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Frasi e citazioni di Yukio Mishima

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Yukio Mishima, pseudonimo di Kimitake Hiraoka (Tokyo, 1925-1970), scrittore, drammaturgo, saggista e poeta giapponese, morto facendo seppuku, il suicidio rituale dei samurai.
Foto di Yukio Mishima
Coloro che sono nati con il lieto auspicio degli dèi hanno il dovere di morire in bellezza,
senza disperdere i doni ricevuti. (Yukio Mishima)

Confessioni di una maschera
Kamen no kokuhaku, 1949 - Selezione Aforismario

Quando non si è mai conosciuta la felicità non si ha il diritto di disprezzarla.

La personalità romantica è pervasa di sottile sfiducia nell'intellettualismo, e questo sentimento sfocia di frequente in quell'atto immorale che va sotto il nome di sogno a occhi aperti. Contrariamente a quanto si crede, il sognare a occhi aperti non è un processo intellettuale, ma piuttosto un mezzo di evasione dall'intellettualismo.

Le emozioni non hanno simpatia per l'ordine fisso.

Non esiste virtù nella curiosità. Anzi, c'è caso che sia addirittura la voglia più immorale che un uomo può racchiudere in sé.

Il dolore genuino può maturare soltanto a grado a grado. Somiglia strettamente alla tubercolosi, in quanto il male è già progredito e ha raggiunto lo stadio critico prima che il paziente si sia reso conto dei suoi sintomi.

In verità, fra tutte le specie di disfacimento di cui pullula il mondo, la purezza in disfacimento è la più maligna.

Sete d'amore
Ai no kawaki, 1950

Chi immagina mai quanto si possa mentire sui propri sentimenti?

Ordinario equivale a meraviglioso. Il punto d’unione ultimo tra la vita umana e l’arte è la banalità. Disprezzare la banalità significa che si ha paura di essere sconfitti, temerla è la prova che si è ancora immaturi.

Quando il silenzio si prolunga assume un significato.

Siamo feriti più profondamente quando ciò che più disprezziamo ci tradisce, più ancora di quando a deluderci è ciò che più attendiamo. È come ricevere una pugnalata nella schiena.

Colori proibiti
Kinjiki, 1951

Quando pensiamo all'altrui felicità, affidiamo agli altri, e sogniamo a nostra insaputa, una nuova forma di realizzazione dei nostri desideri e ciò può renderci più egoisti di quando pensiamo alla nostra felicità personale.

Il padiglione d'oro
Kinkakuji, 1956 - Selezione Aforismario

Qualunque forma di conoscenza, anche la più avvilente, comporta esaltazione. E ciò che esalta, intossica.

É la conoscenza che trasforma questo mondo. Null’altro può farlo. Solo la conoscenza può riuscirci, pur lasciandolo com’è.

Gli uomini hanno avuto l’arma della conoscenza per poter sopportare la vita. Per gli animali non è necessario: essi non sanno di dover sopportare la vita, non sanno niente.

Dal punto di vista della conoscenza, la bellezza non è affatto consolazione; potrà essere donna, moglie, ma non consolazione. Tuttavia, dal connubio, fra la bellezza - che non è mai consolazione - e la conoscenza, qualcosa nasce. Sia pure evanescente, come bolla di sapone, senza speranza. É ciò che la gente chiama arte.

É una peculiarità dell’inferno permettere di vedere tutto distintamente. E nella più fitta oscurità!

Ognuno è un testimone. Se nessuno esistesse, la vergogna non avrebbe dimora nel mondo.

Non è possibile sfiorare con una mano l’eternità e con l’altra la vita. 

Ecco come posso definire in una sola frase il cosiddetto amore: è l'illusione di poter congiungere il fenomeno con la realtà.

Qualsiasi cosa è perdonabile se esaminata dal punto di vista del risultato.

La gente insensibile è sconvolta solamente quando vede scorrere il sangue; eppure, quando il sangue è versato, la tragedia è ormai compiuta.

Vedere esseri umani in agonia, lordi di sangue, udirne il rantolo, rende umili. Fa lo spirito più sensibile, più illuminato, più desideroso di pace. Non è in simili circostanze che si diventa crudeli o sanguinari.

