Aforismi, frasi e proverbi sulla Tavola
Raccolta di aforismi, frasi e proverbi sulla tavola, intesa sia come mobile attorno al quale ci si siede per consumare i pasti, sia come apparecchiatura e lo stesso pranzare o cenare. In questo senso, sono comuni le espressioni: "mettersi a tavola", "piaceri della tavola", ecc.
A mo' d'introduzione riportiamo il ritratto satirico di un buongustaio, amante della buona tavola, fatto da Jean de La Bruyère qualche secolo fa, ma valido ancora oggi:
"In tutta la sua vita ha sempre avuto solo due occupazioni, pranzare al mattino e cenare alla sera; sembra unicamente nato per la digestione; unico è anche l’argomento della sua conversazione, elencando i primi serviti all'ultimo pasto cui ha partecipato, quante e quali le minestre, seguite poi dall'arrosto e i dolci; rammenta con esattezza quali portate hanno insaporito il primo servizio; non omette gli antipasti, la frutta e i vari dessert; elenca tutti i vini e i liquori bevuti; possiede il gergo della cucina in tutta la sua estensione, e mi fa venir voglia di mangiare a una buona tavola dove manchi lui; soprattutto, ha un palato sicuro che non si lascia ingannare, e mai si è visto esposto all'orribile inconveniente di mangiare un cattivo intingolo, o di bere un vino mediocre. È un personaggio illustre, nel suo genere, che ha affinato il talento di ben nutrirsi al massimo delle sue possibilità; mai più si rivedrà un uomo che mangi tanto e altrettanto bene; sicché egli è l’arbitro dei buoni bocconi, ed è inammissibile ritenere gustoso ciò che lui disapprova. Ma non esiste più: nondimeno si è fatto portare a tavola fino al suo ultimo respiro; dava un pranzo il giorno in cui è morto; ovunque sia, mangia, e se ritorna al mondo, è per mangiare". [I caratteri, 1688].
Invitare qualcuno alla nostra tavola, vuol dire incaricarsi della sua felicità durante le ore che egli passa sotto il nostro tetto. (Anthelme Brillat-Savarin) |
La prima volta che s'è messa a dieta l'ha fatto, direi, in modo un po' personale. La prima colazione se la concedeva abbondante, ma subito dopo si metteva a digiuno stretto fino all'ora di pranzo, ora in cui, come dice la parola, pranzava. Finito il pranzo riprendeva la dieta fino alle cinque, momento nel quale faceva una breve interruzione per una merenda sostanziosa. Poi, però, ritornava a un digiuno severissimo, tutta una tirata fino all'ora di cena, ora in cui, come dice appunto la parola, cenava.
Antonio Amurri, Piccolissimo, 1973
Stasera la tavola è imbandita con ogni ben di Dio. Frutta, cacciagione, vino. Ma non mi piace mangiare così. Da solo. Vorrei la presenza di qualcuno... renderebbe tutto più buono. L’ideale sarebbe un’orfanella che guarda da dietro i vetri, mentre cade la neve...
Romano Bertola, Le caramelle del diavolo, 1991
Stasera la tavola è imbandita con ogni ben di Dio. Frutta, cacciagione, vino. Ma non mi piace mangiare così. Da solo. Vorrei la presenza di qualcuno... renderebbe tutto più buono. L’ideale sarebbe un’orfanella che guarda da dietro i vetri, mentre cade la neve...
Romano Bertola, Le caramelle del diavolo, 1991
La resistenza a questa modernità che ci disumanizza comincia a tavola. Sedersi assieme, allo stesso orario. Mangiare alimenti sani e, nel mentre, guardarsi in faccia e parlare. Spezzare il pane: comunione di corpi e spiriti.
Francesco Borgonovo, Conservare l'anima, 2021
Se il nostro stare al mondo è abitare, il primo luogo in cui abitiamo è la casa. E il primo momento di condivisione è la tavola. Sedersi a tavola assieme alla famiglia, dunque, è un atto tanto semplice quanto rivoluzionario. Mangiare insieme significa, oggi, difendere la tradizione.
