Raccolta di aforismi e proverbi sull'asino, chiamato anche somaro o ciuco, e il mulo. Il mulo è un ibrido sterile che deriva dall'incrocio tra l’asino e la cavalla. L'ibrido derivato dall'incrocio contrario, cioè da un cavallo e un'asina, si chiama bardotto.
Per chi fosse interessato, ecco un'interessante spiegazione dell'etologo Danilo Mainardi di come avviene l'incrocio tra i cavalli e le asine: "Il mulo è il frutto di un'operazione umana, lui, perché è figlio di due specie e le specie sono, nella natura, riproduttivamente isolate. Ma se l'uomo ha in mente una cosa, la fa, e così ha fabbricato quest'essere sintetico, pieno di qualità intermedie o emergenti, e di norma sterile. Un vicolo cieco, dunque, un essere fine a se stesso. Una difficoltà, per la fabbrica dei muli, sta nel fatto che l'attrazione sessuale d'una specie per un'altra, di solito, è scarsa. Ciò, badate, è funzionale in natura, perché chi sperpera i suoi geni gettandoli, appunto, in un vicolo cieco, cioè chi produce prole sterile, non ha avvenire, in senso evolutivo. L'uomo, però, ha trovato vari machiavelli per scavalcare la barriera, e il più interessante è quello che spesso viene usato per preparare, fin dalla nascita o quasi, il cavallo maschio destinato ad accoppiarsi con le asine e a produrre il reciproco dei muli: il bardotto. Al cavallo, decisamente, le asine non piacciono. Ma che succede se un puledrino viene allevato in mezzo a una compagnia di asine donzelle? Succede che i suoi gusti cambiano, perché il cavallo la sua cavallinità non ce l'ha scritta dentro. Gli occorre una precoce esperienza, gli occorre specchiarsi nei suoi simili per sapere chi è, per impostare le proprie preferenze, sociali e sessuali. E' ciò che si chiama l'imprinting: una precoce, irreversibile impregnazione. Un conio. Il nostro puledro adottato da un'asina, cresciuto tra quelle bigie dalle lunghe orecchie che, come dice la poesia, masticano cardi rossi e turchini, lui quelle bigie, quand'è diventato grande, le trova affascinanti, e così la barriera tra le specie è scavalcata. E' sufficiente, infatti, in questo caso, che sia deviata la preferenza del maschio. Le femmine, poveracce, subiscono. [Del cane, del gatto e di altri animali, 1996].
Come osserva Carlo Lapucci: "Il mulo è più forte e resistente del cavallo: serve per lavori pesanti di trasporto. Il mulo ha poche e ben definite caratteristiche che non ne fanno una meraviglia del mondo animale, prendendo piuttosto dall'asino che dal cavallo connotati modesti e doti pratiche. È simbolo dell’ingratitudine: è scontroso e non risponde alle sollecitazioni del mulattiere e sferra calci anche a chi gli porge cibo. È considerato ostinato ostinato e più testardo dell’asino. Ha infatti le impuntature del somaro con il temperamento e la forza del cavallo". [Dizionario dei proverbi italiani, 2007].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sull'asino, il cavallo, la zebra e il cammello. [I link sono in fondo alla pagina].
Mulo. Un ripensamento della Creazione.
Per chi fosse interessato, ecco un'interessante spiegazione dell'etologo Danilo Mainardi di come avviene l'incrocio tra i cavalli e le asine: "Il mulo è il frutto di un'operazione umana, lui, perché è figlio di due specie e le specie sono, nella natura, riproduttivamente isolate. Ma se l'uomo ha in mente una cosa, la fa, e così ha fabbricato quest'essere sintetico, pieno di qualità intermedie o emergenti, e di norma sterile. Un vicolo cieco, dunque, un essere fine a se stesso. Una difficoltà, per la fabbrica dei muli, sta nel fatto che l'attrazione sessuale d'una specie per un'altra, di solito, è scarsa. Ciò, badate, è funzionale in natura, perché chi sperpera i suoi geni gettandoli, appunto, in un vicolo cieco, cioè chi produce prole sterile, non ha avvenire, in senso evolutivo. L'uomo, però, ha trovato vari machiavelli per scavalcare la barriera, e il più interessante è quello che spesso viene usato per preparare, fin dalla nascita o quasi, il cavallo maschio destinato ad accoppiarsi con le asine e a produrre il reciproco dei muli: il bardotto. Al cavallo, decisamente, le asine non piacciono. Ma che succede se un puledrino viene allevato in mezzo a una compagnia di asine donzelle? Succede che i suoi gusti cambiano, perché il cavallo la sua cavallinità non ce l'ha scritta dentro. Gli occorre una precoce esperienza, gli occorre specchiarsi nei suoi simili per sapere chi è, per impostare le proprie preferenze, sociali e sessuali. E' ciò che si chiama l'imprinting: una precoce, irreversibile impregnazione. Un conio. Il nostro puledro adottato da un'asina, cresciuto tra quelle bigie dalle lunghe orecchie che, come dice la poesia, masticano cardi rossi e turchini, lui quelle bigie, quand'è diventato grande, le trova affascinanti, e così la barriera tra le specie è scavalcata. E' sufficiente, infatti, in questo caso, che sia deviata la preferenza del maschio. Le femmine, poveracce, subiscono. [Del cane, del gatto e di altri animali, 1996].
