Frasi e citazioni di Karl Popper
Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Karl Popper (Vienna 1902 - Londra 1994), filosofo ed epistemologo austriaco naturalizzato britannico.
Le seguenti citazioni di Karl Popper sono tratte dalle sue opere più importanti, tra le quali: Logica della scoperta scientifica (Logik der Forschung, 1934), La società aperta e i suoi nemici (The Open Society and Its Enemies, 1945), Congetture e confutazioni (Conjectures and Refutations, 1963), Conoscenza oggettiva (Objective Knowledge, 1972), Tutta la vita è risolvere problemi (All life is Problem Solving, 1994).
La nostra conoscenza può essere solo finita, mentre la nostra ignoranza non può che essere, di necessità, infinita. (Karl Popper) |
Logica della scoperta scientifica
Logik der Forschung, 1934 - Selezione Aforismario
Ai nostri giorni nessun uomo dovrebbe essere considerato colto se non ha interesse per la scienza.
Da un punto di vista logico, è tutt'altro che ovvio che si sia giustificati nell'inferire asserzioni universali da asserzioni singolari, per quanto numerose siano queste ultime; infatti qualsiasi conclusione tratta in questo modo può sempre rivelarsi falsa; per quanto numerosi siano i casi di cigni bianchi che possiamo aver osservato, ciò non giustifica la conclusione che tutti i cigni sono bianchi.
Il gioco della scienza è, in linea di principio, senza fine.
Il problema centrale dell'epistemologia è sempre stato, e ancora è, il problema dell'accrescersi della conoscenza. E l'accrescersi della conoscenza può essere studiato, meglio che in qualsiasi altro modo, studiando l'accrescersi della conoscenza scientifica.
La scienza non è un sistema di asserzioni certe, o stabilite una volta per tutte, e non è neppure un sistema che avanzi costantemente verso uno stato definitivo. La nostra scienza non è conoscenza (episteme): non può mai pretendere di aver raggiunto la verità, e neppure un sostituto della verità, come la probabilità.
Le scienze empiriche sono sistemi di teorie. La logica della conoscenza scientifica può pertanto essere descritta come una teoria delle teorie.
Le teorie sono reti gettate per catturare quello che noi chiamiamo "il mondo": per razionalizzarlo, per spiegarlo, per dominarlo. Ci sforziamo di rendere la trama sempre più sottile.
Non il possesso della conoscenza, della verità irrefutabile, fa l'uomo di scienza, ma la ricerca critica, persistente e inquieta, della verità.
Proprio come tutti hanno la loro filosofia, così tutti hanno la loro teoria della conoscenza. Di solito si tratta di una teoria sostenuta inconsapevolmente, e perciò acriticamente, ma si tratta di una teoria che spesso determina il resto della nostra filosofia.
Miseria dello storicismo
The Poverty of Historicism, 1944/45
Se dovessimo contare sull'imparzialità degli scienziati, la scienza, perfino la scienza naturale, sarebbe impossibile.
La società aperta e i suoi nemici
The Open Society and Its Enemies, 1945 - Selezione Aforismario
Chi ha da dire qualcosa di nuovo e di importante ci tiene a farsi capire. Farà perciò tutto il possibile per scrivere in modo semplice e comprensibile. Niente è più facile dello scrivere difficile.
Dovremmo rivendicare, nel nome della tolleranza, il diritto a non tollerare gli intolleranti.
Come nella ricerca il dogmatico è l'illuso possessore di una verità definita, così in politica l'utopista è l'illuso possessore di una verità politica perfetta.
Il vero segreto del metodo scientifico sta nella disponibilità a imparare dagli errori.
La critica può essere importante, illuminante, e anche fruttuosa, senza essere tuttavia valida.
La critica richiede sempre un certo grado di immaginazione, mentre il dogmatismo la sopprime.
La filosofia, che per venti secoli si è preoccupata del significato dei suoi termini, è non solo piena di verbosità, ma anche terribilmente vaga e ambigua, mentre una scienza come la fisica, che non si preoccupa tanto dei termini e dei loro significati quanto piuttosto dei fatti, ha conseguito una grande precisione.
La scienza non è soltanto una raccolta di fatti intorno all'elettricità, ecc.; essa è uno dei più importanti movimenti spirituali dei nostri tempi. Chi non si sforza di acquisire una comprensione di questo movimento si taglia fuori dal più rilevante sviluppo che si è registrato nella storia degli affari umani.
La strada della scienza è lastricata di teorie abbandonate che erano state un tempo proclamate assolutamente evidenti.
