><b>Sergio Corazzini </b>(1886-1907) - Poeta italiano</div><div><br /></div><div>Il mio cuore è una rossa</div><div>macchia di sangue dove</div><div>io bagno senza possa</div><div>la penna, a dolci prove</div><div>eternamente mossa.</div><div>E la penna si muove</div><div>e la carta s’arrossa</div><div>sempre a passioni nove.</div><div>Giorno verrà: lo so</div><div>che questo sangue ardente</div><div>a un tratto mancherà,</div><div>che la mia penna avrà</div><div>uno schianto stridente...</div><div>...e allora morirò.</div></div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">L’addio</span></div><div><div><b>Sergio Corazzini</b> (1886-1907) - Poeta italiano</div><div><br /></div><div>Venne l’ultimo giorno... Con le stelle</div><div>si spense ogni speranza, il sole uccise</div><div>in me, ogni cosa, ogni delirio, e rise</div><div>il cielo azzurro, e le rose sorelle</div><div>nel mio rosario parvero più belle</div><div>quel dì... La donna venne, mi sorrise</div><div>mi baciò sulla fronte ardente e mise</div><div>nelle mie, le sue mani bianche e snelle.</div><div>Era il saluto estremo, allor credetti</div><div>di morire e gridai: «Vision fuggente</div><div>dimmi, mi hai amato, come io t’amai?!»</div><div>Ella un poco annoiata, e a denti stretti</div><div>disse di sì; ma l’eco, che non mente,</div><div>lugubremente mi rispose «...mai!»</div></div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Er mortorio</span></div><div><div><b>Aldo Fabrizi</b> (1905-1990) - Attore, regista e sceneggiatore italiano</div><div><br /></div><div>Appresso ar mio num vojo visi affritti,</div><div>e pe’ fa’ ride pure a ‘st’occasione</div><div>farò un mortorio con consumazione…</div><div>in modo che chi venga n’approfitti.</div><div>Pe’ incenso, vojo odore de soffritti,</div><div>‘gni cannela dev’esse un cannellone,</div><div>li nastri – sfoje all’ovo e le corone</div><div>fatte de fiori de cocuzza fritti.</div><div>Li cuscini timballi de lasagne,</div><div>da offrì ar momento de la sepportura</div><div>a tutti quelli che “sapranno” piagne.</div><div>E su la tomba mia, tutta la gente</div><div>ce leggerà ‘sta sola dicitura:</div><div>"Tolto da questo mondo troppo al dente”.</div></div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Il funerale</span></div><div><b>Aldo Fabrizi</b> (1905-1990) - Attore, regista e sceneggiatore italiano</div><div>[Traduzione dal romanesco a cura di Aforismario]</div><div><br /></div><div>Dietro al mio non voglio visi afflitti / e per far ridere pure in quest'occasione / farò un funerale con consumazione... / in modo che chi venga ne approfitti. / Per incenso, voglio odore di soffritti, / ogni candela dev’esse un cannellone, / i nastri – sfoglie all’uovo e le corone / fatte di fiori di zucca fritti. / I cuscini timballi di lasagne, / da offrire al momento della sepoltura / a tutti quelli che “sapranno” piangere. / E sulla tomba mia, tutta la gente / ci leggerà questa sola dicitura: / "Tolto da questo mondo troppo al dente”.</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Alla sera</span></div><div style="text-align: justify;"><div><b>Ugo Foscolo</b> (1778-1827) - Poeta e scrittore italiano</div><div><br /></div><div>Forse perché della fatal quïete</div><div>Tu sei l'imago a me sì cara vieni</div><div>O sera! E quando ti corteggian liete</div><div>Le nubi estive e i zeffiri sereni,</div><div>E quando dal nevoso aere inquïete</div><div>Tenebre e lunghe all'universo meni</div><div>Sempre scendi invocata, e le secrete</div><div>Vie del mio cor soavemente tieni.</div><div>Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme</div><div>che vanno al nulla eterno; e intanto fugge</div><div>questo reo tempo, e van con lui le torme</div><div>Delle cure onde meco egli si strugge;</div><div>e mentre io guardo la tua pace, dorme</div><div>Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">Descrizione della mia morte</span></div><div><div><b>Giovanni Giudici</b> (1924-2011) - Poeta e giornalista italiano. </div></div><div><br /></div><div>Poiché era ormai una questione di ore</div><div>Ed era nuova legge che la morte non desse ingombro,</div><div>Era arrivato l’avviso di presentarmi</div><div>Al luogo direttamente dove mi avrebbero interrato.</div><div>L’avvenimento era importante ma non grave.</div><div>Così che fu mia moglie a dirmi lei stessa: prepàrati.</div><div>Ero il bambino che si accompagna dal dentista</div><div>E che si esorta: sii uomo, non è niente.</div><div>Perciò conforme al modello mi apparecchiai virilmente,</div><div>Con un vestito decente, lo sguardo atteggiato a sereno,</div><div>Appena un po’ deglutendo nel domandare: c’è altro?</div><div>Ero io come sono ma un po’ più grigio un po’ più alto.</div><div>Andammo a piedi sul posto che non era</div><div>Quello che normalmente penso che dovrà essere,</div><div>Ma nel paese vicino al mio paese</div><div>Su due terrazze di costa guardanti a ponente.</div><div>C’era un bel sole non caldo, poca gente,</div><div>L’ufficio di una signora che sembrava già aspettarmi.</div><div>Ci fece accomodare, sorrise un po’ burocratica,</div><div>Disse: prego di là – dove la cassa era pronta,</div><div>Deposta a terra su un fianco, di sontuosissimo legno,</div><div>E nel suo vano in penombra io misurai la mia altezza.</div><div>Pensai per un legno così chi mai l’avrebbe pagato,</div><div>Forse in segno di stima la mia Città o lo Stato.</div><div>Di quel legno rossiccio era anche l’apparecchio</div><div>Da incorporarsi alla cassa che avrebbe dovuto finirmi.</div><div>Sarà meno d’un attimo – mi assicurò la signora.</div><div>Mia moglie stava attenta come chi fa un acquisto.</div><div>Era una specie di garrota o altro patibolo.</div><div>Mi avrebbe rotto il collo sul crac della chiusura.</div><div>Sapevo che ero obbligato a non avere paura.</div><div>E allora dopo il prezzo trovai la scusa dei capelli</div><div>Domandando se mi avrebbero rasato</div><div>Come uno che vidi operato inutilmente.</div><div>La donna scosse la testa: non sarà niente,</div><div>Non è un problema, non faccia il bambino.</div><div>Forse perché piangevo. Ma a quel punto dissi: basta,</div><div>Paghi chi deve, io chiedo scusa del disturbo.</div><div>Uscii dal luogo e ridiscesi nella strada,</div><div>Che importa anche se era questione solo di ore.</div><div>C’era un bel sole, volevo vivere la mia morte.</div><div>Morire la mia vita non era naturale.</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Cimitero di campagna</span><br /><div><b>Hermann Hesse</b> (1877-1962) scrittore e poeta tedesco naturalizzato svizzero</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Su croci oblique pendio di edera,<br />leggero sole, profumo e canto d'api.<br />Felici voi che giacete al riparo<br />stretti al cuore buono della terra.<br />Felici voi che, lievi e senza nome,<br />riposate a casa nel grembo della madre!<br />Ma ascolta, dal volo delle api e dai bocci<br />canta per me bramosia di vivere e di esistere,<br />l'anelito alla luce di un'essenza a lungo estinta<br />erompe dal profondo dei sogni, alle radici,<br />macerie di vita, incrostate di nero,<br />trasmutano e reclamano il presente,<br />e regalmente la madre Terra<br />si agita in nascite incalzanti.<br />Soave tesoro di pace nel grembo della tomba<br />si culla non più greve di un sogno della notte.<br />Solo un fumo torbido è il sogno della morte,<br />e il fuoco della vita sotto vi arde.<br /><br /><span style="font-size: x-large;">Il viandante alla Morte</span><br /><b>Hermann Hesse</b> (1877-1962) scrittore e poeta tedesco naturalizzato svizzero</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Anche da me giungerai un giorno,<br />non mi dimentichi,<br />s'infrange la catena<br />e il tormento avrà una fine.<br />Sembri ancora lontana ed estranea<br />sorella Morte,<br />sovrasti come stella gelida<br />al mio destino.<br />Ma un giorno ti farai vicina,<br />ricolma di fiamme sarai.<br />Vieni amata, sono qui,<br />prendimi, sono tuo.<br /><br /><div><span style="font-size: x-large;">Il raggio è riempito di miele</span></div><div><b>Nazim Hikmet</b> (1901-1963) Poeta e scrittore turco naturalizzato polacco.</div><div><br /></div>Il raggio è riempito di miele<br />i tuoi occhi son pieni di sole.<br />I tuoi occhi, mia rosa, saranno cenere<br />domani, e il miele continuerà<br />a riempire altri raggi.<br />Non mi fermo a rimpiangere i giorni passati<br />- salvo una certa notte d’estate –<br />e anche l’ultima luce dei miei occhi azzurri<br />ti annuncerà lieti giorni futuri.<br />Un giorno, madre natura dirà: “Mia creatura<br />hai già riso, hai già pianto abbastanza”.<br />E di nuovo, immensa<br />sconfinata, ricomincerà<br />la vita, senza occhi, senza parola, senza<br />pensiero...<br /><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">E morirà con te il magico mondo</span></div><div><b>Antonio Machado</b> (1875-1939) - Poeta e scrittore spagnolo.</div><div><br /></div><div>E morirà con te il magico mondo</div><div>dove il ricordo serba</div><div>i respiri più puri della vita,</div><div>l’ombra candida del primo amore,</div><div>la voce che arrivò al cuore, la mano</div><div>che tu volevi trattenere in sogno,</div><div>e tutti gli amori</div><div>penetranti nell’anima e nel cielo?</div><div>E morirà con te quel mondo tuo,</div><div>la tua vecchia vita in nuovo ordine?</div><div>Incudini e crogiuoli dell’anima</div><div>lavoran per la polvere ed il vento?</div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Il canto delle crisalidi</span></div><div><b>Carlo Michelstaedter</b> (1887-1910) - Filosofo e poeta italiano.</div><div><br /></div><div>Vita, morte,</div><div>la vita nella morte;</div><div>morte, vita,</div><div>la morte nella vita.</div><div>Noi col filo</div><div>col filo della vita</div><div>nostra sorte</div><div>filammo a questa morte.</div><div>E più forte</div><div>è il sogno della vita –</div><div>se la morte</div><div>a vivere ci aita</div><div>ma la vita</div><div>la vita non è vita</div><div>se la morte</div><div>la morte è nella vita</div><div>e la morte</div><div>morte non è finita</div><div>se più forte</div><div>per lei vive la vita.</div><div>Ma se vita</div><div>sarà la nostra morte</div><div>nella vita</div><div>viviam solo la morte</div><div>morte, vita,</div><div>la morte nella vita;</div><div>vita, morte,</div><div>la vita nella morte.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">L’Aquilone</span><br /><div><div><b>Giovanni Pascoli</b> (1855-1912) - Poeta italiano</div><div><br /></div><div>C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole,</div><div>anzi d’antico: io vivo altrove, e sento</div><div>che sono intorno nate le viole.</div><div>Son nate nella selva del convento</div><div>dei cappuccini, tra le morte foglie</div><div>che al ceppo delle querce agita il vento.</div><div>Si respira una dolce aria che scioglie</div><div>le dure zolle, e visita le chiese</div><div>di campagna, ch’erbose hanno le soglie:</div><div>un’aria d’altro luogo e d’altro mese</div><div>e d’altra vita: un’aria celestina</div><div>che regga molte bianche ali sospese...</div><div>sì, gli aquiloni! È questa una mattina</div><div>che non c’è scuola. Siamo usciti a schiera</div><div>tra le siepi di rovo e d’albaspina.</div><div>Le siepi erano brulle, irte; ma c’era</div><div>d’autunno ancora qualche mazzo rosso</div><div>di bacche, e qualche fior di primavera</div><div>bianco; e sui rami nudi il pettirosso</div><div>saltava, e la lucertola il capino</div><div>mostrava tra le foglie aspre del fosso.</div><div>Or siamo fermi: abbiamo in faccia Urbino</div><div>ventoso: ognuno manda da una balza</div><div>la sua cometa per il ciel turchino.</div><div>Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza,</div><div>risale, prende il vento; ecco pian piano</div><div>tra un lungo dei fanciulli urlo s’inalza.</div><div>S’inalza; e ruba il filo dalla mano,</div><div>come un fiore che fugga su lo stelo</div><div>esile, e vada a rifiorir lontano.</div><div>S’inalza; e i piedi trepidi e l’anelo</div><div>petto del bimbo e l’avida pupilla</div><div>e il viso e il cuore, porta tutto in cielo.</div><div>Più su, più su: già come un punto brilla</div><div>lassù lassù... Ma ecco una ventata</div><div>di sbieco, ecco uno strillo alto... — Chi strilla?</div><div>Sono le voci della camerata</div><div>mia: le conosco tutte all’improvviso,</div><div>una dolce, una acuta, una velata...</div><div>A uno a uno tutti vi ravviso,</div><div>o miei compagni! e te, sì, che abbandoni</div><div>su l’omero il pallor muto del viso.</div><div>Sì: dissi sopra te l’orazïoni,</div><div>e piansi: eppur, felice te che al vento</div><div>non vedesti cader che gli aquiloni!</div><div>Tu eri tutto bianco, io mi rammento.</div><div>solo avevi del rosso nei ginocchi,</div><div>per quel nostro pregar sul pavimento.</div><div>Oh! te felice che chiudesti gli occhi</div><div>persuaso, stringendoti sul cuore</div><div>il più caro dei tuoi cari balocchi!</div><div>Oh! dolcemente, so ben io, si muore</div><div>la sua stringendo fanciullezza al petto,</div><div>come i candidi suoi pètali un fiore</div><div>ancora in boccia! O morto giovinetto,</div><div>anch’io presto verrò sotto le zolle</div><div>là dove dormi placido e soletto...</div><div>Meglio venirci ansante, roseo, molle</div><div>di sudor, come dopo una gioconda</div><div>corsa di gara per salire un colle!</div><div>Meglio venirci con la testa bionda,</div><div>che poi che fredda giacque sul guanciale,</div><div>ti pettinò co’ bei capelli a onda</div><div>tua madre... adagio, per non farti male.</div></div><div><br /></div><div><div><span style="font-size: x-large;">Verrà la morte e avrà i tuoi occhi</span></div><div><div><b>Cesare Pavese</b> (1908-1950) - Scrittore e poeta italiano</div><div><br /></div><div>Verrà la morte e avrà i tuoi occhi </div><div>questa morte che ci accompagna </div><div>dal mattino alla sera, insonne, </div><div>sorda, come un vecchio rimorso </div><div>o un vizio assurdo. I tuoi occhi </div><div>saranno una vana parola,</div><div>un grido taciuto, un silenzio. </div><div>Così li vedi ogni mattina</div><div>quando su te sola ti pieghi</div><div>nello specchio. O cara speranza, </div><div>quel giorno sapremo anche noi </div><div>che sei la vita e sei il nulla.</div><div>Per tutti la morte ha uno sguardo. </div><div>Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. </div><div>Sarà come smettere un vizio, </div><div>come vedere nello specchio</div><div>riemergere un viso morto,</div><div>come ascoltare un labbro chiuso. </div><div>Scenderemo nel gorgo muti.</div></div></div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Fra l’età in cui si muore</span></div><div><b>Giovanni Raboni</b> (1932-2004) - Poeta e scrittore italiano.</div><div><br /></div><div><div>Fra l’età in cui si muore</div><div>giovani eroicamente</div><div>e l’altra, quella in cui la morte è</div><div>l’infinito splendore</div><div>del poco, la gloria del niente,</div><div>spolparsi da sé della vita, piano, una mattina</div><div>dopo l’altra di sole</div><div>c’è questa in cui si muore,</div><div>si muore e basta, senza scandalo, da vivi...</div></div><div><br /></div><div><div><span style="font-size: x-large;">Bagaglio del ritorno</span></div><div><b>Wisława Szymborska</b> (1923-2012) - Poetessa polacca.</div><div><br /></div><div>Un settore di piccole tombe al cimitero.</div><div>Noi, i longevi, lo oltrepassiamo furtivi,</div><div>come i ricchi oltrepassano i quartieri dei poveri.</div><div>Qui giacciono Zosia, Jacek e Dominik,</div><div>prematuramente sottratti al sole, alla luna,</div><div>al mutare delle stagioni, alle nubi.</div><div>Non molto hanno messo nel bagaglio del ritorno.</div><div>Frammenti di viste</div><div>in numero non troppo plurale.</div><div>Una manciata d’aria con una farfalla in volo.</div><div>Un sorso di amaro sapere sul gusto della medicina.</div><div>Piccole disobbedienze,</div><div>una delle quali mortale.</div><div>L’allegro inseguimento d’una palla per strada.</div><div>Pattinare felici sul ghiaccio sottile.</div><div>Quello laggiù e quella accanto, e quelli di lato:</div><div>prima che riuscissero a crescere fino alla maniglia,</div><div>a guastare un orologio,</div><div>a fracassare il loro primo vetro.</div><div>Malgosia, di anni quattro,</div><div>due dei quali distesa a guardare il soffitto.</div><div>Rafalek: gli mancava un mese ai cinque anni,</div><div>e a Basia le feste di Natale</div><div>con la nebbiolina del fiato nel gelo.</div><div>Che dire poi di un giorno di vita,</div><div>di un minuto, di un secondo:</div><div>buio, s’accende una lampadina, di nuovo buio?</div></div><div><br /></div><div><div><span style="font-size: x-large;">Nulla è in regalo</span></div><div><b>Wisława Szymborska</b> (1923-2012) - Poetessa polacca.</div><div><br /></div><div>Nulla è in regalo, tutto è in prestito.</div><div>Sono indebitata fino al collo.</div><div>Sarò costretta a pagare per me</div><div>con me stessa,</div><div>a rendere la vita in cambio della vita.</div><div>È così che è stabilito,</div><div>il cuore va reso</div><div>e il fegato va reso</div><div>e ogni singolo dito.</div><div>È troppo tardi per impugnare il contratto.</div><div>Quanto devo</div><div>mi sarà tolto con la pelle.</div><div>Me ne vado per il mondo</div><div>tra una folla di altri debitori.</div><div>Su alcuni grava l’obbligo</div><div>di pagare le ali.</div><div>Altri dovranno, per amore o per forza,</div><div>rendere conto delle foglie.</div><div>Nella colonna Dare</div><div>ogni tessuto che è in noi.</div><div>Non un ciglio, non un peduncolo</div><div>da conservare per sempre.</div><div>L’inventario è preciso,</div><div>e a quanto pare</div><div>ci toccherà restare con niente.</div><div>Non riesco a ricordare</div><div>dove, quando e perché</div><div>ho permesso che aprissero</div><div>questo conto a mio nome.</div><div>La protesta contro di esso</div><div>la chiamiamo anima.</div><div>E questa è l’unica voce</div><div>che manca nell’inventario.</div></div><div><br /></div><div><div><span style="font-size: x-large;">Sulla morte senza esagerare</span></div><div><b>Wisława Szymborska</b> (1923-2012) - Poetessa polacca.</div><div><br /></div><div>Non s’intende di scherzi,</div><div>stelle, ponti,</div><div>tessitura, miniere, lavoro dei campi,</div><div>costruzione di navi e cottura di dolci.</div><div>Quando conversiamo del domani</div><div>intromette la sua ultima parola</div><div>a sproposito.</div><div>Non sa fare neppure ciò</div><div>che attiene al suo mestiere:</div><div>né scavare una fossa,</div><div>né mettere insieme una bara,</div><div>né rassettare il disordine che lascia.</div><div>Occupata a uccidere,</div><div>lo fa in modo maldestro,</div><div>senza metodo né abilità.</div><div>Come se con ognuno di noi stesse imparando.</div><div>Vada per i trionfi,</div><div>ma quante disfatte,</div><div>colpi a vuoto</div><div>e tentativi ripetuti da capo!</div><div>A volte le manca la forza</div><div>di far cadere una mosca in volo.</div><div>Più d’un bruco</div><div>la batte in velocità.</div><div>Tutti quei bulbi, baccelli,</div><div>antenne, pinne, trachee,</div><div>piumaggi nuziali e pelame invernale</div><div>testimoniano i ritardi</div><div>del suo ingrato lavoro.</div><div>La cattiva volontà non basta</div><div>e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni</div><div>e, almeno finora, insufficiente.</div><div>I cuori battono nelle uova.</div><div>Crescono gli scheletri dei neonati.</div><div>Dai semi spuntano le prime due foglioline,</div><div>e spesso anche grandi alberi all’orizzonte.</div><div>Chi ne afferma l’onnipotenza</div><div>è lui stesso la prova vivente</div><div>che essa onnipotente non è.</div><div>Non c’è vita</div><div>che almeno per un attimo</div><div>non sia stata immortale.</div><div>La morte</div><div>è sempre in ritardo di quell’attimo.</div><div>Invano scuote la maniglia</div><div>d’una porta invisibile.</div><div>A nessuno può sottrarre</div><div>il tempo raggiunto.</div><div><br /></div></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Pacificazione primaverile</span></div><div style="text-align: justify;"><div><b>Fëdor Tjutčev</b> (1803-1873) - Scrittore e poeta russo</div><div><br /></div><div>Oh non mettetemi </div><div>nella terra umida!</div><div>Nascondetemi, seppellitemi</div><div>Nella folta erba!</div><div>Che il respiro del vento</div><div>Faccia ondeggiare l'erba,</div><div>Che di lontano un flauto canti,</div><div>Che luminose e placide le nubi</div><div>Fluttuino sopra di me!...</div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">'A livella</span></div><div><b>Totò </b>(Antonio de Curtis, 1898-1967) - Attore e poeta italiano.</div><div>Per leggere questa poesia vai alla pagina dedicata alle <a href="https://www.aforismario.eu/2019/06/toto-poesie.html" target="_blank">Poesie di Totò</a></div><div><br /></div><div><div><span style="font-size: x-large;">Inno alla Morte</span></div><div><b>Giuseppe Ungaretti </b>(1888-1970) - Poeta e scrittore italiano.</div><div><br /></div><div>Amore, mio giovine emblema,</div><div>Tornato a dorare la terra,</div><div>Diffuso entro il giorno rupestre,</div><div>È l’ultima volta che miro</div><div>(Appiè del botro, d’irruenti</div><div>Acque sontuoso, d’antri</div><div>Funesto) la scia di luce</div><div>Che pari alla tortora lamentosa</div><div>Sull’erba svagata si turba.</div><div>Amore, salute lucente,</div><div>Mi pesano gli anni venturi.</div><div>Abbandonata la mazza fedele,</div><div>Scivolerò nell’acqua buia</div><div>Senza rimpianto.</div><div>Morte, arido fiume...</div><div>Immemore sorella, morte,</div><div>L’uguale mi farai del sogno</div><div>Baciandomi.</div><div>Avrò il tuo passo,</div><div>Andrò senza lasciare impronta.</div><div>Mi darai il cuore immobile</div><div>D’un iddio, sarò innocente,</div><div>Non avrò più pensieri né bontà.</div><div>Colla mente murata,</div><div>Cogli occhi caduti in oblio,</div><div>Farò da guida alla felicità.</div></div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Transitorietà</span></div><div><b>Diego Valeri</b> (1887-1976) - Poeta italiano</div><div><br /></div><div><div>Foglia su foglia piove</div><div>L’albero della vita.</div><div>O colorato mondo,</div><div>Come sazi e affatichi</div><div>Il nostro cuore, come</div><div>Lo sazi e inebrii!</div><div>Ciò ch’oggi è fuoco vivo</div><div>Domani sarà spento.</div><div>Presto sopra il mio tumulo</div><div>Bruno stormirà il vento;</div><div>Sul suo piccolo figlio</div><div>Si curverà la Madre.</div><div>Ch’io riveda i suoi occhi,</div><div>Che sono la mia stella.</div><div>Ogni altra cosa passa,</div><div>Alla morte s’affretta;</div><div>Solo l’eterna Madre</div><div>Sta, da cui noi venimmo.</div><div>Il suo dito lievissimo</div><div>Scrive nell’aria labile</div><div>Il nostro nome.</div></div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">Non vorrei crepare</span></div><div><b>Boris Vian</b> (1920-1959) - Scrittore, cantautore e poeta francese</div><div><br /></div><div>Non vorrei crepare / Prima d'aver conosciuto / I cani neri del Messico / Che dormono senza sognare / Le scimmie a culo nudo / Divoratrici dei tropici / I ragni d'argento / Dal nido pieno di bolle / Non vorrei crepare / Senza sapere se la luna / Sotto la sua falsa aria di moneta / Ha un lato appuntito / Se il sole è freddo / Se le quattro stagioni / Sono davvero quattro / Senza aver provato / A portare un vestito / Lungo i grandi viali / Senza aver guardato / Dentro a un tombino / Senza aver ficcato il cazzo / Nei posti più impensati / Non vorrei crepare / Senza conoscere la lebbra / O le sette malattie / Che si prendono laggiù / Il bene e il male / Non mi farebbero penare / Se sapessi / Che ne avrò la strenna / E c'è anche / Tutto ciò che conosco / Tutto ciò che apprezzo / E che so che mi piace / Il fondo verde del mare / Dove le alghe ballano il valzer / Sulla sabbia ondulata / L'erba bruciata di giugno / La terra che si screpola / L'odore delle conifere / E i baci di colei / Che questo che quello / La bella ecco / Il mio Orsetto, Orsola / Non vorrei crepare / Prima d'aver consumato / La sua bocca con la mia bocca / Il suo corpo con le mie mani / Il resto coi miei occhi / Non dico altro bisogna pur / Mantenersi riverenti / Non vorrei crepare / Prima che abbiano inventato / Le rose eterne / La giornata di due ore / Il mare in montagna / La montagna al mare / La fine del dolore / I giornali a colori / Tutti i bambini contenti / E tante cose ancora / Che dormono nei crani / Di geniali ingegneri / Di allegri giardinieri / Di socievoli socialisti / Di urbani urbanisti / E di pensatori pensierosi / Tante cose da vedere / Da vedere e da sentire / Tanto tempo d'attendere / A cercare nel nero / E io vedo la fine / Che brulica e che s'avvicina / Con la sua gola ripugnante / E che m'apre le braccia / Di ranocchia brancicante / Non vorrei crepare / Nossignore nossignora / Prima d'aver provato / Il gusto che mi tormenta / Il gusto più forte / Non vorrei crepare / Prima di aver gustato / Il sapore della morte... </div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div style="text-align: justify;"><ol><li>Se conosci una bella poesia sulla morte che pensi meriti di essere aggiunta a questa raccolta, segnalala ad Aforismario.</li><li>Vedi anche: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/05/poesie-brevi.html">Poesie Brevi</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2024/03/poesie-vita.html">Poesie sulla Vita</a></li></ol></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-1690025526786262812024-03-05T11:23:00.004+01:002024-03-05T11:24:47.749+01:00Frasi e citazioni di Raffaele La Capria<div style="text-align: justify;">Selezione di frasi e citazioni di <b>Raffaele La Capria</b> (Napoli, 1922 - Roma, 2022), scrittore, sceneggiatore e traduttore italiano. Così l'autore descrive sé stesso:</div><div style="text-align: justify;"><blockquote>"Raffaele La Capria non è uno scrittore a tempo pieno come Italo Calvino, ma può dirsi estemporaneo come lo sono stati Ennio Flaiano o Alberto Savinio, continuamente attratto e distratto da altro, diciamo dalla vita e dall’occasione, continuamente fedele però alla sua vocazione letteraria. Non è un intellettuale tutto passione e ideologia come Pasolini, un virtuoso del linguaggio come Gadda o Arbasino, un narratore nato come Moravia o Cassola, e neppure un raffinato stilista come Manganelli o Citati. Egli non è un letterato né un romanziere, è uno che sta in mezzo e cerca di combinare una naturale inclinazione saggistica con una naturale inclinazione narrativa, fondendo le due cose – quando capita – con una certa levità". [<i>Il fallimento della consapevolezza</i>, 2018].</blockquote></div><div style="text-align: justify;">La maggior parte delle seguenti citazioni di Raffaele La Capria sono tratte dai libri: <i>Ferito a morte</i> (1961), <i>False partenze</i> (1974), <i>Letteratura e salti mortali</i> (1990), <i>Il sentimento della letteratura</i> (1997), <i>Il fallimento della consapevolezza</i> (2018).</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcaQssHjX5x6t8MemSKITc8r51lGDc0vCk49OMlGf5hgr7GVtH_wZ0G44GIEIk4a0rvcvVadPnL6zgtW-qqg2TfBiZc0Q8FKITOm6R51eJaMCD4KTR6NEWzIdPdJf3FYiF5WABpIf5YBR2NtOVBnv-BousTRViCuCNQeop1ura8TY0L9yohLdyxhYNd7M/s600/la-capria-opinioni.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcaQssHjX5x6t8MemSKITc8r51lGDc0vCk49OMlGf5hgr7GVtH_wZ0G44GIEIk4a0rvcvVadPnL6zgtW-qqg2TfBiZc0Q8FKITOm6R51eJaMCD4KTR6NEWzIdPdJf3FYiF5WABpIf5YBR2NtOVBnv-BousTRViCuCNQeop1ura8TY0L9yohLdyxhYNd7M/w400-h266/la-capria-opinioni.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Siamo un paese di poche idee e molte opinioni, dove il pensiero<br />è debole e l’opinione è forte, un paese di opinionisti violenti.<br />(Raffaele La Capria)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Ferito a morte</span></div><div style="text-align: justify;">© Bompiani, 1961</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Viviamo in una città che ti ferisce a morte o t’addormenta, o tutt’e due le cose insieme. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un signore è sempre un signore, quindi anche un comunista sarà trattato educatamente, ma un cafone se piglia il posto di un signore sempre cafone e maleducato resta</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Bisogna leggere i giornali, non solo i libri, anche i giornali schifosi che abbiamo qua, venduti, alleati della menzogna, leggerli per sentire, nonostante tutto, la grande vita del mondo che batte lontano.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il tempo [...] è solo questo nostro apparire, qui ed ora, in una bella giornata, a caso?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Oggi a Napoli quando fanno i soldi diventano lazzaroni, non li sanno portare i soldi, diventano volgari ed impossibili. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In una città dove il settanta per cento non ha un lavoro fisso, per forza devi inventare, non trovi? Ci costringono.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quel fastidioso senso di promiscuità ogni volta, anche poco fa, nell’autobus. Una specie di vertigine che ti attira verso quel ribollire di corpi di facce segnate dall’usura del vicolo. Basterebbe un solo sguardo di simpatia, dato o ricevuto, una semplice occhiata di riconoscimento, un nulla, per sentirsi fagocitato dal magma umano come un albero dalla lava, distrutto, l’appartenenza a se stesso perduta, risucchiato dalla prevalente unità psicologica, sopraffatto e partecipe di colpe storiche. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">False partenze</span></div><div style="text-align: justify;">Frammenti per una biografia letteraria © Bompiani, 1974 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se non so procedere per una sola direzione col risultato di non imboccarne mai una, vuol dire che per me mantenere la contraddizione è l’unico modo, abbastanza sensato, di far lavorare il cervello.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Conveniva dopotutto abbandonarsi passivamente al corso degli eventi visto che non si poteva far nulla per contrastarlo o per regolarlo. Vivere e basta, restando il più possibile umani, non era impresa da poco… </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni libro se ne sta, per me, in un mondo tutto suo, esclusivo e separato; è come se non appartenesse alla vita ma le facesse concorrenza, una forma che si aggiunge alle altre forme del mondo, insomma, e non per portare chiarezza, ma ambiguità e disordine.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni libro è un messaggio chiuso in una bottiglia, proveniente da un mare dai confini incerti, e lascia labili tracce contraddittorie dentro di me, l’eco di domande senza risposta, il senso di un ordine nato dalla negazione di quello esistente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si può recitare la sofferenza soffrendo davvero e recitare l’amore amando davvero, ma come si fa a superare quell’altra finzione della nostra natura che ci costringe a recitare?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">O l’intelligenza e la volontà e la cultura modificano il carattere, o lo sottoporranno al tuo continuo giudizio negativo, e tu sarai il risultato della negazione di te stesso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È tipico del reazionario credere a qualcosa di immobile come il Fato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È brutto soffrire di non soffrire delle stesse sofferenze di cui soffrono gli altri.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">S’era abituato a considerare anche lui la letteratura come un rifugio dalla volgarità circostante, come l’approdo a un regno di valori privilegiati dove la “magia” dello stile contava più della forza delle idee, la “poesia” più della prosa, e il destino individuale più della sorte comune.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Letteratura e salti mortali</span></div><div style="text-align: justify;">© Mondadori, 1990 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A volte, in questo tempo in cui sembra che molte cose debbano finire, io mi domando se non passerà anche la letteratura, e ogni forma di vita e tutto, come un attimo fugace, piccolissimo e molto relativo, nell’immensità del tempo. E allora mi sembra che si scriva come si fa un tuffo: per farlo il meglio possibile e basta.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni scrittore deve misurare bene le proprie forze per capire quanto può volare alto e se l’ambizione eccessiva non lo porti sulla falsa via.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Siamo costretti a rimpiangere la mediocrità di una volta, la mediocrità della gente minuta dove si nascondeva il buon senso comune ormai scomparso perché cancellato dal luogo comune.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’immaginario, proprio come l’ambiente, si sta inquinando, si è già inquinato, per un eccesso di produzione, e non c’è filtro bastante a depurarlo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Siamo tutti ridondanti, viviamo una cultura della ridondanza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La cattiva letteratura, dopotutto, non fa gran danno perché è subito riconoscibile e si presenta per quella che è. La falsa buona letteratura invece è subdola, ed è pericolosa perché crea confusione di valori e di giudizi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ormai essere vuol dire soltanto apparire, e non essere vuol dire soltanto non apparire. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Come si fa ad amare una cosa che non si conoscerà mai perché la nostra sensibilità non è stata allenata a riceverla? Così pare che Dante, Leopardi, Montale, si siano divertiti a scrivere i loro versi nel loro modo solo per far dispetto, solo per rendere più complicato l’esame d’italiano.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il disastro più grande, paragonabile al disastro ecologico che sta distruggendo il nostro paese, è il disastro del linguaggio, un linguaggio dislocato dalle sue sedi proprie e adibito a usi vari e impropri da una cultura che si è evoluta insieme alla televisione, ai rotocalchi, alle automobili, alle seconde case, alle mode e agli status symbol della nostra nuova piccola borghesia emergente, e ne ha assunto i connotati.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il romanzo che una volta abbracciava tutta la realtà oggi non pare più in grado di farlo, non tocca più le questioni fondamentali, non tratta più con le grandi idee per paura del ridicolo. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Il sentimento della letteratura</span></div><div style="text-align: justify;">© Mondadori, 1997 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cos’è e a che serve la letteratura, è cosa che s’impara da soli, col tempo, e nessuno può insegnarcelo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Per sapere chi siamo è necessario sapere chi siamo stati, e questa memoria ci serve per mantenere la nostra identità. La letteratura è la nostra memoria, una memoria che ci riguarda tutti, individuale e collettiva.</div><div><br /></div><div>Avere il senso della tradizione per uno scrittore significa farsi carico della speciale memoria che ci trasmette la letteratura. Significa conoscere le opere del passato o criticarle, combinandole col proprio talento individuale e dando luogo a volte a complicate alchimie.</div><div><br /></div><div>Uno scrittore può essere completamente nuovo, rispetto al passato, solo se si confronta con la tradizione. Può opporsi del tutto alla tradizione e magari fraintenderla, ma solo perché la conosce, la sente e la vive nel presente.</div><div><br /></div><div>Se uno scrittore non conquista la tradizione di cui ha bisogno combinandola o intercettandola col proprio talento assimilandola o affrancandosene in modo personale e imprevedibile, è difficile che possa essere veramente originale.</div><div><br /></div><div>Anche dell’aria come della poesia, uno non si accorge che c’è, ma se all’improvviso mancasse? L’anima non è meno esigente del corpo.</div><div><br /></div><div>Io non sono un critico né uno studioso di poesia, nulla so di tendenze, correnti, scuole. Sono un lettore puro e semplice, ma quando mi imbatto in un bel verso e lo riconosco, mi sento pieno di gratitudine come per un dono ricevuto.</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;">È meglio seguire la propria natura, quello che si è e non quello che si vorrebbe essere, perché solo così sarà vero e autentico anche quello che scriviamo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli italiani non vogliono conoscersi perché forse sanno che se si conoscessero veramente, se si guardassero nello specchio e si vedessero come veramente sono, non si piacerebbero. E invece essi vogliono piacersi, anche a costo di mentirsi. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Siamo un paese di poche idee e molte opinioni, dove il pensiero è debole e l’opinione è forte, un paese di opinionisti violenti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ognuno ci ammannisce la sua opinione come una verità rivelata, dai giornali, dalla televisione, dalla radio. Ognuno difende a spada tratta la propria opinione come se fosse un’idea. E siamo schierati, sempre schierati da qualche parte, ma soprattutto dietro le nostre irremovibili opinioni.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un’opinione per noi non è solo un’opinione, non è una figlia del momento e come tale soggetta a mutamenti e revisioni: è una fede, vi si crede <i>quia absurdum</i>, ciecamente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chi ha un’opinione, vede come un nemico chi ha un’altra opinione [...]. Guai a chi mette in dubbio la nostra opinione! Nella migliore delle ipotesi è uno che non capisce niente. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Guai a chi ci costringe a difendere la nostra opinione, soprattutto se ha buoni argomenti! Qualunque cosa dica, noi restiamo della nostra opinione. La nostra opinione è sacra.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">L'estro quotidiano</span></div><div style="text-align: justify;">© Mondadori, 2005</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il buon Dio ha creato tutto questo? Un mondo in cui ogni creatura, anche l'uomo, per sopravvivere ha bisogno di uccidere e "mangiare" un'altra creatura? No, non può essere. Ci dev'essere uno sbaglio. [...] Ma quanta atroce, inutile sofferenza, va in vendita sul bancone gelato di un supermercato! E com'è normale l'ottusa indifferenza! Ci dev'essere un errore da qualche parte, un errore grosso, un <i>Orrore</i>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Introduzione a me stesso</span></div><div style="text-align: justify;">© Elliot, 2014</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Io non sono a favore del buon senso, non lo amo, perché quasi sempre il buon senso obbedisce a ragioni di opportunità, e suggerisce quel che conviene per salvaguardare il proprio tornaconto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il nostro è il tempo in cui la menzogna non solo deforma la verità, ma crea delle contro-verità che il senso comune, con la sua semplicità, può smascherare perché ha lo sguardo puro dell’innocenza e riconosce subito ciò che è ovvio e non ha bisogno di essere dimostrato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Il fallimento della consapevolezza</span></div><div style="text-align: justify;">© Mondadori, 2018 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La funzione dello scrittore è sempre quella di porsi come critico della società cui appartiene, non in senso negativo, ma come portatore di una conflittualità interna alla società che dovrebbe essere vivificante e creativa e servire a migliorarla.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Oggi c’è sempre meno per gli intellettuali la possibilità di dare spazio alla propria voce. Cadute le ideologie, l’intellettuale non è più organico a questo o quel partito ed è completamente privo di autorità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Oggi abbiamo una enorme difficoltà a trasformare la consapevolezza in saggezza; consapevolezza è sapere le cose, saggezza è ricavarne un frutto, degli insegnamenti, e trasmetterli.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Da una semplice intuizione, come un rabdomante che scopre un corso d’acqua sotterraneo, uno scrittore può cogliere il sentimento del tempo, e se ha una forte motivazione, cioè la capacità di vedere, sarà in grado di trovare quella forma che è sua, la forma unica per raccontarlo. Ciò che conta è la sensibilità a recepire.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div style="text-align: justify;">Leggi anche le citazioni degli scrittori italiani: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/07/andrea-camilleri-frasi.html">Andrea Camilleri</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/07/erri-de-luca-frasi.html">Erri De Luca</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/07/leonardo-sciascia-frasi.html">Leonardo Sciascia</a></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-82769591899289029772024-03-04T11:15:00.001+01:002024-03-04T11:15:56.236+01:00Aforismi, frasi e citazioni sull'Avere Fiuto<div style="text-align: justify;">
Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sull'avere <b>fiuto</b>, cioè avere la capacità di giudicare prontamente, il possedere una grande intuizione (per esempio: avere fiuto per gli affari). Secondo la definizione di Donatella Bisutti: </div><div style="text-align: justify;"><blockquote>"Avere naso o anche avere buon naso o avere fiuto si dice di una persona che agisce seguendo l'intuito e in questo modo riesce a cogliere una buona occasione, prevedere un buon risultato, fare una buona mossa, ottenere un successo là dove gli altri, affidandosi solo al ragionamento, non riescono ad arrivare". [<i>Parole per la testa!</i>, 2022].</blockquote></div><div style="text-align: justify;">Come sottolinea Guido Viale:</div><div style="text-align: justify;"><div></div></div><blockquote><div style="text-align: justify;"><div>"L'olfatto è il senso più "terragno" e animalesco di cui siamo dotati. Negli animali si chiama fiuto e li guida lungo itinerari già percorsi a rintracciare animali o umani che si sono sottratti ad altri sensi (vista, udito e tatto, per non dire gusto, che vuol dire: "avere la cosa in bocca"). In senso traslato, negli umani "avere fiuto" − o anche "annusare un affare" − significa individuare un'occasione che ai più, e seguendo le procedure ordinarie, sarebbe sfuggita. Ma il fiuto è anche un senso che inchioda gli animali − quelli a quattro zampe − rasoterra: che impedisce loro di sollevare lo sguardo verso l'orizzonte e aprirsi a una prospettiva più ampia; quella che i cultori del fiuto negli umani chiamano, con disprezzo, "utopia". [<i>Virtù che cambiano il mondo</i>, 2013].</div></div><div style="text-align: justify;"></div></blockquote><div style="text-align: justify;">Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sull'intuito, il senso senso, la perspicacia e l'olfatto. [I link sono in fondo alla pagina].</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhBFrJd9qs6aQbb_Z8K0VKcBs-TzccLlxcjSLn3tpc98o4M9t4mUucsOJZvf8bUam9IZwNVySK-ZTBxNYGq8-GRVc1T-zqNKAUyRclMS-oR4-yebiDH2YFrGKsI74t6VBnj7pvmzQvKJA/s1600/karr-fiuto.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhBFrJd9qs6aQbb_Z8K0VKcBs-TzccLlxcjSLn3tpc98o4M9t4mUucsOJZvf8bUam9IZwNVySK-ZTBxNYGq8-GRVc1T-zqNKAUyRclMS-oR4-yebiDH2YFrGKsI74t6VBnj7pvmzQvKJA/s400/karr-fiuto.jpeg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 12.8px;">La donna possiede un fiuto che non inganna e col quale, credo,<br />
legge nel tuo cuore un'ora prima di te. (Alphonse Karr)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;"><div>Non occorre molto talento per vedere chiaramente quello che si ha sotto il naso, ma ce ne vuole parecchio per sapere in che direzione puntare quell'organo.</div><div><b>Wystan Hugh Auden</b>, La mano del tintore e altri saggi, 1962</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il segreto del bravo imprenditore è quindi non affezionarsi mai troppo al proprio business, e mollarlo per tempo in caso di necessità. Come l'imprenditore deve avere fiuto nel buttarsi a capofitto in un business in forte ascesa, così deve avere fiuto nel mollare un business in fase calante.</div><div style="text-align: justify;"><b>Dario Abate</b>, Come diventare imprenditore di successo, 2014</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si può "annusare qualcuno" per conoscerlo meglio e capire se accordargli la nostra fiducia; "avere fiuto" è segno delle nostre capacità intuitive.</div><div style="text-align: justify;"><b>Fabrizia Berera e Emilio Minelli</b>, Il linguaggio segreto dei sogni, 2019</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">
