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Frasi e citazioni di Arthur Golden

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Arthur Golden (Chattanooga 1956), scrittore statunitense, famoso per la pubblicazione del libro Memorie di una geisha (Memoirs of a Geisha, 1997), che narra la storia di una geisha di Kyōto nel periodo appena precedente la seconda guerra mondiale. Il libro è stato per due anni nella lista dei bestseller del New York Times, ha venduto oltre quattro milioni di copie in lingua originale inglese ed è stato tradotto in trentadue lingue in tutto il mondo. Nel 2005 dal libro è stato tratto il film Memorie di una geisha, diretto da Rob Marshall e interpretato da Zhang Ziyi.
Per questo i sogni possono essere tanto pericolosi: covano sotto la cenere
come un fuoco e a volte ci consumano completamente. (Arthur Golden)
Memorie di una geisha
Memoirs of a Geisha, 1997

Conduciamo la nostra esistenza come acqua che scende lungo la collina, andando più o meno in un'unica direzione finché non urtiamo contro qualcosa che ci costringe a trovare un nuovo corso.

Anche un sasso viene consumato da una pioggia troppo forte.

Il rimpianto è un tipo di dolore molto particolare; di fronte a esso siamo impotenti. È come una finestra che si apra di sua iniziativa: la stanza diventa gelida e noi non possiamo fare altro che rabbrividire. Ma ogni volta si apre sempre un po' meno, finché non arriva il giorno in cui ci chiediamo che fine abbia fatto.

Non si diventa geishe senza tirocinio.

L'acqua non aspetta mai. Cambia forma e scorre attorno alle cose, trovando sentieri segreti a cui nessun altro ha pensato: un pertugio nel tetto od un piccolo buco in fondo a una scatola. Senza alcun dubbio è il più versatile dei cinque elementi, Può dilavare la terra, spegnere il fuoco, far arrugginire un pezzo di metallo e consumarlo. Persino il legno, che è il suo complemento naturale, non può sopravvivere se non viene nutrito dall'acqua.

Non si diventa geishe per avere un'esistenza piacevole, ma perché non si ha altra scelta.

Le avversità assomigliano a un forte vento, che non soltanto ci tiene lontani dai luoghi in cui altrimenti saremmo potuti andare, ma ci strappa anche di dosso tutto il superfluo cosicché in séguito ci vediamo come realmente siamo, e non come ci piacerebbe essere.

Il tirocinio di una geisha è un cammino arduo.

Noi esseri umani siamo soltanto una parte di qualcosa di molto più grande. Possiamo schiacciare, camminando, un coleottero o, provocando un banale spostamento d'aria, sospingere una mosca dove probabilmente non sarebbe mai andata. Se pensiamo a questo stesso esempio, però mettendoci al posto degli insetti e attribuendo all'immenso universo il ruolo giocato da noi, comprendiamo perfettamente di essere soggetti ogni giorno all'influsso di forze che non possiamo controllare, non più di quanto il povero coleottero sia in grado di frenare il nostro gigantesco piede che scende su di lui. Che cosa possiamo fare? Dobbiamo utilizzare qualsiasi metodo a nostra disposizione per comprendere i movimenti dell'universo che ci circonda e regolare le nostre azioni in modo da non trovarci a lottare contro le correnti, ma a muoverci in sintonia con esse.

Dalle geishe ci si aspetta che siano discrete nei riguardi degli uomini che conoscono.

Non credo che nessuno di noi possa parlare del dolore finché non ne è fuori.

Una geisha deve essere più che consapevole dell'immagine di sé che offre al mondo.

Per questo i sogni possono essere tanto pericolosi: covano sotto la cenere come un fuoco e a volte ci consumano completamente.

Ci si dimentica a volte quanto possa essere incantevole una geisha.

Quali che siano stati i nostri conflitti e i nostri trionfi, per quanto indelebile sia il segno che questi abbiano potuto lasciare su di noi, finiscono sempre per stemperarsi come una tinta ad acquerello su un foglio di carta.

A nessuna geisha piace che un uomo la trovi intenta ad oziare.

Tra ciò che avviene di giorno nella quotidianità e ciò che succede di sera dietro le porte chiuse non esiste alcun rapporto e le due cose devono sempre rimanere disgiunte.

Il ruolo di una geisha consiste a volte soltanto nel rimestare la zuppa.

Un topo che vuole ingannare il gatto non fa capolino dalla sua tana ogni volta che ne sente la voglia.

La danza è, fra le arti che una geisha deve conoscere, la più venerata. Soltanto le ragazze più belle e promettenti vengono incoraggiate a specializzarsi in questo campo e nessuna tradizione, a parte forse quella della cerimonia del tè, è altrettanto ricca.

Un'esistenza sbagliata non poteva trasformare chiunque in un essere perverso?

Una mente turbata dal dubbio non può focalizzarsi sulla via che porta alla vittoria. Due uomini sono pari, veramente pari, solo quando entrambi hanno un'eguale fiducia in sé stessi.

Una geisha di primo o secondo livello non può essere comprata per una sola notte, non da chiunque càpiti. Ma, se il tipo giusto di uomo è interessato a qualcos'altro (non ad avere un breve rapporto erotico, ma ad allacciare una relazione più duratura) e offre condizioni favorevoli, allora sì, la geisha sarà ben felice di accettare. Le feste ed altri intrattenimenti del genere sono certamente remunerativi, tuttavia a Gion la vera ricchezza proviene dall'avere un danna, e la geisha che non ce l'ha è simile a un gatto randagio, senza un padrone che lo nutra.

Il punto non era diventare una geisha, ma esserlo. Diventare una geisha... non si poteva certo definirlo uno scopo nella vita; ma esserlo...

Libro di Arthur Golden consigliato
Memorie di una geisha
Traduzione: D. Cerutti Pini 
Editore TEA, 2013

Circondate da un'aura di mistero, le geishe hanno sempre esercitato sugli occidentali un'attrazione quasi irresistibile. Ma chi sono in realtà queste donne? A tutte le domande che queste figure leggendarie suscitano, Arthur Golden ha risposto con un romanzo, profondamente documentato, che conserva tutta l'immediatezza e l'emozione di una storia vera. Che cosa significa essere una geisha lo apprendiamo così dalla voce di Sayuri che ci racconta la sua storia: l'infanzia, il rapimento, l'addestramento, la disciplina - tutte le vicende che, sullo sfondo del Giappone del '900, l'hanno condotta a diventare la geisha più famosa e ricercata. Un romanzo avvincente e toccante, coronato da uno straordinario ritratto femminile e dalla sua voce indimenticabile.