Cerca Autori o Argomenti in Aforismario

Frasi e citazioni di Georg Wilhelm Friedrich Hegel

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Georg Wilhelm Friedrich Hegel (Stoccarda 1770 - Berlino 1831), filosofo tedesco, considerato il maggior rappresentante dell'idealismo tedesco. La maggior parte delle seguenti riflessioni di Hegel sono tratte da. Fenomenologia dello spirito (Phänomenologie des Geistes, 1807), Scienza della logica (Wissenschaft der Logik, 1812), Enciclopedia delle scienze filosofiche (Enzyklopädie der philosophischen Wissenschaften im Grundrisse, 1817-1830), Lineamenti di filosofia del diritto (Grundlinien der philosophie des Rechts, 1821), Lezioni di estetica (Vorlesungen über die Ästhetik, 1818-1829), Lezioni sulla filosofia della storia (Vorlesungen über die Philosophie der Geschichte, 1837).
Ciò che è razionale è reale; e ciò che è reale è razionale.
(Georg Wilhelm Friedrich Hegel)
Scritti e bozze
Schriften und Entwürfe, 1799-1808

La preghiera del mattino dell'uomo moderno è la lettura del giornale. Ci permette di situarci quotidianamente nel nostro mondo storico.

L'amore può aver luogo solo nel porsi dinanzi ad un nostro eguale, dinanzi allo specchio e all'eco della nostra essenza.

Negli amanti non vi è materia, essi sono un tutto vivente.

L'amato non ci è opposto, è uno con la nostra essenza: in lui vediamo solo noi stessi, e tuttavia non è noi: miracolo che non siamo in grado di capire.

La religione cristiana ha molti martiri, fatti eroi nel sopportare, ma non nell'agire.

Tesi di abilitazione
Habilitationsschrift, 1801

La contraddizione è la regola del vero, la non contraddizione del falso. 

Aforismi jenensi
Hegels Wastebook, 1803-1806

Ognuno vuole e ritiene di essere migliore di questo suo mondo. Chi migliore è, esprime solo questo suo mondo meglio degli altri.
[Jeder will und meint besser zu sein als diese seine Welt. Wer besser ist, drückt nur diese seine Welt besser aus als andere].

Fenomenologia dello spirito
Phänomenologie des Geistes, 1807 - Selezione Aforismario

La fenomenologia dello spirito è la storia romanzata della coscienza che via via si riconosce come spirito.
[Die Phänomenologie des Geistes ist die romantisierte Geschichte des Bewusstseins, das sich mit der Zeit als Geist erkennt].

Contribuire al fatto che la filosofia si avvicini alla forma della scienza – alla meta in cui possa deporre il proprio nome di amore per il sapere per diventare sapere reale, – è ciò che io mi sono proposto.

Il bocciolo dilegua nel dischiudersi del fiore, e si potrebbe dire che quello viene confutato da questo; allo stesso modo, la comparsa del frutto mette in chiaro che il fiore è un falso modo di esistere della pianta, e il frutto ne prende il posto come verità di essa. Queste forme non si limitano a essere differenti, ma, in quanto reciprocamente incompatibili, si rimuovono a vicenda. La loro natura fluida ne fa però, nel contempo, momenti dell'unità organica, in cui non soltanto esse non sono in contrasto, ma l'una non è meno indispensabile dell'altra: ed è solamente questa pari necessità a costituire la vita del tutto.

Dell'assoluto, bisogna dire che è essenzialmente risultato, che solo alla fine è ciò che è in verità; e appunto in questo consiste la sua natura: essere qualcosa di effettivo, soggetto, o divenire-se-stesso.

Spacciare il proprio assoluto per la notte in cui, come si suol dire, tutte le vacche sono nere, è l'ingenuità dovuta alla vacuità di conoscenza.

Il vero è l'intero. Ma l'intero è soltanto l'essenza che si completa mediante il suo sviluppo. 

La coscienza infelice è la coscienza di sé come dell'essenza duplicata e ancora del tutto impigliata nella contraddizione.

La coscienza che propone la legge del suo cuore, avverte resistenza da parte di altri, perché essa contraddice alle leggi altrettanto singole del cuore loro.

