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Aforismi, frasi e citazioni sull'Ipnosi

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sull'ipnosi (dal francese hypnose, a sua volta dal greco ὕπνος - hypnos "sonno"). L'ipnosi è un particolare stato psicofisico con modificazioni della coscienza che, per alcuni aspetti, sono analoghe a quelle del sonno, e in cui vi è una certa predominanza delle funzioni rappresentativo-emotive rispetto a quelle critico-intellettive. Lo stato ipnotico può essere indotto da un operatore (ipnotizzatore) attraverso determinate tecniche psicologiche, oppure essere autoindotto (autoipnosi).

Umberto Galimberti, nel Dizionario di psicologia (UTET, 1992), definisce l'ipnosi come la "condizione psichica, eteroindotta ο autoindotta, caratterizzata da uno stato intermedio tra la veglia e il sonno, denominato trance, dove si assiste a una riduzione delle capacità critiche, un aumento della suggestionabilità e una limitazione dell'attenzione alle sole richieste formulate dall'ipnotizzatore". [...] "Per ipnotizzare occorre un soggetto pronto alla collaborazione e ben disposto ad abbandonarsi al controllo dell'ipnotista, il quale di solito chiede al soggetto di fissare lo sguardo su un piccolo oggetto, liberandosi da qualunque altro pensiero, fino a rilassarsi completamente in una condizione simile al sonno, anche se, in stato di trance, l'elettroencefalogramma è lo stesso della veglia".

Com'è noto, Sigmund Freud utilizzò l'ipnosi all'inizio della sua carriera di neurologo per la cura dell'isteria, ma ben presto si rese conto che la condizione di semiincoscienza in cui si trova il paziente in condizioni ipnotiche non consente a quest'ultimo di elaborare il proprio vissuto psichico, per cui il sintomo scomparso può riapparire sotto altra forma. L'abbandono dell'ipnosi come metodo di cura da parte di Freud, e la scoperta di nuove tecniche psicoterapeutiche, sancisce l'inizio della psicoanalisi. Scrive Freud: "Ho abbandonato così presto la tecnica della suggestione, e con essa l’ipnosi, perché disperavo di poter rendere la suggestione tanto forte e resistente quanto sarebbe occorso per una guarigione duratura. In tutti i casi gravi ho visto sgretolarsi la suggestione che vi era stata sovrapposta, dopo di che ricompariva la malattia o qualcosa che la sostituiva. A questa tecnica rimprovero altresì di impedirci la comprensione del gioco delle forze psichiche". [Psicoterapia, 1904].

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla suggestione, la PNL, la psicoanalisi e la psicoterapia. [I link sono in fondo alla pagina].
Voglio che tu vada in una trance così profonda che ti sembri di essere una mente
senza corpo, che ti sembri che la tua mente galleggi nello spazio e che galleggi
nel tempo. E voglio che tu scelga un momento nel passato in cui eri una bambina
piccola piccola. E la mia voce ti accompagnerà. (Milton H. Erickson)
L'essere umano è molto suggestionabile, e le tecniche ipnotiche non sono altro che degli strumenti per mettere il soggetto in una situazione di tranquillità, di fiducia tale da poter sfruttare appieno la sua suggestionabilità.
Piero Angela, Viaggi nella scienza, 1982

Dell'ipnosi si è spesso parlato anche e soprattutto in modo sensazionalistico con l'esibizione di ipnotisti da circo, ciarlatani di professione: è un campo in cui occorre muoversi con estrema circospezione, poiché se è vero che nel nostro cervello possono prodursi vari tipi di alterazione della percezione (basta pensare alle allucinazioni, alle conseguenze delle droghe e dell'alcool o alle stesse illusioni ottiche, e quindi non c'è da sorprendersi se possono prodursi anche alterazioni provocate da auto-suggestione psicologica) ciò non significa tuttavia che si possa ipnotizzare un individuo così come faceva Mandrake nei celebri fumetti.
Piero Angela, Viaggi nella scienza, 1982

