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Frasi sull'Astensionismo e il Non Votare

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sull'astensionismo e sul non andare a votare. In politica, per astensionismo s'intende "l'astenersi di proposito, per ostentazione di indifferenza o di protesta, dal partecipare alla vita politica o da un determinato atto politico (votazioni, riunioni, e simili)". [Vocabolario Treccani].

A mo' d'introduzione, riportiamo alcune interessanti osservazioni di Alfio Mastropaolo: "Dagli anni settanta a oggi l’astensionismo in Europa alle elezioni nazionali è mediamente raddoppiato (ed è cresciuto ben di più alle elezioni locali, per tacere di quelle europee). In Italia, in Olanda e nella Repubblica federale tedesca i non votanti sono passati dal 10 a circa il 20 per cento; in Austria dall’8 al 16; in Francia dal 19 a oltre il 35, cui andrebbe sommato ancora un 10 per cento d’elettori che neanche si registrano, mentre nel Regno Unito l’astensione è aumentata dal 25 al 40 per cento.345 Sono dati impressionanti.
Se si considera che di questi tempi prevalgono i regimi elettorali maggioritari, e che i governi con ampio seguito parlamentare e elettorale sono l’eccezione, la regola è che i governi occidentali godono del favore esplicito – ma non necessariamente consapevole e informato – di poco più di un terzo degli aventi diritto al voto. Il resto o ha disertato le urne, o ha annullato la scheda, o votato scheda bianca, oppure ancora ha preferito le opposizioni, che, grazie alla normativa elettorale, sono sovente sottorappresentate, o non rappresentate, in parlamento.
Eppure, benché i dati siano impressionanti, le teorie che minimizzino il fenomeno non difettano. A cominciare da quella che negli anni cinquanta riteneva l’astensione una forma di consenso tacito e addirittura un segno di successo del regime democratico: quando l’elettore si astiene, si argomentava, era segno che gli stava bene chiunque governasse e che perciò il regime democratico godeva di ottima salute. [...]
L’argomento è stato riproposto non da molto storicizzandolo, definendo cioè anomala non l’attuale astensione, bensì l’elevata affluenza del primo trentennio postbellico. Il declino odierno segnerebbe il ritorno alla norma, mentre l’alta affluenza del dopoguerra era figlia d’una stagione irripetibile, in cui la democrazia era spesso una novità e si stava ancora radicando. Divenuta routine, è comprensibile che gli elettori accorrano alle urne con un po’ meno zelo". [La democrazia è una causa persa?, Boringhieri, 2011].

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sull'astensione considerata in generale, sulle elezioni, gli elettori, il voto e contro la politica. [I link sono in fondo alla pagina].
Come contrastare la malavita organizzata?
Cominciando a non votarla alle elezioni... (Daniele Luttazzi)
L'apatia degli elettori è un'abdicazione civica.
[Voter apathy is a civic abdication].
Charles M. Blow [1]

Nella società di massa il voto di opinione sta diventando sempre piú raro: oserei dire che l’unica vera opinione è quella di coloro che non votano perché hanno capito o credono di aver capito che le elezioni sono un rito cui ci si può sottrarre senza grave danno, e come tutti i riti, ad esempio la messa alla domenica, sono in fin dei conti una seccatura.
Norberto  Bobbio, Il futuro della democrazia, 1984

Vota con saggezza, anche se ciò significa non votare affatto.
[Vote wisely, even if that means not voting at all].
Ashleigh Brilliant [1]

Non ho mai votato. Non mi è mai interessato niente. Sono tutti conigli nella conigliera. Sono tutti uguali. Sono diversi, ma sono simili. Immagino che certi partiti abbiano più benefici per i ricchi e che altri abbiano più benefici per i poveri. Ma non posso scaldarmi per questo. Questo è tutto.
Charles Bukowski, Il sole bacia i belli, interviste 1963-1993, 2014 (postumo)

I cittadini non sembrano cercare la soluzione dei loro problemi economici alle urne. Ciò concorda con la ben nota tesi che le fasce di popolazione con uno status socioeconomico inferiore, cioè con livelli di istruzione, reddito e occupazione più bassi, sono anche i meno coinvolti in forme di partecipazione politica. L’astensionismo, infatti, è generalmente diffuso tra i ceti meno abbienti e svantaggiati. Tale conclusione trova conferma nell’analisi del profilo psicologico dei disoccupati, che spesso risultano ansiosi, depressi e inclini alla rinuncia.
Donatella Campus, L'elettore pigro, 2000