L'individuo insomma sperimenta il doppio senso implicito nella sua attività, cioè nel fatto di essersi impossessato della propria vita: prendendo la vita, egli ha piuttosto afferrato la morte. 

Scienza della logica
Wissenschaft der Logik, 1812

La proposizione, che il finito è ideale, costituisce l'idealismo. L'idealismo della filosofia consiste soltanto in questo, nel non riconoscere il finito come un vero essere. Ogni filosofia è essenzialmente idealismo, o per lo meno ha l'idealismo per suo principio, e la questione non è allora se non di sapere fino a che punto cotesto principio vi si trovi effettivamente realizzato. (...) L'opposizione di filosofia idealistica e realistica è quindi priva di significato. Una filosofia che attribuisse all'esistere finito, come tale, un vero essere un essere definitivo, assoluto, non meriterebbe il nome di filosofia.

L'uomo che si isola rinuncia al suo destino, si disinteressa del progresso morale. Parlando in termini morali, pensare solo a sé è la stessa cosa che non pensarci affatto, perché il fiore assoluto dell'individuo non è dentro di lui; è nell'umanità intera. 

La scienza è un cerchio chiuso su sé stesso, un cerchio di cerchi.

Non si adempie il dovere, come spesso si è portati a credere e come ci si vanta di fare, confidandosi tra le vette dell'astrazione e della speculazione pura, vivendo una vita da anacoreta; non vi si adempie con i sogni ma con gli atti, atti compiuti nella società e per essa. 

Lezioni sul diritto naturale e la scienza dello Stato
1817-1818

Ogni rappresentazione è una generalizzazione e quest’ultima appartiene al pensare. Pensare qualcosa significa renderlo generale.

Enciclopedia delle scienze filosofiche
Enzyklopädie der philosophischen Wissenschaften im Grundrisse, 1817-1830

Nulla è nei sensi che non sia prima stato nell'intelletto.
[Nihil est in sensu, quod prius non fuerit in intellectu].

L'uomo non è altro che la serie delle sue azioni.

Soltanto nella filosofia la ragione è del tutto presso sé stessa.

Lineamenti di filosofia del diritto
Grundlinien der philosophie des Rechts, 1821 - Selezione Aforismario

Ciò che è razionale è reale; e ciò che è reale è razionale.
[Was vernünftig ist, das ist wirklich, und was wirklich ist, das ist vernünftig].

La filosofia arriva sempre troppo tardi. Come pensiero del mondo, essa appare per la prima volta nel tempo, dopo che la realtà ha compiuto il suo processo di formazione ed è bell'e fatta. 

La nottola di Minerva inizia il suo volo sul far del crepuscolo.

La filosofia è il proprio tempo appreso col pensiero. 

L'Idea del dritto è la libertà; e per comprenderla esattamente bisogna riconoscerla nella sua nozione e nel suo Essere determinato.

L'ingresso di Dio nel mondo è lo Stato.

Lo Stato è la realtà dell'idea etica.

Il delitto è ribellione all'autorità dello Stato, è la negazione del diritto, la pena è a sua volta la negazione del delitto e quindi la riaffermazione del diritto.

Ogni uomo ha dita, e può aver pennelli e colori, ma non per questo è pittore. Val lo stesso del pensiero. Il pensiero del dritto non è un che alla portata di tutti: l'esatto pensiero sta nel conoscere e profondamente conoscere la cosa; il che non si può avere che per via scientifica.

Lezioni di estetica
Vorlesungen über die Ästhetik, 1818-1829 (postumo 1835) - Selezione Aforismario

L'opera d'arte e il suo godimento immediato non sono per gli intenditori e i dotti, ma per il pubblico, e i critici non hanno bisogno di darsi tante arie, perché anche essi fanno parte del medesimo pubblico. 

La storia può essere concepita e raccontata in modo tale che, attraverso i singoli episodi di individui, il suo significato essenziale e la sua connessione necessaria segretamente vi traspaiano.

Le bestie vivono in pace con sé stesse e con le cose intorno a loro, ma la natura spirituale dell'uomo produce il dualismo e la lacerazione nella cui contraddizione egli s'affanna.

