Frasi e citazioni sul Complesso di Edipo
Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul complesso di Edipo (o complesso edipico), una delle teorie fondamentali della psicoanalisi elaborata da Sigmund Freud agli inizi del Novecento. Un piccolo paragrafo di questa raccolta è dedicata al personaggio di Edipo, le cui gesta sono narrate nelle tragedie di Sofocle (V sec. a.e.c.).
Nell'Enciclopedia della psicoanalisi (1967) di Jean Laplanche e Jean-Bertrand Pontalis, il complesso di Edipo è descritto come: "Insieme organizzato di desideri amorosi e ostili che il bambino prova nei confronti dei suoi genitori. Nella sua forma detta positiva, il complesso si presenta come nella storia di Edipo re: desiderio della morte del rivale, rappresentato dal personaggio dello stesso sesso, e desiderio sessuale per il personaggio di sesso opposto. Nella sua forma negativa, esso si presenta capovolto: amore per il genitore dello stesso sesso e odio geloso per il genitore del sesso opposto. In realtà, queste due forme si rinvengono in gradi diversi nella forma detta completa del complesso di Edipo. Secondo Freud, il complesso di Edipo raggiunge la sua acme tra i tre e i cinque anni, durante la fase fallica, e il suo declino segna l'entrata nel periodo di latenza. Alla pubertà subisce una reviviscenza ed è superato con maggiore o minor successo in un tipo particolare di scelta oggettuale. Il complesso di Edipo svolge un ruolo fondamentale nella strutturazione della personalità e nell'orientamento del desiderio umano". [1]
Erich Fromm riassume molte brevemente in cosa consiste il complesso edipico: "Il bambino, a causa del risveglio delle sue pulsioni sessuali in tenera età, vale a dire a quattro-óinque anni, sviluppa un attaccamento e un desiderio sessuali violenti nei confronti della madre, che vuole per sé, vedendo nel padre un rivale. Verso di lui il bambino concepisce ostilità, aspira a prenderne il posto e, in ultimo, a eliminarlo. Avvertendo nel padre il rivale, il bambino tene di esserne castrato. Freud chiamò questa costellazione "complesso di Edipo", perché nei mito greco di Edipo questi si innamora della madre ignorando che la donna amata è appunto la madre. Scoperto l'incesto, si acceca (simbolo di autocastrazione) e se ne va, abbandonando casa e famiglia, accompagnato solo dalle due figlie". [Grandezza e limiti del pensiero di Freud, Mondadori, 1979].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla Psicoanalisi e sul rapporto genitori e figli. [I link sono in fondo alla pagina].
Il re Edipo, che ha ucciso suo padre Laio e sposato sua madre Giocasta, è soltanto l’appagamento di un desiderio della nostra infanzia. (Sigmund Freud) |
Quello che Freud ha definito complesso di Edipo, complesso che egli ritiene essere la base naturale dello sviluppo psichico, altro non è che uno dei tanti comportamenti anomali nella vita di un bambino viziato, strumento passivo alla mercé dei propri desideri.
Alfred Adler, Il senso della vita, 1933
Freud ha posto l'ambivalenza alla base della sua psicologia; il complesso d'Edipo è la manifestazione dell'ambivalenza verso il padre e la madre amati, certo, ma anche odiati. Però questo rancore e quest'odio non si manifestano apertamente. Anche se c'è ambivalenza, l'immagine del padre, della madre, della famiglia restano positive. E questo avviene perché c'è in noi il desiderio (probabilmente si dovrebbe dire la necessità) di conservare il più possibile puro, incontaminato (non ambivalente) il nostro oggetto d'amore.
Francesco Alberoni, Innamoramento e amore, 1979
Prima che il complesso di Edipo, ciò che domina la scena familiare è il complesso di Laio, l'invidia del padre per il figlio o, meglio, per la coppia madre-figlio che si sostituisce, come coppia assoluta, a quella formata da lui e da lei. La nascita del figlio, l'amore per il figlio perciò cementa l'unione, stabilizza l'amore, ma fa cessare l'innamoramento.
Francesco Alberoni, Innamoramento e amore, 1979
La psicoanalisi freudiana si è riempita di dubbi rispetto alle sicurezze del suo fondatore, Sigmund Freud, e dunque non so se la paura della castrazione che vivrebbe ogni bambino dentro la fase del complesso edipico sia ancora degna di attenzione.