La tolleranza illimitata porta alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l'illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro gli attacchi degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi.
Le decisioni morali degli altri devono essere trattate con rispetto, finché tali decisioni non entrano in conflitto con il principio della tolleranza.
Liberalismo e intervento statale non sono tra loro in antitesi. Al contrario, qualsiasi genere di libertà è chiaramente impossibile se non è garantito dallo Stato.
Lo spirito della scienza è quello di Socrate.
Non esiste alcun criterio generale di verità. Ma ciò non legittima la conclusione che la scelta fra teorie concorrenti sia arbitraria: significa soltanto e molto semplicemente che noi possiamo sempre errare nella nostra scelta, che possiamo sempre vederci sfuggire la verità o che possiamo non raggiungerla, che non possiamo mai pretendere la certezza; che noi insomma siamo fallibili.
Nulla deve essere considerato esente da critica: neppure questo stesso principio del metodo critico.
Ogni supposizione può, in linea di principio, essere criticata. E nel fatto che chiunque può esercitare la critica consiste l'oggettività scientifica.
Problemi scopi e responsabilità della scienza
Science: problems, aims, responsibilities, 1963
Più che un sistema di credenze, la scienza può essere considerata un sistema di problemi.
Congetture e confutazioni
Conjectures and Refutations, 1963 - Selezione Aforismario
Coloro che credono nell'uomo quale è, e non hanno dunque abbandonato la speranza di vincere la violenza e l'irrazionalità, devono esigere che a ogni uomo sia dato il diritto di organizzare autonomamente la propria vita, nella misura in cui ciò è compatibile con gli eguali diritti degli altri.
Da una buona teoria esigiamo, in primo luogo, che abbia successo in alcune delle sue nuove previsioni; in secondo luogo, esigiamo che non sia confutata troppo presto; prima, cioè, che abbia ottenuto un pieno successo.
Il criterio dello stato scientifico di una teoria è la sua falsificabilità, confutabilità, o controllabilità.
La nostra conoscenza può essere solo finita, mentre la nostra ignoranza non può che essere, di necessità, infinita.
Sotto l'aspetto quantitativo, come pure sotto quello qualitativo, la fonte di gran lunga più importante della nostra conoscenza - a parte la conoscenza innata - è la tradizione. La maggior parte delle cose che conosciamo le abbiamo imparate da esempi, o perché ci sono state dette, o perché le abbiamo lette nei libri, o imparando come criticare, come accogliere e accettare le critiche, come rispettare la verità.
Tutte le teorie restano essenzialmente provvisorie, congetturali o ipotetiche, anche quando non ci sentiamo più in grado di dubitare di esse.
Il criterio dello stato scientifico di una teoria è la sua falsificabilità, confutabilità, o controllabilità.
La nostra conoscenza può essere solo finita, mentre la nostra ignoranza non può che essere, di necessità, infinita.
Sotto l'aspetto quantitativo, come pure sotto quello qualitativo, la fonte di gran lunga più importante della nostra conoscenza - a parte la conoscenza innata - è la tradizione. La maggior parte delle cose che conosciamo le abbiamo imparate da esempi, o perché ci sono state dette, o perché le abbiamo lette nei libri, o imparando come criticare, come accogliere e accettare le critiche, come rispettare la verità.
Tutte le teorie restano essenzialmente provvisorie, congetturali o ipotetiche, anche quando non ci sentiamo più in grado di dubitare di esse.
Una teoria che non può essere confutata da nessun evento concepibile non è scientifica. L'inconfutabilità di una teoria non è (come spesso si ritiene) una virtù, bensì un vizio.
Una teoria falsa può rappresentare una grande conquista, quanto una vera. E molte teorie false hanno giovato alla ricerca della verità più di altre, meno interessanti, ancor oggi accettate. Le teorie false possono infatti essere di aiuto in molteplici modi: per esempio, suggerendo alcune modifiche più o meno radicali, e stimolando la critica.
Conoscenza oggettiva
Objective Knowledge, 1972 - Selezione Aforismario
La conoscenza non comincia mai dal nulla, ma sempre da qualche conoscenza di sfondo.
Le idee guida dell'epistemologia sono logiche piuttosto che fattuali; a dispetto di ciò, tutti i suoi esempi e molti dei suoi problemi possono essere suggeriti da studi sulla genesi della conoscenza.
Ogniqualvolta una teoria ti sembra essere l'unica possibile, prendilo come un segno che non hai capito né la teoria né il problema che si intendeva risolvere.
