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Frasi e citazioni di Vladimir Nabokov

Selezione di frasi e citazioni di Vladimir Nabokov (San Pietroburgo, 1899 - Montreux, 1977), scrittore, saggista, critico letterario, drammaturgo e poeta russo naturalizzato statunitense. Ha detto Nabokov di sé:
"Mi vanto di essere una persona priva di interesse per il pubblico. Non mi sono mai ubriacato in vita mia. Non dico mai parolacce. Non ho mai lavorato in un ufficio o in una miniera di carbone. Non ho mai fatto parte di circoli o associazioni. Non c’è credo o scuola che abbia avuto su di me il benché minimo influsso. Non c’è nulla che mi annoi quanto i romanzi politici e la letteratura a sfondo sociale".
Foto di Vladimir Nabokov
Quant'è piccolo il cosmo (il marsupio di un canguro basterebbe a contenerlo), che cosa misera
e meschina se paragonato alla coscienza umana, a un solo ricordo personale
e alle parole per descriverlo! (Vladimir Nabokov)

Maria
Mašen'ka, 1926

Niente fa rivivere il passato più intensamente di un odore che una volta vi era associato.

Perfezione
1932

Un bambino è la forma più perfetta di essere umano.

Il dono
Dar, 1937

Ci sono aforismi che, come gli aeroplani, stanno su solo quando sono in movimento.

La vera vita di Sebastian Knight
The Real Life of Sebastian Knight, 1941

Sono nato in un paese dove l'idea della libertà, il concetto di diritto, la consuetudine di umanità e gentilezza erano cose tenute in freddo dispregio e brutalmente proscritte. Di tanto in tanto, nel corso della storia, accadeva che un governo ipocrita dipingesse le pareti della nostra immensa prigione di bei colori e proclamasse la garanzia dei diritti, familiari in altre nazioni più felici della nostra; ma, o questi diritti venivano goduti esclusivamente dai carcerieri, o altrimenti contenevano qualche vizio occulto che li rendeva più amari delle grida della dichiarata tirannia.

Non riesci a vedere che la felicità alla meglio non è altro che il buffone della sua stessa caducità?

Non posso fare a meno di pensare che nell'amore ci sia qualcosa di essenzialmente sbagliato. Tra amici si litiga o ci si perde di vista, e anche tra parenti stretti, ma non c'è questo spasimo, questo pathos, questa fatalità che sta attaccata all'amore. L'amicizia non ha mai l'aspetto di una condanna. Perché dunque l'amore è così misteriosamente esclusivo? Si possono avere mille amici, ma si deve amare una sola persona.

C'è un solo numero vero: Uno. E l'amore, in apparenza, è il migliore esponente di questa unicità.

Dimenticami ora, ma ricordami poi, quando l'amaro si sarà sciolto.

L’infrangersi di un’onda non può spiegare tutto il mare.
[The breaking of a wave cannot explain the whole sea].

Le lettere d'amore vanno sempre bruciate. Il passato è un ottimo combustibile.

Possedeva anche quell'autentico senso della bellezza che piú che una faccenda d'arte è una prontezza a discernere l'aureola da un tegame o la rassomiglianza tra un salice piangente e uno skye terrier.

Lolita
1955 - Selezione Aforismario

Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un breve viaggio di tre passi sul palato per andare a bussare, al terzo, contro i denti. Lo-li-ta. Era Lo, null'altro che Lo, al mattino, diritta nella sua statura di un metro e cinquantotto, con un calzino soltanto. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea punteggiata dei documenti. Ma nelle mie braccia fu sempre Lolita.
[Lolita, light of my life, fire of my loins. My sin, my soul. Lo-lee-ta: the tip of the tongue taking a trip of three steps down the palate to tap, at three, on the teeth. Lo. Lee. Ta. She was Lo, plain Lo, in the morning, standing four feet ten in one sock. She was Lola in slacks. She was Dolly at school. She was Dolores on the dotted line. But in my arms she was always Lolita].

la guardai, la guardai, e seppi con chiarezza, come so di dover morire, che l'amavo più di qualunque cosa avessi mai visto o immaginato sulla terra, più di qualunque cosa avessi sperato in un altro mondo.

Io l'amavo. Era amore a prima vista, a ultima vista, a eterna vista.