Tutto nella vita è ipnosi. Le persone non sono semplicemente in trance o coscienti, ma si muovono costantemente da uno stato di trance all’altro. Abbiamo trance per lavorare, per relazionarci, per guidare, per comportarci da genitori e persino trance che sembrano fatte per crearci una serie di problemi.
Richard Bandler, Il potere dell’inconscio e della PNL, 2009

Non ci s’improvvisa medico ipnotizzatore più di quanto ci s’improvvisi oculista
[On ne s’improvise pas plus médecin hypnotiseur qu’on ne s’improvise oculiste].
Edgar Bérillon, citato in Sigmund Freud, Ipnotismo e suggestione, 1888/92

Mesmerismo. L'ipnotismo prima che indossasse panni eleganti, viaggiasse in carrozza, e invitasse l'Incredulità a cena.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911

Un uomo dotato di una forte personalità può servirsi dell’ipnotismo senza ricorrere a trucchi e inganni.
Arthur Conan Doyle, Il taccuino di Sherlock Holmes, 1927

Tutto quello che avviene nel corpo, noi lo viviamo anche nella nostra coscienza, nella psiche. Se ci diamo una martellata su un dito, diciamo: il dito fa male. Il che però non è del tutto esatto, perché il dolore è esclusivamente nella coscienza, non nel dito: ci limitiamo a proiettare la sensazione psicologica "dolore" sul dito. Dato che il dolore è un fenomeno psicologico, è possibile influire su di esso: con la distrazione, l'ipnosi, la narcosi, l'agopuntura.
Thorwald Dethlefsen e Ruediger Dahlke, Malattia e destino, 1983

La suggestione ipnotica non riesce che sovra colui che è poco padrone di sé, o per dir meglio non riesce che sovra persona che abbia volontà più fiacca del suggestionante
Carlo Dossi, Note azzurre, 1870/1907 (postumo 1912/64)

In trance, voglio che tu stia molto a tuo agio. Voglio che tu vada in una trance così profonda che ti sembri di essere una mente senza corpo, che ti sembri che la tua mente galleggi nello spazio, libera dal corpo, che galleggi nello spazio e che galleggi nel tempo. E voglio che tu scelga un momento nel passato in cui eri una bambina piccola piccola. E la mia voce ti accompagnerà. E la mia voce si muterà in quelle dei tuoi genitori, dei tuoi vicini, dei tuoi amici, dei tuoi compagni di scuola e di giochi, dei tuoi maestri. E voglio che ti ritrovi seduta in classe, bambina piccolina che si sente felice di qualcosa, qualcosa avvenuto tanto tempo fa, qualcosa tanto tempo fa dimenticato.
Milton H. Erickson, La mia voce ti accompagnerà, (a cura di Sidney Rosen), 1983

Per prima cosa, l'ipnosi è la comunicazione di idee e concetti al paziente in modo tale da massimizzare la sua ricettività a ciò che viene presentato, motivandolo così a esplorare le potenzialità del proprio corpo in direzione del controllo delle sue reazioni psicologiche e fisiologiche.
Milton Erickson, Guarire con l'ipnosi, 1983 (postumo)

L'ipnosi è riconosciuta da molto tempo dalla gente comune, ma la sua storia in termini di riconoscimento scientifico è stata alquanto breve. Questo perché l'ipnosi è stata considerata una questione di magia, occultismo e superstizione. [L'ipnosi, invece, in realtà è una questione di meccanismi mentali], e perché non dovrebbe la scienza essere interessata al funzionamento di questi meccanismi? Le cellule cerebrali controllano effettivamente il corpo in un gran numero di modi, dal punto di vista neurologico, fisiologico, e anche psicologico.
Milton Erickson, Guarire con l'ipnosi, 1983 (postumo)

