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Frasi e citazioni di Paolo Crepet

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Paolo Crepet (Torino 1951), psichiatra, scrittore e sociologo italiano. Le seguenti riflessioni di Paolo Crepet sono tratte da alcuni dei suoi libri più conosciuti: I figli non crescono più (2005), Sull'amore (2006), La gioia di educare (2008), Sfamiglia (2009), Perché siamo infelici (2010), L'autorità perduta (2011), Impara a essere felice (2013), Baciami senza rete (2016).
Non è vero che nella vita bisogna accettarsi, piuttosto è fondamentale
sapere che ti puoi migliorare, qualsiasi sia la stagione
che stai attraversando. (Paolo Crepet)
Solitudini
Memorie di assenze © Feltrinelli, 1997

Viviamo uno strano paradosso: nessuno può dirsi più solo, eppure tutti, in qualche misura, sentiamo, e temiamo di esserlo.

I figli non crescono più
© Einaudi 2005 - Selezione Aforismario

Alza la fronte e non porre limiti alla tua ambizione: i limiti sono fatti per essere superati attraverso passione e capacità.

Ciascuno di noi ha il diritto di pensare che la vita è una lunga strada, dove si può e si deve tentare, sbagliare e riprovarci ancora.

Compito di uno psichiatra è accompagnare la crescita, è accompagnare il dolore e non cancellarlo; semmai deve provare a far sì che il danno non si riproduca, che non germogli una pianta infestante l'intera esistenza.

Ho sempre pensato che la professione dell'insegnante non sia e non debba essere un mestiere per chiunque: una comunità civile dovrebbe pure saperlo.

L'amore agisce come una malattia, ma funziona al contrario: fa bene quando infetta, fa morire quando guarisce.

L'idea del limite – e la sua intrinseca, purtroppo persuasiva, forza pedagogica – nasce per controllare le persone, per costringerle a crescere all'interno di uno steccato, a vivere mortificandosi: costituisce la via pedagogica alla frustrazione, un progressivo annientamento di aspettative e delle più elementari ambizioni esistenziali.

Non è vero che nella vita bisogna accettarsi, piuttosto è fondamentale sapere che ti puoi migliorare, qualsiasi sia la stagione che stai attraversando.

Sull'amore
Innamoramento, gelosia, eros, abbandono. Il coraggio dei sentimenti
© Einaudi 2006 - Selezione Aforismario

Alle volte, un litigio può essere la scintilla che accende la fiamma. Lo scontro, due strattoni, spesso finiscono in inebrianti notti d'amore.

È necessario impegno per entrare in sintonia con l'altro.

È vero che la capacità di amare l'altro deriva da quella di amare se stessi e chi non si ama non sa amare: ma ciò non significa essere egoisti. L'egoismo porta alla chiusura in sé, all'indifferenza per gli altri.

I soldi, il benessere, l'idea che tutto sia acquistabile hanno prodotto uno scenario terrificante: la morte del desiderio. Se a un bambino si compra tutto, finirà per non desiderare più nulla, non saprà cosa desiderare.

Il dolore, la frustrazione, il 4 in italiano, il no del papà, la sberla, il rimprovero del nonno, il piccolo abbandono: sono tutti eventi che aiutano a crescere. Mentre sono deleteri tutti i tentativi che i genitori mettono in atto per tutelare i figli da qualsiasi contrattempo.

Il matrimonio è il supremo tributo a un'unione d'amore, ma implica anche l'esercizio di comprensione e adattamento all'altro, ovvero alla sua diversa individualità.

Il valore e l'importanza delle esperienze negative risiede nel fatto che attraverso questi improvvisi cambiamenti si piantano i primi semi di un sistema immunitario psicologico forte ed efficiente. Funziona esattamente come quello biologico, si costruisce attraverso esperienze frustranti.

L'affinità non conosce razze, colore della pelle, spesso neanche religioni. Non è l'appartenenza etnica o culturale che conta. Fondamentale è che - in qualche misterioso modo - il partner ci rappresenti.