[Whenever a theory appears to you as the only possible one, take this as a sign that you have neither understood the theory nor the problem which it was intended to solve].
Tutta la scienza e tutta la filosofia sono senso comune illuminato.
Scienza, filosofia, pensiero razionale, tutto deve cominciare dal senso comune.
Tutta la scienza e tutta la filosofia sono senso comune illuminato.
Scienza, filosofia, pensiero razionale, tutto deve cominciare dal senso comune.
La ricerca non ha fine
The Philosophy of Karl Popper, 1974
La via più sicura per la perdizione intellettuale: abbandonare i problemi reali per i problemi verbali.
L'io e il suo cervello
The Self and its Brain, 1977 con John Eccles
La storia dell'evoluzione insegna che l'universo non ha mai smesso di essere creativo o "inventivo".
Alla ricerca di un mondo migliore
1984 - Selezione Aforismario
A differenza della grande opera d'arte, la grande teoria resta sempre suscettibile di miglioramenti.
La conoscenza non può iniziare dal nulla - dalla tabula rasa - ma non può nemmeno prendere le mosse dall'osservazione. Il progresso del nostro sapere consiste nella modifica, nella correzione del sapere anteriore.
Lo Stato è un male necessario. I suoi poteri non dovrebbero essere accresciuti oltre il necessario.
Non si dà conoscenza senza critica razionale, critica al servizio della ricerca della verità. In questo senso gli animali non hanno conoscenza. Naturalmente essi riconoscono tutto: il cane riconosce il padrone. Ma ciò che chiamiamo conoscenza e, ciò che è più importante conoscenza scientifica, è connesso alla critica razionale. Qui sta dunque il passo decisivo, il passo che dipende dall'invenzione di frasi vere o false. Ed è questo il passo che, come ritengo, fonda il Mondo 3, la cultura umana.
Reputo la conoscenza delle scienze naturali la migliore e più importante forma di conoscenza che possediamo, sebbene non sia certo l'unica.
Il futuro è aperto
1985 (con Konrad Lorenz e Franz Kreuzer)
Le idee metafisiche sono spesso precorritrici di quelle scientifiche.
I filosofi hanno generalmente parlato delle loro idee metafisiche come se fossero non solo una scienza ma una superscienza. Io, invece, considero queste teorie piuttosto come prescientifiche, a ogni modo non come teorie controllabili e criticabili scientificamente.
La lezione di questo secolo
The Lesson of this Century, 1992
Abbiamo bisogno della libertà per impedire che lo Stato abusi del suo potere e abbiamo bisogno dello Stato per impedire l'abuso della libertà.
La dittatura è moralmente cattiva perché condanna i cittadini dello Stato, contro la loro migliore coscienza, contro il loro convincimento morale, a collaborare con il male se non altro con il silenzio. Essa solleva l'uomo dalla responsabilità morale senza la quale è solo la metà, un centesimo di uomo.
Poscritto alla logica della scoperta scientifica
1994
Penso [...] che vi sia solo una via d'accesso alla scienza − o alla filosofia: imbattervi in un problema, vederne la bellezza e innamorarvene; sposarlo, e convivere felicemente con esso, finché morte non vi separi − a meno che non incontriate un altro e ancor più affascinante problema, o a meno che, in verità, non ne otteniate una soluzione.
Una patente per fare televisione
in Cattiva maestra televisione, 1994 - Selezione Aforismario
C'è una difficoltà fondamentale, interna, che è stata alla radice del deterioramento della televisione. Il livello è sceso perché le stazioni televisive, per mantenere la loro "audience", dovevano produrre sempre più materia scadente e sensazionale. Il punto essenziale è che difficilmente la materia
sensazionale è anche buona.
Chiunque sia collegato alla produzione televisiva deve avere una patente, una licenza, un brevetto, che gli possa essere ritirato a vita qualora agisca in contrasto con certi principi.
Di questo si dovranno rendere conto, volenti o nolenti, tutti coloro che sono coinvolti dal fare televisione: agiscono come educatori perché la televisione porta le sue immagini sia davanti ai bambini e ai giovani che agli adulti. Chi fa televisione deve sapere di aver parte nella educazione degli uni e degli altri.
I cittadini di una società civilizzata, le persone cioè che si comportano civilmente, non sono il risultato del caso, ma sono il risultato di un processo educativo. E in che cosa consiste fondamentalmente un modo civilizzato di comportarsi? Consiste nel ridurre la violenza.
La televisione produce violenza e la porta in case dove altrimenti violenza non ci sarebbe.
