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Frasi e pensieri di Luciano De Crescenzo

Selezione di aforismi, frasi, citazioni e battute ironiche di Luciano De Crescenzo (Napoli 1928 - Roma 2019), ingegnere, scrittore, umorista, regista e attore italiano. Nella sua autobiografia Vita di Luciano De Crescenzo scritta da lui medesimo (1989), scrive:
"Ho avuto una esistenza varia e, finora, grazie a Dio, anche abbastanza felice. Volendola sintetizzare al massimo, in soli dieci punti, dovrei poter elencare, in ordine cronologico: la famiglia, il quartiere, la guerra, gli amici, gli amori, l’università, l’IBM, il mestiere di scrittore, il cinema e la filosofia". 
In un altro suo libro di successo I pensieri di Bellavista (2005), afferma: 
"Quando sarò morto i critici parleranno tutti bene di me. Peccato che non ci sia un Premio Strega alla memoria".
Tra i tanti libri pubblicati da Luciano De Crescenzo, ve ne è anche uno di aforismi: I pensieri di Bellavista, edito da Mondadori nel 2005.
Foto di Luciano De Crescenzo
Le donne mi piacciono ancora, ma non mi ricordo più il perché. (Luciano De Crescenzo)

Così parlò Bellavista
Napoli, amore e libertà... © Mondadori 1977 - Selezione Aforismario

A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l'ultima speranza che resta alla razza umana.

A volte, per sopportare Napoli bisogna volerle veramente molto bene.

Anche se Napoli, quella che dico io, non esiste come città, esiste sicuramente come concetto, come aggettivo. E allora penso che Napoli `e la città più Napoli che conosco e che dovunque sono andato nel mondo ho visto che c’era bisogno di un poco di Napoli.

Gesù oggi, in un mondo superaffollato ed in continuo movimento, avrebbe una sola speranza di essere ascoltato e cioè quella di comparire in televisione tra le 20.30 e le 21 di una sera qualsiasi.

Il potere non sazia, anzi è come una droga e richiede sempre dosi maggiori.

L’uomo produttivo, il milanese, preferisce la doccia: consuma meno acqua, meno tempo e si lava meglio. Il napoletano invece, se si decide, preferisce il bagno: s’intallea come si dice a Napoli, cioè si attarda e tiene tutto il tempo che vuole per pensare.

La macchina bella, il titolo accademico, la tribuna d’onore e tutte le mille comodità inventate dal consumismo altro non sono che gradini, gradini di una scala di valori, che il potere ha creato per costringere l’uomo a produrre sempre di più.

La parola esagerazione non esiste nel vocabolario dell'amore. 

Napoli è la terra delle cose fatte fino ad un certo punto. La produttività può essere fatale come l’ignavia.

Napoli per me non è la città di Napoli ma solo una componente dell'animo umano che so di poter trovare in tutte le persone, siano esse napoletane o no. 

Oggi il settanta per cento dell'umanità si muore ancora di fame, e il trenta per cento fa la dieta. 

Storia della filosofia greca
I presocratici © Mondadori 1983 - Selezione Aforismario

La solitudine in se stessa non è né brutta né bella. La solitudine è un accrescitivo, è una lente d’ingrandimento: se stai male e sei solo, stai malissimo, se stai bene e sei solo, stai benissimo. Il guaio è che in genere si sta più male che bene.

Noi tutti prendiamo più sul serio ciò che costa che non quello che è gratuito.

Per la storia del pensiero occidentale, la vecchia Grecia ha rappresentato quello che per l’Universo è stato il Big Bang, ovvero il grande scoppio da cui poi sarebbero venute fuori le galassie e le costellazioni. Non fosse mai esistita una civiltà greca, noi oggi saremmo finiti sotto l’influsso delle dottrine orientali, e allora [...] sarebbero stati cavoli amari!

Oi dialogoi
© Mondadori 1985 - Selezione Aforismario

L'animo umano ha bisogno di nutrirsi di speranza, così come lo stomaco ha bisogno di cibo.

Alcune verità sono senza alternative: tutti dobbiamo morire, chi è brutto non potrà mai diventare bello, chi è vecchio non potrà mai ritornare giovane e chi vive una vita opaca e senza entusiasmi sa che molto difficilmente riuscirà a cambiarla. E allora che fare? Non resta che rifugiarsi nel mistero, evadere nel trascendente. Ed ecco fiorire da ogni parte le favole, gli extraterrestri, gli oroscopi, le droghe e gli estremismi politici.

Il dubbio
© Mondadori 1992 - Selezione Aforismario

Il Dubbio è una divinità discreta, è un amico che bussa con gentilezza alla vostra porta. Il Dubbio espone con calma le sue idee ed è pronto a cambiarle radicalmente non appena qualcuno gli dimostrerà che sono sbagliate.

Sono diventato un sacerdote del Dubbio.