L'amore è un percorso, un trasloco, qualcosa che allontana da una condizione conosciuta, perciò non rassicurante.

L'autostima è la base indispensabile per vivere sereni, quando manca mette a rischio la vita emotiva. Per queste ragioni, chi ha una buona considerazione di sé può passare attraverso una crisi ma prima o poi ritrova la tranquillità.

L'autostima non si costruisce con feste e bei vestiti ma nei momenti difficili della vita.

La comunicazione è uno scambio emotivo che coinvolge tutti i sensi, significa prestare attenzione non solo alle parole, ma anche al tono della voce, alla mimica facciale, all'espressione corporea: ovvero alla comunicazione non verbale nella quale gli occhi non vedono, guardano.

La nostra cultura va sempre più verso questa direzione: un bambino si trova a vivere in un mondo innaturale in cui il dolore è stato estirpato, in cui la frustrazione non esiste più, in cui tutto avviene in maniera comoda, facilitata, tutelata, asettica. E quando inevitabilmente qualche saetta avvelenata arriva, gli effetti sono devastanti.

Le parole feriscono, oppure leniscono, dovremmo tutti imparare a usarle meglio.

Oggi vedo persone molto «ingessate» che non riescono a vivere a fondo la grande condizione di libertà che possiedono. La libertà è anche quella di superare gabbie e condizionamenti.

Se non si è convinti del proprio valore, non ci si farà mai rispettare: senza autostima non si va lontani. Dignità e autostima vanno di pari passo.

Si può continuare una storia anche soltanto per opportunismo: nulla di tragico, l'importante è «non raccontarsela».

Talora nelle coppie che hanno alle spalle anni di matrimonio, prende il sapore di una resa, di un vuoto assoluto: ci si sente al capolinea, non si litiga più, si vive con il silenziatore, per paura di una parola sbagliata che inneschi un nuovo, insopportabile dolore. In questo modo, per soffrire il meno possibile, si accetta la mediocrità di una vita senza suoni.

Un pizzico di gelosia può fare miracoli, due combinare un disastro.

Uno dei motivi fondamentali per cui insisto su quanto sia importante dividersi se non si va d'accordo, è che i figli riescono a stabilire relazioni molto più chiare con i genitori separati piuttosto che con quelli che litigano in continuazione.

Vi sono persone che sembrano capaci solo di scegliere il proprio danno e incappano fatalmente in partner che fanno soffrire. Altre che, mosse da un senso di rivalsa, vogliono prendersi una rivincita amorosa.

La gioia di educare
© Einaudi 2008 - Selezione Aforismario

Credere in se stessi significa avere fiducia nell'altro, dunque in una possibilità di relazione, di un amore, di un aiuto, di una solidarietà.

Fin che c'è pensiero c'è dignità, fin che c'è il coraggio di inquietarsi, c'è libertà.

Il rito del donare è complesso, a volte lo si fa con spontaneità, altre volte il dono maschera una necessità ricattatoria: donare non è gratuito, richiede sempre qualche altra cosa in cambio.

L'adolescente non sa chi è stato e teme di non riuscire a diventare quello che sogna di essere.

La fantasia e i sogni sottolineano le nostre risorse interne, cioè il nostro stesso segreto di vivere.

La mediocrità annichilisce, appiattisce, rende tutti uguali.

La parola «flessibilità» è diventata sinonimo di «sfruttamento», le leggi che l'hanno creata sono state utilizzate da manager pubblici e privati per avere a disposizione migliaia di giovani lavoratori a basso costo, quotidianamente ricattabili semplicemente agitando lo spettro della cessazione del contratto di lavoro.

La scuola dovrebbe insegnare a saper stare da soli, a vivere passioni, a mettere le emozioni al centro della nostra vita.

Non saranno né la televisione né Internet a creare disagio ai bambini e agli adolescenti, quanto una certa indisponibilità degli adulti a esserci.

Se a un bambino si regala tutto, gli si sottrae ciò che è fondamentale: il desiderio, ovvero il sentimento fondamentale per costruire una passione.

