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Aforismi, frasi e citazioni di Jean Piaget

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Jean Piaget (Neuchâtel 1896 - Ginevra 1980), psicologo, biologo, pedagogista e filosofo svizzero, noto per i suoi contributi scientifici alla psicologia dell'età evolutiva e all'epistemologia genetica, cioè lo studio sperimentale delle strutture e dei processi cognitivi legati alla costruzione della conoscenza nel corso dello sviluppo psicofisico.
La prima morale del bambino è quella dell'obbedienza, e il primo criterio
del bene è per molto tempo, per i più piccoli, la volontà dei genitori.
(Jean Piaget)
La rappresentazione del mondo nel fanciullo
La représentation du monde chez l'enfant, 1926

Il fanciullo è realista, e realista perché ignora l'esistenza del soggetto e l'interiorità del pensiero.

Per il fanciullo, pensare vuol dire maneggiare delle parole.

Il fanciullo, come l'adulto privo di cultura, sembra rivolto soltanto alle cose. La vita del pensiero lo lascia indifferente. L'originalità dei punti di vista individuali gli sfugge. I suoi primi interessi, i primi giuochi, i disegni sono essenzialmente realistici, rivolti unicamente al l'imitazione della realtà visibile. In breve, il pensiero del fanciullo ha tutte le apparenze di una preoccupazione esclusivamente realistica.

In quanto portato ad attribuir coscienza alle cose, l'animismo infantile non è il risultato di una costruzione ponderata, ma risulta da un dato primitivo che consiste nell'indifferenziazione totale fra azione cosciente e movimento materiale.

Il fanciullo attribuisce alle cose non propriamente il sapere e il sentire, ma una specie di volontà e di discernimento elementari, il minimo necessario al compimento delle funzioni che la natura esercita. Questa volontà e questo discernimento non significano che il fanciullo consideri le cose come persone (il fanciullo si sente meno personale di noi), ma solo che confonde intenzionalità e attività.

Un aneddoto ebraico vuole che due ignoranti discutessero del problema dell'ebollizione dell'acqua. Uno affermava che l'acqua bolle a 100° C: «Ma, - obiettò l'altro, - come può sapere che arriva a 100° C?» Questo aneddoto dà il suo significato vero all'animismo infantile: quando i corpi hanno un'attività regolata e utile all'uomo sono evidentemente dotati di vita psichica!

Per i fanciulli, pensare è parlare.

Il pensiero è, per i fanciulli che si son posti il problema, un soffio, dato che si pensa con la voce. È anche un fumo, in quanto il respiro è confuso con la voce.

Il sogno, per i fanciulli che si son posti il problema, è ugualmente di aria o di fumo. Per i piccoli che non hanno ancora compreso l'origine soggettiva dei sogni (primo stadio), è semplicemente «di notte» o «di luce».

Il giudizio morale nel fanciullo
Le jugement moral chez l'enfant, 1932

La società ha inizio a partire da due individui, quando il rapporto fra questi individui modifica la natura del loro comportamento.

Sei studi di psicologia
Six études de psychologie, 1964

Se A=B e se B=C, il bambino piccolo non è affatto certo che A=C, mentre attorno ai 7 e 8 anni e soprattutto tra gli 11 o 12 anni, è impossibile per lui non concludere che A=C.

Saggezza e illusioni della filosofia
Sagesse et illusions de la philosophie, 1965

La filosofia ha la sua ragion d'essere, e bisogna anzi riconoscere che chi non è passato per la sua strada rimane incompleto per sempre.

La psicologia del bambino
La psychologie de l'enfant, 1966

Lo studio dell'affettività del bambino è molto più difficile di quello delle sue funzioni cognitive, perché il rischio di adultomorfismo è assai maggiore.

Lo sviluppo mentale del bambino
1967 - Selezione Aforismario

Lo sviluppo psichico, che comincia con la nascita e termina con l'età adulta, è paragonabile alla crescita organica: come quest'ultima, consiste essenzialmente in un cammino verso l'equilibrio. Infatti, così come il corpo è in evoluzione sino ad un livello relativamente stabile, caratterizzato dal compimento della crescita e la maturità degli organi, analogamente possiamo concepire la vita mentale come evolventesi in direzione di una forma di equilibrio finale rappresentata dalla mente adulta.

Al momento dell'apparizione del linguaggio, il bambino si trova alle prese non più soltanto con l'universo fisico, come gli accadeva prima, ma con due nuovi mondi, d'altronde strettamente collegati tra loro: il mondo sociale e quello delle rappresentazioni interiori.

La prima morale del bambino è quella dell'obbedienza, e il primo criterio del bene è per molto tempo, per i più piccoli, la volontà dei genitori.

L'animismo infantile è la tendenza a concepire le cose come viventi e dotate d'intenzionalità.

I bambini capiscono benissimo che la prima bugia ha lo scopo di ottenere una ricompensa non meritata, mentre la seconda è una semplice esagerazione.

Un aspetto colpisce nel pensiero del bambino piccolo: il soggetto afferma sempre, e non dimostra mai.

Psicologia e pedagogia
Psychologie et pédagogie, 1969

Ogni volta che si insegna prematuramente a un bambino un concetto che avrebbe potuto scoprire da solo, gli si impedisce di comprenderlo a fondo.

L'epistemologia genetica
L'épistémologie génétique, 1970

La conoscenza è un processo di costruzione continua.

Discorsi e conferenze
Il problema fondamentale è: qual è l'obiettivo della scuola? È formare menti conformi a quanto già conosciamo − e sappiamo fino a che punto − e che si limitano a riprodurre e ripetere ciò che hanno fatto le generazioni precedenti, o vogliamo formare menti innovative e capaci di nuove costruzioni in una area o in un altra?

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

Il gioco è il lavoro dell'infanzia. 
[Le jeu est le travail de l’enfance]. 

Impariamo di più quando dobbiamo inventare.

L'intelligenza non è ciò che si sa, ma ciò che si fa quando non si sa.
[L’intelligence ce n'est pas ce que l’on sait, mais ce que l’on fait quand on ne sait pas].

L'obiettivo principale dell'istruzione è quello di creare persone capaci di fare cose nuove, e non soltanto di ripetere ciò che altre generazioni hanno fatto. Gli esseri umani sono creativi, inventori ed esploratori.

Se volete essere creativi, preservate il bambino che c'è in voi, con la creatività e la fantasia che contraddistinguono i bambini prima che siano deformati dalla società degli adulti.

Sfortunatamente per la psicologia, tutti pensano di essere psicologi.

Solo l’educazione è capace di salvare le nostre società da un possibile collasso, violento, oppure graduale.