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Frasi e opinioni su Socrate

Raccolta di frasi, opinioni e giudizi su Socrate da parte di autori e di personaggi più o meno celebri. Socrate (Atene, V secolo a.e.c.), è uno dei più importanti esponenti della tradizione filosofica occidentale, e il suo nome è diventato simbolo di saggezza. Come accade per tutti i grandi personaggi della storia dell'umanità, esistono tantissime riflessioni su Socrate compiute nel corso dei secoli; qui di seguito se ne riportano alcune.
Su Aforismario trovi anche una grande raccolta di frasi e citazioni di Socrate. [Il link è in fondo alla pagina].
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(Steve Jobs)
Opinioni su Socrate
© Aforismario

Di tutti gli uomini famosi mai vissuti, quello che di più mi sarebbe piaciuto essere è Socrate. Non tanto perché era un grande pensatore, dato che io stesso sono noto per aver avuto delle pensate discretamente profonde, anche se le mie ruotano invariabilmente attorno a una hostess svedese e a delle manette.
Woody Allen, Effetti collaterali, 1980

A) Socrate è un uomo; B) tutti gli uomini sono mortali; C) tutti gli uomini sono Socrate; quindi tutti gli uomini sono omosessuali.
Woody Allen, in Amore e guerra, 1975

Platonico. Riferito alla filosofia di Socrate.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911

Socrate imparò il flauto prima di morire. lo mi contenterei d'uno scacciapensieri.
Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987

C’è dell’impudicizia nella curiosità di Socrate, voler conoscere a tutti i costi.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010

La storia ricorda Socrate per aver detto: "So solo che non so niente". Mio figlio, per aver detto la stessa cosa, è stato bocciato agli esami.
Aldo Cammarota (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

La condanna a morte di Socrate ci dice quanto sia pericoloso dimostrarsi più saggi dei propri interlocutori.
Bruno Cancellieri (Aforismi inediti su Aforismario)

Socrate diceva che saggio è colui che sa di non sapere, io aggiungo che saggio è colui che sa di non essere libero di pensare e volere.
Bruno Cancellieri (Aforismi inediti su Aforismario)

La fine di Socrate non ha niente di tragico: è un malinteso, la fine di un pedagogo.
Emil Cioran, Sommario di decomposizione, 1949

Quella specie di disagio che si prova quando si cerca di immaginare la vita quotidiana dei grandi
spiriti... Verso le due del pomeriggio, che cosa poteva mai fare Socrate?
Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952

Un amore che se ne va è una dimostrazione filosofica così ricca che trasforma un parrucchiere in un emulo di Socrate.
Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952

Abilità di Socrate. Se solo avesse dato precisazioni sulla natura del suo dèmone, avrebbe guastato una buona parte della sua gloria. Questa saggia precauzione generò una curiosità nei suoi riguardi, fra gli antichi come fra i moderni.
Emil Cioran, La tentazione di esistere, 1956

Calcolatore e ispirato a un tempo, Socrate dal canto suo seppe quale piega dare alle sue contraddizioni affinché ci sorprendano e ci sconcertino. Era il suo dèmone un fenomeno puramente psicologico o corrispondeva, al contrario, a una realtà profonda? era di origine divina o non rispondeva che a un'esigenza morale? lo udiva per davvero o non era che un'allucinazione? Hegel lo ritiene un oracolo del tutto soggettivo, senza nulla d'esteriore; Nietzsche un artificio da commediante.
Emil Cioran, La tentazione di esistere, 1956

Occorre diffidare della conoscenza che abbiamo di noi stessi: essa indispone e paralizza il nostro demone. In questo è da cercare la ragione per cui Socrate non ha scritto niente.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973

Mentre veniva preparata la cicuta, Socrate stava imparando un'aria sul flauto. «A che cosa ti servirà?» gli fu chiesto. «A sapere quest'aria prima di morire».
Emil Cioran, Squartamento, 1979

È portato a operare solo colui che s’inganna su di sé, che ignora i motivi segreti dei suoi atti. Il creatore divenuto chiaro a sé stesso non crea più. La conoscenza di sé indispone il demone. È qui che bisogna cercare la ragione per cui Socrate non ha scritto nulla.
Emil Cioran, Confessioni e anatemi, 1987

