Glossario delle Forme Brevi
Glossario dei termini aforistici e delle forme brevi. L'aforisma, la massima, la sentenza, la citazione, il proverbio, l'apoftegma, il frammento e tutti i generi simili che rientrano nelle cosiddette forme brevi, hanno in comune alcune fondamentali caratteristiche, soprattutto quelle della concisione e della forza espressiva. Tuttavia, ognuno di questi termini possiede anche delle caratteristiche e un'origine storico-letteraria proprie che permette di distinguerlo da tutti gli altri. Tale distinzione, però, non è sempre così netta, anzi, il più delle volte è talmente sfumata da destare non poca confusione. Per cercare di fare un po' di chiarezza sull'argomento, presentiamo un piccolo glossario delle forme brevi.
Adagio
Etimologia: Dal latino adagium, derivato da aio "dico", col prefisso ad-.
Frase sentenziosa, di origine anonima o attribuita convenzionalmente a un autore, contenente un insegnamento o un precetto di carattere morale o di utilità pratica. Vedi anche la voce "proverbio" di questo glossario.
Aforisma (o aforismo)
Etimologia: dal latino aphorismus, che è dal gr. aphorismós "definizione", composto da apó "da" e horíz "separo". Breve proposizione che riassume un'idea, un principio o un'osservazione, espressa in maniera arguta, brillante o paradossale. Esempio: gli aforismi di Karl Kraus: "La donna è coinvolta sessualmente in tutti gli affari della vita. A volte perfino nell'amore".
Aforismario
Dal termine "aforisma" più il suffisso con valore collettivo "ario" (dal latino -arius), raccolta di aforismi. Il termine è stato coniato nel 2008 dall'autore del sito Aforismario, e benché sia sempre più diffuso su internet, non è ancora presente nei vocabolari di lingua italiana.
Frase sentenziosa, di origine anonima o attribuita convenzionalmente a un autore, contenente un insegnamento o un precetto di carattere morale o di utilità pratica. Vedi anche la voce "proverbio" di questo glossario.
Aforisma (o aforismo)
Etimologia: dal latino aphorismus, che è dal gr. aphorismós "definizione", composto da apó "da" e horíz "separo". Breve proposizione che riassume un'idea, un principio o un'osservazione, espressa in maniera arguta, brillante o paradossale. Esempio: gli aforismi di Karl Kraus: "La donna è coinvolta sessualmente in tutti gli affari della vita. A volte perfino nell'amore".
Aforismario
Dal termine "aforisma" più il suffisso con valore collettivo "ario" (dal latino -arius), raccolta di aforismi. Il termine è stato coniato nel 2008 dall'autore del sito Aforismario, e benché sia sempre più diffuso su internet, non è ancora presente nei vocabolari di lingua italiana.
Aforista
Chi crea aforismi. Chi ama parlare per aforismi.
Aforisticamente
Esprimersi in modo aforistico, per aforismi; parlare con tono breve e sentenzioso.
Aneddoto
Etimologia: dal greco anékdotos "inedito", composto di an- privativo e ekdídomi "io do fuori", "pubblico". Episodio più o meno noto di carattere storico o relativo alla vita privata d'un personaggio, menzionato a fine moralistico o ricreativo più che storiografico.
Apoftegma (o apoftemma)
Etimologia: dal greco apóphthegma, deriva da apophthéngomai "parlare concisamente o dichiarare apertamente" (di etimologia incerta). Detto, massima memorabile.
Barzelletta
Etimologia: forse dal francese bergerette "pastorella", con significato originario di "ballata pastorale" (di etimologia incerta). Storiella spiritosa e divertente.
Battuta
Frase o risposta arguta e spiritosa.
Calembour
Voce francese (di etimologia incerta). Freddura basata su giochi di parole. Tra i più usati, quello della contrapposizione o dell'accostamento di parole omografe (cioè identiche ma con significato diverso), o polisemiche (cioè parole identiche che possono assumere diversi significati); oppure dalla sostituzione, in una frase nota, di una parola con un'altra di suono simile ma di significato diverso.
Citazione
Etimologia: dal latino tardo citatio -onis, derivato da citare "chiamare in giudizio". Riproduzione testuale di parole altrui a titolo di conferma o di esemplificazione; riferimento, menzione, rimando o richiamo a documenti, testi e simili.
Detto
Dal latino dictum, participio passato di dicere "dire". Motto, sentenza. Esempio: i detti del Piovano Arlotto: "Come la ruggine consuma il ferro, così la invidia consuma gli invidiosi".
Epigrafe
Dal greco epigraph, derivazione d epigráph "scrivo sopra’. 1. Iscrizione in prosa o in versi, che può essere incisa sulla tomba di un defunto per conservarne la memoria, o su targhe, o alla base di monumenti e simili, per commemorare un personaggio o un avvenimento. 2. Iscrizione posta in fronte a un'opera come dedica o ricordo; part., citazione autorevole posta a introduzione e convalida di uno scritto.
Epigramma
Etimologia: dal latino epigramma, dal greco epígramma, composizione di epi- e grámma "scritto", derivazione di epigráph "scrivo sopra". Iscrizione poetica encomiastica o dedicatoria; breve componimento poetico di contenuto pungente e satirico.
