Aforismi, frasi e citazioni sulla Stella Alpina
Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla Stella Alpina (nome scientifico: Leontopodium alpinum), chiamata anche Edelweiss, Zampa di Leone o Stella di Neve, fiore di origine asiatica appartenente alla famiglia delle Asteraceae o Composite, considerato la regina dei fiori di montagna. Come nota Gigliola Magrini:
"Certo non mancava di fantasia il botanico che attorno al Mille seppe vedere nella strana corolla dell’edelweiss, ossia della stella alpina, una certa rassomiglianza con la morbida quanto possente zampa del re della foresta. Sta di fatto che la traduzione letterale di Leontopodium, questo il nome latino del solitario fiore delle altitudini, chiama in causa le parole Leon leone, e pus, podós, piede. Ma per fortuna, non tutti conoscono la denominazione scientifica della stella alpina ed è più facile sentirla chiamare edelweiss, come l’hanno definita anticamente in Tirolo e come l’identificano in Gran Bretagna, in Germania e nei Carpazi. In Francia, invece, è più nota come Belle étoile o Pied de lion". [Fiori e erbe, 1996].Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sui fiori, il bucaneve, la montagna e la roccia. [I link sono in fondo alla pagina].
La stella alpina forse era proprio una stella prima di cadere sulla Terra e di trasformarsi in un fiore che appare tra le rocce come un piccolo prodigio. (J. B. S. Haldane) |
Berthold Auerbach, Edelweiss, 1861
È l’edelweiss da la stellata chioma bianco / fior di silenzio e di mistero.
Giovanni Bertacchi, Poesie, XX sec.
Le Alpi a piedi per fotografare fra prato e roccia una stella alpina, a piedi trattenendo il respiro all'apparire improvviso di un camoscio o di una marmotta, a piedi per emozionarsi su un colle alla vista di un nuovo paesaggio.
Riccardo e Cristina Carnovalini, Le Alpi a piedi, 1988
Il più ambito trofeo di alpinisti e gitanti in montagna, purtroppo, è il romantico Edelweiss o Stella alpina (Leontopodium alpinum) della famiglia della Composite (o. come usa oggigiorno, delle Asteracee) Ma quel "purtroppo" perché e inserito? È inserito per almeno due (e buone) ragioni: la prima è che innumerevoli sono le vittime cadute per assaporare l'ebbrezza di coglierne una su una aspra cengia o su un pendio franoso. La seconda è che la consistenza della specie è stata spessa depauperata dalla eccessiva (e spesso inconsulta) raccolta effettuata talora non solo a scopo amatoriale ma anche commerciale.
Francesco Corbetta, Il vecchio botanico racconta, 2012
Bisogna sapere che in tutte le cose della terra vi è sempre un esemplare che sovrasta i suoi simili per dimensioni e bellezza. Le stelle alpine non fanno eccezione. Esiste infatti quella che viene chiamata, non senza una certa pompa, la regina.
Mauro Corona, Storie del bosco antico, 2010
Nonostante l'aspetto faccia pensare il contrario, in realtà la stella alpina è una pianta proveniente da zone calde e aride: la densa pelosità non serve a proteggerla dal freddo, ma dall'eccessiva traspira/ione, lo stesso adattamento si trova in altre piante di zone aridissime.
Daphne & Cloe, Linguaggio e significato dei fiori, 2014
La stella alpina è simbolo di coraggio per via dello sprezzo del pericolo; per raccoglierla infatti bisogna scalare vette impervie e osare andare oltre i sentieri battuti. Secondo una leggenda svizzera questo fiore sarebbe stato un tempo una fanciulla cosi bella, pura e nobile di animo che, sebbene desiderata da molti cavalieri, non incontrò mai nessuno degno di diventare suo sposo. Quando mori, ancora non sposata, fu trasportata sulle vette più eccelse delle montagne e trasformata in un fiore che fu chiamato Edelweiss (che significa nobile bianco) e che nasce in luoghi inavvicinabili per gli esseri umani. Poiché dunque per raccogliere questo fiore occorre fatica e coraggio, la frase "cogliere Edelweiss" divenne, per gli Svizzeri, sinonimo dell'ottenimento del più alto e nobile onore che un uomo mortale possa conquistare.
