Frasi e citazioni di Don DeLillo
Selezione di frasi e citazioni di Don DeLillo, all'anagrafe Donald Richard DeLillo (New York 1936), scrittore, saggista, drammaturgo e sceneggiatore statunitense di origine italiana.
Anche quando ti autodistruggi, tu vuoi fallire di più, perdere di più, morire più degli altri, puzzare più degli altri. (Don DeLillo) |
1971 - Selezione Aforismario
Avevo imparato il significato di una porta chiusa, che l'amicizia era una moneta fuori corso e che era importante mentire anche quando non ce n'era bisogno.
È molto più semplice seppellire la realtà piuttosto che smaltire i sogni.
Il televisore è un contenitore pieno di prodotti. Dentro ci sono detersivi, automobili, macchine fotografiche, cereali per la prima colazione e altri televisori. Non sono i programmi a essere interrotti dalla pubblicità, ma è il contrario. Un televisore è una forma di imballaggio elettronico. Non è altro. Senza i prodotti, non esiste nulla. Il concetto di programma educativo è un’idiozia.
Non avevamo tempo per ricordare niente, perché c'era sempre qualcosa di nuovo e straordinario in arrivo: un altro film, un altro bar o ristorante, un negozio d'abbigliamento per uomo, una boutique, una stazione sciistica, una casa in riva al mare, un gruppo rock.
Nulla al mondo è più emozionante dei primi giorni di un lungo viaggio su quattro ruote in direzione delle fauci bramose di un paese straordinario e inquieto.
Rumore bianco
White Noise, 1985 - Selezione Aforismario
Che divertimento parlare con una donna intelligente, con le calze, quando accavalla le gambe. Il leggero rumore di elettricità statica, prodotto dal nylon che fruscia, sa rendermi felice a diversi livelli.
Di quando in quando abbiamo bisogno di una catastrofe per spezzare l'incessante bombardamento dell'informazione. [...] Il flusso è costante. Parole, immagini, numeri, fatti, grafici, statistiche, macchioline, onde, particelle, granellini di polvere. Soltanto le catastrofi attirano la nostra attenzione. Le vogliamo, ne abbiamo bisogno, ne siamo dipendenti. Purché capitino da un'altra parte.
È per questo che la gente va in ferie. Non per riposare o divertirsi o vedere posti nuovi. Per sfuggire alla morte insita nelle cose di tutti i giorni.
[That's why people take vacations. No to relax or find excitement or see new places. To escape the death that exists in routine things].
Esiste un adesso? L'«adesso» viene e se ne va non appena lo si è pronunciato.
I nostri sensi? Si sbagliano molto più spesso di quanto abbiano ragione. È stato dimostrato in laboratorio. Non conosci tutti i teoremi secondo i quali nulla è come appare? Non c'è passato, presente o futuro fuori della nostra mente. Le cosiddette leggi del moto sono una grossa mistificazione. Anche il suono può ingannare la mente. Soltanto perché non lo si sente, non significa che non ci sia. I cani lo sentono. E anche altri animali.
L'amore ci aiuta a sviluppare un'identità sufficientemente sicura da poter essere affidata alle cure e alla protezione di un'altra persona.
La famiglia è la culla della disinformazione mondiale. Nella vita di famiglia dev'esserci qualcosa che genera gli errori di fatto. L'eccesso di vicinanza, il rumore e il calore dell'essere. Forse anche qualcosa di più profondo, come il bisogno di sopravvivere.
La forza dei morti è che secondo noi ci vedono sempre. Sono una presenza. Forse esiste un livello di energia composto soltanto da loro. Sono anche sotto terra, ovviamente, addormentati e avviati a decomporsi. Forse noi siamo ciò che essi sognano.
La gente soffre di svanimento cerebrale. È perché abbiamo dimenticato ad ascoltare e guardare come se fossimo bambini. Abbiamo dimenticato come raccogliere dati. In senso psichico un incendio in una foresta in T.V. occupa un livello più basso di dieci secondi di spot pubblicitario di un detersivo per lavastoviglie. La pubblicità emette onde più profonde, più profonde emanazioni.
La questione del morire si fa saggio strumento di memoria. Ci guarisce della nostra innocenza nei confronti del futuro.
La T.V. costituisce un problema soltanto se si è dimenticato come guardare e ascoltare.
Le cose semplici sono fatali, o è una superstizione?
Ogni bambino dovrebbe avere l'opportunità di viaggiare per migliaia di chilometri da solo, per lo sviluppo del rispetto di sé e dell'apertura mentale.
