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FAQ - Domande e Risposte sull'Aforisma

Questa pagina è dedicata alle FAQ (Frequently Asked Questions) sull'aforisma, cioè all'esaudimento delle curiosità, dei dubbi e delle domande poste frequentemente da chi si avvicina per la prima volta (ma anche la seconda) al genere letterario dell'aforisma. In breve, si cerca di rispondere nella maniera più semplice ed esaustiva possible a domande come: Cos'è un aforisma? Esiste differenza tra aforisma e citazione? Chi può definirsi "aforista"? Chi sono i migliori scrittori di aforismi di sempre? Esistono autori di aforismi donne? Quali sono i libri di aforismi più famosi?, ecc.
Su Aforismario trovi altre pagina di approfondimento sulla scrittura aforistica con definizione, caratteristiche e storia dell'aforisma. [I link sono in fondo alla pagina].
Un buon aforisma è la saggezza di un intero libro in una sola frase.
(Theodor Fontane)
1. Cos'è un aforisma?
L'aforisma è una frase breve (nella sua forma classica occupa, in genere, da una a tre righe) che esprime in modo arguto e/o ironico e/o paradossale una profonda riflessione o una rapida intuizione, su un qualunque aspetto della realtà circostante o del proprio modo interiore. [Per approfondimenti vedi il link in fondo alla pagina: Definizione di aforisma].

2. Esiste una differenza tra aforisma e citazione?
Sebbene nel linguaggio comune i due termini siano spesso considerati sinonimi, in realtà indicano due cose abbastanza diverse: l'aforisma è una frase originariamente breve e isolata da eventuale altro testo circostante; la citazione, invece, è una frase più o meno breve estrapolata "arbitrariamente" dal testo in cui era originariamente legata (ad esempio: un romanzo o un saggio). [Per approfondimenti vedi il link in fondo alla pagina: Differenza tra aforisma e citazione].

3. Quando sono stati scritti i primi aforismi?
La più antica raccolta di aforismi di cui siamo a conoscenza è quella attribuita al noto medico greco Ippocrate di Cos, dal titolo "Aforismi" e risalente al IV secolo a.e.c.

4. Chi può definirsi "aforista"?
L'aforista, per definizione, è colui che crea aforismi. Dunque non si possono definire aforisti tutti quegli scrittori, magari molto citati, che non hanno mai scritto veri e propri aforismi, così come tutti coloro che, per esempio, sono grandi lettori di aforismi o amano collezionarli.

5. Chi è il migliore scrittore di aforismi di sempre?
Non esiste un singolo autore che si possa definire  il migliore scrittore di aforismi in assoluto. Ci sono comunque alcuni aforisti che sono considerati dalla critica, e non solo, veri e propri maestri del genere. Tra questi si possono ricordare (in ordine alfabetico): Nicolas de Chamfort, Emil Cioran, Ennio Flaiano, Karl Kraus, François de La Rochefoucauld, Friedrich Nietzsche, Jules Renard, ecc. [In fondo alla pagina trovi una classifica con i 10 migliori aforisti di sempre secondo Aforismario].

6. Esistono autori di aforismi donne?
La maggior parte degli scrittori di aforismi sono uomini, tuttavia esiste una discreta rappresentanza di scrittrici di aforismi. Tra queste si possono ricordare: Louise-Victorine Ackermann Choquet, Marie von Ebner-Eschenbach, Alda Merini, Madeleine de Souvré de Sablé, Maria Luisa Spaziani, ecc.

7. Quali sono i libri di aforismi più noti?
Parlando di "aforismi veri e propri", e dunque escludendo le numerose raccolte di citazioni di Oscar Wilde, tra i libri di aforismi più noti si possono annoverare i seguenti: Detti e contraddetti di Karl Kraus, Massime di François de La Rochefoucauld, Pensieri spettinati di Stanislaw Jerzy Lec, Il dizionario del diavolo di Ambrose Bierce e, in Italia, Il grillo parlante di Roberto Gervaso. Parlando di libri di "genere aforistico" (cioè libri in cui gli aforismi sono spesso alternati a riflessioni e pensieri più lunghi), si possono ricordare: Pensieri di Blaise Pascal, Il mestiere di vivere di Cesare Pavese, Aforismi sulla saggezza del vivere di Arthur Schopenhauer (che, a dire il vero, costituiscono soltanto un capitolo dell'opera Parerga e Paralipomena), Diario di Jules Renard.

8. Esistono libri in lingua italiana che parlano dell'aforisma da un punto di vista teorico?
Sì, specialmente negli ultimi anni, si stanno pubblicando anche in Italia diversi libri che affrontano lo studio dell'aforisma come genere letterario. Per conoscere alcuni di questi libri, vedi la nota bibliografica riportata in fondo alla pagina dedicata alla storia dell'aforisma [trovi il link in fondo a questa pagina].

9. Gli aforismi, in Italia, sembrano avere, in ogni campo (dal comico al “manageriale”) una discreta presa sul pubblico e suscitare interesse e consensi. Come mai?
La domanda richiede una premessa chiarificatrice: se col termine “aforisma” s’intende una frase breve estrapolata da qualsivoglia contesto (un romanzo, un saggio, un articolo, ecc.), allora possiamo dire che in effetti gli ”aforismi”, o più correttamente le “citazioni”, trovano una grande diffusione in Italia (basta vedere il numero di pubblicazioni editoriali e di siti web dedicategli); ma se consideriamo il termine “aforisma” nella sua vera accezione, cioè come proposizione breve, arguta e originariamente isolata (cioè creata dal suo autore per essere “autosufficiente” e priva di connessioni con eventuale testo circostante), allora bisogna dire che l’aforisma in Italia, contrariamente a quanto accade in altri paesi europei, non gode neppure minimamente della popolarità riservata ad altri generi letterari (il romanzo su tutti). Fatta questa premessa, provo a rispondere brevemente sul perché del grande interesse suscitato dalle numerose sillogi di aforismi e citazioni esistenti oggi in Italia. Fondamentalmente, penso ciò sia dovuto alla brevità e alla pregnanza di significato che contraddistinguono le frasi di cui queste raccolte si compongono, il che consente anche a chi non ha la possibilità (o la voglia) di dedicarsi a letture un po’ più impegnative in termini di tempo, di riflettere, e spesso anche sorridere, sui più svariati argomenti. A ciò bisogna aggiungere il piacere intellettuale che brevi citazioni particolarmente riuscite suscitano nel lettore sia per la loro arguzia, sia per la loro capacità di farci vedere determinati aspetti del mondo che ci circonda, come di noi stessi, da un punto di vista del tutto insolito.