Se ci chiediamo in quale organo particolare l'intera anima appaia come tale, noi pensiamo subito all'occhio: infatti l'anima si concentra nell'occhio, e non solo vede per mezzo suo, ma vi è anche vista.

Questa è la prosa del mondo quale appare alla propria e all'altrui coscienza, un mondo fatto di finitezza e di mutamenti, inviluppato nel relativo, oppresso dalla necessità, alla quale il singolo non è in grado di sottrarsi.

Spesso certamente si chiama libertà l'arbitrio, ma l'arbitrio è solo la libertà irrazionale, lo scegliere e l'autodeterminarsi non secondo la ragione della volontà, ma secondo impulsi accidentali e la loro dipendenza dal sensibile ed esterno.

Vi è nella battuta musicale un potere magico, a cui possiamo tanto poco sottrarci che spesso, nell'ascoltar musica, battiamo inconsapevolmente il tempo.

Era un buon costume quello di servirsi, anticamente, di prefiche in occasione di morti e di funerali, per dare visibilmente espressione al dolore. Anche con le attestazioni di condoglianza si mette all'uomo dinnanzi il contenuto della sua disgrazia, e, essendo egli costretto a parlar molto, è costretto pure a riflettervi, ricevendone sollievo. 

Lezioni sulla filosofia della religione
1832

La questione da cui dobbiamo partire è questa: come cominciare?

L'uomo è un profumo delicato che impregna l'intero comportamento.

Lezioni sulla filosofia della storia
Vorlesungen über die Philosophie der Geschichte, 1837 (postumo) - Selezione Aforismario

A colui che guarda razionalmente il mondo, il mondo a sua volta presenta un aspetto razionale. Il rapporto è reciproco.

Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione.

La storia non è il terreno della felicità. I periodi di felicità sono in essa pagine vuote. 
[Die Weltgeschichte ist nicht der Boden des Glücks. Die Perioden des Glücks sind leere Blätter in ihr].

La storia come banco da mattatoio.
[Geschicte Als Schlachtbank].

Ciò che l'esperienza e la storia insegnano è questo: che uomini e governi non hanno mai imparato nulla dalla storia, né mai agito in base a principi da essa edotti.

Quando consideriamo la storia come un simile mattatoio, in cui sono state condotte al sacrificio la fortuna dei popoli, la sapienza degli stati e la virtù degli individui, il pensiero giunge di necessità anche a chiedersi in vantaggio di chi, e di quale finalità ultima, siano stati compiuti così enormi sacrifici.

Non c'è eroe per il suo servitore, è una nota massima; io ho aggiunto – e Goethe lo ha ripetuto dieci anni più tardi –, non perché l'eroe non è un eroe, ma perché il servitore è un servitore.

Tutto ciò che è umano, comunque appaia, è umano soltanto perché vi opera e vi ha operato il pensiero.

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

Chi ascolta attentamente l'autentica voce del cuore e della coscienza è illuminato dalla sua verità.

Ciò che è noto, non è conosciuto. Nel processo della conoscenza, il modo più comune di ingannare sé e gli altri è di presupporre qualcosa come noto e di accettarlo come tale.

L'educazione è l'arte di rendere l'uomo etico.

La storia insegna che dalla storia non impariamo nulla.

Persino il pensiero criminale di un furfante è più grande e più sublime delle meraviglie del cielo.

Possiamo essere liberi solo se tutti lo sono.

Se lo Stato viene confuso con la società civile e la destinazione di esso vien posta nella sicurezza e nella protezione della proprietà e della libertà personali, allora l'interesse degli individui come tali è lo scopo ultimo per il quale essi sono uniti, e ne segue parimenti che esser membro dello Stato è qualcosa che dipende dal proprio piacimento.

Fiat iustitia ne pereat mundus.
[Sia fatta giustizia perché non perisca il mondo].

Non c'è niente di più profondo di ciò che appare in superficie.
[Attribuito - vedi "Citazioni errate" su Aforismario]

Note
Vedi anche aforismi, frasi e citazioni di: Immanuel Kant - Ludwig Feuerbach - Karl Marx