Lo speculatore deve avere grande fiuto per i possibili guadagni, e una buona dose di speranza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Edward de Bono</b>, Sei cappelli per pensare, 1981</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sembra che scienziati, imprenditori e strateghi di successo siano tutti dotati di questa capacità di «sentire» le situazioni. Di un imprenditore si dice che ha «fiuto per i soldi»: le fonti di profitto non sono così evidenti da poter essere scoperte da chicchessia, ma un imprenditore con un fiuto particolarmente sviluppato le può individuare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Edward de Bono</b>, Sei cappelli per pensare, 1981</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Un modo di dire come avere naso, o gli altri che gli assomigliano, come avere buon naso o buon fiuto, ha ormai poco riscontro nella realtà. Ma questo modo di dire continua a essere usato moltissimo come metafora: "naso" sta qui per "istinto" - quello che condividiamo con gli animali - o anche "intuito", cioè quella misteriosa capacità dentro di noi che in certi momenti ci guida dimostrando di saperne più di tutti i nostri ragionamenti. </div></div><div style="text-align: justify;"><b>Donatella Bisutti</b>, Parole per la testa!, 2022</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Avere naso ci aiuta a trovare quello che ci serve. Possiamo avere naso nello scegliere la persona giusta, o un affare che si svilupperà in modo favorevole nonostante niente ragionevolmente lo faccia supporre, o nello scovare un luogo che ci offrirà opportunità insperate. Insomma, questo "naso" è sempre un passo più avanti rispetto alla nostra testa. E infatti non è davvero così? Il naso, che sporge dal nostro viso, arriva sempre per primo: che cosa ci precede quando camminiamo? Ma il naso!</div><div style="text-align: justify;"><b>Donatella Bisutti</b>, Parole per la testa!, 2022</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nel corso della mia lunga vita e soprattutto nel campo degli affari ho imparato una cosa riguardo alle persone che desidero assumere alle mie dipendenze: devono avere fiuto. Un fiuto che funzioni nel ramo in cui le voglio impiegare. Non sono necessarie cognizioni specifiche né esperienza, ma il fiuto sì, quello è indispensabile. È un dono naturale, è la capacità di fare bene una determinata cosa.</div><div style="text-align: justify;"><b>Agatha Christie</b>, Nemesi, 1971</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Io fiuto in tutto e in tutti l’impostura, vedo dappertutto soltanto irrealtà e menzogna. Il che compromette parecchio i miei rapporti con gli altri. Quando incontro un uomo vero, il mio primo impulso è di pensare che si tratti di una svista o di una allucinazione.</div><div><b>Emil Cioran</b>, Quaderni, 1957-1972 (postumo 1997)</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Avere fiuto" è un'espressione utilizzata come metafora per indicare chi è dotato di capacità di far fruttare le opportunità, di compiere le scelte giuste, di valorizzare il proprio intuito vincente. Ma fiuto è anche capacità di intercettare e valorizzare talenti. </div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Giampiero Cito e Antonio Paolo</b>, Italia Caput Mundi, 2014</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div><div style="text-align: justify;">Il fiuto non si sviluppa in due giorni: è necessario lavorarci sopra con costanza.</div><div style="text-align: justify;"><b>Michelle Courtright e Raquel Tonda</b>, Cambridge English, 2016</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dio mi ha dato la cocciutaggine di un mulo e il fiuto di un buon segugio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Albert Einstein</b>, in Alice Calaprice, Pensieri di un uomo curioso, 1996</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div><div style="text-align: justify;">Gli animali hanno buon fiuto. Riconoscono subito le persone buone.</div><div style="text-align: justify;"><b>Luigi Garlando</b>, Camilla che odiava la politica, 2011</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In politica, non basta aver fiuto. Bisogna che non ne abbiano gli avversari.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Roberto Gervaso</b>, Il grillo parlante, 1983</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Leggere è anzitutto scegliere a fiuto i libri da buttare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Fausto Gianfranceschi</b>, Aforismi del dissenso, 2012</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il fiuto certo è sufficiente a tenere molto occupato chi ha fiuto, ma non serve ad altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Franz Kafka</b>, Un digiunatore, 1924</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La donna possiede (o almeno a tempo mio possedeva, fosse bella o brutta, intelligente o sciocca) un fiuto che non inganna e col quale, credo, legge nel tuo cuore un'ora prima di te. </div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Alphonse Karr</b> [1]</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div><div style="text-align: justify;">Devi avere fiuto, una mente aperta, devi essere un sognatore, ma scientifico.</div><div style="text-align: justify;"><b>Gianluca Laconi</b>, Fiscalità online, 2019</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
C'è chi ha un fiuto straordinario. All'occorrenza, non sente la puzza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Stanisław Jerzy Lec</b>, Nuovi pensieri spettinati, 1964</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si può avere uno straordinario fiuto politico e mancare del tutto di sensibilità giuridica. Ed ecco i tanti animali politici che si muovono scaltramente e vivono di sopraffazione. Politici decisamente non giuristi; e nemmeno statisti, per assoluta carenza del più elementare senso dello Stato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Filippo Liverziani</b>, I sentieri della coscienza, 1997</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le nostre folle hanno, in politica, il naso del cane, che ama solo i cattivi odori. Esse non scelgono che i meno buoni, e il loro fiuto in questo è quasi infallibile.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Maurice Maeterlinck</b>, La vita delle tèrmiti, 1926</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div><div style="text-align: justify;">Il fiuto è genio.</div><div style="text-align: justify;"><b>Rose Macaulay</b>, La famiglia Potter, 2015</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tieni sempre ben presente che l'avere fiuto nelle indagini non solleva dalla necessità di apprendere le tecniche, così come l'essere esperti non ti esime dall'esercizio della sensibilità e della pazienza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Alessandro Maurizi</b>, L'ultima indagine, 2008</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div><div style="text-align: justify;">Il nostro corpo e un messaggero straordinario per accedere al linguaggio intuitivo, con sensazioni fisiche accompagnate da sentimenti ed emozioni spesso intensi. Il corpo diventa quindi un infallibile barometro che ci avverte di ciò che sta per accadere. Lo chiamiamo presentimento. Le persone predisposte a questo tipo d'intuizione cinestesica sono profondamente in contatto con le loro emozioni. Si dimostrano sensibilissime all'atmosfera di un luogo, di una stanza, perché entrano facilmente in simbiosi con l'ambiente. Analogamente, per osmosi possono avvertire lo stato di un'altra persona. Questa singolare sensibilità trasmette loro la capacità di "sentire" e avere fiuto. Spesso traggono vantaggio dal fidarsi della loro prima impressione. Sanno, in maniera spontanea!</div><div style="text-align: justify;"><b>Vanessa Mielczareck</b>, I nove segreti dell'intuizione, 2015</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Accettiamo le contraddizioni, non ripetiamo sempre lo stesso copione, meglio farlo al buio, ogni tanto andiamo a fiuto...</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Raffaele Morelli</b>, Come risvegliare l'eros, 2003</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Gli uomini invidiosi dal fiuto più sottile cercano di non conoscere con maggior precisione il loro rivale per potersi sentire superiori a lui.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Friedrich Nietzsche</b>, Aurora, 1881</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Avere fiuto era una delle cose più importanti per un poliziotto. Era segno di bravura, il tratto caratteristico che distingueva il legno buono da quello meno buono. Il fiuto non sostituiva mai i dati oggettivi: li completava. Quando tutte le prove erano sul tavolo, quando tutte le tessere del puzzle erano state identificate, allora bisognava capire quello che si aveva davanti e ricomporre un quadro completo a partire dai frammenti di informazioni disponibili.<br />
<b>Kristina Ohlsson</b>, Indesiderata, 2010<br />
<br /><div>I mercati finanziari sono una giungla in cui non basta avere fiuto per trovare il sentiero giusto senza essere sbranati.</div><div><b>Alessandro Parravicini</b>, Jungle Guide, 2020</div><br />
La coscienza non è più che un fiuto.<br />
<b>Cesare Pavese</b>, Il mestiere di vivere, 1935/50 (postumo 1952)<br />
<br /></div><div style="text-align: justify;">In certi casi complessi, tutta la scienza medica del mondo non basterà a decidere se il tumore invisibile è fibroso o no, se l’operazione deve essere fatta o meno. È il fiuto [...] che decide, nel grande generale come nel grande medico.</div><div style="text-align: justify;"><b>Marcel Proust</b>, Alla ricerca del tempo perduto, 1913/27</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In amore aveva un fiuto straordinario: trovava il partner giusto al momento sbagliato e quello sbagliato al momento giusto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Guido Rojetti</b>, L'amore è un terno (che ti lascia) secco, 2014</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div><div style="text-align: justify;"><div>A fiuto m'astenni da leggerlo; per discrezione: per impedirmi di poterne dir male.</div><div><b>Camillo Sbarbaro</b>, Fuochi fatui, 1956/67</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Per stabilire la validità di una determinata concezione è inutile, in certi casi, perdere tempo in approfondite analisi filosofiche o sociologiche, basta avere un minimo di <i>fiuto</i>.</div><div><b>Giovanni Soriano</b>, Malomondo, 2013</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il mio naso ha molto fiuto, vale a dire è un fìutatoio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Totò </b>(Antonio De Curtis), in Totò e Carolina, 1953</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Alcuni sono più fortunati di altri. Alcune donne sono nate con il dono della bellezza. Non hanno fatto nulla per meritarselo; hanno avuto fortuna e basta. Alcuni hanno un fiuto innato per gli affari; sono stati fortunati. Alcuni le tentano tutte, ma gli va sempre male. Non sarà giusto, ma sono convinto che nella vita la fortuna abbia un peso determinante.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Donald Trump e Bill Zanker</b>, Pensa in grande e manda tutti al diavolo, 2007</div>
<div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Bisogna avere fiuto, e il fiuto è come un senso particolare, nel quale concorrono l'udito, la vista e l'olfatto.</div><div style="text-align: justify;">[C'est du flair qu'il faut avoir, et le flair est comme un sens spécial auquel concourent l'ouïe, la vue et l'odorat].</div><div style="text-align: justify;"><b>Jules Verne</b>, Il giro del mondo in ottanta giorni, 1872</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nella vita ci vuole fiuto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Anonimo</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Note</b></div>
<div style="text-align: justify;"><ol><li>Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.</li><li>
Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/03/frasi-intuizione.html">Intuizione</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/11/frasi-sesto-senso.html">Sesto Senso</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/12/frasi-perspicacia.html">Perspicacia</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/03/frasi-olfatto.html">Olfatto</a></li></ol></div>
Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-79522409420043955982024-03-04T08:29:00.001+01:002024-03-04T08:29:56.769+01:00Frasi e citazioni di Rudolf Steiner<div style="text-align: justify;">Selezione di frasi e citazioni di <b>Rudolf Steiner</b> (Kraljevic, 1861 - Dornach, 1925), esoterista e teosofo austriaco, fondatore dell'antroposofia, disciplina esoterica di derivazione teosofica che afferma di poter studiare "in modo scientifico" e unitario la realtà fisica e la dimensione "spirituale", concependole come "un'unica manifestazione divina in continua evoluzione".</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZRiU2EUVn3f34Zn_Fny-JCL9vZIoKmBB2of0wTuj6Ysvejp2q8NZ4R-N0NryhaVMNE36FfW29XD1Wy8vYG0yVAMrcSt0fvdiTlftaYN69LsRC3ZTH8cvdMjaYNmy8d_BjPDl9sVuC9JWPRnvtua3LfHk5g31j7TfYpnhlrvhB3GDkBQQsV7W4V5zzSsk/s600/steiner-divino.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZRiU2EUVn3f34Zn_Fny-JCL9vZIoKmBB2of0wTuj6Ysvejp2q8NZ4R-N0NryhaVMNE36FfW29XD1Wy8vYG0yVAMrcSt0fvdiTlftaYN69LsRC3ZTH8cvdMjaYNmy8d_BjPDl9sVuC9JWPRnvtua3LfHk5g31j7TfYpnhlrvhB3GDkBQQsV7W4V5zzSsk/w400-h266/steiner-divino.jpeg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il mondo esteriore, in ogni suo fenomeno, è riempito di splendore<br />divino; ma occorre avere prima sperimentato il divino nella propria<br />anima per poterlo trovare nell’ambiente che ci attornia.<br />(Rudolf Steiner)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">L'iniziazione</span></div><div style="text-align: justify;">Wie erlangt man Erkanntnisse der höhern Welten?, 1904 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In ogni uomo esistono facoltà latenti, per mezzo delle quali egli può acquistarsi cognizioni di mondi superiori.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La conoscenza occulta è altrettanto un mistero per l’uomo medio, quanto la scrittura è un mistero per colui che non l’ha imparata. E come ognuno può imparare a scrivere, purché scelga la via giusta per riuscirvi, così pure ognuno può diventare un discepolo, o magari anche un maestro di occultismo, purché cerchi la giusta via. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Esiste una legge naturale per tutti gli Iniziati, che li spinge a non negare a nessun vero aspirante la conoscenza che gli è dovuta. Ma vi è pure un’altra legge altrettanto naturale, che inibisce che venga comunicato alcunché della conoscenza occulta a chi non ne sia degno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Soltanto nella propria anima l’uomo può trovare i mezzi che gli schiudano la parola degl’Iniziati. Egli deve sviluppare in sé stesso delle speciali facoltà, fino a un determinato grado; allora potrà prender parte ai tesori più elevati dello Spirito.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se non sviluppiamo in noi il profondo sentimento che esiste qualcosa di superiore a noi, non troveremo neppure la forza di svilupparci fino a qualcosa di più elevato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si può ascendere alle altezze dello Spirito soltanto attraverso la porta dell’umiltà.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’uomo ha certamente il diritto di affissare gli occhi nella luce, ma questo diritto se lo deve conquistare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non puoi raggiungere una giusta conoscenza, se prima non hai imparato a rispettarla.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se al corpo si dànno pietre invece di pane, la sua attività perisce; così pure avviene per l’anima.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il discepolo dell’occultismo non deve rendersi insensibile al mondo esteriore; ma la sua ricca vita interiore deve indicargli la direzione in cui abbandonarsi alle impressioni di esso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Bisogna aver imparato a regolare i propri sentimenti e le proprie rappresentazioni, se si vuole sviluppare un rapporto profondo con il mondo esteriore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il mondo esteriore, in ogni suo fenomeno, è riempito di splendore divino; ma occorre avere prima sperimentato il divino nella propria anima, per poterlo trovare nell’ambiente che ci attornia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni conoscenza che tu cerchi al solo fine di arricchire il tuo sapere, di accumulare tesori, ti fa deviare dalla tua strada; ogni conoscenza però, che tu cerchi per maturarti sulla via della nobilitazione dell’uomo e dell’evoluzione del mondo, ti porta avanti di un passo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni idea che non diventa per te un ideale, uccide una forza della tua anima; ogni idea invece che diventa un ideale, crea in te forze vitali.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sorveglia ogni tua azione, ogni tua parola, in modo che per mezzo tuo non si rechi offesa alla libera volontà di alcuno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Procurati momenti di calma interiore e in questi momenti impara a distinguere la realtà dalla non realtà.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per ogni passo innanzi che fai nella conoscenza delle verità occulte, devi al contempo fare tre passi verso il tuo perfezionamento morale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il discepolo della scienza occulta deve acquistare la forza di porsi, in determinati momenti, di fronte a sé stesso, come a un estraneo. Egli deve osservare sé stesso con la calma interiore di un critico; se riesce in questo, le sue esperienze gli si palesano sotto una nuova luce.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il valore della tranquilla auto-osservazione interiore non dipende tanto da ciò che con essa si vede, quanto piuttosto dal trovare in sé la forza che sviluppa tale calma interiore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni uomo porta nella propria interiorità, allato, per così dire, del suo uomo comune, anche un uomo superiore. Questo uomo superiore rimane nascosto finché non venga destato, e ogni uomo non lo può risvegliare in sé che da sé stesso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le onde della vita esteriore premono sull’uomo interiore da tutte le parti, se invece di dominare questa vita, l’uomo si lascia dominare da essa. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un uomo può realmente conoscere solo quel tanto dei segreti dell’esistenza, che corrisponde al suo grado di maturità. Questa soltanto è la ragione degli ostacoli che s’incontrano sulla via dei gradini superiori del sapere e del potere. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per molti uomini già la vita abituale è di per sé più o meno un processo incosciente d’iniziazione attraverso la prova del fuoco. Si tratta di coloro che passano per svariate esperienze di genere tale, che la loro fiducia in sé stessi, il loro coraggio e la loro fermezza crescono nella direzione giusta, e che imparano a sopportare con grandezza d’anima e soprattutto con calma e forza costante il dolore, la disillusione e l’insuccesso delle loro imprese. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per quanto grande sia il valore della conoscenza superiore, non bisogna chiederla, poiché essa deve venire a noi. Chi la desidera per soddisfazione propria, non la consegue mai.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chi si abitua alla verità verso sé stesso, si apre la porta alla visione superiore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I buoni consigli degli altri – per lo più non richiesti – ma che ognuno riceve, sono generalmente superflui. Ognuno deve sforzarsi di sorvegliare sé stesso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quando l’uomo lavora al proprio perfezionamento, compie un’opera utile non soltanto per sé stesso, ma anche per il mondo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La vera entità dell’uomo non risiede nel suo essere esteriore, ma nel suo essere interiore. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ciò che io non amo, non mi si può manifestare; e ogni manifestazione deve colmarmi di gratitudine, perché essa mi arricchisce.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’amore dell’umanità deve gradatamente estendersi ad amore per tutti gli esseri, anzi per tutta l’esistenza. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È l’amore per il lavoro, non l’amore per il risultato, quello che fa progredire. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non occorre più imparare ciò che si è già capaci di giudicare. Se dunque si vuol soltanto giudicare, non si può più imparare. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Teosofia</span></div><div style="text-align: justify;">Theosophie, 1904 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Soltanto per mezzo della conoscenza di un altro mondo, che la vita umana acquista valore e importanza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La «realtà» sensibile acquista significato soltanto per mezzo della conoscenza del supersensibile; e perciò chi la possiede diventa, non inabile, bensì più abile alla vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Soltanto colui che comprende interamente la vita, può divenire un uomo veramente «pratico».</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutto ciò che l’uomo impara nel modo ordinario intorno all’universo ed alla vita, fa sorgere in lui una quantità di domande, a cui può essere data risposta soltanto mediante le verità supersensibili;</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ciò che viene detto dall’odierna corrente intellettuale intorno ai fondamenti dell’esistenza, non è una risposta per l’anima che sente più profondamente, bensì una serie di domande intorno ai grandi enigmi dell’Universo e della vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le discussioni sono perfettamente inutili innanzi a coloro che riconoscono come valevoli soltanto quelle prove che sono conformi al loro modo di pensare: ma chi conosce l'essenza della «prova», sa perfettamente che l’anima umana trova la verità per altre vie che non quelle della discussione. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non è sempre possibile di rendere la luce ad un occhio fisico che sia cieco; ma ogni occhio spirituale può essere aperto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per quanto merito la Scienza abbia acquistato per la conoscenza delle realtà fisiche, essa genera nello stesso tempo molti pregiudizi che occludono l’accesso alle verità superiori.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni realtà – quella inferiore fisica, e la superiore spirituale – non rappresenta che due lati della medesima essenza fondamentale, colui che è ignorante delle condizioni inferiori lo sarà di solito anche di quelle superiori.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non si può essere uomo nel pieno senso della parola, senza essersi avvicinati in qualche maniera alla comprensione dell’essenza, e della mèta dell’umanità, rivelata, dalla «Sapienza superiore».</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’uomo è cittadino di tre mondi. Mediante il suo corpo fisico, egli appartiene a quel mondo che percepisce per mezzo di quel corpo stesso; per mezzo dell’anima egli si costruisce il suo proprio mondo; e per mezzo del suo Spirito gli si manifesta un mondo che è superiore agli altri due.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mediante il proprio corpo l’uomo può mettersi momentaneamente in rapporto cogli oggetti; mediante la sua anima egli conserva le impressioni che questi gli hanno fatto; e mediante lo Spirito gli si rivela l’intimo contenuto degli oggetti stessi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mediante il pensiero l’uomo viene innalzato al di sopra della propria vita; egli acquista qualcosa che si estende al di là della sua anima.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La verità duratura è soltanto quella che si è svincolata da ogni intromissione di simpatia o antipatia da parte dei sentimenti. La verità è vera, anche se tutti i sentimenti personali vi si ribellano.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’uomo è un essere pensante, e può trovare la via della conoscenza solamente se si serve del pensiero come punto di partenza. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sono fertili di conoscenza per noi solamente quei momenti in cui tace ogni nostro giudizio, ogni nostra critica.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chi si avvicina a un fatto qualsiasi del mondo con un giudizio già formato, che porta seco dalla vita trascorsa, respinge, per causa di questo suo giudizio, l’influenza imparziale e serena che quel fatto potrebbe esercitare su di lui.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Anche il bambino più ignorante ha qualcosa da rivelare al più grande dei saggi; ma se quest’ultimo si avvicina al bambino con un sapiente suo giudizio già formato, questa stessa sapienza si intrometterà, come un vetro opaco, fra lui e ciò che quel bambino gli potrebbe rivelare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chi vuole entrare nel sentiero della conoscenza superiore, deve a ogni istante esercitarsi a spegnere sé stesso e tutti i propri pregiudizi. Quanto più egli vi riuscirà, e tanto più le cose potranno penetrare in lui.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">La scienza occulta nelle sue linee generali</span></div><div style="text-align: justify;">Die Geheimwissenschaft im Umriss, 1910 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La conoscenza umana, così come si esplica nella vita giornaliera e nella scienza comune, è realmente costituita in modo, che non può penetrare nei mondi soprasensibili.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La facoltà conoscitiva dell’uomo può essere rinforzata, rinvigorita, così come può essere rinforzata la capacità visiva degli occhi. I mezzi però che servono a rinvigorire la conoscenza sono di natura spirituale; sono processi interiori.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ciò che attrae molti seguaci della scienza occulta (o occultismo) non è altro che una fatale ricerca dell'ignoto, del misterioso, dell'oscuro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dietro il mondo visibile vi è un mondo invisibile, un mondo che si nasconde a tutta prima ai sensi e al pensiero legato con essi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Lo studio del mondo visibile pone all'uomo dei problemi, che non potranno mai esser risolti in base ai fatti del mondo visibile stesso. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A coloro che considerano come temerarietà entrare nel campo dell'invisibile, l'occultista mostra semplicemente che ciò si può fare, e che sarebbe un peccato lasciare incolte le facoltà largite all'uomo, anziché svilupparle ed usarle.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La via alla scienza occulta sarà trovata a momento opportuno da ogni essere umano che fuor dal visibile riconosce (o anche solo suppone o sospetta) l'esistenza di qualche cosa di nascosto, e che, dalla coscienza che le forze conoscitive sono capaci di sviluppo, è portato a sentire che il nascosto gli si può svelare. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si ha un indebolimento della vita, anzi una morte dell'anima, quando l'uomo si vede costretto a volger le spalle all'invisibile, o a rinnegarlo. E, in certe circostanze, quando l'uomo perde la speranza che l'invisibile gli venga rivelato, si ha vera disperazione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se l'uomo rovina la sua vita perdendo la connessione con l'invisibile, egli non solo distrugge entro di sé qualche cosa la cui scomparsa può spingerlo col tempo alla disperazione, ma egli crea, con la sua debolezza, un ostacolo allo sviluppo dell'intero mondo nel quale vive.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La scienza occulta, in quanto palesa le cose nascoste, è atta a vincere ogni sfiducia, ogni incertezza, ogni disperazione, tutto ciò — in breve — che indebolisce la vita e la rende incapace di compiere la sua necessaria funzione nell'Universo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questo è il ricco frutto della scienza occulta: essa dà forza e consistenza alla vita, oltre a soddisfare il desiderio di conoscenza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">II sentiero che conduce all'unione dell'anima col divino è quello che porta alla conoscenza delle opere del divino. L'innalzamento del cuore è la conseguenza dell'intrinsechezza colle creazioni dello Spirito.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Come l’anima senziente e l’anima razionale vivono nel mondo esterno, così un terzo elemento dell’anima si immerge nel divino, quand’essa arriva alla percezione della sua propria essenza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’uomo può trovare in sé un che di divino, perché la sua più intima essenza proviene dal divino.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quel che l’uomo riconosce nel visibile deve essere completato e fecondato, per mezzo di quel che egli può apprendere circa i mondi invisibili. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per mezzo dell’immaginazione, dell’ispirazione e dell’intuizione, la conoscenza soprasensibile si eleva gradatamente fino a quelle regioni del mondo spirituale, in cui le divengono accessibili le entità, che prendono parte all’evoluzione del mondo e dell’umanità. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div style="text-align: justify;">Leggi anche le citazioni degli autori: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/05/omraam-mikhael-aivanhov-frasi.html">Omraam Mikhaël Aïvanhov</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2024/02/georges-gurdjieff-frasi.html">Georges Gurdjieff</a></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-9715469450435706462024-03-02T12:24:00.003+01:002024-03-07T09:06:05.802+01:00Aforismi, frasi e citazioni sulla Liquirizia<div><div style="text-align: justify;">Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla <b>liquirizia</b>, pianta erbacea perenne originaria del mediterraneo e del sud est asiatico, il cui nome scientifico è <i>Glycyrrhiza glabra</i>. Come si evince dalla sua etimologia, dal greco <i>glikis</i> "dolce" e <i>riza </i>"radice", letteralmente: "radice dolce", "liquirizia" è anche il nome dell'estratto vegetale ottenuto dalla bollitura del fusto sotterraneo di questa pianta, utilizzato in erboristeria e in cucina per la preparazione di dolci, caramelle e tisane.</div></div><div style="text-align: justify;">Il principio attivo più importante della liquirizia è la <i>glicirrizina</i> (persino più dolce del saccarosio), che le conferisce un'azione antinfiammatoria e antivirale.</div><div><div style="text-align: justify;"><blockquote>"La liquirizia è un arbusto tipico della macchia mediterranea, coltivato fin dal Medio Evo per ottenere un principio zuccherino apprezzato tanto per le sue proprietà salutari, come antispasmodico. espettorante e lassativo, quanto per la produzione alimentare. L'Italia, grazie all'apporto quasi esclusivo della Calabria, è fra i primi produttori mondiali di liquirizia e sicuramente al vertice della qualità: una fama, sottolineano i produttori, riconosciuta anche dall'<i>Enciclopedia Britannica</i>. Dalla radice di liquirizia, mondata e macinata, si ottiene un succo che. concentrato, viene trasformato in pani da cui si ricavano varie forme (scaglie, tronchetti). Sono previste aromatizzazioni alla menta e all'anice, alla viola e all'arancia. Con aggiunta di gomma arabica si ottiene la liquirizia morbida. Altri prodotti sono i confetti, i torroncini e il liquore alla liquirizia. Il principale polo produttivo è la cittadina ionica di Rossano, alle falde della Sila Greta, che già ai primi del Settecento vantava decine di aziende specializzate; tra queste, la Amarelli (1731), presso la quale si trova un museo che documenta storia e tecnologia dell'attività. Altri centri produttivi, sempre nel Cosentino, sono Cassano allo Jonio, Castrovillari, Grisolia, Montalto. Mormanno e Verbicaro". [Luigi Cremona, <i>L'Italia dei dolci</i>, 2004].</blockquote></div><div style="text-align: justify;"><div>In appendice a questa raccolta di citazioni, è riportato un divertente brano dello scrittore di libri per l'infanzia Roald Dahl che abbiamo intitolato <i>Le stringhe di liquirizia</i>.</div><div>Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulle radici, lo zucchero, le caramelle e i dolciumi. [I link sono in fondo alla pagina].</div></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeZxGh5gAjfPsrMNmzmvrGS9TuYCLIf24zG56BLwSwrJTgVGcf_g82oeAOt3aznzTUxsKjMGJr8FmRQx7dB5kUek2ztFjJzv6vLaSmOS2Cn0vCo4hDm_ZPE819V-LN_EnXE2MnCnTfwKiMQlZ3D9XfXty9zJZPnQcaKR3IOg9y3xsYNhmGFYAIW2KA1-g/s600/garcia-liquirizia.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeZxGh5gAjfPsrMNmzmvrGS9TuYCLIf24zG56BLwSwrJTgVGcf_g82oeAOt3aznzTUxsKjMGJr8FmRQx7dB5kUek2ztFjJzv6vLaSmOS2Cn0vCo4hDm_ZPE819V-LN_EnXE2MnCnTfwKiMQlZ3D9XfXty9zJZPnQcaKR3IOg9y3xsYNhmGFYAIW2KA1-g/w400-h266/garcia-liquirizia.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Non a tutti piace la liquirizia, ma a chi piace, piace davvero tanto.<br />(Jerry Garcia)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;">Siamo come il Wwf, con la nostra liquirizia proteggiamo da sempre la tradizione dolciaria italiana.</div><div style="text-align: justify;"><b>Fortunato Amarelli</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La liquirizia non è il minore dei benefici che ricaviamo dal cuore tenebroso d'Arabia.</div><div style="text-align: justify;"><b>G. K. Chesterton</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Se io vi dovessi chiedere di che colore è la liquirizia, che cosa direste? Che è nera? Be’, noi siamo abituati a pensarla scura, perché così la troviamo nei negozi, ma in realtà quel colore l’ha preso durante la cottura. Prima della trasformazione era una radice, con una bella fibra di colore giallo.</div><div><b>Carlo Cracco</b></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La radice di liquirizia viene considerata una tra le migliori erbe aromatiche tonificanti perché fornisce nutrienti a quasi tutti gli apparati del corpo. Depura, regola i livelli di zucchero nel sangue e ricarica le ghiandole surrenali. </div><div style="text-align: justify;"><b>Pat Crocker</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un'arancia è un dolce frutto succoso bloccato dentro un'amara buccia. Non è cosi che io immagino una sfida. Io voglio solo l'amarezza, il suo caffè, il suo pompelmo, la sua liquirizia.</div><div style="text-align: justify;"><b>Bennett Foddy</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sopra tutti loro calava il tramonto e l'aria, chissà come, sapeva di liquirizia. </div><div style="text-align: justify;"><b>Giorgio Fontana</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Il Risotto con Carciofi, gamberi Rosso di Mazara e Liquirizia è un capolavoro di gusti e raffinatezza. La cremosa base di carciofi si fonde con l'aroma dell'Elisir, mentre la polvere di liquirizia aggiunge un elemento sorprendente. Ogni forchettata e un viaggio sensoriale, una celebrazione della creatività in cucina. Un piatto che va oltre le aspettative, portando l'arte culinaria a nuove vette di eccellenza.</div></div><div style="text-align: justify;"><b>Benjamin Gancitano</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non a tutti piace la liquirizia, ma a chi piace, piace davvero tanto.</div><div style="text-align: justify;">[Not everybody likes licorice, but the people who like licorice really like licorice].</div><div style="text-align: justify;"><b>Jerry Garcia</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La morbida liquirizia è una tentazione in qualsiasi colore, soprattutto nel nero esotico.</div><div style="text-align: justify;">[Soft licorice is a temptation in any color, especially exotic black].</div><div style="text-align: justify;"><b>Richelle E. Goodrich</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutto sa di liquirizia. Specialmente tutto ciò che si è atteso tanto a lungo.</div><div style="text-align: justify;">[Everything tastes of licorice. Especially all the things you've waited so long for].</div><div style="text-align: justify;"><b>Ernest Hemingway</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quando sono con te, non per forza fisicamente, non vorrei essere in nessun altro posto al mondo. Mi sento al mio posto e sono felice. Se uno vuole una caramella alla liquirizia, ma non la può avere, per non morire di fame si fa andar bene le altre caramelle. Ma continua a sognare la liquirizia. Pensa, cerca e vuole la liquirizia. Sì, vive bene lo stesso, ma non sarà mai davvero soddisfatto.</div><div style="text-align: justify;"><b>Laura Legrenzi</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La liquirizia è il fegato delle caramelle.</div><div style="text-align: justify;"><b>Michael O'Donoghue</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La pianta [della liquirizia] contiene la glicirrizina, che pare sia cinquanta volte più dolce del saccarosio, ma non abbastanza dolce da compensare l'irresistibile gusto amaro della radice.</div><div style="text-align: justify;"><b>Mimi Sheraton Falcone</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quando ho la tosse, la mamma mi dà le pastiglie di liquirizia e le «gocce del re di Danimarca», così mi piace molto tossire.</div><div style="text-align: justify;"><b>Il'ja Tolstoj</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'idea più stravagante e apprezzata dai bambini degli anni '80? Un ghiacciolo al limone con uno stecco di liquirizia.</div><div style="text-align: justify;"><b>Anonimo</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Liquirizia: il gusto del Tabù.</div><div style="text-align: justify;"><b>Anonimo</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Liquirizia: la radice dolceamara della Calabria.</div><div style="text-align: justify;"><b>Aforismario</b>, Taccuino elettronico, 2009/...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Lo so che tra voi ci sono delle brutte persone che mangiano le rotelle di liquirizia a morsi, senza srotolarle!</div><div style="text-align: justify;"><b>Anonimo</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non voglio vivere in un mondo in cui la gente non srotola le rotelle di liquirizia ma le morde.</div><div style="text-align: justify;"><b>Anonimo</b></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"> − Mamma, la liquirizia ha le zampe?</div><div style="text-align: justify;">− No, Pierino!</div><div style="text-align: justify;">− Allora mi sono mangiato uno scarafaggio.</div><div style="text-align: justify;"><b>Barzellette per bambini</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Le stringhe di liquirizia</span></div><div style="text-align: justify;"><b>Roald Dahl</b>, Boy, 1984 [Traduzione di Donatella Ziliotto, Salani, 2008].</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><div>Il mio secondo e unico ricordo della Scuola della Cattedrale di Llandaff è quanto mai strano. Successe poco più di un anno più tardi, quando avevo esattamente nove anni. Nel frattempo mi ero fatto qualche amico e, per andare a scuola la mattina, uscivo di casa da solo ma avevo appuntamento lungo la strada con quattro altri bambini della mia età. Dopo scuola, gli stessi quattro bambini e io attraversavamo il parco e il paese, di ritorno a casa. Sia all'andata che al ritorno passavamo davanti a un negozio di dolci. No, in realtà non ci 'passavamo': ci fermavamo sempre. Indugiavamo fuori, di fronte alla piccola vetrina, fissando i grandi barattoli di vetro pieni di Occhi di Toro, di zucchero d'orzo, di caramelle alla fragola, di menta glaciale e di fruttini al cedro, alla pera e al limone, e tutto il resto. Ricevevamo sei pence a testa alla settimana e, finché avevamo denaro in tasca, entravamo in branco per comprarci un penny di questo o di quello. I miei favoriti erano i Succhia-Sorbetto e le Stringhe di Liquirizia.</div><div>Uno del gruppo, un certo Thwaites, mi avvisò di non mangiare mai le Stringhe di Liquirizia. Il suo papà, che era medico, gli aveva detto che erano fatte di sangue di ratto; aveva tenuto al suo giovane rampollo una conferenza sulle Stringhe di Liquirizia una volta che lo aveva sorpreso a succhiarne una a letto. Tutti gli acchiapparatti del paese gli aveva detto, portano i loro ratti alla Fabbrica di Stringhe di Liquirizia, e il proprietario glieli paga due pence l'uno.</div><div>Molti acchiapparatti sono diventati milionari a forza di vendere ratti morti alla Fabbrica.</div><div>Ma come fanno a trasformarli in liquirizia? aveva chiesto il piccolo Thwaites.</div><div>Aspettano di avere diecimila ratti e poi li immergono in un gigantesco calderone di acciaio lustro e li fanno bollire per parecchie ore. Due uomini rimestano con lunghe pertiche nel calderone ribollente e alla fine ottengono un denso e fumante stufato di ratto.</div><div>Poi nel calderone viene calato un trinciatore per trinciare le ossa e alla fine rimane una poltiglia chiamata purè di ratto.</div><div>Sì, ma come fanno a farlo diventare Stringhe di Liquirizia, papà? aveva insistito il piccolo Thwaites, e questa domanda, a sentir lui, aveva costretto suo padre a meditare per qualche minuto prima di rispondere: I due uomini che prima si erano dati da fare con le lunghe pertiche, ora indossano degli stivali di gomma, discendono nel calderone e spalano il purè di ratto bollente sul pavimento di pietra.</div><div>Poi ci passano sopra un rullo compressore parecchie volte, per appiattirlo bene. Alla fine si ottiene come una gigantesca piadina nera e tutto quel che resta da fare è attendere che si raffreddi e si indurisca così da poterne tagliare delle strisce e farne delle Stringhe. Non mangiarne mai lo aveva ammonito suo padre, altrimenti ti becchi la rattite.</div><div>E cos'è la rattite, papà?</div><div>Tutti i ratti acchiappati dagli acchiapparatti sono avvelenati col veleno per ratti. E' questo veleno che produce la rattite.</div><div>Sì, ma cosa succede se la si prende?</div><div>I denti diventano affilati e aguzzi e spunta una corta coda tozza, proprio sopra il sedere. Non esiste cura per la rattite. Altrimenti io lo saprei: sono medico.</div><div>Ci piaceva molto la storia di Thwaites e ce la facemmo raccontare molte volte all'andata e al ritorno da scuola. Ma non riuscì a far smettere nessuno di noi, tranne Thwaites, di comprare le Stringhe di Liquirizia. Due per un penny: erano la cosa più conveniente nel negozio. Una Stringa, nel caso che non abbiate mai avuto la gioia di maneggiarne una, non è rotonda: è come un piatto nastro nero largo circa un centimetro e mezzo. Si compra arrotolata a spirale e a quei tempi era così lunga che se la srotolavi e la tenevi per un capo a braccio teso sopra la testa, l'altro capo toccava il pavimento.</div></div><div><br /></div></div><div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div><ol style="text-align: left;"><li style="text-align: justify;">Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.</li><li style="text-align: justify;">Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/09/frasi-radici.html">Radici</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/10/frasi-zucchero.html">Zucchero</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2020/06/frasi-caramelle.html">Caramelle</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2020/07/frasi-dolci-e-dessert.html">Dolciumi</a></li></ol></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-8666672729492413662024-02-24T11:34:00.007+01:002024-02-24T11:35:09.107+01:00Aforismi, frasi e citazioni sulle Cellule<div><div style="text-align: justify;">Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla <b>cellula</b>, unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali, i quali possono essere costituiti da una o più cellule (organismi unicellulari e pluricellulari).</div><div style="text-align: justify;">Il termine "cellula" (diminutivo di cella), è stato introdotto in biologia nel 1665 da Robert Hooke, che per primo osservò le cellule al microscopio; furono poi Matthias Jakob Schleiden e Theodor Schwann, nel 1838-39, a definire la cellula come unità fondamentale dei viventi (teoria cellulare). [Cfr. <i>Enciclopedia Treccani</i>].</div><div style="text-align: justify;">Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla biologia, la biochimica, il DNA, il gene, la genetica e i batteri. [I link sono in fondo alla pagina].</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwY574Fsl3DF6kmrvmrv7SkVe7a7yow4YlhfmCsX0rABM438BZ-8oy8ks3h_G-7kg39mY4m1AHL6kyt4xW9x4QhicGAsYvSg6pOjietxGKrOpKablojQS3HgZF8w7nswcQaVU1JXkRTlqxlan9bX8iuhmyNhU43BWxwHIpV0kO-upJ0hBwdFExgn4j81k/s600/jacob-cellula.