Francesco Borgonovo, ibidem
Il piacere della tavola è di tutte le età, di tutte le condizioni sociali, di tutti i paesi e di tutti i giorni; può associarsi a tutti gli altri piaceri, e resta ultimo a consolarci della loro perdita.
Anthelme Brillat-Savarin, Fisiologia del gusto, 1825
La tavola è il solo luogo dove non ci si annoia mai durante la prima ora.
Anthelme Brillat-Savarin, ibidem
Invitare qualcuno alla nostra tavola vuol dire incaricarsi della sua felicità durante le ore che egli passa sotto il vostro tetto.
Anthelme Brillat-Savarin, Fisiologia del gusto, 1825
Una tavola guarnita di vivande e sguarnita di conversatori, non è una mensa ma una greppia.
Anselmo Bucci [1]
Conoscere le buone maniere a tavola e saperle usare nei momenti opportuni fa anche bene all'autostima, perché aiuta a sentirsi sicuri di sé, senza l’angoscia del: ”Che posata devo usare?”, “Dove metto il tovagliolo?”…
Alessandra Carbonari, su Coef Eventi, 2015
Quando ero piccolo i miei genitori mi avevano insegnato che se ero a tavola e avevo bisogno di far pipì dovevo chiedere prima il permesso di «andare a lavarmi le mani». Ai miei figli, che si alzano da tavola per «andare al cesso», chiedo di lavarsi almeno le mani, dopo.
Guido Clericetti, Clericettario, 1993
Era così povera che quando si mangiava le unghie apparecchiava la tavola.
Giobbe Covatta, Pancreas: trapianto del libro Cuore, 1993
La tavola a casa diventa un’occasione dolce e intima per stare insieme, per ritrovarsi, per parlare e magari anche per confrontarsi. E grazie al cibo e al calore di stare vicini, condividendo l’atmosfera che ci sta intorno, tutto scivola via meglio.
Carlo Cracco, In principio era l’anguria salata, 2015
Oggi è proprio la tavola l’occasione per fermarci, stare insieme, discutere e sognare.
Carlo Cracco, ibidem
Stare a tavola è un momento fantastico, è un’occasione speciale. In effetti, fuori e dentro la cucina, il tavolo è il simbolo del confronto, del dialogo, dello scambio.
Carlo Cracco, In principio era l’anguria salata, 2015
Sono a un’età in cui il cibo ha preso il posto del sesso, nella mia vita. Infatti, ho fatto mettere uno specchio sulla tavola della cucina.
Rodney Dangerfield [1]
Quando suona il telefonino mentre si sta a tavola, la colpa non è mai di chi ha telefonato ma sempre di chi ha lasciato il telefonino acceso.
Luciano De Crescenzo, I pensieri di Bellavista, 2005
Aggiungi un posto a tavola / che c'è un amico in più / se sposti un po' la seggiola / stai comodo anche tu, / gli amici a questo servono / a stare in compagnia, / sorridi al nuovo ospite / non farlo andare via / dividi il companatico / raddoppia l'allegria.
Johnny Dorelli, Aggiungi un posto a tavola, 1974
Tredici. Evitare di sedere in tredici a tavola, porta sfortuna. Gli animi forti non mancheranno mai di scherzare: "Che importa, io mangerò per due. Oppure, se ci sono delle signore, domandare se una di esse è incinta.
Gustave Flaubert, Dizionario dei luoghi comuni, 1850/80 (post., 1913)
Ho sempre invidiato i fatui che sanno metter i posti a tavola.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983
L'educazione c'insegna a star a tavola ma, per fortuna, non a letto,
Roberto Gervaso, ibidem
Onnipotente è la donna che, a tavola, ci fa sentire lupi; a letto, leoni.
Roberto Gervaso, ibidem
Vorrei lasciare la vita come, dopo mangiato, lascio la tavola.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983
Il girarrosto è il polso ronzante della vita provinciale. L'appetito è una istituzione; il pasto una felice cerimonia; la digestione una solennità. La tavola in provincia è per la famiglia quello che il cuscino è per gli sposi: il legame, la rimpatriata e la patria! Non è più un mobile; è quasi un altare.
Edmond e Jules de Goncourt, Diario, 1851-1896 (postumo, 1956)
Un uomo, in genere, è molto più contento di trovare un buon pranzo in tavola che avere una moglie che parla il greco.