In ipnosi presentiamo idee a un paziente, a una persona, a un soggetto. Chiediamo a un individuo d'imparare nuovi e diversi modi di funzionare estraendoli dal gran numero di cellule del suo cervello, dall'enorme quantità di capacità potenziali.
Milton Erickson, Guarire con l'ipnosi, 1983 (postumo)

L'ipnosi può essere efficace solo quando la persona riesce a essere davvero acritica − quando è disposta a recepire un'idea allo scopo di esaminarla.
Milton Erickson, ibidem

Non c'è nessun comportamento tra quelli che si mettono in atto nello stato ipnotizzato che non possa essere effettuato anche nel comune stato di veglia di tutti i giorni. Il vantaggio dell'ipnosi è che quel comportamento che nella vita comune d'ogni giorno viene fuori appena, nell'ipnosi potete controllarlo, dirigerlo e prolungarlo.
Milton Erickson, Guarire con l'ipnosi, 1983 (postumo)

In ipnosi fate appello all'ampia riserva di cellule cerebrali delle quali noi tutti siamo dotati, ma delle quali siamo praticamente inconsapevoli.
Milton Erickson, ibidem

La trance ipnotica è un qualcosa che avviene all'interno del paziente. È un processo di comportamento nel quale il paziente altera il proprio rapporto con l'esterno; altera il proprio rapporto con voi e con qualsiasi altra cosa stia avvenendo.
Milton Erickson, Guarire con l'ipnosi, 1983 (postumo)

Vostro scopo nell'impiegare l'ipnosi non è ottenere risultati magici. Il vostro scopo nell'impiegare l'ipnosi è di comunicare idee e atteggiamenti e di portare il paziente a utilizzare le capacità che esistono in lui sia a livello psicologico sia a livello fisiologico.
Milton Erickson, Guarire con l'ipnosi, 1983 (postumo)

L'ipnosi non è qualcosa che si produca attraverso un metodo rituale tradizionale. La persona può entrare in ipnosi spontaneamente, se solo le date una mezza possibilità.
Milton Erickson, ibidem

L'ipnosi è un mezzo per comunicare idee; è un mezzo per chiedere alla persona di accettare un'idea per esaminarla, per scoprirne i significati intrinseci, e poi decidere se agire o no sulla base di quei particolari significati.
Milton Erickson, Guarire con l'ipnosi, 1983 (postumo)

È il paziente a far instaurare la trance ipnotica. Lo fa ascoltando voi, e se voi siete sufficientemente interessanti, se riuscite ad assicurarvi la sua attenzione e ad assicuravi la sua cooperazione, il paziente limiterà e restringerà il proprio comportamento a voi e a ciò che state dicendo; il paziente capirà cosa avete detto; il paziente sarà disposto a recepire in modo acritico ciò che avete detto.
Milton Erickson, Guarire con l'ipnosi, 1983 (postumo)

Tutte le tecniche ipnotiche s'incentrano innanzitutto sul dirigere l'attenzione del paziente all'interno di sé stesso.
Milton Erickson, ibidem

Nell'indurre una trance dovete chiedere al paziente di darvi tutta la sua attenzione. Non volete che conti le macchie sul muro; non volete che giocherelli con l'orologio e lo scuota per vedere se funziona ancora. Volete che vi dia tutta la sua attenzione e che ve la dia con tale intensità da non notare nient'altro. E mentre segue voi restringe il suo campo di consapevolezza visiva, restringe il suo campo di consapevolezza auditiva, e dirige il suo pensiero e le sue sensazioni all'interno di sé stesso.
Milton Erickson, Guarire con l'ipnosi, 1983 (postumo)

