Cerca Autori o Argomenti in Aforismario

Aforismi, frasi e citazioni sulla Demenza

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla demenza e sui dementi. Il termine "demente" deriva dal latino demens, composto di de- con valore privativo e mens "mente", letteralmente: privo di mente, senza senno.
In ambito medico e psichiatrico, la demenza senile indica una condizione di grave deterioramento delle facoltà intellettive e dell’attività psichica (perdita della memoria, disorientamento spaziale e temporale, difficoltà cognitive, ecc.). In alcune delle seguenti citazioni, il termine "demenza" è utilizzato, come nel linguaggio comune, col significato di insensatezza, stoltezza, idiozia e simili.
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sui deficienti, gli idioti, gli imbecilli e il ritardo mentale. [I link sono in fondo alla pagina].
Nell'amore è sempre un po' di demenza.
Ma anche nella demenza è sempre un po' di ragione.
(Friedrich Nietzsche - foto con Elisabeth Förster-Nietzsche)
La demenza non scorge neppure ciò che vede il buon senso, e ha l'illusione di veder meglio.
Henri-Frédéric Amiel, Diario intimo, 1839/81 (postumo, 1976/94)

La demenza è la impossibilità di capire il mondo e di pensarlo. Non si riconosce un proprio familiare, si ignora di avere un nome e quale. Il tempo ha perduto il senso della durata e nessuno più ha un'età.
Vittorino Andreoli, L'uomo di vetro, 2008

Io credo che la demenza alla fine della vita, come parafrasi della impossibilità di capire e della perdita dei legami fragili della consecutio temporum e del rapporto di causa-effetto nonché della spazialità, sia piena di significato proprio perché esprime la inutilità del faticare a pensare e quanto fragile sia la struttura del pensiero.
Vittorino Andreoli, ibidem

Nella demenza si giunge a fare del singolo vecchio uno sconosciuto, un ineffabile che non sa di essere, e così può essere nulla o tutto.
Vittorino Andreoli, ibidem

La demenza nel vecchio sopportato e abbandonato ha il sapore di una grazia capace di riportarlo, finalmente, dentro la natura: come un filo d'erba che non sa di essere e tanto meno di apparire in una classificazione di specie e di genere che un uomo folle ha compiuto senza essere nemmeno erba.
Vittorino Andreoli, ibidem

Il problema non è certo la demenza o le altre grazie di questa fase della vita [...], il dramma è la mente che funziona e che crede di capire.
Vittorino Andreoli, ibidem

La demenza è la condizione ideale per vivere la tarda vecchiaia e per mostrare che proprio la ragione e le belle maniere sono inutili e che la comprensione vale meno della non-comprensione che ora si accompagna, fortunatamente, alla inconsapevolezza di cosa sia.
Vittorino Andreoli, ibidem

Grazie alla demenza un uomo può finalmente vivere gli ultimi anni della vecchiaia e giungere a morire senza sapere che cosa sia la morte e cosa la vita, e cosa significhi sapere o non sapere di essere demente invece che intelligente.
Vittorino Andreoli, L'uomo di vetro, 2008

Il demente è un uomo senza anima, come tutti gli altri esseri viventi, come le pietre che girano nell'universo senza sapere perché.
Vittorino Andreoli, Nessuno, 2012

La demenza riduce l’uomo a macchina dell’universo, a un suo frammento.
Vittorino Andreoli, ibidem

Il demente non ha paura, guarda il mondo ma non lo riconosce e quindi non sa distinguere il volto dei nemici e il ghigno sorridente degli amici che ti pugnalano. Il demente ha vinto il potere, e la paura che esso genera. Senza saperlo ha sconfitto la solitudine, perché non sente il bisogno di un amore che poi si trasforma in odio e si fa immagine della morte che ti falcia. Il demente non ha paura, non prova dolore, ha cancellato dal vocabolario anche la solitudine. E ha reso impotente il potere. I dementi non eseguono gli ordini.
Vittorino Andreoli, Nessuno, 2012

La demenza non può riconoscere sé stessa, nello stesso modo con cui la cecità non può vedersi.
Lucio Apuleio, Apologia, 158