[A man is in general better pleased when he has a good dinner upon his table, than when his wife talks Greek].
Samuel Johnson, in George Birkbeck Hill, Johnsonian Miscellanies, 1897
È bello sedersi a tavola senza doversi preoccupare di che cosa è morto il nostro cibo.
John Harvey Kellogg [1]
Non sederti alla tavola dei cannibali, sul vassoio potresti vedere te stesso.
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957
Non sederti alla tavola dei cannibali, sul vassoio potresti vedere te stesso.
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957
Tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola.
Leo Longanesi, Parliamo dell'elefante, 1947
lo so una cosa: che se a tavola si mangia male, si intristisce; si crea un clima psicologico che peggiora la nostra salute.
Sofia Loren, In cucina con amore, 1971
Credete a me, la salsa più saporita è l’appetito; e se questo vi manca, potreste avere dinanzi a voi la tavola di un imperatore, e tutto vi parrebbe insipido e mal fatto.
Paolo Mantegazza, Il bene e il male, 1861
Non mangiate mai per ghiottoneria, non bevete mai se non quando avete sete, e fate di alzarvi sempre da tavola con un briciolo d’appetito. È questo un precetto vecchio come il mondo, ma che troppo spesso si dimentica. Eppure da solo potrebbe bastare a difendere gli uomini da una buona metà delle malattie ch’essi vanno proprio a cercarsi colle indigestioni, coll’ubriachezza o con tutti i disordini dell’intemperanza.
Paolo Mantegazza, Il bene e il male, 1861
C’è soltanto un sospiro dalla tavola alla tomba.
Pierre Matthieu, Le tavolette della vita e della morte, 1610
Non è una festa di poca arte e di poco piacere, un buon trattamento a tavola. Né i grandi capi militari né i grandi filosofi ne hanno sdegnato l’uso e la conoscenza.
[Ce n’est pas une fête peu artificielle et peu voluptueuse qu’un bon traitement de table. Ni les grands chefs de guerre, ni les grands philosophes n’en ont refusée l’usage et la science].
Michel de Montaigne, Saggi, 1580/88
Una tavola imbandita è la sede più appropriata per discutere il problema della fame nel mondo.
Alessandro Morandotti, Minime, 1979/80
Amo sulla tavola, / quando si conversa, / la luce di una bottiglia / di intelligente vino.
Pablo Neruda, Odi elementari, 1954
Riccardo Pazzaglia, Il brodo primordiale, 1985
Mangiate tranquillamente le fritture, bevete pure il vino bianco gelato, non state a sentire i medici, non bisogna privarsi dei cibi che fanno male e che sono i piatti migliori. A tavola non si invecchia. E voglio precisare che io lo dico nel senso che il piacere della buona tavola e della compagnia degli amici allontana le preoccupazioni e mantiene giovani.
Riccardo Pazzaglia, Il brodo primordiale, 1985
Ho sempre notato che la gente falsa è sobria, e la grande continenza a tavola annuncia abbastanza spesso costumi ingannevoli e doppiezza d´animo.
Jean-Jacques Rousseau, Giulia o la nuova Eloisa, 1761
Che c’è di peggio di vedere lui che dopo cena mi strappa un capello e lo usa come filo interdentale, a tavola?
Meg Ryan, in Rob Reiner, Harry, ti presento Sally, 1989
La regola aurea, in cucina, era molto semplice: «quel che viene in tavola si mangia».
Clara Sereni, Casalinghitudine, 1987
Un ristorante italiano è fatto anche di rituali che eccitano e sconcertano. Per esempio, il coperto. Ve lo leggo in faccia: non capite che quel participio sul conto è un antipasto esoterico, e dovreste ringraziarci. Lo Zingarelli 2005 lo definisce così: «Dal francese couvert, dal latino coopertu(m): "coperto", in quanto è ciò con cui si copre la tavola». Quindi: «Insieme di piatti, posate, bicchieri e simili necessario per una persona a tavola». Perciò: «Posto a tavola». Dunque: «Quota fissa che si paga in un ristorante per ogni posto a tavola». Resta una domanda: perché?
