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Aforismi, frasi e citazioni di Sun Tzu da "L'arte della guerra"

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Sun Tzu (ca. 544-496 a.e.c.), generale e filosofo cinese, tratte da L'arte della guerra (Sūnzĭ Bīng Fă, VI-V sec. a.e.c.), probabilmente il più antico testo di arte militare esistente. Il testo ha avuto grande risonanza nel corso dei secoli, è ha avuto una grande influenza nella strategia militare anche in Occidente. Oggi, i suggerimenti strategici di Sun Tzu presenti ne L'arte della guerra sono applicati in vari ambiti, dallo sport all'economia.
Ottenere cento vittorie su cento battaglie non è il massimo dell’abilità;
vincere il nemico senza bisogno di combattere,
questo è il massimo trionfo. (Sun Tzu)
L'arte della guerra
Sūnzĭ Bīng Fă, VI-V sec. a.e.c. (attribuito)

Chi è in grado di distinguere quando è il momento di dare battaglia, e quando non lo è, riuscirà vittorioso.

La guerra è di somma importanza per lo Stato: è sul campo di battaglia che si decide la vita o la morte delle nazioni, ed è lì che se ne traccia la via della sopravvivenza o della distruzione. Dunque è indispensabile studiarla a fondo.

Fondamentale in tutte le guerre è lo stratagemma.

Se sei capace, fingi incapacità; se sei attivo, fingi inattività. 

Se vuoi attaccare in un punto vicino, simula di dover partire per una lunga marcia; se vuoi attaccare un punto lontano, simula di essere arrivato presso il tuo obbiettivo.

Offri al nemico un’esca per attirarlo; fingi disordine fra le truppe, e colpiscilo.

Quando vedi il nemico pronto, preparati contro di lui; ma evitalo, dove è forte.

Il leone usa tutta la sua forza anche per uccidere un coniglio.

Quando si è in grado di attaccare, si deve apparire incapaci; quando si muovono le truppe, bisogna sembrare inattivi. Quando si è molto vicini al nemico, bisogna fargli credere di esserne molto lontani; quando si è lontani, il nemico deve crederci vicini. Lancia esche per ingannare il nemico: fingi disordine, ad esempio, e annientalo.

Si attacca con la forza frontale, ma si vince con quelle laterali.

La velocità dell’acqua impetuosa giunge a sommuovere i massi. Questo è forza. La fulmineità del falco permette di colpire e dilaniare. Questo è tempismo. L’abile guerriero ha quindi una forza formidabile e agisce in tempi brevi. La forza è paragonabile a una balestra tesa, e il tempismo al momento in cui si scocca il colpo.

Attacca il nemico dove non è preparato, fai sortite con le truppe quando non se l’aspetta.

Solo valutando tutto esattamente si può vincere, con cattive valutazioni si perde. Quanto esigue sono le probabilità di vittoria di chi non fa alcun calcolo!  

Ciò che da valore alla guerra, è la vittoria.

Ottenere cento vittorie su cento battaglie non è il massimo dell’abilità: vincere il nemico senza bisogno di combattere, quello è il trionfo massimo. 

Poni i tuoi uomini di fronte al pericolo, vedrai che sopravvivranno. Portali su territorio mortale, e vivranno. È nel pericolo estremo che si può volgere la sconfitta in vittoria.

Chi è veramente esperto nell'arte della guerra sa vincere l’esercito nemico senza dare battaglia, prendere le sue città senza assieparle, e rovesciarne lo Stato senza operazioni prolungate. 

Conosci il nemico come conosci te stesso. Se fari così, anche in mezzo a cento battaglie non ti troverai mai in pericolo. 

L’Arte della Guerra consiste nell'essere sempre al corrente della situazione del nemico, in modo da poter decidere a ragion veduta sul combattimento.

Se non conosci il nemico, ma conosci soltanto te stesso, le tue possibilità di vittoria saranno pari alle tue possibilità di sconfitta.

Se non conosci te stesso, né conosci il tuo nemico, sii certo che ogni battaglia sarà per te fonte di pericolo gravissimo. 

Il generale esperto crea situazioni grazie alle quali non potrà essere battuto, e non si lascia sfuggire alcuna occasione di porre in condizioni di inferiorità il nemico.

Il falco in picchiata spezza in due il corpo della preda, perché colpisce con precisione.

Un esercito vittorioso prima vince, poi dà battaglia; un esercito destinato alla sconfitta prima dà battaglia, poi spera di vincere. 