Se Socrate davvero non sa nulla, perché non si limita ad accettare le proposte del suo interlocutore? Spera, forse, che la verità scaturisca dalla congruenza di capricci? Crede, chissà, che il «bene» consista in ciò che i votanti approvano all'unanimità? Socrate è dunque un democratico? No! Come ogni reazionario, Socrate sa che in democrazia non è permesso insegnare. L'uomo democratico ha bisogno di credere che sta inventando ciò che altri gli suggeriscono.
Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, 1977/92

Come si fa a non innamorarsi di Socrate: era buono d'animo, tenace, intelligente, ironico, tollerante e, nel medesimo tempo, inflessibile. Di tanto in tanto sulla Terra nascono uomini di questa levatura, uomini senza i quali noi tutti saremmo un po' diversi: penso a Gesù, a Gandhi, a Buddha, a Lao Tse e a San Francesco. C'è qualcosa però che distingue Socrate da tutti gli altri ed è la sua normalità di uomo. Infatti, mentre per i grandi che ho appena nominato c'è sempre il sospetto che un pizzico di esaltazione abbia contribuito a tanta eccezionalità, per Socrate non esistono dubbi: il filosofo ateniese era una persona estremamente semplice, un uomo che non lanciava programmi di redenzione e che non pretendeva di trascinarsi dietro torme di seguaci. Tanto per dirne una, aveva anche l'abitudine, del tutto inconsueta nel giro dei profeti, di frequentare i banchetti, di bere e, se ne capitava l'occasione, di fare l'amore con un'etera.
Luciano De Crescenzo, Socrate e compagnia bella, 2009

Che Dio faccia un'eccezione per Socrate. Lo faccia uscire dal Limbo e se lo faccia sedere accanto.
Luciano De Crescenzo, I pensieri di Bellavista, 2005

La madre di Socrate era una levatrice, aiutava a partorire (mateusis). Lo stesso Socrate ama definire maieutica l’educazione che impartisce ai giovani perché, nella sua ignoranza, ritiene di non trasmettere una verità, ma di aiutare gli altri a partorirla da sé. Egli assiste al parto, al lavoro faticoso della generazione che pone fine alle doglie.
Umberto Galimberti, Gli equivoci dell'anima, 1987

Socrate diceva non so niente, proprio perché se non so niente problematizzo tutto. La filosofia nasce dalla problematizzazione dell'ovvio: non accettiamo quello che c'è, perché se accettiamo quello che c'è, ce lo ricorda ancora Platone, diventeremo gregge, pecore.
Umberto Galimberti, incontro Intellégo - Percorsi di emancipazione, democrazia ed etica di Copertino, 2008

Gesù Cristo, Daniele e Socrate rappresentarono la forma piú pura di resistenza passiva o forza d'animo. Tutti questi maestri considerarono il corpo nulla a paragone dell'anima.
Mohandas Gandhi, Antiche come le montagne, 1958 (postumo)

Socrate era l'uomo più sincero del suo tempo e tuttavia pare che le sue fattezze fossero le più sgraziate della Grecia. Secondo il mio modo di vedere, egli era bello ugualmente, perché tutta la sua vita era protesa alla ricerca della Verità.
Mohandas Gandhi, Antiche come le montagne, 1958 (postumo)

Si dice che Socrate sia riuscito a far ragionare tutti, eccetto sua moglie Santippe.
Aulo Gellio, II sec. (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

Volere andare contro corrente rende tanto difficili le delusioni quanto facili i pericoli. Soltanto un Socrate potrebbe impuntarsi a farlo. Chi dissente offende, perché condanna l'altrui giudizio.
Baltasar Gracián y Morales, Oracolo manuale e arte della prudenza, 1647

La decisione di Socrate di bere la cicuta piuttosto che scendere a compromesso sulle sue convinzioni richiese un enorme coraggio. Però, ha fatto progredire la civiltà di mille anni, garantendo ai posteri la libertà di pensiero e di parola.
Napoleon Hill, Pensa e arricchisci te stesso, 1938

