Frasi e opinioni su Dante

Raccolta di frasi e opinioni su Dante Alighieri e giudizi critici sulla Divina Commedia. Su Aforismario trovi anche una raccolta di citazioni tratte dalle opere di Dante (Firenze 1265 - Ravenna 1321), tra più grandi poeti di tutti i tempi. [Il link sono è in fondo alla pagina].
Ritratto di Niccolò Tommaseo
Legger Dante è un dovere; rileggerlo è bisogno: sentirlo è presagio di grandezza.
(Niccolò Tommaseo)

Regola di vita: gli amici son sempre amici e i nemici sempre nemici. Anche Dante, assunte le vesti di giudice, non ci pensò due volte di spedire all’inferno i suoi nemici e in paradiso i suoi amici!
Giuseppe Alvaro, Dizionarietto, 2017

L'italiano è un popolo che da sempre studia molto Dante; ma che, finita la scuola, si applica con entusiasmo a praticare Boccaccio.
Sergio Angeli, Aforismi, invidia e aceto balsamico, 2005

Dante Alighier, s'i' so' bon begolardo, | tu mi tien' bene la lancia a le reni; | s'eo desno con altrui, e tu vi ceni; | s'eo mordo 'l grasso, tu ne sugi 'l lardo; | s'eo cimo 'l panno, e tu vi freghi 'l cardo.
Cecco Angiolieri, Rime, XIV sec.

Della cresciuta gloria di Dante congratuliamoci, come di felice augurio colla nostra età, colla nostra Patria.
Cesare Balbo, Vita di Dante, 1839

Dante è gran parte della storia d'Italia.
Cesare Balbo, ibidem

[Dante]. Dell'Italiano che più di niun altro raccolse in sé l'ingegno, le virtù, i vizi, le fortune della patria. Egli ad un tempo uomo d'azioni e di lettere, come furono i migliori nostri; egli uomo di parte; egli esule, ramingo, povero, traente dall'avversità nuove forze e nuova gloria; egli portato dalle ardenti passioni meridionali fuori di quella moderazione che era nella sua altissima mente; egli, più che da niun altro pensiero, accompagnato lungo tutta la vita sua dall'amore; egli, insomma, l'Italiano più italiano che sia stato mai.
Cesare Balbo, Vita di Dante, 1839

Io avevo unito Pinocchio e Dante Alighieri, tanto è vero che nel Convivio ho trovato una frase in cui Dante Alighieri si descrive come Pinocchio identico. Dice della sua vita, l'ultima frase in cui parla di sé, poveraccio, di tutto quello che ha patito: "Io altro non fui che legno sanza governo portato dalla divina povertade". Più Pinocchio di così.
Roberto Benigni, Intervista di Enzo Biagi, su L'Espresso, 2002

La bellezza, la poesia non sta in chi scrive, ma il sublime sta nell'orecchio di chi ascolta, dentro di voi sta Dio. Non solo dentro a Dante che l'ha scritta. Lui l'ha scritta, ma se voi non lo sentite, non ha scritto niente. Quindi siete voi il poeta, siete voi Dio.
Roberto Benigni, L'ultimo del Paradiso, su RAI uno, 2002.

Quando si parla della Divina Commedia o di Dante, bisogna non tanto capire, perché è semplice anche se non è sempre facile. Come è semplice l'universo, la musica di Bach: semplice ma non facilissima. È tutto vero; siamo lì, è come una rosa.
Roberto Benigni, ibidem

A parte tutte le innovazioni si ama Dante, proprio perché parla di noi, di ognuno di noi. Nessuno conosce meglio le passioni umane, il profondo dell'animo umano come lo conosce Dante.
Roberto Benigni, Il primo dell'Inferno, 2006

La Divina Commedia è il libro più giustificabile, più limpido, più grande, più straordinario di tutte le letterature; ma non di dopo Dante, anche di prima.
Roberto Benigni, ibidem

