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Aforismi, frasi e battute sul Selfie

Raccolta di aforismi, frasi e battute divertenti sui selfie e sull'autoscatto. Il termine inglese selfie è utilizzato anche in italiano per indicare un autoritratto realizzato con una fotocamera digitale o con uno smartphone, che vengono puntati direttamente verso sé stessi o verso uno specchio. Caratteristica fondamentale del selfie, che lo ha reso popolare in tutto il mondo dai primi anni del 2000, è la sua condivisione sui social network. Secondo la definizione dell'Oxford English Dictionary, il selfie è "Una fotografia di sé stessi, tipicamente ripresa con uno smartphone o una webcam e caricata su un social network".

Un'usanza oggi molto diffusa è quella di farsi i selfie con personaggi famosi, i quali, in genere, accettano di buon grado di farsi immortalare con i propri fan (forse per timore di apparire antipatici o retrogradi?). Ma non per tutti è così; per esempio, Noel Gallagher, famoso cantautore e chitarrista inglese, già componente degli Oasis, in un'intervista rilasciata a Rolling Stone ha dichiarato senza mezzi termini: "Sono stufo dei fan che mi chiedono dei selfie e gli dico semplicemente di andare a farsi fottere. Non devo nulla alle persone solo perché hanno un telefono con la fotocamera e non me ne frega niente se pensano che sono uno stronzo. Sono costretto a dire no a queste cose praticamente ogni giorno. Dico semplicemente di no, ma loro non ci credono. Alcuni si offendono, altri insistono. Non sono a mio agio nel farli quindi non lo faccio. Non vivo la mia vita per far fare le foto ai fan, sia che siano persone che comprano i miei album o no. Non gli ho mai chiesto di comprare i miei dischi".

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla fotografia, il narcisismo e i social network. Inoltre, nella sezione "Frasi utili", trovi una raccolta di frasi da usare come didascalia per le tue foto e i tuoi selfie [i link sono in fondo alla pagina].
Il selfie è l'istantanea di un pirla che immortala la sua vanità.
(Vittorio Sgarbi)
Il selfie è il nuovo linguaggio di un’epoca narcisistica: rimpiazza il cogito cartesiano. “Penso dunque sono” diventa “Poso dunque sono”. 
Frédéric Beigbeder, Una vita senza fine, 2018

Il selfie ha a che fare con il compiacimento estetico e autoreferenziale, con uno stato d’animo o fisico momentaneo, e rappresenta insomma un’affermazione narcisistica della vanità. L’autoritratto, invece, è un lento lavoro di scavo nella propria personalità.
Francesca Bonazzoli, I narcisi del selfie e il mondo (segreto) dei veri autoritratti, su Corriere della Sera, 2014

Mentre il selfie è rivolto a tutti, compresi gli sconosciuti che possono inciampare nella foto postata su Internet, l’autoritratto è rivolto soprattutto a se stessi.
Francesca Bonazzoli, ibidem

Mentre l’autoritratto è un genere pittorico tutt'altro che spontaneo, il selfie è praticato da milioni di dilettanti della fotografia, senza alcuna intenzione tecnica, formale o stilistica. Se l’autoritratto richiede totale consapevolezza, il selfie è invece un modo espressivo lasciato al caso e all'improvvisazione.
Francesca Bonazzoli, ibidem

Mentre la maggior parte dei selfie sono simili, ripetitivi e banali, non foss'altro perché tutte le immagini sono riprese a lunghezza di braccio e quindi con un’inquadratura molto ridotta nelle varianti, gli autoritratti veicolano sempre un messaggio, anche formale, e invece che per il presente e l’effimero, sono realizzati per durare possibilmente per secoli, se non per l’eternità.
Francesca Bonazzoli, ibidem

Nemmeno Andy Warhol, che viveva con la Polaroid in mano, ha mai fatto degli autentici selfie perché nessuno dei suoi autoscatti è improvvisato, casuale nella posa e tanto meno rivelatore di debolezze personali. Al contrario, Warhol faceva filtrare di sé solo l’immagine controllata che voleva.
Francesca Bonazzoli, ibidem

Al momento dunque i campi restano concettualmente e formalmente distinti: da una parte la dimensione narcisistica del selfie; dall'altra lo scavo psicologico dell’autoritratto. La stessa differenza che passa fra moda e arte.
Francesca Bonazzoli, ibidem

È possibile che in futuro il selfie potrà svilupparsi in una forma d’arte fotografica, ma per ora è ben lontano dal potersi accomunare non solo agli autoritratti pittorici, ma anche a quelli fotografici realizzati prima delle fotocamere dei telefoni portatili.
Francesca Bonazzoli, I narcisi del selfie e il mondo (segreto) dei veri autoritratti, su Corriere della Sera, 2014