Noi tutti sappiamo che possiamo andare a vedere un film pieno di suspence e liberarci da un mal di testa, senza farci nessuna iniezione, senza prendere nessuna pastiglia, senza alterare in alcun modo i nervi sensoriali. E come fa un film pieno di suspence a farci passare il mal di testa? Eppure succede. Attraverso che tipo di processo? Attraverso la creazione di una serie di pensieri, di una serie di associazioni, e attraverso la stimolazione di altre forme di attività. E nell'impiegare l'ipnosi non dovreste cercare di raggiungere altro obiettivo che questo.
Milton Erickson, Guarire con l'ipnosi, 1983 (postumo)

Non è più possibile dubitare, [...], della realtà dei fenomeni ipnotici, né spiegarne le manifestazioni relative con la convergenza di creduloneria da parte dell’osservatore e di simulazione da parte della persona sottoposta all'esperimento.
Sigmund Freud, Ipnotismo e suggestione, 1888/92

Anche se si potesse dimostrare che in alcuni casi isolati l’ipnosi ha effetti dannosi, il suo impiego non ne resterebbe più controindicato di quanto i rari casi di morte vietino l’uso del cloroformio nell'anestesia chirurgica.
Sigmund Freud, ibidem

Tutti gli studiosi che dispongono di un numero elevato di esperimenti ipnotici sono concordi nel loro giudizio sull'innocuità del procedimento. Se dunque si vogliono evitare effetti dannosi dell’ipnosi, basta probabilmente soltanto agire con sufficiente prudenza e sicurezza, scegliendo correttamente i casi da ipnotizzare.
Sigmund Freud, Ipnotismo e suggestione, 1888/92

L’ipnosi non è una condizione pericolosa e il suo uso è un procedimento “degno” di un medico.
Sigmund Freud, ibidem

Chi vuole ipnotizzare secondo un sistema prestabilito, o teme la sfiducia o lo scherno del soggetto, o vi si accinge con animo scoraggiato, non otterrà grandi risultati.
Sigmund Freud, ibidem

La tecnica dell’ipnotismo non è così facile come si potrebbe essere indotti a credere dalle ben note critiche rivoltele [...] (l’ipnotismo non sarebbe un’abilità medica, dato che ogni pastorello sarebbe in grado di praticarlo). Bisogna essere provvisti di entusiasmo, pazienza, grande sicurezza e saper ricorrere a molti stratagemmi e intuizioni.
Sigmund Freud, Ipnotismo e suggestione, 1888/92

Sarebbe erroneo ritenere facile la pratica dell’ipnosi per scopi terapeutici: la tecnica dell’ipnotizzare non è invece meno difficile di qualunque altro procedimento medico.
Sigmund Freud, Ipnosi, 1891

Chi si accinge a ipnotizzare credendovi solo a metà, chi si sente un po’ comico in quella situazione, chi con l’espressione, i gesti, la voce rivela di non aspettarsi nulla dall'esperimento, non avrà alcun motivo di meravigliarsi di un insuccesso, e farebbe meglio a lasciare questo metodo terapeutico ad altri medici, che lo possono praticare senza sentirsi lesi nella dignità professionale, convinti come sono, per l’esperienza e per le letture fatte, della realtà e dell’importanza dell’influenza ipnotica.
Sigmund Freud, Ipnosi, 1891

Fra il pubblico è diffuso il pregiudizio, sostenuto anche da medici eminenti ma non bene informati su questa materia, che l’ipnosi costituisca un intervento pericoloso. Se cercassimo di imporre l’ipnosi a una persona che presta fede a queste affermazioni, saremmo probabilmente interrotti già dopo pochi minuti da incidenti spiacevoli, derivanti dall'ansia del paziente e dalla sua penosa sensazione di venir sopraffatto, ma che certamente verrebbero considerati come conseguenza dell’ipnosi.
Sigmund Freud, Ipnosi, 1891

Quando si manifesta una violenta resistenza contro l’ipnosi, è meglio rinunciare a questo metodo, in attesa che il malato, grazie a nuove informazioni, si riconcili con l’idea di venire ipnotizzato.
Sigmund Freud, Ipnosi, 1891