Tu non voti alle politiche, ma ti lamenti se le condizioni sono critiche eppure televoti l'Isola dei famosi d'Egitto convinto di avere esercitato un tuo diritto.
Caparezza, The Auditels Family, in Habemus Capa, 2006

Il voto è un esercizio insignificante. Non perderò il mio tempo andando a votare. Questi partiti, questi politici ci vengono presentati in modo tale da farci sentire che abbiamo libertà di scelta, ma non ne abbiamo.
George Carlin [1]

Non ho mai votato in vita mia!.. La mia tessera deve essere ancora lì al Municipio... Ho sempre saputo e capito che gli idioti sono la maggioranza, e che dunque è giocoforza che vincano!
Louis-Ferdinand Céline, Bagatelle per un massacro, 1937

La metà dei cittadini non va più a votare e si trincera dentro un recinto ogni giorno più esiguo, che canta vittoria quando dentro quella minoranza ottiene la maggioranza. Si vincono le elezioni, oggi, coi voti di un cittadino su dieci.
Concita De Gregorio, Io vi maledico, 2013

Votare? Cosa c'è di così piacevole nel votare? Non si dovrebbe mai votare, lo sanno tutti. Se voti e il tuo candidato vince, in seguito non puoi lamentarti perché hai contribuito ad eleggerlo. Ecco perché non voto mai, così dopo posso lamentarmi.
Sergio De La Pava [1]

Spaccate pure in quattro i dati elettorali: prima o poi dovrete fare i conti con quel 50 per cento che non va piú a votare.
Diego De Silva, Superficie, 2018

I partiti politici non dipendono più, dal punto di vista finanziario, dalle donazioni degli iscritti, ma dai maxifinanziamenti di gruppi di interesse che, con un bell’assegno, ne indirizzano l’azione politica. Di fatto il parlamentare dipende dal finanziatore. Questa è la situazione attuale, e per questo è entrata in crisi la democrazia rappresentativa e sempre più cittadini disertano le urne. Hanno compreso che il loro voto conta infinitamente meno di un assegno staccato da un grande sponsor. 
Alessandro Di Battista, A testa in su,  2016

Io ho smesso di votare i partiti quando ho visto che i partiti avevano smesso di occuparsi di noi cittadini.
Alessandro Di Battista, ibidem

Perché la gente si umilia votando? Io non ho votato. No! Perché ho una dignità. Se a un certo punto mi fossi turata il naso e avessi votato per uno di loro [Romano Prodi o Silvio Berlusconi] mi sarei sputata in faccia.
Oriana Fallaci, su The New Yorker, 2006

Non sono andato a votare e mi vergogno. L’ho fatto per protesta. Ma poi ho scoperto che si dividono anche i voti degli assenti e anche le nulle, sì quelle schede su cui scrivono «vaffanculo». Si sono divisi anche «l'affanculo»: 30% alla De, 17% al Pds eccetera.
Beppe Grillo [1]

Forse una battaglia che andrebbe fatta è quella di contare le astensioni. Se arrivano a un certo tetto, significa che quelli che si candidano non rappresentano di fatto gli elettori.
Sabina Guzzanti, Il diario di Sabna Guzz, 2003

I livelli sempre più alti di astensionismo riducono drasticamente il valore rappresentativo delle elezioni: quelli che non votano esprimono una silenziosa protesta contro il sistema.
Michael Hardt e Antonio Negri, Moltitudine, 2004

Ogni voto per un ufficio governativo è uno strumento per schiavizzarmi.
M. E. Lazzaro [1]

Come contrastare la malavita organizzata? Cominciando a non votarla alle elezioni...
Daniele Luttazzi, Bollito misto con mostarda, 2005

Quando l’offerta politica si fa più attraente – quando le elezioni si profilano particolarmente contese e si annunciano cambiamenti profondi, quando sono sollevate questioni drammatiche o appaiono figure politiche più originali, e quando per qualche ragione si compiono significativi sforzi di mobilitazione – le percentuali di affluenza risultano in crescita.
Alfio Mastropaolo, La democrazia è una causa persa?, 2011

Da un lato l’astensione è cresciuta, dall'altra è cresciuta pure la quota – è circa la metà – di astensionismo intermittente, che ha un significato ben diverso dall'astensione sistematica. Lungi dal costituire un segno di rifiuto, l’astensione può in tal caso essere un avvertimento consapevolmente inviato alla politica.
Alfio Mastropaolo, ibidem