Il Punto Interrogativo è il simbolo del Bene, così come quello Esclamativo è il simbolo del Male. Quando sulla strada vi imbattete nei Punti Interrogativi, nei sacerdoti del Dubbio positivo, allora andate sicuro che sono tutte brave persone, quasi sempre tolleranti, disponibili e democratiche. Quando invece incontrate i Punti Esclamativi, i paladini delle Grandi Certezze, i puri dalla Fede incrollabile, allora mettetevi paura perché la Fede molto spesso si trasforma in violenza.

"Chi in vita sua non ha mai avuto dubbi? Solo uno stupido". [...] "Ne sei proprio sicuro?". "Non ho alcun dubbio".

Panta Rei
© Mondadori 1994

Con il tempo, anche il bello diventa meno bello, e il brutto meno brutto. Bellezza e bruttezza, infatti, sono caratteristiche dei primi approcci; in seguito tendono ad avvicinarsi. 

La lunghezza effettiva della vita è data dal numero di giorni diversi che un individuo riesce a vivere. Quelli uguali non contano. 

Ordine e disordine
© Mondadori 1996 - Selezione Aforismario

È più produttivo l’Ordine o il Disordine? Non è facile dirlo: dipende dal contesto. Se si è dirigenti di azienda un archivio sempre aggiornato è indispensabile, e con esso, ovviamente, una segretaria in grado di gestirlo. Al contrario, se si è artisti (in particolare pittori) il disordine è un compagno di strada obbligato: più lo si bazzica e più aumenta la creatività.

Il Disordine è simpatico e l’Ordine è antipatico: su questo non ci sono dubbi.

Allo stato attuale l’Universo è ordinato per un miliardesimo del suo volume, ed è disordinato per i rimanenti 999.999.999 miliardesimi. Noi, grazie a Dio, abitiamo in quell'unico miliardesimo che ancora funziona.

Non è la velocità o la potenza del cervello a distinguere l'uomo dalla macchina, bensì l'ironia.

Nessuno
© Mondadori 1997

Ulisse aveva tutti i pregi e tutti i difetti che un uomo deve avere: era coraggioso, bugiardo, amante dell'avventura, attaccato alla famiglia, e allo stesso tempo traditore, curioso, imbroglione, astuto, farabutto, intelligente, e, come dicono i milanesi, cacciaballe.

Ulisse non è un personaggio ma è una mania. Una mania che costringe l'uomo a partire. Sempre.

Il tempo e la felicità
© Mondadori 1998

Alcuni temono che la Felicità sia un bene molto lontano, quasi irraggiungibile, motivo per cui corrono a più non posso nella speranza di avvicinarla, senza mai rendersi conto che più corrono e più se ne allontanano. 

Le donne sono diverse
© Mondadori 1999

Un giorno Lord Philip Chesterfield disse: "Non conviene fare sesso: la fatica è tanta, il godimento è breve e la posizione è ridicola!". Ma allora, mi chiedo, perché tante persone non pensano ad altro?

La distrazione
© Mondadori 2000 - Selezione Aforismario

Se c'è un luogo al mondo fatto apposta per pensare questo è la vasca da bagno. Basta restare al buio una decina di minuti, nell'acqua molto calda, e aspettare: i pensieri arrivano da soli, in punta di piedi e senza farsene accorgere.

Chi sia stato l'inventore della vasca da bagno non si sa, eppure trattasi di una delle più importanti invenzioni del nostro millennio, superiore, a mio avviso, alla stessa televisione.

A parte i rumori, altra nemica della vasca è la fretta. Chi ha fretta, per cortesia, si faccia la doccia.

Il pressappoco
© Mondadori 2007

Dovendo fare un viaggio con qualcuno, preferirei mille volte la compagnia di un ateo che non quella di un religioso. Perfino il nostro Papa potrebbe crearmi dei problemi, se non altro per la conversazione. Sì, lo so: mi dicono che sia tanto una brava persona. Non può negare, però, di essere religioso.

Il caffè sospeso
© Mondadori 2008 - Selezione Aforismario

Che cos'è il potere? A pensarci bene, è una stronzata. La vita è breve, troppo breve per sacrificarla al potere.

Eleganti si nasce. Uno può anche diventare ricco da un momento all'altro, però se non ha classe resta sempre ’nu pezzente!

La povertà del futuro sarà l’ignoranza, e le differenze sociali degli anni a venire saranno stabilite, più che dal denaro, dalla cultura di chi sa qualcosa e di chi non sa niente.

La stupidità è il motore del mondo. I politici, gli uomini di marketing, i religiosi, i personaggi dello spettacolo, campano tutti, chi più chi meno, sulla stupidità umana.

Quando al di sopra della Linea Gotica si è giù di corda ci si aiuta con un grappino, a Napoli, invece, con un caffè, e per raggiungere il livello desiderato, credetemi, ce ne vogliono almeno tre, e di quelli buoni. Ma tre caffè al giorno costano quello che costano. Forse ce li dovrebbe passare la mutua.

