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Aforismi, frasi e proverbi sui Grilli

Raccolta di aforismi, frasi, proverbi e versi poetici sui grilli. Su questi due simpatici insetti, scrive Carlo Lapucci:

"Alle nostre latitudini si trovano principalmente due tipi di grillo, il grillo campestre di colore bruno o nero, detto grillo canterino, che vive in gallerie scavate nei terreni erbosi, e il grillo domestico simile al precedente ma di colore marroncino o grigio, detto grillo del focolare (Acheta domesticus), che vive nelle crepe dei muri presso i camini, come il Grillo parlante di Pinocchio che rappresenta la voce della coscienza. Il grillo appartiene a quegli esseri prediletti dai bambini, trasposti con delicatezza e amore nell'iconografia, nei cartoni animati, spesso nelle vesti di un musicista, in compagnia della cicala, a dispetto delle sue abitudini notturne che non collimano con quelle della sua presunta amica, amante del caldo e del sole. [...] "Oltre a essere il simbolo dell’incoscienza e della vita spensierata, che le viene dal fatto di cantare mentre fervono i lavori della campagna e dalla nota favola, la cicala è simbolo dell’estate, del caldo e della vita effimera, inconsistente perché campa di vento. Nell'antichità era tenuta in grande onore e poeti come Esiodo, Teocrito, Anacreonte lodarono il suo verso che ancor oggi si chiama canto. La cicala, che non fa né più né meno di tante altre creature della campagna, è rimasta legata alla triste storia che la contrappone alla formica, nella quale non fa poi peggiore figura della previdente e noiosa compagna". [Dizionario dei proverbi italiani, Mondadori, 2007).

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sugli insetti in genere e su varie specie d'insetti, come le formiche, le farfalle, le api, ecc. [I link sono in fondo alla pagina].
La vera musica che ascolto è quella della notte: grilli, rane, i suoni
della natura. La musica è il canto della terra. (Bob Marley)
Per il fatto che una mezza dozzina di grilli sotto una siepe fanno risuonare il campo del loro strepito inopportuno, [...] non figuratevi che quelli che fanno tanto rumore siano i soli abitanti del campo.
Edmund Burke, Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia, 1790

Ci sono quelli che vorrebbero essere uccelli, per vedere cosa c'è al di sopra delle nuvole, per bere ossigeno puro. Io non sono nata uccello, sono nata grillo: ho volato a metà, sono stata un attimo in aria e l'attimo dopo a terra, mezzo salto e mezzo volo. Meglio così, non bisogna fare l'abitudine al cielo.
Giulia Carcasi, Io sono di legno, 2007

Sedere soli la notte e offrire alla luna di raccontarle i nostri dolori; dormire soli la notte e invocare i grilli a confidare i nostri rimpianti.
Chang Ch'ao [1]

Lo stridio metallico dei grilli faceva sembrare la temperatura ancora più calda. Foglie sfrangiate di banano pendevano mollemente nell'aria senza vento.
Bruce Chatwin, Il viceré di Ouidah, 1980

Mai la terrestre poesia non muore. / Quando tutti gli uccelli al solleone / vengono meno e stan nascosti in mezzo / la frescura degli alberi, una voce / corre di siepe in siepe intorno al prato / su cui appena passò rasa la falce: / è del grillo dei campi, il capintesta / nel tripudio d'estate, mai godere / non cessa, perché quando a giochi è stanco / posa con agio sotto una grata erba. / Fine non ha la poesia terrestre. / D'inverno, in una sera solitaria, / quando il silenzio è opera del gelo, / strepe fuor della stufa il suon del grillo / del focolare che col caldo sempre / viene crescendo, e a uno che smarrito / a mezzo sta fra sonno e veglia, il canto / par del grillo dei campi ai colli erbosi.
John Keats, Il grillo dei campi e il grillo del focolare, Poesie, XIX sec.

Tutti abbiamo ascoltato, nelle sere di estate, i duetti dei grilli. Ce ne sono di varie specie, e ognuna canta con il suo proprio ritmo e con una sua propria nota: il maschio chiama, e la femmina, lontana anche duecento metri, e totalmente invisibile, risponde «a tono». Il duetto, paziente e casto, prosegue per ore e ore, e a mano a mano i due partner lentamente si avvicinano, fino al contatto e all'accoppiamento. Ma è indispensabile che la femmina risponda giusto: una risposta stonata, anche solo di un quarto di tono, interrompe il dialogo, e il maschio va in cerca di un'altra compagna più conforme al suo innato modello.
Primo Levi, Romanzi dettati dai grilli, L'altrui mestiere, 1985

Il treno si ferma di colpo / in aperta campagna. Una tiepida / aria d'estate per una notte / silente e burrosa − nessun viaggiatore / condivide con me questa sosta inattesa. / Il tempo si scrolla di dosso / i suoi impegni, distende le membra / occupando con agio tutto quanto / il creato. Mi accodo, all'ansia stavolta / neanch'io pagherò l'usuale tributo. / E subito vengo premiato dal canto / improvviso di un grillo d'Italia / che suona il suo mandolino / con nota triste e fedele, / un trillo di miele rivolto all'amata / sfregando ali secche e rugose. / È questo il mistero del grillo: / perché quanto un giorno gli serviva / a volare, ora invece gli serve a cantare? / Come e quando decise di rompere / il proprio furioso silenzio, / di atrofizzare le elitre scoprendo / la voce nella macchina stessa del volo? / Vorrei domandarlo a qualcuno, / ma il grillo è nei campi e sul treno son solo.
Franco Marcoaldi, Grillo d'Italia, trillo di miele, Poesie, XX sec.

