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Aforismi, frasi e citazioni di Irvin Yalom

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di David Irvin Yalom (Washington 1931), scrittore, psichiatra e psicoterapeuta statunitense. Le seguenti citazioni di Irvin Yalom sono tratte da: Teoria e pratica della psicoterapia di gruppo (The Theory and Practice of Group Psychotherapy, 1970), Le lacrime di Nietzsche (When Nietzsche Wept, 1992), Il senso della vita (Momma and the meaning of life, 1999), Il dono della terapia (The Gift of Therapy, 2001), La cura Schopenhauer (The Schopenhauer Cure, 2005).
Domanda: qual è lo strumento più valido del terapeuta?
Risposta (che nessuno sbaglia): il terapeuta stesso. (Irvin Yalom)
Teoria e pratica della psicoterapia di gruppo
The Theory and Practice of Group Psychotherapy, 1970 - Selezione Aforismario

Esiste in tutti gli individui un'inclinazione innata alla crescita e all'autorealizzazione. Il terapeuta non deve fornire queste qualità ai pazienti (come se potessimo farlo!); deve invece rimuovere gli ostacoli che bloccano il processo di crescita, e uno dei modi in cui operiamo in tal senso è cercando di creare un'atmosfera terapeutica ideale.

Essere accettati dagli altri nonostante si creda di essere fondamentalmente ripugnanti, inaccettabili o sgradevoli è una potente forza risanatrice.

La storia della psicoterapia abbonda di guaritori che furono efficaci, ma non per le ragioni da loro supposte.

Infondere e mantenere la speranza è di importanza decisiva in tutte le psicoterapie.

L'uomo ha sempre detestato l'incertezza, e nel corso dei secoli ha cercato di ordinare il suo universo attraverso spiegazioni principalmente religiose o scientifiche. La spiegazione di un fenomeno rappresenta il primo passo verso il controllo del fenomeno stesso.

Il modo migliore di aiutare un uomo è permettergli di aiutarvi. La gente ha bisogno di sentirsi necessaria.

Credete al disprezzo, allo scherno, alla paura, allo scoraggiamento, alla vergogna, al panico, all'odio. Credete pure a tutto ciò. Ma non credete mai all'indifferenza.

Il gruppo può essere ben più reale del mondo esterno.

L'accettazione da parte degli altri e l'accettazione di sé sono interdipendenti.

L'atteggiamento di base del terapeuta verso un paziente deve essere di sollecitudine, accettazione, spontaneità ed empatia. Niente, nessuna considerazione tecnica, ha la precedenza su questo atteggiamento.

Le lacrime di Nietzsche
When Nietzsche Wept, 1992

La disperazione è il prezzo che si paga per l'autocoscienza. Guardate a fondo nella vita e ve la scoprirete sempre.

La verità si raggiunge attraverso la sfiducia e lo scetticismo, non attraverso un infantile desiderio che le cose stiano in un certo modo!

Per la disperazione non vi è medicina, come non vi è medico per l'anima.

Il senso della vita
Momma and the meaning of life, 1999 - Selezione Aforismario

Come invidio gli amici che hanno avuto madri amorevoli, gentili, capaci di sostenerli. E quanto mi sembra strano che non siano legati a queste madri, che non telefonino o le vadano a trovare, o le sognino, o non pensino a loro di frequente.

Per evitare il nichilismo, spiegavo che dovevamo farci carico di un compito duplice. In primo luogo inventarci un progetto che dia significato alla vita per sostenere la vita stessa. In seguito fare in modo di dimenticare quest’atto di invenzione e convincerci che non abbiamo inventato, bensì scoperto il progetto che dà significato alla vita, ovvero che esso ha un’esistenza indipendente “là fuori”.

Siamo creature in ricerca perenne di significati, che devono venire a patti con il fatto di essere scagliate in un universo che, intrinsecamente, è privo di significato.

Imparare cose sui pazienti – sì, era questo il compito della scuola di medicina. Quanto a imparare dai pazienti... questo aspetto della mia istruzione superiore mi si rivelò molto più tardi

Ascoltate i vostri pazienti; lasciate che siano loro a insegnare a voi. Per diventare saggi dovete rimanere studenti.