Non ci dovrebbe essere alcun potere politico incontrollato in una democrazia. Ora, è accaduto che questa televisione sia diventata un potere politico colossale, potenzialmente si potrebbe dire anche il più importante di tutti, come se fosse Dio stesso che parla. E così sarà se continueremo a consentirne l'abuso.
Un nuovo Hitler avrebbe, con la televisione, un potere infinito.
Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà stato pienamente scoperto.
Tutta la vita è risolvere problemi
All life is Problem Solving, 1994 - Selezione Aforismario
Abbiamo bisogno di libertà, per evitare gli abusi del potere dello Stato; e abbiamo bisogno dello Stato, per evitare l'abuso della libertà.
Il nostro mondo, il mondo delle democrazie occidentali, non è certamente il migliore di tutti i mondi pensabili o logicamente possibili, ma è tuttavia il migliore di tutti i mondi politici della cui esistenza storica siamo a conoscenza.
Il progresso scientifico consiste fondamentalmente nel fatto che le teorie vengono superate e sostituite da altre teorie.
La civiltà europea è l'unica civiltà che abbia prodotto una scienza naturale e nella quale questa scienza giochi un ruolo addirittura decisivo. Ma questa scienza naturale è il prodotto diretto del Razionalismo; è il prodotto del Razionalismo dell'antica filosofia greca.
La scienza [...] è nella sua sostanza un fenomeno in crescita; essa è essenzialmente dinamica, mai qualcosa di compiuto: non esiste nessun punto nel quale essa trovi in maniera definitiva la sua meta.
La storia della politica del potere non è nient'altro che la storia del crimine nazionale e internazionale e dell'assassinio di massa.
La scienza comincia con problemi. Tenta di risolverli attraverso ingegnose teorie. Il più delle volte la maggior parte delle teorie sono false e/o incontrollabili. Le preziose teorie controllabili vengono esaminate per trovare in esse eventuali errori. Cerchiamo di trovare errori e di eliminarli. Questa è, appunto, la scienza: essa consiste di idee selvagge, arrischiate, che vengono poste sotto il rigido controllo della correzione degli errori.
La scienza è un fenomeno biologico. La scienza è sorta dalla conoscenza prescientifica, essa è uno strabiliante sviluppo del modo di conoscere del buon senso comune, che a sua volta può venir visto come uno sviluppo della conoscenza animale.
La scienza è ricerca della verità. Ma la verità non è verità certa.
Non ci può essere nessuna storia del passato così come questo veramente accadde. Ci possono essere solo interpretazioni storiche, e nessuna di questa è definitiva; e ogni generazione ha il diritto di crearsi le sue proprie interpretazioni.
Si può ben dire che la scienza ha sempre come suo punto di partenza il crollo di una teoria; tale crollo, l'eliminazione della teoria, porta poi al problema di sostituire la teoria eliminata per mezzo di una teoria migliore.
Tutta la conoscenza prescientifica, sia essa animale o umana, è dogmatica; e con la scoperta del metodo non dogmatico, cioè del metodo critico, comincia la scienza.
Una teoria appartiene alla scienza empirica se e solo se è in contraddizione con possibili esperienze, se dunque è di principio falsificabile ad opera dell'esperienza. Io ho chiamato questo criterio di demarcazione col nome di "criterio di falsificabilità". Il criterio di falsificabilità si può illustrare con molte teorie. Così, per esempio, la teoria - secondo cui la vaccinazione protegge dal vaiolo - è falsificabile: se qualcuno che è stato correttamente vaccinato si ammalasse di vaiolo, la teoria sarebbe allora falsificata.
Uno stato è politicamente libero, se le sue istituzioni politiche rendono di fatto possibile ai suoi cittadini di cambiare governo senza spargimento di sangue, nel caso in cui la maggioranza desideri un tale cambiamento di governo.
L'informazione violenta
1996 - Selezione Aforismario
Coloro che lavorano per la televisione non hanno sufficiente coscienza di ciò che fanno. Vogliono mostrare cose che impressionino, vogliono "essere realisti". Non si rendono conto dei guasti che fanno in questo modo.
La televisione ha fatto per anni dei bei programmi e ancora ne fa di tanto min tanto. Il problema che si pone è il problema della selezione. C'è già abbastanza violenza nel mondo, non c'è affatto bisogno di aggiungere delle violenze inventate per mostrarle a gente divenuta gradatamente insensibile a qualsiasi tipo di violenza, che non sia quella fatta a loro stessi.
Note