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Aforismi, frasi e citazioni su Funamboli ed Equilibristi

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul funambolismo e sull'equilibrismo. Il termine "funambolo" (o funambulo) deriva dal latino funambŭlus, composto di funis "fune" e ambulare "camminare", dunque il funambolo è, letteralmente, chi "cammina sulla fune". Il funambolismo è l'arte e la tecnica di camminare o compiere giochi ed esercizi su un cavo teso, di solito a notevole altezza dal suolo. L'equilibrista è chi compie giochi ed esercizi di equilibrio ma non necessariamente su una corda tesa.

A mo' d'introduzione, riportiamo un brano tratto da Così parlò Zarathustra (1885) di Friedrich Nietzsche, in cui un funambolo è appena caduto da una corda tesa tra due torri: 
"Zarathustra rimase immobile, e proprio accanto a lui cadde il corpo malconcio e frantumato, ma non ancora morto. Dopo un po' lo sfracellato riprese coscienza e vide Zarathustra inginocchiarsi accanto a lui: «Che fai qui? disse infine, sapevo da un pezzo che il diavolo mi avrebbe fatto lo sgambetto. Ora mi porta all'inferno, vuoi impedirglielo?». «Sul mio onore, amico, rispose Zarathustra, le cose di cui parli non esistono: non c'è il diavolo e nemmeno l'inferno. La tua anima sarà morta ancor prima del· corpo: ormai non hai più nulla da temere!». L'uomo lo guardò diffidente. «Se dici la verità, disse poi, non perdo nulla, perdendo la vita. Non sono molto più di una bestia, che ha imparato a danzare a forza di botte e di magri bocconi». «Non parlare così, disse Zarathustra; tu hai fatto del pericolo il tuo mestiere, e in ciò non è nulla di spregevole. Ecco che il tuo mestiere ti costa la vita: per questo voglio seppellirti con le mie mani». Quando Zarathustra ebbe detto queste parole, il morente non rispose; ma agitò la mano, quasi cercando la mano di Zarathustra per ringraziarlo".

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sull'equilibrio, il circo e le vertigini. [I link sono in fondo alla pagina].
Il funambolismo non è un’arte della morte, ma un’arte della vita,
della vita vissuta al limite del possibile. (Paul Auster)
Foto: Philippe Petit, World Trade Center di New York, 1974
Il funambolismo non è un’arte della morte, ma un’arte della vita − della vita vissuta al limite del possibile. Ovvero della vita che non si nasconde alla morte, ma la guarda dritta in faccia.
Paul Auster, L’arte della fame, 1982

Il funambolismo è un’arte solitaria, è un modo di affrontare la propria vita, nell'angolo più oscuro e segreto di sé stessi.
Paul Auster, ibidem

È evidente che camminare su un cavo a grande altezza è un fatto straordinario. Vedere qualcuno che lo fa, suscita in noi un’eccitazione quasi palpabile. Avendo il coraggio e l’abilità necessari, è probabile che pochissime persone non lo farebbero.
Paul Auster, L’arte della fame, 1982

Quando vediamo un uomo camminare sul filo, una parte di noi l’accompagna lassù.
Paul Auster, ibidem

Il pericolo è parte integrante della traversata sul filo. Quando un uomo cammina sul filo a cinque centimetri da terra, non reagiamo allo stesso modo di quando cammina a oltre sessanta metri. Ma il pericolo non è tutto. A differenza dello stunt-man, la cui prestazione è calcolata per enfatizzare ogni rischio che fa rizzare i capelli, per tenere il pubblico col fiato sospeso in un’anticipazione quasi sadica della catastrofe, un buon funambolo ce la mette tutta per fargli dimenticare i pericoli, per distoglierlo dai pensieri di morte con la bellezza di ciò che esegue sul cavo.
Paul Auster, L’arte della fame, 1982

A quattordici anni sei un funambolo a piedi nudi sul tuo filo e l'equilibrio è un miracolo.
Alessandro d'Avenia, Cose che nessuno sa, 2011

Le parole, il lavoro, i progetti, il successo, i progetti, il successo, i viaggi... niente basta a stare in equilibrio, né serve andare in fretta. I bravi funamboli non poggiano il piede di colpo, ma prima la punta, poi la pianta e infine il tallone. Con la lentezza scoprono ciò che appartiene a loro. Solo così il passo diventa leggero e la camminata danza.
Alessandro d'Avenia, Cose che nessuno sa, 2011

Scrivere aforismi è un'arte funambolica: pensare senza rete di protezione.
Silvana Baroni, Il bianco, il nero, il grigio, 2011

Potete imparare a fare l'equilibrista, a ballare sulla fune, a fare numeri di acrobazia, a correre sui chiodi, ma dare fascino alla parola con una certa collocazione, questo lo sapete fare o non lo sapete.
Gottfried Benn, Problemi della lirica, 1951

L’equilibrista moderno passa la vita sul filo della rete.
Rodolfo Cerè, Spiegate alle vele, 2019

Ci sono due specie di persone. Ci sono quelli che vivono, giocano e muoiono. E ci sono quelli che si tengono in equilibrio sul crinale della vita. Ci sono gli attori. E ci sono i funamboli.
Maxence Fermine, Neve, 1999

L'amore è l'arte più difficile. E scrivere, danzare, comporre, dipingere, sono la stessa cosa che amare. Funambolismi. La cosa più difficile è avanzare senza cadere.
Maxence Fermine, Neve, 1999

Come fa un equilibrista cammino lassù | guardo sempre avanti, mai giù, | qui non servirà il coraggio la forza che hai, | serve essere sicuri di non cadere mai.
Finley, Neve, 2012

