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Frasi e citazioni sul Turismo e sui Turisti

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul turismo e sui turisti. Il termine "turismo", dal francese tour, cioè "giro", "viaggio", indica il complesso delle attività e dei servizi che organizzano e favoriscono i viaggi per fini di svago, cultura, salute, ecc. Da quando, grazie a una maggior diffusione del benessere economico, il turismo è diventato di massa, è sorta anche l'esigenza di pianificare anche un turismo sostenibile, cioè un tipo di turismo in cui si cerchi, attraverso varie strategie, di armonizzare i grandi flussi turistici con il rispetto dell’ecosistema.

Come introduzione a questa raccolta, riportiamo un'interessante distinzione tra esplorazione, viaggio e turismo fatta dallo storico statunitense Paul Fussell: "Prima del turismo ci furono i viaggi, e prima dei viaggi le esplorazioni. Ciascuna di queste attività può essere ascritta, in modo approssimativo, a una determinata epoca della storia moderna: l’esplorazione appartiene al Rinascimento, il viaggio al periodo borghese, il turismo al periodo proletario. [...] Tutti e tre fanno viaggi, ma l’esploratore ricerca ciò che non è ancora stato scoperto, il viaggiatore ciò che è stato scoperto dalla mente che opera nella storia, e il turista ciò che è stato scoperto dalle compagnie imprenditoriali, e preparato per lui dagli artifici della pubblicità di massa. Il vero viaggiatore è, o almeno era solito essere, a metà fra i due estremi. Se l’esploratore va incontro ai rischi dell’informe e dell’ignoto, il turista si dirige verso la sicurezza del puro e semplice cliché. È fra questi due poli che il viaggiatore si pone come figura intermedia, conservando quanto più è possibile dell’eccitazione dell’imprevisto, collegata all'esplorazione, e saldandosi al piacere di ‘sapere dove si è che appartiene al turismo". [All'estero, 1980].

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla partenza, il viaggio, i viaggiatori, il pellegrinaggio e l'albergo. [I link sono in fondo alla pagina].
Il turismo è un'industria che consiste nel trasportare delle persone
che starebbero  meglio a casa loro, in posti che sarebbero migliori
senza di loro. (Jean Mistler - Foto: Venezia)
Fa bene respirare l'aria satura di profumi campestri, arrampicarsi sui pendii delle colline boscose, sedere sui bordi del ruscello che mormora la sua fresca canzone, sognare sulla spiaggia; ma a condizione di farne l'esperienza personalmente, per proprio conto e non perché sta scritto in qualche guida turistica.
Émile Armand, Iniziazione individualista anarchica, 1923

Il mondo esiste ancora nella sua diversità. Ma questo ha poco a che vedere con il caleidoscopio illusorio del turismo. Forse uno dei nostri compiti più urgenti consiste nell'imparare di nuovo a viaggiare, eventualmente nelle nostre vicinanze, per imparare di nuovo a vedere.
Marc Augé [1]

Il viaggio a Disneyland risulta allora essere turismo al quadrato, la quintessenza del turismo: quel che veniamo a visitare non esiste.
Marc Augé [1]

Niente è più estraneo al travelling puro che il turismo.
Jean Baudrillard, L'America, 1986

In certi Paesi più cresce il turismo organizzato, e peraltro svilito, e più aumenta la diffidenza, e le difficoltà, verso il viaggiatore solitario.
Walter Bonatti, In terre lontane, 1997

L'agriturismo è quel luogo dove si riprendono le scomodità del passato per offrirle a pagamento.
Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009

Nel turismo non esistono né la vita né la morte, né la felicità, né il dolore: c'è soltanto il turismo, che non è la presenza di qualcosa, ma la privazione, a pagamento, di tutto.
Guido Ceronetti, Viaggio in Italia, 1983 

L'inferno turistico è tra i peggiori perché ti senti sepolto, impiramidato nella stupidità, e hai paura di essere dimenticato là sotto, che nessuno venga a tirartene fuori.
Guido Ceronetti, Viaggio in Italia, 1983

Il Medioevo si purgava (e si salvava anche, forse) mediante il pellegrinaggio. Anche il nomadismo hippy è stato uno sfogo di purgazione per lo più nella mitezza apparente di un’India riscoperta. Ma tutto questo gran viaggiare turistico, le grandi vacanze dal lavoro che si accaniscono a congiungere oceani e continenti, hanno un senso?
Guido Ceronetti, Insetti senza frontiere, 2009