Quando qualcuno mi dice: Prendila con filosofia, mi viene in mente Socrate che beve la cicuta.
Simona Ingrassia (Aforismi inediti su Aforismario)

Baratterei tutta la mia tecnologia per una serata con Socrate.
[I would trade all of my technology for an afternoon with Socrates].
Steve Jobs, su Newsweek, 2001

Fuori dalla Cristianità non c'è che Socrate. Tu, o natura nobile e semplice, tu eri veramente un riformatore!
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

Socrate è l'unico «martire» in senso eminente, l'uomo più grande; mentre Cristo è la «Verità», e sarebbe blasfemo chiamarlo «martire».
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

Il mondo non può essere popolato da soli Socrate. Non basterebbe la cicuta.
Stanisław Jerzy Lec, Nuovi pensieri spettinati, 1964

Il demone di Socrate era forse un certo impulso di volontà che gli si presentava senza attendere il consiglio della sua ragione. In un’anima tanto affinata, come la sua, e preparata da un continuo esercizio di saggezza e di virtù, è verosimile che tali slanci, benché temerari e non meditati, fossero sempre importanti e degni di essere seguiti. Ognuno sente in sé qualche parvenza di tali turbamenti, prodotti da una convinzione improvvisa, violenta e occasionale.
Michel de Montaigne, Saggi, 1580/88

Socrate trovò la donna che gli occorreva - egli però non l'avrebbe certo cercata, se l'avesse conosciuta bene: così lontano anche l'eroismo di questo spirito libero non sarebbe andato. In realtà Santippe lo spinse sempre più verso la sua particolare professione, rendendogli casa e focolare inabitabili e inospitali: gli insegnò a vivere per le strade e dappertutto dove si poteva chiacchierare e oziare, facendo così di lui il più grande dialettico ambulante di Atene : il quale da ultimo dové paragonare se stesso alle redini importune poste da un dio sul collo del bel cavallo Atene per non fargli aver pace.
Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano, 1878

Tutte le visioni, i terrori, gli spossamenti e i rapimenti del santo sono noti stati di malattia che soltanto, in base a radicati errori religiosi e psicologici, vengono da lui interpretati affatto diversamente, cioè non come malattie. Così anche il demone di Socrate è forse solo un mal d’orecchi, che egli interpreta, secondo la sua prevalente maniera morale di pensare, diversamente da come si farebbe oggi.
Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano, 1878

Ammiro la forza d'animo e la saggezza di Socrate in tutto quanto egli fece, disse - e non disse. Questo ateniese, spirito maligno e ammaliatore, beffardo e innamorato, che faceva tremare e singhiozzare i giovani più tracotanti, non fu soltanto il più saggio chiacchierone che sia mai esistito: fu altrettanto grande nel tacere. Avrei voluto che anche nell'ultimo momento della vita fosse restato silenzioso : allora, forse, sarebbe appartenuto a una categoria di spiriti ancor più elevata. Fosse stata la morte o il veleno, la religiosità dell'animo, o la malvagità - certo è che qualche cosa, all'ultimo momento, gli sciolse la lingua, e lui disse: "Critone, sono in debito d'un gallo ad Asclepio". Queste ridicole e terribili «ultime parole)) significano per chi ha orecchie: "O Critone, la vita è una malattia!". Possibile? Pessimista un uomo par suo, che visse serenamente e sotto gli occhi di tutti, come un soldato? Non s'era appunto preoccupato d'altro che di far buon viso alla vita, e per tutta la durata di essa aveva tenuto nascosto il suo giudizio ultimo, il suo più intimo sentimento ! Socrate, Socrate ha sofferto della vita ! E se ne è anche vendicato - con quelle parole velate, atroci, pie e blasfeme ! E per di più un Socrate sentì la necessità di vendicarsi? Mancava forse alla sua straricca virtù un granello di magnanimità? Ah, amici ! Noi dobbiamo superare anche i Greci!
Friedrich Nietzsche, La gaia scienza, 1882

Contro Socrate oggi si può obiettare che la virtù umana non conta nulla, assai invece la saggezza umana.
Friedrich Nietzsche, Frammenti postumi, 1869/89

