Cerca Autori o Argomenti in Aforismario

Aforismi, frasi e citazioni sullo Sciopero

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sullo sciopero, cioè "l'astensione organizzata dal lavoro di un gruppo più o meno esteso di lavoratori dipendenti, appartenenti al settore pubblico o privato, per la tutela di comuni interessi e diritti di carattere politico o sindacale". [Vocabolario Treccani]. Secondo l'articolo 40 della Costituzione Italiana (1947), il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano. 
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sul lavoro, i lavoratori, il sindacato, la disoccupazione e la protesta. [I link sono in fondo alla pagina].
Il diritto di sciopero per l'operaio è il diritto di non vendere il suo lavoro
che alle condizioni fissate da lui stesso. (Charles Gide)
 Foto: Il quarto stato - Giuseppe Pellizza da Volpedo - 1901
Aeroporto: "Da domani la situazione degli aeroporti italiani ritorna alla normalità. Cioè ricominciano gli scioperi".
Amurri e Verde [1]

Il vantaggio di un disoccupato in più, è uno scioperante in meno.
Altan [1]

Lo sciopero generale ha insegnato alla classe operaia in quattro giorni più di quanto avrebbero potuto fare anni di discussioni.
Arthur Balfour [1]

Lo sciopero è la guerra: il regime della libera concorrenza è un regime di guerra perenne e lo sciopero non è che un episodio della lotta. È l'assalto dato dalla coalizione dei lavoratori alla cittadella dei capitalisti.
Barthélemy, Sciopero e funzioni pubbliche, ?

Quando un politico inizia lo sciopero della fame fa un'ottima azione, solo che poi rovina tutto quando riprende a mangiare.
Carl William Brown, Aforismi contro il potere e l'autorità della stupidità, 2015

La pubblicità non fa mai sciopero.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010

Molti elementi contribuiscono alla sensazione di sollievo con cui lo sciopero inizia per i lavoratori. La loro eguaglianza fittizia, di cui si parla loro, ma che in realtà non va oltre la loro comune attività manuale, diviene improvvisamente reale. Finché lavoravano dovevano svolgere compiti diversissimi, e tutto era loro prescritto. Ma nell'interrompere il lavoro fanno tutti la stessa cosa. Sembra che lascino
ricadere le mani tutti nello stesso momento, come se ora dovessero impegnarsi tutti a non sollevarle più, indipendentemente da quanto possano essere affamati.
Elias Canetti, Massa e potere, 1960

Le mani che ricadono esercitano un'influenza di contagio su altre mani. Ciò che esse "non" fanno si comunica all'intera società. Lo sciopero che cresce per «simpatia», impedisce di proseguire l'attività consueta anche a coloro che originariamente non pensavano a una fermata. Il senso dello sciopero è che nessuno dovrebbe fare alcuna cosa finché i lavoratori non fanno nulla; e quanto più tale intenzione si realizza, tanto più grande e la loro prospettiva di riuscire vittoriosi nello sciopero.
Elias Canetti, Massa e potere, 1960

Comunicato sindacale. Lo sciopero di oggi ha avuto un clamoroso successo: perfino gli scioperanti hanno scioperato, andando tutti a lavorare!
Guido Clericetti, Clericettario, 1993

Uno dei grandi motivi della popolarità degli scioperi è che danno al sé represso un senso di potere. Per una volta lo strumento umano si riconosce uomo, capace di alzarsi in piedi e di pronunciare una parola o di colpire.
Charles Horton Cooley [1]

Il diritto di sciopero, come ogni altro diritto, ha dei limiti oltrepassando i quali si pregiudica il diritto stesso.
Angelo Costa, L'imprenditore, il mercato e la religione, 2003 (postumo)

Uno sciopero è una rivoluzione incipiente. Molte grandi rivoluzioni sono nate da un piccolo sciopero.
[A strike is an incipient revolution. Many large revolutions have grown out of a small strike].
William Dudley [1]

Lo sciopero è un momento di lotta e la lotta non è mai un momento gioioso. 
Piero Fassino, su Sette, 2001