L'idea che vivere la vita significhi andare da un posto all'altro e fare una gran varietà di cose ovvie è un'illusione naturale per menti annoiate.
Charles Horton Cooley [1]

Le routine del turismo sono ancora più monotone di quelle della vita quotidiana.
[The routines of tourism are even more monotonous than those of daily life].
Mason Cooley, City Aphorisms, 1980/94

La religione non è nata dall'esigenza di assicurare solidarietà sociale, come le cattedrali non sono state edificate per incentivare il turismo. 
Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, 1977/92

Sottoprodotto della circolazione delle merci, la circolazione umana considerata come un consumo, il turismo, si riduce fondamentalmente alla facoltà di andare a vedere ciò che è diventato banale.
[Tourism, human circulation considered as consumption is fundamentally nothing more than the leisure of going to see what has become banal].
Guy Debord, La società dello spettacolo, 1967

Il turismo è la marcia della stupidità.
[Tourism is the march of stupidity].
Don DeLillo [1]

Fare turismo è viaggiare molto lontano in cerca del desiderio di tornare a casa.
Georges Elgozy [1]

Il turismo è la parodia della mobilitazione generale.
Hans Enzensberger, citato su Corr. della Sera, 1973

Il turismo, ideato per liberare i suoi seguaci dalla società, prese la società in viaggio con sé. Da allora sulla faccia dei compagni di viaggio, si poté leggere ciò che si voleva dimenticare.
Hans Enzensberger [1]

La noia e la malinconia aspettano dovunque si vada per divertimento, per cambiare. Solo il luogo dove viviamo non ci fa pensare alla morte, al fallimento, alla vecchiaia. Turismo, triste invenzione. Non c’è salute fuori della propria grotta. Stare fermi.
Ennio Flaiano, Diario degli errori, 1976 (postumo)

L'ingenuo visitatore [...] mette la sua firma nell'album all'ingresso, versa i suoi bravi centesimi di mancia e se ne va felice e beato: ha provato delle emozioni, ha dei ricordi da raccontare.
Gustave Flaubert, Attraverso i campi e lungo i greti, 1886

Prima dello sviluppo del turismo, il viaggio era concepito come studio e i suoi frutti erano considerati l'ornamento della mente e la formazione del giudizio.
[Before the development of tourism, travel was conceived to be like study, and it's fruits were considered to be the adornment of the mind and the formation of the judgment].
Paul Fussell, All'estero, 1980

Il turismo richiede che tu veda cose convenzionali e che tu le veda in modo convenzionale.
[Tourism requires that you see conventional things, and that you see them in a conventional way].
Paul Fussell, All'estero, 1980

Non c'è niente come lo sviluppo turistico che falsifichi la natura.
Fausto Gianfranceschi, Aforismi del dissenso, 2012

Il turismo mi sembra una moderna forma di peste, si abbatte su un luogo e attacca indiscriminatamente qualunque forma di vita.
Eugène Green, La battaglia di Roncisvalle, 2009

Camminare è una virtù, il turismo è un peccato mortale.
Werner Herzog, citato in Bruce Chatwin, Che ci faccio qui?,1989

Anche se oggi è di moda distinguere tra turista e viaggiatore, forse la vera differenza è tra chi lascia le proprie idee a casa e chi no. Tra quelli che non le lasciano a casa, il turista è semplicemente qualcuno che si lamenta: "Qui niente è come a casa"; mentre il viaggiatore è uno che borbotta: "Qui tutto è come al Cairo, o a Cuzco o a Kathmandu". È praticamente la stessa cosa.
Pico Iyer [1]

Indubbiamente iscritti nell'animo dell'uomo, il desiderio di viaggiare e il gusto dell'avventura sono una fonte di arricchimento che non si deve estinguere, ma la legittima curiosità e la scoperta culturale sono state trasformate dall'industria turistica in un consumo mercificato distruttore dell'ambiente, della cultura e del tessuto sociale dei paesi "obiettivo".
Serge Latouche, Breve trattato sulla decrescita serena, 2007

