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Frasi di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais (Parigi 1732-1799), drammaturgo francese. La maggior parte delle seguenti citazioni di Beaumarchais sono tratte dalle sue opere più famose: Il barbiere di Siviglia (Le Barbier de Séville ou la Précaution inutile, 1775) e Le nozze di Figaro (La Folle journée ou Le Mariage de Figaro, 1778-1784).
Mediocre e strisciante, e si arriva a tutto.
(Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais)
Eugenie
1767

Gli uomini onesti amano le loro mogli; quelli che le ingannano le adorano.

La speranza di vederla presto madre, rende una giovane donna più cara a suo marito.

Il barbiere di Siviglia
Le Barbier de Séville ou la Précaution inutile, 1775

Oggi, quel che non val la pena d'esser detto, lo si canta.
[Aujourd'hui, ce qui ne vaut pas la peine d'etre dit, on le chante].

Calunniate, calunniate; ne resterà sempre qualcosa.
[Calomniez, calomniez; il en restera toujours quelque chose].

Un potente ci fa abbastanza bene quando non ci fa del male.

Mi affretto a ridere di tutto e di tutti, per paura di essere costretto a piangerne. 
[Je me presse de rire de tout, de peur d'être obligé d'en pleurer].

Le nozze di Figaro
La Folle journée ou Le Mariage de Figaro, 1778-1784

In fatto d'amore, troppo è ancora troppo poco.

I più colpevoli sono i meno generosi; questa è la regola.

Bere senza sete e far l'amore in ogni tempo, sono le uniche cose che ci distinguono dagli altri animali.

Mediocre e strisciante, e si arriva a tutto.
[Médiocre et rampant, et l'on arrive à tout].

Fingere di ignorare ciò che si sa benissimo e di sapere ciò che si ignora; fingere di capire ciò che non si capisce e di non capire ciò che si capisce benissimo; fingere di essere potenti al di là delle proprie forze; avere spesso da nascondere questo gran segreto, che non c'è nessun segreto da nascondere; sembrare profondi quando si è vuoti; darsi bene o male le arie di un personaggio importante; diffondere delle spie e stipendiare dei traditori; cercar di nobilitare la povertà dei mezzi con l'importanza dei fini: ecco che cos'è la politica.

Come sono stupide le persone d'ingegno!

La vendetta, oh la vendetta, è un piacer serbato ai saggi.

Nobiltà, fortuna, un posto nel mondo: ciò che vi rende tanto superbi. Che avete fatto per avere tanti beni? Vi siete data la fatica di nascere, e niente più.

Non si può avere un ingrato senza che esista un benefattore.

Si è sempre figli di qualcuno.
[On est toujours l'enfant de quelqu'un].

Provare che ho ragione significherebbe riconoscere che posso avere torto.

Quando il disonore è pubblico, deve esserlo anche la vendetta.

Voi che sapete che cosa è amor, donne, vedete s'io l'ho nel cor. Quello ch'io provo vi ridirò; è per me nuovo, capir no 'l so. Sento un affetto pien di desir ch'ora è diletto, ch'ora è martir. Gelo, e poi sento l'alma avvampar, e in un momento torno a gelar. Ricerco un bene fuori di me, non so chi'l tiene, non so cos'è. Sospiro e gemo senza voler, palpito e tremo senza saper, non trovo pace notte né dì: ma pur mi piace languir così. Voi che sapete che cosa è amor, donne, vedete s'io l'ho nel cor.

La madre colpevole
L’Autre Tartuffe, ou la Mère coupable, 1792

Sciocchezza e vanità sono compagne inseparabili.

Fonte sconosciuta
Quando è innamorato il cuore non fa il difficile.

La natura ha detto alla donna: sii bella se puoi, saggia se vuoi, ma degna di stima sempre.

Un giovane, sulla scala dell'Opéra, urtato più volte nella schiena da un vecchio, gli dà un forte schiaffo. «Che dirà, signore mio,» esclama il vecchio «quando saprà che sono cieco!».