Siamo diventati stalker di noi stessi, ci fotografiamo in continuazione, ci raccontiamo in ogni modo, cerchiamo approvazioni. Chissà perché pensiamo che quello che facciamo valga sempre la pena di essere mostrato e che interessi agli altri?
Paolo Bonolis, Perché parlavo da solo, 2019

Selfie: strumento di comunicazione di chi non ha nulla da comunicare, non sa comunicare e sente il bisogno di ricordare agli altri che esiste.
Bruno Cancellieri (Aforismi inediti su Aforismario)

Il selfie è un gesto di comunicazione perfetto, più di un post su Facebook, o un tweet. Un selfie mette insieme nello stesso momento il soggetto, la sua esperienza dell’istante e il contesto. ‘Sono qui, sono felice/triste/arrabbiato/divertito e sta succedendo questo’. Tutto questo in un secondo. È una cosa difficile da fare, se non con un racconto complesso.
Federico Capeci, su Il Foglio, 2014

È vero che la personalità narcisistica ha bisogno di esporsi per ottenere una conferma sociale di sé, una gratificazione (ci si aspetta dei like) mostrando se stesso in una certa azione. Ma è sicuramente esagerato affermare che chi fa selfie molto spesso ha una personalità narcisistica.
Bernardo Carpiniello, su Corriere della Sera, 2017

Non è vero neppure che tutte le persone che postano selfie sono degli insicuri, che cercano conferme per rinforzare l’autostima. Esistono infatti molte altre motivazioni che spingono a postare i selfie: è una vera e propria forma di comunicazione.
Bernardo Carpiniello, su Corriere della Sera, 2017

La moda dei selfie ha stregato gli italiani. Facebook, Instagram e gran parte dei social sono letteralmente invasi dai nostri autoscatti effettuati nelle situazioni più improbabili. Un amore, con tratti narcisistici.
Giovanni Cedrone, Selfie che passione!, su la Repubblica, 2015

I selfie sono una nuova forma di dipendenza di secondo grado. Cioè interna a quella, ormai consolidata, indotta dalla tecnologia.
Simone Cosimi, I tuoi selfie non sono così sexy come credi, su la Repubblica, 2016

Il selfie è un nuovo modo di guardare qualcuno negli occhi e dire: "Ciao, sono io".
James Franco [1]

È come se fotografandosi [i ragazzi] cercassero l’identità che non possiedono, e la trovassero più attraverso la loro rete che attraverso i loro occhi. Quasi una forma di autismo.
Umberto Galimberti, su L'Espresso, 2014

La riproduzione di se medesimo, da qualunque lato si consideri, è un'aspirazione umana e una necessità sociale. L'uomo ha sempre avuto un desiderio acuto e naturale di tirare sé stesso a uno o parecchi esemplari. A raggiungere tale scopo, un tempo non esisteva che un sistema: quello d'aver dei figli. Ma poi.... non somigliavano. Ora invece si ricorre alla fotografia. La quale, diciamolo pure, ha invaso e sottomesso l'intera umanità, non senza causare frequenti disastri.
Gandolin (pseudonimo di Luigi Arnaldo Vassallo), L'arte di farsi fotografare, XIX sec.

Il selfie. La solitudine dei tempi.
Santy Giuliano (Aforismi inediti su Aforismario)

La mania del selfie ha poco a che fare con l’amor proprio, non è altro che il funzionamento a vuoto dell’io narcisistico rimasto solo. Di fronte al vuoto interiore si cerca invano di produrre se stessi, ma è solo il vuoto a riprodursi. I selfie sono le forme vuote del sé. 
Byung-Chul Han, L’espulsione dell’Altro, 2016

La mania del selfie acutizza il sentimento di vuoto. Non è l’amor proprio a provocarlo, bensí l’autoriferimento narcisistico. I selfie sono belle superfici levigate di un sé svuotato e reso insicuro. Per sfuggire allo strazio del vuoto si ricorre oggi alle lamette da barba o allo smartphone. I selfie sono superfici lisce che per un breve momento oscurano il vuoto sé. Ma quando li si gira, ci si imbatte nel loro rovescio costellato di ferite che sanguinano. Le ferite sono il rovescio dei selfie.
Byung-Chul Han, ibidem

Senza affatto favorire un nuovo rinascimento, Internet ha creato piuttosto la cultura del voyeurismo e del narcisismo centrata sui selfie. 
Andrew Keen, Internet non è la risposta, 2015