I tropici non sono tanto esotici quanto fuori moda.
Claude Lévi-Strauss, Tristi tropici, 1955

La Storia è un mattatoio e in ogni giro turistico o viaggio d'istruzione sui luoghi ricchi di storia c'è la pacchiana e crudele volgarità di chi gode la sofferenza altrui come uno spettacolo.
Claudio Magris, L'infinito viaggiare, 2005

Non mi lamento del fatto che le avventure oggi vengano considerate al pari di una scarica di adrenalina, l’arrampicata, lo sport e l’alpinismo d’alta quota diventino turismo, e anche l’Everest sia ormai mercificato. Lo si può prenotare per una bella vacanza. Animazione, assicurazione, ossigeno in vetta, è tutto compreso. Una cosa però è certa: senza responsabilità individuale e senza esporsi in prima persona, nemmeno a quelle quote è possibile fare esperienze che vadano al di là degli schemi di comportamento che si apprendono già in tenera età.
Reinhold Messner, La mia vita al limite, 2006

Se di un posto rifiuti il ​​cibo, ignori le abitudini, temi la religione ed eviti le persone, è meglio che resti a casa.
James A. Michener [1]

Il turismo è un'industria che consiste nel trasportare delle persone che starebbero meglio a casa loro, in posti che sarebbero migliori senza di loro.
[Le tourisme est l'industrie qui consiste à transporter des gens qui seraient mieux chez eux, dans des endroits qui seraient mieux sans eux].
Jean Mistler, Faubourg Antoine, 1982

Oggi la stazione ferroviaria è diventata una specie di bevanda alcolica, e il turismo uno stupefacente.
Paul Morand, Il viaggio, 1927

Il turismo, fenomeno femminile (o di maschi infemminiti): evasione, ma soprattutto divagazione e dispersione, il diffondere i propri interessi (anziché concentrarli) e quindi il ridursi a non averne di effettivi. Uno stimolo tattilo-motorio, capace di produrre un torpore o uno stordimento che si prolunga anche dopo cessata l’occasione. Un’altra maniera, forse, di «alienarsi», di spossessarsi.
Guido Morselli, Diario, 1938/73 (postumo 1988)

Il turismo è una forma di vagabondaggio, senza scopo.
Guido Morselli, ibidem

Per molti paesi arretrati, fra cui l’Italia, il turismo (altrui) non solo è la principale fonte di guadagno, ma è causa di progresso culturale.
Guido Morselli, ibidem

Il turismo ha almeno tre motivi, spesso concomitanti. 1. La vanità: fare sapere alla gente che si possiedono i mezzi, i quattrini anzitutto, ma anche l’indipendenza, la disponibilità, per trasferirsi di centinaia o migliaia di chilometri. 2. Quella che chiamerei irrequietudine motoria, secondo me un chiaro sintomo neuro-patologico. (Sentirsi a proprio agio soltanto come si abbia, sotto il sedere, il dondolio di un sedile di auto o di treno, la vibrazione di una poltroncina d’aereo). 3. La «superficialità», simile alla boulimie musicate di cui parla Proust: congenita incapacità di assorbire e assimilarsi gli aspetti anche attraenti di un luogo, paesaggio, panorama, ambiente fisico o umano o artistico, incapacità che a sua volta proviene da una innata impotenza a approfondire le proprie impressioni immediate (per es., a passare dall'epidermica e vuota esclamazione «che belle montagne, che bel cielo», allo stadio della contemplazione di quelle montagne, di quel cielo. Tale impotenza si esprime nel discorso tipico: Queste montagne questo cielo sono belli, però ormai li ho visti, voglio dell’altro; se restassi qui, sarebbero monotoni, mi annoierei).
Guido Morselli, Diario, 1938/73 (postumo 1988)

Il problema del turismo è che la realtà di un luogo è molto diversa dalla sua mitologia.
Martin Parr [1]

Nessuno spostamento a centocinquanta chilometri l’ora ci renderà di un solo briciolo più forti, più felici o più saggi. Nel mondo sono sempre esistite più cose di quante gli uomini riuscissero a vedere, per quanto lentamente essi camminassero, e certo non le vedranno meglio andando più veloci. A contare realmente sono la vista e il pensiero, non la velocità.
John Ruskin, XIX sec. [1]