In generale si può partire dal presupposto che tutti gli uomini siano ipnotizzabili; però ogni singolo medico, nelle condizioni in cui opera, non riuscirà a ipnotizzare alcune persone, spesso senza poter dire da cosa dipenda l’insuccesso.
Sigmund Freud, Ipnosi, 1891

In generale bisogna evitare di ricorrere all'ipnosi per quei sintomi che hanno un fondamento organico, usandola invece solo per i disturbi esclusivamente funzionali, nervosi, di natura psichica, e per le tossicomanie o altre forme di assuefazione. Ci si deve però convincere che anche molti sintomi di malattie organiche sono accessibili all'ipnosi, e che le alterazioni organiche possono sussistere senza il disturbo funzionale che ne deriva.
Sigmund Freud, Ipnosi, 1891

Tra lo stato amoroso e l'ipnosi non c'è gran distanza. I punti di rassomiglianza sono evidenti. Nei confronti dell'ipnotizzatore si dimostra la stessa umiltà nella sottomissione, lo stesso abbandono, la stessa mancanza di senso critico che nei confronti della persona amata.
Sigmund Freud, Psicologia delle masse e analisi dell'Io, 1921

Alla luce della conoscenza ricavata dalla psicoanalisi possiamo descrivere la differenza fra la suggestione ipnotica e quella psicoanalitica nel seguente modo: la terapia ipnotica cerca di ricoprire e mascherare qualcosa nella vita psichica, quella analitica di mettere allo scoperto e di allontanare qualcosa. La prima opera come una cosmesi, la seconda come una chirurgia. La prima utilizza la suggestione per proibire i sintomi, rafforza le rimozioni, ma per il resto lascia immutati tutti i processi che hanno condotto alla formazione dei sintomi. La terapia analitica penetra molto più alle radici, là dove sono i conflitti dai quali sono scaturiti i sintomi, e si serve della suggestione per modificare l'esito di questi conflitti.
Sigmund Freud, Psicologia delle masse e analisi dell'Io, 1921

Il procedimento psicoanalitico si distingue da tutti i procedimenti suggestivi, persuasivi, e via dicendo, per il fatto che non intende reprimere d’autorità alcun fenomeno psichico del paziente. Ciò cui esso mira è approfondire la causa del fenomeno e annullarlo mutando durevolmente le condizioni che ne hanno determinato l’insorgenza.
Sigmund Freud, Due voci di enciclopedia: “Psicoanalisi” e “Teoria della libido”, 1922

L'esercizio della terapia ipnotica implica una prestazione irrilevante sia da parte del paziente che del medico. Questa terapia s'accorda perfettamente con la valutazione delle nevrosi che ancor oggi dà la maggior parte dei medici. Il medico dice al nervoso: "Lei non ha nulla, è solo un fatto nervoso, e perciò sono in grado di liberarla dai suoi guai con due o tre parole in pochi minuti". Ripugna però alla nostra mentalità energetica l'idea che sia possibile muovere con uno sforzo esiguo un grosso peso, affrontandolo direttamente e senza l'aiuto esterno di strumenti adatti.
Sigmund Freud, Introduzione alla psicoanalisi, 1915/32

La psicoanalisi vera e propria ha avuto inizio con la rinuncia all'aiuto dell'ipnosi.
Sigmund Freud, Introduzione alla psicoanalisi, 1915/32

Una chiara affinità esiste tra lo stato ipnotico e lo stato di sonno, il quale è la condizione necessaria per sognare. L'ipnosi viene chiamata, anzi, un sonno artificiale; alla persona che ipnotizziamo diciamo: "dorma", e le suggestioni che ad essa provengono da parte nostra sono paragonabili ai sogni del sonno naturale. Le situazioni psichiche in entrambi i casi sono realmente analoghe. Nel sonno naturale ritiriamo il nostro interesse da tutto il mondo esterno; in quello ipnotico lo ritiriamo ugualmente da tutto il mondo, a eccezione di quell'unica persona che ci ha ipnotizzato, con la quale rimaniamo in rapporto.
Sigmund Freud, Introduzione alla psicoanalisi, 1915/32