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwY574Fsl3DF6kmrvmrv7SkVe7a7yow4YlhfmCsX0rABM438BZ-8oy8ks3h_G-7kg39mY4m1AHL6kyt4xW9x4QhicGAsYvSg6pOjietxGKrOpKablojQS3HgZF8w7nswcQaVU1JXkRTlqxlan9bX8iuhmyNhU43BWxwHIpV0kO-upJ0hBwdFExgn4j81k/w400-h266/jacob-cellula.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La cellula è, al tempo stesso, l’elemento costitutivo universale<br />di tutti gli organismi viventi e il ponte che unisce ogni<br />generazione alla generazione successiva. (François Jacob)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;">La natura cellulare è uno dei cardini della vita quale la conosciamo oggi, anche se si è dovuto attendere la diffusione del microscopio e l’accumularsi di un numero enorme di osservazioni sperimentali per arrivare a questa conclusione.</div></div><div style="text-align: justify;"><b>Edoardo Boncinelli</b>, Prima lezione di biologia, 2007</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La cellula è l’elemento costitutivo essenziale della vita, la pietra angolare dell’universo vivente.</div></div><div style="text-align: justify;"><b>Edoardo Boncinelli</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Perché gli esseri viventi sono costituiti di cellule? Questa rappresenta una delle tante domande biologiche alle quali probabilmente non si può che rispondere: «È così perché è così». Fin tanto che possiamo osservare solo le forme di vita presenti sul nostro pianeta, non ci resta spesso altro da fare che constatare e prendere atto.</div><div><b>Edoardo Boncinelli</b>, ibidem</div><div><br /></div><div><div>Non sarebbe probabilmente facile costruire un organismo senza prima avere a disposizione una struttura come quella cellulare, già di per sé viva e contenuta in se stessa.</div><div><b>Edoardo Boncinelli</b>, ibidem</div><div><br /></div><div><div>La struttura cellulare è di grande utilità in un gran numero di circostanze: si possono perdere un certo numero di cellule senza mettere a repentaglio la vita dell’individuo; alcune cellule logorate possono essere sostituite in maniera sostanzialmente autonoma; la fase di accrescimento può avvenire per aggiunta di cellule, a un’estremità o in mezzo alle cellule già esistenti, senza cambiare il pieno generale del corpo; entro certi limiti, ogni cellula è in grado di badare a se stessa e lo stato di crisi complessiva di un organismo non si riflette sempre sulla salute delle singole cellule.</div></div></div><div><b>Edoardo Boncinelli</b>, ibidem</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La cellula è un sacchetto di materia organica semifluida chiaramente isolata dal resto del mondo e pur tuttavia in comunicazione con questo.</div><div><b>Edoardo Boncinelli</b>, ibidem</div><div><br /></div><div><div>Grazie alla membrana che la avvolge, la cellula mantiene la sua identità, ma è anche in grado di ricevere continuamente segnali di vario tipo dalle altre cellule e dal mondo circostante.</div></div></div><div style="text-align: justify;"><b>Edoardo Boncinelli</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Le cellule eucariotiche hanno tutte più o meno la stessa grandezza, 10-20 micron di diametro, anche se appartengono a organismi le cui dimensioni corporee possono variare di più di cinque ordini di grandezza, cioè più di centomila volte, da un minuscolo rotifero a una balena.</div><div><b>Edoardo Boncinelli</b>, ibidem</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><div>Non è errato associare la natura cellulare a quella di essere vivente.</div></div><div><b>Edoardo Boncinelli</b>, ibidem</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div>Nonostante la loro natura unicellulare e le ridotte dimensioni delle loro cellule – una cellula procariote misura circa 1 micron, mentre una eucariote misura circa 20 micron – i procarioti costituiscono la parte più cospicua della biomassa terrestre, cioè dell’insieme delle forme viventi presenti sulla Terra. I procarioti insomma sono i dominatori del Globo, cioè i veri vincitori della cosiddetta lotta per l’esistenza.</div></div><div style="text-align: justify;"><b>Edoardo Boncinelli</b>, Prima lezione di biologia, 2007</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Insorgere contro l'ereditarietà è insorgere contro miliardi di anni, contro la prima cellula.</div><div style="text-align: justify;"><b>Emil Cioran</b>, L'inconveniente di essere nati, 1973</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>In ogni cellula del corpo un vuoto distruttivo e melodioso: è questo, per me, la Melanconia.</div><div><b>Emil Cioran</b>, Quaderni, 1957-1972 (postumo 1997)</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In una singola cellula umana c'è abbastanza capacità di informazione per immagazzinarvi tre o quattro volte l'intera <i>Encyclopaedia Britannica</i>, con tutti i suoi trenta volumi. Io non conosco la cifra corrispondente per un seme di salice o per una cellula di formica, ma senza dubbio essa sarà dello stesso vertiginoso ordine di grandezza. </div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, L'orologiaio cieco, 1986</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il corpo umano è una popolazione veramente immensa di cellule, discese tutte da un progenitore, l'uovo fecondato, e tutte perciò cugine, figlie, nipoti, zie ecc. di altre cellule nel corpo. </div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nessuno ha ancora inventato la matematica necessaria per descrivere nella sua globalità la struttura e il comportamento di un oggetto così complesso come un fisico, o anche solo come una delle sue cellule. Quel che possiamo fare è di capire alcuni dei principi generali di come le cose viventi funzionano e perché esse esistano in generale.</div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli oggetti e i fenomeni descritti da un libro di fisica sono più semplici di una singola cellula nel corpo del suo autore. E l'autore è formato da bilioni di quelle cellule, molte delle quali diverse luna dall'altra, organizzate con una complessa architettura e una tecnica di precisione in una macchina funzionante, capace di scrivere un libro.</div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, L'orologiaio cieco, 1986</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Di nascosto il Tempo, come un ladro, mi scippa le cellule. Mentre scrivo questo pensiero me ne ha scippate almeno tre.</div></div><div style="text-align: justify;"><b>Luciano De Crescenzo</b>, I pensieri di Bellavista, 2005</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ciò che veramente importa non è tanto il fatto che si trovino cellule in tutti i tessuti o che tutti gli organismi siano composti di cellule, quanto il fatto che la cellula possiede tutti gli attributi del vivente e rappresenta il punto di partenza necessario di ogni corpo organizzato.</div><div style="text-align: justify;"><b>François Jacob</b>, La logica del vivente, 1971</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Con la cellula, la biologia ha scoperto il suo atomo.</div></div><div style="text-align: justify;"><div><b>François Jacob</b>, ibidem</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La teoria cellulare avvicina, nello stesso tempo, il mondo vivente al mondo delle cose inanimate, perché entrambi sono costruiti sulla base del medesimo principio: il diverso e il complesso sono soltanto il risultato di una combinazione di elementi semplici. La cellula diventa un «centro di accrescimento», cosí come l’atomo rappresenta un «centro di forze».</div><div style="text-align: justify;"><b>François Jacob</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La cellula è, al tempo stesso, l’elemento costitutivo universale di tutti gli organismi viventi e il ponte che unisce ogni generazione alla generazione successiva.</div><div style="text-align: justify;"><b>François Jacob</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Lo sviluppo di tutti gli organismi avviene sempre in conseguenza di una serie di trasformazioni, nel corso delle quali le cellule si moltiplicano, si differenziano, si organizzano in un insieme di figure. </div><div style="text-align: justify;"><b>François Jacob</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Fra materia ed esseri viventi non vi è una differenza qualitativa, ma soltanto un diverso grado di complessità. La cellula sta alla molecola come la molecola sta all’atomo: è un livello superiore di integrazione.</div><div style="text-align: justify;"><b>François Jacob</b>, La logica del vivente, 1971</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Alteri portiamo in giro le nostre disfatte: ci cadono i capelli e poi i denti la vista l'udito e le facoltà mentali; ci rimane solo la lingua da far schioccare davanti alle pietanze ai vini, e l'organismo non riesce più a rimpiazzare le cellule, e c'è l'ultima cellula, una cosetta da niente che, con la sua morte, fa crollare tutta la baracca, come l'ultima noce del carico fa stramazzare l'asino. È il memento mori più piccolo.</div><div><b>Fausto Melotti</b>, Linee, 1975-1978</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Basta un niente per finire nella bara. Basta che qualche cellula del corpo impazzisca. L'organismo umano è così complesso. È davvero una fortuna che tutto funzioni bene. Eppure pensiamo raramente a questa nostra fortuna. Spesso diamo tutto per scontato.</div><div><b>Davide Morelli </b>(Aforismi inediti su Aforismario)</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Siamo costituiti da unità cellulari. Le nostre vulnerabilità sono dovute alle vulnerabilità delle cellule. La nostra capacità di manipolare o modificare le cellule è diventata la base di una nuova medicina.</div><div style="text-align: justify;"><b>Siddhartha Mukherjee</b>, Il canto della cellula, 2023</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il cancro è la biologia cellulare riflessa in uno specchio patologico.</div><div style="text-align: justify;"><b>Siddhartha Mukherjee</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Le cellule sono non solo l’unità strutturale fondamentale di tutti gli organismi viventi, ma anche la principale unità funzionale della vita.</div><div><b>Paul Nurse</b>, Che cosa è la vita?, 2020</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A quanto sappiamo, tutto ciò che è vivo sul pianeta è una cellula o è composto da un insieme di cellule. La cellula è l’elemento più semplice di cui si possa dire con certezza che è vivo.</div><div style="text-align: justify;"><b>Paul Nurse</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In confronto a un intero organismo, come un animale o una pianta, la cellula potrà sembrare semplice, ma è senza alcun dubbio viva.</div><div style="text-align: justify;"><b>Paul Nurse</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le cellule vantano molte delle caratteristiche proprie di svariati animali, piante e funghi. Infatti crescono, si riproducono, si conservano in vita e, nel fare tutto ciò, mostrano teleonomia o senso di scopo, cioè il bisogno imperativo di andare avanti, di restare vive e moltiplicarsi, qualunque cosa accada.</div><div style="text-align: justify;"><b>Paul Nurse</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Capire in che modo funzionano le cellule ci rende più facile capire in che modo funziona la vita.</div><div style="text-align: justify;"><b>Paul Nurse</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Credo che rispetteremmo di più le cellule se ci ricordassimo che tutti noi siamo stati un tempo un’unica cellula, formatasi quando lo spermatozoo paterno e l’ovulo materno si sono fusi nel momento del nostro concepimento.</div><div style="text-align: justify;"><b>Paul Nurse</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Voi, io e tutti gli altri esseri umani siamo non una singola entità isolata, ma un’immensa colonia composta di cellule umane e non umane, che si trasforma in continuazione. Queste cellule di batteri e funghi microscopici vivono su di noi e dentro di noi, influenzando il nostro modo di digerire il cibo e combattere le malattie.</div><div style="text-align: justify;"><b>Paul Nurse</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La maggior parte delle malattie può essere fatta risalire al cattivo funzionamento cellulare, ed è proprio studiando cosa va storto a livello cellulare che si possono mettere a punto nuovi metodi di cura delle malattie.</div><div style="text-align: justify;"><b>Paul Nurse</b>, Che cosa è la vita?, 2020</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tendiamo spesso a immaginare una cellula come una delle componenti elementari del nostro organismo. Ciononostante [...].per una proteina, una cellula ha le dimensioni di una grande metropoli. </div><div style="text-align: justify;"><b>Pier Vincenzo Piazza</b>, Homo biologicus, 2019</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;">La cellula è una città antichissima: rappresenta il primo momento in cui l’evoluzione ha assunto una sua forma. La cellula è una città frutto della simbiosi, cioè del mettersi insieme rinunciando a una parte di sé per prender parte a qualcosa di più grande. </div><div style="text-align: justify;"><b>Telmo Pievani</b>, DNA, 2021</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le cellule con il nucleo, come le nostre, sono nate da alcuni batteri che hanno fagocitato altri batteri. A volte cooperare, mettersi insieme, è la strategia vincente.</div><div style="text-align: justify;"><b>Telmo Pievani</b>, DNA, 2021</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Abbiamo appreso, dalla coltivazione dei tessuti, che la maggior parte delle cellule che compongono</div><div>l'organismo ha un potere di moltiplicazione senza limite. C'è in ciascuno di noi una risorsa incommensurabile di vita e quanto basta per dar principio a mondi di protoplasma. Si potrebbe dunque, da oggi, opporsi alla morte totale di un essere coltivando delle cellule prelevate da lui. E finché restasse presente, in una particella di vita, l'irriproducibile combinazione di cromosomi ai quali deve la sua individualità, non si avrebbe il diritto di ritenerlo assolutamente scomparso, poiché niente impedisce che la scienza, un giorno, impari a rifare un essere completo partendo da una delle sue cellule.</div></div><div style="text-align: justify;"><b>Jean Rostand</b>, Pensieri di un biologo, 1939</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La vita è legata al concetto di cellula, che costituisce l’unità fondamentale di ogni organismo vivente. Non c’è vita al di fuori della cellula.</div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><b>Cecilia </b></span><b>Saccone</b>, Il codice dei viventi. 2021</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div><ol style="text-align: left;"><li style="text-align: justify;">Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.</li><li style="text-align: justify;">Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/04/frasi-biologia.html">Biologia</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/10/frasi-biochimica.html">Biochimica</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/10/frasi-dna.html">DNA</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2024/02/frasi-genetica.html">Gene e Genetica</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2020/01/frasi-batteri.html">Batteri</a></li></ol></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-75002421217268067872024-02-19T10:12:00.002+01:002024-02-21T17:56:59.057+01:00Frasi e citazioni sul Gene e la Genetica<div style="text-align: justify;">Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul <b>gene</b> e sulla <b>genetica</b>, branca delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare le regole della trasmissione dei caratteri ereditari, della variabilità, e dell’evoluzione degli esseri viventi, sia animali, sia vegetali. [<i>Vocabolario Treccani</i>].</div><div style="text-align: justify;">Il termine "genetica" è stato coniato nel 1906 dal biologo inglese William Bateson dall’aggettivo <i>genetic </i>"genetico", dal latino <i>genĕsis </i>ossia "genesi", "nascita", a sua volta dal greco antico <span style="text-align: left;"><i> ghenetikós "</i>relativo alla nascita".</span></div><div style="text-align: justify;">Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul DNA, la biologia, la biochimica, l'ereditarietà e l'unicità. [I link sono in fondo alla pagina].</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcUI_Ll1-6qvd8KdQiGcIE37J3nehwyYpyUX6l7UJTrAmuZjIY2C1K_Gr19D3K4PLS2ewEAA_D7hk9-LtqX1tdgmr1C6X-Ji__N0NfSuT9BUjxInvTkaMwDHGryJBCfnf9eDS4DAEsSV252iSbRKP1J5KLpoJhjWwi2uLr0TXtk7Q57RTdp1ExISDNOMk/s600/dawkins-geni-genetica.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcUI_Ll1-6qvd8KdQiGcIE37J3nehwyYpyUX6l7UJTrAmuZjIY2C1K_Gr19D3K4PLS2ewEAA_D7hk9-LtqX1tdgmr1C6X-Ji__N0NfSuT9BUjxInvTkaMwDHGryJBCfnf9eDS4DAEsSV252iSbRKP1J5KLpoJhjWwi2uLr0TXtk7Q57RTdp1ExISDNOMk/w400-h266/dawkins-geni-genetica.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Noi siamo macchine da sopravvivenza, robot semoventi<br />programmati ciecamente per preservare quelle molecole<br />egoiste note sotto il nome di geni. (Richard Dawkins)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><div>Attraverso tutti i traffici, le manipolazioni o le trasmutazioni genetiche delle specie, abbiamo raggiunto un punto di non ritorno in cui non possiamo più determinare cosa sia umano o non umano.</div><div><b>Jean Baudrillard</b>, su Il mondo dell'istruzione, 1999</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Il patrimonio genetico di ciascuno di noi è simile a quello di tutti gli altri esseri umani, ma si presenta ogni volta con qualche tratto nuovo perché nasce dalla combinazione di quelli di due individui diversi. Se i geni fossero immutabili, non ci sarebbe in verità mai niente di nuovo.</div><div><b>Edoardo Boncinelli</b>, Prima lezione di biologia, 2007</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><div>Nessun gene agisce isolatamente. La grande maggioranza delle nostre caratteristiche biologiche, patologiche o meno, sono determinate dall’azione di più geni.</div></div><div><b>Edoardo Boncinelli</b>, ibidem</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Si può certamente rovinare il nostro pianeta, volendolo, ma la via che passa per la modificazione genetica di organismi viventi è senza dubbio tra le più lunghe e tortuose.</div><div><b>Edoardo Boncinelli</b>, Prima lezione di biologia, 2007</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Una predisposizione genetica è quello che dice la parola, una predisposizione, non è un destino scolpito nella pietra. Si può scegliere nella vita.”</div><div><b>Lorraine Bracco</b> (Dr.ssa Jennifer Melf), in I Soprano, 1999-2007</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La passione per la genetica è una caratteristica ereditaria?</div><div style="text-align: justify;"><b>Paolo Burini</b> [1]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La strada per l'inferno è lastricata dalle buone intenzioni dell'ingegneria genetica.</div><div><b>Erwin Chargaff</b> [1]</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;">Gli uomini tradiscono perché è insito nel loro codice genetico. Le donne, invece, lo fanno per mancanza di autostima e, oltre al corpo, offrono sempre anche una parte del proprio cuore.</div><div style="text-align: justify;"><div><b>Paulo Coelho</b>, Adulterio, 2014</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Noi siamo macchine da sopravvivenza − robot semoventi programmati ciecamente per preservare quelle molecole egoiste note sotto il nome di geni. </div><div style="text-align: justify;">[We are survival machines – robot vehicles blindly programmed to preserve the selfish molecules known as genes. This is a truth which still fills me with astonishment].</div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, Il gene egoista, 1986</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Noi, e tutti gli altri animali, siamo macchine create dai nostri geni. Come i gangster di Chicago che hanno avuto successo, i nostri geni sono sopravvissuti, in alcuni casi per milioni di anni, in un mondo altamente competitivo.</div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una qualità predominante da aspettarsi in un gene che abbia successo è un egoismo spietato. Questo egoismo del gene provocherà, in genere, egoismo nel comportamento dell'individuo.</div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È un errore − e un errore molto comune − supporre che i tratti ereditati geneticamente siano per definizione fissati e immodificabili. </div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I geni non fanno previsioni né preparano progetti in anticipo: semplicemente <i>esistono</i>.</div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le caratteristiche acquisite non sono ereditarie. Per quanta conoscenza e saggezza voi accumuliate nella vostra vita, neppure una virgola verrà passata ai vostri figli geneticamente. Ciascuna nuova generazione parte da zero. Il corpo è il sistema usato dai geni per preservarsi inalterati.</div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La riproduzione sessuale ha l'effetto di mescolare i geni: questo significa che ogni singolo corpo è soltanto un veicolo temporaneo per una combinazione di geni.</div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un gene può essere considerato come un'unità che sopravvive passando attraverso un gran numero di corpi successivi.</div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I geni sono gli immortali, o meglio, sono definiti come entità genetiche che si avvicinano a meritare questo nome. Noi, le singole macchine da sopravvivenza, possiamo aspettarci di vivere pochi decenni, mentre l'aspettativa di vita dei geni deve essere misurata non in decenni ma in migliaia e milioni di anni.</div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I geni sono i replicatori e noi le loro macchine di sopravvivenza. Quando abbiamo finito il nostro compito veniamo messi da parte, mentre i geni procedono per tempi geologici: i geni sono per sempre.</div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I nostri figli sono soltanto per metà noi, i nostri nipoti soltanto per un quarto. In poche generazioni tutto quello che si può sperare è di avere un gran numero di discendenti, ciascuno dei quali porta una minuscola porzione di noi - pochi geni - anche se alcuni di essi portano il nostro cognome.</div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I geni sono programmatori professionisti che programmano la propria vita e sono giudicati da un tribunale spietato, quello della sopravvivenza.</div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'esistenza del singolo corpo, così familiare sul nostro pianeta, non era inevitabile. L'unica specie di entità che deve esistere perché esista la vita, in qualunque parte dell'universo, è il replicatore immortale.</div><div style="text-align: justify;"><b>Richard Dawkins</b>, Il gene egoista, 1986</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Mi consola che non ci sia un senso della vita, altrimenti lo riprodurrebbero modificato geneticamente e obbligatorio per tutti.</div><div><b>Erri De Luca</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A spegnere il male e a fortificare il bene, più che l'opera morale, gioverà la scientifica colla selezione del germe umano. </div><div style="text-align: justify;"><b>Carlo Dossi</b>, Note azzurre, 1870-1907 (postumo)</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Quando le persone non vogliono assumersi la responsabilità delle proprie debolezze attribuiscono la colpa a qualcosa di cui non sono responsabili, come una malattia o la genetica.</div><div><b>James Frey</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Nel vasto laboratorio della genetica, l’essere umano ha perso la definizione di sé stesso.</div><div><b>André Frossard</b>, Il Partito di Dio, 1992 </div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La ricerca genetica contemporanea e lo studio della plasticità cerebrale hanno mostrato che nel corso della nostra intera esistenza l'attività dei geni è strettamente regolata da segnali ambientali</div><div><b>Glen Gabbard</b>, Psichiatria psicodinamica, 1992</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Nessuno sfugge ai codici giudiziari e genetici.</div><div><b>Marc Gendron</b>, Operazione New York, 1990</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La trasgressione in una donna è immaginazione, coraggio, anticonformismo. In un uomo è genetica.</div><div><b>Roberto Gervaso</b>, La vita è troppo bella per viverla in due, 2015</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>In un certo senso, la genetica è soltanto memoria, quella della nostra evoluzione, incrostata nella nostra carne.</div><div><b>Jean-Christophe Grangé</b>, Il concilio di pietra, 2000</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La genetica non è una scusa. </div><div><b>Matt Groening</b>, I Simpson, 1989/...</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ciò che conferisce a un individuo il suo valore genetico non è la qualità specifica dei suoi geni, è perché non ha la stessa collezione di geni degli altri.</div><div><b>François Gros e François Jacob</b>, Scienze della vita e società, 1979</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Il programma genetico prescrive la morte dell’individuo al momento della fecondazione dell’ovulo.</div><div><b>François Jacob</b>, La logica del vivente, 1971</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I geni esistono per trasmettere i nostri sogni e le nostre speranze nel futuro, attraverso i nostri figli.</div><div style="text-align: justify;"><b>Hideo Kojima</b>, Metal Gear Solid, 1998</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sei tu, non i tuoi geni, a decidere del tuo destino.</div><div style="text-align: justify;"><b>Hideo Kojima</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La vita è solo un periodo di grazia – per trasmettere il meglio dei nostri geni alla prossima generazione. </div><div style="text-align: justify;"><b>Hideo Kojima</b>, Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, 2001</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Da dove provieni, dipende dalla genetica – cosa diventerai, dalla politica.</div><div style="text-align: justify;"><b>Stanisław Jerzy Lec</b>, Pensieri spettinati, 1957</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Vorrei ringraziare mamma e papà, solo per la genetica.</div><div><b>Shawn Michaels</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Oggi sappiamo che i geni non sono dei semplici trasportatori statici di informazioni ereditate dai genitori, ma sono di fatto gli elementi che permettono il costante adattamento del nostro organismo alle condizioni ambientali. I geni si spengono e si accendono a seconda degli stimoli che ricevono dall’esterno</div></div><div style="text-align: justify;"><div><b>Filippo Ongaro</b>, Il metodo Ongaro, 2019</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Assai raramente un gene agisce da solo, molto più spesso i suoi effetti sono il risultato di complicate interazioni con altri geni e con l’ambiente. Questo è il motivo per cui è insensato pensare che esista «il gene» per caratteri complessi come i comportamenti, le preferenze individuali, l’intelligenza, le prestazioni sportive, le attitudini sociali o antisociali. Il gene fa parte di un’orchestra ben più ampia, frutto dell’evoluzione. </div><div style="text-align: justify;"><b>Telmo Pievani</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’immortalità biologica dei nostri geni ci rendono partecipi di un’ininterrotta linea della vita che va avanti da miliardi di anni.</div><div style="text-align: justify;"><b>Telmo Pievani</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Genetica e cultura si influenzano reciprocamente.</div><div style="text-align: justify;"><b>Telmo Pievani</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La genetica è il dominio della probabilità, quasi mai della certezza.</div><div style="text-align: justify;"><b>Telmo Pievani</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La genetica ci ha talmente cambiato la vita che sembra trascorsa un’èra geologica, ma in realtà a guardar bene sono passate soltanto tre generazioni di ricercatori.</div><div style="text-align: justify;"><b>Telmo Pievani</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In futuro, da un campione biologico ignoto prelevato da una scena del crimine, si potrà ricostruire l’«identikit genetico», cioè alcuni tratti dell’aspetto fisico del suo possessore.</div><div style="text-align: justify;"><b>Telmo Pievani</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Che lo si voglia o no, i dati genetici impregneranno sempre più le nostre vite e le nostre società. Molti pensano che i cittadini del futuro dovranno ricevere una vera e propria «educazione genetica», al fine di essere «geneticamente consapevoli». </div><div style="text-align: justify;"><b>Telmo Pievani</b>, DNA, 2021</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Fantasia genetica: avere una mamma provetta.</div><div><b>Mario Postizzi</b>, Hommelettes, 2007</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Senza dubbio, le possibilità dei cromosomi umani hanno un limite. Ma niente, ancora, ci obbliga a credere che questo limite sia stato raggiunto. Si può far credito ad un equipaggiamento genetico che ha saputo, in alcune decine di millenni, passare dall'età delle caverne all'età dei laboratori.</div><div><b>Jean Rostand</b>, Pensieri di un biologo, 1939</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Morale di genetico: il male è dominante, il bene è recessivo.</div><div><b>Jean Rostand</b>, ibidem</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La cosa peggiore che dei genitori possano fare al proprio figlio, dopo quella di averlo fatto nascere, è di non dotarlo geneticamente della stupidità necessaria a far sì che possa sentirsi a proprio agio nel mondo e non rimpianga di essere nato.</div><div><b>Giovanni Soriano</b>, L'inconveniente umano, 2022</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sapersi adattare è uno dei doni della genetica. Chi ha poche carte in mano soccombe, chi ne ha di più può sperare di avere in mano il jolly capace di ribaltare la sorte a suo favore, riuscendo così a prolungare la partita. </div><div style="text-align: justify;"><b>Susanna Tamaro</b>, I pifferai magici, 2022</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La genetica è come un terreno più o meno fertile che ti viene dato in eredità, ma poi sta a te coltivarlo.</div><div style="text-align: justify;"><b>Aforismario</b>, Taccuino elettronico, 2009/...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><div>La genetica carica la pistola, ma l’ambiente preme il grilletto.</div><div>[Genetics loads the gun but environment pulls the trigger].</div><div><b>Anonimo</b>, Proceedings of the Indian National Science Academy, 1970</div></div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div><ol style="text-align: left;"><li style="text-align: justify;">Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.</li><li style="text-align: justify;">Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/10/frasi-dna.html">DNA</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/04/frasi-biologia.html">Biologia</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/10/frasi-biochimica.html">Biochimica</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/10/frasi-ereditarieta.html">Ereditarietà</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/03/frasi-unicita.html">Unicità</a></li></ol></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-25654112460412164442024-02-17T11:41:00.005+01:002024-02-21T18:00:37.023+01:00Frasi e citazioni sullo Stile di Vita<div><div style="text-align: justify;">Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul corretto <b>stile di vita</b> e su come modificarne uno malsano. Per "stile di vita" si intende:</div><div style="text-align: justify;"><blockquote>"l’insieme di comportamenti e azioni che vengono messi in pratica dagli individui nella vita di tutti i giorni e che incidono, in modo piuttosto significativo, sulla qualità della vita e sul benessere psico-fisico. Le aree più importanti su cui lavorare per iniziare a condurre uno stile di vita sano e salutare sono: alimentazione; attività fisica; gestione dello stress; eliminazione di eventuali cattive abitudini come il fumo, il consumo eccessivo di alcolici, regime del sonno irregolare, ecc. Diversi studi hanno ormai dimostrato quanto la promozione e l’adozione di stili di vita salutari sia fondamentale nella prevenzione, ma anche nel trattamento di molte patologie, in particolare quelle croniche". [Fonte: <i>Gruppo San Donato</i>].</blockquote></div><div style="text-align: justify;">Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul benessere psicofisico, lo stare bene, l'attività fisica, la salute e la vita semplice. [I link sono in fondo alla pagina].</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwZw9E3E-dc1MGPECFoIQqASsKajt03_5sc95_8BKDvjWl5gI7BLH9ZP1ETikCTwVq2OHvc4XZHJVQmquNiZbp8pi_ky2qeM2lN6pAyq4HOnTLm_FF1P7Ypwejlizyi3wd3lYrWC9i9uJSqFarQl2H1y91dCA1WiGFOZhE7xwCLT24CjU3ZtPZup5klL0/s600/oz-stile%20di%20vita.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwZw9E3E-dc1MGPECFoIQqASsKajt03_5sc95_8BKDvjWl5gI7BLH9ZP1ETikCTwVq2OHvc4XZHJVQmquNiZbp8pi_ky2qeM2lN6pAyq4HOnTLm_FF1P7Ypwejlizyi3wd3lYrWC9i9uJSqFarQl2H1y91dCA1WiGFOZhE7xwCLT24CjU3ZtPZup5klL0/w400-h266/oz-stile%20di%20vita.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La tua genetica carica la pistola. Il tuo stile di vita preme il grilletto.<br />(Mehmet Oz)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;">Il benessere non è una "soluzione medica", ma un modo di vivere: uno stile di vita sensibile e reattivo a tutte le dimensioni del corpo, della mente e dello spirito, un approccio alla vita che ognuno di noi stabilisce per raggiungere il massimo potenziale di benessere ora e per sempre. </div></div><div style="text-align: justify;"><div><b>Greg Anderson </b>[1]</div><div><br /></div><div>Agendo sullo stile di vita, il tabacco, l’alimentazione, l’attività fisica, ci si ammala di meno e se ci si è ammalati si migliora la prognosi.</div><div><b>Franco Berrino</b>, Il cibo dell'uomo, 2015</div><div><br /></div><div>Ci sono sempre più prove che la scelta di uno stile di vita più sano consentirebbe di prevenire molte più malattie di quanto non potrà fare la medicina tecnologica e di prevenire anche la medicalizzazione massiva delle persone anziane.</div><div><b>Franco Berrino</b>, ibidem</div><div><br /></div><div>Oggi più di metà della popolazione adulta assume quotidianamente farmaci per la prevenzione, cioè per controllare i fattori di rischio delle malattie croniche, la pressione alta, le dislipidemie, l’intolleranza al glucosio, il diabete, il rischio di trombosi, il reflusso gastro-esofageo, la stitichezza, le coliti, le neuriti, la gotta, il malfunzionamento delle articolazioni, tutte condizioni perfettamente prevenibili e risolvibili con lo stile di vita, senza farmaci, né ufficiali né alternativi.</div><div><b>Franco Berrino</b>, Il cibo dell'uomo, 2015</div><div><br /></div><div>Non esistono alimenti magici, pillole miracolose oppure speciali esercizi fisici o meditativi per garantire longevità e salute. Diffidiamo delle mode commerciali. Quello che conta è lo stile di vita complessivo, che certo deve e può essere personalizzato in base alla nostra predisposizione genetica, all’età, al nostro profilo metabolico e alle inclinazioni e preferenze individuali.</div><div><b>Franco Berrino e Luigi Fontana</b>, La grande Via, 2017</div><div><br /></div><div>Ci sono sempre più indizi che il nostro stile di vita influenzi l’evoluzione della patologia tumorale in tutte le sue fasi, con il cibo, l’esercizio fisico, lo stress e probabilmente anche con la psiche e la nostra vita spirituale.</div><div><b>Franco Berrino e Luigi Fontana</b>, La grande Via, 2017</div><div><br /></div><div>Il nostro stile di vita è molto simile a quello dei topi di laboratorio, che vivono in piccole gabbie dove possono mangiare quanto vogliono, non hanno spazio né attrezzi per fare esercizio e sono in compagnia di soli cinque o sei altri topi, quindi hanno minime interazioni sociali, proprio come noi nelle nostre famiglie nucleari e nel nostro lavoro di ufficio.</div><div><b>Franco Berrino e Daniel Lumera</b>, La via della leggerezza, 2019</div><div><br /></div><div>Non basta una dieta per pochi mesi o anni, è lo stile di vita che occorre cambiare, per sempre.</div><div><b>Franco Berrino e Daniel Lumera</b>, ibidem</div><div><br /></div><div><div>Bisogna essere disposti a mettersi in discussione. Provare almeno per qualche settimana. Sentire l’energia che cambia, sentire tornare la forza e, con essa, la voglia di vivere. Non si tratta di seguire una dieta, ma di cambiare lo stile di vita e, una volta che se ne diventa consapevoli, il gioco è fatto: non si vuole più tornare indietro.</div></div><div><b>Franco Berrino e Daniel Lumera</b>, La via della leggerezza, 2019</div><div><br /></div><div><div>Un uomo sano che gode di buona salute ed è autosufficiente, non deve vincolarsi con alcuna regola, e non deve aver bisogno né di un medico, né di un massaggiatore. Egli deve avere uno stile di vita vario.</div><div><b>Celso</b>, De Medicina, I sec.</div></div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;">Quando un certo errore comincia a essere commesso da un bel po' di persone, allora diviene un errore sociale, uno stile di vita. E in questo particolare stile di vita il motto è: "Sii felice oggi perché domani morirai"; ma s'incomincia a morire ben presto e la felicità è solo un ricordo.</div><div style="text-align: justify;"><b>Philip K. Dick</b>, Un oscuro scrutare, 1977</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Trova uno scopo da servire, non uno stile di vita da vivere.</div><div><b>Criss Jami</b>, Venere in armi, 2012</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È necessario che alla base di tutto vi sia uno stile di vita sano, che tenga conto non solo dell’alimentazione, ma anche di una buona dose di esercizio fisico. Infatti, se anche consumiamo alimenti dalle rinomate proprietà benefiche, ma non seguiamo uno stile di vita sano, rischiamo di perdere tutti questi vantaggi.</div><div style="text-align: justify;"><div><b>Antonio Moschetti e Moreno Cedroni</b>, Il gusto di stare bene, 2018 </div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sovrappeso, obesità, diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari, tumori, depressione, ansia: sono tutte patologie in qualche modo legate allo stile di vita occidentale, fatto di troppo cibo industrializzato, poco moto e relazioni sociali compromesse. </div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, La spesa della salute, 2012</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’epidemia di patologie metaboliche, obesità, tumori e malattie neurodegenerative si accompagna a un’ondata di depressione, ansia, deficit dell’attenzione, disturbi comportamentali e tristezza. Non sono fenomeni separati. Non dipendono da cause distanti, ma maturano nello stesso terreno biologico avvelenato e intossicato dal nostro stile di vita.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, Star bene davvero, 2014</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un numero enorme dei pazienti ambulatoriali non presenta un vero problema medico, ma piuttosto una condizione di malessere causata da uno stile di vita sbagliato. Peccato che, quasi sempre, a queste persone vengano prescritte terapie farmacologiche spesso inefficaci e a volte perfino dannose, senza che nessuno si preoccupi davvero di innescare in loro la motivazione necessaria a cambiare stile di vita.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il concetto di disciplina supera il suo stesso significato originario per diventare una regola di vita, o – come va di moda dire oggi – uno “stile di vita”. Dalla nostra disciplina dipende quando andiamo a letto, quanto presto siamo in grado di alzarci per fare un allenamento prima del lavoro, quanto siamo in grado di controllarci a tavola e anche quanto spazio diamo al rilassamento. </div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, Star bene davvero, 2014</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutti sanno che cambiare stile di vita non è semplice. Noi esseri umani abbiamo una naturale tendenza a ricercare il piacere immediato e a non considerare i danni che a volte ne derivano a lungo termine.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, Vivere a pieno, 2017</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sebbene la medicina sia sempre più efficace nel curare le patologie, lo stile di vita nel mondo occidentale continua a peggiorare e le malattie ad aumentare. Le nostre scelte quotidiane su cibo, fumo, attività fisica, livelli di stress incidono pesantemente sulla nostra salute. Sappiamo che tutto questo ci fa male ma non riusciamo ad abbandonare le abitudini che ci fanno male. Aspettiamo fino a quando la malattia emerge e poi andiamo in cerca di una cura.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, Il metodo Ongaro, 2019</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Molte delle malattie che ci colpiscono sono strettamente connesse allo stile di vita che adottiamo e in particolare a ciò che mangiamo. Alcune forme di tumore, le malattie cardiovascolari, il diabete, l’obesità, l’ipertensione, le malattie neurodegenerative sono fenomeni che possono essere in larga misura evitati o ritardati con uno stile di vita corretto.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La maggior parte delle patologie croniche tipiche del mondo moderno si può spiegare come la conseguenza di una discrepanza tra le esigenze biologiche e lo stile di vita che ci siamo creati.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ha davvero poco senso continuare a investire in cure sempre più sofisticate e costose per trattare malattie che ci provochiamo da soli! È arrivato il momento di lavorare a monte, alla base del problema rivoluzionando per sempre le nostre abitudini quotidiane.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Correggere uno stile alimentare errato è il primo passo da cui partire nel contesto di un percorso finalizzato a ritrovare salute, benessere e felicità. Perché il cibo ha a che fare con ogni aspetto della nostra esistenza, compreso quello emotivo.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le persone che riescono ad adottare con costanza abitudini positive non lo fanno per senso di sacrificio o grazie a una prodigiosa forza di volontà. Il motore che mantiene questi soggetti in carreggiata è il piacere e non la rinuncia. E allora perché puntare solo sul sacrificio quando vogliamo cambiare stile di vita?</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ognuno di noi, davanti a uno scopo in cui crede, a un ideale a cui rimanere fedele, è capace di tirare fuori il meglio di sé. Molto spesso le scelte incomprensibili, le vigliaccherie, lo stile di vita malsano, i rapporti che non appagano sono frutto di qualcosa che manca, una ragione forte e chiara che ci renda evidente come dobbiamo comportarci e cosa dobbiamo scegliere.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, Il metodo Ongaro, 2019</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sappiamo benissimo che conoscere ciò che è giusto e utile per il nostro benessere non significa metterlo in pratica: la medicina da decenni suggerisce di fare prevenzione e vivere in modo sano ma le persone sono più attratte dal soddisfacimento immediato della gola che da una dieta sobria e controllata.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, Forte come l’acqua, 2020</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La vecchiaia vista come una condizione psichica è del tutto aleatoria. Si può essere emotivamente vecchi anche da giovani e rimanere giovanissimi fino a cent’anni. Certo, il corpo e la mente devono tenere il passo e per questo è così fondamentale curare la propria salute e ottimizzare il proprio stile di vita.</div></div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, Scelte e sfide, 2021</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Lo stile di vita è la chiave per fare vera prevenzione.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Oggi si parla spesso di età biologica ed età anagrafica. Quest’ultima dipende dalla data di nascita, ma l’età biologica non è altro che il risultato dello stile di vita che adottiamo e di quanto bene gestiamo alcune variabili che io chiamo i 4 fondamenti: nutrizione, nutraceutica, allenamento fisico e lavoro interiore.