Ci sono tanti modi di leggere Dante. C'è quello adolescenziale, dell'immedesimazione. C'è quello giovanile, della ricerca dei messaggi, quando ognuno di noi vuol trovare la via per diventare adulto.
Roberto Benigni, intervista di Maurizio Caverzan, su Il Giornale, 2008

Dante ti fa sentire che ci sei solo tu, ti spiega tutti i dettagli, come in una confidenza personale. Quando mi chiedono se è ancora moderno è come se mi chiedessero se è moderno il sole, l'acqua.
Roberto Benigni, ibidem

Dante ci fa entrare in quello che solo l'intelligenza è in grado di cercare ma, da sola, non è capace di trovare. La sua forza è essere profondamente laico. Non ha atteggiamenti pappalardeschi, come direbbe lui, da falsi devoti. È religioso senza essere mai pretesco, bigotto. Non si rivolge a Dio, alla Madonna, ai santi. Si rivolge alle Muse, ad Apollo. Il suo universo è la poesia.
Roberto Benigni, ibidem

Si può leggere la Divina commedia senza credere in Dio, ma non senza conoscere il cristianesimo.
Roberto Benigni, ibidem

Il modo in cui l’arte tratta le questioni ecclesiastiche è molto spesso ben più interessante del modo in cui le tratta la Chiesa. Per esempio, la versione dell’aldilà che ci fornisce Dante nella Divina Commedia è molto più interessante di qualsiasi cosa possiamo trovare nel Nuovo Testamento, per non parlare di sant’Agostino o degli altri Padri della Chiesa.
Iosif Brodskij, intervista, 1989

I rustici credono che il genio sia una persona ammodo. Pigliamo il genio più limpido: pigliamo Dante. È fosco ed è losco. Un artista può essere pieno di debolezze; può contraddire oggi quello che affermava ieri: non deve dominare nervi e passioni. Egli vive di queste contraddizioni e miserie.
Anselmo Bucci, Il pittore volante, 1930

Vi sono versi che fanno piangere. Come quando torna in mente un tic, un'inflessione di voce d'una persona cara e perduta. Tale effetto mi fa una terzina di Dante: "Così la neve al sol si dissigilla ...".
Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987

Fantasie telluriche di Dante: il cataclisma che si porta via Buonconte; i monti Tambura e Pietrapana immaginati a precipizio sulla crosta di Cocito, la Capraia e la Gorgona a far da siepe omicida sull’Arno... Presunzione sua, bellissima, di farsi padrone e domino dei quattro elementi; come, altrove, regista di miracoli e metamorfosi.
Gesualdo Bufalino, Bluff di parole, 1994

Senza Dante, l'Italia non sarebbe giudicata dagli stranieri un paese di grande letteratura.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001

[Dante] è la grancassa del cattolicesimo, è un poeta funzionale, bravino ma interessato a compiacere, insomma, spera di essere ben presto a busta paga per i servigi resi. È critico ma solo quel tantino che fa birichino e niente più, in effetti è ligio e monolitico. In altre parole, insegna a piegare il capo e a inginocchiarsi. Tutto in lui è funzionale al potere.
Aldo Busi, su  lettera43, 2013

Dante non è riuscito a immaginare un girone d’inferno come la nostra città.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010

Per parlare di gente volgare devi essere volgare oppure, come Dante, mandarla all'inferno.
Pasquale Cacchio, ibidem

Ora sarebbe il momento, Dante, per un esatto Giudizio Universale.
Elias Canetti, La provincia dell'uomo, 1973

L'impresa di Dante mi appare sempre più immane. Chi potrebbe emularlo e convocare i nomi della nostra epoca e radunarli per un giudizio paragonabile a quello che è il suo poema? La cosa più difficile che un uomo riesca a fare oggi è giudicare se stesso; e com'è orgoglioso, poi, se ci riesce davvero! Non c'è più nessuno che abbia l'integrità e la fede del giudice.
Elias Canetti, La rapidità dello spirito, 1994

L'inferno di Dante è in realtà un paradiso di bellezza.
Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009

