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Frasi e citazioni di Jacques Attali

Selezione di frasi e citazioni di Jacques Attali (Algeri, 1943), economista, saggista e banchiere francese. Figura di spicco della cultura europea, è stato più volte consulente dei presidenti della Repubblica francese, da Mitterrand a Sarkozy. 
Foto di Jacques Attali
Ogni essere umano cela in sé una qualche forma di genio, un dono particolare
che dobbiamo tirare fuori e far fiorire. Trovare  questo dono, per sé e per gli altri,
è una delle maggiori  condizioni di una vita realizzata. (Jacques Attali)

Europa, Europe
Europe(s), 1994

L'Europa, con evidenza, non esiste. Non è né un continente né una cultura né un popolo né una storia. Non è definita da una frontiera unica né da un destino o da un sogno comuni. Invece esistono Europe, che sfuggono quando si cerca di afferrarne troppo precisamente i contorni.

Al di là del nulla
Au-delà de nulle part, 1997

Non è possibile superare una prova se non si è decisi ad affrontarla.
[Il n'est pas possible de surmonter une épreuve si on n'a pas décidé de l'affronter].

Non c'è pace possibile tra persone che non hanno fatto pace nel proprio cuore.

L'uomo non è che un semplice un aneddoto su un pianeta brulicante di batteri, questa è la verità.

L'amore non spegne il desiderio, come l'acqua salata non spegne la sete.

Nouv'Elles
2002

Tutto ciò che è ancora bello a trent'anni, è triste a cinquanta e grottesco a sessanta.
[Tout ce qui est encore beau à trente ans est triste à cinquante et grotesque à soixante].

Breve storia del futuro
Une Brève histoire de l'avenir, 2006

È oggi che si decide cosa sarà il mondo nel 2050 e si prepara quello che sarà nel 2100. A seconda di come ci comporteremo, i nostri figli e i nostri nipoti abiteranno un mondo vivibile o passeranno un inferno, odiandoci a morte.

Sopravvivere alle crisi
2010

Non bisogna avere paura davanti a una crisi, quale che sia la sua natura; occorre accettare la verità anche se non è piacevole da ammettere; e bisogna voler essere protagonisti, né ottimisti né pessimisti, del proprio futuro.

Non dimenticare mai che il tempo è prezioso, perché si vive una volta sola, e che bisogna vivere ogni momento come se fosse l’ultimo.

Per salvarsi da una fine che potrebbe essere prematura, occorrerà che l’umanità prenda coscienza di se stessa e, compito ancor più difficile, che si doti di istituzioni che le permettano di reagire efficacemente alle minacce.

L’umanità deve poter trasformare in opportunità le minacce che aleggiano contro la sua esistenza.

L’umanità deve essere empatica anche verso le altre specie, necessarie alla sua sopravvivenza. E ciò porta con sé, come doverosa conseguenza, l’obbligo di rispettare tutte le forme di vita.

La nostra vita, dicono
Notre vie, disent-ils, 2014

L'amore è come la felicità, lo scopri solo quando l'hai perso.

Non è lasciandosi trasportare dal desiderio degli altri che si può essere felici...

Finalmente dopodomani!
Vivement après-demain!, 2016 - Selezione Aforismario

In nome della libertà, abbiamo lasciato che in tutto il mondo si sviluppasse un processo di globalizzazione dei mercati e quindi una società governata dal denaro, senza altri valori che il prezzo delle cose, senza altre regole che l’egoismo e la cupidigia, una società votata alla slealtà e alla distruzione; e non abbiamo lasciato spazio per nessun’altra etica, per nessun altro atteggiamento che desse senso a questo mondo. 

In una società come la nostra, che è diventata un’economia-mondo, tutto o quasi è in vendita o si può comprare.

Sembra ormai ben poco credibile la prospettiva di una globalizzazione felice. Il peso dei fallimenti sulla bilancia della Storia è molto più significativo di quello, pure innegabile, dei successi. Le forze del male sembrano ben più forti di quelle del bene.

Non bisogna essere né pessimisti né ottimisti, né rassegnati né ingenui. Bisogna essere soltanto arrabbiati, molto arrabbiati. Non nel senso di prendere le armi e distruggere tutti, ma nel senso di rifiutare il mondo per com’è ora e per come diventerà se lo lasciamo evolvere secondo le previsioni. 

Oggi, è impensabile sperare di risolvere i problemi che ci troviamo ad affrontare e che minacciano l’esistenza stessa dell’umanità se non si è pronti a combattere fino alla morte per assicurare la sopravvivenza di un’etica dell’altruismo, dell’empatia e dell’eleganza, nell’interesse delle generazioni future; un’etica che sostituisca l’individualismo, l’avidità, la bramosia e la barbarie che ne deriva.

È conducendo la migliore vita possibile per noi stessi che salveremo il mondo.

Soltanto mettendoci nelle condizioni di «vivere bene» e aiutando gli altri a fare altrettanto potremo creare le condizioni di un mondo felice e sostenibile.

Poiché il tempo concesso a ciascuno di noi su questo pianeta è così breve, la nostra massima ambizione deve essere di usarlo al meglio.