Tutt'a un tratto ci innamorammo, pazzamente, goffamente, spudoratamente, tormentosamente; e senza speranza, dovrei aggiungete, perché l'unico modo di placare quella mutua frenesia di possesso sarebbe stato assorbire, assimilare sino all'ultima particella lo spirito e la carne dell'altro; e invece non potevamo neanche accoppiarci come due monelli di periferia avrebbero senz'altro trovato il modo di fare.

Il corpo di un demone immortale vestito da bambina.

Bisogna essere artisti e pazzi, creature di infinita melanconia, con una bolla di veleno ardente nei lombi e una fiamma ipervoluttuosa perennemente accesa nella sensitiva spina dorsale (oh, quanto bisogna dissimulare e farsi piccoli!) per discernere a prima vista, grazie a segnali ineffabili – il profilo impercettibilmente felino di uno zigomo, la snellezza di una gamba appena velata di lanugine, e altri indizi che la disperazione e la vergogna e le lacrime di tenerezza mi vietano di enumerare –, il micidiale diavoletto tra le brave bambine; e lei, non ravvisata dalle sue compagne, posa tra loro a sua volta ignara del proprio fantastico potere.

Ci amavamo di un amore prematuro, segnato da quella ferocia che così spesso distrugge le vite degli adulti.

Sapevo di essermi innamorato di Lolita per sempre; ma sapevo anche che lei non sarebbe stata per sempre Lolita.

Accade a volte che talune fanciulle, comprese tra i confini dei nove e i quattordici anni, rivelino a certi ammaliati viaggiatori – i quali hanno due volte, o molte volte, la loro età – la propria vera natura, che non è umana, ma di ninfa (e cioè demoniaca); e intendo designare queste elette creature con il nome di «ninfette».

Ciò che avevo follemente posseduto non era lei, ma una creatura mia, una Lolita di fantasia forse ancor più reale di Lolita.

In noi lo spirito e la carne si erano fusi con una perfezione che deve risultare incomprensibile ai rozzi, prosaici giovanotti di oggi, coi loro cervelli fatti in serie.

Noi non siamo dei depravati! Non violentiamo come fanno i bravi soldati. Siamo miti signori infelici, con occhi da cane, sufficientemente ben integrati da saper controllare i nostri impulsi in presenza degli adulti, ma pronti a dare anni e anni di vita per un'unica occasione di toccare una ninfetta.

Molto prima di incontrarci avevamo fatto gli stessi sogni.

Nonostante l'aspetto infantile, irradiava un singolare alone sensuale che suscitava nei meccanici, nei fattorini d'albergo, nei villeggianti, nei gonzi con la macchina di lusso, negli abbronzati babbei vicino alle piscine azzurrate, degli accessi di concupiscenza che avrebbero potuto inorgoglirmi, e invece esacerbavano la mia gelosia.

Quello che mi fa impazzire è la natura doppia di questa ninfetta – di ogni ninfetta, forse; questo miscuglio, nella mia Lolita, di un'infantilità tenera e sognante e di una sorta di raccapricciante volgarità.

Volubile, scorbutica, allegra, goffa, aggraziata – la grazia agra della sua prima adolescenza di puledra –, tormentosamente desiderabile dalla testa ai piedi.

Prima egli mi tentava e poi mi frustrava, lasciandomi con un dolore sordo alla radice stessa del mio essere.

Nulla è più atrocemente crudele di una bambina adorata.

Poteva anche sbiadire e avvizzire, non mi importava. Anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del suo caro viso.

Tra i limiti d'età di nove e quattordici anni non mancano le vergini che a certi ammaliati viaggiatori, i quali hanno due volte o parecchie volte il loro numero di anni, rivelano la propria reale natura: una natura non umana, ma di ninfa (vale a dire, demoniaca). Orbene, io propongo di chiamare "ninfette" queste creature eccezionali.

Se mi tocchi muoio.
[I'll die if you touch me].

Sono abbastanza orgoglioso di saper qualcosa da poter ammettere modestamente di non saper tutto.

Viviamo non solo in un mondo di pensieri, ma anche in un mondo di cose. Le parole, se non sono confortate dall'esperienza, non hanno significato.

Ormai il mio trastullo son solo le parole!

«Il signor Utero (cito da una rivista per ragazzine) comincia a costruire una parete spessa e soffice, nell'eventualità che debba fare da culla a un bambino». Il minuscolo pazzo nella cella imbottita.