Il turismo è l'arte della delusione.
[Sightseeing is the art of disappointment].
Robert Louis Stevenson, Gli accampati di Silverado, 1883

Il turismo è consumare energia in un viaggio di diecimila chilometri per lamentarsi che le cose non funzionano come a casa propria.
Sylvain Tesson, Aforismi sotto la luna e altri pensieri selvaggi, 2008

La miglior guida turistica è il libretto degli assegni.
Georg Thomalla [1]

Il turismo è la realizzazione compiuta di un universo della disperazione.
Chantal Thomas, Come difendere la propria libertà, 1998

Visitare bene un paese equivale a cercare di conoscerlo e, fino a un certo punto, a farlo proprio nel suo presente e nel suo passato, a tentare di vedere infine ciò che significa per coloro che ci vivono. Pochissimi fanno tale sforzo.
Marguerite Yourcenar, Il giro della prigione, 1991

Il turismo seleziona il mondo.
Marguerite Yourcenar, ibidem
Turisti: il lato spiacevole di ogni località turistica. (Giovanni Soriano)
Beato il turista che ha visto tutto prima dell'arrivo dei turisti.
Bernard Arcand [1]

Olimpico. Relativo a un monte della Tessaglia, un tempo abitato dagli Dei, ora deposito di giornali ingialliti, bottiglie di birra, scatole rotte di sardine, a testimonianza della presenza del turista e del suo buon appetito.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911

Il viaggiatore lavora per ottenere qualcosa; il turista cerca il piacere. Il viaggiatore è attivo; va strenuamente in cerca di gente, avventure, esperienze. Il turista è passivo; aspetta che le cose interessanti gli accadano.
Daniel J. Boorstin, The Image, 1962

Non si considerava un turista, bensì un viaggiatore. E in parte la differenza sta nel tempo, spiegava. Laddove, in capo a qualche settimana o mese, il turista si affretta a far ritorno a casa, il viaggiatore, che dal canto suo non appartiene né a un luogo né all'altro, si sposta più lentamente, per periodi di anni, da un punto all'altro della terra.
Paul Bowles, Tè nel deserto, 1949

Nella vita d'un turista che va un po' lontano, credo che a un certo punto sorge per forza la domanda: "Ma cosa sono venuto qui a fare?" Domanda che mette in moto il gran cinema delle giustificazioni con se stessi, per non dirsi sul serio: "Sono qui a non far niente".
Gianni Celati, Avventure in Africa, 2000

I turisti sono ombre.
Guido Ceronetti, Viaggio in Italia, 1983

Il viaggiatore vede quello che vede, il turista vede quello che è venuto a vedere.
[The traveler sees what he sees, the tourist sees what he has come to see].
Gilbert Keith Chesterton, Autobiografia, 1936

In quattro giorni quasi cento chilometri a piedi. Sensazione di vita vera, di realtà, di qualcosa che non esiste più. Ormai si può viaggiare solo in inverno, stagione in cui si incontra di meno la faccia orrenda del turista. Villaggi deserti, strade vuote, quale felicità!
Emil Cioran, Quaderni, 1957/72 (postumo 1997)

Senza nemmeno guardare | si fermano appena un secondo | per fotografare. | È gente abituata a viaggiare, | gente che sa viaggiare, | di notte noleggiano baci sul lungomare... musica. | Portano aliquote in testa, | nuvole passeggere, | ritardi e partenze e posta da scaricare, | qualsiasi problema per quanto importante | lo risolveremo al ritorno, | per oggi c'è un altro paese, c'è un altro giorno.
Dalla De Gregori, Gran turismo, 2010

Il turista medio desidera andare in posti dove non ci sono turisti.
[The average tourist wants to go to places where there are no tourists].
Sam Ewing [1]

Il culto moderno che fa di ogni turista un fotografo preoccupato di raccogliere testimonianze della sua stessa vita, per avere la certezza di aver vissuto.
Ennio Flaiano, citato in Beppe Severgnini, Italiani con valigia, 1993

I turisti sono andati in vacanza, mentre i viaggiatori hanno fatto qualcos'altro. Hanno viaggiato.
Alex Garland, La spiaggia, 1996