L'arte ha bisogno o di solitudine, o di miseria, o di passione. È un fiore di roccia che richiede il vento aspro e il terreno rude.
Alexandre Dumas (figlio) [1]
Forse era proprio una stella prima di cadere sulla Terra e di trasformarsi in un fiore che appare tra le rocce come un piccolo prodigio.
John Burdon Sanderson Haldane, XX sec. [1]
Lassù tra le bianche cime / di nevi eterne immacolate al sol / cogliemmo le stelle alpine / per farne dono ad un lontano amor / Vecchio scarpone / come un tempo lontano / in mezzo al fango / con la pioggia o col sol / forse sapresti / se volesse il destino / camminare ancor.
Calibi, Pinchi e Carlo Donida, Vecchio scarpone, 1953
La stella alpina rimane il fiore della montagna per eccellenza, il fiore che può essere raccolto soltanto da chi è in grado di salire molto in alto, il fiore che vuole essere conquistato con sacrificio e con fatica.
Gigliola Magrini, Fiori e erbe, 1996
La stella alpina vive tra i sassi, nelle fessure della roccia, spesso affondando le radici in un mucchietto di terra che starebbe tutto nel palmo della mano.
Gigliola Magrini, ibidem
Sono state emanate disposizioni severissime per la protezione di questa specie antichissima, ma ormai molto rara a causa del sistematico saccheggio operato per secoli. Tuttavia, si spera che, data la facilità con la quale l’edelweiss si riproduce, si possa ben presto contare sul graduale ripopolamento delle zone rocciose comprese fra i 1200 e i 3400 metri di altitudine, sulla graduale ricomparsa della romantica stella alpina.
Gigliola Magrini, Fiori e erbe, 1996
La lanuggine che ricopre le foglie della stella alpina e la consistenza delle brattee che circondano il capolino di fiori, rappresentano il modo ingegnoso con il quale la pianta si difende dall'inclemenza delle stagioni a quell'altitudine, dalla forza del vento e, anche, dall'ardente azione dei raggi solari che se l’edelweiss non fosse così protetto finirebbero per disidratarla.
Gigliola Magrini, Fiori e erbe, 1996
Chi ama la natura non può che augurarsi che attorno alla stella alpina torni il mistero della solitudine, il rispetto del silenzio e che solo alla luna, come dice la leggenda dell'edelweiss, sia dato di raccogliere questi fiori e di spargerli sulla Terra in segno di gioia e di pace.
Gigliola Magrini, Fiori e erbe, 1996
È l’edelweiss da la stellata chioma bianco / fior di silenzio e di mistero.
Giovanni Bertacchi, Poesie, XX sec.
Le Alpi a piedi per fotografare fra prato e roccia una stella alpina, a piedi trattenendo il respiro all'apparire improvviso di un camoscio o di una marmotta, a piedi per emozionarsi su un colle alla vista di un nuovo paesaggio.
Riccardo e Cristina Carnovalini, Le Alpi a piedi, 1988
Il più ambito trofeo di alpinisti e gitanti in montagna, purtroppo, è il romantico Edelweiss o Stella alpina (Leontopodium alpinum) della famiglia della Composite (o. come usa oggigiorno, delle Asteracee) Ma quel "purtroppo" perché e inserito? È inserito per almeno due (e buone) ragioni: la prima è che innumerevoli sono le vittime cadute per assaporare l'ebbrezza di coglierne una su una aspra cengia o su un pendio franoso. La seconda è che la consistenza della specie è stata spessa depauperata dalla eccessiva (e spesso inconsulta) raccolta effettuata talora non solo a scopo amatoriale ma anche commerciale.
Francesco Corbetta, Il vecchio botanico racconta, 2012
Bisogna sapere che in tutte le cose della terra vi è sempre un esemplare che sovrasta i suoi simili per dimensioni e bellezza. Le stelle alpine non fanno eccezione. Esiste infatti quella che viene chiamata, non senza una certa pompa, la regina.