L'ipnotizzatore può suggerire che una patata cruda è un delizioso ananas, e il soggetto mangerà la patata con tutto il piacere associato al consumo di un ananas. Oppure può suggerire che il soggetto non può veder nulla, e questi sarà cieco. O ancora, che egli pensa che il mondo è piatto e non rotondo, e il soggetto sosterrà con calore che il mondo è piatto. Che cosa prova l'esperimento ipnotico, e soprattutto quello postipnotico? Prova che possiamo avere pensieri, sentimenti, desideri e persino sensazioni che soggettivamente avvertiamo come nostri; e che tuttavia sono stati immessi in noi dall'esterno, sono fondamentalmente estranei e non sono davvero quello che pensiamo e sentiamo.
Erich Fromm, Fuga dalla libertà, 1941

Una parte immensa della pubblicità moderna non fa appello alla ragione, ma all'emozione; come qualsiasi altro tipo di suggestione ipnotica, cerca di colpire i suoi oggetti emotivamente e poi di renderli sottomessi intellettualmente.
Erich Fromm, Fuga dalla libertà, 1941

Non siamo affatto padroni delle nostre menti, perché la propaganda da cui siamo bombardati fa ricorso a metodi ipnotici. E, per combattere questo pericolo via via crescente, dobbiamo impedire l'uso di tutte le forme ipnotizzanti di propaganda, sia per quanto riguarda le merci, sia per quanto riguarda gli uomini politici.
Erich Fromm, Avere o essere?, 1976

I metodi di ipnosi cui si fa ricorso nella propaganda commerciale e politica costituiscono un grave pericolo per l'equilibrio mentale, in particolare per il pensiero chiaro e critico e per l'indipendenza emozionale.
Erich Fromm, Avere o essere?, 1976

L’ipnosi è una regressione al servizio dell’Io.
[Hypnosis is a regression in the service of ego].
Merton Max Gill e Margaret Brenman, Hypnosis and related states, 1959

Se chiedessimo a qualcuno di assaporare dell'aceto come se fosse champagne, di sentire piacere quando gli conficchiamo uno spillo in un braccio, o di guardare nel buio e contrarre le pupille come dinanzi a una luce immaginata, o ancora di credere volontariamente e veramente a qualcosa a cui di solito non crede, egli troverebbe questi compiti difficili, se non impossibili. Se invece facessimo passare preliminarmente tale soggetto per i procedimenti di induzione dell'ipnosi, egli compirebbe tutte quelle cose a nostra richiesta senza alcuno sforzo.
Julian Jaynes, Il crollo della mente bicamerale e l’origine della coscienza, 1976

L'ipnosi è la pecora nera della famiglia di problemi che costituiscono la psicologia. Essa entra ed esce dai luna park, dai laboratori, dalle cliniche, dalle fiere di paese, come un'anomalia indesiderata. Si ha l'impressione che non riesca proprio a mettersi in riga e risolversi nelle più salde proprietà di una teoria scientifica.
Julian Jaynes, Il crollo della mente bicamerale e l’origine della coscienza, 1976

La stessa possibilità [dell'ipnosi] sembra negare le nostre idee immediate sull'autocontrollo cosciente da un lato e la nostra idea scientifica sulla personalità dall'altro.
Julian Jaynes, ibidem

Il soggetto ipnotizzato non vive in un mondo soggettivo. Egli non è capace, come noi, di introspezione, non sa di essere ipnotizzato, e non controlla costantemente se stesso, come fa quando non è sotto ipnosi.
Julian Jaynes, Il crollo della mente bicamerale e l’origine della coscienza, 1976

