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Aforismi, frasi e citazioni sull'Agonismo

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sull'agonismo e sugli sport agonistici. Il termine "agonismo" deriva dal greco ἀγωνισμός "agone", "lotta", e presso gli antichi Greci indicava una gara che si svolgeva  per la conquista di premi. Oggi è usato per indicare il grande impegno, la frinta e lo spirito combattivo che un atleta o una squadra mostrano durante lo svolgimento di una gara. Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sullo sport, l'allenamento, gli atleti e i campioni. [I link sono in fondo alla pagina].
Oltre alla condizione fisica occorrono la voglia, la rabbia, la passione,
la cattiveria agonistica, la felicità interiore, perché un atleta triste
è un atleta che parte sconfitto. (Alessandro Del Piero)
La spinta alla competizione è insita in ogni essere umano: anche il più quieto, come il visitatore di un parco di divertimenti, può sentire immediatamente l'agonismo di una gara se inserito nella situazione adeguata.
Diego Agostini, Percorsi positivi, 2000

Mi piace lo sport come gioco. I bambini che fanno agonismo mi mettono tristezza.
Massimiliano Alajmo, intervista, su Gazzetta dello Sport 2013

Che lo sport agonistico sia pericoloso e quindi portatore di possibili danni è innegabile. Quando sento qualche attempato ex vantarsi pubblicamente della propria vigoria, dovuta secondo lui all'esercizio sportivo, io quasi sempre avrei voglia di dimostrargli giusto il contrario: che lui non è vigoroso agile e aitante perché fa sport, bensì fa sport in quanto è vigoroso agile e aitante.
Gianni Brera, su la Repubblica, 1991

Non sono le vittorie che rendono felice un uomo e nemmeno i soldi, ma gli affetti veri. So che non vi sembrerà il massimo da parte di un professionista, di un agonista, di un campione del calcio, ma io non voglio vincere a tutti i costi.
Antonio Cassano, Dico tutto, 2010

Quando avevo ventidue anni ogni partita era un modo per sfogare l'agonismo, era tutta una guerra, una battaglia, perché a quell'età sfogavo in quel modo la tensione e l'adrenalina.
Giorgio Chiellini, intervista su Undici, 2017

Oltre alla condizione fisica occorrono la voglia, la rabbia, la passione, la cattiveria agonistica, la felicità interiore, perché un atleta triste è un atleta che parte sconfitto.
Alessandro Del Piero, Giochiamo ancora, 2012

La bellezza è anche potenza, fisicità, cattiveria agonistica. Non è giusto rinchiuderla in una specie di quadretto edificante, fatto solo di prodezze in area di rigore.
Alessandro Del Piero, ibidem

Quando ho cominciato a giocare, valeva la regola del “colpire subito” per intimidire. Era una specie di uso comune, ima consuetudine. Gli attaccanti e i fantasisti erano le vittime designate. Ogni tanto mi dico che mi piacerebbe essere alto un metro e novanta anche solo per due settimane, per vedere l’effetto che fa. Poter vivere con un po’ di prepotenza agonistica.
Alessandro Del Piero, Giochiamo ancora, 2012

“Agonismo”, dal vocabolario, significa “deciso impegno, spirito combattivo di un atleta in una gara”. L'agonismo fa parte di ogni persona: ognuno di noi ha dentro sé un lato agonistico, che si ritrova già da piccoli e che con la crescita si manifesta nel vivere quotidiano in varie forme.
Adriano Greco e ‎Paolo Terruzzi, Scialpinismo classico e agonistico, 2012

Imparai nelle palestre e sui campi dello sport agonistico infinitamente di più che non al liceo classico.
Giampiero Mughini [1]

Quasi tutti gli sport praticati oggigiorno sono agonistici. Giochi per vincere, e il gioco ha un significato modesto.
George Orwell, Lo spirito sportivo, su Tribune, 1945

Ho giocato a livello agonistico in vari sport, ma quando giochi per soldi la questione cambia completamente.
Kurt Russell[1]

Il sano agonismo insegna che vinci se sei superiore sul piano del gioco, della tattica e dell‘agonismo, perdi se gli altri sono più bravi di te. La cultura della sconfitta rientra in un contesto sociale nel quale viene premiato il merito.
Arrigo Sacchi, Calcio totale, 2015

La concentrazione quasi mistica, l‘attenzione e il furore per la vittoria. Tutte qualità che permettono un agonismo e una capacità di sfruttare al massimo il poco che si crea.
Arrigo Sacchi, Calcio totale, 2015

Fattori psicologici, ansia, blocchi emotivi, di concentrazione sono parte integrante dello sport. L’ansia, per come l‘ho conosciuta, è un plusvalore finché riesci a gestirla. Ed è indispensabile per ottenere grandi performance. Il vero agonista sa incanalarla in modo che si trasformi in impazienza di misurarsi, aumentando le qualità cognitive e agonistiche. Ovviamente, oltre un certo limite diventa un problema.
Arrigo Sacchi, Calcio totale, 2015

Dagli italiani dovete prendere l‘agonismo, il furore, talvolta feroce, ma non quelle derive cattive come la violenza, l‘inganno, lo scoop a prescindere.
Arrigo Sacchi, Calcio totale, 2015