La vera musica che ascolto è quella della notte: grilli, rane, i suoni della natura. [...] La musica è il canto della terra.
[That’s night, that’s really the music I listen to: crickets, frogs, the sounds of nature. [...] Music is the chant of the earth].
Bob Marley, intervista di Patrick Barrat, Tuff Gong Studio, 1980

Non è chiaro mattino intorno a noi? E verdi, morbide valli e prati, il regno della danza? Ci fu mai un'ora migliore per essere lieti? Chi ci canterà una canzone, una canzone mattutina così assolata, così lieve, così aerea, che non impaura i grilli - che i grilli anzi invita a cantare e ballare insieme?
Friedrich Nietzsche, La gaia scienza, 1882

Udia tra i fieni allor falciati / de’ grilli il verso che perpetuo trema, / udiva dalle rane dei fossati / un lungo interminabile poema.
Giovanni Pascoli, Romagna, in Myricae, 1891

Senti le rare tremule tirate / che fanno i grilli? Cadono le foglie; / e tristi i grilli piangono l’estate. / L’altra notte non chiusi occhio, tanto era / quel gridìo!
Giovanni Pascoli, Nei campi, Primi poemetti, 1897

I grilli e le libellule ticchettavano come orologini. / Veleggiava un embrice e il meriggio guardava / i tetti, senza battere ciglio.
Boris Pasternak, Marburgo, Poesie, XX sec.

Grande il cielo, / là seminano mondi. / Impassibile, / prosegue nella notte / il trapano del grillo.
Octavio Paz, Poesie, XX sec.

È l'ora in cui, stanco di vagare, il nero insetto ritorna dalla passeggiata e rimedia con cura al disordine del suo dominio. Prima ne rastrella gli stretti vialetti di sabbia. Fa un po' di segatura, che sparge sulla so glia del suo rifugio. Lima la radice di quella grande erba che può dargli noia. Si riposa. Poi carica il suo minuscolo orologio. Ha finito? L'ha rotto? Si riposa ancora un poco. Entra in casa e chiude l'uscio. A lungo gira la chiave nella delicata serratura. E ascolta: Nessun allarme, fuori. Ma non si sente troppo al sicuro. E come per mezzo di una catenina, la cui carrucola stride, scende fino in fondo alla terra. Non si ode più nulla. Nella campagna silenziosa, i pioppi si alzano come dita in aria e indicano la luna.
Jules Renard, Il grillo, in Storie naturali, 1896

Quando l'unico suono che senti è il canto dei grilli, quanto sembra pacifica la terra.
Marty Rubin [1]

Vagammo tutto il pomeriggio in cerca / d’un luogo a fare di due vite una. / Rumorosa la vita, adulta, ostile, / minacciava la nostra giovinezza. / Ma qui giunti ove ancor cantano i grilli, / quanto silenzio sotto questa luna.
Umberto Saba, Caro luogo, Il canzoniere, 1978

Il grillo misura le pulsazioni della notte.
Ramón Gómez de la Serna, Greguerías, 1917/60

Una notte d’estate / se ricordo bene, / ero stesa sul prato e sotto di me, increspato, / il trifoglio, e sopra, distese, le stelle, / la finestra di mia madre un imbuto / che incanalava luminoso calore, / e la finestra di mio padre semichiusa, / un occhio da cui passa chi dorme, / e le assi della casa / erano bianche e lisce come cera / e milioni di foglie sbattevano, / come vele sui loro strani gambi / e i grilli ticchettavano tutti insieme / e io, nel mio corpo nuovo fiammante, / non ancora di donna, / facevo domande alle stelle.
Anne Sexton, Giovane, Poesie, XX sec.

'Sto grillaccio der marchese sempre zompa! Zompa chi campa, allegramente...
Alberto Sordi, in Mario Monicelli, Il marchese del Grillo, 1981

Di notte, più del canto dei grilli, mi impressiona il silenzio di milioni di formiche che ascoltano.
Tudor Vasiliu [1]

Le voci si perdevano in lontananza per la strada, con scoppi rari e improvvisi di allegria. Tutto intorno, sotto il cielo stellato, si faceva un gran silenzio, e il grillo canterino si mise a stridere sul ciglio della ferrovia.
Giovanni Verga, L’ultima giornata, in Per le vie, 1883
Quando l'unico suono che senti è il canto del grillo,
quanto sembra pacifica la terra. (Marty Rubin)
Proverbi sul Grillo
  • Canto di grilli, freddo d’inverno.
  • Chi va a caccia di grilli piglia grilli.
  • I grilli cantano male, ma s’ascoltano volentieri.
  • Il grillo sta fermo o salta.
  • Il grillo canta all'ora della buona sera.
  • Il grillo ha il salto del cavallo e la fame del lupo.
  • Il grillotalpa nell'orto mangia anche il fil di ferro.
  • Ogni grillo grilla nel suo buco.
  • Ogni grillo si crede cavallo.
  • Quello che lascia il grillo se lo mangia il bruco.
Là dove non c'è l'aquila dice il grillo: sono io l'aquila! 
Proverbio malese

Note
  1. Il testo della canzone, che in apparenza sembra non avere alcun senso, lo acquista, invece, se si tiene conto che la locuzione toscana "ci cale", significa "ci piace", "ci va a genio". Pertanto, il testo dice che "ci cale" (ci piace) il comportamento della cicala, che canta e si diverte, mentre "non ci cale" la serietà della noiosa formica.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Insetti - CicaleFormiche . Ragni