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Frasi e aforismi politici di James Harrington

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di James Harrington (Upton 1611 - Londra 1677), politologo e scrittore inglese. L'opera più importante di James Harrington è il testo di filosofia politica intitolata La Repubblica di Oceana (The commonwealth of Oceana, 1656). Le seguenti riflessioni di James Harrington sono tratte da Aforismi politici (Aphorisms political, 1659), che riassumono in maniera concisa il suo pensiero politico e filosofico.
Gli errori e i mali del popolo sono l'opera di quelli che lo governano.
(James Harrington)
Aforismi politici
Aphorisms political, 1659 - Selezione Aforismario

Benché il popolo non sappia vedere, egli però sa sentire.

Ciò che dà l'essenza, l'azione e la denominazione ad ogni specie di esseri, o di cose nell'Universo, è appunto la forma di quell'essere o di quella cosa.

Come l'anima dell'uomo non può giammai abitare il corpo di una bestia a meno che la divinità non v'impiegasse la sua forza di creazione, così l'anima d'un governo democratico, che è la libertà in essenza, non può giammai esistere sotto altra forma che la sola di un senato e di un'assemblea popolare.

Dove vi è libertà di coscienza deve esservi pure una religione nazionale.

Gli errori e i mali del popolo sono l'opera di quelli che lo governano.

Il linguaggio è un commercio così naturale tra l'anima di tale e tal'altro uomo, quanto la Religione lo è tra l'Uomo e Dio.

Il miglior mezzo di governare differenti nazioni, o d'indurvi una rassomiglianza nella maniera di governarli, è quello che i Romani impiegavano nella forma del governo provinciale.

II partito più prossimo alla perfezione, ed il migliore rapporto all'oggetto che si prefigge, non è già quello, che ha bisogno della violenza dell'armi per governare, ma quello invece, che può ottenere il suo intento senza il soccorso del dispotismo: io intendo cioè il governo che ha luogo per mezzo dell'elezioni popolari, giusta il precetto di Mosè , e la regola della scrittura: sceglietevi degli uomini saggi e intelligenti conosciuti nelle vostre diverse tribù, e io li sublimerò sopra di voi per dirigervi e per governarvi.

In un governo democratico è il popolo, che forma la legge.

In un solo individuo la ragione manca di quella forza che si trova in un gran numero d'individui radunati in consiglio o assemblea.

In una repubblica ben regolata il popolo generalmente è contento.

La maggior felicità che un popolo possa domandar sulla terra, e che la divinità possa accordargli, è una Repubblica ben ordinata e fondata sull'eguaglianza. Tale fu quella del popolo d'Israele; fu questo il regno della divinità medesima; e tale dovrebbe essere quello di tutti i popoli che professano il vangelo.

La maggior parte degli uomini, o il loro maggior numero si lascia guidare in fatto di religione da una direzione comune.

La molteplicità delle leggi non essendo, che una molteplicità d'insidie tese al popolo, è perciò causa della corruzione del governo.

La natura è l'opera di Dio.

La ragion si divide tra l'invenzione e il giudizio. II giudizio deve essere più perfetto in un'assemblea. L'invenzione deve esserlo in un solo individuo.

La religione di sua natura è ugualmente lontana dalla dipendenza e da qualsivoglia interesse del mondo vizioso, o corrotto, a cui si vorrebbe farla servire: perciò la politica la rende coercitiva allorché vuol farla servire ad un interesse qualunque.

L'uomo che non ha di che vivere di sua proprietà, deve necessariamente servire: ma quello che possiede abbastanza per vivere del proprio, può essere veramente libero.

L'uomo è un essere sia fisico che morale, composto di sensi materiali e di facoltà puramente spirituali. Egli è un essere animale e filosofico.

L'uomo può essere piuttosto definito un animale religioso che un animale ragionevole, se si consideri che negli altri animali v'ha qualche cosa di ragionevole, ma nulla vi si trova di religioso.

Non è la perfezione di un sol uomo in particolare, o di alcuni individui, che costituisce quella di un buon governo; ma la miglior forma di governo è quella che nasce dall'intrinseca perfezione dello spirito di una nazione intera.

Ogni governo che nulla riconosce al disopra di sé, pronunzia nella sua propria causa.

Ogni governo è fondato sull'interesse; ed è appunto l'interesse più potente che deve dominare come fondamento del governo.

Ogni governo è l'opera della saggezza umana, e la saggezza umana è calcolata sulla natura dell'uomo.

Ogni legge che lascia il meno d'arbitrio ai giudici e ai tribunali è la più perfetta.

Ogni uomo, sia per concepir timore, sia per consolare il suo spirito, ha qualche sentimento di religione.

Ovunque il governo non è calcolato sulla natura dell'uomo, ovunque non è a lei conforme, né la soddisfa punto; egli non può essere né perfetto, né tranquillo.

Ovunque il popolo in genere è malcontento, non v'ha repubblica.

Ovunque il popolo non ha proprietà onde esistere, il governo è monarchico o aristocratico. Ovunque il popolo può esistere di sua proprietà il governo è suscettibile di democrazia.

Ovunque la libertà di coscienza è perfetta, comprende anche la libertà civile.

Ovunque la libertà è intera si estende pure alla coscienza.

Pretendere, che il governo possa essere affidato a un piccolo numero d'individui, o ad un partito dominante, è pretendere cosa affatto incompatibile con una repubblica .

Quando la forma di governo non ammette altro libero esercizio di religione che quello della Nazione o dello Stato, non v'ha allora libertà di coscienza.

Sarebbe più facile parlando della metempsicosi di rinvenire quando, come e dove abitava 1'anima di un tale o tal altro uomo nel corpo di tale o tal altra bestia, che di trovare in politica quando come e dove la libertà essenziale alla natura della democrazia esistesse sotto altra forma, che l'unica sua propria; quella cioè di un senato e di un'assemblea popolare.

Se l'interesse della giustizia è straniero al governo, l'interesse del governo non è straniero alla giustizia.

Siccome l'uomo nelle sue forme rassomiglia alla divinità, di cui si crede l'immagine, egualmente la forma del governo può rassomigliarsi a quella dell'Uomo.

Un popolo, che non sia governato né da sé, né da altri, lo è sempre in ragione di qualche principio esterno, che in lui agisce per mezzo della forza.

Un senato senza assemblea popolare è suscettibile d'interesse particolare, e non sarà punto onesto.

Un'assemblea popolare senza senato, non può esser saggia.

Una repubblica o una democrazia per esser perfetta nella forma deve consistere specialmente in un'assemblea tale che i risultati non possano avere nessun altro interesse per base e per sostegno, che quello comune della nazione intera.