I fenomeni ipnotici osservati in un ambiente medico-psichiatrico sono normalmente più profondi, forse perché uno psichiatra è per il suo paziente una figura più simile a un dio di quanto non lo sia un ricercatore per il suo soggetto sperimentale.
Julian Jaynes, Il crollo della mente bicamerale e l’origine della coscienza, 1976

Esistono tecniche sperimentali che permettono di indurre una persona a compiere un'azione predeterminata da altri, o a pronunziarsi in un preordinato tipo di opinione, senza che essa sia in alcun modo consapevole di esser stata manipolata. Queste tecniche vanno dall'ipnosi ai classici messaggi visivi subliminali, a particolari artifizi di induzione psicologica nell'ambito delle dinamiche dei gruppi, a complesse escogitazioni di laboratorio delle quali la più nota è quella dell'ascolto dicotico, che permette di far giungere al cervello messaggi vocali di cui l'interessato non è consapevole. L'aspetto più significativo di tutte queste tecniche non sta nel loro effetto suggestionante, e neppure nel fatto che la persona ignora di esser stata suggestionata ai fini del suo comportamento successivo. Piuttosto, quello che è interessante è che il soggetto, interrogato subito dopo l'esperimento, invariabilmente dichiara senza esitazione che se ha compiuto quella data azione o se ha espresso quel parere lo ha fatto in seguito a una sua libera scelta, non influenzata da alcuno e basata su criteri consapevoli e razionali che egli, del resto, non ha alcuna difficoltà a esporre.
Giovanni Jervis, Prime lezioni di psicologia, 1999

L'ipnosi è quasi come uno specchio carnevalesco. Distorce la verità e nello stesso tempo la svela... e può avere conseguenze devastanti per la psiche.
Dott.ssa Langenkamp (Marianne Faithfull), in Faces in the Crowd - Frammenti di un omicidio, 2011

Essendo, nell'ipnotizzato, paralizzata la vita del cervello, egli diventa lo schiavo di tutte le attività incoscienti che l'ipnotizzatore dirige a suo talento. La personalità cosciente è svanita, la volontà e il discernimento aboliti. Sentimenti e pensieri sono allora orientati nel senso determinato dall'ipnotizzatore.
Gustave Le Bon, Psicologia delle folle, 1895

Senza l'enorme forza della stupidità, la storia non potrebbe avanzare, anzi nemmeno durare. Stupidità è l'essenza segreta del Tempo, il suo sortilegio, la sua ipnosi.
Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993

L'ipnosi rimane indubbiamente un utile modello per smascherare la vera natura di tutte le psicoterapie. È il paradigma della repressione ritualizzata e della mistificazione medicalizzata, che rivela, in una forma drammatizzata di appaiamento personale, sia la fede sia la follia che animano tutti i tentativi di trasformare le tragedie e i trionfi della vita reale nelle terapie di una scienza fasulla.
Thomas Szasz, Il mito della psicoterapia, 1978

L’ipnosi è uno stato di estrema concentrazione che molti sperimentano normalmente ogni giorno. Essere rilassati, tanto concentrati da non essere distratti neppure da rumori esterni o da altri stimoli, significa essere in uno stato di leggera ipnosi: è il paziente a controllare l’intero processo, il terapeuta è solo una guida.
Brian Weiss, Oltre le porte del tempo, 2013

Uno degli obiettivi dell’ipnosi, come pure della meditazione, è quella di accedere al subconscio, quella parte della nostra mente che, come dice il termine stesso, si trova al di sotto del normale flusso di coscienza.
Brian Weiss, ibidem

Parecchie persone cadono in uno stato di ipnosi tutti i giorni: quando sono prese dalla lettura di un libro, dalla visione di un film o quando, in macchina, guidano in modo automatico come se l’automobile conoscesse la strada di casa.
Brian Weiss, Oltre le porte del tempo, 2013

Note
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