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, Missione longevità, 2023</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non esisterà mai il <i>magic bullet</i> in questo settore, ossia il farmaco o la sostanza che miracolosamente ci manterrà vivi e sani a lungo. Siamo noi a dover conquistare la nostra longevità, non ci verrà regalata da qualche laboratorio di ricerca. Ci saranno scoperte, tecnologie, interventi sempre più efficaci, ma nessuno di questi funzionerà se alla base la persona non adotterà uno stile di vita corretto.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La medicina delle terapie diventa sempre più sofisticata, ma in parallelo lo stile di vita delle persone è sempre più preoccupante. In pratica facciamo le scelte sbagliate fino ad ammalarci, per poi farci curare e magari sopravvivere, ma continuando a vivere comunque male.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È paradossale pensare che infarto, ictus, diabete, obesità, tumori e patologie neurodegenerative siano causati in larga misura dallo stile di vita che le persone scelgono. Investire tutte le energie economiche e scientifiche nella ricerca di cure senza intervenire sulle cause sociali che generano le malattie stesse è davvero assurdo, costoso e inefficace.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Pur vivendo più a lungo ci ammaliamo prima o comunque non più tardi, e quindi gli anni che guadagniamo non sono anni di salute e vita ma di sopravvivenza e spesso di sofferenza. E a cosa è dovuto questo fenomeno? All’associazione di una medicina sempre più efficace e di uno stile di vita sempre meno salutare, un’accoppiata micidiale.</div></div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’obiettivo non è semplicemente che una persona adotti uno stile di vita per qualche mese, ma che questo diventi un’abitudine da portare avanti per il resto dei propri giorni.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, Missione longevità, 2023</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cambiare stile di vita modifica di fatto i nostri geni, attivando quelli che ci mantengono in salute e disattivando quelli che favoriscono cardiopatia, tumore alla prostata, cancro al seno e diabete: più di cinquecento geni in soli tre mesi! </div><div style="text-align: justify;"><b>Dean Ornish</b>, introduzione a Marco Borges, La dieta dei 22 giorni, 2016</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Spesso la gente dice: «È una predisposizione genetica: non c'è molto che io possa fare». E invece c'è. Sapere che, mutando stile di vita, si modifica l'attivazione dei geni è spesso fonte di grande motivazione... motivazione ad assumere il controllo della propria salute, anziché commiserarsi.</div><div style="text-align: justify;"><b>Dean Ornish</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La tua genetica carica la pistola. Il tuo stile di vita preme il grilletto. </div><div>[Your genetics load the gun. Your lifestyle pulls the trigger].</div><div><b>Mehmet Oz</b> (attribuito anche a Caldwell Esselstyn) [1]</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;">Siamo consumatori. Siamo i sottoprodotti di uno stile di vita che ci ossessiona.</div><div style="text-align: justify;"><b>Brad Pitt</b>, in Fight Club, 1999</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">“Io creo la mia realtà.” Questa affermazione serve a modificare il pensiero che la nostra realtà sia fissa e determinata da circostanze immutabili. Spesso pensiamo che la realtà sia così e basta, invece può essere cambiata: tutto ciò che ci succede è nostra responsabilità e si possono modificare anche aspetti importanti come il lavoro e la famiglia, la casa, la salute, lo stile di vita.</div><div style="text-align: justify;"><b>Irina Potinga</b>, Solo cose belle, 2023</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alimentazione sana ed esercizio fisico sono i due più potenti mezzi naturali per mantenere il corpo e la mente in salute e piena efficienza. Sono i più importanti fattori dello stile di vita capaci di garantire il massimo della longevità nella migliore qualità di vita possibile per l’individuo.</div><div style="text-align: justify;"><b>Michele Riefoli</b>, Mangiar sano e naturale, 2013</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nel mondo sono centinaia di milioni le persone che soffrono di malattie correlate allo stile di vita, di cui l’alimentazione e l’esercizio fisico sono i maggiori fattori determinanti, a causa della perdita dell’istinto naturale e dell’incapacità acquisita di riconoscere ciò che è funzionale al proprio benessere.</div><div style="text-align: justify;"><b>Michele Riefoli</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le scelte sullo stile di vita e sul tipo di consumi da adottare non è più possibile considerarle semplicemente “un fatto personale”. Il mondo è divenuto ormai globalizzato, e le scelte di ciascuno hanno effetti sulla vita degli altri. Non possiamo più ignorarlo!</div><div style="text-align: justify;"><b>Michele Riefoli</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il primo ambiente da salvaguardare è il proprio organismo e l’ecologia dell’ambiente esterno si tutela con consapevoli scelte nello stile di vita.</div><div style="text-align: justify;"><b>Michele Riefoli</b>, Mangiar sano e naturale, 2013</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se non si adottano uno stile di vita sano e un sistema alimentare corretto, se non si coltiva una solida consapevolezza del benessere che comprenda la necessaria attività fisica e il riposo adeguato, se non si riducono le sostanze tossiche dei tessuti che indossiamo e dei detergenti per l’igiene personale e per la casa che adoperiamo, e se infine non si eliminano fumo e alcol, è del tutto inutile imbottirsi di integratori o di cosiddetti “superfood”. Servirà solo a coltivare un’illusione che prima o poi andrà a infrangersi con la dura realtà.</div><div style="text-align: justify;"><b>Michele Riefoli</b>, Rivoluzione integrale, 2021</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dobbiamo ritornare a occuparci seriamente di colazione, pranzo e cena in modo tale da renderli delle priorità all’interno del nostro stile di vita. Se non lo facciamo, il rischio di fallire l’obiettivo salute è assicurato!</div><div style="text-align: justify;"><b>Michele Riefoli</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Curarsi non vuol dire ingoiare una pillola ogni sei ore. Vuol dire purificare la propria mente e usarla per sostenere il processo di guarigione [...] Vuol dire orientarsi verso un giusto stile di vita. Curarsi è prevenire le malattie vivendo una vita in cui il corpo è in armonia e la mente è in pace.</div><div style="text-align: justify;"><b>Tiziano Terzani</b>, Un altro giro di giostra, 2004</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La salute è una funzione di tre cose: 1. Fortuna 2. Genetica 3. Scelte nel tuo stile di vita.</div><div>[Health is a function of three things. 1. Luck 2. Genetics and 3. Choices in your lifestyle].</div><div><b>Bill Walton</b> [1] </div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div style="text-align: justify;"><ol><li>Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.</li><li>Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: <a href="https://www.aforismario.eu/2020/02/frasi-benessere-psicofisico.html">Benessere Psicofisico</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2024/01/frasi-stare-bene.html">Stare Bene</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2024/02/frasi-attivita-fisica.html">Attività Fisica</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2020/02/frasi-salute.html">Salute</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/03/frasi-vita-semplice.html">Vita Semplice</a></li></ol></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-84816052984145244542024-02-16T11:32:00.004+01:002024-02-16T11:36:09.535+01:00Frasi e citazioni di Michele Riefoli<div style="text-align: justify;">Selezione di frasi e citazioni di <b>Michele Riefoli</b> (Taranto, 1958), biologo nutrizionista e chinesiologo posturale, direttore e docente del Master professionale in Nutrizione vegetale integrale, presidente dell’associazione di promozione sociale Ottavo Senso - Consapevolezza del Benessere e consigliere nazionale del CONACREIS (Coordinamento nazionale associazioni e comunità di ricerca etica, interiore e spirituale). È membro del comitato scientifico di Assovegan (Associazione Vegani Italiani). Ha detto Michele Riefoli:</div><div style="text-align: justify;"><blockquote>"Purtroppo, molte persone non considerano abbastanza tutti gli “effetti collaterali” positivi dell’esercizio fisico e della corretta alimentazione, dandosi altre priorità. Quando poi i problemi di salute si manifestano, preferiscono spesso affidarsi a cure farmacologiche – che agiscono sul sintomo – e alla chirurgia estetica per migliorare (e a volte anche peggiorare) il proprio aspetto, lasciando che all’interno dell’organismo le proprie cellule e i tessuti continuino a morire di acidità, infiammazione e asfissia. Un vero peccato!".</blockquote></div><div style="text-align: justify;">Le seguenti riflessioni di Michele Riefoli sono tratte dai libri: <i>Mangiar sano e naturale</i> (2013) e <i>Rivoluzione integrale</i> (2021).</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBMkjKNkf4c-ofuLA-O7cmPyvwcyIyeWvsSgr8zE0tn__1K1iGE4rcbHKtNKw70Gnt5_uecpm9U9EY1k_2OnktIIt2htgNrAKo_mocVGJGYnqmJjKav1ZzWfSdZuhq01TOFKO2D4fOQ6yZ796Sd_SK7WK9NdoIws66FwTkb7SaoBW6OwrDlkJ5uAxecVQ/s600/riefoli-alimentazione.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBMkjKNkf4c-ofuLA-O7cmPyvwcyIyeWvsSgr8zE0tn__1K1iGE4rcbHKtNKw70Gnt5_uecpm9U9EY1k_2OnktIIt2htgNrAKo_mocVGJGYnqmJjKav1ZzWfSdZuhq01TOFKO2D4fOQ6yZ796Sd_SK7WK9NdoIws66FwTkb7SaoBW6OwrDlkJ5uAxecVQ/w400-h266/riefoli-alimentazione.jpeg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Siamo macchine che funzionano a carbonio, idrogeno, ossigeno<br />e azoto, ma chi ci ha creato sembra non abbia lasciato istruzioni<br />dettagliate su come alimentare questa macchina. <br />(Michele Riefoli)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Mangiar sano e naturale</span></div><div style="text-align: justify;"><div>con Alimenti Vegetali Integrali. Manuale di Consapevolezza Alimentare per tutti © Macro Edizioni, 2013 - Selezione Aforismario</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alimentazione sana ed esercizio fisico sono i due più potenti mezzi naturali per mantenere il corpo e la mente in salute e piena efficienza. Sono i più importanti fattori dello stile di vita capaci di garantire il massimo della longevità nella migliore qualità di vita possibile per l’individuo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La questione alimentare resta un problema educativo perché mangiare male non è di per sé una malattia da curare e il cibarsi non costituisce un atto medico (fatte le dovute eccezioni), anche se, ovviamente, non alimentarsi correttamente costringe il medico a occuparsi poi dei problemi di salute che ne conseguono.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Essere vegetariani oggi, al di là dei ben documentati benefici sulla salute, significa anche contribuire in modo originale allo sviluppo di una maggiore sensibilità nei confronti dei più alti valori di rispetto per la vita, di etica e di giustizia verso i più deboli, e verso tutti gli esseri senzienti (compreso gli animali) che come noi sperimentano emozioni (piacere e dolore, sofferenza e gioia).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La gente è tenuta nell’ignoranza, si potrebbe dire appositamente, per evitare che con le proprie scelte personali determini cambiamenti indesiderati e destabilizzanti per i mercati mondiali dell’alimentazione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Siamo macchine che funzionano a carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto, ma chi ci ha creato sembra non abbia lasciato istruzioni dettagliate su come alimentare questa macchina.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Oggi il cibo è sempre più lontano dalla naturalità perché prodotto con metodi chimici, biotecnologici e industriali.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È importante non mangiare eccessivamente nell’arco della giornata, ma ancora più importante è non mangiare troppo nello stesso pasto, evitando così di intasare le linee metaboliche che stanno lavorando già a pieno regime e che non sopportano altro cibo in entrata in un determinato momento.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per evitare di essere costretti a mangiare fuori casa cibi di qualità scadente o troppo costosi, si può ricorrere alla vecchia “schiscetta”, portandosi cioè da casa il cibo preparato la sera prima oppure al mattino presto. Considerata in passato roba da proletari, oggi fortunatamente sta tornando di moda, anche fra i manager, quindi prendete coraggio e lanciatevi anche voi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Noi siamo anche ciò che pensiamo, nel senso che il flusso dei nostri pensieri e di quello delle altre persone con cui interagiamo, influenza le nostre cellule, i nostri organi, quindi la materia vivente. Pensieri consci e inconsci, emozioni positive e negative, tutto interagisce.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dovremmo educarci, ed educare i nostri figli, alla pace e alla non violenza, acquisendo maggiore capacità di compassione e sensibilità per gli animali, invece di tollerare, come sempre è stato fino ad oggi, ogni abuso e sopruso a loro danno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non condivido affatto il pensiero di coloro che antepongono l’amore verso gli animali a quello verso i propri simili, ma nemmeno accetto l’idea di un diritto alla sopravvivenza dell’uomo che possa essere interpretato come “diritto all’abuso” della sua forza esercitata su forme di vita più deboli o meno abili.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alcuni pensano che mangiare carne non faccia male allo spirito dal momento che loro la mangiano e ciononostante si sentono spiritualmente attivi e appagati. Evidentemente la sensibilità verso la vita degli animali non fa parte del loro livello di coscienza e inoltre non mostrano, nel momento in cui affermano ciò, di comprendere il nesso fra salute del corpo e benessere della mente e dello spirito.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La stragrande maggioranza delle persone mangiando male e contro la proprio natura si ammala, ottunde la propria mente e muore precocemente anche se passa tutto il giorno a credere fermamente che al contrario non stia succedendo niente di male.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non è più accettabile che l’uomo si arroghi il diritto di poter privare della vita altri esseri senzienti solo per soddisfare le proprie esigenze di svago. Questo non è degno di alcuna civiltà avanzata.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">Rivoluzione integrale</span></div><div>Alimentazione, movimento, consapevolezza: tutti i consigli per un benessere integrato di corpo e mente © Mondadori, 2021 - Selezione Aforismario</div><div><br /></div><div>In natura non esiste un alimento miracoloso! Tantomeno nei laboratori biotecnologici. Nessun alimento o integratore può essere di per sé straordinario; al contrario, e fortunatamente, possono esistere stili di vita efficaci e regimi dietetici migliori di altri, in grado di fare la differenza.</div><div><br /></div><div>Il benessere di lunga durata è l’unico vero e grande obiettivo che valga la pena di essere perseguito.</div><div><br /></div><div>Alimentazione corretta, attività fisica costante e consapevolezza di sé e della propria mente sono i tre pilastri fondamentali della salute e del benessere integrale.</div><div><br /></div><div>Il benessere duraturo può essere raggiunto solo se perseguito in modo integrale, ovvero con un approccio olistico.</div><div><br /></div><div>Se si vuole davvero avere successo nel seguire un’alimentazione per la salute, bisogna imparare a cibarsi di pietanze semplici, sane e gustose e ritagliarsi il tempo necessario per la preparazione dei pasti (o delegare qualcuno che lo faccia per noi rispettando i nostri criteri e direttive).</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’attività fisica previene e cura molte patologie. Per questi motivi è un grave errore consigliarla soltanto come qualcosa di “utile”: essa va programmata e gestita come priorità a cui non bisogna assolutamente rinunciare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Prendersi cura allo stesso tempo sia del pianeta sia del benessere del proprio organismo è parte integrante dello stesso percorso di consapevolezza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La specie umana, oltre che di aria, acqua, cibo e movimento, vive anche di relazioni umane e affettive.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La malnutrizione è oggi una della più grandi pandemie in atto, forse la più pericolosa al mondo! Infatti, oltre che, come sappiamo, nei Paesi poveri, essa dilaga anche nei Paesi ricchi dove essere in sovrappeso è diventato spesso la regola e soffrire di obesità non è certo un’eccezione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">C’è chi è convinto che se stai attento alla salute allora sei fissato o malato, mentre se te ne infischi, sei uno che si sa godere la vita!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Godersi la vita significa innanzitutto stare sempre in buona salute (non solo da giovani) e per farlo è necessario scegliere modelli sani di alimentazione e stili di vita attivi e stimolanti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Resta “incomprensibile” perché alcuni si ostinino ad affermare che mangiare carne sia necessario per diventare “forti come un toro”, dimenticando che il toro mangia erba.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È abbondantemente dimostrato che le diete più salutari sono quelle ad alto tenore di carboidrati di qualità, integrali e a basso indice glicemico, a basso tenore di grassi (insaturi) e con proteine vegetali.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quando si trova un partner, al di là delle componenti fisiche, sessuali e mentali, lo scopo spirituale che ci sta dietro è quello di “sfruttare” la presenza e la frequenza vibratoria dell’amore di quella persona per aumentare la risonanza e ottenere un maggiore risveglio e una riunificazione delle parti ancora frammentate e dormienti dentro di noi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non c’è vera libertà senza libertà di scelta! Non c’è vera libertà di scelta senza conoscenza! Non c’è vera conoscenza senza pratica e consapevolezza!</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div style="text-align: justify;">Leggi anche le citazioni degli autori italiani: <a href="https://www.aforismario.eu/2023/10/franco-berrino-frasi.html">Franco Berrino</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2024/02/filippo-ongaro-frasi.html">Filippo Ongaro</a></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-21588892680711526652024-02-14T15:45:00.001+01:002024-02-14T15:46:06.244+01:00Frasi e citazioni sull'Attività Fisica<div style="text-align: justify;">Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sull'<b>attività fisica</b>. Secondo la definizione di Gabriele Prati e Luca Pietrantoni:</div><div style="text-align: justify;"><blockquote>"Per attività fisica s’intende un qualsiasi movimento corporeo prodotto dalla contrazione dei muscoli scheletrici, di natura automatica o intenzionale, che ha come effetto un consumo di energia. Una definizione più specifica intende l’attività fisica come un qualsiasi movimento che comporta un significativo aumento del consumo di energia rispetto al fabbisogno metabolico a riposo. L’attività fisica può essere parte del tempo libero e configurarsi in attività organizzate (sport) o non organizzate (passeggiate, balli), parte del tempo lavorativo (lavori pesanti manuali) o domestico (giardinaggio, pulizie, giochi di movimento con i figli) o del trasporto quotidiano (usare la bicicletta o camminare, fare le scale)". [ <i>Attivi e sedentari</i>, 2012].</blockquote></div><div style="text-align: justify;">Riguardo ai benefici dell’attività fisica, scrive Filippo Ongaro:</div><div style="text-align: justify;"><div><blockquote>"In generale, un’attività di lunga durata induce la produzione cerebrale di endorfine, sostanze in grado di dare una sensazione di piacere e rilassamento. I benefici dell’attività fisica di tipo aerobico sono stati ampiamente studiati e possono essere così riassunti: riduce la mortalità del 30%; riduce la mortalità da infarto del 40%; riduce il rischio di ictus del 25%; riduce significativamente la pressione arteriosa, migliora la contrazione del cuore; riduce l’aggregazione piastrinica; contribuisce al mantenimento di un peso corporeo corretto; migliora la sensibilità insulinica; migliora le difese immunitarie; riduce gli effetti nocivi dello stress; migliora la funzionalità intestinale; migliora il sonno; migliora l’umore; riduce il rischio di molti tumori. [<i>Star bene davvero</i>, 2014].</blockquote></div></div><div style="text-align: justify;">Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sullo sport, l'allenamento, la ginnastica, la corsa e la palestra. [I link sono in fondo alla pagina].</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhItC4KmRhWhBW6bDfX5g5H8Ow3-_ei2FNHipE0G2uD7KED3UCcrPSKzs_nBfMVWOUE015I62OLRCp3JKtxViI3VmnMuUoMOSP9sA-TldCM5nzltsGrpOXc2hgrQSh1vm1WyOERp0dSZyHex5WJFcePrQc-zbUlPg1oy2dOhhHYYTp1kCiBrYTp3AmWxWI/s600/rohn-attivita-fisica-corpo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhItC4KmRhWhBW6bDfX5g5H8Ow3-_ei2FNHipE0G2uD7KED3UCcrPSKzs_nBfMVWOUE015I62OLRCp3JKtxViI3VmnMuUoMOSP9sA-TldCM5nzltsGrpOXc2hgrQSh1vm1WyOERp0dSZyHex5WJFcePrQc-zbUlPg1oy2dOhhHYYTp1kCiBrYTp3AmWxWI/w400-h266/rohn-attivita-fisica-corpo.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Prenditi cura del tuo corpo, è l'unico posto<br />in cui dovrai vivere per sempre. (Jim Rohn)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;">Fare attività fisica quotidianamente è fondamentale per mantenerci sani, tanto quanto lo sono il cibo che consumiamo e l’ossigeno che respiriamo.</div><div style="text-align: justify;"><b>Franco Berrino e Luigi Fontana</b>, La grande Via, 2017</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il nostro organismo si è sviluppato e plasmato nel corso di millenni di pressione evolutiva per funzionare in maniera ottimale solo in presenza di una costante e regolare attività fisica. Le cose sono cambiate nell’ultimo secolo, prima gradualmente e poi, negli ultimi cinquant’anni, molto rapidamente, tanto che oggi nei Paesi ricchi la grande maggioranza della gente è occupata in lavori sedentari.</div><div style="text-align: justify;"><b>Franco Berrino e Luigi Fontana</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le persone che fanno attività fisica regolarmente sono più sane e vivono più a lungo di quelle pigre e sedentarie.</div><div style="text-align: justify;"><b>Franco Berrino e Luigi Fontana</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È fondamentale muoversi spesso, fare frequenti pause al lavoro e limitare il tempo che passiamo in posizione seduta. </div><div style="text-align: justify;"><b>Franco Berrino e Luigi Fontana</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Anche molteplici piccole quantità di attività fisica distribuite durante l’arco della giornata sono sufficienti ad apportare un notevole effetto positivo per la salute metabolica e psicologica.</div><div style="text-align: justify;"><b>Franco Berrino e Luigi Fontana</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le persone che fanno attività fisica intensa e consumano una dieta sana hanno un profilo cardiometabolico nettamente migliore di quelli che si allenano ma seguono una tipica dieta americana.</div><div style="text-align: justify;"><b>Franco Berrino e Luigi Fontana</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una quantità impressionante di ore vengono trascorse davanti alla televisione, ai videogiochi o a chattare in rete, ma difficilmente si trova un po’ di tempo per fare attività fisica.</div><div style="text-align: justify;"><div><b>Franco Berrino e Luigi Fontana</b>, La grande Via, 2017</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Quando mi viene voglia di fare esercizio fisico, mi sdraio e aspetto che passi.</div><div><b>Robert Hutchins</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Tutte le parti del corpo che hanno una funzione, se usate con continuità e moderazione si sviluppano normalmente e invecchiano lentamente. Il loro non-uso comporta altresì la predisposizione alle malattie, un ritardato accrescimento e un precoce invecchiamento.</div><div><b>Ippocrate</b>, Aphorismós, V-IV sec. a.e.c. </div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Il nostro vigore muscolare sarà sempre necessario per fornire lo sfondo alla salute mentale, serenità e allegria verso la vita, per dare elasticità morale al nostro carattere, per smussare i confini spinosi della nostra irritabilità e per renderci di buon umore.</div><div><b>William James</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alle persone normali vengono spesso rammentate le malattie indotte dallo sforzo eccessivo, ma non quelle da troppa comodità; le ultime sono molto peggiori. Prevenire un'eccessiva comodità del corpo e della mente è essenziale per preservare la salute e per vivere a lungo.</div><div style="text-align: justify;"><b>Lu Jiuzhi</b> [1]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se una persona volesse prendersi cura di sé, come agisce nei confronti del proprio cavallo, eviterebbe molte malattie. Nessuno dà al suo cavallo troppo fieno, ogni padrone gliene serve una misura adatta a quanto gli necessita e può digerire, ma egli stesso mangia in eccesso. Inoltre sta ben attento a fargli fare ogni giorno il giusto allenamento per mantenerlo in buona forma, ma quando si tratta di se stesso, l’uomo trascura di fare l’esercizio di cui il suo corpo ha bisogno, anche se questo è uno dei fondamentali principi per mantenersi in buona salute e per prevenire i malanni.</div><div style="text-align: justify;"><b>Mosè Maimonide</b>, Guida alla buona salute, XII sec.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sia i bambini che i giovani dovrebbero accumulare almeno sessanta minuti di attività fisica moderata ogni giorno o almeno due volte alla settimana per migliorare il sistema scheletrico e la forza di elasticità del sistema muscolare. L'attività fisica dei pensionati è fare camminate quotidiane, passeggiate in bicicletta e dedicarsi all'orto e al giardino. Cogliere tutte le attività, anche le più piccole, per essere in movimento: fare le scale, passeggiate e attività manuali.</div><div style="text-align: justify;"><b>Isella Maria Melone</b>, L'attività fisica, 2023</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'attività fisica dovrebbe essere vista come una necessità e non come un lusso.</div><div style="text-align: justify;"><b>Isella Maria Melone</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>L'attività fisica ha un'enorme potenzialità per migliorare la salute e il benessere, infatti influisce su alcuni dei problemi di salute più diffusi; esiste un'evidenza scientifica circa la sua efficacia, a fronte di un basso rischio di potenziali pericoli per la salute; è accessibile alla maggior parte della popolazione e offre vantaggi collettivi così notevoli da giustificarne l'investimento.</div><div><b>Isella Maria Melone</b>, L'attività fisica, 2023</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cibo genuino, attività fisica, gestione dello stress, riduzione delle tossine e vita affettiva appagante sono esempi di elementi in grado di sortire una cascata di effetti positivi a tutti i livelli e senza i quali, al contrario, ogni ipotesi di vera salute risulta difficile.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, Star bene davvero, 2014</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chiunque, dopo una giornata pesante e stressante, sia andato a fare una passeggiata o una corsetta ha sperimentato direttamente i benefici del movimento sull’umore e sull’allentamento della tensione. Ma questo effetto positivo non è solo momentaneo, anzi diventa più forte e diretto a mano a mano che l’attività fisica diventa parte integrante della nostra vita quotidiana.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per beneficiare di tutti i buoni effetti dell’attività fisica, ricordatevi che ci vogliono regolarità e costanza. Meglio qualcosa tutti i giorni piuttosto che tanto solo la domenica. Meglio qualcosa tutto l’anno che solo lo sci d’inverno o la bici d’estate. Insomma, l’esercizio – proprio come il cibo e il rilassamento – deve diventare il nostro pane quotidiano.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, Star bene davvero, 2014</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se odi la palestra e ami ballare, vai a ballare regolarmente e trasforma il ballo nella tua attività fisica.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, Il metodo Ongaro, 2019</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’attività fisica regolare è il modo migliore per preservare l’integrità strutturale dell’organismo e mantenere elevata la sua funzionalità nel tempo.</div><div style="text-align: justify;"><b>Filippo Ongaro</b>, Missione longevità, 2023</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La vita dei primi ominidi era caratterizzata da intensa attività fisica e da un’alimentazione composta di cibi a basso contenuto calorico. Nella vita moderna, al contrario, l’attività fisica non è più un requisito per la sopravvivenza e la nostra dieta è molto calorica.</div><div style="text-align: justify;"><b>Gabriele Prati e Luca Pietrantoni</b>, Attivi e sedentari, 2012</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La crescente diffusione del benessere economico e delle tecnologie è associata a un aumento di quella sindrome da mancato o ridotto esercizio fisico denominata «ipocinesi», responsabile di problemi di salute mentale e fisica come ipertensione, diabete e obesità.</div><div style="text-align: justify;"><b>Gabriele Prati e Luca Pietrantoni</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I benefici dell’attività fisica derivano dalle azioni più disparate come andare al lavoro o a scuola a piedi, fare sport, camminare nel tempo libero, fare i lavori di casa. In altre parole, non sembra esservi una tipologia di attività fisica migliore dell’altra; quello che conta è che si consumino energie.</div><div style="text-align: justify;"><b>Gabriele Prati e Luca Pietrantoni</b>, Attivi e sedentari, 2012</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non ci si può illudere che basti uscire più spesso la sera con gli amici per andare al cinema o a teatro per considerarsi vivi e attivi. È bene comprendere fin da bambini che è necessario, non solo consigliato, ridurre la sedentarietà e fare esercizio fisico mirato per un tempo sufficiente – e quindi ogni giorno o almeno tre volte a settimana.</div><div style="text-align: justify;"><b>Michele Riefoli</b>, Rivoluzione integrale, 2021</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’attività fisica previene e cura molte patologie. Per questi motivi è un grave errore consigliarla soltanto come qualcosa di “utile”: essa va programmata e gestita come priorità a cui non bisogna assolutamente rinunciare.</div><div style="text-align: justify;"><b>Michele Riefoli</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il movimento va considerato una pratica di igiene quotidiana, non solo utile ma necessaria, per poter vivere in buona salute, contrastare gli effetti dannosi della sedentarietà, prevenire e contribuire a curare molte delle patologie di cui soffre l’uomo moderno e che tendono a cronicizzare.</div><div style="text-align: justify;"><b>Michele Riefoli</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’azione dell’attività fisica è talmente potente che, pur se praticata al di sotto dei livelli minimi che l’OMS raccomanda (circa trenta minuti al giorno per almeno cinque giorni a settimana), ha comunque effetti benefici.</div><div style="text-align: justify;"><b>Michele Riefoli</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Camminare a passo veloce, correre, ballare, andare in bicicletta, nuotare, praticare uno sport a livello amatoriale, svolgere esercizi di ginnastica posturale, allungamento e stretching sono attività da eseguire con regolarità e per tutta la vita, rispettando il proprio corpo, per prevenire traumi e infiammazioni. È anche utile praticare un’attività fisica che diverta, in modo da indurci a desiderare di riprenderla il giorno successivo o il giorno dopo ancora.</div><div style="text-align: justify;"><b>Michele Riefoli</b>, Rivoluzione integrale, 2021</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Prenditi cura del tuo corpo. È l'unico posto in cui dovrai vivere per sempre.</div><div style="text-align: justify;">[Take care of your body. It’s the only place you have to live].</div><div style="text-align: justify;"><b>Jim Rohn</b> [1]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’uomo ha bisogno d’esercizio fisico costante, ma non deve esagerare praticando attività fisica in modo estremo. Con il movimento del corpo, il cibo viene digerito completamente, e il sangue circola dolcemente, così che nessuna malattia si svilupperà.</div><div style="text-align: justify;"><b>Hua Tuo</b>, Cronaca dei Tre Regni, II sec.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Every move counts, </div><div style="text-align: justify;">[Ogni movimento conta].</div><div style="text-align: justify;"><b>Slogan OMS</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div style="text-align: justify;"><ol><li>Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.</li><li>Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/05/frasi-sport.html">Sport</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/11/frasi-allenamento.html">Allenamento</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/11/frasi-ginnastica.html">Ginnastica</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/11/frasi-corsa.html">Corsa e Jogging</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/11/frasi-palestra.html">Palestra</a></li></ol></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-86903150841389325502024-02-13T10:45:00.002+01:002024-02-13T10:46:40.611+01:00Frasi e citazioni di Glen Gabbard<div style="text-align: justify;">Selezione di frasi e citazioni di <b>Glen Gabbard</b> (Charleston, 1949), psichiatra e psicoanalista statunitense, professore di Psichiatria alla SUNY Upstate Medical University a Syracuse, New York; Clinical Professor in Psichiatria alla Baylor College of Medicine in Houston, e analista con funzioni di training e supervisore al Center for Psychoanalytic Studies a Houston.</div><div style="text-align: justify;">La maggior parte delle seguenti riflessioni di Glen Gabbard sono tratte dal suo libro più noto: <i>Psichiatria psicodinamica</i>, pubblicato nel 1992, che è diventato un classico della letteratura psichiatrica. Secondo la definizione dello stesso Gabbard:</div><div style="text-align: justify;"><div><blockquote>"La psichiatria psicodinamica è un approccio alla diagnosi e alla terapia caratterizzato da un modo di pensare sia rispetto al paziente sia rispetto al terapeuta che comprende il conflitto inconscio) le carenze e le distorsioni delle strutture intrapsichiche) le relazioni oggettuali interne) e che integra questi elementi con i dati attuali delle neuroscienze". [<i>Psichiatria psicodinamica</i>, 1992].</blockquote></div></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQov9l06-_0q8P-Q_rQc044LFXTRRCezgwpjz74GuXVd_xlcShXFOSrXtJzhm4I9tvZNm8czyqAvrBk2iiHT1_SjQy35U1Shb4kLUTCVRK9QiB0kDvYNasGZudI2Tb8mTPUJVdvQrAYp7vMcgFHWbnANEs2nsXxqsw0S63jEudhQGF-krGg2x5eUHYsxQ/s600/gabbard-autoinganno.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQov9l06-_0q8P-Q_rQc044LFXTRRCezgwpjz74GuXVd_xlcShXFOSrXtJzhm4I9tvZNm8czyqAvrBk2iiHT1_SjQy35U1Shb4kLUTCVRK9QiB0kDvYNasGZudI2Tb8mTPUJVdvQrAYp7vMcgFHWbnANEs2nsXxqsw0S63jEudhQGF-krGg2x5eUHYsxQ/w400-h266/gabbard-autoinganno.jpeg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una delle lezioni della psichiatria dinamica è che siamo tutti<br />maestri dell'autoinganno; in altri termini, molti di noi<br />non si conoscono bene. (Glen Gabbard)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Psichiatria psicodinamica</span></div><div style="text-align: justify;">Psychodynamic Psychiatry in Clinical Practice, 1992-2014</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Se vogliamo aiutare al meglio i nostri pazienti non dobbiamo perdere di vista la complessità della persona; come suggeriva Ippocrate, la cosa più importante non è tanto conoscere la malattia da cui è affetto il paziente, quanto la persona che soffre di quella malattia.</div><div><br /></div><div>Rispetto al passato, sono ora molto più numerosi e convincenti i dati che indicano come gran parte della vita mentale sia inconscia, come i fattori sociali e ambientali siano in grado di influenzare l'espressione dei geni e come la mente rifletta le attività del cervello.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;">È vero che tutte le funzioni mentali, in ultima analisi, sono prodotti del cervello, ma questo non vuol dire che la spiegazione biologica sia il modello migliore o più razionale per comprendere il comportamento umano.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>I neuroscienziati contemporanei più avveduti non cercano di ricondurre ogni cosa a geni o a entità biologiche; privilegiano piuttosto un approccio integrativo e non riduzionistico, riconoscendo che i dati psicologici sono tanto validi, dal punto di vista scientifico, quanto quelli biologici.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La psichiatria ha da tempo superato il dualismo cartesiano tra pensiero e materia. Sappiamo che la mente è il risultato dell'attività del cervello e che le due entità sono inestricabilmente correlate fra loro.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Bisogna tener conto della "persona". Le esperienze possono attivare o inibire i processi di trascrizione di determinati geni. Fenomeni di natura psicosociale, come traumi interpersonali, possono avere profondi effetti biologici modificando il funzionamento del cervello.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La mente e il cervello non sono entità identiche e sovrapponibili. Le nostre menti sicuramente rispecchiano le attività dei nostri cervelli, ma la mente non può essere spiegata riduttivamente in termini neuroscientifici.</div><div><br /></div><div><div>Una delle lezioni della psichiatria dinamica è che siamo tutti maestri dell'autoinganno; in altri termini, molti di noi non si conoscono bene.</div></div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div>Nel regno della mente e in quello del cervello si parlano due lingue diverse. Lo psichiatra dinamico moderno deve cercare di essere bilingue: per poter conoscere la persona e fornire al paziente un'assistenza ottimale deve padroneggiare sia il linguaggio della mente sia il linguaggio del cervello.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Andiamo avanti nella nostra vita quotidiana come se avessimo libertà di scelta, mentre in effetti siamo molto più limitati di quanto crediamo. In gran parte, non siamo altro che personaggi che mettono in atto un copione scritto dall'inconscio.</div><div><br /></div><div><div>I nostri partner, i nostri interessi o vocazioni, anche quello che facciamo nel tempo libero, non sono scelti a caso; vengono invece determinati da forze inconsce che sono tra loro in relazione dinamica.</div></div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div>Come un navigatore senza sestante, uno psichiatra che si avventurasse a veleggiare nelle acque scure dell'inconscio senza avere una teoria di riferimento si troverebbe presto perduto in alto mare.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Un principio fondamentale condiviso da quanti di noi esercitano la psichiatria dinamica è il nostro essere sostanzialmente più simili ai nostri pazienti che diversi da loro. I meccanismi psicologici attivi negli stati patologici sono delle mere estensioni dei principi coinvolti nel normale funzionamento evolutivo.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Medico e paziente sono entrambi esseri umani. Così come i pazienti hanno il transfert, i terapeuti hanno il controtransfert. Poiché ogni relazione attuale viene a iscriversi in un panorama di vecchie relazioni, ne consegue logicamente che il controtransfert nel terapeuta e il transfert nel paziente sono sostanzialmente processi identici - ciascuno percepisce in consciamente l'altro come qualcuno del proprio passato.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Lo psichiatra a orientamento dinamico si aspetta di incontrare resistenza al trattamento ed è preparato a considerare questo fenomeno come parte del processo terapeutico. Mentre altri terapeuti possono adirarsi se un paziente non segue le loro indicazioni, lo psichiatra psicodinamico è curioso di scoprire che cosa una certa resistenza stia proteggendo e quale situazione del passato venga rimessa in atto.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>I conflitti di coppia possono essere visti come la ricreazione, attraverso l'identificazione proiettiva, di conflitti con uno dei genitori.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Il termine narcisista raramente è usato come un complimento nei confronti di qualcuno con una sana stima di sé. Al contrario, il termine è molto più comunemente utilizzato in senso peggiorativo, in particolare verso colleghi o conoscenti che troviamo sgradevoli, o di cui invidiamo il successo e la sicurezza. </div><div><br /></div><div>Poiché tutti noi ci confrontiamo con aspetti narcisistici, dobbiamo sempre stare attenti al potenziale di ipocrisia implicito nell'etichettare gli altri come narcisisti.</div><div><br /></div><div><div>Le forme patologiche di narcisismo sono più facilmente identificate attraverso l'esame della qualità delle relazioni interpersonali. Una tragedia che affligge queste persone è la loro incapacità di amare.</div><div><br /></div><div><div>L'individuo con un disturbo narcisistico di personalità si accosta agli altri trattandoli come oggetti da usare o abbandonare a seconda dei suoi bisogni, incurante dei loro sentimenti. Gli altri non sono percepiti come persone che hanno un'esistenza separata o esigenze specifiche.</div></div></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Un aspetto essenziale della vergogna è la sensazione di essere intrinsecamente imperfetti.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Il narcisista inconsapevole tenta di impressionare gli altri con le sue qualità e di preservarsi nel contempo dalla ferita narcisistica eludendo le loro risposte. Il narcisista ipervigile tenta di mantenere la sua autostima evitando le situazioni di vulnerabilità e studiando attentamente gli altri per "apparire" come si deve.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il fatto di considerare la psicoterapia e la terapia farmacologica come trattamenti destinati rispettivamente a disturbi di origine "psicologica " o "biologica " è frutto di una contrapposizione artificiosa e poco plausibile. L'impatto della psicoterapia sul cervello è oggi ben documentato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La psicoterapia ha un impatto importante sul cervello e non può essere considerata come un processo che si limita semplicemente a confortare e a rassicurare il paziente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La psicoterapia individuale è probabilmente il trattamento di elezione con adolescenti o giovani adulti che sono riusciti a separarsi, psicologicamente e geograficamente, dalla famiglia e che vivono la loro vita mettendo in atto operazioni difensive sufficientemente mature. Una terapia della famiglia o una combinazione di terapia della famiglia e individuale è invece probabilmente preferibile per soggetti delle stesse fasce di età che vivono ancora in casa, oppure che abitano da soli ma sono ancora emotivamente coinvolti con le loro famiglie in maniera intensa e conflittuale.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>I terapeuti possono aiutare soltanto i pazienti che vogliono essere aiutati e che desiderano collaborare al processo terapeutico.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Mente, cervello e disturbi di personalità</span></div><div style="text-align: justify;">Mind, brain, and personality disorders, su American Journal of Psychiatry, 2005</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Nei dibattiti psichiatrici ci riferiamo spesso alla “mente” e al “cervello” come se fossero entità separate malgrado la maggior parte degli psichiatri nell’era post-cartesiana considerino la mente come l’attività del cervello.