Nel credere c'è qualcosa che ricorda una leggera demenza, ma la convinzione, credenza raddoppiata, è chiaramente segno di ritardo mentale.
Jean Baudrillard, Cool memories II 1987-1990, 1990

Demente. Un uomo alle cui argomentazioni non siamo in grado di rispondere.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911

Il mondo fa di noi uomini (e donne) dei pazzi, e perfino i santi sono dei dementi, non si salva niente. Così vaffanculo.
Charles Bukowski, Taccuino di un vecchio sporcaccione, 1969

La fortuna delle dittature, con gli aspetti di fanatismo, di violenza, di intransigenza, di ottusità che le caratterizzano, riposa sulla mancanza del senso del comico negli individui di età giovanile. Le religioni dogmatiche (e quale religione non lo è?), le ideologie politiche, gli apparati istituiti a tutela dell'ordine si avvalgono tutti della medesima carenza psicologica della massa. A ragion del vero bisogna riconoscere che i metodi didattici vigenti non tendono in alcun modo a sopperire alle insufficienze naturali. L'individuo deve di propria iniziativa coltivare questa umile virtù del ridicolo, ignota agli animali, e che, come il colesterolo e l'ispessimento dell'aorta, insorge per lo più nell'età matura: solo allora acquista la percezione della demenza dominante pressoché in ogni campo della vita collettiva. Troppo tardi per reagire: ormai si trova, come oggi si usa dire, inserito nel sistema.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001

La televisione ha concesso a una moltitudine di individui la grazia di reputarsi intelligenti, cosa che i libri non avevano ottenuto in trenta secoli di scrittura. Ha anche prodotto una massa di dementi, operazione che i libri non erano mai riusciti a compiere.
Francesco Burdin, ibidem

Quella pazzia meravigliosa che vi aiuta a tirare avanti quando tutto il resto è demenzialmente razionale!
Leo Buscaglia, Vivere, amare, capirsi, 1982

Per smascherare la demenza del moderno è necessario diventarlo.
Antonio Castronuovo, Rovi, 2000

Noi che ragioniamo, sappiamo di parlare a un uditorio di dementi o di candidati-aspiranti alla demenza.
Guido Ceronetti, Il silenzio del corpo, 1979

La vita: accesso di demenza che scuote la materia...
Emil Cioran, Sommario di decomposizione, 1949

I periodi di sterilità che attraversiamo coincidono con una esacerbazione del nostro discernimento, con l'eclissi del demente che è in noi.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973

Caratterizzare la «demenza precoce» come un «ripiegamento su di sé», al modo dei trattati di psichiatria, è ridicolo. Questo genere di dementi non si ripiega su niente, e non si può parlare di «sé» a proposito di questi oggetti prostrati. Il ripiegamento su di sé può condurre alla demenza, ma la demenza è la cessazione di tale ripiegamento. Si potrebbe dire piuttosto che essa consista nel ripiegarsi non già su di sé, ma lontano da sé, giacché è fuga, anzi soppressione, di sé. Una forma radicale di diserzione.
Emil Cioran, Quaderni, 1957/72 (postumo 1997)

Niente disturba la continuità della riflessione quanto sentire la presenza fisica del cervello. Questa forse è la ragione per cui i dementi pensano solo a sprazzi.
Emil Cioran, ibidem

Un tempo non credevo che fosse possibile piombare nella demenza per eccesso di noia; ora talvolta lo penso... Il solo fatto di stare a guardare per un po’ le nuvole immobili è sufficiente a far vacillare i residui di vitalità e di equilibrio che ancora possiedo.
Emil Cioran, Quaderni, 1957/72 (postumo 1997)

Amore. La forma più nobile di demenza.
John Dryden [1]

Preferisco parlare con le vecchie signore che riportano chiacchiere di casa; poi con i dementi − in ultimo con la cosiddetta gente assennata.
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

Amanti, dementi 
[Amantes, amentes]. 
Lucrezio, De rerum natura, I sec. a.e.c.