Come osserva Carlo Lapucci: "Il mulo è più forte e resistente del cavallo: serve per lavori pesanti di trasporto. Il mulo ha poche e ben definite caratteristiche che non ne fanno una meraviglia del mondo animale, prendendo piuttosto dall'asino che dal cavallo connotati modesti e doti pratiche. È simbolo dell’ingratitudine: è scontroso e non risponde alle sollecitazioni del mulattiere e sferra calci anche a chi gli porge cibo. È considerato ostinato ostinato e più testardo dell’asino. Ha infatti le impuntature del somaro con il temperamento e la forza del cavallo". [Dizionario dei proverbi italiani, 2007].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sull'asino, il cavallo, la zebra e il cammello. [I link sono in fondo alla pagina].
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| Un mulo lavorerà per te volentieri e con pazienza per dieci anni, per il privilegio di prenderti a calci una sola volta. (William Faulkner) |
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911
Ostinato. Chi si dimostra refrattario alla verità, nonostante la nobiltà e l'impegno delle nostre argomentazioni. L'emblema popolare dell'ostinazione è il mulo, animale peraltro intelligentissimo.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911
La società è un mulo, non un'automobile... Se la si spinge troppo, scalcia e disarciona chi la cavalca.
Arthur Bloch, Legge di Issawi sul progresso, La legge di Murphy, 1977
Eccellenti sono i muli ben addestrati e i nobili cavalli di Sindhu e i grandi elefanti di Kunjara. Ma ancora più eccellente è colui che ha domato se stesso.
Siddhārtha Gautama Buddha, Dhammapada (Versi della Legge), V sec. a.e.c.
Il mulo è un cavallo degenerato o un asino ingentilito?
Valeriu Butulescu, Aforismi, 2002
Se vuoi vincere non hai alternative: lavora come un mulo, combatti come un leone e quando cadi rialzati come un guerriero.
Carmine Colella, Aforismi, 2013
La mente ha qualche affinità con il mulo: può assoggettarsi ad enormi fatiche come pure impuntarsi anche a dispetto di succulenti carote.
Liomax D'Arrigo, Pensierini, 2014
Il cuore è un mulo! Quando si intestardisce… non c’è carota che tenga!
Liomax D'Arrigo, ibidem
Il mulo comune, tanto noto per la sua lunga vita e per il suo vigore, e tuttavia sterile, dimostra quanta poca relazione vi sia negli ibridi tra la minore fecondità e la vitalità.
Charles Darwin, L'origine dell'uomo e la selezione sessuale, 1871
I mulattieri del sud America dicono: «Non vi darò la mula che ha il passo più dolce, ma la mas racional, quella che ragiona meglio».
Charles Darwin, ibidem
Dio mi ha dato la cocciutaggine di un mulo e il fiuto di un buon segugio.
Albert Einstein [1]
Fate molto male a ridere. Al mio mulo non piace la gente che ride. Ha subito l'impressione che si rida di lui. Ma se mi promettete di chiedergli scusa, con un paio di calci in bocca ve la caverete.
Clinton Eastwood, in Sergio Leone, Per un pugno di dollari, 1964
Un mulo lavorerà per te volentieri e con pazienza per dieci anni, per il privilegio di prenderti a calci una sola volta.
[A mule will labor ten years willingly and patiently for you, for the privilege of kicking you once].
William Faulkner [1]
L'estremista è come un mulo: cammina solo sui margini della strada, o all'estrema destra o all'estrema sinistra, mai al centro.