Qualcuno trova motivo di allarmarsi perché [gli astensionisti] una volta prevalentemente provenivano dagli strati meno abbienti e meno istruiti, mentre da ultimo l’astensionismo s’è diffuso pure tra coloro che s’interessano e s’informano di politica, che dispongono di livelli elevati di reddito e istruzione. In realtà, mentre nelle categorie più deboli l’astensione assai verosimilmente certifica l’esistenza di occulte – e democraticamente discutibili – barriere di censo, quando gli elettori più scolarizzati e più abbienti si astengono è ovvio presumere che lo facciano non per odio verso la politica, ma piuttosto per sanzionare i suoi addetti.
Alfio Mastropaolo, La democrazia è una causa persa?, 2011

L’astensionismo elettorale [...] non pone solo ai partiti un problema di «recupero». È il segno che la democrazia, come ideale politico, si sta appannando, anzi sta facendo una semi-rotazione: dal basso all'alto.
Ezio Mauro e Gustavo Zagrebelsky, La felicità della democrazia, 2011

Il voto non è un atto di libertà politica, ma un atto di conformità politica. Coloro che si rifiutano di votare non stanno in silenzio, stanno urlando all'orecchio del politico: "Non mi rappresenti, questo non è un sistema in cui la mia voce conta, non ti credo.'
Wendy McElroy [1]

In politica la viltà si manifesta sotto specie di astensione.
Alessandro Morandotti, Minime, 1979/80

Non votare è una delle peggiori cose che possano accadere nella nostra comunità. Puoi votare per chiunque tu voglia, ma scegliendo di non votare sputi in faccia ai nostri antenati che hanno combattuto per il nostro diritto di voto.
Otis Moss III [1]

Deve essere più che mai permesso ad alcuni di astenersi dalla politica e di farsi un po' in disparte: a ciò anch'essi sono spinti dal piacere dell'autodeterminazione; e un po' di orgoglio può anche andar congiunto al fatto di tacere, quando troppi o in genere molti parlano.
Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano, 1878

Una legge la quale dispone che la maggioranza abbia l'ultima decisione sul bene di tutti, non può essere edificata sulla stessa base che viene fornita solo da essa stessa; ha bisogno necessariamente di una base ancora più larga, e questa è l'unanimità dei cittadini. Il suffragio universale non deve essere solo l'espressione di una volontà maggioritaria: lo deve volere tutto il paese. Perciò basta già l'opposizione di una piccolissima minoranza per metterlo di nuovo da parte come inattuabile: e l'astensione da una votazione costituisce appunto una tale opposizione, che fa cadere l'intero sistema di votazione. Il «veto assoluto» del singolo o, per non scadere in piccolezze, il veto di poche migliaia, incombe su questo sistema come conseguenza della giustizia: in ogni uso che se ne fa, bisogna prima dimostrare, secondo la forma di partecipazione, che esso sussiste ancora a buon diritto.
Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano II, 1879/80

La percentuale dei votanti è oggi scesa a livelli che umiliano e squalificano l’idea stessa di democrazia.
Piergiorgio Odifreddi, La democrazia non esiste, 2018

Il più ovvio dei [problemi della democrazia] è una semplice variazione del venerabile paradosso del sorite (da soros, “mucchio”): poiché nelle elezioni con molti elettori non succede praticamente mai che il vincitore vinca per un solo voto di differenza, nessun singolo voto è determinante. Dunque, tanto vale non andare a votare. Il paradosso del sorite porta acqua al mulino dell’astensionismo, che spesso è determinato da motivazioni meno logiche e più istintive. Da un lato, la percezione del singolo elettore di essere personalmente ininfluente di fronte alla massa dell’elettorato, nel quale esso conta soltanto per una quota infinitesima: in Italia, pari a circa 1 su 50 milioni, ovvero lo 0,000002%. Dall'altro lato, la sensazione che i partiti, le maggioranze e i governi faranno comunque l’uso che vorranno dei voti ricevuti, disattendendo in maniera spesso clamorosa le false promesse elettorali fatte appunto soltanto per acchiappare voti.
Piergiorgio Odifreddi, La democrazia non esiste, 2018

Con la caduta libera della partecipazione al voto la maggioranza dei votanti diventa ormai una minoranza degli elettori, o quasi.
Piergiorgio Odifreddi, ibidem

Le elezioni non sono ben educate. Benché i politici debbano fingere di essere ispirati da nobili ideali che ci condurranno tutti a un radioso futuro, in realtà il loro obiettivo è vincere a ogni costo. Recitano, fanno gli imbonitori e ingannano. Fanno promesse sapendo che sono irrealizzabili, dedicano parecchie energie a calunniarsi a vicenda, cercano di aggiustare le regole quando possono e se non ci riescono le aggirano, e tentano di tacitare le voci che potrebbero opporsi a loro. Non sorprende che parecchi cittadini abbiano smesso di andare a votare oppure sognino di eliminare le caratteristiche più deprimenti delle elezioni conservando invece il meccanismo di selezione dei governanti.
Adam Przeworski, Perché disturbarsi a votare?, 2018

