Aforismi, frasi e citazioni di Davide Lopez

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Davide Lopez (Bari 1925 - Vicenza 2010), psicoanalista e aforista italiano. Davide Lopez è stato membro ordinario della British Psychoanalytical Society e della Società psicoanalitica italiana. Nel 1979 ha fondato la rivista di psicoanalisi Gli Argonauti.
I seguenti aforismi di Davide Lopez sono tratti da: Al di là della saggezza, al di là della follia (1976) e Il mondo della persona (1991).
Dio, l'analista e l'amante non aspettano, e questo nell'ordine.
(Davide Lopez)
Al di là della saggezza, al di là della follia 
Diario di uno psicoanalista, 1976 © Guaraldi - Selezione Aforismario

Coloro che soffrono di senso di colpa hanno in generale una inibizione dell'orgoglio. Essi si sentono in colpa proprio verso quelle persone che dovrebbero, al contrario, disprezzare.

È più forte, più profondo e duraturo, forse imperituro, quell'amore che nasce improvviso, inatteso e tardivo, dopo una lunga, inconsapevole, gestazione. Negli incontri, negli sguardi e nelle parole, vi era stato solo ingenua curiosità e piacere preconscio. In seguito, ricordando, si scopre che molte cose si erano pensate, molte cose si erano fatte, molti luoghi si erano apprezzati e goduti, per via di questo amore silente che si era radicato nella mente, molto prima che un barlume di consapevolezza avesse sorpreso la persona.

Il futuro umorista sarà colui che diverrà capace di godere l'umorismo di un altro su di sé.

Non amare mai una persona che ha un cattivo appetito, e diffidare di coloro il cui appetito si esaurisce subito, dopo i primi bocconi. Questi ultimi hanno il verme del peccato originale dentro di loro.

Si dà torto a se stessi quando non si è ancora abbastanza sani e maturi da riconoscere le ragioni dell'altro. Nell'accusare se stessi vi è presunzione narcisistica.

Il mondo della persona
Aforismi, 1991 © Raffaello Cortina - Selezione Aforismario

Anche le migliori tra le donne possono essere tenute solo mediante la tensione dell'angoscia di perdita
d'amore.

Chi è normale? È colui che ha saputo mascherare la propria follia. Quindi, il folle è il normale ingenuo.

Diffidare sempre di una donna che vuol sedurci alla solidarietà con un terzo.

Dio, l'analista e l'amante non aspettano, e questo nell'ordine.

Don Giovanni, più che uno scassinatore, è un ladro: preferisce le casseforti aperte.

È semplice discriminare chi soffre di sentimento di colpa e chi è veramente colpevole. Chi è colpevole si permette, perfino, di sentirsi offeso, mentre chi prova colpa, la esibisce a causa della sua megalomania; come potrebbe offendersi?

I matti sono solo matti a metà, perché non hanno il coraggio totale e la compiuta consapevolezza della loro follia, come i geni.

Il significato etimologico-psicologico di rassicurare è: non curare.

L'amore superiore tra due persone è libera schiavitù reciproca.

L'autoeliminazione è la forma estrema del masochismo, risultato della morale sociale, e non tanto di quella rigida, quanto, ancora di più, di quella indulgente e benevolente. Ciò spiega la frequenza dei suicidi tra i giovani.

L'ideologia è la maschera dell'impotenza.

L'illusione è considerata, in genere, feticcio espropriante, Araba Fenice. Ma l'illusione che feconda la consapevolezza è la base di ogni potenzialità di realizzazione.

La compassione è il più crudele fra tutti i sentimenti: corrompe, fiacca e avvilisce la mente. Può distruggere un popolo.

La donna diventa vera quando ridiventa anche bambina − bambina sana.

Là dove vi è sdegno eccessivo verso gli altri, là vi è profondo sdegno verso sé stessi.

La maggior parte degli uomini ama, in modo esorbitante, ciò che è difficile da sapere e da conquistare. Fortunati sono quei pochi che hanno compreso che ciò che è più facile non è alla portata di tutti; la cosa più difficile da conquistare è la cosa più facile.

La sanità inizia con la recita della sanità.

La verità, tanto famosa quanto idolatrata da filosofi, moralisti, scienziati e psicoanalisti, ha finito per assumere il volto alienante ed espropriante di un idolo. Ma gli idoli si frantumano, e la persona decide di trasformare la verità, di darle un nuovo volto, quello dell'avvenire.

Ogni rinuncia accumula odio: così, la si fa pagare a se stessi e agli altri.

Per essere felici nella vita amorosa bisogna fare esattamente il contrario di ciò che ha consigliato Reich, ossessionato dall'orgasmo. Godersi le carezze e i baci della donna, senza desiderare ossessivamente l'orgasmo, lo facilita e lo potenzia.

Per gli amanti dell'ascesi, la donna amata è il più valido esercizio per raggiungere la santità.

Se non ha i mezzi per sostenersi, cioè un'irriducibile volontà e consapevolezza, la verità diventa la presa in giro di sé stessa, lo zimbello della giustizia.

Se si continua a vergognarsi dell'errore, si rimane al di sotto dell'errore, malgrado la presunzione implicita nella vergogna.

Sono disposti a darti una mano, se non ne hai bisogno, provano gusto a ritirarla, non appena avvertono i minimi segni del tuo interesse!

Sulla collusione narcisismo-masochismo. "Guarda quel furgoncino che si sforza inutilmente di trainare un autobus. Che presuntuoso!" "Che masochista, direi!" Masochismo e presunzione sono gemelli siamesi.

Uomini e donne che sostengono, con foga e sdegno, come sacrosanto il diritto ai propri spazi, all'autonomia, hanno avuto da bambini grande difficoltà nel difendersi da una madre avvolgente e possessiva. Furono costretti a rifugiarsi nel cantuccio della loro mente. Oggi, non comprendono la differenza tra il passato, dove l'eccentricità era la salvezza, e il presente, dove potrebbero assumere una posizione centrale nella vita, godere di spazi più ampi e coltivare terre più feconde, in armonia con sé stessi e con le persone di elezione.

Vi è un ideale che è l'espressione dell'inferiorità, della svalorizzazione di ciò che si è e si ha, come si può vedere m amore.

Vi sono uomini che offrono la loro spalla al pianto delle donne. Sono strozzini che investono a interessi esosi la loro disponibilità. Alcuni vogliono il corpo, altri, più avidi, l'anima. Attenzione, dunque, ai preti, ma ancora di più ai poeti!

Libro di Davide Lopez consigliato
Il mondo della persona 
Aforismi
Prefazione: Alfredo Todisco
Editore: Raffaello Cortina, 1991 

La forma di questo libro si distacca dai precedenti di Davide Lopez. Si svolge attraverso una catena di oltre cinquecento massime, quasi tutte brevi o brevissime, alcune scandite in poche parole, che hanno la potente lucentezza del fulmine che per un attimo illumina il mistero della notte. L'impegno quasi voluttuoso di Lopez a pensare col martello, come faceva l'ammiratissimo Nietzsche, non è che la pars destruens del suo fondamentale ottimismo, che lo fa apparire oggi come il profeta più convincente della volontà di costruire un mondo nuovo di persone in cui gli uomini riescano a realizzare le loro potenzialità intellettive e affettive al livello più alto. Sbrigliando la sprezzatura del suo humour graffiante, Lopez ha sparso a piene mani petardi e castagnole piene di una miscela pirica in cui la saggezza si mescola all'irriverenza e alla vena paradossale. Non so se questo è il più profondo tra i volumi dell'analista della persona: una cosa è certa, è il più accessibile e il più divertente.

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