L’Italia ha questo di straordinario, rispetto alle altre nazioni. Non è nata dalla politica o dalla guerra. Non da un matrimonio dinastico, non da un trattato diplomatico. È nata dalla cultura e dalla bellezza. Dai libri e dagli affreschi. È nata da Dante e dai grandi scrittori venuti dopo di lui.
Aldo Cazzullo, A riveder le Stelle, 2020

L’Inferno − esatto quanto un verbale. Il Purgatorio − falso come ogni allusione al Cielo. Il Paradiso − sfoggio di invenzioni e di insulsaggini,,. La Trilogia di Dante è la maggiore riabilitazione del Diavolo che un cristiano abbia intrapreso.
Emil Cioran, Sillogismi dell'amarezza, 1952

Dante e Meister Eckhart, le due menti più profonde e più appassionate del Medioevo.
Emil Cioran, Quaderni, 1957/72 (postumo 1997)

Péguy avrebbe detto che Dante ha visitato l’inferno «da turista». - È vero.
Emil Cioran, ibidem

Gli innegabili vantaggi spirituali della proscrizione. Che cosa sarebbe stato Dante se non fosse stato cacciato da Firenze?
Emil Cioran, ibidem

È indiscutibile che il Poema è tutto un grande sforzo di Dante per salire a Dio attraverso la scienza e la rettitudine, tutto un magistero per condurre a salvezza l'umanità intera, tutto un fuoco di purificazione dagli abissi all'empireo.
Mariano Cordovani, Scritti vari, XX sec.

Dante Alighieri che sorresse il mondo | in suo pugno ed i fonti | dell'universa vita ebbe in suo cuore.
Gabriele D'Annunzio, Per la morte di Giuseppe Verdi, 1904

Dante alla porta di Paolo e Francesca | spia chi fa meglio di lui: | lì dietro si racconta un amore normale | ma lui saprà poi renderlo tanto geniale. | E il viaggio all'inferno ora fallo da solo | con l'ultima invidia lasciata là sotto un lenzuolo.
Fabrizio De André, Al ballo mascherato, 1973

Le donne che s'incontrano all'Inferno sono tutte più belle di quelle che s'incontrano in Paradiso. Questo lo dice anche Dante Alighieri.
Luciano De Crescenzo, I pensieri di Bellavista, 2005

Dante, come ogni altro grand'uomo, era pieno di sé – chè senza intima fiducia a nulla di sommo si arriva – e non solo tradisce questo in molte frasi della sua Divina Comedia, ma lo confessa francamente nel C. XIII del Purgatorio (dal v. 133 al 138) dove dice che non ha tanto paura di passare un po' di tempo nel luogo degli invidiosi, quanto in quello de' superbi.
Carlo Dossi, Note azzurre, 1870/1907 (postumo 1912/64)

Amar Dante è impossibile; si venera, si teme troppo.
Carlo Dossi, ibidem

Più che commedia divina l'opera di Dante si potrebbe chiamare la Satira divina.
Carlo Dossi, ibidem

Tutti parlano di Dante e pochi l'hanno letto da cima a fondo. Di Dante non si citano che quei 10 o 12 brani triti e ritriti nelle scuole: il resto lo si reputa seccaggine.
Carlo Dossi, ibidem

Dante è sommo, è eterno - dove tutti lo comprendono e lo sentono. È già morto e sotterrato dove la fa da teologo. Teologia è tutt'altro che poesia.
Carlo Dossi, ibidem

Gli uomini sono spaventati dai fantasmi, dagli infiniti generi di fantasmi, generi, specie e sotto specie delle apparizioni che essi solo in parte sanno riconoscere, dai fantasmi che traversano le loro vie, i loro giorni, le loro notti, o che li seguono oscuramente. Ma Dante, recatosi nei regni dei trapassati (e nessuno sa come questo esploratore sia poi tornato, e forse in realtà non è mai tornato), poté constatare con stupore quanto i fantasmi e le ombre, le ombre senza ombra, fossero spaventati da un uomo vivo e dalla sua ombra, cioè dalla sua opacità rispetto alle loro tenebre, al loro sole. La nostra vita "reale" è in realtà una mancanza di trasparenza.
Andrea Emo, Quaderni, 1927-1981 (postumo 2006)