Epitaffio
Etimologia: dal greco epitáphion, derivazione di táphos "tomba", col prefisso epi- "sopra". Breve iscrizione, solitamente celebrativa, posta sulla tomba di un defunto. Esempio: "Qui giace uno il cui nome fu scritto nell'acqua" (John Keats, 1795 – 1821).
Facezia
Dal latino facetia, derivazione di facetus "elegante", poi "arguto" (di etimologia incerta). Detto arguto e piacevole.
Frammento
Etimologia: dal latino fragmentum, derivazione di frangre "rompere, spezzare". Parte di un'opera letteraria o di scritti in genere, per lo più dell'antichità, di cui la maggior parte è andata perduta; brano staccato o scelto da un'opera letteraria, da uno scritto, ecc.
Frase
Etimologia: dal latino phrasis, dal greco phrásis, "espressione", derivazione di phrázein "dire, parlare" (di etimologia incerta). Unità linguistica indipendente e di senso compiuto" costituita essenzialmente, nelle nostre lingue, di soggetto e predicato; nel linguaggio corrente, spesso sinonimo di proposizione e locuzione.
Freddura
Etimologia: dal latino tardo frigdum, da frigere "esser freddo", con sovrapposizione di rigidus "rigido'. Battuta spiritosa per lo più imperniata su giochi di parole o doppi sensi.
Gnome
Dal greco gnome, da gignoskein "conoscere’. Sentenza, breve formulazione di una norma morale, caratteristica della letteratura greca. Vedi anche la voce "sentenza" in questo glossario.
Greguería (pl. greguerías)
Particolare forma poetica di aforisma che, secondo la definizione del suo maggior rappresentante, lo scrittore spagnolo Ramón Gómez de la Serna, lega la metafora allo humor. Esempi: "La lucertola è la spilla dei muretti"; "Un secondo è un secolo in miniatura".
Massima
Dal latino maximum, superlativo di magnum "grande". Frase breve e sentenziosa attraverso la quale si esprime un giudizio o un principio generale tratto dall'esperienza e assunto come norma di vita o come guida nell'agire. Esempio: le massime di François de La Rochefoucauld: "È meglio impiegare la nostra mente a sopportare le disgrazie che ci succedono che a prevedere quelle che ci potranno succedere".
Motto
Dal latino volgare muttum "borbottamento", derivazione di muttire "sussurrare, parlare sottovoce". 1. Frase arguta e spiritosa, talvolta allusiva e pungente (motto di spirito). 2. Frase breve e sentenziosa che sintetizza i principi ispiratori della vita di una persona, o che definisce lo spirito e le finalità degli appartenenti a un gruppo, un'associazione, una comunità, ecc. Esempio: il motto dei benedettini è “ora et labora”. 3. Frase posta sotto lo stemma di un corpo militare, del quale esprime l'impresa.
Oracolo
Dal lat. oraclum, derivazione di orare "parlare, dire", successivamente "pregare". 1. Nelle antiche religioni mediterranee, responso, spesso in forma breve e ambigua, che davano gli dei, interrogati a scopo divinatorio. Per estensione anche la divinità stessa che forniva l'oracolo. Esempio: "l'oracolo di Apollo in Delfi". 2. Espressione cattedratica e sentenziosa, che non ammette né concede d'essere contraddetta.
Pensiero
Breve riflessione, generalmente di natura filosofica.
Proverbio
Etimologia: dal latino proverbium, derivazione di verbum "parola", col prefisso pro-. Detto breve e spesso arguto di origine popolare, che riassume un insegnamento tratto dall'esperienza. Esempio: Moglie e buoi dei paesi tuoi. - A caval donato non si guarda in bocca. - Chi è causa del suo mal pianga sé stesso.
Sentenza
Etimologia: dal latino sententia, "opinone, parere" derivazione di sentire "ritenere, giudicare’. Frase breve che enuncia concettuosamente una verità o una norma, specie di carattere morale.
Slogan
Etimologia: dal gaelico scozzese sluagh-ghairm; propriamente “grido di guerra”, composizione di sluagh "esercito" e gairm "grido". Frase breve, orecchiabile e suggestiva coniata per lo più a fini pubblicitari o di propaganda politica. Per ottenere un effetto immediato ed essere facilmente memorizzabile, si avvale spesso di accorgimenti ritmici, della rima, di assonanze, di allitterazioni, ecc. Esempio: slogan politico (fascista): "Marciare per non marcire "; slogan pubblicitario: "Birra, e sai cosa bevi!".
Wellerismo
Derivazione del nome di Sam Weller, personaggio del romanzo Il Circolo Pickwick (The Posthumous Papers of the Pickwick Club, 1836) dello scrittore inglese Charles Dickens, il quale attribuisce ad altri frasi spiritose coniate da lui stesso. Sentenza o frase proverbiale di tono tra il serio e l'ironico, solitamente di origine anonima, ma attribuito a un personaggio reale o immaginario. Esempio: "Prima il dovere poi il piacere, come disse Riccardo III quando infilzò l'altro re nella Torre, in attesa di strozzargli i bambini". Vedi: Wellerismi di Charles Dickens
Wit
In inglese, propriamente, "brio", o Witz (in tedesco, "arguzia"). Detto arguto; motto di spirito; storiella umoristica.
Note
Leggi anche: Definizione del termine "aforisma" - Storia dell'Aforisma - Differenza tra "aforisma" e "citazione"