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Aforismi, frasi e pensieri di Mauro Parrini

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Mauro Parrini (Carmignano, 1961), docente di filosofia e aforista italiano. Mauro Parrini risiede a Trecate (Novara) e insegna Filosofia e Storia a Magenta. Ha studiato Filosofia a Firenze laureandosi con il professor Paolo Rossi. Nel 2022, Mauro Parrini è stato nominato vincitore del Premio internazionale per l'aforisma Torino in Sintesi, con il libro A testa bassa (Edizioni Pendragon, 2021)
I seguenti aforismi di Mauro Parrini sono tratti da A mani alzate, pubblicato dall'editore Pendragon nel 2009; un libro di grande qualità che vale davvero la pena leggere.
Dove bruciano libri, prima o poi qualcuno accenderà un televisore.
(Mauro Parrini)
A mani alzate
© Pendragon 2009

Al giorno d'oggi non avere niente da mostrare è imperdonabile, come una volta lo era avere qualcosa da nascondere.

Ciò che consente agli esseri umani di sopportare le sofferenze più atroci è la circostanza evidente che il dolore rende più puri e più belli; l'uomo che soffre non può non accorgersene e non compiacersene e non ricavarne un senso profondo di gratitudine, come se soltanto in questo modo realizzasse pienamente la propria natura. Così va inteso il detto comune secondo il quale "l'uomo è nato per soffrire".

Dove bruciano libri, prima o poi qualcuno accenderà un televisore.

Dire di sì alla vita: magra consolazione per chi non può dire di no alla morte.

È un uomo buono ma niente di più: gli manca la cattiveria necessaria per diventare santo.

I tempi difficili si superano razionando le risorse ed evitando gli sprechi: facciamo che nessuno possa pronunciare più di un certo numero di parole nella propria vita e forse restituiremo un po' di senso al nostro comunicare.

Il mistero della morte è rozzo e poco elaborato, se lo confrontiamo con quello intermittente, e arabescato dai sogni, del sonno. La morte è implacabile e stupida come molte cose della natura: per avere maggiore dignità spirituale essa dovrebbe farsi contaminare dall'incertezza e dal dubbio per poi, inspiegabilmente, qualche volta, lasciarsi vincere.

Il paradiso in terra non esiste, ma chi va in bicicletta ci arriverà comunque.

Il pensiero umano è inconsistente non perché dimostra poco o perché non dimostra abbastanza, ma perché può dimostrare tutto e il contrario di tutto.

Inforcare una bicicletta fa tornare bambini: il suo potere liberatorio, quasi taumaturgico, è paragonabile a quello della poesia.

L'uomo è nato per essere povero, come dimostra il fatto che vivere in dignitosa povertà è molto più facile che vivere in dignitosa ricchezza.

L'uomo non è mai solo. È sempre abbandonato.

La bicicletta somiglia, più che ad ogni altra macchina, all'aeroplano: essa riduce al minimo il contatto con la terra, e soltanto la sua umiltà le impedisce di volare.

La capacità mimetica della mediocrità è tale che oggi occorre molto talento per distinguerla dal genio. 

La verità viene a galla solo quando gli uomini vanno a fondo.

La vita si allunga perdendo di significato: diventeremo immortali quando esserlo non interesserà più a nessuno.

Meglio condurre una vita miserabile che farsi condurre da una vita qualunque. 

Non è possibile abituarsi alla solitudine. L'uomo è solo ogni volta di più.

Ogni uomo è intelligente a modo proprio, ma tutti gli uomini sono stupidi allo stesso modo: su questa
semplice constatazione si basa il successo incoercibile dei mezzi di comunicazione di massa.

Ormai tutto è talmente fuori posto che più niente è fuori luogo. 

Per la maggioranza degli esseri umani la morte è il solo evento significativo della vita; il solo, in ogni caso, che li rende finalmente protagonisti.

Quando il linguaggio accarezza la vita nasce una poesia; quando la vita accarezza il linguaggio, nasce
una preghiera.

Se il lettore è fesso e il libro è brutto, statene certi: la lettura risulterà "tutta d'un fiato".

Se non avete ancora trovato la vostra strada, meglio: impiegherete più tempo per arrivare al fallimento.

Se non siete felici siate almeno infelici e ne ricaverete comunque una certa soddisfazione. 

Se siete disinvolti e convinti non vi serve l'intelligenza: quella ve la attribuiranno gli altri.

Si scrive solo per rispondere all'io sconosciuto che ci portiamo dentro, e che ci parla con la nostra voce.

Tra un'occasione mancata e una tragedia sfiorata, la vita è passata.

Una sola cosa si deve temere più della morte: perdere il controllo di se stessi. Dar voce a ciò che si sente veramente, a ciò contro il quale si è sempre dovuto combattere.

A testa bassa 
© Pendragon, 2021

Quando lo spirito ha il fiato corto cerca rifugio nell’evidenza, ed è lì di solito che smette di respirare.

Destrezza e onnipotenza mal si conciliano, e questo spiega molte cose al mondo.

Il carattere si dimostra soprattutto nell’ostinazione con cui crediamo di averne uno.

Chi è forte cede spesso alle proprie debolezze, perché non teme mai di esserne travolto.

Il mai abbastanza ha una conoscenza del tutto che è davvero invidiabile.

Mi capita spesso di venire a un punto, ma è sempre un punto interrogativo.

Si parla così tanto che ormai tra il silenzio e lo stare zitti non c’è più differenza.

L’insonnia imita la morte molto meglio del sonno, perché riesce a guardarla a occhi aperti.

L’arte dell’aforista è un’arte dell’equilibrio: compie capriole paradossali, ma non cade mai dalla corda del significato.

L'egemonia del frammento è diventata così sistematica che anche un'opera finita deve mascherarsi da abbozzo per non sembrare improvvisata.

Molta cattiva letteratura nasce dal senso di colpa per i traumi infantili che non si è mai riusciti ad avere.

Libro di Parrini consigliato da Aforismario
A mani alzate 
Editore Pendragon, 2008 

Quanto può essere lunga la prefazione a una raccolta di aforismi vari, racconti minimi, considerazioni massime, ispirati dalla duplice passione per il paradosso e per la filosofia, e la cui brevità è essenziale non tanto alla loro forma, quanto alloro contenuto? In termini di spazio difficile dire: forse quello compreso tra una riga e la Summa theologica di Tommaso d'Aquino (35 volumi in una edizione recente)? In termini di tempo, invece, non avrei dubbi: non più di quello che occorre di solito alloro autore, un tipo piuttosto flemmatico, per levare in alto le mani. Al lettore decidere, se in segno di resa o di vittoria. "Togliete il superfluo dal mondo, e resterà un aforisma".

Note
  1. La proprietà intellettuale degli aforismi sopra riportati è dell'autore Mauro Parrini, che ne detiene i diritti. È vietata la loro riproduzione integrale su altri siti web.
  2. Vedi anche: Aforismi sull'Aforisma di Mauro ParriniAforisti Contemporanei