Chi si fa un selfie dice principalmente una cosa: io ci sono.
Giovanni Maddalena, su Il Foglio, 2014

La facilità del selfie permette di dare libero sfogo alle stupide tendenze narcisistiche umane, che la maggiore difficoltà della pittura prima, e della fotografia delle origini poi, teneva parzialmente a bada. Oggi che ciascuno può fotografarsi in continuazione, come prima solo ai divi era concesso, i social network come Facebook, Instagram, Twitter e Whatsapp sono diventati i rotocalchi samizdat dei «poveri e brutti».
Piergiorgio Odifreddi, Dizionario della stupidità, 2016

Ci si fotografa perché non si ha niente da dire, a parte immortalare la propria faccia, una società di narcisi senza cervello. Roberto D’Agostino ha coniato un efficace neologismo: i selfie-cienti.
Massimiliano Parente, Scemocrazia, 2018

Selfie ergo sum.
Pierpaolo Perretta (Aforismi inediti su Aforismario)

È fin troppo ovvio che la diffusione della moda del selfie rappresenta una protesi della fragilità dell’autostima e racconta della paura di non essere visto e quindi di essere dimenticato; il lenimento degli amici che guardano è veramente un balsamo e celebra, se ce ne fosse bisogno, l’importanza dello sguardo dell’altro, nella speranza che distillandolo si possa estrarne qualche stilla di ammirazione.
Gustavo Pietropolli Charmet, L'insostenibile bisogno di ammirazione, 2018

Per ogni selfie che fate, prendete l’impegno di leggere un libro, siate curiosi, domandatevi sempre il perché delle cose.
Matteo Renzi, La mossa del cavallo, 2020

Le donne che si fanno le foto in bagno sono più foto-igieniche.
Guido Rojetti, L'amore è un terno (che ti lascia) secco, 2014

Ragazzine che posano nude, scalatori di grattacieli, stelle e stelline. Chiunque ha diritto ad avere un pubblico. Vite davanti all'obiettivo per convincersi di esistere davvero.
Roselina Salemi, Affetti dalla sindrome del follower, il selfie è diventato un'ossessione, su L'Espresso, 2014

Non c’è mito hollywoodiano, teen idol e sex symbol che non offra un pezzetto di sé per marketing o per vanità.
Roselina Salemi, ibidem

La convinzione di essere unici, straordinari è alla base di un ansioso bisogno di riconoscimento. Il look, i capelli colorati, un’esperienza insolita (il selfie scattato addirittura ad Auschwitz, il nudo provocatorio): tutto va bene.
Roselina Salemi, ibidem

Il selfie è la foto di un coglione che si commemora con te pensando di esistere. 
Vittorio Sgarbi, su Facebook, 2015

Il selfie è l'istantanea di un pirla che immortala la sua vanità.
Vittorio Sgarbi, su Facebook, 2015

I bambini vengono educati sempre meno alla socializzazione, mentre si stimola sempre più un egocentrismo smisurato: fenomeni diffusi sono lo you are so very special all’asilo, le teenager-star nei vari media, che sono famose per essere famose, e la valanga di selfie che i giovani pubblicano ogni giorno su internet. Il soggetto più fotografato da bambini e adolescenti è: me stesso.
Manfred Spitzer, Connessi e isolati, 2018

Una volta andavano di moda i self made man, oggi i selfie made man.
Daniele Trombetta (Aforismi inediti su Aforismario)

Il selfie ha una potenza comunicativa enorme, e in più è “universale e immediato. Arriva a tutti e non ha bisogno di spiegazioni”. Anche un giapponese riesce a capire che cosa comunica un italiano.
Piero Vietti, Selfie ergo sum, su Il Foglio, 2014

Non solo narcisi. Dietro agli autoscatti postati sul web c’è un modo nuovo di raccontare se stessi e un desiderio antico.
Piero Vietti, Selfie ergo sum, su Il Foglio, 2014

A chi pensiamo mentre scattiamo un selfie? Cosa cerchiamo? Che cosa ci resta? Un urlo di presenza alla ricerca di un rapporto. Imperfetto, potenzialmente grandissimo, certamente ridotto dal mezzo. Io ci sono, voglio esserci per sempre, e stare con qualcuno. Il narcisismo è un’altra cosa.
Piero Vietti, Selfie ergo sum, su Il Foglio, 2014

Dai selfie nei cessi ai cessi nei selfie c'è solo un passo.
Anonimo

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Fotografia - Fotografie - Frasi per Foto e Selfie