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Di fatto, tutti i disturbi psichiatrici gravi sono caratterizzati da una complessa mescolanza di predisposizione genetica ed influenze ambientali. I geni e l’ambiente sono inestricabilmente intrecciati nel modellare il comportamento umano.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>È illusorio distinguere la psicoterapia come trattamento dei disturbi psicologici e i farmaci come trattamento dei disturbi biologici o cerebrali. L’effetto della psicoterapia sul cervello è ben noto.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><b>Note</b></div><div>Leggi anche le citazioni degli psichiatri e psicoterapeuti statunitensi: <a href="https://www.aforismario.eu/2023/02/james-hillman-frasi.html">James Hillman</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/07/alexander-lowen-frasi.html">Alexander Lowen</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/06/irvin-yalom-frasi.html">Irvin Yalom</a></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-39200640713406376852024-02-12T11:02:00.003+01:002024-02-12T19:05:48.838+01:00Aforismi e ludolinguismi di Santa Caltabiano<div style="text-align: justify;">Selezione di aforismi, calembour e ludolinguismi di <b>Santa Caltabiano</b> (Catania, 1963), architetto e aforista italiana. Nella sua attività professionale si diverte a reinventare gli spazi, scomporre e ricomporre le forme, a scoprire l’anima degli oggetti. Esattamente come fa con le parole, accostandosi a svariate forme di ludolinguismo. </div><div style="text-align: justify;">Di tanto in tanto la si vede declamare calembour e altri contorsionismi linguistici in caffè letterari romani. Spesso li legge da piatti e bicchieri di carta, posate e stecche di legno, o altri supporti che si diverte a decorare. La sua attività ludolinguistica si condensa nel calembour: “il mio periodare è una prosa per i fondelli”.</div><div style="text-align: justify;">Ha pubblicato le seguenti sillogi aforistiche: <i>Cavocalate </i>(Babbomorto, 2019), <i>Qui gatta ci covid</i> (Babbomorto, 2020), <i>Cunette e paradossi</i> (Fuocofuochino, 2021), <i>Coronam Populo</i> (in <i>Aforismi della Quarantena</i>, Puntoacapo, 2021), <i>Covi d’aforismi e Calemburdel</i> (in Clinamen-19, Decollagium Apataphisicum Mediolanense, 2021), <i>Lapsus calamità</i> (in Antologia 1° ed. Premio Nazionale per l’Aforisma “Flavio Limido”, Macchione, 2022) - finalista, <i>Crucciverba </i>(Piger, 2022).</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmzvAuNw4wkaC4lAqTTrGTibcPe3YOXlnwZkp7Iumbfhe8ddu2wJDfbq9M9o8CzxmKssHtZi_LwVgmGF53lR2d4xQXTSPNbLxVZM6DIonfRUJFed1yBwyB6i9lM5Mk963lSotLU4q076_CvA6REta0RfWDHVTpmwW8OOg5EZrPQTLMnT1H35PxIqeeJFw/s600/caltabiano-best-seller.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmzvAuNw4wkaC4lAqTTrGTibcPe3YOXlnwZkp7Iumbfhe8ddu2wJDfbq9M9o8CzxmKssHtZi_LwVgmGF53lR2d4xQXTSPNbLxVZM6DIonfRUJFed1yBwyB6i9lM5Mk963lSotLU4q076_CvA6REta0RfWDHVTpmwW8OOg5EZrPQTLMnT1H35PxIqeeJFw/w400-h266/caltabiano-best-seller.jpeg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fare un book nell’acqua. Mancare il best-seller. <br />(Santa Caltabiano)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Cavocalate</span></div><div style="text-align: justify;">© Babbomorto, 2019 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><i>Ateggiarsi</i></div><div>Darsi arie da ateo</div><div><br /></div><div><i>Faida te</i></div><div>Ottenere un diritto ricorrendo all’uso della forza</div><div><br /></div><div><i>Collazione d’urto</i></div><div>Pane, burro e martellata</div><div><br /></div><div><i>Abito da spesa</i></div><div>Abito nuziale adatto a fare shopping</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><i>Calma a parente</i></div><div>Stato di quiete illusoria tra familiari</div><div><br /></div><div><i>Hobbytorio</i></div><div>Camera mortuaria per il tempo libero</div><div><br /></div><div><i>Bizzaiolo </i></div><div>Cuoco specializzato in “capricciosa”</div><div><br /></div><div><i>Fare un book nell’acqua </i></div><div>Mancare il best-seller</div><div><br /></div><div><i>Correttore di bozzi </i></div><div>Preposto alla cancellazione di corna adulterine</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><i>Nefast food</i></div><div>Ristorazione con cibo spazzatura</div><div><br /></div><div><i>School de sac</i></div><div>Scuola senza sbocchi</div><div><br /></div><div><i>Sarto mortale</i></div><div>Artigiano che lavora sempre sull’orlo</div><div><br /></div><div><i>Bigotteria </i></div><div>Ostentare un culto con ornamenti scadenti</div><div><br /></div><div><i>Sonno-lenza</i></div><div>Filo dotato di amo usato da chi non piglia pesci</div><div><br /></div><div><i>Vasca con idromessaggio</i></div><div>Sanitario connesso ai social-media</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><i>Estratto di tardaruga</i></div><div>Elisir di giovinezza</div><div><br /></div><div><i>Fare di tutta l’erba un fashion</i></div><div>Atteggiamento di chi tratta un argomento solo secondo i dettami della moda</div><div><br /></div><div><i>Unavversità degli studi </i></div><div>Istituto frequentato da chi non ha facoltà</div><div><br /></div><div><i>Appesantità</i></div><div>Cosiddetto il Papa dopo un’abbuffata</div><div><br /></div><div><i>Capo dell’ostato </i></div><div>Presidente della Repubblica impedito nell’esercitare poteri costituzionali</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><i>Furti di mare </i></div><div>Molluschi pescati di frodo</div><div><br /></div><div><i>Consulenzuola</i></div><div>Breve prestazione a letto di un esperto in materia</div><div><br /></div><div><i>Punto g</i></div><div>Aspettando Godo-t</div><div><br /></div><div><i>Saldo con l’asta </i></div><div>Gara di fine stagione vinta da chi fa sconti più alti</div><div><br /></div><div><i>Smackiatorìa</i></div><div>Laboratorio per far sparire il rossetto dalla camicia</div><div><br /></div><div><i>Odioma</i></div><div>Gergo caratteristico di comunità intollerante</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><i>Capo d’amputazione</i></div><div>Testa che salta per violazione d’una norma</div><div><br /></div><div><i>Furfante di cuori</i></div><div>Malfattore che rovina ogni amore</div><div><br /></div><div><i>Zito web</i></div><div>Fidanzato virtuale siculo</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><i>Sposarsi in chiosa</i></div><div>Unione marginale con molte postille</div><div><br /></div><div><i>Lattestato</i></div><div>Certificato che comprova la freschezza del latte</div><div><br /></div><div><i>Intellattuale</i></div><div>Colto e aggiornato</div><div><br /></div><div><i>Memorandom</i></div><div>Elenco di appunti in ordine sparso</div><div><br /></div><div><i>Shoppatore</i></div><div>Chi sottrae con violenza borse di acquisti appena fatti</div><div><br /></div><div><i>Signifugato</i></div><div>Contenuto di una parola di cui non si afferra il senso</div><div><br /></div><div><i>Infâme prodige</i></div><div>Scellerato dalla nascita</div><div><br /></div><div><i>Rinco sfondato</i></div><div>Persona ignara di essere assai facoltosa</div><div><br /></div><div><i>La classe non è qua</i></div><div>Studenti in gita scolastica</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Qui gatta ci covid</span></div><div style="text-align: justify;">© Babbomorto, 2020 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><i>Buontampone </i></div><div>Persona allegra perché negativa al virus</div><div><br /></div><div><i>«La teoria dei guanti»</i></div><div>Trattato sulla meccanica guantistica</div><div><br /></div><div><i>Vax populi</i></div><div>Il mondo che inneggia al vaccino</div><div><br /></div><div><i>Mettere alla provax</i></div><div>Prima tappa di sperimentazione di un vaccino</div><div><br /></div><div><i>Frettivendolo</i></div><div>Bottega con la fila corta</div><div><br /></div><div><i>Home, homini lupus</i></div><div>Guerre intestine da coabitazione forzata </div><div><br /></div><div><i>Cassata integrazione</i></div><div>Ammortizzatore sociale per pasticceri siciliani</div><div><br /></div><div><i>Voce fuori dal coro-na virus</i></div><div>Chi rifiuta di accettare le imposizioni sanitarie</div><div><br /></div><div><i>Vacanze scoglionate</i></div><div>Alternativa obbligata alle ferie scaglionate, in quarantena</div><div><br /></div><div><i>Fare buon virus a cattivo giogo</i></div><div>Cercare di apparire sano, pur essendo positivo, per liberarsi dalla costrizione a casa</div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Cunette e paradossi</span></div><div>Fuocofuochino, 2021</div><div><br /></div><div>Amava il prossimo, ma stava in guerra col precedente</div><div><br /></div><div>Agli altri diede il meglio di sé, gli rimase la parte peggiore</div><div><br /></div><div>Lo multarono: incassava sconfitte senza emettere scontrino</div><div><br /></div><div>Sbagliò al momento giusto, era giusto quello sbagliato</div><div><br /></div><div>Comprese che era la donna ideale da cui separarsi</div><div><br /></div><div>Impassibile davanti a certe provocazioni, agì d’estinto</div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">Crucciverba</span></div><div>Piger Edizioni, 2022 - Selezione Aforismario</div><div><br /></div><div><div>DAL CUORE DURO</div><div>Cuoriaceo</div></div><div><br /></div><div><div>RIMANDARE LA DATA DEL PARTO</div><div>Procreastinare</div></div><div><br /></div><div><div>COMICITÀ CHIASSOSA</div><div>Rumorismo</div></div><div><br /></div><div><div>TECNICA CURATIVA IMPORTATA DALL’ORIENTE</div><div>Medincina</div></div><div><br /></div><div><div>COMBUSTIONE DI NEURONI</div><div>Encefalò</div></div><div><br /></div><div><div>CATALOGAZIONE DI LIBRI POLEMICI</div><div>Invettario</div></div><div><br /></div><div><div>DOCENTE RADICATO DENTRO L’UNIVERSITÀ</div><div>Accaendemico</div></div><div><br /></div><div><div>SPRAY CONTRO I BUONI A NULLA</div><div>Inetticida</div></div><div><br /></div><div><div>SI OCCUPA DI CHI CHIUDE GLI OCCHI PER SEMPRE</div><div>Loculista</div></div><div><br /></div><div><div>DISINTERESSATO A OGNI FORMA DI DEVOZIONE</div><div>Devotivato</div></div><div><br /></div><div><div>DISTRUGGE LE TRADIZIONI DEL PROPRIO PAESE</div><div>Campanichilista</div></div><div><br /></div><div><div>NON LASCIA MAI IMPRONTE A TERRA</div><div>Spazzacammino</div></div><div><br /></div><div><div>INCOMPATIBILITA’ CON CIÒ CHE È DIVINO</div><div>Diosincrasia</div></div><div><br /></div><div><div>STRADA BREVE MA NOIOSA</div><div>Scocciatoia</div></div><div><br /></div><div><div>GRUPPO COMPATTO DI BEVITORI ALCOLISTI</div><div>Alcoalizzati</div></div><div><br /></div><div><div>DECADIMENTO DI NARCISISTA</div><div>Egonia</div></div><div><br /></div><div><div>FORTE SPAVENTO PER QUALCOSA DI INNOCUO</div><div>Shockezza</div></div><div><br /></div><div><div>LENTA E COSTANTE CADUTA DI STILE</div><div>Stilicidio</div></div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Libro di Santa Caltabiano consigliato</span></div><div style="text-align: justify;"><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCjWA_mMTRexhqXH1QbifgYb6yLccL0OE4D22wrixcRIKZm7I-KZeEMgECFq9tCqPbsfDZuqXkLKsL-CCUYRZdaIaahEN0WNjBuAIkJKC0RZrKC1nKHWPYx2L6kLAsDJV1fl5SHuRqNcrMWFE6ibfU9Zp71cPzJfjGxkOyYEfOEr7FAXNDEfysMJ2vEWc/s588/caltabiano-cavocalate.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="588" data-original-width="360" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCjWA_mMTRexhqXH1QbifgYb6yLccL0OE4D22wrixcRIKZm7I-KZeEMgECFq9tCqPbsfDZuqXkLKsL-CCUYRZdaIaahEN0WNjBuAIkJKC0RZrKC1nKHWPYx2L6kLAsDJV1fl5SHuRqNcrMWFE6ibfU9Zp71cPzJfjGxkOyYEfOEr7FAXNDEfysMJ2vEWc/s320/caltabiano-cavocalate.jpg" width="196" /></a></div><b>Cavocalate</b></div><div>Editore: Babbomorto, 2019</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La tecnica è lampante: si prende una parola, la si deforma e se ne dà una spiegazione attinente sia alla deformazione e sia al significato originale, in un gioco d’innesto dei piani che lascia sbalorditi. E la stessa cosa fa l’autrice di questa sorprendente collezione: si muove con grande agilità tra termini italiani potenzialmente deformabili, cogliendo con miracolose antenne anche quelle che possono servire a illustrare l’attualità di una storia che diventa – giorno dopo giorno – vieppiù sciagurata. Come non riconoscere infatti che l’Unità d’Italia s’è ormai trasformata in un’incivile Unnità d’Italia, cioè in «barbare usanze ampiamente diffuse nella nazione»? Un’Italia diventata terra d’Unni ma in cui esistono ancora, fortunata-mente, cervelli capaci di inventare geniali finneghismi. Capaci, anche, di imbufallire, «arrabbiarsi per un dissesto economico». Cosa che a breve tutti saremo chiamati a fare. (Antonio Castronuovo).</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><b>Note</b></div><div>Leggi anche gli aforismi delle autrici italiane: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/03/silvana-baroni-aforismi.html">Silvana Baroni</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2022/01/olivia-gobetti-aforismi.html">Olivia Gobetti</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/07/titti-mercuri-aforismi.html">Titti Mercuri</a> </div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-39715997594853698902024-02-10T12:05:00.005+01:002024-02-16T11:36:52.518+01:00Frasi e citazioni di Filippo Ongaro<div style="text-align: justify;">Selezione di frasi e citazioni di <b>Filippo Ongaro</b> (Milano, 1970), medico, coach e saggista italiano. Ha lavorato come medico degli astronauti presso l’Agenzia spaziale europea (ESA) e ha collaborato con la NASA e l’Agenzia spaziale russa allo sviluppo di metodologie preventive per contrastare l’invecchiamento accelerato a cui sono esposti gli astronauti in orbita.</div><div style="text-align: justify;">Specializzato in problem solving e coaching strategico, è il primo italiano ad aver ottenuto la <i>Board Certification</i> in medicina anti-aging negli USA. Ha detto Filippo Ongaro riguardo alla propria attività:</div><div style="text-align: justify;"><blockquote>"Libri, trasmissioni radiofoniche e televisive, giornali hanno contribuito a farmi conoscere e nel tempo questa fama grazie al web e ai social ha raggiunto milioni di persone. L’opportunità di influenzare positivamente un numero enorme di persone ha fatto scaturire in me il desiderio di dedicarmi esclusivamente al coaching e alla formazione: la mia missione sarebbe stata quella di aiutare sempre più persone a vivere a pieno e a non sprecare la loro vita". [<i>Il metodo Ongaro</i>, 2019].</blockquote></div><div style="text-align: justify;">Le seguenti citazioni di Filippo Ongaro sono tratte dai libri: <i>Mangia che ti passa</i> (2011), <i>Mangiare ci fa belli</i> (2013), <i>Star bene davvero</i> (2014), <i>Vivere a pieno</i> (2017), <i>Il metodo Ongaro</i> (2019), <i>Forte come l’acqua</i> (2020), <i>Scelte e sfide</i> (2021).</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicAeHVn-Cu_oFhNl_tNkyx3OLlVwrpsRUkhDkVr2OJujaJtU01O7WXYwfdm0HQDafIpb5_hSBnrguoWSalfn1VQbLY7URj4H1Hu3EfIJBBOKTPLAO0Gpmron2fTMRQ-vvGaANvbueylqGKasvnq7UB1rcWWM55xc4kSfO1PBWR16s7S7a0-hJ89fkPwxE/s600/ongaro-vita.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicAeHVn-Cu_oFhNl_tNkyx3OLlVwrpsRUkhDkVr2OJujaJtU01O7WXYwfdm0HQDafIpb5_hSBnrguoWSalfn1VQbLY7URj4H1Hu3EfIJBBOKTPLAO0Gpmron2fTMRQ-vvGaANvbueylqGKasvnq7UB1rcWWM55xc4kSfO1PBWR16s7S7a0-hJ89fkPwxE/w400-h266/ongaro-vita.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La vita non è né buona né cattiva. È solo vita, ed è tutto ciò che<br />abbiamo. Accettarne le regole è l’unica possibilità<br />di cui disponiamo per vivere e trasformare il nostro tempo<br />in un’esperienza straordinaria. (Filippo Ongaro)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Mangia che ti passa</span></div><div style="text-align: justify;"><div>Uno sguardo rivoluzionario sul cibo per vivere più sani e più a lungo</div></div><div style="text-align: justify;">© Edizioni Piemme, 2011 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una vera cultura della salute non può che includere, oltre alle nuove tecnologie predittive, preventive e terapeutiche, una ritrovata centralità degli elementi essenziali per la vita stessa: cibo, aria e acqua in primo luogo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli alimenti sono il più potente legame che abbiamo con il mondo esterno e con la natura e per questo una nuova visione del mondo non può che passare attraverso un nuovo modo di nutrirsi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non esiste tecnologia, farmaco, organo artificiale o terapia genica che abbia la potenza del cibo nel modulare e correggere i processi metabolici e cellulari.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dobbiamo liberarci degli eccessi, ritrovare il piacere dell'essenzialità, non necessariamente del sacrificio, che si addice a pochi, ma semplicemente di un ridimensionamento del nostro modo di vivere e di acquistare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">Mangiare ci fa belli</span></div><div>Cibi e supercibi per guadagnare in bellezza, salute, forma e longevità</div></div><div style="text-align: justify;">© Edizioni Piemme, 2013 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Credi in te stesso e cerca dentro di te, non negli altri, chi vuoi essere, come vuoi vivere e che persona vuoi diventare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Crea le tue regole del gioco, non seguire il cammino degli altri perché se hai visto molte persone invecchiare o imbruttire in un certo modo, non significa che debba essere lo stesso per te.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non avere paura di sbagliare perché la paura di sbagliare blocca il cambiamento a livello personale più della pigrizia e del giudizio degli altri. Il problema non è quanti sbagli si fanno ma quanto in fretta si recupera dagli errori.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non ascoltare gli scettici perché siamo circondati da persone che ci dicono che non riusciremo a raggiungere quello che ci prefiggiamo, che non è possibile, che è assurdo pensarci, che le cose sono sempre andate in un certo modo e che andranno così anche per noi. Se fosse per loro, l’uomo sarebbe ancora un cavernicolo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Apprezza la fatica, perché nulla accade senza sforzo e senza una certa dose di sacrificio, ma il raggiungimento dei propri obiettivi appaga e dà piacere molto più di qualsiasi altra cosa.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">Star bene davvero</span></div><div><div>Il primo programma completo per il benessere del corpo e della mente</div></div><div>© Edizioni Piemme, 2014 - Selezione Aforismario</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nulla e nessuno potrà mai togliere all’essere umano le sue responsabilità individuali nel mantenersi in salute, nell’educare se stesso e i propri cari e nel comportarsi nel miglior modo possibile nei confronti del mondo e degli altri. Ed è solo facendosi carico di queste responsabilità che l’uomo, ogni uomo, può tirare fuori il meglio di sé.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Avere cura di sé è come vivere una grande storia d’amore con la vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tenere presente la morte è il modo migliore per comprendere il senso della vita e il valore vero delle cose, che appare tanto più chiaro nel momento in cui si accetta l’idea che tutto prima o poi è destinato a finire.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">Vivere a pieno</span></div><div>Scienza e pratica per raggiungere salute, prestazione e felicità</div></div><div style="text-align: justify;">© Roi Edizioni, 2017 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Serve capire prima di tutto chi siamo, di cosa siamo capaci e cosa ci serve per fare sbocciare le capacità che giacciono in embrione in ciascuno di noi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In un mondo sempre più rivolto verso l’esterno dobbiamo tornare a sentire la consapevolezza, l’intima certezza, che le risposte le possiamo trovare solo dentro di noi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dobbiamo smetterla di rincorrere cose, oggetti, titoli, soldi e ruoli e coltivare invece il nostro mondo interiore, l’unico in cui possiamo costruire veri imperi. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le cose, gli oggetti, i titoli e i soldi verranno da noi come conseguenza del lavoro svolto su noi stessi e in queste condizioni e solo in queste saremo davvero in grado di godere dei benefici che ci regaleranno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se si ha successo secondo i criteri classici della società occidentale ma non si ha sviluppato anche la struttura interiore, in genere si fa una brutta fine.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Fornisce maggiori garanzie di felicità una solida struttura emotiva senza il successo piuttosto che il contrario. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">Il metodo Ongaro</span></div><div>L'approccio scientifico per costruire una vita straordinaria</div><div>© Sperling & Kupfer, 2019 - Selezione Aforismario</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non esistono solo salute e malattia come condizioni umane ma anche un livello di salute superiore, di prestazione ottimale, una condizione di funzionalità ideale a cui tutti dobbiamo aspirare e che possiamo raggiungere, per vivere meglio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Molte delle scelte che incidono negativamente sulla salute nascono da una qualche percezione di insoddisfazione che a sua volta trae origine da un’incapacità di vivere in alta prestazione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La salute non è un fine ma semmai un mezzo per vivere una vita più piena, straordinaria e ricca.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Oggi con la nascita della cosiddetta medicina potenziativa, rigenerativa e anti-aging è possibile in modo scientifico puntare non solo alla prevenzione ma perfino al potenziamento della salute in qualcosa di più, una sorta di supersalute che permette di raggiungere traguardi più ambiziosi nella vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ognuno di noi è il prodotto delle scelte che fa e delle abitudini che adotta. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La grande espansione delle neuroscienze conferma che psiche e corpo sono una sola cosa, espressioni diverse della stessa energia vitale. Del resto, le cosiddette guarigioni miracolose, ossia di casi disperati che poi si risolvono, sono da attribuirsi all’azione ripartiva del sistema immunitario che si attiva in determinati stati psicoemotivi e non in altri. Speranza, gratitudine, positività favoriscono la guarigione mentre paura, rabbia, sconforto la penalizzano.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una salute corporea più forte favorisce lo sviluppo di stati emotivi più positivi così come questi ultimi hanno un impatto favorevole sulla salute dell’organismo. Siamo un tutt’uno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Investire su se stessi, formarsi, crescere, creare le basi per emergere dalle sabbie mobili e riprendere il controllo della propria vita, non solo è possibile ma è anche entusiasmante.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si dice sempre che basta la salute, ma è davvero così? Chiaramente no, visto che la maggior parte delle persone la compromette per raggiungere altro! </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Stare bene, vivere a pieno, essere felici, soddisfatti, sani e in forma richiede impegno, dedizione e costanza. Si tratta di un vero e proprio lavoro ma i benefici a lungo termine sono inestimabili. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Correggere uno stile alimentare errato è il primo passo da cui partire nel contesto di un percorso finalizzato a ritrovare salute, benessere e felicità. Perché il cibo ha a che fare con ogni aspetto della nostra esistenza, compreso quello emotivo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mangiare male è come mettere il carburante sbagliato nell’auto e poi stupirsi se non funziona bene.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni volta che per soddisfare i vuoti più profondi della nostra vita commettiamo l’errore di ricorrere al cibo ne diventiamo succubi. Succede anche con l’alcol, le droghe, il sesso, il gioco d’azzardo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Siamo circondati da alimenti ipercalorici, super-palatabili e iponutrienti e quindi non mangiamo più per vivere ma piuttosto viviamo per mangiare, o meglio, per procurarci piacere attraverso il cibo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La cosa che faccio fatica ad accettare è che nella società moderna il cibo, invece di essere fonte di piacere, sia diventato causa di malattie e morte. Dal vivere per mangiare dobbiamo tornare al mangiare per vivere.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Certo la sfortuna esiste. A volte la vita ci pone di fronte a prove e difficoltà ma la differenza la fa sempre e comunque il come reagiamo a esse.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La vita è un percorso in salita. Devi continuare a muoverti altrimenti scivoli indietro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non c’è nulla di statico, nulla di costante, nulla di assodato e la chiave per vivere bene è il progresso, continuare a crescere per prepararsi alla prossima sfida.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">Forte come l’acqua</span></div><div>I 6 passi per diventare potente e adattabile</div><div>© Sperling & Kupfer, 2020 - Selezione Aforismario</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La vita di ciascuno di noi dovrebbe essere un meraviglioso viaggio di crescita. Troppo spesso invece si trasforma in un naufragio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non avere una direzione, non avere uno scopo, trasformare l’esistenza nell’infinita reiterazione di gesti e azioni che non soddisfano appieno è il dramma di molti. Un dramma che porta troppo spesso a cercare rifugio in cibo, alcol, droghe, rabbia, violenza: dipendenze che rischiano di farci affogare nei rimpianti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non è la forza delle onde a fare la differenza, ma la capacità di navigare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Penso che una vita sprecata sia un torto per la persona che la butta via ma anche per il mondo intero che avrebbe potuto beneficiare del potenziale unico e irripetibile che solo quell’anima è in grado di fornire.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se ognuno diventasse un po’ più coraggioso, un pochino più eroico, se meno persone decidessero di scendere a compromessi, il mondo sarebbe un posto decisamente migliore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il fallimento del mondo nel suo complesso è il risultato di miliardi di fallimenti personali che si sommano. Ogni scelta meschina, ogni azione codarda, ogni idea disonesta, ogni torto commesso si ripercuotono su tutta l’umanità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli esseri umani hanno una straordinaria resilienza. Se troviamo delle buone ragioni per farlo, siamo in grado di superare qualsiasi difficoltà.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non sappiamo quasi nulla della vita. La scienza ci illude perché pur conoscendone i dettagli tecnici non ne comprende il senso più profondo; ci spiega i tanti «come» ma non dice nulla degli infiniti «perché».</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per molte, troppe persone una visione più dolce di come vivere gli anni che ci vengono concessi emerge solo quando il tempo o la malattia inizia a sottrarre loro pezzi di vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il mondo è il riflesso di chi siamo, non il contrario.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La sofferenza come la gioia, la speranza come la rassegnazione, la paura come il coraggio sono parte della nostra esperienza. Invece di combattere tutte quelle emozioni che giudichiamo come negative, per vincere dobbiamo imparare ad accettarle. Non facciamo noi le regole del gioco, ed è probabilmente meglio che sia così.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La vita non è né buona né cattiva. È solo vita, ed è tutto ciò che abbiamo. Accettarne le regole è l’unica possibilità di cui disponiamo per vivere e trasformare il nostro tempo in un’esperienza straordinaria.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non bisogna chiedersi che cosa la vita ci può offrire ma cosa noi possiamo offrire alla vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La vita non ci accade ma si manifesta per noi e ha la forza di plasmarci e renderci migliori se impariamo a danzare con essa.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nella vita può capitare di tutto (perdite, lutti, tragedie, fallimenti) ma come reagiamo e cosa ne facciamo di ciò che ci capita è e sarà sempre solo una nostra responsabilità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ognuno di noi ha un compito: quello di sfruttare al massimo questo meraviglioso dono che è la vita. Senza azione ciò non è possibile e si finisce con il vivere nei rimpianti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Scelte e sfide</span></div><div style="text-align: justify;">Come affrontare ogni fase della vita e dare il meglio di sé</div><div style="text-align: justify;">© Sperling & Kupfer, 2021 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Vivere non è facile, ma che gran parte delle difficoltà ce le creiamo noi non sfruttando al massimo le risorse che abbiamo. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Negli ultimi anni in molti sembrano vivere in uno stato di inconsapevolezza, anestetizzati dai mille intrattenimenti che la società offre. Ma così è difficile ascoltare il proprio dolore attraverso cui intraprendere un percorso di crescita, oppure la sofferenza altrui che porta all’aiuto del prossimo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Come vuoi vivere la tua vita? Come un precipitoso scorrere del tempo o come crescita? La risposta dipende solo da te.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div style="text-align: justify;">Visita anche il <a href="https://www.youtube.com/@DrFilippoOngaro" rel="nofollow" target="_blank">Canale YouTube del Dr. Filippo Ongaro</a></div><div style="text-align: justify;">Leggi anche le citazioni degli autori italiani: <a href="https://www.aforismario.eu/2023/10/franco-berrino-frasi.html">Franco Berrino</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/05/giorgio-nardone-frasi.html">Giorgio Nardone</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2024/02/michele-riefoli-frasi.html">Michele Riefoli</a></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-1571514723819814892024-02-09T09:59:00.010+01:002024-03-13T11:56:31.258+01:00Aforismi, frasi e citazioni sul Rinnovamento<div style="text-align: justify;">Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul <b>rinnovamento</b> di una cosa o di una condizione, sul <b>rinnovare</b> la propria vita e sul <b>rinnovarsi </b>interiormente. Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sull'innovazione, il cambiamento, la novità, la rinascita e il progresso. [I link sono in fondo alla pagina].</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjphRY5CB68MCUazUNv2C5v2irEIR74dSlMePfID2OxK-1kn770EGyw8xwocsmZVNjsce53IfmzNGhAp01F8SEMsNnV3GE1kj_9UCs3xLwxwnZKX6g72HDluGrIGbsdyfcAy-66l5-hu_m5Ut1Gs5EorVv-AP6Ij2uFmeTZZbWLzgmmhQeD8EwQBP14rg/s600/krishnamurti-rinnovarsi.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjphRY5CB68MCUazUNv2C5v2irEIR74dSlMePfID2OxK-1kn770EGyw8xwocsmZVNjsce53IfmzNGhAp01F8SEMsNnV3GE1kj_9UCs3xLwxwnZKX6g72HDluGrIGbsdyfcAy-66l5-hu_m5Ut1Gs5EorVv-AP6Ij2uFmeTZZbWLzgmmhQeD8EwQBP14rg/s16000/krishnamurti-rinnovarsi.jpg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Quel che continua non può rinascere, non può rinnovarsi. Solo morendo ogni giorno<br />è possibile rinnovarsi e rinascere. È questa l’immortalità. (Jiddu Krishnamurti)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;">La vita non rimane immobile, stagnante, ma muove le cose incessantemente. Utilizzate la sua potenza di rinnovamento.</div><div style="text-align: justify;"><b>Omraam Mikhaël Aïvanhov</b>, Discorsi, 1938-1986</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Essere vivi è essere capaci di rinnovarsi.</div><div style="text-align: justify;"><b>Omraam Mikhaël Aïvanhov</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Gli esseri umani hanno il dono di molte vite. Di molte morti, e di molte rinascite. Non nel senso fisico della reincarnazione, ma in quello psichico e spirituale di un rinnovamento profondo di loro stessi e del loro modo di vedere il mondo.</div><div><b>Francesco Alberoni</b>, Valori, 1993</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La persona innamorata si affaccia a una vita nuova, vuole rinnovare se stessa e il mondo, è disposta a cambiare e chiede all'amato di fare altrettanto. E, di solito, un amore finisce quando ricominciano ad apparire le vecchie abitudini che, nella fusione entusiastica dell'innamoramento, sembravano scomparse.</div><div><b>Francesco Alberoni</b>, L'ottimismo, 1994</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>L'entusiasmo è una qualità dei giovani perché sanno credere e rischiare. Perché hanno bisogno di un ideale e di una fede. Gli adulti, ed ancor più i vecchi, spesso sono delusi e amareggiati. Solo pochi conservano la capacità di rinascere e rinnovarsi.</div><div><b>Francesco Alberoni</b>, Abbiate coraggio, 1998</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La storia ci insegna che, di solito, per mutare rotta occorre un trauma e l'arrivo di un nuovo gruppo dirigente. In politica con la rivoluzione o con le elezioni, nelle imprese con la nomina di un nuovo amministratore delegato, oppure con la vendita, o mediante la fusione con un'altra impresa. I nuovi arrivati non hanno legami con il passato e non esitano a distruggere per ricostruire.... molto, molto più difficile farlo noi stessi, rinnovandoci e rinnovando ciò che ci circonda.</div><div><b>Francesco Alberoni</b>, ibidem</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Il potere, la regola, la norma sono tutti sostituti della fiamma creativa ormai spenta. Perciò l'individuo, la vita, la società possono rinnovarsi solo scrollandoseli periodicamente di dosso, ritornando giovani, ricominciando daccapo, come fosse il primo giorno della creazione del mondo.</div><div><b>Francesco Alberoni</b>, Abbiate coraggio, 1998</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In una società globale, basata sulla conoscenza e in costante trasformazione come quella attuale, le prospettive future di ognuno di noi dipendono dalla capacità di evolversi e rinnovarsi continuamente. </div><div style="text-align: justify;"><b>Albert Bandura</b>, Autoefficacia, 1997</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Sulla riva del mare è scritta la storia della vita che si rinnova di continuo, come le onde che cancellano le impronte sulla sabbia oppure vi lasciano nuovi oggetti venuti da chissà dove.</div><div><b>Romano Battaglia</b>, Notte infinita, 1989</div><div> </div><div><div>Un bel bagno caldo e una bevanda ghiacciata rinnovano sempre la mia fiducia nella vita.</div><div><b>Valeria Bruni Tedeschi</b>, in La pazza gioia, 2016 </div></div><div><br /></div><div>La melanconia si nutre di sé stessa, e per questo non sa rinnovarsi.</div><div><b>Emil Cioran</b>, Confessioni e anatemi, 1987</div><div><br /></div><div>Morire è cambiare genere, è rinnovarsi...</div><div><b>Emil Cioran</b>, ibidem</div><div><br /></div><div><div>Rinnovarsi significa cambiare opinione, significa rinnegarsi. Per fortuna ogni volta che si rinnega si prova un segreto piacere, quanto mai ambiguo, di cui sarebbe assurdo privarsi.</div></div><div><b>Emil Cioran</b>, Quaderni, 1957-1972 (postumo 1997)</div><div><br /></div><div>Tutto ciò che non cambia si degrada; ogni società, ogni istituzione ha bisogno di rinnovarsi, di superarsi, di trasformarsi per continuare a rimanere viva. I sistemi umani non possono funzionare se non (restando) in movimento. La città ideale, come il paradiso, sarebbe in qualche modo la morte, perché sarebbe l'arresto di questa incessante costruzione di noi stessi senza la quale non possiamo vivere come insieme sociale.</div><div><b>Michel Crozier</b>, Non si cambia la società per decreto, 1981</div><div><br /></div><div><div>Quando il rispetto per la tradizione muore, la società, nel suo incessante affanno di rinnovamento, consuma freneticamente se stessa.</div></div><div><b>Nicolás Gómez Dávila</b>, In margine a un testo implicito, 1977-1992</div><div><br /></div><div>Rinnovarsi vuol dire vivere. Ma noi, oggi, abbiamo una strana maniera d'intendere il nuovo, dimenticando che il progresso spontaneo e schietto, non solo fa a meno di stravaganze, per affermarsi, ma se ne tiene scrupolosamente lontano. </div><div><b>Franco Fochi</b>, Lingua in rivoluzione, 1966</div><div><br /></div><div>Se si vorrà creare un mondo nuovo, anche l'educazione dovrà rinnovarsi.</div><div><b>Mohandas Gandhi</b>, su Harijan, 1932-1948</div><div><br /></div><div>L'amore finisce non perché il cuore invecchia, ma perché si rinnova.</div><div><b>Roberto Gervaso</b>, La volpe e l'uva, 1989</div><div><br /></div><div><div>Se la Luna cade nel buio e poi si rinnova, perché non dovrebbe rinnovarsi questa umanità sciagurata?</div></div><div><b>Fausto Gianfranceschi</b>, Aforismi del dissenso, 2012</div><div><br /></div><div><div>La realtà? A sinistra la ignorano perché intralcia i piani di rinnovamento.</div></div><div><b>Fausto Gianfranceschi</b>, ibidem</div><div><br /></div><div><div>Perché disprezzare il "passatismo"? La natura non è un passato che si rinnova?</div></div><div><b>Fausto Gianfranceschi</b>, Aforismi del dissenso, 2012</div><div><br /></div><div>L'amore che non si rinnova ogni giorno diventa un'abitudine e si trasforma in schiavitù. </div><div><b>Kahlil Gibran</b>, Sabbia e spuma, 1926</div><div> </div><div>Nessun cambiamento può avvenire se non parte dal basso, mai concesso né elargito, se non nasce nelle coscienze come autonoma e creatrice volontà rinnovarsi e di rinnovare.</div><div><b>Pietro Gobetti</b>, su La rivoluzione liberale, 1922/25</div><div><br /></div><div><div>Senza dolore non c’è neanche rivoluzione né rinnovamento radicale, non c’è Storia.</div></div><div><b>Byung-Chul Han</b>, La società senza dolore, 2021</div><div><br /></div><div><div>Solo un cambiamento dell'atteggiamento individuale potrà portare con sé un rinnovamento dello spirito delle nazioni. Tutto comincia con l'individuo.</div><div><b>Carl Gustav Jung</b>, L'inconscio, 1918</div></div><div><br /></div><div><div>La retta meditazione è essenziale per la purificazione della mente, perché senza lo svuotamento della mente non può esservi rinnovamento.</div><div><b>Jiddu Krishnamurti</b>, La mia strada è la tua strada, 1956</div></div><div><br /></div><div><div>Il nuovo è l’inesauribile. L’amore solo si rinnova eternamente.</div></div><div><b>Jiddu Krishnamurti</b>, ibidem</div><div><br /></div><div>Gli alberi sono belli, nella vita e nella morte; vivono e non hanno mai alcun pensiero di morte; si rinnovano continuamente.</div><div><b>Jiddu Krishnamurti</b>, Taccuino, 1976</div><div><br /></div><div><div>Se il presente viene soffocato dalle esperienze di ieri, non ci sarà alcun rinnovamento. Il rinnovamento non ha a che fare con la nascita e con la morte; è al di là degli opposti. Viene con la libertà da tutti i ricordi che costituiscono la memoria.</div></div><div><b>Jiddu Krishnamurti</b>, Il libro della Vita, 1997</div><div><br /></div><div><div>Nella fine c'è rinnovamento. Solo la morte può consentire di esistere a qualcosa di nuovo.</div></div><div><b>Jiddu Krishnamurti</b>, ibidem</div><div><br /></div><div><div>Tutto ciò che continua decade, mentre solo quello che ha il potere di rinnovarsi è eterno.</div></div><div><b>Jiddu Krishnamurti</b>, ibidem</div><div><br /></div><div>Quel che continua non può rinascere, non può rinnovarsi. Solo morendo ogni giorno è possibile rinnovarsi e rinascere. È questa l’immortalità.</div><div><b>Jiddu Krishnamurti</b>, Il libro della Vita, 1997</div><div><br /></div><div>Con la distruzione arriva il rinnovamento.</div><div>[With destruction comes renovation].</div><div><b>Wally Lamb</b> [1]</div><div><br /></div><div><div>Le persone, ancor più delle cose, hanno bisogno di essere riprese, rinnovate, rivitalizzate, rigenerate e recuperate; non buttare mai via nessuno.</div><div><b>Sam Levenson</b>, Da un'era all'altra, 1973</div></div><div><br /></div><div><div>L’amore (e intendo l’amore fedele, fissato su un oggetto) è una successione, spesso lunga, di passioni molto diverse che alimentano la vita e la rinnovano.</div><div><b>Jules Michelet</b>, L’amore, 1858</div></div><div><br /></div><div>Si riconosce che un uomo è maturo per congedarsi dalla vita quando comincia a disincantarsi di questo infinito rinnovamento. Lui stesso allora si ritira, scompare con le vecchie cose morte che ha troppo rimpianto.</div><div><b>Francis de Miomandre</b> (pseudonimo di Francis Durand), La moda, 1926</div><div><br /></div><div>Il solo modo di rinnovarsi è di svecchiare, di dare un'energia pulita.</div><div><b>Joan Miró</b> [1]</div><div><br /></div><div><div>In arte come in amore si potranno conseguire perpetuare anche rinnovare raggiungimenti sublimi. Ma si esplode una volta sola.</div></div><div><b>Alessandro Morandotti</b>, Minime, 1979/80</div><div><br /></div><div><div>La perenne aspirazione a rinnovarsi certifica l'insoddisfazione di essere se stessi.</div><div><b>Alessandro Morandotti</b>, ibidem</div></div><div><br /></div><div><div>Tutto si rinnova ogni giorno. Sono solo i tuoi occhi che invecchiano, è la tua facoltà di recepire che invecchia.</div></div><div><b>Osho</b>, Discorsi, 1953-1990</div><div><br /></div><div>Dovete deporre l'uomo vecchio con la condotta di prima, l'uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera.</div><div><b>Paolo di Tarso</b>, Lettere, ca. 50-60 e.c.</div><div> </div><div><div>Coloro ai quali la mancanza di energia o d'immaginazione impedisce di trarre da se stessi un principio di rinnovamento domandano all'attimo che sopravviene, al postino che suona, di portar loro qualcosa di nuovo, foss'anche di peggio</div><div><b>Marcel Proust</b>, Alla ricerca del tempo perduto, 1913/27</div></div><div><br /></div><div><div>Occorrono all’amicizia sei mesi di congedo L’anno per rinnovare il proprio repertorio. L’amore dovrebbe fare la stessa cosa.</div></div><div><b>Jules Renard</b>, Diario, 1887-1910 (postumo, 1925/27)</div><div><br /></div><div>Dai grandi tradimenti hanno inizio i grandi rinnovamenti.</div><div><b>Vasilij Rozanov</b>, Foglie cadute, 1913/15</div><div> </div><div>L'amore è un'esperienza attraverso la quale tutto il nostro essere viene rinnovato e rinfrescato, come accade alle piante quando la pioggia le bagna dopo la siccità. </div><div><b>Bertrand Russell</b>, La conquista della felicità, 1930</div><div> </div><div>Ho sempre pensato che per avere successo nella vita, in ogni campo, sia importante una piccola percentuale di sogni e di talento, una parte di follia, ma che più del 90 per cento del successo e della realizzazione sia dovuto allo studio, al lavoro, alla pianificazione e al rinnovamento continuo.</div><div><b>Arrigo Sacchi</b>, Calcio totale, 2015</div><div><br /></div><div>Gli imbecilli sentono il bisogno di rinnovarsi.</div><div><b>Louis Scutenaire</b>, Le mie iscrizioni, 1945/90</div><div><br /></div><div>Il figlio dell'uomo non si rinnova mai e per questo è destinato alla morte. L'uomo ha ricordi, rimorsi e rancori che si accumulano dentro di lui come strati di polvere finché gli impediscono di ricevere la luce e la vita che discende dal cielo. Il creato, invece, si rinnova costantemente. Se il cielo si rannuvola, poi si rasserena. Il sole tramonta, ma ogni mattino rinasce. </div><div><b>Isaac Bashevis Singer</b>, Io non mi affido agli uomini , Racconti, 1982</div><div><br /></div><div><div>Felice è l'uomo che sa rinnovarsi insieme al creato.</div><div><b>Isaac Bashevis Singer</b>, ibidem</div></div><div><br /></div><div><div>Nulla è più bello che il rinnovarsi continuamente.</div><div>[Iocundum nil est, nisi quod reficit varietas].</div></div><div><b>Publilio Siro</b>, Sentenze, I sec. a.e.c.</div><div><br /></div><div>Le collere degli innamorati rinnovano l'amore.</div><div>[Amantium irae amoris integratio est].</div><div><b>Publio Terenzio Afro</b>, Andria, 166 a.e.c.