Vittorino Andreoli, Le nostre paure, 2010
Freud lesse quel libro di Sofocle. [L'Edipo re]. Chiamò il suo segretario: «Giorgio, senti, che ne dici di questo Edipo?» Chissà, se avesse letto Pinocchio avrebbe inventato il complesso di Geppetto.
Roberto Benigni, E l'alluce fu, 1996
Il linguaggio delle teorie psicologiche è metaforico, è strutturato per immagini, è indiretto e allusivo. L'autore del modello attinge alla propria interiorità e la teoria non è altro che la sua personale mitologia. Il complesso di Edipo, concepito da Freud, è una metafora operativa e rappresenta la fantasia dell'autore riguardo a particolari fenomeni psichici. Le teorie psicologiche sono astrazioni in rapporto metaforico con la realtà del fenomeno cui alludono. Quali sono i pericoli in cui incorriamo? Il primo è quello di sposare un modello e di identificarci con esso come se fosse direttamente dettato da Gesù Cristo.
Aldo Carotenuto, La nostalgia della memoria, 1988
Se il piccolo selvaggio fosse abbandonato a sé stesso, e se conservasse tutta la sua debolezza mentale e alla mancanza di ragione propria del bambino in fasce congiungesse la violenza delle passioni dell’uomo di trent'anni, torcerebbe il collo al padre e giacerebbe con la madre.
Denis Diderot, Il nipote di Rameau, 1762
Edipo: "La mamma è contenta".
Umberto Eco, Il secondo diario minimo, 1992
Forse a noi tutti era dato in sorte di rivolgere il primo impulso sessuale alla madre, il primo odio e il primo desiderio di violenza contro il padre: i nostri sogni ce ne dànno la convinzione. Il re Edipo, che ha ucciso suo padre Laio e sposato sua madre Giocasta, è soltanto l’appagamento di un desiderio della nostra infanzia.
Sigmund Freud, L'interpretazione dei sogni, 1900
Come Edipo, viviamo inconsapevoli dei desideri, offensivi per la morale, che ci sono stati imposti dalla natura e dopo la loro rivelazione noi tutti vorremmo distogliere lo sguardo dalle scene della nostra infanzia.
Sigmund Freud, L'interpretazione dei sogni, 1900
Il mito del re Edipo che uccide suo padre e prende in moglie sua madre, rivela, modificato appena, il desiderio infantile, contro cui interviene più tardi la ripulsa della barriera contro l’incesto.
Sigmund Freud, Cinque conferenze sulla psicoanalisi, 1909
Nel complesso di Edipo si ritrovano i principi insieme della religione, della morale, della società e dell'arte, e ciò in piena conformità coi dati della psicoanalisi che vede in questo complesso la sostanza di tutte le nevrosi, per ciò che della loro natura siamo finora riusciti a penetrare.
Sigmund Freud, Totem e tabù, 1913
Già da piccolo, il figlio comincia a sviluppare un'affettuosità particolare per la madre, che considera come cosa propria, e ad avvertire nel padre un rivale che gli contrasta questo possesso esclusivo; e, allo stesso modo, la figlioletta vede nella madre una persona che disturba il suo affettuoso rapporto con il padre e che tiene un posto che lei stessa potrebbe occupare molto bene. Apprendiamo dall'osservazione quanto sia precoce l'età cui risalgono questi atteggiamenti. Li designiamo col nome di "complesso edipico", perché la leggenda di Edipo realizza con un'attenuazione minima i due desideri estremi risultanti dalla situazione del figlio: uccidere il padre e prendere in moglie la madre.
Sigmund Freud, Introduzione alla psicoanalisi, 1915/32
Non si può certo dire che il mondo sia stato riconoscente alla ricerca psicoanalitica per la scoperta del complesso edipico. Al contrario, questa ha suscitato la più violenta opposizione degli adulti.
Sigmund Freud, Introduzione alla psicoanalisi, 1915/32
Nel periodo in cui la madre diventa oggetto d'amore è già cominciato nel bambino anche il lavoro psichico della rimozione, la quale sottrae alla sua consapevolezza la nozione di una parte delle sue mete sessuali. A questa scelta della madre come oggetto d'amore si ricollega tutto ciò che, sotto il nome di complesso edipico ha assunto così grande importanza nella spiegazione psicoanalitica delle nevrosi e ha contribuito in misura forse non trascurabile a provocare la resistenza contro la psicoanalisi.