La mia convinzione, logicamente elaborata, era che se il mondo fosse mutato io non sarei più esistito, mentre se fossi mutato io sarebbe stato il mondo a non esistere più. 

La casa di Kyōko
Kyōko no Ie, 1959

Credere che si debba essere felici per il solo fatto di vivere, pur conducendo un'esistenza orrenda, è un modo di pensare da schiavi; pensare che sia piacevole avere una vita ordinaria e confortevole, è il modo di provare emozioni degli animali; gli uomini, però, diventano ciechi pur di non vedere che non vivono e non pensano da esseri umani. 

La genialità era un tipo di destino, e il destino era spesso il nemico della vita borghese.

La gente si agita davanti a un muro buio e sogna di comprare lavatrici elettriche e televisori, aspetta con ansia il domani anche se esso non porterà a niente.

Il mare della fertilità
Hōjō no umi, 1968-1970 - Tetralogia composta da: Neve di primavera - Cavalli in fuga - Il tempio dell'alba - Lo specchio degli inganni - Selezione Aforismario

I sogni, i ricordi e la sacralità sono accomunati da qualcosa che non è possibile toccare con mano. Quando siamo distanti anche di un solo passo da qualcosa che possiamo toccare con mano, questo si trasforma in un oggetto sacro, in un miracolo, in qualcosa dalla bellezza impossibile. 

Sebbene ogni cosa contenga in sé la sacralità, questa si infanga non appena viene sfiorata dalle nostre dita.

Che strani esseri sono gli uomini! È sufficiente che le loro dita sfiorino un oggetto per contaminarlo, eppure in sé hanno la capacità di creare la sacralità.

Essere sempre così codardi, non riuscire a palesare i propri pensieri più intimi, non paga.

Con il passare degli anni, quanto è stato sublime ed elevato va tramutandosi a poco a poco in una farsa.

In fin dei conti, nella vita umana non vi sono misteri. Il mistero permane solo nell'arte, e il motivo di ciò è che il mistero è necessario all'arte.

Sapere e non agire equivale a non sapere.

I sogni spesso combinano i simboli di più alto livello con i più volgari pensieri.

La bellezza della carne, la bellezza spirituale, tutto ciò che concerne la bellezza nasce solo dall'ignoranza e dalle tenebre. Non è consentito sapere e conservare la bellezza.

Coloro che sono nati con il lieto auspicio degli dèi hanno il dovere di morire in bellezza, senza disperdere i doni ricevuti.

Smantellare il mondo alle radici, affondarlo nel nulla, non avrebbe comportato alcuna difficoltà. Gli bastava morire, tutto qui.

Meglio essere travolti da un’improvvisa e totale catastrofe, piuttosto che essere divorati dal cancro dell’immaginazione. 

Lezioni spirituali per giovani Samurai
Wakaki Samurai no tameno Seishin kowa, 1968 - Selezione Aforismario

Ci culliamo nell'illusione di poter apprendere cosa sia la vita dagli scrittori, che invece, il più delle volte, vegetano fiaccamente, mentre ben più numerosi sono gli uomini che conducono esistenze ricche ed intense.

La fantasia è il più delle volte suscitata dall'insoddisfazione o dal tedio. Quando ci concentriamo nell'azione affrontando un pericolo, quando riversiamo tutte le nostre energie nel vivere, non rimane quasi spazio per la fantasia.

L'insoddisfazione è comune anche a ogni rivoluzione, sia pur coronata da successo. Ed è da questa insoddisfazione che trae origine l'arte.

Nello stesso modo in cui per saggiare la durezza di un diamante è necessario sfregarlo contro un rubino o uno zaffiro sintetico, per provare la resistenza della vita è inevitabile scontrarsi con la durezza della morte. 

La vita umana è strutturata in modo tale che soltanto guardando in faccia la morte possiamo comprendere la nostra autentica forza e il grado del nostro attaccamento alla vita.

In ultima analisi il valore di un uomo si rivela nell'istante in cui la vita si confronta con la morte, ma noi viviamo in modo tale che nulla ci costringe a testimoniare la nostra risolutezza nell'affrontare la morte.

Una vita a cui basti trovarsi faccia a faccia con la morte per esserne sfregiata e spezzata, forse non è altro che un fragile vetro.

