Selezione delle frasi più belle dal libro Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry (Lione 1900 - Mar Tirreno 1944), scrittore e aviatore francese.
Il piccolo principe (Le Petit Prince, 1943) è tra le opere letterarie più celebri del XX secolo e tra le più vendute in assoluto; basti pensare che è stato tradotto in 253 lingue e stampato in oltre 134 milioni di copie in tutto il mondo.
Su Aforismario trovi anche una raccolta di aforismi e citazioni di Antoine de Saint-Exupéry tratti dai suoi saggi e i suoi taccuini. [Il link è in fondo alla pagina].
Il piccolo principe (Le Petit Prince, 1943) è tra le opere letterarie più celebri del XX secolo e tra le più vendute in assoluto; basti pensare che è stato tradotto in 253 lingue e stampato in oltre 134 milioni di copie in tutto il mondo.
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Si vede bene solo con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi. (Antoine de Saint Exupéry) Foto con Consuelo Suncín-Sandoval Zeceña de Gómez |
Le Petit Prince, 1943 © Bompiani - Selezione Aforismario
A me piacciono molto i tramonti. Andiamo a vedere un tramonto...
Che si tratti della casa, delle stelle o del deserto, quel che fa la loro bellezza è invisibile!
Ciò che fa bello il deserto, è che da qualche parte nasconde un pozzo.
Da milioni di anni i fiori mettono le spine. Da milioni di anni le pecore mangiano ugualmente i fiori. E non è forse una cosa seria cercare di capire perché i fiori si danno tanta pena per mettere spine che non servono a niente?
Devo pur sopportare due o tre bruchi se voglio conoscere le farfalle.
Dinanzi a un mistero assoluto, nessuno ha il coraggio di disobbedire.
È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.
Che si tratti della casa, delle stelle o del deserto, quel che fa la loro bellezza è invisibile!
Ciò che fa bello il deserto, è che da qualche parte nasconde un pozzo.
Da milioni di anni i fiori mettono le spine. Da milioni di anni le pecore mangiano ugualmente i fiori. E non è forse una cosa seria cercare di capire perché i fiori si danno tanta pena per mettere spine che non servono a niente?
Devo pur sopportare due o tre bruchi se voglio conoscere le farfalle.
Dinanzi a un mistero assoluto, nessuno ha il coraggio di disobbedire.
È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.
È molto più difficile giudicare sé stessi che giudicare gli altri.
Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi.
Gli adulti da soli non capiscono niente, ed è stancante per i bambini dover sempre spiegare tutto.
Gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare con il cuore.
Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano le cose già fatte nei negozi. Ma siccome non esistono negozi che vendono amici, gli uomini non hanno più amici.
Ho sempre amato il deserto. Ti siedi su una duna di sabbia. Non vedi niente. Non senti niente. E tuttavia qualcosa brilla in silenzio...
I bambini devono essere indulgenti coi grandi.
I fiori sono deboli. Sono ingenui. Si fanno coraggio come possono. E con le spine pensano di mettere paura...
I grandi amano le cifre. Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali. Non si domandano mai: «Qual è il tono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?» Ma vi domandano: «Che età ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?» Allora soltanto credono di conoscerlo.
I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta.
I semi sono invisibili. Dormono tutti nel segreto della terra finché a uno di loro non piglia il ghiribizzo di svegliarsi. Allora si stiracchia e fa spuntare timidamente verso il sole uno splendido, innocuo germoglio.
Il tempo che hai perso per la tua rosa è ciò che fa la tua rosa tanto importante.
L'autorità si fonda in primo luogo sulla ragione.
Le spine non servono a niente, sono pura cattiveria da parte dei fiori!
Mi domando se le stelle brillano perché un giorno ciascuno possa ritrovare la propria.
Quando si è molto tristi si amano i tramonti.
Se dite agli adulti: «Ho visto una bella casa di mattoni rosa, con gerani alle finestre e colombi sul tetto...», loro non riescono a immaginarsi la casa. Dovete dire: «Ho visto una casa di centomila franchi». Allora esclamano subito: «Oh, che bella!»
Si è soli anche tra le persone.