La demenza degli uomini fa talvolta scandalosa la verità.
Terenzio Mamiani, D'un nuovo diritto europeo, 1859

Quando hai l'autostima bassa vai a trovare tua nonna. O per amore o per demenza senile ti farà sentire una persona fantastica.
Vincenzo Marchese (Aforismi inediti su Aforismario)

"Tutto è vanità" dice l'Ecclesiaste. Ma se tutto fosse invece capriccio? O demenza?
Sandro Montalto, L'eclissi della Chimera, 2005

A sei anni confondevi la parola amante con la parola demente. Ora sei più vecchia e sai che la parola amante vuol dire molte cose, ma che essenzialmente è un sinonimo di demente.
Lorrie Moore, Tutto da sola, 1987

Nell'amore è sempre un po' di demenza. Ma anche nella demenza è sempre un po' di ragione.
[Es ist immer etwas Wahnsinn in der Liebe. Es ist aber immer auch etwas Vernunft im Wahnsinn].
Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra, 1883/85

Il ragionare della verità è demenza.
Antonio Porchia, Voci, 1943

Niente mette tanto a dura prova la capacità di resistenza psichica, quanto il guardare negli occhi di un demente, poiché quel particolare modo di ridere sembra mostrare una piena consapevolezza di tutto quello che l'uomo non vuole assolutamente riconoscere di se stesso.
Frans Eemil Sillanpää, Santa miseria, 1919

Chi soffre di demenza non si preoccupa più della data e dell’ora. È una persona che esce raramente di casa, è sempre più spaesato nell’ambiente che lo circonda, e a un certo punto non comprende più neppure se stesso. Alla fine non rimane che un guscio vuoto: la mente dell’individuo, la sua personalità, le sue caratteristiche e le sue qualità, la sua storia vanno perdute.
Manfred Spitzer, Demenza digitale, 2012

L’orientamento temporale, spaziale e personale fanno parte delle nostre facoltà mentali basilari; nei pazienti colpiti da demenza queste regrediscono esattamente in quest’ordine: tempo, luogo, persona.
Manfred Spitzer, ibidem

Chi soffre di demenza non sa più niente; dimentica quello che voleva fare, ripete le cose più volte senza accorgersene. Anche il rapporto con gli altri a poco a poco si dissolve, dapprima con i conoscenti del passato più recente, finché il paziente non è più in grado di riconoscere neppure il coniuge o i figli.
Manfred Spitzer, ibidem

I pazienti affetti da demenza non soffrono semplicemente di disorientamento temporale (sintomo precoce), bensì di una totale dissoluzione del senso stesso del tempo. Questi soggetti vivono di istante in istante; i singoli momenti vigili non sono collegati da una consapevolezza permanente, ma si susseguono l’uno dopo l’altro senza alcuna relazione fra loro.
Manfred Spitzer, ibidem

La demenza è una forma di declino mentale. Come ogni deterioramento, ha una durata diversa in base all’«altezza» da cui parte. A sua volta questa altezza, che corrisponde alla capacità funzionale della mente, dipende, come nel caso dei muscoli, dall’allenamento. L’allenamento mentale (o apprendimento) si esegue automaticamente con lo sforzo mentale e fisico. Per sforzarci mentalmente, dobbiamo interagire attivamente con l’ambiente.
Manfred Spitzer, Demenza digitale, 2012

L'uomo offre all'osservazione tutti i segni della demenza. Ci vorrebbe un genio per comprendere che non siamo pazzi. Ammesso che non lo siamo.
Paul Valéry, Quaderni, 1894/1945 (postumi, 1957/61)

Il genio si muove nella follia, nel senso che si tiene a galla là dove il demente annega.
Paul Valéry, ibidem

È sorprendente quanto il modello comportamentale dell'amore sia simile a quello della demenza.
Lambert Wilson, in Matrix Revolutions, 2003

Il dubbio è simile a un’anziana signora, che vede solo il male nel mondo perché soffre di demenza.
Paramahansa Yogananda [1]

Ho un'età compresa tra la demenza giovanile e la demenza senile.
Anonimo

La fatica genera la scienza, come l'ozio la demenza.
Proverbio italiano

Quelli che ridono, o sono contenti, o son pazzi, o son dementi.
Proverbio italiano

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Idiozia - Imbecilli - Scemi e Deficienti - Ritardo Mentale