Ogni volta che sono giù di corda per qualcosa, penso a tutti i miei amici, parenti e colleghi raccolti attorno alla mia bara. Gli dispiace molto, ma molto di non essere stati più gentili con me da vivo. L'autocompatimento è una cosa che ho faticato molto per mantenere. Abbandonarlo soltanto perché si è cresciuti? Neanche per idea. L'autocompatimento è una cosa in cui i bambini eccellono, il che significa che dev'essere naturale e importante. Immaginarsi morti è la forma più economica, squallida e soddisfacente di autocompatimento infantile.
Possano i giorni essere senza meta. Le stagioni scorrano. Non si prosegua l'azione secondo un piano.
Quando i tempi sono incerti, la gente si sente costretta a mangiare in eccesso.
Qualche secondo dopo essere andato a dormire, mi parve di cadere dentro me stesso, un leggero sprofondamento da tuffo al cuore. Svegliato di colpo, fissai lo sguardo nel buio, rendendomi conto di aver sperimentato la più o meno normale contrazione muscolare nota come scossa mioclonica. È così, dunque: una cosa improvvisa, perentoria? La morte, pensai, non dovrebbe essere invece come l'immersione del cigno, ali bianche, levigato, che lascia la superficie intatta?
Se le nostre lagnanze hanno un punto focale, esso deve risiedere nell'apparecchio T.V., dove si annida il tormento proveniente dall'esterno, provocando timori e desideri segreti.
Siamo creature fragili, circondate da un mondo di fatti ostili. I fatti minacciano la nostra felicità e sicurezza.
Underworld
1997 - Selezione Aforismario
Bisogna fare la cosa che si sa fare meglio. Questa è la sicurezza.
C’è gente che finge di morire, io fingo di vivere.
È istruttivo, guardare un uomo colpito a morte mentre guida tranquillamente la macchina in una giornata di sole. Dimostra una verità elementare, che ogni respiro che fai ha due possibili conclusioni.
È tipico dell’adolescente immaginare la fine del mondo come un accessorio del proprio scontento.
Evidentemente i ritardatari erano gente che rifiutava di lasciarsi condizionare da squallide questioni di tempo e coscienza.
Fare complimenti falsi è una faticaccia. Ecco perché lo evito.
Il sesso è qualcosa che puoi avere. Per alcune persone, per la maggior parte delle persone, è la cosa più importante che possono avere senza essere nati ricchi o intelligenti e senza dover rubare. È ciò che la vita può darti nella stessa misura in cui lo concede ad altri, se non addirittura in misura maggiore. Una cosa che puoi avere senza dover andare al college per sei anni. E poi, non è né una religione né una scienza, ma si può esplorarlo e imparare molto su se stessi.
Io soffro di un disturbo raro che affligge gli uomini mediterranei. Si chiama amor proprio.
Le cose di ogni giorno rappresentano la conoscenza più trascurata.
Non basta odiare il proprio nemico. Bisogna capire che ciascuno dei due contribuisce alla completezza dell’altro.
Non ci ho nemmeno provato, a vincere. Perché vincere è un insulto alla mia dignità.
Sono i desideri su vasta scala a fare la storia.
Cosmopolis
2003
Anche quando ti autodistruggi, tu vuoi fallire di più, perdere di più, morire più degli altri, puzzare più degli altri.
[Even when you self-destruct, you want to fail more, lose more, die more than others, stink more than others].
Con gli scarti della gente si potrebbe costruire una nazione.
Non c'era nessun posto in cui volesse andare, niente a cui pensare, nessuno ad attenderlo. Come poteva muovere un passo in una direzione se tutte le direzioni si equivalevano?
Tutto è qualche settimana appena. Tutto è questione di giorni. La vita è fatta di minuti.
L'uomo che cade
Falling man, 2007
Esiste un certo tipo d'uomo, un archetipo, per i suoi amici maschi è un modello di affidabilità, tutto ciò che un amico dovrebbe essere, alleato e confidente, uno che presta soldi, dà consigli, fedele e tutto quanto, ma che per le donne è un incubo. Un incubo fatto essere umano. Più una donna gli si avvicina, più per lui diventa chiaro che non è uno dei suoi amici maschi. E più le cose per lei si fanno difficili.
Punto omega
Point Omega, 2010
È la cosa peggiore che si possa fare in un matrimonio. Dirle tutto quello che provi, tutto quello che fai. [...] Tu capisci che non è una questione di strategia. Io non parlo di segreti o di inganni. Parlo di essere se stessi. Se riveli tutto, se metti a nudo ogni sentimento, se chiedi comprensione, perdi qualcosa di cruciale per il senso che hai di te stesso.
L’infanzia è vita perduta rivendicata ogni secondo.
Ti sei mai imbattuto nella parola velleità? Possiede una bella eco tomistica; la volontà al suo livello più basso. Una piccola cosa, un desiderio, una tendenza. Se hai una volontà debole, finisci per vivere nelle pieghe più superficiali delle tue preoccupazioni.
Note