</div><div><br /></div><div><div>La vita non è novità, ma rinnovamento. </div><div><b>Gustave Thibon</b>, Ritorno al reale, 1943</div></div><div><br /></div><div>Tutto ciò che merita di essere contemplato non si lascia guardare impunemente due volte. Bisogna desiderare vederlo eternamente. L'inferno è ripetizione; il cielo, rinnovamento. </div><div><b>Gustave Thibon</b>, L'uomo maschera di Dio, 1955</div><div><br /></div><div>Concentrare la propria mente di continuo dietro il dolore del passato è sempre deleterio. Si deve sviluppare la propria vita godendo del sole che ogni giorno rinnova la vita.</div><div><b>Amadeus Voldben</b> (Amedeo Rotondi), Pensieri per una vita serena, 2008 (postumo)</div><div><br /></div><div><div>Cambiare le proprie opinioni è fatica e implica un lavoro di rinnovamento, mentre i vecchi metodi tradizionali sono divenuti una comoda abitudine per l'esistenza.</div></div><div><b>Amadeus Voldben</b> (Amedeo Rotondi), ibidem</div><div><br /></div><div>Occorre riuscire a individuare, nei nostri modi di vita acquisiti, ciò che è mortifero per metterlo a morte e, da lí, liberare le energie del rinnovamento.</div><div><b>Gustavo Zagrebelsky</b>, Senza adulti, 2016</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div style="text-align: justify;"><ol><li>Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.</li><li>Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/02/frasi-innovazione.html">Innovazione</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2020/01/frasi-cambiamento.html">Cambiamento</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2020/03/frasi-novita.html">Novità</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2020/04/frasi-rinascita.html">Rinascita</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2020/08/frasi-progresso.html">Progresso</a></li></ol></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-79235327581259876532024-02-08T08:34:00.007+01:002024-02-08T08:35:04.237+01:00Frasi e citazioni di Pëtr Uspenskij<div style="text-align: justify;">Selezione di frasi e citazioni di <b>Pëtr Uspenskij</b>, trascritto anche <b>Uspensky</b> e <b>Ouspensky </b>(Mosca, 1878 - Lyne Place, 1947), filosofo russo. La maggior parte delle seguenti riflessioni di Pëtr Ouspensky sono tratte dai libri: <i>Tertium Organum</i> (1912), <i>Un nuovo modello dell'universo</i> (1931), <i>Frammenti di un insegnamento sconosciuto</i> (postumo, 1947), <i>La quarta via</i> (postumo, 1957).</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7yLQazQ95Ez4PBGCHEXSb0Xt-TsFuNoj31iqUzh0FnwbskAqtPmamcHDozcOL9S1GnUhRzT_i_T7EyCTiu_-jPNo-WNmp3q0L_6TDNlcwX5uOGIu8vbRss1ZQZO66MkYgaWyUkSfc1I9_Zfz4sqOSUNAiH2APoLZC3KlZwU8zabS05ye5zjiDVLqVw0s/s600/uspenskij-vita.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7yLQazQ95Ez4PBGCHEXSb0Xt-TsFuNoj31iqUzh0FnwbskAqtPmamcHDozcOL9S1GnUhRzT_i_T7EyCTiu_-jPNo-WNmp3q0L_6TDNlcwX5uOGIu8vbRss1ZQZO66MkYgaWyUkSfc1I9_Zfz4sqOSUNAiH2APoLZC3KlZwU8zabS05ye5zjiDVLqVw0s/w400-h266/uspenskij-vita.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sotto la superficie della vita da noi conosciuta c’è qualcosa<br />di molto più grande e importante, e finché non conosciamo meglio<br />ciò che le sta dietro, tutta la nostra conoscenza della vita<br />e di noi stessi è in realtà trascurabile. (Pëtr Uspenskij)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Tertium Organum</span></div><div style="text-align: justify;">1912 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non è possibile esprimere la verità; se ne può soltanto far cenno, spingere a pensarci. Ma ognuno deve scoprire la verità da sé. "La verità altrui" è peggiore di una menzogna, perché si tratta di due menzogne.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La logica superiore esisteva prima che si formulasse la logica deduttiva e induttiva. La logica superiore si può chiamare logica intuitiva, cioè la logica dell'infinito, la logica dell'estasi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una cosa particolare è semplicemente una definizione artificiosa da parte dei nostri sensi di una causa indefinibile che supera all'infinito quella cosa.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La materia, cioè ogni cosa finita, è un'illusione in un mondo infinito. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In natura non ci sono grandezze finite e costanti, esattamente come non ci sono concetti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non esiste tirannia più feroce di quella della moralità. Tutto gli viene sacrificato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Il simbolismo dei Tarocchi</span></div><div style="text-align: justify;">The Symbolism of the Tarot, 1913</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cerca la via, non cercare la meta, cerca la via dentro te stesso. Non aspettarti di sentire la verità dagli altri, né di vederla, né di leggerla nei libri. Cerca la verità in te stesso, non senza te stesso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">La strana vita di Ivan Osokin</span></div><div style="text-align: justify;">Strange Life of Ivan Osokin, 1915</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>C'è qualcosa in noi che ci mantiene dove ci troviamo. Penso che questa sia la cosa più terribile di tutte.</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Un nuovo modello dell'universo</span></div><div style="text-align: justify;">A New Model of the Universe, 1931 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La vita interiore della società moderna, i suoi gusti e i suoi interessi, sono pieni di tratti barbari. Passione per spettacoli e divertimenti, passione per competizioni, sport, giochi d'azzardo, grossa suggestionabilità, propensione a sottomettersi ad ogni genere di influenza, al panico, alla paura, ai sospetti. Tutte queste sono caratteristiche di barbarie. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La causa radicale dell'evoluzione della barbarie risiede nell'uomo stesso; in lui sono innati i principi che promuovono la crescita della barbarie. </div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La civiltà del nostro tempo è pallida, mal cresciuta, e può difficilmente mantenersi in vita nell'oscurità di una profonda barbarie. Invenzioni tecniche, mezzi di comunicazione e metodi di produzione migliori, crescenti poteri nella lotta contro la natura tolgono alla civiltà probabilmente più di quanto possano dare. </div><div><br /></div><div>La vera civiltà esiste soltanto nell'esoterismo. È il cerchio interno che è, infatti, la porzione di umanità realmente civilizzata, e i membri del cerchio interno sono uomini civili che vivono in un paese di barbari, tra i selvaggi.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In una vita governata dai principi del Karma-Yoga un uomo non cerca di evitare le cose spiacevoli o i disagi. Al contrario, dà loro il benvenuto, poiché gli offrono una possibilità per superarli. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Frammenti di un insegnamento sconosciuto</span></div><div style="text-align: justify;">Fragments of an Unknown Teaching, 1947 (postumo) - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Le masse non si preoccupano della conoscenza, non vogliono saperne, e i loro capi politici, nel proprio interesse, non lavorano che a rafforzarne l'avversione, la paura del nuovo e dell'ignoto. La schiavitù nella quale vive l'umanità è basata su questa paura.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Guardate dove va a finire il denaro della società colta dei nostri tempi; a parte la guerra, considerate ciò che impone i prezzi più alti, dove si riversano le grandi folle. Se si riflette un momento intorno a questi fatti, diventa chiaro che l'umanità, così com'è ora, con gli interessi di cui vive, non può aspettarsi niente di diverso da ciò che ha.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La conoscenza non può essere data con la forza a coloro che non la vogliono.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Quando un uomo comincia a conoscersi un po', vede in se stesso delle cose che lo fanno inorridire. Fintanto che un uomo non si fa orrore, non sa niente di se stesso.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La conoscenza non può venire agli uomini senza che essi facciano degli sforzi.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>È impossibile liberarsi da un'influenza senza assoggettarsi ad un'altra. Tutta la difficoltà, tutto il lavoro su di sé, consiste nello scegliere l'influenza alla quale ci si vuole sottomettere ed a mettersi effettivamente sotto quest'influenza. E per questo è necessario saper prevedere qual è l'influenza più vantaggiosa.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>È relativamente raro che le persone dicano una bugia deliberatamente. Nella maggior parte dei casi pensano di dire la verità. Mentono continuamente, sia a se stessi che agli altri. Di conseguenza nessuno comprende gli altri, né se stesso.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Per dire la verità, bisogna essere diventati capaci di conoscere cosa è la verità e cos'è una menzogna; e prima di tutto in se stessi. E questo nessuno lo vuol conoscere.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Pensateci: potrebbero esserci tante discordie, profondi malintesi e tanto odio verso il punto di vista o l'opinione altrui, se le persone fossero capaci di comprendersi l'un l'altro? Ma non possono comprendersi perché non possono non mentire. Dire la verità è la cosa più difficile del mondo; si deve studiare molto, e per molto tempo, per poter un giorno dire la verità.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Niente di tutto quello che l'uomo ha fatto ieri potrebbe servirgli di scusa oggi. Al contrario, se un uomo non ha fatto niente ieri, non gli si può domandare nulla oggi; se ha fatto qualcosa ieri, significa che può fare qualcosa di più oggi. Questo non significa certamente che sia meglio non fare nulla. Colui che non fa nulla, non riceve nulla.</div><div><br /></div><div><div>Avevo riconosciuto come un fatto innegabile che, al di là della sottile pellicola di falsa realtà, esisteva un'altra realtà, dalla quale, per una qualche ragione, qualcosa ci separava. Il 'miracoloso' era la penetrazione in quella realtà sconosciuta.</div></div><div><br /></div><div><div>Essere delusi dalla filosofia significa avere compreso che la filosofia ordinaria è semplicemente, come dice il proverbio russo, 'versare del vuoto nel nulla', e che le persone non sanno nemmeno che cosa sia la filosofia, anche se una vera filosofia può e deve esistere.</div><div><br /></div><div><div>Essere delusi dall'occultismo non significa aver perso la fede nel miracoloso, è soltanto essersi convinti che l'occultismo, quello ordinario, accessibile, e persino quello 'dotto' sotto qualunque nome si presenti, non è che ciarlataneria e inganno. </div></div></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non si tratta di rinunciare all'idea che qualcosa esista da qualche parte; ma aver compreso che tutto ciò che l'uomo attualmente conosce o è capace d'apprendere seguendo le vie abituali, non è assolutamente ciò di cui ha bisogno.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Le persone si dicono Cristiane, ma senza comprendere che non solo non vogliono, ma che non possono esserlo, perché, per essere Cristiani, non basta desiderarlo, bisogna anche esserne capaci.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La grande maggioranza delle persone che si dicono cristiane non hanno diritto alcuno a questo titolo, perché non soltanto non seguono i comandamenti della propria religione, ma pare che non suppongano nemmeno che questi comandamenti debbano essere seguiti.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Nessuno ha il diritto di chiamarsi Cristiano, se non adempie nella sua vita i precetti del Cristo. Un uomo può dire che desidera essere Cristiano, se si sforza di osservare questi precetti. Se non ci pensa neppure, o se ne ride, se li rimpiazza con qualcosa di sua invenzione, o semplicemente li dimentica, non ha alcun diritto di dirsi Cristiano.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La schiavitù dell'uomo non fa che aumentare. L'uomo sta diventando uno schiavo volontario. Non ha più bisogno di catene: incomincia ad amare la sua schiavitù, a esserne fiero. E nulla di più terribile potrebbe accadere ad un uomo.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La civiltà contemporanea vuole degli automi. E le persone sono certamente sul punto di perdere le proprie abitudini di indipendenza, diventando sempre più simili ad automi, a pezzi di macchine. </div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">La psicologia della possibile evoluzione dell'Uomo</span></div><div style="text-align: justify;">The Psychology of Man's Possible Evolution. 1950</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La più grande barriera verso la consapevolezza è la convinzione di essere già consapevoli.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">La quarta via</span></div><div style="text-align: justify;">The Fourth Way, 1957 (postumo) - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sotto la superficie della vita da noi conosciuta c’è qualcosa di molto più grande e importante, e finché non conosciamo maggiormente ciò che le sta dietro, tutta la nostra conoscenza della vita e di noi stessi è in realtà trascurabile.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Noi non conosciamo abbastanza la psicologia ordinaria; non possiamo studiare la psicologia supernormale perché non conosciamo la psicologia normale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Noi non usiamo nemmeno una piccola parte dei nostri poteri e delle nostre forze. Abbiamo in noi, per così dire, un’organizzazione grandissima ed efficientissima, ma non sappiamo come usarla.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’evoluzione dell’uomo, se avviene, può essere soltanto il risultato di conoscenza e sforzo; finché l’uomo sa soltanto ciò che può sapere in maniera comune, per lui non c’è, e non c’è mai stata, evoluzione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il maggior errore che facciamo riguardo a noi stessi è quello di considerarci come uno; parliamo di noi stessi come ‘io’, e supponiamo di riferirci sempre alla stessa cosa, mentre in realtà siamo divisi in centinaia e centinaia di ‘io’ differenti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La psicologia dell’uomo qualunque potrebbe addirittura essere chiamata lo studio del mentire, perché l’uomo mente più di qualsiasi altra cosa; in realtà, egli non può dire la verità. Non è tanto facile dire la verità; bisogna apprendere a farlo, e a volte ciò richiede moltissimo tempo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mentire è pensare o parlare di cose che non si conoscono; questo è l’inizio del mentire.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’uomo non si conosce, non conosce nulla, tuttavia ha teorie su quasi tutto. La maggior parte di queste teorie è menzogna.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le nostre emozioni negative sono in noi stessi e sono prodotte da noi stessi. Non esiste assolutamente una sola ragione inevitabile per cui l’azione di qualcun altro o qualche circostanza debba produrre un’emozione negativa in me. È soltanto la mia debolezza. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nessuna emozione negativa può essere prodotta da cause esteriori se noi non lo vogliamo. Abbiamo emozioni negative perché le permettiamo, le giustifichiamo, le spieghiamo con cause esterne, e in tal modo non lottiamo contro di esse.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È una gran liberazione quando cominciamo a comprendere che non esistono emozioni negative obbligatorie. Siamo nati senza di esse, ma per qualche ignota ragione insegniamo a noi stessi emozioni negative.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In tutta questa strana combinazione che è l’uomo, l’unica cosa che può essere cambiata è la consapevolezza. Ma prima egli deve rendersi conto di essere una macchina, in modo da essere capace di stringere alcune viti, di allentarne altre, e così di seguito.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il desiderio è quando fate quello che volete; la volontà è quando fate ciò che non volete.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il raggiungere la consapevolezza è collegato con la graduale liberazione dalla meccanicità, perché l’uomo, così com’è, è interamente e completamente sotto leggi meccaniche. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Più un uomo arriva alla consapevolezza, più egli abbandona la meccanicità, il che significa che egli si fa libero dalle accidentali leggi meccaniche.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le cose nella vita ordinaria accadono meccanicamente, accidentalmente; in esse non c’è ragione. E, proprio come la vita esterna dell’uomo è controllata da influenze esterne accidentali, così la sua vita interiore è anch’essa controllata da influenze sia interne che esterne che sono ugualmente accidentali.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutto ‘accade’. La gente non può ‘fare’ nulla. Dal momento in cui nasciamo al momento in cui moriamo le cose accadono, accadono, accadono, e noi pensiamo di star facendo. Questo è il nostro stato normale nella vita, e persino la più piccola possibilità di fare qualcosa viene soltanto tramite il lavoro, e prima solamente in noi stessi, non esternamente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Noi ci riteniamo importantissimi, ma in realtà non siamo affatto importanti. Al fine di divenire importanti dobbiamo cominciare col divenire qualcosa, perché così come siamo, siamo praticamente nulla.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se uno non si sviluppa, decade.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutte le capacità non possono svilupparsi senza l’aiuto di una scuola, in quanto sono necessari sistema e metodo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">‘Fare’ spessissimo comincia dal non fare. Prima che possiate fare qualcosa che non potete fare, dovete non fare parecchie cose che facevate prima. Per esempio, non potete svegliarvi soltanto desiderando di svegliarvi, ma potete impedirvi di dormire troppo profondamente e troppo a lungo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dobbiamo renderci conto di quanto siamo governati e controllati non dalle cose stesse ma dalle nostre idee delle cose, dalle nostre visioni delle cose, dalle nostre immagini delle cose.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se non facciamo qualcosa oggi come possiamo aspettarci di farlo domani? Se possiamo farlo oggi, dobbiamo farlo; nessuno può rimandarlo al domani, perché domani possiamo essere qualcosa d’altro. Riteniamo sempre di aver tempo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Citazioni con fonte sconosciuta</span></div><div style="text-align: justify;">Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È solo quando ci rendiamo conto che la vita non ci porta da nessuna parte che essa inizia ad avere un significato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È superando gli ostacoli che l'uomo sviluppa le qualità di cui ha bisogno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'amore è il fuoco eternamente ardente in cui l'umanità e tutto il mondo vengono purificati.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quando ci si accorge di dormire, in quel momento si è già mezzi svegli.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una religione che contraddice la scienza e una scienza che contraddice la religione sono ugualmente false.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><b>Note</b></div><div>Leggi anche le citazioni degli autori: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/05/omraam-mikhael-aivanhov-frasi.html">Omraam Mikhaël Aïvanhov</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2024/02/georges-gurdjieff-frasi.html">Georges Gurdjieff</a></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-54668628733647873242024-02-07T12:38:00.003+01:002024-02-07T12:39:01.487+01:00Citazioni Bibliche dal Siracide<div style="text-align: justify;">Per la serie delle "Citazioni Bibliche", presentiamo una selezione di massime e citazioni tratte dal <b>Siracide</b>, libro sapienziale dell'Antico Testamento risalente al II sec. a.e.c. "Siracide" o <b>Ben Sirach</b> è il nome dell’autore di questo libro ricco di insegnamenti e di saggi consigli, il cui testo originale in ebraico andò perduto, ma di cui esiste una sua traduzione in greco. Con queste parole si conclude il libro di Siracide:</div><div style="text-align: justify;"><blockquote>"Un insegnamento di sapienza e di scienza ha condensato in questo libro Gesù, figlio di Sirach, figlio di Eleazaro, di Gerusalemme, che ha effuso la saggezza dal suo cuore. Beato chi si occuperà di queste cose; ponendole nel suo cuore, diventerà saggio. Se le metterà in pratica, sarà forte in tutto, perché suo sentiero è il timore del Signore".</blockquote></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzvOoDows3ht6MlIL2Lj7j9mAC39uhPy-eE3M283msl007kJQyZNjR-tDW06ExaUIeYfxMTW5fm6AQBVVoBrAmZ2Z4pVzWDTwE6zSyQQ3ryydyAOq03Ra6y2_7-l46-G9qqcM8EUoMVZlUYRU7sWUAXtWIMhezw7PSEXIMBhwZV-eVsi69Y2qaGog0tUY/s600/siracide-tristezza-contentezza.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzvOoDows3ht6MlIL2Lj7j9mAC39uhPy-eE3M283msl007kJQyZNjR-tDW06ExaUIeYfxMTW5fm6AQBVVoBrAmZ2Z4pVzWDTwE6zSyQQ3ryydyAOq03Ra6y2_7-l46-G9qqcM8EUoMVZlUYRU7sWUAXtWIMhezw7PSEXIMBhwZV-eVsi69Y2qaGog0tUY/w400-h266/siracide-tristezza-contentezza.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Non abbandonarti alla tristezza e non tormentarti nei tuoi pensieri.<br />La gioia del cuore è vita per l’uomo, la contentezza<br />gli moltiplica i giorni. (Siracide)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;">Guai ai cuori deboli e alle mani fiacche, al peccatore che cammina su due sentieri. Guai al cuore meschino che non crede, perché non avrà protezione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La collera ingiusta non sarà scusata, perciò l’eccesso della sua ira sarà causa della sua caduta.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>L’uomo paziente si domina in tempo, ma poi avrà soddisfazione. Per un certo tempo nasconde i suoi pensieri, ma le labbra di molti celebreranno la sua prudenza.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non fare l’ipocrita davanti agli uomini, ma controlla le tue parole.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Accetta tutto quello che s’abbatte su di te e nelle vicende più umilianti sii paziente: come l’oro si purifica nel fuoco così gli eletti nel crogiuolo del dolore.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Quanto più sei grande, tanto più umiliati, così troverai grazia al cospetto del Signore.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>L’acqua spegne il fuoco che divampa, così l’elemosina espia i peccati.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chi ricambia con il bene viene ricordato anche dopo, e al momento della sua caduta troverà sostegno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non defraudare il povero di quanto gli è necessario per vivere e non essere insensibile allo sguardo di chi è nel bisogno.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non inasprire il cuore di chi è esasperato e non rifiutare un dono a chi chiede.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non sviare l’occhio dal bisognoso, per non dargli motivo di maledirti: se ti maledice nell’amarezza del suo cuore, colui che l’ha creato esaudirà la sua preghiera.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Pondera le circostanze e temi il male, ma non vergognarti di te stesso: perché c’è una vergogna che conduce al peccato e c’è una vergogna che porta gloria e grazia.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non rinnegare te stesso per riguardo agli altri, non essere timido quando rischi la rovina.</div><div><br /></div><div>Non trattenere la parola quando è necessaria e non nascondere la tua sapienza, perché nella parola si riconosce la sapienza, e l’intelligenza nella risposta della lingua.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non contrastare la verità, ma vergognati della tua ignoranza.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non sottometterti allo stolto e non aver soggezione del potente. Lotta per la verità sino alla morte e il Signore Dio combatterà al tuo fianco.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non essere temerario con la lingua e poi pigro e inerte nel tuo lavoro.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non essere come un leone nella tua casa e non fare l’eroe davanti ai tuoi servi.</div><div><br /></div><div>Non sia la tua mano tesa per prendere e chiusa nel dare.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Sii costante in quello che pensi e sia una sola la tua parola.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sii pronto nell’ascoltare e ponderato nel rispondere.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Se puoi, rispondi al tuo prossimo, se non puoi, poni la mano sulla bocca. Gloria e disonore sono in potere di colui che parla: la lingua dell’uomo è la sua rovina.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non farti la fama di uomo doppio e non calunniare con la tua lingua, perché se c’è vergogna per il ladro, c’è amara condanna per l’uomo falso.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non sbagliare nelle grandi cose come nelle piccole, e non mutarti da amico in nemico.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La passione sfrenata rovina chi la possiede e lo rende ridicolo ai suoi nemici.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Siano molti coloro che vivono in pace con te, ma i tuoi consiglieri uno su mille.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Prima di farti un amico mettilo alla prova, non confidarti subito con lui. C’è chi è amico quando gli conviene, ma non resiste nel giorno della tua disgrazia.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Tieniti lontano dai nemici, sii circospetto anche con gli amici. L’amico fedele è solido rifugio: chi lo trova, trova un tesoro.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non fare il male e il male non ti prenderà. Allontanati dall’ingiustizia ed essa starà lontana da te.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Onora tuo padre con tutto il cuore e non dimenticare le doglie di tua madre. Ricordati che da loro fosti generato; potrai ricambiarli per quanto hanno fatto?</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non perdere l’occasione d’una moglie saggia e buona, perché la sua grazia vale più dell’oro.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Hai figli? Pensa alla loro educazione e piegali alla sottomissione fin da bambini. Hai figlie? Veglia sul loro corpo, e con loro non mostrarti troppo indulgente.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Chi ama il proprio figlio usa spesso la sferza, per gioire di lui quando è grande.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non voltare le spalle a chi è nel pianto e soffri con coloro che soffrono.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non sgridare chi si ravvede dal peccato; ricordati che tutti siamo colpevoli.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non gioire per la morte di qualcuno; ricordati che tutti moriremo.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Con un temerario non metterti in viaggio, per non aggravare i tuoi guai; egli agirà a suo capriccio e la sua stoltezza rovinerà entrambi.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non essere geloso con la donna che ami, per non insegnarle a fare il male a tuo danno.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non avvicinare una donna licenziosa, per non cadere nei suoi lacci.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Allontana l’occhio dalla donna avvenente e non fissare le bellezze d’una estranea: molti ha sedotto la bellezza d’una donna, il suo amore brucia come un fuoco.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non sederti insieme con la moglie d’un altro, in sua compagnia non bere ad una festa, perché la tua anima non le corra dietro e tu cada, insanguinato, nella perdizione.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non lasciare il vecchio amico, perché quello nuovo non è uguale a lui. L’amico nuovo è come il vino nuovo: lo bevi con piacere quando è invecchiato.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non invidiare il successo del peccatore, perché non sai quale sarà la sua fine.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Sii modesto, ma pensa al tuo onore; fatti valere secondo il tuo merito.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non lodare un uomo per la sua bellezza e non condannarlo per la sua apparenza. Piccola è l’ape tra i volatili, ma il suo frutto è il più dolce di tutti.</div><div><br /></div><div><div>Non condannare senza previo esame, prima rifletti e poi giudica. Non rispondere prima d’aver ascoltato, non interrompere il discorso di un altro. Non t’infervorare in ciò che non ti riguarda, non t’immischiare nelle liti dei peccatori.</div></div><div><br /></div><div><div>Non elogiare nessuno prima che muoia, perché l’uomo si conosce veramente dalla sua fine.</div></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non introdurre chiunque nella tua casa, perché sono molti gli agguati dell’imbroglione.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Se aiuti un uomo pio, avrai la ricompensa, se non da lui, certo dall’Altissimo.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>L’amico non si rivela nella prosperità né il nemico si nasconde nell’avversità. La prosperità rende tristi i nemici, ma l’avversità allontana anche gli amici.</div><div><br /></div><div><div>Non confidarti mai con il tuo nemico, perché la sua cattiveria fa ruggine come il metallo. Anche se si umilia e fa tanti inchini, fa’ attenzione e guàrdati da lui.</div></div><div><br /></div><div><div>Chi si commuove per un incantatore morso da un serpente, o di quanti s’accostano alle bestie feroci? Così è per chi frequenta il peccatore e si associa ai suoi peccati.</div></div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div>Il nemico ha parole dolci sulle labbra, ma nel cuore medita di gettarti nella fossa; potrà anche lacrimare con gli occhi, ma, all’occasione, neppure il sangue lo tratterrà.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Il ricco che vacilla è sostenuto dagli amici, ma il povero che cade è respinto anche dagli amici. Il ricco che sbaglia ha molti difensori; se dice sciocchezze, lo scusano. Se sbaglia il povero, lo condannano; se parla con senno, non l’ascoltano. Parla il ricco e tutti tacciono, innalzano il suo dire fino al cielo. Parla il povero e dicono: «Chi è costui?». Se inciampa, lo spingono a terra.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>All’uomo gretto non si addice la ricchezza e a che cosa servono i tesori all’invidioso? Chi accumula a forza di privazioni accumula per gli altri; costoro potranno sperperare i suoi beni.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non privarti dei giorni lieti e non ti sfugga nulla di ogni buon desiderio. Non lascerai ad altri il frutto delle tue fatiche e non passerà agli eredi il frutto dei tuoi sacrifici? Da’ e prendi, goditi la vita, perché negli inferi non si cerca l’allegria.</div><div><br /></div><div><div>Quando aiuti qualcuno non rimproverarlo e quando doni non avere parole amare. La rugiada non calma la calura? Così la buona parola vale più del dono che si fa. La parola non è accetta più del dono stesso? Nell’uomo generoso si trovano l’una e l’altro. Lo stolto rimprovera senza cortesia, e il dono dell’avaro non rallegra gli occhi.</div></div><div><br /></div><div><div>Prima di parlare istruisciti; e cùrati prima di ammalarti.</div></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ricorda la fame quando c’è l’abbondanza, la povertà e il bisogno quando sei nel tempo della ricchezza.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non seguire le tue passioni e trattieniti di fronte ai desideri. Quando ti concedi la soddisfazione della passione, essa ti renderà oggetto di scherno ai tuoi nemici.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non divertirti con troppi piaceri, per non impoverirti con i loro costi. Non ridurti in miseria per i debiti dei banchetti, quando non hai denaro nella borsa.</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div>Il vino e le donne fanno perdere il senno, ma è più pericoloso frequentare le prostitute.</div><div><br /></div><div>Chi fa il peccato danneggia se stesso.</div><div><br /></div><div><div>Appura con l’amico quello che spesso è solo una calunnia, e non credere a tutto ciò che senti. Si può scivolare, ma senza volerlo, e chi non ha sbagliato con la lingua?</div></div><div><br /></div><div><div>Chi tace sarà riconosciuto saggio, ma è odiato chi parla troppo. C’è chi tace perché non sa rispondere, e c’è chi tace in attesa del momento propizio. L’uomo saggio tace fino al tempo giusto, il fanfarone e lo sciocco non sanno aspettare.</div></div><div><br /></div><div><div>Sapienza nascosta e tesoro invisibile, non sono entrambi inutili? Vale più l’uomo che nasconde la stoltezza che l’uomo che nasconde la sapienza.</div></div><div><br /></div><div><div>L’intimo dello stolto è come un vaso frantumato, non trattiene alcuna conoscenza. Se un uomo saggio ascolta una parola sensata, la loda e vi aggiunge del suo; se l’ascolta il dissoluto, se ne dispiace e se la butta dietro le spalle.</div></div><div><br /></div><div><div>Il cuore degli stolti è nella loro bocca, ma la bocca dei saggi è nel loro cuore.</div></div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div>Insegnare allo stolto è come incollare cocci o svegliare chi dorme un sonno profondo. Parlare allo stolto è come parlare a chi dorme: alla fine dirà: «Di che si tratta?».</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Piangi sul morto, perché ha perso la luce, ma compiangi lo stolto, perché ha perso il giudizio: è meno triste piangere il morto che ora riposa, ma la vita dello stolto è peggio della morte.</div><div><br /></div><div><div>La travatura ben connessa che stringe le mura non si scompagina durante un terremoto, così un cuore saldo nella decisione ben maturata non si scoraggia nel momento del pericolo.</div></div><div><br /></div><div><div>Un cuore sorretto da intelligenza e riflessione è un fregio intarsiato su muro intonacato. I ciottoli posti in alto non resistono al vento, così il cuore dello stolto, basato sulle sue fantasie, non resiste di fronte a qualsiasi paura.</div></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Conquistati la fiducia del prossimo quando ha bisogno, per averne profitto quando sta bene.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Se non hai raccolto nella giovinezza, che cosa pensi di trovare nella vecchiaia?</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Quanto è grande chi trova la sapienza, ma nessuno è più grande di chi teme il Signore!</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Dal frutto si apprezza chi coltiva l’albero, così la parola rivela l’intimo dell’uomo. Non lodare l’uomo prima di averlo sentito ragionare: solo così, infatti, si prova il suo valore.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Chi svela i segreti perde la fiducia e più non trova per sé un amico.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Si può fasciare una ferita e perdonare un insulto, ma chi tradisce i segreti non ha più speranza.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Il colpo di frusta produce le lividure, il colpo della lingua spezza le ossa. Molti sono caduti colpiti dalla spada, ma non quanti sono caduti per colpa della lingua.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Recinta pure il tuo orto con le spine e metti sotto chiave l’argento e l’oro, ma pesa anche sulla bilancia le tue parole e metti sulla tua bocca una porta sprangata.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Chi tira in alto la pietra, questa gli ricade in testa, così un colpo a tradimento ferisce chi lo vibra; chi scava una fossa vi cade dentro e chi tende una trappola v’incappa; chi fa il male, questo gli si riverserà addosso, senza che egli sappia da dove gli viene.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Questo basta per vivere: acqua, pane, mantello e una casa che copra la propria intimità. È meglio vivere da povero al riparo di pochi legni che mangiare sontuosamente in casa d’altri.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Meglio il povero sano e forte nel corpo che il ricco tribolato nella salute. Salute e vigore sono meglio di tutto l’oro, la buona salute val più che un’immensa ricchezza. Non c’è miglior ricchezza della salute del corpo, né migliore allegrezza della gioia del cuore.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non abbandonarti alla tristezza e non tormentarti nei tuoi pensieri. La gioia del cuore è vita per l’uomo, la contentezza gli moltiplica i giorni.</div><div><br /></div><div><div>Chi ama l’oro non vivrà nella giustizia, chi insegue il denaro vi trova l’inganno.</div></div><div><br /></div><div><div>Come afferrare l’ombra e inseguire il vento così è il confidare nei sogni.</div></div><div><br /></div><div><div>La bellezza d’una donna rallegra il volto, supera ogni altro desiderio dell’uomo. Se poi ha sulla sua lingua bontà e gentilezza, suo marito non è come gli altri uomini. </div></div><div><br /></div><div><div>Non vivere da mendicante, è meglio morire che mendicare. Per l’uomo che guarda alla tavola altrui l’esistenza non merita il nome di vita.</div></div><div><br /></div><div><div>Abbi cura del tuo buon nome: esso ti rimarrà più di mille grandi tesori d’oro. I giorni di una vita felice sono limitati, invece il buon nome resta per sempre.</div></div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div style="text-align: justify;">Per la serie delle Citazioni Bibliche vedi anche: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/08/proverbi-biblici.html">Libro dei Proverbi</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/02/frasi-evangeliche.html">Citazioni Evangeliche</a></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-35986008250298211652024-02-06T11:07:00.003+01:002024-02-06T11:12:55.921+01:00Frasi e citazioni di Rossella Calabrò<div style="text-align: justify;">Selezione di frasi e battute umoristiche di <b>Rossella Calabrò</b> (Milano, 1959), scrittrice, copywriter e blogger. Le seguenti citazioni sono tratte dai libri di Rossella Calabrò: <i>Perché le donne sposano gli opossum?</i> (2010), <i>Cinquanta sbavature di Gigio</i> (2012), <i>Cinquanta smagliature di Gina</i> (2012), <i>Il bistrò dei libri e dei sogni</i> (2018).</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaOB4XqoBmQ3ie66wMDDUWZxiGTAaG-TMBhk1NKGfWBYML5o6PNQhVCP0oRIjfGRvy0HVg9Nyy5VLEMOkHi_S5GUY6BnWd6hjxrkBjkuKKpKGDUYXlnm9pRlHhQ_Ri7W1enPDZlVRmoOA_-ELGp5QpGqx6T7nJQuVIbogT5xgBImGECOHv436p7RvBpA4/s600/calabro-personalita-aspetto-fisico.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaOB4XqoBmQ3ie66wMDDUWZxiGTAaG-TMBhk1NKGfWBYML5o6PNQhVCP0oRIjfGRvy0HVg9Nyy5VLEMOkHi_S5GUY6BnWd6hjxrkBjkuKKpKGDUYXlnm9pRlHhQ_Ri7W1enPDZlVRmoOA_-ELGp5QpGqx6T7nJQuVIbogT5xgBImGECOHv436p7RvBpA4/w400-h266/calabro-personalita-aspetto-fisico.jpeg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Passiamo la vita a farci apprezzare per la personalità e non per<br />l’aspetto fisico. Quando finalmente ci apprezzano per la<br />personalità e non per l’aspetto fisico, ci girano i coglioni.<br />(Rossella Calabrò)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Perché le donne sposano gli opossum?</span></div><div style="text-align: justify;">© Emma Books, 2010</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Avete mai notato nel vostro uomo una strana tendenza a eclissarsi quando c’è bisogno di lui? A fingere di dormire mentre voi state ancora litigando come ossesse? Ad assumere un’espressione totalmente rintronata, della serie: non c’ero, e se c’ero dormivo, quando gli chiedete un’opinione?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’Opossum sapiens, a differenza dello struzzo, non nasconde la testa sotto la sabbia, né sotto il tappeto persiano. Il nostro paraculide, se annusa un conflitto familiare o una posizione netta da prendere, si finge inesorabilmente morto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Cinquanta sbavature di Gigio</span></div><div style="text-align: justify;">Il lato B della trilogia più hot dell'anno © Sperling e Kupfer, 2012 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;">Mr Grey è bellissimo. Occhi: grigi come il cielo prima di una tempesta ormonale. Mani: grandi come l’amico single che sta sotto la cintura. Capelli: da farci un nido. </div><div style="text-align: justify;">E il Gigio? Occhi: due. Mani: anche. Capelli: eroici. Si possono ammirare presso il monumento dei Caduti eretto in loro onore.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mr Grey è un uomo decisamente misterioso. </div><div style="text-align: justify;">Ma anche il Gigio è un uomo decisamente misterioso. Non ha mai rivelato il motivo per cui è incapace di azionare il tasto ON della lavatrice.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mr Grey è il mago delle maialate sotto le lenzuola. Anche il Gigio. Il guaio è quando sventola le lenzuola per disperdere i gas. Mr Grey coinvolge la sua bella in situazioni estreme, intrise di pericolo e di colpi di scena da brivido. </div><div style="text-align: justify;">Anche il Gigio: alle riunioni di condominio ci manda sempre la Gina.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>«Oh, sì, lasciati andare», esorta Mr Grey con occhi liquidi in cui nuotano ormoni grossi come trote.</div><div>«Oh, ma non è che ti stai lasciando un po’ andare?» chiede il Gigio osservando il piccolo marsupio di adipe che sovrasta il pube della Gina.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mr Grey giura che, prima di incontrare Anastasia, non ha mai dormito con una donna. </div><div style="text-align: justify;">Anche il Gigio giura che non hai mai dormito mentre andava a letto con una donna. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Durante l’amplesso Mr Grey rassicura ed eccita la sua amata sussurrandole in continuazione che è bellissima.</div><div style="text-align: justify;"><div>Durante l’amplesso il Gigio rassicura se stesso elencando mentalmente una serie di epiteti irripetibili, al fine di eccitarsi come un babbuino.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Durante il sesso probabilmente Mr Grey trae ispirazione dai grandi dominatori della Storia. </div><div style="text-align: justify;">Al Gigetto, invece, lo ispira un casino Pipino il Breve.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mr Grey guida i giochi erotici per regalare orgasmi multipli alla sua donna. Il Gigio guida la Multipla.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si racconta che Mr Grey balli divinamente. Il Gigio racconta balle divinamente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Cinquanta smagliature di Gina</span></div><div style="text-align: justify;">© Sperling e Kupfer, 2012 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In ogni donna ci sono almeno cinquanta (mila) sfumature, sbavature, smagliature, che la rendono tanto ricca interiormente quanto incomprensibile all’altra metà del cielo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un rimedio naturale al cento per cento, efficacissimo contro le smagliature interiori. Si chiama autoironia. Che, combinazione, oltre a far più bella la pelle come ogni sorriso, è l’arma di seduzione più potente che ci sia. Meglio del botox.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La perfezione, diciamocelo, è un po’ una cazzata.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Lo shopping è l’unica attività al mondo che non ha secondi fini. Una Gina fa shopping per fare shopping. Stupisce la grossolana superficialità di chi pensa che i capi acquistati si debbano anche indossare.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La bilancia? È quel fottuto parallelepipedo sul quale ogni Gina sale mestamente con l’espressione di chi si accosti al patibolo. Il boia è lì, nascosto nel display, pronto a far scattare la ghigliottina.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La palestra? Intanto, occorre ricordare che l’atto di iscriversi non è sufficiente. Tocca anche andarci. Ma in ogni caso, se la pelle ha ceduto, ha ceduto, e anche il pilates, detto Ponzio, se ne lava la mani.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non affermate di essere più razionali di lei. È una mossa assolutamente irrazionale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dopo diciotto ore in un reggiseno a balconcino, viene solo voglia di buttarsi giù dal cornicione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tenere sotto controllo ogni cosa fa perdere il controllo di se stesse.