L’amor che muove il sole e l’altre stelle. Ecco un verso di Dante che vede oltre il telescopio di Galileo. Quando la Scienza avrà messo tutto in ordine, toccherà ai poeti mischiare daccapo le carte.
Ennio Flaiano, Autobiografia del blu di Prussia, 1974 (postumo)

L'inferno di Dante è pieno di italiani che rompono i coglioni agli altri
Ennio Flaiano, Frasario essenziale, 1959/72 (postumo, 1986)

Che Dante non amasse l'Italia, chi vorrà dirlo? Anch'ei fu costretto, come qualunque altro l'ha mai veracemente amata, o mai l'amerà, a flagellarla a sangue, e mostrarle tutta la sua nudità, sì che ne senta vergogna.
Ugo Foscolo, Opere, XIX sec.

Altissimo | Signor del sommo canto.
Ugo Foscolo, ibidem

Shakespeare non dovette fare tanti sforzi per essere Shakespeare, né Goethe per essere Goethe, né Dante per essere Dante. La qual cosa è piuttosto avvilente.
Joan Fuster, Giudizi finali, 1960/68

Non sono mai riuscito a comprendere che interesse si trovava in quei poemi: l'Inferno mi pareva repellente, il Purgatorio ambiguo e il Paradiso noioso.
Johann Wolfgang Goethe, Viaggio in Italia, 1817

Dante è tal poeta che non sarà mai popolare, né potrà mai destare entusiasmo nelle masse. La natura schiva del suo ingegno lo apparta, lo segrega, e se lo rende più caro a chi s'interna nelle latebre del suo carattere, fa sì però che pel volgo rimanga sempre un libro chiuso con sette suggelli.
Vittorio Imbriani, Opere, XIX sec.

Sfuggire a Dante è impossibile, come sfuggire alla propria coscienza.
Ismail Kadare [1]

Sono d’accordo con Dante, che i luoghi più caldi dell’inferno sono riservati a coloro che, in un periodo crisi morale, mantengono la loro neutralità.
Martin Luther King [1]

Dante sembra il poeta della nostra epoca.
Alphonse de Lamartine, Discorso all'Accademia di Francia, 1840

Con molto rispetto Dante Alighieri, nella sua Commedia, chiama suo maestro Virgilio; eppure se n’è servito così male, come nota il signor Meinhard. È una chiara prova che già allora si lodavano gli antichi senza sapere perché. Lodarli e fare altre cose: questo rispetto verso poeti che non si conoscono e che nondimeno si vogliono eguagliare è la fonte dei nostri cattivi scritti.
Georg Lichtenberg, Aforismi, 1766/99 (postumo 1902/08)

Una coppa di vino, un chicco di droga, un sorriso di donna non desteranno nulla che non sia già dentro di noi. Un verso di Dante o un tema di Beethoven non accenderanno un solo sentimento che non sia già dentro.
Mattia Limoncelli, Un mondo in frantumi, 1936

La civiltà italiana si può misurare alla stregua della varia fortuna di Dante, come direbbe il Carducci, ossia del culto di Dante rivelato principalmente dalle edizioni e dalle illustrazioni del suo poema.
Carlo Lozzi, Cecco d'Ascoli e la musa popolare, 1904

Dopo Omero nessun poeta, per mio giudicio, può alzarsi a competere con l'Alighieri, salvo William Shakespeare, gloria massima dell'Inghilterra.
Terenzio Mamiani, Prose letterarie, XIX sec.