Un personaggio mitico dei tempi nuovi: il turista. Niente è bello e interessante se non attira il turista. Formare il turista, controllare il turista, indirizzare il turista, è una scienza segreta e spietata. Se Michelangelo, Caravaggio, Bernini, Borromini e tutti i grandi artisti avessero saputo che il destinatario delle loro opere sarebbe stato il turista, forse avrebbero desistito. Se il turista scomparisse l'economia mondiale si incepperebbe. Il turista è sacro, per lui si celebrano nuovi culti e nuovi riti.
Fausto Gianfranceschi, Aforismi del dissenso, 2012

Il «seduttore» che si gloria di iniziare le donne ai misteri dell'amore: il turista che arriva alla stazione e si offre di mostrare alla guida turistica le bellezze della città.
Karl Kraus, Detti e contraddetti, 1909

Interminabili file di turisti davanti ai musei. Commovente tanto amore per la cultura! Ma forse è da ammirare come vengono incanalati, organizzati i consumi, come trionfa la gregalità. Comunque, non è un male: il gregge potrebbe essere anche più ignorante.
Antonio La Penna, Aforismi e autoschediasmi, 2005

Chiunque abbia bisogno di più di una valigia è un turista, non un viaggiatore.
Ira Levin, Rosemary's Baby, 1967

La volgarità di quei turisti i quali vorrebbero luoghi incontaminati e credono che solo gli altri li contaminino.
Claudio Magris, Danubio, 1986

I paesi totalitari sono attanagliati tra l’orrore dei turisti, che arrecano l’atmosfera dell’esterno, e la sete della loro valuta.
Paul Morand, Il viaggio, 1927

Questo pomeriggio c’è stata una rapina. Hanno rapinato una corriera di turisti giapponesi. Ma, grazie a Dio, sono disponibili oltre due milioni di fotografie dei rapinatori.
Jan Murray [1]

Il turista è una persona che viaggia mille miglia per farsi una foto accanto alla sua macchina.
Bob Phillips [1]

La differenza tra un viaggiatore e un turista è che un turista fin dal primo giorno di viaggio sente nostalgia di casa.
Sergio Ramazzotti, Vado verso il Capo, 1996

Non possiamo imparare ad amare gli altri turisti. Ma, meditando sobriamente sull'impossibilità che essi amino noi, possiamo raggiungere un compromesso basato sulla tolleranza, e accettare l'altrui presenza e l'altrui divertimento.
Agnes Repplier, The Tourist, in Compromises, 1904

I tedeschi viaggiano soprattutto per verificare l’esattezza della guida turistica.
Annelise Rothenberger [1]

È di moda deridere i turisti. Descriverli come bande di giullari involontari che girano il mondo per fornire spunti agli umoristi e tenere allegri i dipendenti delle agenzie di viaggio. L'atteggiamento non è nuovo: tra la metà dell'Ottocento e la metà del Novecento, non c'era straniero in visita in Italia che non si lasciasse sfuggire un'imprecazione sarcastica quando si imbatteva in altri stranieri, soprattutto se erano connazionali e gli sedevano accanto in trattorie pittoresche che egli credeva di aver scoperto.
Beppe Severgnini, Italiani con valigia, 1993

Sebbene la derisione sistematica del turista sia ingiusta e ingenerosa, talvolta, bisogna ammettere, è difficile resistere alla tentazione.
Beppe Severgnini, ibidem

Per bontà d'animo, ignoranza delle lingue o semplice pigrizia, i turisti italiani tendono a essere passivi: più turisti, insomma, che viaggiatori; più rassegnati alle rassicuranti ovvietà del falso viaggio che interessati a vedere il mondo com'è.
Beppe Severgnini, ibidem

Il turista, come abbiamo visto, si vergogna raramente di essere turista. Si vergogna, semmai, di
non esserlo abbastanza.
Beppe Severgnini, ibidem

Un aspetto meno entusiasmante del turismo italiano è la sua rumorosità. È scientificamente provato che una comitiva di cinquanta bergamaschi produce gli stessi decibel di cento francesi, centocinquanta tedeschi e duecento giapponesi.
Beppe Severgnini, ibidem