Un cambiamento d'ambiente è la tradizionale premessa fallace in cui ripongono le loro speranze gli amori e i polmoni condannati.

Com'è strana la vita! Noi tutti ci premuriamo di stornare proprio il destino che volevamo blandire.

Le inclinazioni artistiche non sono caratteri sessuali secondari, come sostengono certi sciamani e scimuniti; è il contrario: il sesso è soltanto l'ancella dell'arte.

Io ti amavo. Ero un mostro pentapodo, ma ti amavo. Ero ignobile e brutale e turpido e tutto quello che vuoi, mais je t'aimais, je t'aimais! E c'erano momenti in cui sapevo come ti sentivi, e saperlo era l'inferno, piccola mia. 

Pnin
1957

Certe persone − e io sono fra loro − odiano il lieto fine. Ci sentiamo defraudati. Il dolore è la norma.

Il genio è nonconformismo.

La disperazione umana di rado conduce alle grandi verità.

Fuoco pallido
Pale Fire, 1962

La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande.

La solitudine è terreno di caccia di Satana.
[Solitude is the playfield of Satan].

La vita umana altro non è che una serie di note a piè di pagina apposte a un immane, oscuro capolavoro incompiuto.
[Existence is a series of footnotes to a vast, obscure, unfinished masterpiece].

Le somiglianze sono l'ombra delle differenze.

Il mio Dio morì giovane. La teolatria mi appariva umiliante, con premesse infondate. Un uomo libero non sa che farsene di un Dio.

La vita è un messaggio scarabocchiato al buio.

Nella Russia d'oggi, le idee sono blocchi rifilati a macchina e prodotti in colori uniformi; la sfumatura è dichiarata illegale, l'interstizio murato, la curva ridotta rozzamente a gradino. 

Un sillogismo: sono gli altri a morire; ma io non sono un altro; quindi non morirò.

Farò a meno dell’eternità se essa dovesse ignorare la tenerezza, la malinconia della vita mortale; la passione e lo strazio.

Parla, ricordo
Speak, Memory, 1951-1967

Quant'è piccolo il cosmo (il marsupio di un canguro basterebbe a contenerlo), che cosa misera e meschina se paragonato alla coscienza umana, a un solo ricordo personale e alle parole per descriverlo!

La culla dondola sopra un abisso e il buonsenso ci dice che la nostra esistenza è solo un breve spiraglio di luce tra due eternità fatte di tenebra.

L'immaginazione, delizia suprema dell'immortale e dell'immaturo, andrebbe tenuta a freno. Per goderci la vita, non dovremmo godercela troppo.

Lavoratori di tutto il mondo, disperdetevi! Gli antichi testi sbagliano. Il mondo è stato creato di domenica.

Ada o ardore
Ada or Ardor, 1969

Il cervello umano può diventare il miglior luogo di tortura fra tutti quelli da lui stesso inventati, istituiti e utilizzati per milioni di anni, in milioni di terre, su milioni di creature urlanti.

Intransigenze
Strong Opinions, 1973 - Selezione Aforismario

Penso come un genio, scrivo come un autore eminente e parlo come un bambino.

Le cose che odio sono semplici: stupidità, oppressione, crimine, crudeltà, musica leggera. I miei piaceri sono i più intensi che l’uomo conosca: scrivere e cacciare farfalle.

I gruppi, i movimenti, le scuole letterarie e così via non mi interessano. A me interessa soltanto il singolo artista.

Tutta l’arte è inganno, e la natura non è da meno; tutto è inganno in questo bell’imbroglio, dall’insetto che imita la foglia alle ben note lusinghe della procreazione.

«L’arte è semplice, l’arte è sincera». Un giorno o l’altro devo scoprire chi ha messo in giro questa volgare fandonia. Una maestrina dell’Ohio? Un somaro progressista di New York? Perché, si sa, nei suoi momenti più grandi l’arte è favolosamente ingannevole e complicata.

Non penso che un artista debba preoccuparsi del suo pubblico. Il suo pubblico migliore è la persona che vede nello specchio ogni mattina mentre si fa la barba.

Esiste una sola scuola: quella del talento.

Nei quadri e nei libri mi interessa solo il talento. Non le idee generali, ma il contributo individuale.