10. L’uso di determinati aforismi da parte di qualcuno, ci può far capire qualcosa di quella persona? Magari per via degli autori che cita, piuttosto che per l’argomento?
Nel caso in cui gli aforismi siano particolarmente significativi per colui che li cita, penso si possa dedurre sicuramente qualcosa circa la sua personalità, ma in maniera abbastanza approssimativa e, tutto sommato, insufficiente. Ben altra valenza ha invece la lettura di un libro di aforismi composti da un unico autore. In questo caso, la personalità dell'aforista emerge abbastanza chiaramente, e ciò costituisce uno dei lati più interessanti della lettura di un libro del genere.

11. È sempre utile avere un aforisma “a portata di mano” nelle discussioni? Dove risiede il potere della sua efficacia?
Esistono sicuramente situazioni in cui un buon aforisma è il modo migliore per confermare una nostra idea o esprimere un punto di vista in maniera rapida ed efficace. Non a caso, le citazioni sono sempre più usate anche in occasioni più formali di quanto possa essere una semplice conversazione tra conoscenti, come, ad esempio, in ambito manageriale, nella pratica psicoterapeutica o nella consulenza filosofica, in cui una breve citazione può essere usata per infondere fiducia e ottimismo, per rompere schemi mentali un po’ troppo rigidi, come fonte di saggezza, ecc. Il potere di questa efficacia risiede, come ho già detto in precedenza, nella concisione, nella pregnanza di significato e nel punto di vista spesso insolito dell’aforisma. È importante ricordare, però, che quella della citazione è anche un’arte, e praticata male può essere controproducente; mi riferisco a un eventuale uso esagerato di citazioni o, peggio ancora, all'uso di citazioni inadatte o in momenti e contesti sbagliati.

12. Gli aforismi nascono per caso, magari all'interno di un discorso e di un contesto più ampio, o possono essere studiati “a tavolino”?
Come nascono gli aforismi è assai difficile dirlo, perché ciò ha a che vedere con complessi processi cognitivi legati profondamente alla personalità dell’autore. Per quella che è la mia esperienza, posso dire che l’aforisma di solito è il risultato finale di un’elaborazione mentale, più o meno lunga e per lo più inconscia, di stimoli esterni (come la lettura di una frase in un libro, la scena toccante di un film, un evento, anche banale, di vita vissuta, ecc.), e di un susseguente lavoro “tecnico” di scrittura. Non escludo si possa, volendo, creare qualche aforisma anche “a tavolino”, specie per chi ha una certa dimestichezza con le parole, ma il risultato, alla lunga, sarebbe sicuramente artificioso. In ogni caso, se non si possiede una certa sensibilità, una buona predisposizione per la sintesi, un po’ d’intuito e un po’ di spirito di osservazione, penso sia inutile anche solo provare a mettersi a scrivere aforismi.

13. Possiamo indicare a quali autori di aforismi possiamo rivolgerci con maggior efficacia a seconda degli argomenti trattati?
Tra i vari temi, il più difficile per il quale trovare un aforista di riferimento è proprio quello che sembrerebbe il più semplice, e cioè l’amore romantico; questo perché in genere gli autori di aforismi tendono al cinismo e al disincanto, dunque sono scrittori antiromantici per eccellenza. Comunque, tra gli aforisti che hanno scritto dei bei pensieri sull'amore, possiamo ricordare Henri de Régnier, autore del famoso: “L'amore è eterno, finché dura”. Molto più semplice trovare autori dalla risposta tagliente o, come dice lei, “politicamente scorretta”: impossibile, in questo caso, non ricordare i nomi di Giuseppe Prezzolini, Leo Longanesi o il già citato Ennio Flaiano, che hanno scritto aforismi tra i più sarcastici sulla nostra classe politica e sull'intera società italiana; si veda, ad esempio, Flaiano: “La situazione politica in Italia è grave ma non è seria”. Per ridere, o meglio, per sorridere, consiglierei gli aforismi di Stanisław Lec: “Aveva la coscienza pulita. Mai usata”. Riguardo al tema della leadership e del comando, non si può non citare “L’arte della guerra”, attribuito al generale cinese Sun Tzu. Si tratta di un antico testo di strategia militare le cui massime hanno trovato nel corso del tempo grande applicazione in vari campi, e che oggi è diventato un vero e proprio classico per la gestione del management in molte aziende di tutto il mondo, tant'è che esistono diverse edizioni di questo libro riadattate allo scopo. Cito una delle tante massime che compongono il trattato: “Il generale esperto fa del suo esercito un tutto armonico. In questo modo, comandare molti uomini è come comandarne uno, che deve fare ciò che vuoi tu”.

Note
  1. Se hai qualche altra domanda da fare sull'aforisma, inviala ad Aforismario.
  2. Vedi anche: AforisticaDefinizione di Aforisma - Storia dell'Aforisma