Mauro Corona, Storie del bosco antico, 2010
Nonostante l'aspetto faccia pensare il contrario, in realtà la stella alpina è una pianta proveniente da zone calde e aride: la densa pelosità non serve a proteggerla dal freddo, ma dall'eccessiva traspira/ione, lo stesso adattamento si trova in altre piante di zone aridissime.
Daphne & Cloe, Linguaggio e significato dei fiori, 2014
La stella alpina è simbolo di coraggio per via dello sprezzo del pericolo; per raccoglierla infatti bisogna scalare vette impervie e osare andare oltre i sentieri battuti. Secondo una leggenda svizzera questo fiore sarebbe stato un tempo una fanciulla cosi bella, pura e nobile di animo che, sebbene desiderata da molti cavalieri, non incontrò mai nessuno degno di diventare suo sposo. Quando mori, ancora non sposata, fu trasportata sulle vette più eccelse delle montagne e trasformata in un fiore che fu chiamato Edelweiss (che significa nobile bianco) e che nasce in luoghi inavvicinabili per gli esseri umani. Poiché dunque per raccogliere questo fiore occorre fatica e coraggio, la frase "cogliere Edelweiss" divenne, per gli Svizzeri, sinonimo dell'ottenimento del più alto e nobile onore che un uomo mortale possa conquistare.
Daphne & Cloe, Linguaggio e significato dei fiori, 2014
L'arte ha bisogno o di solitudine, o di miseria, o di passione. È un fiore di roccia che richiede il vento aspro e il terreno rude.
Alexandre Dumas (figlio) [1]
Forse era proprio una stella prima di cadere sulla Terra e di trasformarsi in un fiore che appare tra le rocce come un piccolo prodigio.
John Burdon Sanderson Haldane, XX sec. [1]
Lassù tra le bianche cime / di nevi eterne immacolate al sol / cogliemmo le stelle alpine / per farne dono ad un lontano amor / Vecchio scarpone / come un tempo lontano / in mezzo al fango / con la pioggia o col sol / forse sapresti / se volesse il destino / camminare ancor.
Calibi, Pinchi e Carlo Donida, Vecchio scarpone, 1953
La stella alpina rimane il fiore della montagna per eccellenza, il fiore che può essere raccolto soltanto da chi è in grado di salire molto in alto, il fiore che vuole essere conquistato con sacrificio e con fatica.
Gigliola Magrini, Fiori e erbe, 1996
La stella alpina vive tra i sassi, nelle fessure della roccia, spesso affondando le radici in un mucchietto di terra che starebbe tutto nel palmo della mano.
Gigliola Magrini, ibidem
Sono state emanate disposizioni severissime per la protezione di questa specie antichissima, ma ormai molto rara a causa del sistematico saccheggio operato per secoli. Tuttavia, si spera che, data la facilità con la quale l’edelweiss si riproduce, si possa ben presto contare sul graduale ripopolamento delle zone rocciose comprese fra i 1200 e i 3400 metri di altitudine, sulla graduale ricomparsa della romantica stella alpina.
Gigliola Magrini, Fiori e erbe, 1996
La lanuggine che ricopre le foglie della stella alpina e la consistenza delle brattee che circondano il capolino di fiori, rappresentano il modo ingegnoso con il quale la pianta si difende dall'inclemenza delle stagioni a quell'altitudine, dalla forza del vento e, anche, dall'ardente azione dei raggi solari che se l’edelweiss non fosse così protetto finirebbero per disidratarla.
Gigliola Magrini, Fiori e erbe, 1996
Chi ama la natura non può che augurarsi che attorno alla stella alpina torni il mistero della solitudine, il rispetto del silenzio e che solo alla luna, come dice la leggenda dell'edelweiss, sia dato di raccogliere questi fiori e di spargerli sulla Terra in segno di gioia e di pace.