Le cosiddette "mete turistiche" del pianeta non sono più soltanto popolate di tedeschi che puntano la sveglia per occupare i posti migliori sulla spiaggia e intorno alle piscine, di arabi che nell'intimità delle stanze d'albergo passano il tempo con la testa dentro il mini-bar, di giovani scandinavi con lo zaino che nelle periferie dell'Asia sfidano gli indigeni in una gara di cattivi odori. Ora ci siamo anche noi: gli italiani che per generazioni attraversavano il mondo con la valigia di cartone si stanno prendendo una umana, comprensibile, chiassosa rivincita.
Beppe Severgnini, ibidem

Alberto Moravia paragonava gli atteggiamenti di quattro nazionalità alle prese con il rito turistico: "Un francese visita un Paese straniero, un tedesco lo studia, un inglese ne fa la sua casa, un americano se lo mangia". Un italiano, avrebbe potuto aggiungere, chiede quanto costa.
Beppe Severgnini, Italiani con valigia, 1993

Il bravo turista deve saper usare i luoghi comuni come ormeggi, e poi navigare usando buon senso e intuizione.
Beppe Severgnini, Italiani si diventa, 1998

Turisti: il lato spiacevole di ogni località turistica.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013

I turisti non sanno dove sono stati, i viaggiatori non sanno dove stanno andando.
[Tourists don't know where they've been, travelers don't know where they're going].
Paul Theroux, Le isole felici dell'Oceania, 1992

Ho smesso di prendere l'aereo anni fa. Non voglio morire insieme a dei turisti.
Billy Bob Thornton [1]

Il turista è un visitatore frettoloso… non solo perché l'uomo moderno lo è in generale, ma anche perché la visita fa parte delle sue vacanze e non della sua vita professionale; i suoi spostamenti all'estero sono limitati entro le sue ferie retribuite. La rapidità del viaggio costituisce già una ragione della sua preferenza per l'inanimato rispetto all'animato: la conoscenza dei costumi umani, diceva Chateaubriand, richiede tempo. Ma c'è un'altra ragione per questa scelta: l'assenza di incontri con soggetti differenti, è molto riposante, poiché non mette mai in discussione la nostra identità; è meno pericoloso osservare cammelli che uomini.
Cvetan Todorov, Noi e gli altri, 1991

I turisti che vengono quassù [in montagna] offrono molta materia di riflessione. Vanno avanti e indietro, su e giù, senza uno scopo apparente. Non si fermano né a rimirare le montagne né a osservare un fiore. Girano a vuoto. Non adoperano né gli occhi né il cervello, ma solo le gambe.
Anacleto Verrecchia, Diario del Gran Paradiso, 1997

Tra tutti gli esseri umani che non sopporto – e Dio sa quanti sono! – i turisti sono i peggiori. Se sono inglesi, colonializzano il personale dell’albergo, se sono italiani pensano subito a come intrufolarsi nella vostra camera e se sono tedeschi... beh, basta che lo siano!
Oscar Wilde, Constance o Il signore e la signora Daventry, 1895-1900

I turisti che davanti a un monumento leggono il Baedeker − e proprio la lettura della storia della sua origine, ecc. ecc., impedisce loro di vedere il monumento.
Ludwig Wittgenstein, Pensieri diversi, 1934/37 

Il turista ottuso che ha visitato in otto giorni cinque capitali europee non conserva che il ricordo confuso di una sorta di documentario, che avrebbe anche potuto vedere nel cinema del suo quartiere; il viaggiatore sensibile alla bellezza dei luoghi, ma che non può dedicare a essi che alcuni brevi momenti, conserva del Taj Mahal o di Nara il ricordo evanescente di un sogno.
Marguerite Yourcenar, Il giro della prigione, 1991

Le facilità stesse e gli inconvenienti del viaggio moderno rendono spesso più difficile la conoscenza intima dei paesi, nel loro presente come nel passato. Un turista, che ritrova a Parigi il suo stesso Hilton e la sua stessa muzak, sa poche cose della vita domestica dei francesi.
Marguerite Yourcenar, Il giro della prigione, 1991

Viaggiare. Partire. Forse tornare. La differenza tra il turista e il viaggiatore, diceva un tale, è la seguente: il turista ha già il biglietto per il ritorno in tasca. Il viaggiatore non considera importante l'idea del ritorno.
PK², 2001

Perché si chiama "stagione dei turisti" se non possiamo sparargli?
Anonimo

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Viaggio - Viaggiatori - Partire - Valigie e Bagagli - Albergo e Hotel