Otterrete una vittoria sia voi che il vostro paziente, se gli permetterete di insegnarvi abbastanza della sua vita e dei suoi interessi. Studiate le loro vite: non ne sarete soltanto edificati, ma in sostanza verrete a sapere tutto quello che vi occorre sulla loro malattia.

È la paura a generare la fede. Vogliamo un dio, ne abbiamo bisogno, ma il nostro desiderio non lo fa esistere. La fede, non importa quanto sia fervida, quanto sia pura, quanto sia intensa, non dice alcunché a proposito della realtà dell’esistenza di Dio.
Il modo migliore di aiutare una persona è permetterle di aiutarvi.
La gente ha bisogno di sentirsi necessaria. (Irvin Yalom
Il dono della terapia
The Gift of Therapy, 2001 - Selezione Aforismario

Sebbene siano in vigore molte espressioni per definire il rapporto terapeutico (paziente/terapeuta, cliente/consulente, analizzando/analista, cliente/facilitatore, o il più recente – e di gran lunga il più ripugnante – utente/fornitore), io preferisco pensare ai miei pazienti e a me stesso come a compagni di viaggio, un termine che abolisce le distinzioni tra «loro» (coloro che soffrono) e «noi» (i guaritori).

Una diagnosi può agire come una profezia che si autorealizza. Riferirsi a un paziente come «borderline» o «isterico» può servire a stimolare e a perpetuare proprio queste caratteristiche.

Una diagnosi limita la visione, diminuisce la capacità di porsi in relazione con l’altro come persona. Una volta stabilita la diagnosi, tendiamo a non considerare in maniera selettiva gli aspetti del paziente che non rientrano in quella particolare diagnosi, e conseguentemente diamo eccessivo valore a dettagli minimi che sembrano confermare la nostra diagnosi iniziale

Domanda: che cosa ricordano i pazienti quando, anni dopo, ripensano alla loro esperienza terapeutica? Risposta: non gli insight, non le interpretazioni del terapeuta. Del loro terapeuta ricordano piuttosto le espressioni di sostegno positive.

Domanda: qual è lo strumento più valido del terapeuta? Risposta (che nessuno sbaglia): il terapeuta stesso.

I terapeuti devono avere familiarità con il proprio lato oscuro ed essere capaci di immedesimarsi con qualunque desiderio e impulso umano.

Uno dei grandi valori derivanti da una terapia personale intensiva è sperimentare per se stessi il grande valore del sostegno positivo.

Ogni percorso di terapia consiste di piccole o grandi risposte o tecniche generate spontaneamente, che è impossibile programmare in anticipo.

I terapeuti devono trasmettere al paziente che il loro compito supremo è quello di costruire un rapporto insieme, che in se stesso diverrà l’agente del cambiamento.

La cura Schopenhauer
The Schopenhauer Cure, 2005

Se mai qualcosa merita di essere onorato e benedetto, dovrebbe semplicemente essere questo, il dono inestimabile della pura e semplice esistenza.

Vivere nella disperazione perché la vita è finita o perché la vita non ha un fine più elevato o un disegno in essa insito è crassa ingratitudine.

Immaginare un creatore onnisciente e dedicare la nostra vita a una genuflessione senza fine sembra privo di significato. E persino superfluo: perché dilapidare tutto quell'amore per un fantasma, quando sembra essercene così poco su questa terra?

Libro di Irvin Yalom consigliato
Il dono della terapia
Traduttore: P. Costa
Editore: Neri Pozza, 2014

«I consigli di questo libro - scrive Irvin Yalom nell'introduzione al volume - sono tratti da annotazioni relative a quarantacinque anni di pratica clinica. Esso rappresenta un mélange particolare di idee e tecniche che ho trovato utili nel mio lavoro. Queste idee sono così personali, presuntuose e qualche volta originali che difficilmente il lettore potrà trovarle altrove». La terapia e il rapporto analista-paziente sono, come indica il titolo, l’argomento proprio di questo libro, ma in una maniera appunto così originale che l’esperienza terapeutica vi appare come una sorta di avventura, e analisti e pazienti vi sono raffigurati come  singolari «compagni di viaggio»  anziché  come distaccati guaritori e infelici che soffrono.

Note
Vedi anche aforismi, frasi e citazioni di: Carl Rogers - Albert Ellis - Abraham Maslow