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Citazioni Errate - V

Elenco di frasi false, citazioni errate o di dubbia attribuzione che circolano sul web, che cominciano con la lettera V. Se hai qualche precisazione da fare per migliorare questa sezione, oppure desideri segnalare una citazione che hai trovato sul web e sulla cui autenticità hai dei dubbi, contatta pure Aforismario.
Qualunque frase priva di fonti bibliografiche certe, su internet la potrete trovare
attribuita nel 99% dei casi a: Oscar Wilde, Jim Morrison o Albert Einstein
e per il restante 1% a un altro autore sbagliato. (Aforismario)
Verrà il tempo in cui giudicheremo il mangiare gli animali nello stesso modo in cui oggi giudichiamo il mangiare i nostri simili, cannibalismo.
Questo pensiero è generalmente attribuito a Leonardo da Vinci, ed è citato come suo non soltanto su centinaia di siti, ma anche in diversi libri. Eppure, basterebbe notare lo stile in cui è espresso, che non è certamente l'italiano che si usava ai tempi di Leonardo, per avere quantomeno qualche dubbio in merito. In effetti, esaminando gli scritti di Leonardo, la frase non risulta. Un'altra frase simile a questa attribuita impropriamente a Leonardo da Vinci è: "Verrà il tempo in cui l'uomo non dovrà più uccidere per mangiare, e anche l'uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto". Entrambe le frasi sembra siano delle variazioni di un'altra citazione ancora, sempre attribuita a Leonardo, ma che è dello scrittore russo Dmitrij Merežkovskij, e che si trova in Il romanzo di Leonardo da Vinci - La resurrezione degli dèi (1901): "Verrà il giorno in cui uomini come me guarderanno all'uccisione degli animali nello stesso modo in cui oggi si guarda all'uccisione degli uomini".

Vincere non è tutto; è l'unica cosa che conta.
In inglese: Winning isn't everything; it's the only thing.
Questa frase è attribuita all'allenatore di football americano Henry Russell "Red" Sanders (1905-1958), che l'avrebbe pronunciata durante una seduta di allenamento al California Polytechnic State University nel 1950. La prima attribuzione ufficiale risale a un articolo del 1953 sul Los Angeles Herald and Express. La frase, seppure in forme leggermente diverse, è attribuita anche all'allenatore di football americano Vince Lombardi (1913-1970) e, in Italia, a Giampiero Boniperti (1928): "Vincere non è importante: è la sola cosa che conti", come citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, 1992. Nella stagione 2012-2013 del campionato italiano di calcio, la frase, sempre a firma di Boniperti, è stata anche cucita all'interno delle maglie della Juventus: "Vincere non è importante è l'unica cosa che conta".

Vivere è soffrire; sopravvivere è trovare un senso nella sofferenza.
In inglese: To live is to suffer, to survive is to find some meaning in the suffering.
In tedesco: Leben heißt leiden und überleben bedeutet, im Leiden einen Sinn zu finden.
Questa citazione è attribuita a Friedrich Nietzsche e a Victor Frankl, ma in realtà si tratta di un'affermazione dello psicologo statunitense Gordon Allport (1897-1967), che la scrive nella prefazione del libro di Victor Frankl L'uomo in cerca di senso (ediz. 1962): "Vivere è soffrire, sopravvivere è trovare un senso nella sofferenza. Se esiste uno scopo nella vita, deve esserci uno scopo nella sofferenza e nella morte. Ma nessuno può dire a un altro quale sia questo scopo. Ognuno deve scoprirlo da sé e deve accettare la responsabilità che la sua risposta gli prescrive". [To live is to suffer, to survive is to find meaning in the suffering. If there is a purpose in life at all, there must be a purpose in suffering and in dying. But no man can tell another what this purpose is. Each man must find out for himself, and must accept the responsibility that his answer prescribes].

Vivi come se dovessi morire domani, pensa come se non dovessi morire mai.
La paternità di questa citazione è attribuita erroneamente al politico Giorgio Almirante, che la utilizzò per numerosi manifesti del Movimento Sociale Italiano e come frase conclusiva di Autobiografia di un fucilatore, pubblicata nel 1973: "Se volete un motto che vi ispiri e vi rafforzi, ricordate: Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai". In realtà pare si tratti di una frase leggermente modificata dello scrittore e filosofo Julius Evola: "Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai". Questa frase è spesso confusa con citazioni molto simili attribuite ad altri noti personaggi: "Sogna come se dovessi vivere per sempre. Vivi come se dovessi morire oggi" (Dream as if you'll live forever. Live as if you'll die today) attribuita a James Dean; oppure: "Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre" (Live as if you were to die tomorrow. Learn as if you were to live forever) attribuita a Gandhi.

Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te pianga. 
Questa frase si trova in Le cose che ho imparato nella vita, un testo molto diffuso su internet attribuito a Paulo Coelho. In realtà il testo pare non sia dello scrittore brasiliano e, in ogni caso, la citazione appartiene al poeta indiano Kabir (XV-XVI sec.).