Il Socrate platonico è propriamente una caricatura; egli, infatti, è sovraccarico di qualità che mai si potranno incontrare in una persona sola.
Friedrich Nietzsche, Frammenti postumi, 1869/89

Socrate diceva: “Io so di non sapere” ma quando parlava diceva cose degne di nota, tutto il contrario di quanto avviene oggi, in un momento in cui perlopiù si “ignora di ignorare” e si sparano cazzate a raffica.
Flavio Oreglio (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

[Socrate] era rispettosissimo delle credenze religiose popolari, moralissimo, ossequente alle patrie leggi sino a soffrire la morte per non sottrarvisi: eppure, l'opera sua fu diretta involontariamente a distruggere la religione, la morale, l'amor patrio; e ciò perché colla sua dialettica, collo spingere gli uomini ad indagare colla ragione le cagioni di quei sentimenti, li scalzava dalle radici.
Vilfredo Pareto, Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale, 1919

L’ironia è il primo indizio del fatto che la coscienza è diventata cosciente. E l’ironia attraversa due stadi: lo stadio stabilito da Socrate, quando ha affermato "so soltanto di non sapere", e lo stadio stabilito da Sanches, quando ha affermato "non so se non so niente".
Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine, 1982 (postumo)

Socrate attualizzato: "So che gli altri non sanno niente".
Žarko Petan, Lingua lunga - carriera corta, su Fili d'aquilone, 2010

Lo spirito della scienza è quello di Socrate.
Karl Popper (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

Cristo in vicinanza della morte trema, piange, si abbandona alla disperazione. Socrate conversa serenamente con i suoi discepoli sull'immortalità.
Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993

È meglio essere, diceva un illustre filosofo, un Socrate scontento che un porco soddisfatto. Senza dubbio. Ma un Socrate anche soddisfatto non è più da compiangere di un porco scontento?
Jean Rostand, Pensieri di un biologo, 1939

La storia ci presenta persone ben più sagge di Cristo; citerò soltanto Buddha e Socrate, che, sotto questo aspetto, mi appaiono molto superiori.
Bertrand Russell (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

Da quando anch'io mi son messo in casa una Santippe, comprendo meglio l’imperturbabilità di Socrate nel bere la sua cicuta.
Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza, 2010

Meglio una goccia d’irriverente vitalità da parte di un “Socrate impazzito”, che tutta la smorta virtù di un “Socrate savio”.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013

Due morti hanno plasmato in gran parte la sensibilità occidentale. Due casi di pena capitale, di omicidio giudiziario determinano i nostri riflessi religiosi, filosofici e politici. Sono due morti a governare la percezione metafisica e politica che abbiamo noi stessi: quella di Socrate e quella di Cristo. Siamo tuttora figli di quelle morti.
George Steiner (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

Socrate diceva che è più facile trattenere sulla lingua un carbone ardente, piuttosto che un discorso che non deve essere pronunciato.
Giovanni Stobeo, Anthologion, V sec.

Sospetto che Socrate sia stato messo a morte perché nel pensare con troppa chiarezza c'è qualcosa di terribilmente ripugnante, alienante e disumano.
Nassim Nicholas Taleb, Il letto di Procuste, 2010

Cicuta. Bevanda caduta in disuso per colpa di Socrate.
François Véron (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)

Sorprendente in Socrate l'enorme contrasto fra l'aspetto esteriore e la sua interiorità.
Amadeus Voldben (Amedeo Rotondi), Pensieri per una vita serena, 2008 (postumo)

"Per esaltare Cristo non c'è bisogno di invilire e ingiuriare Socrate, come al Papini avrebbero dovuto insegnare, se non altro, i primi e grandissimi Padri della Chiesa". Così scriveva Manara Valgimigli a proposito di alcune invettive di Giovanni Papini. Ma, purtroppo, questo è il sistema adoperato da certuni che credono così di qualificarsi e qualificare la loro "fede". Se poi dicono di essere cristiani, il loro atteggiamento ingiurioso e denigratore verso altri li squalifica sul vero piano spirituale.
Amadeus Voldben (Amedeo Rotondi), Pensieri per una vita serena, 2008 (postumo)

Note