I diritti sono vani in assenza delle condizioni abilitanti, per cui la disuguaglianza di queste condizioni è sufficiente per generare un’influenza politica disuguale. Pur estendendosi a varie forme dell’attività politica, l’effetto delle condizioni sociali è più evidente nel fatto che in gran parte delle democrazie il tasso di astensionismo dei cittadini più poveri è più alto.
Adam Przeworski, ibidem

Non è vero che si assiste a un'inarrestabile crescita dell'astensione. Bisognerebbe piuttosto considerare come il segno di un'ammirevole costanza civica l'alto numero di elettori che ancora persistono a mobilitarsi per scegliere tra i rappresentanti equivalenti di un'oligarchia di stato che ha dato tante prove della sua mediocrità, se non della sua corruzione.
Jacques Ranciere, L'odio per la democrazia, 2005

La bolla astensionista non è un partito, ma una inclinazione pericolosa del nostro tempo che riflette la caratterizzazione più estrema dell'individualismo ipermoderno, il quale, negando ogni forma di debito simbolico, ritiene che tutto ciò che non riguardi direttamente il mio Io non abbia alcun valore.
Massimo Recalcati [1]

Astenersi è quasi sempre una reazione di tipo infantile ad una situazione di frustrazione vissuta come insopportabile. Anziché provare a cambiare una condizione di difficoltà si preferisce uscire dal gioco. Senza ovviamente registrare che questa autoesclusione non solo non può interrompere il gioco che proseguirà anche senza di noi, ma rischia di avvantaggiare i nostri avversari. Anche in questo caso lo sguardo dell’astensionista resta sempre narcisisticamente rivolto al proprio ombelico. 
Massimo Recalcati [1]

Cosa inventano per non riconoscerci la coscienza? L’astensionismo. Contano su quel 20 per cento sicuro e fisiologico di gente che a votare non ci va, per invalidare il referendum. Ma ti pare una cosa seria? Non è questo un modo scorretto di sostenere la propria convinzione? Sarà il caso di rivedere i meccanismi referendari, così non si può andare avanti, è una questione di democrazia.
Vasco Rossi, La versione di Vasco, 2011

C’è un’azione peggiore che quella di togliere il diritto di voto al cittadino, e consiste nel togliergli la voglia di votare.
Robert Sabatier [1]

Attualmente è considerato normale recarsi a votare, come non recarsi a votare. Il deporre la scheda nell’urna è percepito sempre meno come un diritto, e ancor meno come un dovere, e sempre più come una facoltà di cui avvalersi.
Linda Laura Sabbadini, Partecipazione politica e astensionismo secondo un approccio di genere, 2006

Astensionismo significa che rimani a casa o vai in spiaggia. Votando scheda bianca, stai dicendo che comprendi la tua responsabilità, hai una coscienza politica e sei venuto a votare, ma non sei d'accordo con nessuno dei partiti esistenti e questo è l'unico modo che hai per dirlo .
Jose Saramago [1]

I cattivi politici vengono [mandati al potere] da brave persone che non votano.
William E. Simon [1]

L’astensionismo elettorale, oggi sempre più diffuso nei paesi occidentali, non è una crisi della democrazia, come credono politici e politologi, ma una crisi del sistema politico basato sul consenso piuttosto che sulla competenza.
Giovanni Soriano, L'inconveniente umano, 2022

Penso che l'astensione – da cui sono stato a lungo tentato – finisca col fare il gioco della casta, anzi della cosca. Il non voto, anche se massiccio, non viene tenuto in minimo conto dalla partitocrazia: anche se gli elettori fossero tre in tutto, i partiti se li spartirebbero in percentuale per stabilire vincitori e vinti. E infischiandosene degli assenti, che alla fine hanno sempre torto. Dunque penso che si debba essere realisti, votando non il «meno peggio», ma ciò che si sente meno lontano dai propri desideri.
Marco Travaglio, su Micromega, 2008

Se siete annoiati e disgustati dalla politica e non vi disturbate a votare, di fatto votate per gli arroccati establishment dei due principali partiti.
David Foster Wallace, Forza, Simba, 2000

Avete tutto il diritto di stare a casa, se volete, ma non prendetevi in giro pensando di non votare. In realtà, non votare è impossibile: si può votare votando, oppure votare rimanendo a casa e raddoppiando tacitamente il valore del voto di un irriducibile.
David Foster Wallace, ibidem

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Voto - ElettoriQualunquismo - Contro la Politica