L'Itaglia, Sciopero dell’Assitalia, in via Po. Gli impiegati coi fischietti. Sciopero degli Artigiani in via Veneto. Gli impiegati coi campanacci. Tutto come alla festa delle matricole o come prima della partita Italia-Brasile. Lo scopo è il rumore, la carnevalata. E non lavorare. Molto rumore per tutto.
Ennio Flaiano, Diario degli errori, 1976 (postumo)

Italia: il paradiso degli scioperi interrotto qualche volta dal lavoro.
Carlo Franchi [1]

Negli scioperi operai, soprattutto fino alla prima guerra mondiale; i lavoratori miravano, sì, a ottenere maggiori salari, ma in pari tempo affrontavano di buon grado gravi disagi per affermare la propria dignità e per la soddisfazione che veniva loro dall'esperienza della solidarietà. Lo sciopero era insomma un fenomeno insieme economico e « religioso »; se è vero che scioperi del genere hanno luogo anche oggi, gran parte di quelli attuali hanno moventi esclusivamente economici, benché si noti, in questi ultimi tempi, un aumento del numero di scioperi, promossi dal desiderio di migliori condizioni sul posto di lavoro.
Erich Fromm, Avere o essere?, 1976

Origini dello sciopero. - Il primo sciopero avvenne in Grecia e ne parla Aristofane nella Lisistrata. Fu uno sciopero sessuale.
Joan Fuster, Giudizi finali, 1960/68

Lo sciopero dei mezzi di trasporto, l'interruzione dell'energia elettrica, il ritardo nei rifornimenti alimentari. Senza interruzione, senza lacune, senza sospensione, non ci rendiamo conto da quante catene ci ha reso dipendenti l'età della tecnica e dell'economia globale.
Umberto Galimberti, I vizi capitali e i nuovi vizi, 2003

La tecnica conferisce potere a tutti coloro che operano in un apparato. Per cui, ad esempio, bastano dieci controllori di volo per fermare tutto il complesso della navigazione aerea, quando un tempo uno sciopero tradizionale, per avere successo, doveva coinvolgere l'ottanta per cento dei lavoratori di un certo settore. Siamo quindi di fronte a un potere nuovo, perché la tecnica prevede una coordinazione dei suoi sub-apparati, affinché tutto possa funzionare con una regolarità e una coordinazione assolute. Basta infatti l'interruzione di un piccolo segmento perché si blocchi tutto l'apparato. In questo modo la tecnica conferisce potere a tutti coloro che operano nell'apparato, un potere che gli americani hanno ben identificato nella denominazione no making power, il potere di non fare.
Umberto Galimberti, I miti del nostro tempo, 2009

Gli scioperi per il miglioramento economico non dovrebbero mai avere un fine politico, come motivazione aggiuntiva. Una tale mescolanza non favorisce mai il fine politico e generalmente crea problemi agli scioperanti.
Mohandas Gandhi, su Harijan, 1932/48

In una società democratica ben ordinata non c'è posto, non c'è motivo di illegalità o scioperi. In tale società vi sono ampi mezzi legali per reclamare giustizia. La violenza, velata o scoperta, deve essere un tabù.
Mohandas Gandhi, su Harijan, 1932/48

Uno sciopero non dovrebbe mai essere manovrato ma spontaneo. Se lo si organizza senza alcuna coercizione non vi sarà spazio per il teppismo e i saccheggi. Sarebbe uno sciopero caratterizzato dalla perfetta collaborazione fra gli scioperanti.
Mohandas Gandhi, in Gandhi per la pace, 2002

Non dovrebbe esserci uno sciopero che non sia legittimo e meritevole. Nessuno sciopero ingiusto dovrebbe avere successo. Ogni simpatia pubblica deve essere negata a simili scioperi.
Mohandas Gandhi, in Gandhi per la pace, 2002

Sciopero: la massa in scena.
Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983

Il diritto di sciopero per l'operaio è il diritto di non vendere il suo lavoro che alle condizioni fissate da lui stesso.
Charles Gide, Il diritto di sciopero, 1909

Diritto di sciopero. Un dogma fondato sulla ragione.
Gino Giugni [1]

Nello sciopero trova espressione il conflitto tradizionale tra la posizione del lavoratore e quella del datore di lavoro, cui si aggiungono quelle dei soggetti titolari di altri interessi coinvolti, posizioni che dovranno tutte ottenere adeguata conciliazione sulla base di regole condivise.
Laura Lorello, Diritto di sciopero e servizi pubblici essenziali, 2016