Gli allenamenti, durante la settimana, non erano mirati solo alla preparazione atletica o a calciare bene: dovevo allenare i giocatori dal punto di vista intellettivo, forgiando non solo il temperamento e il carattere, tirando fuori il loro agonismo, la loro voglia di giocare bene e di vincere, ma anche la reattività, la disponibilità al gioco di squadra.
Arrigo Sacchi, Calcio totale, 2015

Oggi un campione è un divo a tutti gli effetti. È un simbolo di successo e nobiltà. Si è scoperto che i calciatori piacciono moltissimo alle donne. Che il calcio in televisione, con il suo scontro di muscoli sudati, il suo agonismo, i suoi sentimenti forti e scoperti, ha una potente carica erotica.
Mario Sconcerti, Baggio vorrei che tu Cartesio e io..., 1998

L’agonismo è innato nella specie. È una constatazione, un dato di fatto indipendente da ogni nostro desiderio buonista. Chi afferma il contrario è perché evidentemente non ha mai visto giocare un gruppo di bambini.
Pietro Trabucchi, Resisto dunque sono, 2007

L’agonismo nei bimbi è sano perché si fermerebbe qui: giocare cercando di vincere, essere più contenti in caso di successo, un po’ meno in caso di sconfitta. Punto. Per i bambini (se gli adulti non si impicciano) si è dei «vincenti» o dei «perdenti» solo nel momento del gioco; e solo fino alla prossima partita. Lo scopo rimane il gioco: lo status sociale che ne deriva è solo un effetto collaterale che non viene ricercato in modo nevrotico. Per gli adulti è il contrario: si gioca per poter dimostrare di essere dei vincenti, e l’appartenenza all'ambita categoria è l’unica cosa che conta. Poiché dal gioco si pretende di estenderla a tutti gli ambiti della vita.
Pietro Trabucchi, Resisto dunque sono, 2007

Chi è mosso da rinforzi esterni, come dover dimostrare qualcosa a qualcuno, volersi sentire a tutti i costi superiore agli altri. Se in gare simili a volte vengono commesse delle scorrettezze è in queste file che vanno cercati i responsabili. Ma per la maggior parte l’obiettivo è farcela e truffare non ha alcun senso. Gli idioti sono un’esigua minoranza. Qui la classifica non è la cosa più importante. Prevale l’agonismo interno. Il vero avversario è dentro se stessi. In questo sta la chiave per capire il segreto della vita.
Pietro Trabucchi, Perseverare è umano, 2012

Scopo degli sport agonistici non è la bellezza, anche se gli sport ad alto livello sono luogo deputato per l'espressione della bellezza umana. Il rapporto è pressappoco quello che intercorre fra il coraggio e la guerra.
David Foster Wallace, su New York Times, 2006

Negli sport maschili non si parla mai di bellezza, di grazia o del corpo. I maschi possono professare il loro «amore» per gli sport ma è un amore che deve sempre improntato e applicato alla simbologia della guerra: eliminazione contro promozione, gerarchia di rango e livello, statistiche ossessive, analisi tecniche, fervore tribale e/o nazionalista, uniformi, rumore di massa, striscioni, pugni battuti sul petto, facce dipinte, eccetera. Per motivi non del tutto chiari, molti di noi trovano i codici della guerra più sicuri di quelli dell'amore.
David Foster Wallace, su New York Times, 2006

Nello sport agonistico, probabilmente non c'è nulla come la formazione e la preparazione. Bisogna allenare la mente tanto quanto il corpo.
Venus Williams[1]

Per esprimere la propria vocazione di atleta, la propria rabbia agonistica, un attaccante può calciare con violenza, un’ala può volare lungo la fascia su e giù fino a sentire i polmoni esplodere, un centrocampista può rincorrere gli avversari in tutto il campo, un difensore può fare il più violento dei tackle.
Dino Zoff, Dura solo un attimo, la gloria, 2014

L'agonismo è paradossale perché possiede due facce, potremmo dire una faccia "buona" e una faccia "cattiva": quando perde la faccia buona e prevale solo la sua faccia cattiva, l'agonismo come tale è morto, cioè diventa un'altra cosa che non ha più alcuna parentela con il gioco. Ma non è neppure possibile ridurlo alla sua faccia buona (quella non violenta per intenderci) perché anche così perderemmo di vista il gioco.
AA. VV., aut aut: Agonismo e gioco, 2018

Per "disattivare" gli effetti perniciosi e socialmente devastanti dell'agonismo, occorra tentare di conservarne la paradossalità, il suo carattere essenzialmente doppio, anziché incamminarci verso un elogio irenistico (e astratto) del gioco.
AA. VV., aut aut: Agonismo e gioco, 2018

A chi, in questo mondo sommerso dalla corrente della competizione e dell'agonismo, verrebbe in mente di dire al proprio figlio che la vita è un gioco? A "somma zero", per di più. Ma il vincere e il perdere vanno sempre assieme, anche se facciamo finta di non saperlo e quasi mai lo confessiamo.
AA. VV., aut aut: Agonismo e gioco, 2018

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Sport - Allenamento - Atleti - Campioni