Raffaello Franchini, 99 aforismi, 1976
Oggi, le distanze medie che si percorrono in automobile sono: una tonnellata, il peso dell'auto, per portare cento chili, il proprietario, la velocità media è dodici chilometri all'ora, un viaggio medio è cinque chilometri. Portare cento chili a dodici chilometri all'ora per cinque chilometri. Sono le prestazioni del mulo. Identiche.
Beppe Grillo, Tutto il Grillo che conta, 2006
Il male è un mulo, è ostinato e sterile.
[Le mal est un mulet; il est opiniâtre et stérile].
Victor Hugo [1]
Gli uomini sono animali molto strani: un miscuglio del nervosismo di un cavallo, della testardaggine di un mulo e della malizia di un cammello.
Thomas Henry Huxley, Lettere, 1895
Mia madre me lo diceva sempre: il modo migliore per imparare a trattare un uomo è imparare a cavalcare un mulo; la maggior parte delle volte hanno lo stesso cervello. Le altre, il mulo è più intelligente.
Robert Jordan, La grande caccia, 1990
Sta' attento ai muli, reclamano, quando e il caso, i finimenti del destriero, e a volte si appellano al privilegio della stupidità che spetta all'asino.
Stanisław Jerzy Lec, Pensieri spettinati, 1957
Un mulo cadde lungo il sentiero e lo sollevarono per la coda; non altrimenti - mi dissero - possono sollevarsi i muli. Se certi ignoranti avessero almeno una così facile ed opportuna leva! No. Hanno da essere asini lo stesso, senza nemmeno il vantaggio dell'indizio e della facile presa.
Mattia Limoncelli, Un mondo in frantumi, 1936
La proverbiale cocciutaggine di asini e muli non va attribuita a niente di più profondo del loro uso da parte di persone abitualmente insensibili agli animali e indifferenti al loro benessere.
Peter e Jean Medawar, Da Aristotele a zoo: dizionario filosofico di biologia, 1983
Nel mondo dei muli non ci sono regole.
[In the world of mules there are no rules].
Ogden Nash [1]
Possiamo darci delle arie e bardarci con finimenti da cavallo, ma saremo sempre muli sotto pelle e non la daremo a bere a nessuno.
Rossella O'Hara (Vivien Leigh), in Via col vento, 1939
Il nostro amore è là / testardo come un mulo / vivo come il desiderio.
Jacques Prévert [1]
Il mulo e il bardotto nascono sterili, come se la natura volesse tagliar corto con un esperimento che giudica irragionevole.
Michel Tournier [1]
Non c'è nulla da imparare dal secondo calcio di un mulo.
[There is nothing to be learned from the second kick of a mule].
Mark Twain [1]
[Nella stessa casa], suocera e nuora insieme ci stanno proprio come due mule selvagge alla stessa mangiatoia.
Giovanni Verga, Vita dei campi, 1880
Non siate come il cavallo e come il mulo privi d'intelligenza; si piega la loro fierezza con morso e briglie.
Salmi, Antico Testamento, III sec. a.e.c.
Il mulo è un animale che non vanta antenati e non ha speranza di posteri.
[A mule is an animal that has neither pride of ancestry nor hope of posterity].
Anonimo (attribuito a Robert Green Ingersoll e John Garland Pollard)
Il mulo è un cavallo che, avendo interrotto gli studi, è rimasto un po' asino.
Anonimo
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| Il mulo dice sempre che i suoi antenati erano nobili destrieri. (Proverbio) |
- Al mulo per sparar calci basta solo l’occasione.
- Asino e mulo s’intendono a calci.
- Buon mulo, cattiva bestia.
- Chi accarezza la mula buscherà calci.
- Chi fa del bene a un mulo il primo calcio è suo.
- Chi liscia il mulo si piglia calci in culo.
- Chi nasce mulo non diventa mai cavallo.
- Chi nasce mulo tira calci.
- Dal bue dinanzi, dal mulo di dietro e dalla donna, da tutte le parti.
- Il mulo dice sempre che i suoi antenati erano nobili destrieri.
- Mulo buon mulo, ma cattiva bestia.
- Né mulo, né mulino né signore per vicino.
- Nel paese degli asini il mulo è podestà.
- Quando ha mangiato il mulo alla greppia volta il culo.
- Schiena di mulo, corso di barca, buon per chi n'accatta.
- Tra tanti muli, ci può stare un asino.
Note