Sigmund Freud, Introduzione alla psicoanalisi, 1915/32
È del tutto indubbio che nel complesso edipico si può vedere una delle più importanti fonti del senso di colpa da cui i nevrotici sono tanto spesso afflitti.
Sigmund Freud, Introduzione alla psicoanalisi, 1915/32
Il complesso edipico della bambina è molto più univoco che non quello del maschietto e, per quanto mi consta, raramente va al di là del desiderio di sostituire la madre e di assumere un atteggiamento femmineo nei confronti del padre. La rinuncia al pene non viene sopportata senza un tentativo di rivalsa. La bimba scivola (si potrebbe dire sulle tracce di un’equazione simbolica) dal pene al bambino: il complesso edipico culmina nel desiderio, coltivato da tempo, di ricevere dal padre un bambino in regalo, di generargli un figlio.
Sigmund Freud, Il tramonto del complesso edipico, 1924
La più importante situazione conflittuale che il bambino si trova a dover risolvere è quella del rapporto con i suoi genitori, o complesso edipico; tutti coloro che sono destinati a diventare nevrotici subiscono invariabilmente uno scacco quando tentano di padroneggiare questo complesso.
Sigmund Freud, Psicoanalisi, 1925 (in Enciclopedia Britannica)
Sostenendo che la prima scelta amorosa del bambino è, per usare il termine tecnico, una scelta incestuosa, la psicoanalisi ha nuovamente ferito i più sacri sentimenti degli uomini, e deve perciò attendersi di suscitare incredulità, opposizione e accuse. Nulla ha tanto nociuto alla psicoanalisi, nella considerazione dei contemporanei, quanto l’affermazione che il complesso edipico è una formazione universale e fatale per l’umanità. Il mito greco deve del resto aver avuto lo stesso significato; ma la grande maggioranza degli uomini odierni preferisce pensare che la natura ci abbia dotati di un orrore innato per l’incesto quale protezione contro una sua possibilità.
Sigmund Freud, Il problema dell’analisi condotta da non medici, 1926
Oso dire che, se pure la psicoanalisi non potesse vantare nessun altro risultato oltre alla scoperta del complesso edipico rimosso, questa scoperta sola le darebbe comunque il diritto di essere annoverata tra le preziose nuove acquisizioni dell’umanità.
Sigmund Freud, Compendio di psicoanalisi, 1938
Edipo: "La mamma è contenta". (Umberto Eco - foto: Edipo e la Sfinge) |
Si può davvero credere che il dramma di Edipo sia incentrato sulla frustrazione dei desideri sessuali di Edipo verso la madre? O che Shakespeare avrebbe potuto scrivere un "Amleto" imperniato sulla frustrazione sessuale del protagonista? Eppure questa sembra essere esattamente la tesi della psicoanalisi classica e dei riduzionisti contemporanei.
Erich Fromm, Anatomia della distruttività umana, 1973
Freud [diceva] che l'incesto e il suo superamento (complesso edipico) sono il nucleo dello sviluppo psichico. Evidentemente Freud pensava solo al nucleo psichico del soggetto borghese che, nell'intimità di una famiglia non più comunitaria, non aveva altra possibilità di indirizzare il desiderio se non su se stesso o sulla madre. Chissà se la psicoanalisi non è forse solo l'analisi di quella classe sociale affermatasi nel Settecento europeo e battezzata con il nome di «borghesia»?
Umberto Galimberti, Le cose dell'amore, 2004
È assai scomodo guardare dentro a se stessi, e solo in se stessi si possono trovare quelle poche scintille che illuminano le tenebre delle cause interne, cioè della nostra predisposizione; perché vi è qualcosa che l’analisi freudiana chiama la resistenza dei complessi, come il complesso di Edipo, il complesso d’impotenza, il complesso di castrazione eccetera, e questi complessi ci fanno una gran paura.
Georg Groddeck, Il libro dell'Es, 1923
Il complesso di Edipo scompare come fenomeno cosciente tramite la rimozione, ma diventa attivo nell'inconscio. Di conseguenza una persona sposerà qualcuno che, superficialmente, è l'opposto del proprio genitore, ma sarà costretta dal complesso a trattare il coniuge come il genitore.
Alexander Lowen, Paura di vivere, 1980
Credo di avere il complesso di "E dopo?...".