Senza cultura non c'è libertà, non c'è scelta. Non c'è crescita sociale, né reale benessere

Sfamiglia
© Einaudi 2009 - Selezione Aforismario

A tutti arriva, prima o poi, il vento traditore che strappa le vele, l'importante è non fare proprio quel vento, non legittimare la vela lacerata a cifra della propria esistenza: questa è la vera bestemmia, il sacrilegio contro la vita.

La noia ci annuncia che la quotidianità è diventata scontata, che occorrerebbe un cambiamento, una bocca d'aria fresca. Insomma, la noia ci annuncia il suo opposto.

La velocità permette di non riconoscerci, esattamente come quei treni che volano su una bellissima campagna impedendoci di coglierne i profumi, di conoscerne un fiore.

Libertà significa fare insieme cose diverse, l'opposto di ciò che accade in un ipermercato.

Nell'educare l'eleganza è fondamentale quanto il carisma.

Perché siamo infelici
© Einaudi 2010 - Selezione Aforismario

Il tossico seme della infelicità odierna non è forse rintracciabile in quel muto accalcarsi, in quello sfuggire/sfuggirsi, in quella perdita di identità individuale e collettiva? Certa frenesia metropolitana non somiglia all'angosciante fuga continua di criceti in una gabbia troppo stretta, costretti a rincorrere la propria coda? L'uomo contemporaneo cerca invano di scappare per non dover riconoscere l'ombra della propria anima, per non fare i conti con la propria inaudita infelicità.

Il senso di colpa è un malessere tremendo, che fa percepire il peccato di non avere fatto ciò che si sarebbe dovuto fare

La felicità è come l'amore. È un sentimento che non si può prescrivere in farmacia, né si può imporre per legge.

La frustrazione è un segnale di pericolo, come se si vivesse in una condizione in cui i nostri bisogni non vengono soddisfatti e occorre rimettere a punto il nostro adattamento nell'ambiente [...], perché la frustrazione è la base che ci rende infelici.

La malinconia è un sentimento umano fondamentale, compagna di strada nell'essere in solitudine.

La peggiore delle violenze comminata a un giovane è sottrargli il domani: costringerlo a vivere in una gabbia, seppure talvolta dorata, gli nega la possibilità di una dimensione dinamica, inibisce ogni sua pulsione.

Nella solitudine si sperimenta la infelicità massima, poiché manca la speranza e la possibilità che qualcuno ci possa aiutare.

Non c'è felicità vera, e psicologicamente dotata di senso, che possa essere ricondotta alla influenza di farmaci.

Per combattere la infelicità occorre qualcosa di più che un facile auspicio, che una mera speranza: serve fatica, la fatica di pensare al nuovo, al non già visto; il coraggio di rispondere all'attrazione verso l'ignoto, il non già praticato.

Prendersi cura del benessere di un Altro, «essere buoni» con un Altro, accresce anche la sensazione di «benessere» del soggetto che si prende cura, e presumibilmente la sua felicità.

Senza curiosità non può esservi felicità.

Un bambino felice è un bambino che sa partecipare con entusiasmo alla vita di relazione del gruppo dei pari. Un bambino che si autoesclude o viene escluso dal gruppo avrà difficoltà a crescere in modo armonico, stando bene con gli altri.

L'autorità perduta
© Einaudi 2011 - Selezione Aforismario

Ciò che la crisi insegna è che ora più che mai abbiamo necessità di tornare a pensare, progettare, sperimentare.

La prima e più immediata risposta che un genitore tende a fornire a fronte di un episodio di evidente intemperanza del proprio figlio è quella che va in sua difesa, contravvenendo alla più elementare regola di buon senso educativo.

Le buone idee in campo educativo non costano nulla, se non il coraggio di averle e di volerle realizzare.

Le redini non sono mezzi coercitivi, ma fondamentali strumenti pedagogici al pari degli speroni del cavaliere. Le redini controllano le spinte più esuberanti, gli speroni portano ad osare di superare l'ostacolo, ovvero i propri limiti.