Se lo sciopero è diritto, lo è dentro la Costituzione e come ogni altro diritto può subire limitazioni per la tutela di altri interessi costituzionalmente rilevanti.
Laura Lorello, Diritto di sciopero e servizi pubblici essenziali, 2016

La configurazione dello sciopero come espressione del "conflitto" tra soggetti titolari di interessi contrastanti sembra riprodurre, su scala minore, la rappresentazione delle moderne società democratiche, nelle quali la dimensione del pluralismo si accompagna a quella della potenziale opposizione; opposizione, tuttavia, considerata come fattore di vitalità, di crescita e di esistenza stessa della democrazia.
Laura Lorello, Diritto di sciopero e servizi pubblici essenziali, 2016

L'unione fa lo sciopero.
Marcello Marchesi, 100 neoproverbi, 1965/68

“Quando ho la sensazione che in fabbrica ci sia un po’ di ammoìna” mi diceva un giovane industriale (di quelli che sono contro i padri, cioè contro gli industriali vecchio stampo, contro quelli che hanno trovato lo stampo, lo stampo per fare i soldi) “quando vedo che si profila uno sciopero, io prendo il mio yacht. Me ne vado. In crociera. Alle Bahamas. E mi porto dietro un po’ di operai.” “Come viaggio premio? ” “No, come ostaggi.”
Marcello Marchesi, Il malloppo, 1971

Oggi alle 21 sciopero contro il terremoto.
Marcello Marchesi [1]

È tornata la primavera e ci ha trovati ancora qui. / Poi è arrivata l'estate e ci ha trovati ancora qui. / Poi è giunto l'autunno e ci ha trovati ancora qui. / Quindi, puntuale, è ritornato l'inverno e ci ha trovati ancora qui... / Mai visto uno sciopero dei treni così lungo!
Flavio Oreglio, Poesie catartiche, 2003

Quando un giovane, o un anziano molto aggiornato, accusando se stesso e gli altri – fino a ridursi alla disperazione e allo sciopero – dice che non c'è nulla da fare, che il sistema non può fatalmente non «mangiare» dice in realtà: io desidero essere mangiato, sparire. 
Pier Paolo Pasolini, Il caos, su Tempo, 1968

Lo scioperante è un lavoratore che ha preso coscienza della sua condizione di sfruttato e deliberatamente affronta la lotta e sacrifici sempre maggiori, onde rivendicare i suoi diritti.
Vasco Pratolini, Metello, 1955

La piazza è il vero governo italiano, che decide la guerra o fa cessare lo sciopero dei tranvieri. Da parecchi anni impiegati, produttori, operai, e oramai anche militari, sanno che non si ottiene nulla dal governo, “se non si scende in piazza”. Forse è per questo che siamo i discendenti dei romani, che decidevano le questioni politiche nel foro.
Giuseppe Prezzolini, Codice della vita italiana, 1921

Quando gli spazzini fanno sciopero, gli sporcaccioni s'indignano.
Jacques Prévert, L'opinione pubblica, Poesie, XX sec.

A uno sciopero della fame serio dovrebbe seguire sempre un degno funerale.
Enzo Raffaele, Aforismi sovrani, 2014

Le donne possiedono un’arma molto potente, che se adottata più spesso e con più determinazione di quanto abbiano mai fatto sin dai tempi di Lisistrata, renderebbe gli uomini più docili e disponibili a ogni concessione: mi riferisco allo sciopero del sesso, l’unico – eccetto quello autolesionistico del calcio – che possa esercitare una pressione davvero efficace sul genere maschile. 
Giovanni Soriano, L'inconveniente umano, 2022

Ci sono dei casi in cui lo sciopero può indebolire più gli operai che il loro diretto avversario.
Lev Trotsky, Scritti, XX sec.

Benché sempre si debba ricorrere innanzitutto a un dialogo sincero tra le parti, lo sciopero può tuttavia rimanere anche nelle circostanze odierne un mezzo necessario, benché estremo, per la difesa dei propri diritti e la soddisfazione delle giuste aspirazioni dei lavoratori.
Concilio Vaticano II, Gaudium et Spes, 1965

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Lavoro - Lavoratori - Sindacato - Disoccupazione -Protesta