Alle virtù note ne aggiungerei un'altra di natura ginnica: l'equilibrismo, per non vacillare.
Fausto Gianfranceschi, Aforismi del dissenso, 2012

Qualche volta l'equilibrista mette il piede in fallo. Ma il pubblico non ha pietà; fischia, ed è giusto.
Giorgio Manganelli, Antologia privata, 1989

Mettersi soltanto nelle situazioni in cui non è consentito possedere delle false virtù, in cui invece, come il funambolo su una corda, o si precipita o si sta fermi oppure arriviamo a farcela...
Friedrich Nietzsche, Il crepuscolo degli idoli, 1888

Per i clowns e i funamboli il métier è il loro dovere: sono gli unici attori il cui talento sia indiscusso e assoluto, come quello dei matematici o ancor più comme le saut périlleux. [2] Perché in ciò non è possibile nessuna falsa parvenza di talento: o si cade o non si cade.
Friedrich Nietzsche, Frammenti postumi, 1869/89

Bisogna battersi contro gli elementi per apprendere che tenersi su un filo è poca cosa, ma restare dritti e ostinati nella nostra follia di vincere i segreti d’una linea è per noi funamboli la forza più preziosa.
Philippe Petit, Trattato di funambolismo, 1985

Chi è fiero della propria paura osa tendere cavi sui precipizi; si lancia all'assalto dei campanili; allontana e unisce le montagne. Ecco il viaggio da fare: alzati quando il filo si mischia alla carta del cielo.
Philippe Petit, ibidem

Chi non vuole intraprendere una lotta accanita di sforzi inutili, pericoli profondi, trappole, chi non è pronto a dare tutto per sentirsi vivere non ha bisogno di diventare funambolo. Soprattutto non lo potrebbe.
Philippe Petit, Trattato di funambolismo, 1985

Il filo non è ciò che si immagina. Non è l'universo della leggerezza, dello spazio, del sorriso. È un mestiere. Sobrio, rude, scoraggiante.
Philippe Petit, ibidem

Il funambolo non è una risposta al problema dell’equilibrio.
Philippe Petit, ibidem

Il terreno del funambolo è contornato dalla morte. Non da accessori. Quando un funambolo ispira pietà, merita dieci volte la morte.
Philippe Petit, ibidem

Il lavoro senza bilanciere. È la base dell’arte del funambolo. Ma per prudenza l’ha dimenticata. È raro vedere un funambolo a grande altezza senza bilanciere. È comunque l’immagine più pura dell’uomo sul filo. Il talento d’un equilibrista si riconosce dalla traversata senza bilanciere; un buon lavoro senza bilanciere annuncia il funambolo di razza.
Philippe Petit, Trattato di funambolismo, 1985

Mai esser tristi sul filo!
Philippe Petit, ibidem

La caduta sul cavo, l'incidente lassù, l'esercizio mancato, il passo falso; tutto ciò deriva da una perdita di concentrazione, da un piede male appoggiato, da una fiducia esagerata in se stessi.
Philippe Petit, ibidem

La rete, la correggia e altri sistemi di protezione garantiranno sempre la conquista dell’impossibile, ma a basso prezzo.
Philippe Petit, ibidem

Ogni pensiero sul filo è una caduta in agguato.
Philippe Petit, ibidem

Possiedo la saggezza di colui che una volta è caduto; quando mi si dice che un funambolo s'è sfracellato al suolo rispondo: "Ha avuto ciò che si meritava".
Philippe Petit, ibidem

Quando i carpentieri in legno iniziano a costruire un ponte, quando i maghi esibiscono una cordicella sul palco, quando i bambini giocano a tiro alla fune e quando i funamboli clandestini installano un cavo, c’è sempre un momento in cui il filo penzola liberamente tra due punti, e sorride.
Philippe Petit, Trattato di funambolismo, 1985

Profondamente funambolo sarà colui che lascerà il suo piedistallo per scoprire cavi tesi ancor più in alto, passo dopo passo, per raggiungere il Filo dell’Immobilità. Il Filo che appartiene ai Maestri del Mondo, sul quale riposa la terra, il filo che collega senza tregua il finito all'infinito, linea retta del percorso più breve fra gli astri.
Philippe Petit, ibidem

Uomo dell'aria, tu colora col sangue le ore sontuose del tuo passaggio fra noi. I limiti esistono soltanto nell'anima di chi è a corto di sogni.
[Homme de l’air, enlumine de ton sang les très riches heures de ton passage sur terre. Les limites n’existent que dans l’âme de ceux qui sont dépourvus de songes].
Philippe Petit, Trattato di funambolismo, 1985

Siamo funamboli sospesi sulla fune della nostra esistenza. Restiamo in bilico precario sorreggendo l’asta dei due opposti contrappesi di sostentamento: cuore e ragione.
Guido Rojetti, L'amore è un terno (che ti lascia) secco, 2014

Sai, | certe volte accade che | ci sia bisogno di andar via | e lasciare tutto al fato, | fare come un equilibrista, | che sul mondo | sfida il crollo delle sue capacità.
Le Vibrazioni, Dedicato a te, 2003

Il pensatore religioso onesto è come un funambolo. Si direbbe che cammini quasi soltanto sull'aria. Il suo terreno è il più stretto che si possa immaginare. Eppure è vero che ci si può camminare sopra.
Ludwig Wittgenstein, Pensieri diversi, 1934/37

Note
  1. Saut périlleux: salto mortale [vedi citazione di Nietzsche].
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Equilibrio - Circo - Vertigini