Si attacca con la forza frontale, ma si vince con quelle laterali.

Conosci il tuo nemico e conosci te stesso: la tua vittoria non sarà compromessa. Conosci il terreno e il cielo: la tua vittoria sarà totale.

Il generale esperto non va, ma fa in modo che sia il nemico a venire: non si lascia condurre da lui. 

Il generale esperto logora il nemico tenendolo costantemente sotto pressione. Lo fa correre dappertutto adescandolo con vantaggi illusori.

Per essere certo di conquistare la zona dove hai impegnato battaglia, attacca un punto che il nemico non difende. Per essere certo di tenere ciò che difendi, attestati dove il nemico non può attaccare.

L’attacco migliore è quello che non fa capire dove difendersi. La difesa migliore è quella che non fa capire dove attaccare. 

Cerca di anticipare i piani del nemico, e individua i suoi punti forti e deboli: potrai decidere quale strategia usare per avere successo, e quale no.

La guerra si fonda sull'inganno.  

Non illuderti che il nemico possa non venire, ma tieniti sempre pronto ad affrontarlo. Non illuderti che il nemico non ti attacchi, ma fai piuttosto in modo di renderti inattaccabile. È una regola fondamentale dell’Arte della Guerra.

Quando muovi, sii rapido come il vento, maestoso come la foresta, avido come il fuoco, incrollabile come la montagna. 

Al mattino presto, il morale è più alto. Durante il giorno s’abbassa, A sera i pensieri volano a casa. 

L’obbiettivo essenziale della guerra è la vittoria, non le operazioni prolungate. Per questo, un generale che conosce l’arte della guerra diventa giudice della sorte del suo popolo e arbitro dei destini della nazione.

Con ordine, affronta il disordine; con calma, l’irruenza. Questo significa avere il controllo del cuore.

Il timore di un danno frena. L’azione logora. La prospettiva di un vantaggio incita. 

L’invincibilità, dipende soltanto da noi stessi; la vulnerabilità del nemico dipende soltanto da lui. Ne consegue che in una guerra un abile generale può rendersi invincibile, pur se non può indurre un nemico a diventare vulnerabile.

Quando il nemico è unito, dividilo.

È nelle situazioni disperate che ufficiali e soldati dimenticano la paura e danno il meglio di sé. Senza vie di fuga, difendono il terreno coi denti. Impegnati a fondo, si battono a fondo. Senza alternative, lottano fino all'estremo.

Catturare intatto un esercito nemico è meglio che sterminarlo. Meglio catturare una divisione intatta che distruggerla: meglio catturare un battaglione intatto che distruggerlo: meglio catturare una compagnia intatta che distruggerla. Questo è il principio fondamentale dell’Arte della Guerra.

Chi ha creato un esercito compatto, con ufficiali e soldati che combattono uniti per un unico fine, sarà vittorioso.

La “capacità di previsione” non è un dono degli dèi, né si ottiene interrogando spiriti e fantasmi, né con ragionamenti o calcoli. Si ottiene impiegando uomini che ci informano sulla situazione del nemico.

Se il generale è incapace di controllare la propria impazienza e lancia le truppe all'assalto delle mura come uno sciame di formiche, ne farà massacrare un terzo senza prendere la città. Simili attacchi sono manifestazioni di stupidità assassina.

Quando sei inferiore in tutto, se puoi ritirati.

Per vincere basta non commettere errori. “Non commettere errori”, vuol dire porsi in condizione di vincere con certezza: in questo modo, si sottomette un nemico già vinto.

Libro di Sun Tzu consigliato
L'arte della guerra
Curatore M. Conti 
Editore Feltrinelli 

Il modo migliore per essere certi di vincere una guerra è assicurarsi la vittoria ancora prima di iniziare a combattere: questo è il principio fondante dell'Arte della guerra, con ogni probabilità il più antico manuale strategico della storia (VI secolo a.e.c.). Un obiettivo raggiungibile studiando i punti di forza e di debolezza dell'avversario, mantenendo la consapevolezza dei propri limiti ma anche la fiducia nella propria forza, sorprendendo continuamente il nemico. E, prima di ogni altra cosa, controllando le informazioni, perché grazie alla conoscenza il destino della battaglia può davvero essere scritto prima che lo scontro cominci. L'essenzialità del messaggio e l'efficacia del magistero di Sun Tzu hanno fatto dell'Arte della guerra un testo di culto per chiunque voglia raggiungere un obiettivo nella vita o nel lavoro, dal manager al generale, dallo sportivo all'artista.

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