Spesso quello che in un primo momento ci sembra irrimediabilmente nefasto può nascondere delle conseguenze positive assolutamente inaspettate, basta attendere un po’ e lasciare che le cose abbiano il loro corso. Anche per i fatti insomma, come per le persone, non bisogna mai aver fretta di giudicare dalle prime apparenze.

I pensieri di Bellavista
© Mondadori 2005 - Selezione Aforismario

A Napoli il semaforo rosso non è un divieto, è solo un consiglio.

A volte conviene morire per essere un pochino rivalutati.

Al Niente preferisco l'Inferno, se non altro per la conversazione. 

Che cos'è una carezza?" "E' sentire l'amore che ti passa tra le dita."

Due rette parallele s'incontrano solo all'infinito quando ormai non gliene frega più niente. 

È più bello voler bene che amare.

Fare filosofia vuol dire misurare la vita con il metro della morte.

Il momento più pericoloso di un viaggio in aereo è quando si prende il taxi.

Il passato non esiste perché non è più, il Futuro non esiste perché non è ancora, e il Presente, in quanto separazione tra due cose che non esistono, non ha alcuna possibilità di esistere.

Il segreto della vita è la distrazione, ovvero il dimenticarsi che esiste la morte.

In genere passiamo la gioventù a rovinarci la salute e la vecchiaia a curarla.

In ogni morte il dolore si divide in due parti: una parte se la prende colui che muore, un'altra quelli che restano.

In ogni storia d'amore c'è sempre uno che si annoia e uno che soffre.

L'innamoramento è una forma di esaurimento nervoso.

La gioventù, la maturità e la vecchiaia sono tre periodi della vita che potremmo ribattezzare "rivoluzione, riflessione e televisione".

La mia prima esperienza sessuale è stata bellissima e sarebbe stata ancora più bella se fossimo stati in due.

La migliore auto è il taxi. Ti porta sempre dove devi andare e non ti crea il problema del parcheggio. Oggi solo i poveri hanno l'automobile.

La morte, se somiglia allo spegnersi di una luce non mi spaventa: tutt'al più mi scoccia. L'unica cosa che mi spaventa è il dolore.

Le donne mi piacciono ancora, ma non mi ricordo più il perché.

Mi dicono che è stato inventato un orologio nucleare che può sbagliare di un secondo ogni tre milioni di anni. Pazienza, dico io, chiederemo scusa per il ritardo.

Molti studiano come allungare la vita quando invece bisognerebbe allargarla.

Nella vita per ogni sorriso che ti risparmi c'è almeno un sorriso che ti perdi.

Nessuno è più infelice di un guardone in un campo di nudisti.

Non bisogna essere superstiziosi. Oltre tutto porta male.

Perfino la bomba atomica ha un suo lato positivo: quello di farci morire tutti insieme in modo che non resti nessuno a piangere.

Siamo angeli con un'ala soltanto e possiamo volare solo restando abbracciati.

"Solo gli imbecilli non hanno dubbi." "Ma ne sei proprio sicuro?" "Non ho alcun dubbio."

Sono affetto dal Dubbio Positivo. Ho sostituito il verbo "credere" con il verbo "sperare".

Tra tutte le moderne invenzioni (la televisione, l'automobile, il telefono, internet e via dicendo) la migliore è l'anestesia.

Tra tutte le posizioni del Kamasutra la migliore è l'amore di gruppo. Ci si mette in un angolino e volendo si può anche dormire.

Tutti vorremmo avere sia l'amore sia la libertà, ma quando otteniamo il primo perdiamo la seconda.

Undicesimo comandamento: "Mettiti sempre nei panni di chi ti sta di fronte".

Libro di Luciano De Crescenzo consigliato
Libro di Luciano De Crescenzo
I pensieri di Bellavista
Editore: Mondadori, Milano, 2005

Istruzioni per l'uso: si va a letto, ci s'infila sotto le coperte, si apre il libro dove capita capita e si legge un pensiero, uno di numero. Poi si spegne la luce, si chiudono gli occhi e si incomincia a riflettere su quel pensiero finché arriva il sonno. Se il pensiero ci prende vuol dire che siamo diventati noi i protagonisti del libro. C'è una filosofia che parte dalla Grecia e passa per Napoli. Una filosofia che ha due principi cardine: l'amore e l'ironia. È la filosofia di Bellavista che Luciano De Crescenzo ha accolto e fatto crescere in tanti anni di discorsi e riflessioni. E che ha condensato in queste pagine di pensieri in forma di aforisma. A quasi trent'anni da «Così parlò Bellavista» l'ex ingegnere dell'IBM è diventato un saggio che non si prende sul serio, un moralista indulgente e innamorato della vita. In questo libro ha raccolto la sua filosofia in 365 pensieri: pillole agrodolci da leggere una al giorno o tutte insieme.

Note
Leggi anche gli aforismi degli autori italiani: Pino CarusoRoberto GervasoRiccardo Pazzaglia

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