Cerca Autori o Argomenti in Aforismario

Aforismi, frasi e citazioni di John Keats

Selezione di aforismi, frasi e versi poetici di John Keats (Londra 1795 - Roma 1821), poeta inglese, morto per tubercolosi a soli 25 anni di età. Oltre che da alcune delle sue opere più note, le seguenti citazioni di John Keats sono tratte dalle sue lettere.
Se la poesia non nasce con la stessa naturalezza delle foglie
sugli alberi, è meglio che non nasca neppure. (John Keats)
Endymione
Endymion, 1818

Il piacere è spesso un visitatore; ma la sofferenza si attacca crudelmente e lungamente a noi.

Non c'è inferno più atroce del fallimento in un grande scopo.
[There is not a fiercer hell than the failure in a great object].

Una cosa bella è una gioia per sempre: cresce di grazia; mai passerà nel nulla; ma sempre terrà una silente pergola per noi, e un sonno pieno di dolci sogni, e salute, e quieto fiato.

La caduta d'Iperione
The Fall of Hyperion, 1819

I fanatici hanno i loro sogni, nei quali intessono un paradiso per una setta.

Lamia
1820

L'amore in una capanna, con acqua e una crosta di pane, è – ci perdoni Amore! – brace spenta, cenere, polvere.
[Love in a hut, with water and a crust, / Is − Love forgive us! − cinder, ashes, dust].

Versi
"Bellezza e verità sono una cosa". / Questo è quanto sappiamo sulla terra / e questo è tutto che sapere importa.
[Beauty is truth, truth beauty", – That is all | Ye know on earth, and all Ye need to know].

Dolci le melodie sono ad udire, | Ma queste, che non odo, son più dolci.
[Heard melodies are sweet, | but those unheard are sweeter].

Fermati, pensa! Solo un giorno è la vita; / una fragile goccia di rugiada che scende / a fatica dalla cima d'un albero; il sonno d'un povero indiano / su una barca trascinata verso le acque mostruose di Montmorenci. / Perché piangere tristi?

Lettere
Letters 1814- 821 (postumo 1848) - Selezione Aforismario

La fantasia si può paragonare al sogno di Adamo: Adamo si destò, e scoprì che era verità. 

Un prete è un agnello in un salotto e un leone in sagrestia.

La fantasia è senz'altro inferiore alla realtà concreta, ma è meglio del ricordo.

Gli assiomi della filosofia non sono assiomi finché non li abbiamo provati sulla nostra pelle: leggiamo belle cose, ma non possiamo sentirle fino in fondo finché non abbiamo ripercorso gli stessi passi dell'autore.

Se la poesia non nasce con la stessa naturalezza delle foglie sugli alberi, è meglio che non nasca neppure.
[If poetry does not come as naturally as leaves to a tree, then it better not come at all].

L'unico modo di rafforzare il proprio intelletto sta nel non avere opinioni decise su nulla; lasciare che la propria mente sia una strada di passaggio per tutti i pensieri.

Nulla diventa mai reale finché non è conosciuto per esperienza. Persino un proverbio non è un proverbio finché la Vita non ce lo ha illustrato.

Ci si dovrebbe sopportare un po' tutti: non c'è nessuno che non sia vulnerabile, che anzi non possa essere colto e fatto a pezzi nel suo lato debole. 

Come sono belli i fiori nascosti! Come se ne sciuperebbe la bellezza se si spingessero dalla strada gridando: "Ammiratemi: sono una violetta! Adoratemi: sono una primula!".

Il mio credo è l’amore e tu sei il mio unico dogma. Mi hai incantato con un potere al quale non posso resistere; eppure potevo resistere fino a quando ti vidi; e perfino dopo averti visto ho tentato spesso “di ragionare contro le ragioni del mio amore”. Non posso farlo più – il dolore sarebbe troppo grande. Il mio amore è egoista Non posso respirare senza di te.

La poesia dovrebbe essere grande ma discreta; qualcosa che ti penetra dentro senza farti trasalire, senza colpirti in sé stessa, ma col suo messaggio.

La vita di un uomo che abbia in sé qualche valore è una continua allegoria. Soltanto pochi occhi possono capire il mistero della sua vita.

Vorrei che l'italiano si sostituisse al francese in tutte le scuole del nostro paese, perché quella sì che è una lingua ricca di vera poesia e di fascino, forse più adatta della nostra a soddisfare i gusti delle signore.

Niente può mai diventare reale, senza essere vagliato dall'esperienza. Persino un proverbio: che proverbio è, prima che la vita te l'abbia mostrato?

Non c'è peccato più grave, dopo i sette peccati mortali, di credersi un grande poeta, o uno di quei privilegiati che dedicano tutta la vita a inseguire la gloria.

Non ho il più piccolo senso di umiltà verso il pubblico – o verso chiunque altro – eccetto l'essere eterno, il principio della bellezza – e la memoria dei grandi uomini.

Non ho mai temuto l'insuccesso: infatti, addirittura lo preferirei, piuttosto che non essere fra i più grandi.

Non sono certo di nulla tranne che della santità degli affetti del cuore, e della verità dell'immaginazione. Quel che l'immaginazione percepisce come bellezza deve essere vero – sia o no esistito prima – poiché secondo me tutte le nostre passioni sono come l'amore: tutte, se intensamente sublimi, sono creatrici di bellezza pura.

Questo mondo viene di solito chiamato, dai superstiziosi e dagli ignoranti, "una valle di lacrime", da cui saremo redenti grazie a qualche arbitrario intervento di Dio, e portati in cielo. Che concetto ristretto e rigido! Piuttosto, se vi va, chiamiamolo "la valle che forma l'anima". Allora, sì, sarà possibile comprendere a che cosa serve il mondo.

Sono felice che quaggiù ci sia una cosa come la tomba.

Supponiamo che una rosa abbia sensazioni, una bella mattina fiorisce, è felice, ma ecco che arriva un vento gelido, non può fuggirlo, o combatterlo, esso fa parte, come la rosa stessa, della natura. E allora, come può l'uomo essere felice se la sua natura, come la rosa, è preda del mondo?

Un tempo rabbrividivo quando pensavo che delle persone potessero morire da martiri per una religione. Adesso non più. Potrei essere martirizzato io stesso per la mia religione. L'amore è la mia religione. Potrei morire per esso.

Vorrei che fossimo farfalle e che vivessimo tre soli giorni d’estate – tre giorni così, con te, sarebbero più colmi di delizie di quante ne potrebbero contenere cinquanta anni di vita ordinaria.

Epitaffio
Qui giace uno il cui nome fu scritto nell'acqua.
[Here lies one whose name was written in water].