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni Gina vorrebbe abitare in una grande cabina-armadio provvista di piccola casa per riporre ordinatamente i familiari.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>«Veda, Gina, questo prodotto rappresenta l’avanguardia tecnologica coniugata a un prezzo abbordabilissimo, dispone di touch screen, processore Intel, Bluetooth, batteria al litio, schermo retroilluminato, due porte USB, un procione di titanio, due babbuini di silicio, 8 gigabyte di memoria...»</div><div>«Sì, va be’, ma c’è viola?»</div><div><br /></div><div><div>Passiamo la vita a farci apprezzare per la personalità e non per l’aspetto fisico. Quando finalmente ci apprezzano per la personalità e non per l’aspetto fisico, ci girano i coglioni.</div></div><div><br /></div><div>Quando con un uomo ci sentiamo libere di essere totalmente noi stesse, quello è l’uomo giusto.</div><div><br /></div><div><div><span style="font-size: x-large;">Il bistrò dei libri e dei sogni</span></div><div>© Mondadori, 2018 - Selezione Aforismario</div></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Bisogna imparare ad ascoltare le strane storie che i libri racchiudono in sé mentre se ne stanno lì, stretti stretti l’uno contro l’altro, sugli scaffali, o dentro il tepore dei bit di un e-reader. È necessario imparare che ogni parola intravista sul dorso o sulla copertina non ha solo un suono che ci percorre la mente, ma emana anche odori, sapori, immagini, e ha una consistenza di velluto, di roccia, o di mousse al cioccolato. Esattamente come accade per le persone: nel loro nome, o nel loro aspetto, è racchiusa una storia da svelare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questo è il bello dei libri: fanno pensare. E il bello del pensare è che ognuno pensa come vuole.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Oggi i libri non sono fatti solo di carta o di bit, ma anche di autori, di lettori, di persone reali che interagiscono, come storie dentro le storie.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quando scriviamo, e quando viviamo, dentro di noi diamo un suono alle nostre parole e ai nostri sogni. Ma se manca il ritmo, zoppicano, inciampano, cadono. O quantomeno, non battono in sintonia con il cuore. E siccome raccontare significa sedurre, come possiamo pensare di far innamorare qualcuno se non gli facciamo battere il cuore?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I libri sono degli incredibili, splendidi, stupefacenti contenitori di sogni. I sogni di chi li scrive, e i sogni di chi li legge. Basta aprire il cuore, o il mantice, e i sogni vibrano, vengono soffiati fuori in tutta la loro potenza. E voi, voi, potete diventare, con un po’ di tecnica, dei meravigliosi romanzi viventi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non sottovalutate gli errori, mi raccomando, perché anche loro, come i libri chiusi, sono voci del vostro inconscio, che ha molta più voglia di divertirsi del vostro lato conscio. Il quale, detto tra noi, è un gran noioso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I sogni vanno un po’ aiutati: a volte da soli non ce la fanno, sono debolucci, cagionevoli, anche pigri e appesantiti e indolenti, diciamolo, e non hanno la forza di farsi strada per trasformarsi in realtà.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La fiducia, in se stessi o negli altri o nella vita stessa, è una ricchezza ineguagliabile.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Spesso succede che l’universo, o chi per esso, quando sente vibrare in noi le corde della fiducia, decide di mandare sulla Terra un sacco di cose belle. Quando invece percepisce la sfiducia, si offende un po’.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli uomini sono organismi semplici, non gli si possono chiedere troppe cose tutte insieme. Una, o al massimo due se sono particolarmente sagaci. Di più non ce la fanno, gli fonde il cervello. Oppure sono così furbi da aver messo in giro questa leggenda per semplificarsi la vita. In quel caso, <i>chapeau</i>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il mio uomo ideale non è perfetto, ma ha un’imperfezione che funziona perfettamente con la mia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli amori tenuti in vita artificialmente non sono sani. Un no a volte è molto più profondo di un sì.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’amore vive nella pancia, è lì che lo sentiamo, è lì che si allevano farfalle oppure roditori.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Stiamo ancora studiando per capire quali sono i nostri veri sogni, e qual è il vero suono del nostro cuore. Un cuore che certe volte si esprime con note stonate, ma è normale che accada. L’importante è non smettere di ascoltarlo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La morte è una cosa così immensa che non si riesce mai a guardarla tutta in una volta. Ci vuole tempo per vederla, e non basta la vita di tutta l’umanità per comprenderla.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il problema è che, quando ci si commuove in assenza di gravità, le lacrime si staccano dagli occhi e se ne vanno in giro a danzare dappertutto, come piccole gocce di luna.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sia per i viaggi sia per i sogni, l’importante in fondo non è la meta, ma il percorso. Gli incontri, le sorprese, le coincidenze, le piccole magie. Le svolte improvvise, i colpi di scena, le alleanze impreviste, il celebre gancio in mezzo al cielo che spunta così, strada facendo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div style="text-align: justify;">Leggi anche le citazioni delle autrici italiane: <a href="https://www.aforismario.eu/2022/09/michela-andreozzi-frasi.html">Michela Andreozzi</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/06/geppi-cucciari-frasi.html">Geppi Cucciari</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/07/luciana-littizzetto-frasi.html">Luciana Littizzetto</a></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-29320395946813969022024-02-05T12:47:00.003+01:002024-02-08T08:37:32.326+01:00Frasi e citazioni di Georges Gurdjieff<div style="text-align: justify;">Selezione di frasi e citazioni di <b>Georges Gurdjieff </b>(Aleksandropol, 1877 - Neuilly-sur-Seine, 1949), filosofo, scrittore, mistico e musicista armeno, vissuto a lungo in Turchia e in Francia. Il suo insegnamento combina sufismo, scuola mistica dell'Islam e altre tradizioni religiose, ed ha come scopo ultimo lo sviluppo della coscienza e l'evoluzione interiore dell'essere umano:</div><div style="text-align: justify;"></div><blockquote><div style="text-align: justify;">"Mi ero proposto di scrivere tre serie di libri con l'intenzione di esporre un insieme di idee il cui sviluppo mi permettesse di adempiere, prima in teoria poi anche in pratica, secondo un metodo previsto e predisposto, i tre compiti che mi ero prefissi. E cioè: con la prima serie, distruggere nelle persone le false rappresentazioni che essi credono realmente esistenti o, in altri termini, spazzare via senza pietà tutto "il ciarpame accumulatosi nel corso dei secoli nel pensiero umano"; con la seconda, "preparare nuovo materiale da costruzione"; con la terza, infine, 'costruire un nuovo mondo'". [<i>I racconti di Belzebù a suo nipote</i>, 1956].</div><div style="text-align: justify;"></div></blockquote><div style="text-align: justify;">Come ha detto qualcuno, "Gurdjieff è una delle più enigmatiche e soggioganti figure che abbiano traversato il XX secolo. Per molti, incontrarlo volle dire «cambiare la vita», imparare a essere: fra questi René Daumal, Katherine Mansfield, il filosofo Ouspenskij. E molti furono anche i suoi nemici e denigratori, che videro in lui soltanto un mistificatore dai pericolosi poteri". [<i>Adelphi</i>, 1977].</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifs7Rhlc53JZi6HSxmcZZTTnakSWsEMYynFdKrH5XcFcBW5nSbKfCgqG3OErwy-db1yXYv6zGjqKNeB3goFqkPNa7sUr_ePRqZ1yjo9xwbl5fThSvCWn_rnYovTGvd-BF3RHf6LWaIjl_ITrPdvI2aymWzw6wn9Gstl52ecAMqWXpRlPypLJDd0gJPqb8/s600/gurdjieff-scopo-vita.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifs7Rhlc53JZi6HSxmcZZTTnakSWsEMYynFdKrH5XcFcBW5nSbKfCgqG3OErwy-db1yXYv6zGjqKNeB3goFqkPNa7sUr_ePRqZ1yjo9xwbl5fThSvCWn_rnYovTGvd-BF3RHf6LWaIjl_ITrPdvI2aymWzw6wn9Gstl52ecAMqWXpRlPypLJDd0gJPqb8/w400-h266/gurdjieff-scopo-vita.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La vita ci è data per uno scopo elevato e tutti insieme siamo<br />tenuti a servirlo: in ciò consiste la nostra ragion d'essere. Tutti gli<br />uomini senza eccezione sono "schiavi di questa grandezza".<br />(Georges Gurdjieff)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Vedute sul mondo reale</span></div><div style="text-align: justify;"><div>Gurdjieff parie à ses élèves, 1917-1931 - Selezione Aforismario</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Per una reciproca comprensione, non è sufficiente che chi parla sappia come parlare, è anche necessario che chi ascolta sappia come ascoltare.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se un uomo è sincero con se stesso, deve ammettere che anche gli adulti, come i bambini, sono privi di morale. La nostra morale è del tutto teorica e automatica. Se siamo veramente sinceri, possiamo vedere quanto siamo cattivi. </div><div style="text-align: justify;"><div><br /></div><div>L'educazione è una maschera che non ha niente a che vedere con la nostra natura.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Siamo tutti quanti uguali, e ciascuno di noi, che è bravissimo a vedere la pagliuzza nell'occhio del vicino, è cieco ai propri peggiori difetti. Se un uomo è capace di vedere se stesso, può mettersi al posto di un altro, sapendo di non valere di più.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Se volete essere migliori, sforzatevi di aiutare il prossimo.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>In realtà, un uomo non ha la capacità di aiutarne o sostenerne un altro, per la semplice ragione che non riesce nemmeno ad aiutare se stesso.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La gente oggi non fa che studiare sgambetti per farsi cadere a vicenda.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Innanzitutto, dovete pensare a voi stessi, dovete cercare di sollevarvi da soli. Dovete essere egoisti. L'egoismo è la prima tappa sulla via dell'altruismo.</div><div><br /></div><div><div>Noi insegniamo ai nostri figli a diventare degli egoisti ordinari, coi risultati che tutti conosciamo. Ma è necessario giudicare i figli sempre a partire da noi stessi. Noi sappiamo come siamo fatti, e possiamo essere certi che i nostri figli, con l'educazione moderna, nel migliore dei casi diventeranno come noi.</div></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Se volete il bene dei vostri figli, dovete prima volere il vostro. Infatti, se voi cambiate, cambieranno anch'essi. Pensando al loro avvenire, per un certo tempo dovete dimenticarli e pensare a voi stessi.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Se siete soddisfatti di voi, allora potete continuare ad allevare i vostri figli come avete fatto finora, sentendovi la coscienza a posto. ma siete soddisfatti di voi?</div><div><br /></div><div><div>Dobbiamo sempre partire da noi stessi, prenderci come esempio, poiché non siamo in grado di vedere gli altri dietro la maschera che portano. Soltanto conoscendo noi stessi possiamo vedere gli altri, Infatti, interiormente gli uomini sono tutti uguali.</div></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Gli altri sono come noi: hanno le medesime buone intenzioni di diventare migliori senza riuscirci, incontrano le nostre stesse difficoltà, sono altrettanto infelici e, esattamente come noi, si pentono quando ormai è troppo tardi. Perdonate loro di essere come sono oggi, e pensate al domani. Se avete pietà di voi, allora, pensando al futuro, dovete avere pietà degli altri.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ogni uomo ha le proprie debolezze e, se lo guardiamo da vicino, il miraggio di grandezza e di potenza svanisce.</div><div><br /></div><div><div>Se un uomo sa essere sincero verso se stesso, non sincero come s'intende abitualmente, ma spietatamente sincero, allora, di fronte alla domanda: «Che cosa sei?» non conterà su una risposta rassicurante.</div></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non è strano che le persone dedichino così poca attenzione a se stesse, alla conoscenza di se stesse? Non è strano che chiudano gli occhi con tanto sciocco compiacimento su ciò che sono realmente, e che passino la vita nella piacevole convinzione di rappresentare qualcosa di prezioso? Esse dimenticano di guardare il vuoto insopportabile che si cela dietro la superba facciata creata dal loro autoinganno, e non si rendono conto che questa facciata ha un valore puramente convenzionale.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ci sono degli uomini che cercano, che hanno sete della verità profonda e si sforzano di trovarla, che tentano di risolvere i problemi posti dalla vita, di arrivare all'essenza delle cose, dei fenomeni, e di penetrare in se stessi. Se un uomo ragiona e pensa in modo corretto, qualunque strada segua per risolvere questi problemi deve inevitabilmente ritornare a sé e cominciare a risolvere il problema di ciò che egli stesso rappresenta e di qual è il suo posto nel mondo che lo circonda. Infatti, senza questa conoscenza, la sua ricerca sarà priva di un centro di gravità.</div><div><br /></div><div><div>Le parole di Socrate: «Conosci te stesso» restano il motto di tinti coloro che cercano la vera conoscenza e l'essere.</div></div><div><br /></div><div><div>Ogni individuo viene al mondo simile a un foglio di carta |bianca; ma le circostanze e le persone che gli stanno intorno fanno a gara per imbrattare questo foglio e per ricoprirlo di ogni genere di scritte. Ed ecco intervenire l'educazione, le lezioni di morale, il sapere che chiamiamo conoscenza, tutti i sentimenti di dovere, onore, coscienza ecc.</div></div><div><br /></div><div><div>L'uomo non è libero, tanto nelle sue manifestazioni che nella vita. Non può essere ciò che vorrebbe essere, e nemmeno ciò che crede di essere. Non somiglia all'immagine che ha di se stesso, e le parole "uomo, corona della creazione" non gli si adattano.</div></div><div><br /></div><div><div>Per avere il diritto di chiamarsi uomo, bisogna essere un uomo, ed "essere un uomo" è possibile soltanto grazie alla conoscenza di sé, e al lavoro su di sé nella direzione indicata da, tale conoscenza.</div></div><div><br /></div><div><div>Dobbiamo lottare per liberarci, se vogliamo lottare per conoscerci.</div></div><div><br /></div><div><div>Conoscere e sviluppare se stessi costituiscono un impegno così importante e così serio, cui bisogna dedicare uno sforzo così intenso, che assumerselo nel modo solito, in mezzo a tutte le altre cose, è impossibile. L'uomo che si assume questo impegno deve metterlo al primo posto nella propria vita, perché la vita non è così lunga da poterla sprecare in cose inutili.</div></div><div><br /></div><div><div>Un individuo non è necessariamente quel che sembra, e non sono i fatti esteriori o le situazioni che contano, ma la struttura interna dell'uomo e il suo atteggiamento in rapporto a quei fatti.</div></div><div><br /></div><div><div>Noi non abbiamo delle conoscenze che ci appartengano, cioè forniteci dalla vita stessa in modo tale che non ci possano essere sottratte. Tutte le nostre conoscenze non sono altro che semplici informazioni, e possono essere tanto utili quanto inutili. Assorbendole come spugne, noi possiamo facilmente restituirle parlandone con logica e convinzione, pur senza capirci nulla. E con la stessa facilità possiamo perderle, perché non sono nostre, ma sono state riversate dentro di noi come un liquido in un recipiente.</div></div><div><br /></div><div>Briciole di verità sono sparse dappertutto, e per coloro che sanno e comprendono, è impressionante constatare come la gente viva a contatto con la verità, e tuttavia sia cieca e incapace di penetrarla.</div><div><br /></div><div>Per l'uomo che cerca la verità, è molto meglio non addentrarsi negli oscuri meandri della stupidità e dell'ignoranza umana, piuttosto che avventurarvisi da solo. Infatti, senza le indicazioni di qualcuno che sa, egli può subire a ogni passo una modificazione impercettibile della macchina, che lo obbligherà in seguito a perdere molto più tempo a ripararla di quanto ne abbia impiegato a danneggiarla.</div><div><br /></div><div>Non essere troppo curioso, e non perdere tempo con ciò che attira la tua attenzione ma non ne vale la pena. Il tempo è prezioso, e non deve essere sprecato per cose che non sono direttamente in relazione con la tua meta.</div><div><br /></div><div>Per alcuni la religione è una legge, una guida, una direzione. Per altri è un poliziotto.</div><div><br /></div><div>L'anima è un lusso. Non è ancora nato nessuno con un'anima pienamente sviluppata.</div><div><br /></div><div>Noi non siamo i soli a essere vivi. Se è viva una parte, è vivo il tutto. L'universo è come una catena, e la Terra è un anello di questa catena. Dove c'è movimento, c'è vita.</div><div><br /></div><div>Volere è la cosa più potente al mondo. Con una volontà cosciente, si ottiene tutto.</div><div><br /></div><div>L'uomo è come una carrozza a cavalli. Il cavallo che c’è in noi obbedisce a ordini esterni. E il nostro pensiero è troppo debole per avere un'autorità effettiva: interiormente, anche se il pensiero dà ordine che tutto si fermi, non si ferma un bel niente.</div><div><br /></div><div>È possibile studiare il Sole, la Luna. Ma l'uomo ha tutto dentro di sé. In me c'è il Sole, la Luna, Dio. lo sono tutta la vita nella sua totalità. Per comprendere, è necessario conoscere se stessi.</div><div><br /></div><div>Lucidare bene un pavimento è mille volte più importante che scrivere venticinque libri.</div><div><br /></div><div>Lo stupido, l'intelligente, la canaglia, il brav'uomo, tutti quanti, ciascuno a modo suo, sono utili per fare da specchio e per dare impulso all'osservazione e allo studio di sé.</div><div><br /></div><div>Non lasciatevi toccare dalle apparenze: in quanto tali, sono inoffensive. Siamo noi a permettere che ci feriscano.</div><div><br /></div><div>Senza lotta, non ci sono progressi né risultati.</div><div><br /></div><div>Lavorare duro è un ottimo investimento di energia. L'uso consapevole di energia è un investimento redditizio; il suo consumo automatico è uno spreco inutile.</div><div><br /></div><div><span style="font-size: x-large;">I racconti di Belzebù a suo nipote</span></div></div><div style="text-align: justify;">Récits de Belzébuth à son petit-fils, 1956 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La Fede della coscienza è libertà. / La Fede del sentimento è debolezza. / La Fede del corpo è stupidità. / L'Amore della coscienza evoca l'uguale. / L'Amore del sentimento evoca il contrario. / L'Amore del corpo dipende dal tipo e dalla polarità. / La Speranza della coscienza è forza. / La Speranza del sentimento è schiavitù. / La Speranza del corpo è malattia.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni uomo deve sforzarsi di avere il proprio "Io", altrimenti non sarà mai che una "vettura di piazza" su cui qualsiasi passeggero può prendere posto per disporre di lui a suo talento.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mancando nei nostri contemporanei la minima conoscenza e capacità di preparare gli adolescenti in modo appropriato a un'esistenza responsabile mediante un'educazione specifica delle diverse parti che compongono la loro presenza generale, oggigiorno ogni individuo è qualcosa di assurdo e tragicomico al massimo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Finché rimarremo passivi, non solo saremo costretti ad essere puri e semplici strumenti al servizio delle "creazioni involutive" della Natura, ma dovremo anche sottometterci come schiavi per il resto della nostra vita al capriccio degli avvenimenti più ciechi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un uomo in possesso del proprio "Io" entra in una corrente del fiume della vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per noi, uomini contemporanei, il male peggiore è costituito dal fatto che, a causa di varie condizioni della nostra vita ordinaria e specialmente a causa della nostra anormale "educazione", al momento in cui sopraggiunge l'età responsabile possediamo una presenza corrispondente soltanto al ramo del fiume della vita destinato a perdersi negli abissi sotterranei, che quindi imbocchiamo e che da quel momento ci trascina dove vuole e come vuole, mentre noi, senza riflettere alle conseguenze, ci lasciamo trasportare passivamente come relitti alla deriva.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La Nostra Madre Natura, nella sua infinita vigilanza, ha previsto per gli esseri la possibilità di acquisire il nucleo dell'essenza, e cioè il proprio "Io", anche dopo l'inizio dell'età responsabile.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Occorre che voi moriate a tutto ciò che costituisce la vita ordinaria.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutti i profeti inviati dall'Alto, compreso Gesù Cristo, hanno parlato della morte che può intervenire quaggiù, in questa vita, cioè la morte del "tiranno" che fa di noi degli schiavi e la cui distruzione è indispensabile per assicurare la prima grande liberazione dell'uomo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutte le esperienze che, nel momento in cui le facciamo, sembrano terribili, dopo un lasso di tempo talvolta irrisorio - quando ormai, sostituite da altre, ci tornano per caso alla mente e quando, secondo il nostro ragionamento logico, siamo di umore diverso - ci sembra che non valgano nemmeno un "soldo bucato". Infatti i risultati del pensiero e del sentimento conducono spesso l'uomo ordinario a fare "di una pulce un elefante e di un elefante una pulce".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli uomini ordinari − il cui pensiero, per altro già molto labile, diventa ancora più labile in occasione di avvenimenti come guerre, rivoluzioni e simili − vengono catturati dalle funeste elucubrazioni di un demente qualunque, e divenendo letteralmente vittime di tali elucubrazioni, si manifestano in modo totalmente automatico.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci conformiamo alla saggia massima dell'antichità secondo cui «prima di essere davvero altruisti è indispensabile essere egoisti purosangue».</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutte le incomprensioni dilaganti nella nostra vita collettiva, specialmente nelle relazioni reciproche, tutte le contrarietà, le dispute, i regolamenti di conti, le decisioni affrettate − cioè quelle decisioni che, una volta prese, suscitano interminabili processi di "rimorsi di coscienza" − nonché tutti i grandi avvenimenti come le guerre, civili e non, e simili calamità, sono semplici conseguenze di quella proprietà dell'attenzione degli uomini ordinari che non hanno mai lavorato su se stessi, che io chiamerei "rispecchiare la realtà alla rovescia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La vita ci è data per uno scopo elevato e tutti insieme siamo tenuti a servirlo: in ciò consiste la nostra ragion d'essere. Tutti gli uomini senza eccezione sono "schiavi di questa grandezza".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="font-size: x-large;">La vita è reale solo quando «Io sono»</span></div></div><div style="text-align: justify;">La vie n'est réelk que lorsque «]e suis», 1975 (postumo)</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Solo un uomo così, quando dice coscientemente «io sono» - è realmente; «io posso» - può realmente; «io voglio» - vuole realmente.</div><div><br /></div><div><div>Più sarete sinceri gli uni con gli altri, più sarete utili gli uni agli altri.</div></div><div><br /></div><div><div>Essere sinceri con tutti è una debolezza, una schiavitù, a volte sintomo d'isteria. Benché un uomo normale debba mostrarsi capace d'essere sincero, occorre anche che sappia quando, dove e a che fine è necessario esserlo.</div></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Citazioni attribuite</span></div><div style="text-align: justify;">Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Finché mi scambiano per un usignolo, che importa se raglio come un asino?</div><div style="text-align: justify;">[Detto popolare attribuito al Mullah Nassr Eddin]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Meriterà il nome di uomo, e potrà contare su ciò che è stato preparato per lui, solo colui che avrà saputo acquisire i dati necessari per conservare indenni sia il lupo sia l’agnello che gli sono stati affidati.</div><div style="text-align: justify;">[Anonimo]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div style="text-align: justify;">Leggi anche le citazioni di: <a href="https://www.aforismario.eu/2019/05/omraam-mikhael-aivanhov-frasi.html">Omraam Mikhaël Aïvanhov</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/08/osho-frasi.html">Osho</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2024/02/petr-uspenskij-frasi.html">Pëtr Uspenskij</a></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-41650713211519702072024-02-04T09:55:00.002+01:002024-02-10T12:30:50.325+01:00Frasi e citazioni sulla Ricetta della Felicità<div style="text-align: justify;">Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla <b>ricetta della felicità e del successo</b>. Come introduzione, riportiamo una "<b>ricetta di vita</b>" consigliata da Catena Fiorello: </div><div style="text-align: justify;"><blockquote>"Questa ricetta non esiste nella storia, non la troverete in nessun libro e in nessuna canzone, ma è l’unica che vorrei consigliare. Si prepara in un minuto o in dieci ore, qualche volta in lunghi anni, e appartiene a tutti. Mescolate amore, volontà, sogni nel cassetto e pazienza contro le avversità, non scoraggiandovi nei momenti più duri. Siamo persone, solo persone; non abbiamo coraggio per tutti i problemi che potrebbero arrivare. Ma possediamo un’arma: la nostra forza interiore, che può fare miracoli. Quindi, usiamola senza parsimonia, mischiandola all'impasto che vi ho già fatto preparare. Tutto questo diventerà pane. Mettiamolo poi nel forno riscaldato del cuore e lasciamo che diventi buono e croccante. Sono sicura che, solo così, si conserverà bene e non si affloscerà. Servire all'occorrenza, e sempre col sorriso sulle labbra. Vedrete, sazia!, e ne rimane. [<i>Dacci oggi il nostro pane quotidiano</i>, 2013].</blockquote></div><div style="text-align: justify;"><div>Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sull'essere felici, sulla ricerca della felicità e sul rapporto tra felicità e denaro. [I link sono in fondo alla pagina].</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzbbNG4JiB-Zbhuiu4yTwnbMFB1MfOsmXOrWGbscWfMrFY5o5X-T4cgMdKybhznR1I1wLe9l5syZ42lG55UHjeUL4kY_Vf7kbDzbMemC9iwnSrE2OHiuBf0xGDCQAYnq95_jtviLS3Dk_C0OjPZ-cb93o6PHXdYpDIy_UKThC8eqmASTvhNQZUZVdDPGY/s600/beigbeder-ricetta-stare-meglio.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzbbNG4JiB-Zbhuiu4yTwnbMFB1MfOsmXOrWGbscWfMrFY5o5X-T4cgMdKybhznR1I1wLe9l5syZ42lG55UHjeUL4kY_Vf7kbDzbMemC9iwnSrE2OHiuBf0xGDCQAYnq95_jtviLS3Dk_C0OjPZ-cb93o6PHXdYpDIy_UKThC8eqmASTvhNQZUZVdDPGY/w400-h266/beigbeder-ricetta-stare-meglio.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ricetta per stare meglio. Ripetere spesso queste tre frasi:<br />1. La felicità non esiste. 2. L'amore è impossibile. 3. Niente è grave.<br />(Frédéric Beigbeder)</td></tr></tbody></table><div>Cercare di vivere la vita secondo un piano elaborato con concretezza è come cercare di comprare gli ingredienti di una ricetta al supermarket. Si prende uno di quei carrelli che non vanno mai nella direzione in cui li spingi, e si finisce per comprare cose completamente diverse. Che te ne fai? Che te ne fai della ricetta?</div><div><div><b>Douglas Adams</b>, Praticamente innocuo, 1992</div></div><div><br /></div><div><div>Ci sembra che manchi sempre un ingrediente fondamentale per la ricetta della felicità. Una condizione senza la quale la nostra possibilità di essere felici non si può realizzare. Ma attenzione: se non riesco ad esser felice ora, come posso pensare di esserlo in futuro? Se non riesco a godere di quello che sono e di ciò che mi circonda, cosa mi garantisce che lo farò quando avrò realizzato il sogno?</div></div><div><b>Gianluca Antoni</b>, Realizza i tuoi sogni, 2012</div><div><br /></div><div><div>La mia ricetta per il successo? L’entusiasmo. Penso che valga perfino di più delle abilità professionali.</div><div><b>Edward Victor Appleton</b> [1]</div></div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div>Una buona rendita è la migliore ricetta per la felicità di cui abbia mai sentito parlare.</div><div>[A large income is the best recipe for happiness I ever heard of].</div><div><b>Jane Austen</b>, Mansfield Park, 1814</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ricetta per il successo. Prendere l'ovvio, aggiungere una tazza di cervello, un generoso pizzico d'immaginazione, una secchiata di coraggio e audacia, mescolare bene e portare a ebollizione.</div><div><b>Bernard Baruch</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ricetta per il successo: sii educato, preparati per tutto ciò che ti viene chiesto di fare, tieniti in ordine, sii allegro, non essere invidioso, sii onesto con te stesso, così sarai onesto anche con gli altri, sii disponibile, interessati al tuo lavoro, non compatirti, sii pronto a lodare, sii leale con i tuoi amici, evita i pregiudizi, sii indipendente, interessati alla politica e leggi i giornali.</div><div><b>Bernard Baruch</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ricetta per stare meglio. Ripetere spesso queste tre frasi: 1) La felicità non esiste. 2) L'amore è impossibile. 3) Niente è grave.</div><div>[Recette pour aller mieux. Répéter souvent ces trois phrases : le bonheur n’existe pas. L’amour est impossible. Rien n’est grave].</div><div><b>Frédéric Beigbeder</b>, L'amore dura tre anni, 1997</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La ricerca della perfezione mi sembra la "ricetta" del massacro, e la prospettiva non migliora se a pretenderla è il più sincero degli idealisti, il più puro di cuore.</div><div style="text-align: justify;"><b>Isaiah Berlin</b>, Sulla ricerca dell'ideale, 1988</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ti darò la ricetta della felicità: accontentarsi di ciò che si è e di ciò che si ha. </div><div style="text-align: justify;"><b>Michel Bussi</b>, I viaggi di Corentin, 2019</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>È l'altruismo che deve prevalere in amore. Se godiamo solo per noi non siamo nessuno. Pensare al partner è l'unica ricetta buona per essere dei grandi amatori.</div><div><b>Franco Califano</b>, Il cuore nel sesso, 2000</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una ricetta sicura di infelicità? Il sommarsi di due «rimedi». </div><div style="text-align: justify;"><b>Silvio Ceccato</b>, Ingegneria della felicità, 1985</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La trovero, prima o poi, la ricetta giusta, mi dico. Ieri pensavo che la felicità fosse fatta da stabilità economica, solidità emotiva e quotidianità. Oggi credo che la ricetta contenga tanto amore, parecchi sorrisi e un milione di baci e abbracci. Abbiamo tutto quello che ci serve per essere felici, dobbiamo solo imparare ad amalgamare bene gli ingredienti e attendere che il lievito del tempo faccia il resto, facendoci dimenticare cosa abbiamo perso, ma ricordandoci ogni giorno quello che ancora abbiamo. Quello per cui essere felici.</div></div><div style="text-align: justify;"><b>Grazia Cioce</b>, La ricetta della felicità, 2017</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La mia ricetta della felicità: Una dose di stabilità economica. Una spruzzata di solidità emotiva. Condita con la quotidianità. Tanto amore. Un milione di baci e abbracci. Far lievitare dal tempo.</div></div><div style="text-align: justify;"><b>Grazia Cioce</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dagli spazzini agli snob, tutti prodigano la loro generosità criminale, tutti dispensano ricette di felicità, tutti vogliono dirigere i passi di tutti: la vita in comune diviene perciò intollerabile, e la vita con se stessi più intollerabile ancora: quando non si interviene negli affari altrui, si è così preoccupati dei propri che si converte in religione il proprio io, oppure, apostoli alla rovescia, lo si nega: siamo vittime del gioco universale...</div><div style="text-align: justify;"><b>Emil Cioran</b>, Sommario di decomposizione, 1949</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Esiste una ricetta antica e sicura per mantenere la pace interiore: dare sempre la colpa gli altri.</div><div><b>René Daumal</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Pensare come i nostri contemporanei è la ricetta della prosperità e della stupidità.</div><div><b>Nicolás Gómez Dávila</b>, In margine a un testo implicito, 1977/92</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La grande ricetta per il successo è lavorare, e lavorare sempre.</div><div><b>Leon Gambetta</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non è di ricette che abbiamo bisogno, né di essere rassicurati, ma di sfuggire all'insensatezza.</div><div style="text-align: justify;"><b>René Girard</b>, La violenza e il sacro, 1972</div><div><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La ricetta per la pace perfetta è: non fare nulla, non dire nulla, non essere nulla.</div><div>[The recipe for perfect peace is, do nothing, say nothing, be nothing].</div><div><b>Elbert Hubbard</b>, The Fra, 1914</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La ricetta per la perpetua ignoranza è: sii soddisfatto delle tue opinioni e contento della tua conoscenza.</div><div><b>Elbert Hubbard</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La ricetta per il successo: seguire la propria strada.</div><div><b>Moses Isegawa</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La scarpa che va bene a uno va stretta a un altro: non vi è una ricetta di vita che vada bene per tutti.</div><div><b>Carl Gustav Jung</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Lavorare duro per guadagnare uno stipendio è una ricetta antiquata, che risale all’età della pietra.</div><div style="text-align: justify;"><b>Robert Kiyosaki</b>, Padre ricco, padre povero, 1997</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La mia ricetta personale per il successo è: fai ciò che ami e non guardare l'orologio.</div><div>[My personal recipe for success is- Do what you love and don't look at the clock].</div><div><b>Ann Landers</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ricetta minima per sopravvivere: pensare che la vanità del tutto non sia necessariamente incompatibile con la significatività di qualcosa, qui e ora.</div><div><b>Maurizio Manco</b>, Disappunti, in AA. VV., Geografie minime, 2015</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Una mescolanza di ammirazione e pietà è una delle più sicure ricette dell'affetto.</div><div><b>André Maurois</b>, Ariel, 1923</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La principale ricetta per la felicità è: evitare una meditazione troppo lunga sul passato.</div><div><b>Andre Maurois</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Cerchiamo ricette di felicità, ma abbiamo a disposizione ingredienti di dolore.</div><div><b>Gianni Monduzzi</b>, Orgasmo e pregiudizio, 1997</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>I veri benemeriti dell'umanità sono coloro che non pretendono di imporre la propria ricetta per renderla felice.</div><div><b>Alessandro Morandotti</b>, Minime, 1979/80</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ridurre i bisogni sino a rasentare il bisogno è la ricetta che rende liberi.</div><div><b>Alessandro Morandotti</b>, ibidem</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ricetta garantita contro la tristezza: dieta, occupazione, limitazione dei nostri desideri.</div><div><b>Johannes von Müller</b>, Sämtliche Werke, 1810/19 (postumo)</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non ho mai creduto nelle ricette magiche: forse qualcuno ha trovato quella che va bene per sé ma di sicuro non ne esiste una che funziona per tutti. </div><div><b>Filippo Ongaro</b>, Scelte e sfide, 2021</div><div><br /></div><div>«Conosci te stesso» è forse l’unica vera ricetta, ma non è magica perché richiede un profondo lavoro su se stessi.</div><div><b>Filippo Ongaro</b>, ibidem</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La ricetta di una vittoria? Equilibrio psicofisico e un fondo di magia. </div><div style="text-align: justify;"><b>Adriano Panatta</b>, Più dritti che rovesci, 2009</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Essere egoisti, capricciosi, meschini, vanitosi è la ricetta più sicura per garantirsi la felicità.</div><div><b>Dawn Powell</b>, Gira magica ruota, 1936</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ricetta della felicità: Salute, Amore, Sesso, Musica, Poesia. Condimenti: Entusiasmo, Ottimismo, Fantasia, Passione, Libertà. Scadenza: da consumare preferibilmente prima del matrimonio.</div><div><b>Guido Rojetti</b>, L'amore è un terno (che ti lascia) secco, 2014</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La formula della felicità, fino a questo momento, è consistita nell'eseguire l'operazione consumi fratto desideri. Ma questa è stata una ricetta per il consumismo. Se invece si azzerano i desideri, la felicità tende all'infinito. </div><div><b>Paul Samuelson</b> (e William Nordhaus), Economics, 1948</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La più buona colazione è un bel sorriso regalato di prima mattina. Se ci aggiungi una bella dose di entusiasmo e di energia, la ricetta del buon umore è perfetta!</div><div><b>Franxy Sant</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ricchezza e arte sono ricette spurie per la produzione della felicità e bellezza.</div><div><b>George Bernard Shaw</b>, Uomo e superuomo, 1903</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sarebbe bello avere una ricetta per far funzionare i sentimenti. Sarebbe bello se bastasse seguire le istruzioni su un libro di ricette ingiallito e sporco di cioccolato. Invece no. Purtroppo, o per fortuna, l’amore è delicato come un soufflé: bisogna essere concentratissimi e dedicargli tutte le attenzioni del mondo, e se va bene per qualche tempo non si sgonfierà.</div><div style="text-align: justify;"><b>Francesco Sole</b>, La storia d’amore che ti cambierà la vita, 2022</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un matrimonio, dei figli, un impiego, una fede, pochi dubbi e tanta, tanta soddisfazione: ecco la ricetta della mediocrità.</div><div style="text-align: justify;"><b>Giovanni Soriano</b>, Malomondo, 2013</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non esiste un’unica ricetta per il successo, ma c’è un ingrediente essenziale: la passione.</div><div>[There is no single recipe for success. But there is one essential ingredient: passion].</div><div><b>Martha Stewart</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La mia ricetta per la pace nel mondo è un po’ di terra per tutti.</div><div><b>Gladys Taber</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Io non conosco nessuno che sia arrivato al vertice senza lavorare sodo. Questa è la ricetta. Non ti porterà sempre al vertice, ma potrai arrivarci abbastanza vicino.</div><div style="text-align: justify;"><b>Margaret Thatcher</b> [1]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La ricetta della felicità varia a seconda dei gusti, degli ingredienti e degli strumenti di cui disponiamo, ma anche del tempo necessario per realizzare i nostri sogni. </div><div style="text-align: justify;"><b>Adrien Verschaere</b> [1]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una ricetta per la felicità. Una vita semplice con alti ideali conduce alla più grande felicità!</div><div style="text-align: justify;"><b>Paramahansa Yogananda</b> [1]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>− Vorrei tanto che ci fosse un libro di cucina anche per la vita, con tutte le ricette che ti dicono come affrontarla nel modo giusto. Lo so, adesso lei mi dirà: "Si impara sbagliando Kate"...</div><div>− Quello che stavo per dirle, e lei lo sa meglio di tutti, è che sono le ricette che uno si inventa quelle che funzionano meglio di tutte.</div><div><b>Catherine Zeta-Jones e Bob Balaban</b>, Sapori e dissapori, 2007</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La migliore ricetta per la felicità e l'appagamento che conosco è questa: scavate una grande buca nel giardino dei vostri pensieri e metteteci dentro tutte le vostre disillusioni, delusioni, rimpianti, preoccupazioni, problemi, dubbi e paure. Ricopritela per bene con la terra della fecondità e innaffiatela col pozzo della contentezza. Spargeteci sopra i semi della speranza, del coraggio, della forza, della pazienza e dell'amore. Poi, quando arriverà il momento della raccolta, possa il vostro raccolto essere ricco e fruttuoso.</div><div><b>Zig Ziglar</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ricetta della felicità: 100g di comprensione, 250g di autoironia, 350g di pazienza, un pizzico di entusiasmo. Mescolare bene e cuocere a fuoco lento per tutta la vita.</div><div style="text-align: justify;"><b>Anonimo</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div><b>Note</b></div><div><ol><li>Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.</li><li>Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: <a href="https://www.aforismario.eu/2020/04/frasi-felicita.html">Felicità</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2020/04/frasi-essere-felici.html">Essere Felici</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2020/04/frasi-ricerca-della-felicita.html">Ricerca della Felicità</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2020/01/frasi-soldi-e-felicita.html">Soldi e Felicità</a></li></ol></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-87576361603842173042024-02-03T16:31:00.003+01:002024-02-03T16:35:34.225+01:00Frasi e citazioni di Alexander Langer<div style="text-align: justify;">Selezione di frasi e citazioni di <b>Alexander Langer</b> (Vipiteno, 1946 - Firenze, 1995), politico, saggista, giornalista ambientalista e pacifista italiano. Di formazione cattolico-sociale, esponente dell'organizzazione comunista Lotta Continua, ne diresse anche l'omonimo quotidiano. Fu tra i fondatori del partito dei Verdi italiani e uno dei leader del movimento verde europeo. È stato promotore di numerosissime iniziative per la pace, la convivenza, i diritti umani, contro la manipolazione genetica e per la difesa dell'ambiente. Così lo ricorda Goffredo Fofi:</div><div style="text-align: justify;"><blockquote>"Se si dovesse chiudere in una formula ciò che Alex Langer ci ha insegnato, essa non potrebbe che essere: piantare la carità nella politica. Proprio piantare, non inserire, trasferire, insediare. E cioè farle metter radici, farla crescere, difenderne la forza, la possibilità di ridare alla politica il valore della responsabilità di uno e di tutti verso «la cosa pubblica», il «bene comune»". [<i>Il viaggiatore leggero</i>, 1996].</blockquote></div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIIWv6Lf2POn4ozcXNhj12xh9l4ZIdzSHLHdC-17HM12MGqOPfIOBjkTXIPABQtbJAfK9fKEWZRmL-2KjjFkAZiqnLgCm7xLwYuKXiB7CJTVOFLMlFxcCJDyrVZIutceODbFEFJZFsfHqhrhzCVLlwHRhIkf0z2BJUWLD0pflaLJmb_eUat4p6thhhVt8/s600/langer-gratuito.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIIWv6Lf2POn4ozcXNhj12xh9l4ZIdzSHLHdC-17HM12MGqOPfIOBjkTXIPABQtbJAfK9fKEWZRmL-2KjjFkAZiqnLgCm7xLwYuKXiB7CJTVOFLMlFxcCJDyrVZIutceODbFEFJZFsfHqhrhzCVLlwHRhIkf0z2BJUWLD0pflaLJmb_eUat4p6thhhVt8/w400-h266/langer-gratuito.jpeg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">In una società dove tutto è diventato merce, e dove chi ha soldi<br />può comperare e stare meglio, occorre la riabilitazione del «gratuito»,<br />di ciò che si può usare ma non comperare. (Alexander Langer)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Scritti</span></div><div style="text-align: justify;">1961-1995 - Selezione Aforismario</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È più importante porre al servizio del prossimo, il tempo e il denaro, la preghiera e il lavoro, tutte le nostre forze e la nostra buona volontà che non restarcene a casa a leggere un libro avvincente, sciupare il nostro tempo o trascorrerlo in occupazioni secondarie. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dobbiamo prendere sul serio la tanto declamata carità cristiana, senza mezze misure.