Dante è un enigmatico, e almeno una volta accettiamolo per quel che è. Ha i suoi motivi per non farsi capire subito, e qualche volta per essere assolutamente impenetrabile. È una corsa stremante tra luci e tenebre, stelle, lune, soli, misteriosi frammenti di edifici regali e sacri, con mutile, occulte scritte. Il percorso è talora nitido, geometrico; talora è paludoso, è uno strisciar tra cunicoli ed antri. Non capire è importante.
Giorgio Manganelli, su Corriere della sera, 1984

Dante fu uno scrittore oscuro. Manzoni è chiaro.
Giorgio Manganelli, Il rumore sottile della prosa, 1994 (postumo)

Ognuno ha la sua droga. La droga di Dante è l'Allegoria.
Marcello Marchesi, Il malloppo, 1971

"Questa sarà luce nuova, sole nuovo, il quale sorgerà dove l'usato tramonterà, e darà luce a coloro che sono in tenebre e in oscurità per l'usato sole che a loro non luce". Così Dante annunciando il volgare.
Arturo Martini, La scultura lingua morta, 1945

Tutta l'opera di Dante ha una «carica» spirituale nuova e potente, che in breve tempo opera un rivolgimento nell'opinione pubblica in Toscana e fuori, e fa d'un balzo assurgere l'italiano al livello di grande lingua, capace di alta poesia e di speculazioni filosofiche.
Bruno Migliorini, Storia della lingua italiana, 1960

Dante, a mio parere, ha commesso un grossolano errore nel porre con una ingenuità da far paura sulla porta del suo inferno quell'iscrizione «fecemi l'eterno amore» - sulla porta del paradiso cristiano e della sua «eterna beatitudine» potrebbe stare in ogni caso a maggior diritto l'iscrizione «fecemi l'eterno odio» - ammesso che una verità possa stare sulla porta di una menzogna!
Friedrich Nietzsche, Genealogia della morale, 1887

Dante: o la iena che fa poesia nelle tombe.
Friedrich Nietzsche, Il crepuscolo degli idoli, 1888

Nel Paradiso di Dante anche i beati hanno la memoria. Come fa, chi ricorda, a essere beato? La piena felicità, prima di tutto, ha da essere smemorata.
Ugo Ojetti, Sessanta, 1937

Conoscere e descrivere la mente di Dante sarà mai possibile? Egli eclissa nella profondità del suo pensiero: volontariamente eclissa.
Giovanni Pascoli, Minerva oscura, 1898

Ci sono voluti due secoli di Provenza e uno di Toscana per sviluppare i mezzi del capolavoro di Dante.
Ezra Pound [1]

Il Dio di Dante è divinità ineffabile, Il Dio di Milton è un essere pignolo con un hobby, Dante è metafisico, mentre Milton è solamente settario.
Ezra Pound [1]

La visione di Dante è reale, perché egli la vide; la poesia di Villon è reale, perché egli la visse.
Ezra Pound [1]

Nel Paradiso, Dante ha forse detto troppo senza dire abbastanza.
Ezra Pound [1]

Che cos'è la gloria di Dante appresso a quella degli spaghetti?
Giuseppe Prezzolini, Maccheroni e C., 1957

Soltanto l'artista universale, il moralista intransigente attirano il lettore moderno, meravigliato che ci sia stato al mondo un carattere così potente.
Giuseppe Prezzolini, Storia tascabile della letteratura italiana, 1976

E Dante, che sviene ogni momento!
Jules Renard, Diario, 1887/1910 (postumo, 1925/27)

Dante pone la Terra al centro dell'universo, l'inferno al centro della Terra, Lucifero al centro dell'inferno. Il diavolo sarebbe, insomma, al centro di tutto.
Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993

Dicendo di avere scritto un «poema sacro», al quale avevano posto mano «e cielo e terra», Dante non fu certamente modesto. In compenso non si potrebbe sostenere in nessun modo che fosse vanitoso, sia perché quelle parole rivestono anche un senso letterale, sia perché il poema fu all'altezza di tanta ambizione. In Dante si trovano la coscienza e l'orgoglio del proprio valore, ma non il compiacimento di sé, tanto evidente in Petrarca, poeta meno grande, anche se più perfetto, già segnato dalle debolezze e dai vizi dell'uomo moderno.
Mario Andrea Rigoni, Vanità, 2010

Se Dante avesse impalmato Beatrice, la Divina Commedia l’avrebbe scritta partendo dal paradiso.
Guido Rojetti, L'amore è un terno (che ti lascia) secco, 2014