Uno scrittore creativo deve studiare attentamente le opere dei suoi rivali, comprese quelle dell’Onnipotente. Deve possedere la capacità innata non solo di ricombinare ma anche di ricreare il mondo esistente. 

Non si legge il libro di un artista con il cuore (il cuore è un lettore singolarmente stupido) e neppure con il solo cervello, ma con il cervello e la spina dorsale.

La satira è una lezione, la parodia è un gioco.

Non c'è scienza senza fantasia e non c'è arte senza fatti.
[There is no science without fancy and no art without fact].

L’immaginazione priva di conoscenza non porta più in là dell’oscuro cortile dell’arte primitiva, più in là dello scarabocchio di un bambino sulla palizzata o del messaggio di qualche caposcarico al mercato. L’arte non è mai semplice.

Lezioni di letteratura
Lectures on Literature, 1980 (postumo)

L’arte dello scrivere è un’attività assai futile se non comporta anzitutto l’arte di vedere il mondo come potenzialità narrativa.

Non è possibile leggere un libro, si può soltanto rileggerlo. Un buon lettore, un grande lettore, un lettore attivo e creativo è un «rilettore».

I grandi romanzi sono grandi fiabe

Un grande scrittore associa in sé queste tre qualità: affabulatore, insegnante e incantatore; ma è l’incantatore che predomina in lui e ne fa un grande scrittore.

L'adulterio è il modo più convenzionale per elevarsi al di sopra del convenzionale.

Lezioni di letteratura russa
Lectures on Russian Literature, 1981

Un filisteo è una persona adulta i cui interessi sono di tipo materiale e scontato, e la cui mentalità è formata dalle idee correnti e dagli ideali convenzionali del proprio gruppo o della propria epoca.

«Volgare» è più o meno un sinonimo di «filisteo»: ciò che fa spicco in un volgare non è tanto il convenzionalismo del filisteo, quanto la volgarità di certe sue idee convenzionali. Potrei anche usare i termini «manieroso» e «borghese». «Manieroso» indica quella raffinata volgarità con tendine di pizzo che è peggio della semplice rozzezza. Ruttare in presenza d’altri può essere una villania, ma dire «mi scusi» dopo un rutto è manieroso e quindi peggio che volgare.

Un borghese è un filisteo compiaciuto, un volgare presuntuoso.

Il filisteismo comporta non solo un insieme di idee correnti, ma anche l’uso di frasi fatte, luoghi comuni, banalità, espressi in parole sbiadite. Un vero filisteo non ha altro che queste idee triviali e da esse è totalmente composto. 

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

Genio è trovare un legame invisibile tra le cose.

I nostri migliori ieri, adesso sono orribili mucchi di nomi spiegazzati.

Io non esisto: esistono solo i mille specchi che mi riflettono.

L'eccentricità è il rimedio alla grande disperazione.

L'esistenza è una serie di note a piè di pagina di un vasto, oscuro capolavoro incompiuto.

La sede del piacere artistico è tra le scapole. Quel piccolo brivido che sentiamo là dietro è certamente la forma più alta di emozione.

La traduzione letterale più maldestra è mille volte più utile della più bella parafrasi.

Lo stile e la struttura sono l'essenza di un libro; le grandi idee sono inutili.
[Style and Structure are the essence of a book; great ideas are hogwash].

Mi sembra che nella scala delle misure universali vi sia un punto in cui s'incrociano l'una con l'altra l'immaginazione e la conoscenza, un punto dove si raggiunge il rimpicciolimento delle cose grandi e l'ingrandimento di quelle piccole: è il punto dell'arte.

Non sono colpevole di imitare «la vita reale» più di quanto «la vita reale» sia responsabile di plagio nei miei confronti.

Sapere di avere qualcosa di bello da leggere prima di andare a letto è una delle sensazioni più piacevoli.

Tutti e sette i peccati capitali sono peccatucci, ma senza tre di essi, Orgoglio, Lussuria e Accidia, la poesia non sarebbe mai nata.

Un pensiero, quando è scritto, è meno opprimente, benché si comporti talvolta come un tumore maligno: lo asporti, lo strappi via, e si sviluppa di nuovo peggio di prima.

Uno scrittore dovrebbe avere la precisione di un poeta e l'immaginazione di uno scienziato.

Note
Vedi anche frasi e citazioni di: Iosif BrodskijBoris Pasternak