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non potremo mai amare Dio che non vediamo, se non riusciamo nemmeno ad amare il nostro prossimo che vediamo e che è di fronte a noi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’amore è la più grande delle virtù, capace di ottenere qualunque cosa. Cerchiamo quindi anche noi di mostrare più amore per il prossimo, per amore di Dio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dobbiamo portare il vangelo vivente nel mondo, nel nostro contesto quotidiano, nelle nostre case come nella nostra scuola e nelle nostre aule, ovunque! </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quanti pensano che l’essenza del cristianesimo consista nell’andare a messa la domenica ed eventualmente nel fare un po’ di elemosina! Ma ciò che Cristo esige da noi non sono certo questi sacrifici apparenti, bensì la nostra vita e la nostra personalità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cristo non chiede buone maniere e bigotteria, ma azione e decisione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cristo non ci ha portato la verità e il suo vangelo perché continuassimo a dormire sonni tranquilli, indifferenti al prossimo, indifferenti a Dio e alla sua verità, ma perché vivessimo in Cristo da cristiani. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Molte volte la pace è stata scambiata per il quieto vivere ed il discorso che i cristiani hanno portato avanti si è ridotto nei secoli ad una pace prevalentemente interiore, una pace «menefreghista» che vede la sua tranquillità nell’assenza di relazioni.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Certo, l’assenza di relazioni è anche assenza di tensioni, ma una pace vera che si riconosca nell’amore è monca se non entra in relazione con gli altri.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non esistono più punti di riferimento universali, vincolanti per tutti, e purtuttavia gli uomini e le donne di oggi devono percorrere – molto più che in passato – strade comuni che passano attraverso il vivere ed agire insieme.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La comunità e la democrazia possono giungere a piena maturazione solo laddove le persone siano riuscite a conquistare responsabilità individuale e libertà. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si parla di politica sporca e ladra salvo poi fare di tutto perché i delinquenti possano continuare a vivere indisturbati tra di noi. E gli avvenimenti della vita pubblica e politica spesso sembrano non toccarci, come se stessimo su un’altra barca.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chi trova il coraggio di costruire la propria esistenza nel mare mosso dell’incerto riuscirà più facilmente a trovare il proprio spazio nel presente di chi invece tenta di gettare l’ancora verso i lidi di epoche passate.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Bisognerebbe finalmente contestare alla destra il diritto di fregiarsi delle insegne della «conservazione»: in realtà «conserva» unicamente – e neanche sempre! – i rapporti di potere, quando si minacci un cambiamento in direzione della giustizia e dell’uguaglianza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Noi siamo oggi fortemente condizionati da un sistema talmente orientato al profitto e siamo talmente succubi di una logica meramente economica che ormai ogni cosa vale per quel che può dare sul mercato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La democrazia come la conosciamo oggi è la democrazia dei grandi consumatori di energia, è la democrazia di quelli con la pancia piena. Rispetto al resto del mondo è la democrazia di chi amministra la parte relativamente avvantaggiata della società e del pianeta, spesso con criteri di scarsissima responsabilità ecologica verso l’insieme del pianeta e dell’umanità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non c’è nobile causa o idea nella storia che non sia stata o non possa essere pervertita nel suo contrario. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Abbiamo creato falsa ricchezza per combattere false povertà.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci si è liberati di tanto lavoro manuale, avversità naturali, malattie, fatiche, debolezze – forse tra poco anche della morte naturale – in cambio abbiamo radiazioni nucleari, montagne di rifiuti, consunzione della fantasia e dei desideri. Tutto è diventato fattibile ed acquistabile, ma è venuto a mancare ogni equilibrio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Abbiamo bisogno di occasioni ed opportunità gratuite nella nostra vita, nella vita delle città e delle campagne. Può bastare anche poco: spazi per sedersi senza dover consumare, accesso alla natura, al mare, al verde, senza dover pagare un biglietto, una fontana pubblica con l’acqua buona alla portata di tutti, biciclette del Comune che si possono prendere in prestito e restituire, un mercatino di scambio dell’usato…</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In una società dove tutto è diventato merce, e dove chi ha soldi può comperare e stare meglio, occorre la riabilitazione del «gratuito», di ciò che si può usare ma non comperare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È una società di persone sole, di consumatori bulimici, di spettatori assuefatti, dagli orizzonti corti e frammentati.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I rifiuti mandano un doppio crudele messaggio: ci dicono che le cose vengono usate con economica brutalità, senza comprensione e sintonia, e che tutto ciò che non conserva l'abbagliante luccichio del 'nuovo di zecca' è semplicemente da buttare: che terribile oracolo: l'usa e getta come canone fondamentale della nostra società!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Provate sempre a riparare il mondo.</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;">La gioventù europea è l’unica che possa realizzare l’obiettivo dell’unione, perché dopotutto rappresenta la popolazione dell’Europa futura. Fino a che la gioventù non penserà in modo europeo, l’Europa rimarrà un’illusione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Biglietto del Suicidio</span></div><div style="text-align: justify;">Pian dei Giullari, 3 luglio 1995</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I pesi mi sono diventati davvero insostenibili, non ce la faccio più. Vi prego di perdonarmi tutti anche per questa dipartita. Un grazie a coloro che mi hanno aiutato ad andare avanti. Non rimane da parte mia alcuna amarezza nei confronti di coloro che hanno aggravato i miei problemi. "Venite a me, voi che siete stanchi ed oberati". Anche nell'accettare questo invito mi manca la forza. Così me ne vado più disperato che mai. Non siate tristi, continuate in ciò che era giusto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div><b>Note</b></div><div>Leggi anche le citazioni dei politici italiani: <a href="https://www.aforismario.eu/2023/02/aldo-capitini-frasi.html">Aldo Capitini</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2023/03/marco-cappato-frasi.html">Marco Cappato</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2023/06/marco-pannella-frasi.html">Marco Pannella</a></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-55031903552641100852024-02-03T13:03:00.001+01:002024-02-03T13:03:22.669+01:00Frasi e citazioni sulle Ricette di Cucina<div><div style="text-align: justify;">Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulle <b>ricette di cucina</b>, cioè le indicazione degli ingredienti, delle dosi e delle modalità di confezione con cui preparare pietanze e prodotti alimentari. Come osserva Vittorio Caprioglio:</div><div style="text-align: justify;"><div><blockquote>"L'Italia possiede un enorme patrimonio gastronomico, una grande tradizione di cucina popolare che rischia purtroppo di perdersi. Una preziosa eredità fatta di centinaia di ricette, diverse da regione a regione, basate su ingredienti locali e stagionali con cui creare piatti freschi, genuini e saporiti. Le ricette di famiglia si tramandavano di madre in figlia ed erano le nonne le "signore" della cucina, dove trascorrevano ore ed ore a preparare i piatti di tutti i giorni, ma soprattutto i pranzi e le cene della domenica e delle feste. Oggi abbiamo quasi del tutto perso l'abitudine e il gusto di dedicare ai cibi la cura di una volta, anche per mancanza di tempo. Abbiamo a disposizione molti più ingredienti rispetto al passato, ma i nostri piatti si sono impoveriti, svuotati di sapore e di proprietà nutritive. Per riscoprire il piacere del cibo andiamo nei ristoranti stellati e copiamo le ricette dei grandi chef. Ma sono loro stessi a ripetere che le basi della grande cucina si imparano dalla tradizione, dalla cura che le nonne mettevano nello scegliere e trattare tutti gli ingredienti e nel cucinarli nel modo migliore". [<i>Le ricette della nonna</i>, 2022].</blockquote></div></div><div style="text-align: justify;">Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul cucinare, sulla cucina italiana, il cibo, il mangiare e i cuochi. [I link sono in fondo alla pagina].</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6FfCexWtbV5d3ka9Z9C66eoHPBSMkWvLr7fvxNFZe5UVLF9_MR7KEH8BQuZhM-AHs1jdY5aP6k8mrjSRAmewToONzPAINsi5mDkgCrLPyd6P8VmsuakKL7z9z_GznRFW3PrESABzVmS1Pi20n10wshWvbpYt_ruCQ_pzp3jU8UqcdVd7AAyO5mcrOkF4/s600/henley-ricette-cucina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6FfCexWtbV5d3ka9Z9C66eoHPBSMkWvLr7fvxNFZe5UVLF9_MR7KEH8BQuZhM-AHs1jdY5aP6k8mrjSRAmewToONzPAINsi5mDkgCrLPyd6P8VmsuakKL7z9z_GznRFW3PrESABzVmS1Pi20n10wshWvbpYt_ruCQ_pzp3jU8UqcdVd7AAyO5mcrOkF4/w400-h266/henley-ricette-cucina.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Se Dio avesse voluto che seguissimo le ricette<br />non ci avrebbe dato le nonne. (Linda Henley)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;">Purtroppo accade con certe ricette stampate, che non corrispondono quasi mai alla pratica.</div></div><div style="text-align: justify;"><div><b>Pellegrino Artusi</b>, La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, 1891</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cucinare è il mio modo di comunicare, lo strumento per dare sfogo alla mia creatività, è il dono che mi permette di esprimere spontaneità. Ma è anche una sfida, perché richiede di mescolare sapori e odori in modo sempre nuovo e sorprendente, nella speranza che chi assaggerà il piatto capisca e apprezzi la ricetta.</div><div style="text-align: justify;"><b>Alessandro Borghese</b>, L'abito non fa il cuoco, 2009</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">"Mi dai una ricetta?" ha un significato importante e allo stesso tempo godereccio e responsabile, per me vuol dire curiosità, voglia di aumentare il numero di ricette nel proprio quaderno, tentazione della gola e rispetto per il cibo. </div><div style="text-align: justify;"><b>Alessandro Borghese</b>, Tu come lo fai?, 2013</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Seguire le fasi di ogni ricetta, cercare gli ingredienti e iniziare a cucinali sono passaggi fondamentali che regalano entusiasmo ed emozione, nell'animo oltre che in bocca! Perché la vera soddisfazione è assaporare un piatto preparato con le proprie mani.</div><div><b>Alessandro Borghese</b>, ibidem</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div>Quando il cibo è cucinato bene, regala un piacere immediato; l'uso di ingredienti freschi è fondamentale e, se la tecnica è perfezionata dalla pratica, la riuscita della ricetta è assicurata!</div><div><b>Alessandro Borghese</b>, Tu come lo fai?, 2013</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci sono ricette che hanno una storia, un segreto, una tradizione, e a seconda del Paese in cui vengono cucinate, possono cambiare e modificare il sapore e l'aspetto, pur mantenendo lo stesso nome.</div><div style="text-align: justify;"><b>Alessandro Borghese</b> [1]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Cucinare facendo troppo affidamento su una ricetta è un po' come se un pilota leggesse il manuale di istruzioni dell'aereo mentre vola.</div><div><b>Alton Brown</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non abbattetevi per gli insuccessi. In ogni campo della vita gli errori fanno parte del processo di crescita. Io lo dico sempre anche ai miei collaboratori: perché una nuova ricetta riesca davvero, bisogna farla almeno tre volte.</div><div style="text-align: justify;"><b>Antonino Cannavacciuolo</b>, Il piatto forte è l’emozione, 2016</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Scegliete attentamente gli ingredienti, siate scrupolosi in ogni passo della preparazione, senza accontentarvi e senza tentare scorciatoie. Fate in modo che la ricetta diventi vostra. E ricordate che una cosa non deve mai mancare nei vostri piatti: l’emozione. Se cucinando vi siete emozionati, i vostri ospiti se ne accorgeranno.</div><div><b>Antonino Cannavacciuolo</b>, ibidem</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le ricette popolari hanno questo aspetto che le rende uniche: sono cariche di storia e di sentimenti. Quasi sempre sono nate dalla necessità e dalle ristrettezze, e a renderle speciali è stato l’amore, il desiderio di trasformarle in qualcosa di diverso da un puro sostentamento.</div><div style="text-align: justify;"><b>Antonino Cannavacciuolo</b>, Mettici il cuore, 2017</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ho esaminato migliaia di ricette di cucina e sono giunto alla conclusione che in molti casi il cucinare è una forma di omicidio colposo.</div><div><b>Edward Clamp</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Una ricetta è un racconto che si conclude con un buon pasto.</div><div>[A recipe is a story that ends with a good meal].</div><div><b>Pat Conroy</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una ricetta è l’ultima parola messa in testa a un percorso che può essere lungo, imprevedibile e pieno di sorprese. Ma chi legge trova solo la ricetta, non vede il resto, e alla fine si perde una parte bellissima del nostro lavoro.</div><div style="text-align: justify;"><div><b>Carlo Cracco</b>, In principio era l’anguria salata, 2015</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quello che mi rende felice è muovermi tra le pentole e gli ingredienti e cercare sempre di provare, di scoprire, di mettere in gioco quello che ho trovato oggi, per trasformarlo in qualcosa che sia valido anche domani.</div><div style="text-align: justify;"><b>Carlo Cracco</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La vita è come i dolci. Puoi avere tutti gli ingredienti e le istruzioni della ricetta, ma non basta perché siano buoni.</div><div><b>Alessandro D'Avenia</b>, Cose che nessuno sa, 2011</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In nessun caso una ricetta può sostituire il talento.</div><div style="text-align: justify;"><b>Nicolás Gómez Dávila</b>, In margine a un testo implicito, 1977-1992</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Un uomo è qualcuno che ha una ricetta straordinaria, deliziosa e super geniale che prevede un'enorme pila di piatti sporchi.</div><div><b>Odile Dormeuil</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non aver timore di aggiungere nuovi ingredienti a vecchie ricette e ingredienti tradizionali a ricette nuove.</div><div><b>José Garces</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’ingrediente segreto per assaporare ogni ricetta sta proprio nella condivisione.</div><div style="text-align: justify;"><b>Alberto Grandi</b>, Parla mentre mangi, 2019 </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La Danimarca esporta centinaia di tonnellate di biscotti negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti esportano centinaia di tonnellate di biscotti in Danimarca. E uno dice: vabbè saranno biscotti diversi. E allora perché cazzo non si scambiano la ricetta?</div><div><b>Beppe Grillo</b>, Tutto il Grillo che conta, 2006</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Se Dio avesse voluto che seguissimo le ricette, non ci avrebbe dato le nonne.</div><div><b>Linda Henley</b>, citato in Susan Townsend, A Bouquet for Grandmother, 2007</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Le ricette non funzionano se non ci metti il cuore!</div><div>[Recipes don't work unless you use your heart!].</div><div><b>Dylan Jones</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Una ricetta non ha anima; è il cuoco che deve mettercela.</div><div>[A recipe has no soul. You, as the cook, must bring soul to the recipe].</div><div><b>Thomas Keller</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Le ricette cominciano sempre così: «È molto semplice». (Certo. Per te. Che scrivi. A casa. Tracannando la Ceres che tieni di lato al computer).</div><div><b>Luciana Littizzetto</b>, Sola come un gambo di sedano, 2001</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nasce spontaneo un confronto «musicale» tra compositore e creatore di ricette: entrambi, concretizzata la loro ispirazione, raramente avranno l’occasione o la necessità, di eseguire il pezzo di musica o la ricetta, e quindi non avranno nessuna ragione di effettuare variazioni al loro «manufatto» già definito e congedato al giudizio del pubblico. L’esecutore, invece, ogni volta potrà, dietro un’insindacabile spinta intellettuale, modificare la sua interpretazione perfezionandola e impreziosendola di nuove emozioni.</div><div style="text-align: justify;"><b>Gualtiero Marchesi</b>, Oltre il fornello, 1986-2009</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Coccole a profusione sono la ricetta per sentirsi bene, felici e soddisfatti, accolti ed amati, dai capelli sulla testa, a quell'alluce lì.</div><div><b>Anna Genni Miliotti</b>, Abbiamo adottato un bambino, 1998</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’Italia delle cento città e dei mille campanili è anche l’Italia delle cento cucine e delle mille ricette.</div><div style="text-align: justify;"><b>Massimo Montanari</b>, La cucina italiana, 1999</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Scoprire il canone perfetto, la ricetta giusta, la regola da seguire. Ho sempre nutrito diffidenza verso ogni pretesa di codificazione, normalizzazione, uniformazione: la 'vera' ricetta del ragù, le 'vere' dimensioni della tagliatella, il "vero" ripieno dei tortellini... C'è troppa ambiguità in questo terribile aggettivo (vero) che vorrebbe bollare come falsa ogni variante, ogni invenzione, ogni scostamento dalla regola.</div><div style="text-align: justify;"><b>Massimo Montanari</b>, Il riposo della polpetta, 2009</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Andare alla ricerca della «vera ricetta» (si tratti delle tagliatelle della nonna o del sandwich di Leeds) presuppone un atteggiamento autoritario, che mal si adatta al piacere del cibo.</div><div><b>Massimo Montanari</b>, ibidem</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La cucina è fatta soprattutto di libertà, di differenze, di varianti. Lo sapevano bene i cuochi del passato, quando, mettendo per iscritto le loro ricette, non si sognavano neppure di pensare che fossero quelle "vere", da eseguire per filo e per segno: lasciavano, invece, alla pratica e all'inventiva di ciascuno la libertà di «variare sapori e colori».</div><div><b>Massimo Montanari</b>, ibidem</div><div><br /></div><div>Anche i più grandi professionisti [...] si limitavano a 'raccontare' le loro ricette, mettendone insieme più di una per ciascun tipo di vivanda, proprio per suggerire la non-esistenza di un codice obbligatorio da seguire. Non parliamo poi della cucina di casa, anarchica per definizione, fatta di ricette che cambiano da famiglia a famiglia.</div></div><div style="text-align: justify;"><b>Massimo Montanari</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>In cucina, a parlar di regole bisogna andarci piano. Le regole ci vogliono, eccome: i fondamenti delle tecniche di cottura, la tipologia dei condimenti, i princìpi di accostamento, e prima ancora la conoscenza dei prodotti, sono premesse indispensabili per un lavoro che non sia improvvisato. Ma questo vale (appunto) per i fondamenti</div></div><div style="text-align: justify;"><b>Massimo Montanari</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La ricetta migliore è sempre quella della mamma, perché lì (nella mamma, e in tutto ciò che essa rappresenta) si trovano, o si vogliono trovare, le radici dell'identità personale.</div><div style="text-align: justify;"><b>Massimo Montanari</b>, Il riposo della polpetta, 2009</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La cucina rurale italiana è straordinaria: migliaia e migliaia di ricette, tutte con un timbro e una personalità inconfondibile. Anche dall’alimento più povero e modesto si è riuscito a trarre il modo di poterlo mangiare con gusto e soddisfazione. </div><div><b>Alfredo Morosetti</b>, La cucina rurale Italiana, 2013</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Non lasciare che una ricetta segreta muoia col suo inventore.</div><div><b>Nathan Myhrvold </b>[1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Tutti i giornali femminili ve lo confermeranno, la felicità è una ricetta di cucina.</div><div><b>Daniel Pennac</b>, La prosivendola, 1989</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La vita è come la ricetta per una torta. Se segui i soliti ingredienti farai la torta ma già saprai che gusto avrà, gli altri la assaggeranno, apprezzeranno ma dimenticheranno presto. Ci vuole sempre un pizzico di genialità in ogni ricetta per far si che essa non muoia con l'ultimo assaggio.</div><div><b>Carlo Peparello</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Che cos’hanno di speciale le ricette della nonna? Sono ricette in grado di emozionarci, in cui i sapori e gli odori richiamano alla mente ricordi, spesso legati all’infanzia.</div><div><b>Giulio </b><span style="text-align: left;"><b>Rossi</b></span>, Le ricette della nonna, 2018</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Leggo le ricette allo stesso modo in cui leggo la fantascienza; arrivo alla fine e mi dico "beh, non succederà".</div><div><b>Rita Rudner</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>A volte penso che nelle ricette dei muffin vi sia più creatività che nel resto della società messa insieme.</div><div><b>Jerry Seinfeld </b>[1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Esiste una ricetta segreta – sebbene dinanzi agli occhi di tutti – che le industrie alimentari si tramandano da decenni e che è alla base del loro successo: un po’ di additivi (conservanti, addensanti, coloranti, ecc.), una spruzzatina di aromi artificiali, sale o zucchero in abbondanza – e la gente mangerà con gusto anche delle vecchie suole di scarpe. L’unica cosa di cui il consumatore dovrà preoccuparsi è la data di scadenza… Certo, però, che se l’uomo è davvero ciò che mangia, cosa sono tutti quelli che basano la loro alimentazione su porcherie industriali e cibi confezionati?</div><div><b>Giovanni Soriano</b>, L'inconveniente umano, 2022</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Se impari una ricetta, puoi cucinarla; se impari la tecnica, puoi cucinare qualsiasi cosa.</div><div><div><b>Michael Symon</b> [1]</div></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Si possono cucinare ricette davvero complicate, ma ci vuole un vero talento per fare l’uovo perfetto.</div><div><b>Christine Teigen</b>, XXI sec. [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Una ricetta non deve essere seguita esattamente: è una tela su cui si può ricamare.</div><div><b>Roger Verge</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli ingredienti di un piatto son come cavalli: bisogna saperli domare.</div><div style="text-align: justify;"><b>Luigi Vissani</b> [1]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Mia moglie ha una nuova ricetta esotica. «Per prima cosa prendete due carte di credito...»</div><div><b>Henny Youngman</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ogni ricetta richiede un ingrediente che non hai in cucina. Se vuoi comprarlo, i negozi hanno appena chiuso. E se riesci a prenderne uno, ne manca un altro.</div><div><b>Legge di Murphy</b></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Preparare dolci è molto più che saper eseguire delle ricette: è un vero e proprio gesto d’amore.</div><div style="text-align: justify;"><b>Anonimo</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Quantum satis</div><div>[Quanto basta]</div><div><b>Anonimo </b>[Antica formula di farmacia oggi usata talvolta anche nelle ricette culinarie].</div><div><br /></div></div><div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div style="text-align: justify;"><ol><li>Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.</li><li>Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: <a href="https://www.aforismario.eu/2020/08/frasi-cucinare.html">Cucinare</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2024/02/frasi-cucina-italiana.html">Cucina Italiana</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/10/frasi-cibo.html">Cibo e Alimenti</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/10/frasi-mangiare.html">Mangiare</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2020/03/frasi-cuochi-e-chef.html">Cuochi</a></li></ol></div></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6049922260920772231.post-5516138646818205492024-02-02T11:46:00.002+01:002024-02-03T14:58:55.837+01:00Frasi e citazioni sulla Cucina Italiana<div style="text-align: justify;">Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla <b>cucina italiana</b> e sui prodotti tipici della <b>gastronomia italiana</b>. "I piatti e le ricette più diffuse della cucina italiana sono stati spesso creati in ambito domestico piuttosto che dagli chef, ed è per questo che molte ricette italiane sono adatte alla cucina casalinga e quotidiana, rispettando le specificità territoriali, privilegiando esclusivamente materie prime e ingredienti propri della regione di origine del piatto e preservandone la stagionalità". [<i>Wikipedia</i>]. Come sottolinea Fabiano Guatteri:</div><div style="text-align: justify;"><blockquote>"A metà del secolo scorso la cucina italiana risultava ancora composita, un insieme di preparazioni regionali con tanti particolarismi locali e non una cucina unitaria e nazionale, come era per esempio quella francese. Questo avveniva perché, mentre alcuni paesi europei si fondavano su stati ormai secolari, l’Italia arrivò all’unificazione solo nella seconda metà del XIX secolo. Sicuramente <a href="https://www.aforismario.eu/2019/06/pellegrino-artusi-frasi.html" target="_blank">Pellegrino Artusi con <i>La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene</i></a> (1891) cercò di codificare la cucina italiana nel suo insieme, ma la sua opera più che un ricettario nazionale risultò essere un repertorio di ricette regionali, riunite in un unico libro. L’unificazione gastronomica del nostro paese si attuò solo più tardi, ossia nel secondo dopoguerra, e ciò avvenne grazie alle migrazioni interne e a un più efficiente sistema di trasporti che promossero e accelerarono la circolazione di persone, prodotti, idee tra Nord e Sud. Questa circolazione favorì l’incontro di tradizioni gastronomiche diverse e la nascita di piatti che mescolavano prodotti di differenti aree geografiche". [Prefazione a Gualtiero Marchesi, <i>La cucina italiana</i>, 2015].</blockquote></div><div style="text-align: justify;">Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla dieta mediterranea, il cibo genuino, la pizza, gli spaghetti e la cucina in generale. [I link sono in fondo alla pagina].</div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXcHn8CBwhkGwWiwd9WkJHUffGzwL4x728-3P7vuZehC47RUJEQFcJScKf6AcmFG-2phtVC_NLtyRdLlF5Qp5FRjWdo6dYpu5UFXKLJS0TPrWh7UYaPS-YhLl-PmMtEky7-ofgP-83UR9-SGwWTumhoOSGg6x7bq7ZzggGNhJB6z06pMphGo_EmOKyMSA/s600/bianchi-cucina-italiana.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXcHn8CBwhkGwWiwd9WkJHUffGzwL4x728-3P7vuZehC47RUJEQFcJScKf6AcmFG-2phtVC_NLtyRdLlF5Qp5FRjWdo6dYpu5UFXKLJS0TPrWh7UYaPS-YhLl-PmMtEky7-ofgP-83UR9-SGwWTumhoOSGg6x7bq7ZzggGNhJB6z06pMphGo_EmOKyMSA/w400-h266/bianchi-cucina-italiana.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Leggi "cucina italiana" e immediatamente pensi alla nonna, ai<br />profumi che si alzano dalle sue pentole e invadono la cucina, <br />ai suoi gesti antichi, misurati e sapienti. (Marco Bianchi)</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;">La cucina italiana, che può rivaleggiare con la francese e in qualche punto la supera.</div><div style="text-align: justify;"><b>Pellegrino Artusi</b>, La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene, 1891</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La cucina italiana è il riflesso del popolo, riflesso che, come un prisma, si frammenta in regioni. </div><div style="text-align: justify;"><b>Lidia Bastianich</b> [1]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Fatta l’Italia, si sono col tempo fatti gli italiani, anche se questo è avvenuto per la cucina da pochi anni. Oggi le varie tradizioni regionali si sono adattate ai tempi e si sono fuse in un unico ricco patrimonio condiviso che è giusto definire cucina nazionale.</div><div style="text-align: justify;"><b>Allan Bay e Paola Salvatori</b>, La cucina nazionale italiana, 2008</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Leggi "cucina italiana" e immediatamente pensi alla nonna, ai profumi che si alzano dalle sue pentole e invadono la cucina, ai suoi gesti antichi, misurati e sapienti.</div><div style="text-align: justify;"><div><b>Marco Bianchi</b>, La mia cucina italiana, 2015</div><div><br /></div><div>Il cibo è una forma di amore − per me lo è, in Italia sicuramente lo è.</div><div><b>Marco Bianchi</b>, ibidem</div><div><br /></div><div>La nostra cucina è letteralmente specializzata nel valorizzare ingredienti poveri: quando si tratta di servire ricercate prelibatezze alle mense di signori e signorotti non siamo secondi a nessuno, ma a rendere davvero strepitosa la dieta mediterranea è la creatività con la quale siamo riusciti a trarre il massimo piacere da ingredienti, diciamo così, semplici, di base.</div><div><b>Marco Bianchi</b>, La mia cucina italiana, 2015</div><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;">L’Italia delle cento città e dei mille campanili è anche l’Italia delle cento cucine e delle mille ricette. </div><div style="text-align: justify;"><div><b>Alberto Capatti e Massimo Montanari</b>, La cucina italiana, 2005</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La grande varietà di tradizioni gastronomiche, specchio di un’esperienza storica segnata dal particolarismo e dalla divisione politica, è l’elemento che maggiormente si impone agli occhi e al palato del visitatore, rendendo incredibilmente ricca (e perciò attraente come nessun’altra, oggi che la domanda di diversità e di sapori «di territorio» si è fatta particolarmente forte) la gastronomia del nostro paese. </div><div style="text-align: justify;"><b>Alberto Capatti e Massimo Montanari</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La ricchezza ha stimolato in Italia la valorizzazione di derrate e ricette tradizionali, la ricerca (e quindi salvaguardia) delle piccole produzioni e un culto della rarità eno-gastronomica.</div><div style="text-align: justify;"><b>Alberto Capatti e Massimo Montanari</b>, La cucina italiana, 2005</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Parlare di cucina regionale italiana è come entrare in un labirinto: prendi una strada pensando di avere chiara la tua meta e invece in un attimo di ritrovi trasportato lontanissimo, non solo nello spazio, ma anche nel tempo, nella cultura, nelle tradizioni.</div><div><b>Carlo Cracco</b>, A qualcuno piace Cracco, 2013</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In Italia siamo fortunati [...], abbiamo una biodiversità incredibile, perché disponiamo di un ventaglio di climi, ambienti e piccoli ecosistemi che ci assicurano un mosaico di organismi, di varietà animali e vegetali. E noi ci ritroviamo tra le mani una ricchezza di ingredienti che provengono proprio da queste “nicchie ambientali”, come sono chiamate dai teorici della biodiversità. </div><div style="text-align: justify;"><b>Carlo Cracco</b>, In principio era l’anguria salata, 2015</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Viviamo un’epoca di grande apertura, dal sushi all’avocado, i nostri piatti raccontano storie di viaggi, di contaminazioni e di scambi con Paesi lontani. Di sicuro le cose sono cambiate rispetto al passato, quando il nostro stile alimentare era dettato solo dal territorio e dai suoi prodotti, ciascuno con le proprie specificità. Storicamente in Italia il punto di partenza era proprio questo, un mosaico di piccole identità locali da cui derivavano tradizioni, abitudini e stili alimentari diversi.</div></div><div style="text-align: justify;"><b>Carlo Cracco</b>, In principio era l’anguria salata, 2015</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Fino agli albori del Ventesimo secolo le abitudini alimentari degli italiani parlano una lingua semplice, fatta di ingredienti genuini e di qualità, ma con una grande frammentazione territoriale e regionale.</div><div style="text-align: justify;"><b>Carlo Cracco</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Diciamo che la trasformazione del nostro patrimonio nazionale prende forma nel momento in cui la popolazione inizia a muoversi. Perché muoversi significa mettere in circolo le idee, i saperi e gli ingredienti. Significa condividere, comporre e integrare. Cambiare marcia, per andare verso il futuro.</div><div style="text-align: justify;"><b>Carlo Cracco</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Chi allora va molto, molto lontano, e addirittura lascia l’Italia per cercare fortuna in Belgio, Germania, Francia, America del Nord e del Sud, percepisce questa realtà con un’intensità e una nostalgia che forse noi facciamo fatica a immaginare, perché a migliaia di chilometri da quella che continua a essere “casa” ci sono prodotti che sono validi, sì, ma che… non sono la stessa cosa. Non possono esserlo. È proprio così che si crea una prima consapevolezza, la consapevolezza che il pomodoro del Sud è un prodotto eccezionale, che la pasta come la sappiamo fare noi è un piatto come nessuno mai, che l’olio – mamma mia! –, il nostro olio non ha rivali, che per noi il salame e il prosciutto sono la luna e le stelle, che i nostri formaggi hanno una qualità e un sapore diversi da tutti gli altri, e via dicendo… L’elenco potrebbe continuare a lungo.</div></div><div style="text-align: justify;"><b>Carlo Cracco</b>, In principio era l’anguria salata, 2015</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non c'è niente di più romantico della cucina italiana.</div><div style="text-align: justify;">[There’s nothing more romantic than Italian food].</div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><b>Elisha Cuthbert</b></span> [1]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>Ovunque io sia stata, il cibo fa schifo, tranne che in Italia.</div><div><b>Carmen Electra</b> [1]</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’evoluzione della gastronomia italiana non può prescindere dalle contaminazioni che in ogni epoca storica l’hanno arricchita e fatta crescere. </div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><b>Fabiano Guatteri</b>, Prefazione a </span>Gualtiero Marchesi, La cucina italiana, 2015</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Vi sono preparazioni così intessute nella nostra cucina da sembrare da sempre radicate nel territorio, anche se in realtà sono estranee alla cultura gastronomica originaria. </div><div style="text-align: justify;"><b style="text-align: left;">Fabiano Guatteri</b><span style="text-align: left;">, ibidem</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quando arrivò il boom economico nel paese, sulla tavola degli italiani aumentò la quantità più che la qualità dei cibi. In quegli anni di benessere economico, a casa come al ristorante, un piatto era valutato principalmente per la generosità della porzione: il palato, non ancora raffinato come quello attuale, era molto meno esigente in fatto di qualità.</div><div style="text-align: justify;"><b style="text-align: left;">Fabiano Guatteri</b><span style="text-align: left;">, ibidem</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La ristorazione italiana godeva [agli inizi degli anni Ottanta] di una reputazione assai modesta ed era ancora viva l’immagine oleografica di pizza e spaghetti con la “pommarola” come simbolo folcloristico di tutta la cucina italiana.</div><div style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><b>Fabiano Guatteri</b>, Prefazione a </span>Gualtiero Marchesi, La cucina italiana, 2015</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In Italia al cibo e al vino aggiungono lavoro e vita.</div><div style="text-align: justify;"><b>Robin Leach</b> [1]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per l’universale, immediata seduzione che riescono a suscitare, i primi piatti hanno decretato la fortuna della cucina italiana. </div><div style="text-align: justify;"><b>Gualtiero Marchesi</b>, Oltre il fornello, 1986-2009</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il problema di mangiare cibo italiano è che cinque o sei giorni dopo hai di nuovo fame.</div><div style="text-align: justify;"><b>George Miller </b>[1]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La tavola italiana, prima che un fatto materiale, è un sentimento.</div><div><b>Elisabetta Moro</b>, La dieta mediterranea, 2014</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La cucina rurale italiana è straordinaria: migliaia e migliaia di ricette, tutte con un timbro e una personalità inconfondibile. Anche dall’alimento più povero e modesto si è riuscito a trarre il modo di poterlo mangiare con gusto e soddisfazione. </div><div style="text-align: justify;"><b>Alfredo Morosetti</b>, La cucina rurale Italiana, 2013</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se fra i pennelli, le tele, i marmi, l’innata creatività del popolo italiano ha dato il suo meglio al servizio di papi, di duchi, potentissimi mercanti e banchieri, la cucina è stato il luogo ove le classi subalterne e i contadini, in modo particolare, hanno potuto dar prova della medesima potentissima immaginazione creativa.</div><div style="text-align: justify;"><b>Alfredo Morosetti</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È impossibile enumerare, anche solo per approssimazione, le ricette che potremmo scoprire andando alla ricerca, luogo per luogo lungo la penisola, di tutti i piatti che sarebbe possibile e sicuramente doveroso annotare. Non starebbero nemmeno sui volumi dell’intera Enciclopedia Britannica e, in ogni caso, non sarebbero mai tutte, perché molte di esse rimangono, all’interno di un certo territorio, soltanto nella memoria di poche famiglie o conservate ormai sepolte in qualche ricettario domestico, abbandonato sul fondo di una cassapanca.</div><div style="text-align: justify;"><b>Alfredo Morosetti</b>, La cucina rurale Italiana, 2013</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quanto alla cucina italiana, essa è una «cucina-verità». È la cucina cui tutti prima o poi debbono fatalmente fare ritorno, dopo ogni sconsigliata, dopo ogni sciagurata incursione sia tra i divoratori di cavallette, sia tra i degustatori di quintessenze. La cucina italiana è per l'uomo ciò che la Terra era per Anteo: restituisce le forze, dissipa qualunque dissidio tra l'errante figlio di mamma, e nostra grande maestra Natura.</div><div style="text-align: justify;"><b>Alberto Savinio</b>, Souvenirs, 1945</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se tua madre cucina italiano, perché dovresti andare al ristorante?</div><div style="text-align: justify;"><b>Martin Scorsese</b> [1]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cerchi di inventare nuovi piatti, ma alla fine la gente vuole mangiare solo cibo italiano. </div><div style="text-align: justify;"><b>Stephen Starr</b> [1]</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cucinare, per un francese, sebbene sembri misterioso e complicato per alcuni, è stranamente democratico. È una cucina centralizzata: tutte le cose buone, prima o poi, sono arrivate Parigi, e quello che piaceva ai parigini, piaceva a tutti. La cucina francese è accessibile e travolgente allo stesso tempo. È aperta a tutti, anche se non tutti osano. La cucina italiana ha la reputazione di essere più semplice, e si concentra di più sugli ingredienti, oltre a essere più varia. Ciò che si mangia a Napoli è molto diverso da ciò che offre Milano. Alcuni buoni piatti e idee si sono diffusi in tutto il Paese, ma la cucina italiana, soprattutto quella casalinga, rimane in gran parte regionale.</div><div style="text-align: justify;"><b>Mimi Thorisson</b>, La mia antica cucina italiana, 2023</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'Italia ha venti regioni, ognuna delle quali ha una propria cucina distintiva, sviluppata in tandem con la natura e influenzata dai territori vicini.</div><div style="text-align: justify;"><b>Mimi Thorisson</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni regione di questo Paese storicamente diviso fino al 1861 è rimasta fedele a se stessa, cucinando i propri piatti con i prodotti del territorio ed evitando di scambiare o condividere ricette con le città rivali. Il nord, prospero e ricco di carne, ha preso ispirazione dai Paesi vicini, come la Francia e l'Austria, mentre nei piatti del sud sono evidenti le influenze arabe e spagnole.</div><div style="text-align: justify;"><b>Mimi Thorisson</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il cibo italiano è noto per dare risalto agli ingredienti, e non sorprende che l'Italia abbia sempre avuto alcuni dei migliori prodotti al mondo. I francesi si chiedono: "Ora come possiamo fare in modo che questo cibo diventi complicato e chic?", mentre gli italiani sono più inclini a far risplendere gli ingredienti nella loro essenzialità.</div><div style="text-align: justify;"><b>Mimi Thorisson</b>, La mia antica cucina italiana, 2023</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La cucina italiana è qualità, varietà, genuinità, tradizione; è la migliore cucina del mondo e, come nessun'altra, ha coniugato con successo antiche ricette regionali, evoluzione del gusto e metodi moderni.</div><div style="text-align: justify;"><b>AA.VV.</b>, Cucina Italiana, 2010</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli italiani possiedono un patrimonio alimentare unico al mondo, frutto di almeno due millenni di storia ininterrotta; e tuttavia, come spesso accade a chi è smisuratamente ricco, molti tesori finiscono per essere dimenticati o trascurati, quando non rimangono addirittura sconosciuti.</div><div style="text-align: justify;"><b>AA.VV.</b>, ibidem</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci vorrebbe un'enciclopedia per raccogliere tutte le ricette, con relative varianti, della cucina italiana; e sicuramente non basterebbe ancora, nella consapevolezza che la varietà − varietà di pensiero e di gusto − è fra le maggiori ricchezze di qualsiasi nazione, insieme all'apertura a ciò che si trova al di fuori dei confini.</div><div style="text-align: justify;"><b>AA.VV.</b>, Cucina Italiana, 2010</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il patrimonio gastronomico italico è oggi un misto di chef visti in televisione e di sottilette fuse dentro gli involtini esattamente come trent'anni fa. Un mix felicemente italico in cui non si butta nulla. E tanto più creativo. Una cucina italiana insomma nata, cresciuta e coltivata con fatica prima dalle nostre mamme e oggi da tutti quelli che si cimentano in cucina per il gusto di stupire il partner o di mandare avanti la famiglia. 0 semplicemente per divertimento.</div><div style="text-align: justify;"><b>AA.VV.</b>, Il libro completo della Cucina Italiana, 2012</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se non hai mai provato la cucina italiana, non hai vissuto veramente.</div><div style="text-align: justify;"><b>Anonimo</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Note</b></div><div style="text-align: justify;"><ol><li>Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.</li><li>Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: <a href="https://www.aforismario.eu/2023/11/frasi-dieta-mediterranea.html">Dieta Mediterranea</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/10/frasi-pizza.html">Pizza</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/10/frasi-spaghetti.html">Spaghetti</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2019/12/frasi-genuino.html">Cibo Genuino</a> - <a href="https://www.aforismario.eu/2020/08/frasi-cucinare.html">Cucina</a> </li></ol></div>Aforismariohttp://www.blogger.com/profile/12573293142123206243noreply@blogger.com