Se Dante avesse sposato Beatrice, e Petrarca avesse sposato Laura, la letteratura italiana sarebbe ancora celibe e senza figli.
Guido Rojetti, ibidem

Dante, pur essendo, come poeta, un grande innovatore, fu, come pensatore, alquanto indietro sui tempi.
Bertrand Russell, Storia della filosofia occidentale, 1945

Il pensiero di Dante è interessante, non solo per sé, ma perché è il pensiero d'un laico; ma non ebbe ripercussioni, ed era inoltre disperatamente fuori moda.
Bertrand Russell, ibidem

Solo là dove il bambino e l'uomo coesistono, in forme il più possibile estreme, nella stessa persona, nasce – molte altre circostanze aiutando – il miracolo: nasce Dante. Dante è un piccolo bambino, continuamente stupito di quello che avviene a un uomo grandissimo; sono veramente «due in uno».
Umberto Saba, Scorciatoie e raccontini, 1946

Condizione per far grandi cose, mirare oltre. Dante si sarebbe addossato la soma della Commedia se avesse creduto che tutto quel che facciamo è fine a sé?
Camillo Sbarbaro, Fuochi fatui, 1956/67

Da dove altro Dante ha ricavato la materia per il suo Inferno, se non da questo nostro mondo reale? tuttavia è riuscito un inferno molto ben strutturato. Al contrario, allorché pervenne al compito di descrivere il cielo e le sue gioie, si trovò davanti ad una difficoltà insormontabile, appunto perché il nostro mondo non offre assolutamente materiali per qualcosa di simile.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819

Non solo non aveva mai letto Dante, né Manzoni, ma neppure se ne vantava.
Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza, 2010

In Italia, Dante e Manzoni sono una sorta di condanna letteraria delle persone colte, le quali, dopo averli forzatamente studiati a scuola, vengono fatte sentire in dovere non soltanto di (ri)leggerli in età adulta, ma anche di farseli piacere e di confermarne pubblicamente lo straordinario valore, pena il pubblico ludibrio. Noi semignoranti, invece, possiamo continuare tranquillamente a ignorarli, ringraziando comunque la “divina provvidenza” di averci dato autori meno aulici, ma più che sufficienti per appagare le nostre modeste esigenze letterarie.
Giovanni Soriano, L'inconveniente umano, 2022

“Riguardo alla Divina Commedia, non sono mai riuscito a capire come ci si possa interessare a poemi di questo genere. Trovo l’Inferno assolutamente ripugnante, il Purgatorio ambiguo e il Paradiso noioso...”. Per poter esprimere simili giudizi su opere ritenute intoccabili senza essere giudicati presuntuosi e ignoranti bisogna essere qualcuno; per fortuna c’è stato Goethe che ha detto chiaramente ciò che per noialtre nullità sarebbe inammissibile dire.
Giovanni Soriano, ibidem

Legger Dante è un dovere; rileggerlo è bisogno: sentirlo è presagio di grandezza.
Niccolò Tommaseo, Commedia di Dante Allighieri, 1854

Dante [...], l'Omero del medioevo.
Abel-François Villemain, Essai sur le génie de Pindare et sur la poésie lyrique, 1859

Dante [...], Proteo del medioevo che riveste tutte le forme del mondo civilizzato e del mondo barbaro.
Abel-François Villemain, ibidem

Né in Eschilo né in Dante, severi maestri di dolcezza, né in Shakespeare, il più puramente umano di tutti i grandi artisti, né in tutta la mitologia e le leggende celtiche – dove la bellezza del mondo viene mostrata attraverso un velo di lacrime e la vita dell’uomo non è nulla di più della vita di un fiore – c’è qualcosa che in pura, semplice commistione e fusione di pathos e sublime effetto tragico si possa dire eguagli o soltanto si avvicini all'ultimo atto della passione di Cristo.
Oscar Wilde, De Profundis, 1897 (postumo, 1962)

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche: Citazioni di Dante Alighieri

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