Negli Stati Uniti nessun magnate dell'economia ha mai lasciato questo mondo senza aver prima provveduto a intitolarsi una fondazione, un'università, un museo, un teatro. Da noi i multimilionari si affrettano a nascondere i quattrini in qualche paradiso fiscale per mantenerli nelle disponibilità dei figli (che così cresceranno beoti e multimilionari).

Riempite lo schermo del computer con le vostre idee, non con quelle degli altri.

Elogio dell'amicizia
© Einaudi 2012

L'amicizia nasce dalle occasioni della vita, spesso dal destino, ma per diventare sentimento irrinunciabile necessita poi di grandi emozioni condivise, non di mediocrità affettiva.

Impara a essere felice
© Einaudi 2013 - Selezione Aforismario

I veri viaggiatori, non sono persone ricche ma curiose. Non sono alla ricerca di comodità, ma di novità, sorprese.

Il corpo ha le sue stagioni, e quelle giovanili non sono necessariamente migliori di quelle successive.

L'infelicità è una palude dove non alberga che la resa, la rinuncia.

La felicità è come un treno senza orario: ne passa uno ogni tanto. Non puoi prevederne l'arrivo, né sapere quando ripartirà. Il tuo compito è andare in stazione.

Le felicità è racchiusa nel coraggio di provocarsi, di pretendere qualcosa dal proprio destino senza lasciare che faccia il suo corso senza il nostro contributo.

La solitudine ha, a volte, colori e sfumature inattesi, sorprendenti. È una stanza vuota dove risuona la propria anima, la propria sensibilità.

La vita, come l'amore, è l'unico business il cui bilancio deve finire in rosso: bisogna dare tutto senza calcolare ciò che ci viene riversato.

Non ho mai creduto che una persona grassa sia più infelice di una magra, a meno che non sia sul libro paga di un'azienda di moda.

Un maestro non ammaestra; educa, eleva.

Baciami senza rete
© Mondadori 2016 - Selezione Aforismario

Basterebbe che un genitore si ponesse una semplice domanda: se a un ragazzo o a una ragazza non è ma mancato nulla, come potrà conoscere la necessità di costruire da sé qualcosa per il proprio futuro?

La maleducazione ai tempi di Internet e della tecnologia pare non conoscere confini: tutto sembra essere concesso, il rispetto dell'altro è un concetto ormai obsoleto, abitudine da vecchi signori che riposano in qualche cimitero di campagna.

La seduzione inizia da un neo, ovvero da una differenza, da ciò che contraddistingue l'unicità. Le attrici che hanno lasciato un ricordo indelebile nella nostra memoria sono state quelle che aveva qualche piccolo difetto: la perfezione femminile (e maschile) non lascia storia e nemmeno turbamento, può forse funzionare per una fotografia, per una pubblicità, ma non per la costruzione di un mito.

La tecnologia digitale è, e deve rimanere uno strumento, non un fine. Rispetto ai cambiamenti antropologici che costantemente propone, occorre pronunciare parole di saggezza, far valere un impeto di buon senso. I tecnocrati sono cittadini come altri, non imperatori del nuovo mondo.

Un giovane talento, per quanto innovativo e creativo possa essere, se rimane isolato, benché connesso con il mondo in maniera virtuale, non potrà mai esprimersi come invece chi ha occasioni quotidiane di contaminazioni reali.

Coraggio
© Mondadori 2017

Ho sempre pensato che un asilo funziona bene quando un bambino vi arriva al mattino pulito e il pomeriggio torna a casa sporco: significa che in lui è transitata un’emozione che può avere il sapore delle farina, il colore di un pennarello, la forma di una magnifica scultura di plastilina.

L’arte, quando è puro esercizio estetico, è noiosa e mediocre. L’arte, rappresentando la condizione umana, deve essere inquietante.

Fonte sconosciuta
Troppo benessere genera il malessere, genera i gaudenti scontenti, genera il disagio dell'agio.

Note
Leggi anche le citazioni degli psichiatri italiani: Vittorino Andreoli - Willy Pasini - Raffaele Morelli