Ogni essere umano cela in sé una qualche forma di genio, un dono particolare che dobbiamo tirare fuori e far fiorire. Trovare questo dono, per sé e per gli altri, è una delle maggiori condizioni di una vita realizzata.

Sperare l’insperato, pensare l’improbabile e agire invece di stare ad aspettare. 

L'essenziale
Les Chemins de l’essentiel, 2018 - Selezione Aforismario

Una vita è felice, libera e appagata solo se riusciamo a godere, tra le altre gioie, della possibilità di entrare in contatto il più spesso possibile con i grandi capolavori dell’umanità, beneficiando e rallegrandoci di questo incontro.

La frequentazione abituale di libri, film, composizioni musicali e artistiche memorabili rappresenta un mezzo “essenziale” per scoprire gli altri, il mondo e se stessi e accedere a nuove dimensioni di felicità e realizzazione.

Ogni cultura è anzitutto nazionale e inaccessibile a chi non appartiene allo stesso Paese, e quindi sembra quasi impossibile definire un essenziale comune a tutti, in ogni luogo e in ogni tempo.

Se la famiglia e la scuola non fanno più il loro dovere, dove vengono insegnate le vie dell’essenziale?

Se il numero di coloro che hanno accesso alle opere principali dell’umanità è molto più elevato rispetto al passato, quello di chi le conosce davvero, le legge, le vede, le ascolta e vi riflette, parlandone con gli altri, diminuisce in valore relativo. 

Il capitalismo, chiamato pudicamente “mercato”, non ha interesse a favorire la frequentazione dell’essenziale. L’industria dell’intrattenimento, infatti, guadagna molto di più vendendo novità che lasciando tempo libero per frequentare opere che ormai, per quanto riguarda l’essenziale, sono fuori diritti e di pubblico dominio.

È la produzione continua di beni a generare profitto, non il magazzino: è questo il segreto dell’economia capitalista e di chi affossa l’essenziale.

Non c’è più nulla che inciti alla tenacia, dal momento che siamo continuamente sollecitati da stimoli sempre diversi.

In questo mondo che produce solitudine l’unica cosa effettivamente importante è non essere soli. E leggere un libro o ascoltare musica significa in un certo modo essere soli.

Parecchi miliardi di persone preferiscono parlare con gli altri delle attività più futili, lanciare invettive contro sconosciuti, fare incontri su siti specializzati e leggere i commenti anonimi su argomenti aneddotici anziché leggere, vedere o ascoltare opere d’arte.

Per percepire come interessante l’essenziale bisogna prima di tutto provare interesse per se stessi, prendere coscienza dell’unicità della propria vita e della possibilità di viverla ai livelli più alti; occorre avere fiducia in se stessi, amarsi, prendersi sul serio. Rispettarsi.

Scoprire l’immensità delle opere essenziali, meravigliarsi di fronte alla genialità di autori, traduttori o interpreti, significa gioire del piacere di imparare, scoprire, viaggiare, trovare un senso, superare i propri limiti.

Tutto ciò che ha la vocazione di essere considerato essenziale deve passare al vaglio di innumerevoli critiche: è originale? L’emozione che suscita è sincera? Duratura?

Tutte le opere essenziali, qualunque sia la loro origine, permettono in qualche modo di entrare nell’esistenza degli altri, aiutando a sperimentare, per procura, tutti i destini possibili e di conseguenza a prepararsi per affrontare la propria sorte.

La storia non sempre è giusta e non conserva il ricordo di tutti i grandi geni, ma non tiene quasi mai traccia degli artisti non essenziali.

Frequentare l’essenziale è un’esperienza che sconvolge la nostra vita, fin dall’inizio del cammino: non appena ci avviciniamo ai capolavori cambia il nostro rapporto con il mondo.

Attraverso libri, film e opere d’arte la scoperta dell’essenziale permette di vivere molteplici esistenze reali o immaginarie e innumerevoli sentimenti. Questo consente di arricchire immensamente la conoscenza dell’umanità, di comprendere meglio le differenze e tollerarle.

Dopo tutto, in fondo, talvolta la vita vissuta per mezzo dell’essenziale è più intensa e vera di quella reale.

Con un po’ di tenacia, umiltà, lavoro e voglia nessuna porta resiste. A nessuno che tenti di aprirla.

Provare emozioni favorisce non soltanto le condizioni adatte per anticipare e gestire meglio la propria vita, ma aiuta anche a liberare forze biologiche profonde di cui cominciamo solo ora a percepire la vastità.

Sogno un mondo in cui l’educazione non sarà ridotta alla ricerca frenetica del posto migliore e dell’inserimento nel mercato del lavoro. In cui nessuno vorrà più condurre una vita banale. 

Disinformati
Histoires des médias, 2021

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Il futuro politico, culturale, economico e sociale di ogni società dipende dal modo in cui ciascuno dei suoi membri è, o non è, informato.

La condizione d’esistenza della democrazia è l’accesso equo e libero di tutti a tutte le notizie rilevanti, anche se non è condizione sufficiente per impedire l’affermarsi di una dittatura.

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Note
Vedi anche frasi e citazioni di: Serge Latouche

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