Quando la ragione di vita di un uomo consiste nella pace, allora non gli rimane altro che adeguarsi alla donna, assumendo una posizione subalterna nei suoi confronti. 

Una promessa è sempre un impegno e ha la medesima importanza a chiunque venga rivolta. L'unica cosa che conta è la buona fede di chi la pronuncia.

È triste che solo quando la gioventù è ormai trascorsa ci si accorga di quale peso abbia il tempo.

È la cieca passione, incurante di tutto, il più alto privilegio della giovinezza nei confronti del sesso: una passione che gli adulti giudicano bella perché hanno ormai dimenticato la sofferenza che ad essa è unita.

Più la letteratura è di buona qualità, più ci comunica l'idea che l'essere umano è condannato.

La vita è una danza nel cratere di un vulcano: erutterà, ma non sappiamo quando.

Penso che l'essenza di un'azione pura consista nel raggiungere lo scopo dopo aver sfiorato l'abisso dello scacco.

Viviamo in una società angusta, tentando di non entrare in conflitto tra noi, di armonizzare i nostri egoistici interessi per vivere piacevolmente. E tuttavia nel nostro animo vive una segreta insofferenza per questo tipo di morale, soprattutto nei periodi in cui la pace dura da lungo tempo a causa di un governo democratico.

Sole e acciaio
Taiyō to tetsu, 1970 - Selezione Aforismario

La parola è un mezzo che trasforma in astrazioni la realtà per trasmetterla alla nostra comprensione: nel suo effetto corrosivo sulla realtà è ineluttabilmente insito il pericolo che essa stessa si corroda.

Sia che vincessi o perdessi, io agognavo solo alla lotta: non avevo desiderio di essere sconfitto, né tantomeno di vincere senza combattere.

I fasci di muscoli, ormai quasi superflui nella vita contemporanea, sono ancora elementi vitali nella struttura del corpo maschile, ma è evidente la loro inutilità nella vita quotidiana: i muscoli non sono necessari, proprio come non è necessaria un’educazione classica per la grande maggioranza degli uomini pratici.

Non ho mai udito parole di scherno verso l’eroismo pronunciate da un uomo che possedesse le qualità fisiche necessarie per potere un giorno essere chiamato eroe. Il cinismo è sempre rapportabile a muscoli flaccidi o al­l’obesità, mentre l’eroismo e un generoso nichilismo sono connessi a muscoli ben temprati.

In un corpo magnifico c’è qualcosa di tragico, perché in esso sono assenti sia lo squallore che il ridicolo.

La funzione del coraggio fisico consisterà sempre nel­l’accettare la sofferenza; in altre parole, il coraggio fisico è la fonte del gusto di capire e di assaporare la morte ed è anche la prima condizione della facoltà di comprenderla. 

Per quanto un filosofo da tavolino possa elucubrare sulla morte, se gli è estraneo il coraggio fisico, che è la premessa per acquisire la capacità di comprendere la morte, non riuscirà ad afferrare neppure un frammento della sua vera natura. 

Non c’è attimo più abbagliante di quello in cui le fantasie quotidiane sulla morte, sul pericolo e sulla distruzione del mondo si trasformano in dovere.

Ciò che definisco felicità coincide forse con quanto la gente chiama pericolo. 

Non c’è nulla che renda più affascinante la vita militare del fatto che anche il dovere più banale sembra emanare dalla gloria suprema ed essere rapportabile in qualche modo al­l’idea della morte.

Esistono in noi due voci diverse che ci chiamano. Una proviene dal­l’interno, l’altra dal­l’esterno. Quest’ultima è, semplicemente, il dovere. Se lo spirito che ubbidisce al dovere si armonizza perfettamente con la voce interiore, allora si raggiunge realmente la felicità suprema.

Ultime parole
Nell'ardente speranza che voi tutti, a cui è stato donato un animo purissimo, possiate ritornare ad essere veri uomini, veri guerrieri.
[Ultime parole pochi istanti prima del suicidio rituale].

La vita umana è breve, ma io vorrei vivere per sempre.
[Human life is limited but I would like to live forever].
[Biglietto d'addio lasciato prima del suicidio rituale].

Note
Leggi anche le citazioni degli autori giapponesi: Haruki MurakamiYamamoto Tsunetomo