Beppe Severgnini, La testa degli italiani, 2005
Quelli il cui animalismo non oltrepassa i bordi della propria tavola, e che pur affermando la loro contrarietà a qualsiasi tipo di sfruttamento e maltrattamento animale, per nulla al mondo rinuncerebbero alla loro bistecca di manzo o alla loro coscia di pollo, si può dire abbiano la medesima coerenza di chi facesse attivismo a favore dell’UNICEF e poi, tra le mura domestiche, molestasse i propri figli.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013
Il formaggio costituisce, con il pane e il vino, la trinità della tavola europea.
Michel Tournier, Celebrazioni, 1999
Chi vorrà stupirsi degli errori degli antichi, quando consideri che ancor oggi, nel più illuminato tempo che sia mai stato, molte persone d'intelletto non oserebbero mettersi a tavola in numero di tredici?
Luc de Clapiers de Vauvenargues, Riflessioni e massime, 1746
A tavola perdonerei chiunque. Anche i miei parenti.
Oscar Wilde [1]
Non metterti a tavola, se non senti lo stomaco vuoto e libero dal cibo del pasto precedente.
Regole Sanitarie Salernitane, IX-X sec.
È meglio morire che mendicare. Un uomo che guarda alla tavola altrui ha una vita che non si può chiamar tale.
Siracide, Antico Testamento, II sec. a.e.c.
È bello sedersi a tavola senza doversi preoccupare di che cosa è morto il nostro cibo.
Anonimo (attribuito a John Harvey Kellogg)
Più vado in palestra e più mi rendo conto che il segreto per ottenere addominali scolpiti a tartaruga è alzarsi presto... Da tavola.
Anonimo
Proverbi sulla Tavola
Libro dei Proverbi, Antico Testamento, V sec. a.e.c.
Note
È meglio morire che mendicare. Un uomo che guarda alla tavola altrui ha una vita che non si può chiamar tale.
Siracide, Antico Testamento, II sec. a.e.c.
È bello sedersi a tavola senza doversi preoccupare di che cosa è morto il nostro cibo.
Anonimo (attribuito a John Harvey Kellogg)
Più vado in palestra e più mi rendo conto che il segreto per ottenere addominali scolpiti a tartaruga è alzarsi presto... Da tavola.
Anonimo
Proverbi sulla Tavola
- A tavola e a letto si va per invito.
- A tavola fatti avanti e al lavoro stai in disparte.
- A tavola non ci si fa pregare.
- A tavola non s’invecchia.
- A tavola non si maligna, non ci s’adira e non si piange.
- A tavola non si parla d’affari.
- A tavola quattro cose vanno in fumo: la fame, la sete, il tempo e la legna del camino.
- A tavola si conosce la gente.
- A tavola un lume in più e un piatto in meno.
- Alla tavola della povera gente si comincia col primo piatto e si finisce con quello.
- Bisogna alzarsi da tavola sempre con un po’ d’appetito.
- Cambiare tavola accresce l’appetito.
- Chi a tavola mangia tutto e in piazza racconta tutto, finisce male.
- Chi ha vitello in tavola non mangia cipolla.
- Cibo finito non fa tavola d’amici.
- Cucina e tavola son la rovina dell’uomo.
- D’inverno c’è una bocca in più a tavola.
- Dove la concordia mette su tavola, Dio si fa commensale.
- In tredici non si va a tavola.
- La vita è un banchetto: sul più bello bisogna alzarsi da tavola.
- Le mosche, i ghiotti e i fannulloni arrivano sempre per primi a tavola.
- Messa corta e lunga tavola.
- Né a tavola, né a letto ci vuole rispetto.
- Povera tavola, poveri amici.
- Quel che si dice a tavola va gettato con le briciole della tovaglia.
- Sale sulla tavola guai per la via.
- Se vuoi la casa piena d’amici fai che: la tavola sia imbandita, la botte sia piena, giri l’arrosto al fuoco e fumi il camino.
- Sobri a tavola e casti a letto.
- Tre cose è difficile aspettare: la tavola, il fuoco e il letto.
Libro dei Proverbi, Antico Testamento, V sec. a.e.c.
Note