Gigliola Magrini, Fiori e erbe, 1996
Sull'ultima corda del tuo violino / avevo già appeso il mio amore, / pieno di robe vecchie. / Però in cima aveva una stella alpina. / Ti giuro, ho valicato mille montagne: / le stelle alpine Dio le pianta così in alto, / ma è così bello il rischio. / È come suonare su una corda sola, / senza neanche una cassa armonica. / Esce il trillo del diavolo, che sarà anche triste, / però è un sogno d’amore irripetibile. / un un virtuosismo che non muore mai.
Alda Merini, Amore irripetibile (cantata e musicata da Giovanni Nuti)
Alda Merini, Amore irripetibile (cantata e musicata da Giovanni Nuti)
L'amore (quello con la A maiuscola) è rappresentato dalla stella alpina o edelweiss, pianta che, proprio come il sentimento che rappresenta, è forte, tenace e può crescere in qualunque condizione, anche la più disagiata
Luana Ravecca, Nemici per la pelle, 2006
[La filosofia] è una pianta che, come il rododendro e la stella alpina, prospera soltanto all'aria di montagna, e degenera se fatta crescere artificialmente.
Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851
Stella alpina, fiore solare color luna.
Sylvain Tesson, Aforismi sotto la luna e altri pensieri selvaggi, 2008
[La stella alpina]: il fiore brutto tanto apprezzato in Svizzera. [...] Questo fiore peloso ha il colore della cenere dei sigari di bassa qualità.
Mark Twain [1]
È patetico come certi addetti al parco, per darsi un po’ di tono, cerchino di indicare le piante con il nome latino. Ricordano le vecchiette di paese che dicono la litania in latino. Ma mentre il Padreterno riesce forse a capire le vecchiette, Linneo non capirebbe assolutamente questi suoi allievi improvvisati. Ne ho sentito uno che, con molta sicumera, indicava a una signora di Milano il «Leopoldus alpinus». Non sarebbe stato meglio dire stella alpina (leontopodium alpinum)?
Anacleto Verrecchia, Diario del Gran Paradiso, 1997
Se tu vieni quassù tra le rocce, / laddove mi hanno sepolto, / c'è uno spiazzo pieno di stelle alpine: / dal mio sangue è stato bagnato. / Come segno una piccola croce / è scolpita lì nella roccia: / fra quelle stelle nasce l'erbetta, / sotto di loro io dormo sereno / Cogli cogli una piccola stella: / a ricordo del nostro amore. / Dalle un bacio, / e poi nascondila in seno. / Quando a casa tu sei sola / e di cuore preghi per me / il mio spirito ti aleggia intorno / io e la stella siamo con te.
Arturo Zardini, Stelutis alpinis, 1920
Mio padre ha amato appassionatamente la montagna. Non quella modaiola di Cortina, ma quella aspra e primitiva delle valli del cuneese. La montagna dove, incontrando un montanaro carico di fascine che procede col passo lungo e cadenzato, seguito dalla sua capra, ci si saluta con naturalezza, perché fra quelle vette siamo tutti uguali, tutti fratelli. Quando mio padre morì, all'arrivo dei primi fiori pensai che un solo fiore avrebbe amato mio padre: una stella alpina. Purtroppo, si tratta di un fiore in estinzione e la sua raccolta è severamente proibita. Il giorno prima del funerale, a Torino, uscii per una commissione e, passando per caso davanti a una piccolissima bottega di fioraio che non avevo mai notato, vicino alla casa dei miei genitori, vidi in vetrina, fra rose e gladioli, un vasetto con una stella alpina, piccola e vellutata. Il suo fiore preferito. Quella stella alpina è stata sepolta con lui.Sono passati venticinque anni, ma non mi è mai più capitato di vederne una, né in montagna, né nei negozi di fioraio in città. D'altronde, non ne avevo mai trovate neppure prima. Perché l'unica stella alpina della mia vita l'ho trovata proprio lì, quel giorno?
Pia Dardanello, in Lore Tosi, Testimonianze di luce, 2013
− Mi corteggi, mi conquisti, mi seduchi! Ecco, mi colga una stella alpina.
− Io le faccio un mazzo così! Cioè...
Anna Mazzamauro e Paolo Villaggio, in Fantozzi in Paradiso, 1993
Note
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