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Frasi e citazioni di Saul Bellow

Selezione di frasi e citazioni di Saul Bellow (Lachine 1915 - Brookline 2005), scrittore statunitense, Premio Nobel per la letteratura nel 1976 
"Per la comprensione umana e la sottile analisi della cultura contemporanea che sono combinate nel suo lavoro". 
Le seguenti citazioni di Saul Bellow sono tratte da alcuni dei suoi libri più noti, tra cui: L'uomo in bilico (Dangling Man, 1944), Le avventure di Augie March (The Adventures of Augie March, 1953), Il re della pioggia (Henderson the Rain King, 1959), Herzog (1964).

Foto di Saul Bellow
In un'epoca di pazzia, credersi immuni dalla pazzia è una forma di pazzia. (Saul Bellow)

L'uomo in bilico
Dangling Man, 1944

Le alternative, in particolare quelle desiderabili, crescono solo su alberi immaginari.

C’erano stati, un tempo, giorni in cui si doveva accendere il forno per il pane, giorni per il bucato, giorni che iniziavano eventi e giorni che li conchiudevano. Ma ora sono indistinguibili, tutti uguali, ed è difficile non confondere un martedì con un sabato. Quando non mi curo di leggere il giornale, non so neppure che giorno sia. Suppongo sia un venerdì, e poi mi dicono che è giovedì. E nel constatare che ho guadagnato ventiquattr'ore, non provo una gran soddisfazione.

Le avventure di Augie March
The Adventures of Augie March, 1953

Il lunedì ti giustifichi col lavoro che fai, ma la domenica che scusa hai? Orrenda domenica, nemica dell'umanità.

La morte scredita. Il massimo successo è sopravvivere.

La noia è forza. L'uomo che si annoia fa strada più in fretta degli altri. Se ti annoi ti rispettano.

Nel fondo della sventura, siate elastici: mai addormentati ma sul punto di scivolare nel sonno.

Il re della pioggia
Henderson the Rain King, 1959

In un'epoca di pazzia, credersi immuni dalla pazzia è una forma di pazzia.
[In an age of madness, to expect to be untouched by madness is a form of madness]. 

Un uomo può fare molte cose strane, ma fin quando non ha una teoria in proposito, noi lo perdoniamo. Se invece dietro le sue azioni c'è una teoria, tutti gli danno addosso.

Le tigri dell'ira sono son più sagge dei cavalli della sapienza. 

La fantasia è una forza della natura. Non basta questo a riempire un uomo di estasi? Fantasia, fantasia, fantasia. 

La sofferenza è forse l'unico mezzo valido per rompere il sonno dello spirito.

La paura governa il genere umano. Il suo è il più vasto dei domini. Ti fa sbiancare come una candela. Ti spacca gli occhi in due. Non c'è nulla nel creato più abbondante della paura. Come forza modellatrice è seconda solo alla natura stessa.

Lo spirito della persona è in un certo senso autore del corpo.

Uno studioso dell'anima umana, mi spiegò un giorno che scatenando la propria ira sulle cose inanimate, non solo si risparmiano quelle vive – e questo è il dovere di una persona civile – ma anche ci si libera della robaccia che è in noi.

Herzog
Herzog, 1964

Ricordando la propria esistenza, s'accorse di avere sbagliato tutto – tutto. La sua era una vita – come si suol dire, rovinata. Ma siccome neppure agli inizi era stata un gran che, perché prendersela?

La gente che sa leggere si appropria del meglio che trova nei libri e poi se ne adorna come pare facciano certi granchi quando s'agghindano di alghe per imbellirsi.

Non capirò mai che cosa vogliono le donne. Che cosa diavolo vogliono. Mangiano verdura cruda, e bevono sangue umano.

La carità, come se non fosse già abbastanza complicata nei tempi in cui ci troviamo, desterà sempre il sospetto di essere qualcosa di morboso, sadomasochistico o chi sa che perversione. Le tendenze elevate o morali destano sempre il sospetto di essere imbrogli.

Una carogna col passar del tempo produce disprezzo.

Ma qual è la filosofia di questa generazione? Non è che Dio è morto, questo punto è già stato sorpassato molto tempo fa. Forse bisognerebbe formularlo così: la Morte è Dio. Questa generazione pensa – ed è il non plus ultra dei suoi pensieri – che nulla che sia fedele, vulnerabile, delicato può durare o avere un vero potere.

Un uomo nasce per restare orfano e per lasciarsi dietro degli orfani.

I buoni muoiono giovani, ma io sono stato risparmiato affinché mi possa preparare e perfezionare in modo da poter finire buono come il pane.

Per me, i soldi non sono un mezzo. Sono io il mezzo dei soldi. Passano attraverso di me – tasse, assicurazioni, ipoteche, mantenimenti dei figli, affitti, parcelle legali. Tutto questo dignitoso sbagliare costa un occhio.

Intrusioni inaspettate di bellezza. Questo è è la vita.

Se tu ci hai un buon posto, diciamo quindicimila bigliettoni all'anno, e l'assicurazione contro le malattie, e il fondo pensione, e forse anche qualche titoluccio in banca, perché non dovresti essere pure radicale?

Il Pianeta di Mr. Sammler
Mr. Sammler's Planet, 1970

Una vita interessante è il concetto supremo dei deficienti.

Il sistema esige la mediocrità, non la grandezza.

La banalità è il travestimento di una potentissima volontà tesa ad abolire la coscienza.

Tutti hanno bisogno di ricordi. Tengono il lupo dell'insignificanza fuori dalla porta.
[Everybody needs his memories. They keep the wolf of insignificance from the door].

Il dono di Humboldt
Humboldt's Gift, 1975

Come il malvagio scappa anche quando nessuno l'insegue, così il borghese si difende anche quando nessuno l'accusa.

La libertà è qualcosa che incute, veramente, terrore. E così pure la modernità. Questo è ciò che ha reso sconcertante e mostruosa, agli occhi del mondo, l'America. 

Ne muoiono più di crepacuore
More Die of Heartbreak, 1987

Perché un uomo non dovrebbe desiderare una moglie bella? Se deve poi rinunciare a tutte le altre donne, tanto vale che se ne prenda una bella.

Il circolo Bellarosa
The Bellarosa Connection, 1989

La memoria è vita.

La gratitudine di un uomo è veleno per il suo benefattore.

Note
Leggi anche le citazioni degli scrittori statunitensi: Arthur MillerPhilip RothKurt Vonnegut

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