Miguelito, in Quino, Tutta Mafalda, 1978
L’epicentro della psicoanalisi [il complesso di Edipo] è in primo luogo il cuore nucleare dell’anima di Sigmund Freud, perché questa ipotetica verità scientifica è anzitutto un problema esistenziale soggettivo, personale, individuale. Questo problema, divenuto per la grazia e la magia del maestro e dei discepoli il tormento di ognuno dall'inizio dell’umanità fino alla fine dei tempi, questo problema, dunque, è quello di un uomo, di uno solo, che riesce a nevrotizzare l’umanità intera nella folle speranza che la sua nevrosi gli sembrerà più facile da sopportare, più leggera, meno penosa, una volta estesa ai limiti del cosmo.
Michel Onfray, Crepuscolo di un idolo, 2010
La storia mitica di Edipo costituisce lo schema esistenziale di Freud. Poi, per estrapolazione, Freud fa di questa griglia ontologica personale una struttura universale vissuta da tutti, da sempre, e per sempre. Tutti gli uomini, dall'inizio dell’umanità; tutti gli uomini qui e ora, quali che siano le latitudini della loro geografia e i tempi della loro storia; tutti gli uomini che verranno, e finché durerà l’umanità, hanno conosciuto, conoscono e conosceranno la verità di questo tropismo. Freud ha desiderato sua madre e si è augurato la scomparsa del padre? Così è stato, così è, così sarà eternamente per tutti gli uomini del pianeta: Freud, non potendolo dimostrare, lo afferma.
Michel Onfray, Crepuscolo di un idolo, 2010
La fase edipica è tra le pii significative delle esperienze umane. Senza eccezioni, i suoi conflitti sono il nucleo di tutte le nevrosi e mobilitano potenti sensi di colpa.
Wilhelm Reich, Il carattere impulsivo, 1925
Nelle mani di Freud, Edipo viene trasformato da re leggendario in complesso psicoanalitico, e Leonardo da nobile genio in pervertito omosessuale.
Thomas Szasz, Karl Kraus e i medici dell'anima, 1976
Credo di avere il complesso di "E dopo?..." (Miguelito © Quino) |
Edipo si acceca non per punirsi ma per vedere oltre il limite della tenebra umana.
Guido Ceronetti, L'occhio del barbagianni, 2014
La ricerca di Edipo, il perseguimento senza cautele, anzi senza scrupoli, della verità, l'accanimento nella propria rovina, richiamano il procedimento e il meccanismo della Conoscenza, attività eminentemente incompatibile con l'istinto di conservazione.
Emil Cioran, Squartamento, 1979
Si comprende il potere avvincente dell'Edipo re. [...] la saga greca si rifà a una costrizione che ognuno riconosce per averne avvertita in sé l'esistenza.
Sigmund Freud, lettera a Wilhelm Fliess, 1897
Se l’Edipo re riesce a scuotere l’uomo moderno non meno dei greci suoi contemporanei, la spiegazione può trovarsi soltanto nel fatto che l’effetto della tragedia greca non si basa sul contrasto fra destino e volontà umana, bensì va ricercato nella peculiarità del materiale in cui tale contrasto si presenta. Deve esistere nel nostro intimo una voce pronta a riconoscere la forza coattiva del destino di Edipo
Sigmund Freud, L'interpretazione dei sogni, 1900
La prima vera lezione che impariamo da Edipo non corrisponde all'interpretazione di Freud, e cioè non riguarda i disturbi privati della sfera erotica familiare, bensì la malattia della città, con cui la tragedia dell’Edipo re si apre e di cui si preoccupa Edipo quando, rispondendo alla S$nge, scopre il male che flagella Tebe. Edipo vorrebbe salvare la città. Questa è la sua prima preoccupazione – e alla stessa preoccupazione dovrebbe ispirarsi qualunque psicologia del profondo derivante dalla visione freudiana di Edipo come mito fondamentale.
James Hillman, Città, sport e violenza, 1990
Chi comprende l’enigma (Edipo) diventa lui stesso enigma.
Roger Munier, Il meno del mondo, 1982
Versione alternativa dell’Edipo re: il figlio uccide la madre e giace col padre.
Giovanni Soriano, Maldetti, 2007
Note
- Jean Laplanche, Jean-Bertrand Pontalis, Enciclopedia della psicoanalisi (a cura di Luciano Mecacci e Cynthia Puca) © Laterza, 1993
- Sigmund Freud, Opere Complete, a cura di Cesare Musatti © 2013 Bollati Boringhieri.
- Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Psicoanalisi - Genitori e Figli - Nevrosi
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