Se dite agli adulti: «Ho visto una bella casa di mattoni rosa, con gerani alle finestre e colombi sul tetto...», loro non riescono a immaginarsi la casa. Dovete dire: «Ho visto una casa di centomila franchi». Allora esclamano subito: «Oh, che bella!»
Si è soli anche tra le persone.
Solo i bambini sanno quello che cercano.
Tutti gli adulti sono stati prima di tutto dei bambini. (Ma pochi di loro se lo ricordano).
Opinioni sul Piccolo Principe
Selezione Aforismario
Sono anche il fiore, che ama il Piccolo Principe. Sono anche il Piccolo Principe, che vuole addomesticare la volpe. Sono la volpe, che riesce a fidarsi di qualcuno, costi quel che costi. E di me si deve prendere tutto, quello che sono e quello che non sono. Ma ho una paura dannata del morso del serpente.
Sono anche il fiore, che ama il Piccolo Principe. Sono anche il Piccolo Principe, che vuole addomesticare la volpe. Sono la volpe, che riesce a fidarsi di qualcuno, costi quel che costi. E di me si deve prendere tutto, quello che sono e quello che non sono. Ma ho una paura dannata del morso del serpente.
Alessandro D'Avenia
Cominciai a leggerle Il piccolo principe di Saint Exupéry, un autore francese che il mondo intero ammira più dei francesi.
Gabriel García Márquez
Il Piccolo Principe fa riflettere sul mondo degli adulti, su quanto questo mondo non capisca quello dei bambini dove l'essenziale è all'ordine del giorno.
Mark Osborne
Il Piccolo Principe, nella letteratura del pilota francese rappresenta la fase del Dio rivelato, dove tutto diviene finalmente chiaro, anche “l’invisibile essenziale”, perché illuminato dall'Amore.
Enzo Romeo
Antoine de Saint-Exupéry è un esploratore dell’assoluto, alla ricerca di qualcosa che riempia la vita e l’anima.
Enzo Romeo
Saint-Exupéry attraverso il Piccolo Principe ci invita a cercare la fonte d’acqua sorgiva nascosta da qualche parte nel nostro deserto personale. L’ometto convince il pilota rimasto in panne tra le dune col suo aereo e divenuto suo compagno d’avventura, a non fermarsi, a non rinunciare, a non lasciarsi morire. E lo induce a rimettersi in marcia per trovare il pozzo della salvezza. Sempre, nel deserto della nostra vita, ci può essere un’oasi, una sorgiva o almeno una gora che ci consente di andare oltre, di riaccendere la speranza. Questo è il messaggio che viene da Saint-Exupéry, di cui il nostro mondo in crisi dovrebbe far tesoro.
Enzo Romeo
La grande popolarità di un libro come il Piccolo Principe – libro che non sarebbe eccessivo definire “magico” –, è del tutto giustificata dal fatto di essere un’opera congegnata in maniera perfetta per catturare l’animo e la fantasia non soltanto di tanti bambini intelligenti, ma anche di tanti adolescenti un po’ tonti, e, soprattutto, di tantissimi adulti completamente idioti.
Giovanni Soriano
Com'è noto, la morte di Antoine de Saint-Exupéry è rimasta per lungo tempo avvolta nel mistero. Dopo il suo ultimo volo di ricognizione, avvenuto nel 1944 tra i cieli della Corsica e della Provenza, l’aviatore e scrittore francese non fece piú ritorno e non se ne seppe piú nulla. Ci sono voluti ben sessantaquattro anni per arrivare a scoprire che la morte del Piccolo Principe fu causata dall'abbattimento del suo velivolo (ritrovato in fondo al mare della costa marsigliese) da parte di un caccia tedesco che lo sorprese dall'alto. È proprio vero che «l’essenziale è invisibile agli occhi».
Giovanni Soriano
Da poco avevi letto il Piccolo Principe. Te l'avevo regalato io come premio per la tua promozione. Eri rimasta incantata dalla storia. Tra tutti i personaggi, i tuoi preferiti erano la rosa e la volpe; non ti
piacevano invece i baobab, il serpente, l'aviatore, né tutti gli uomini vuoti e presuntuosi che vagavano seduti sui loro minuscoli pianeti.
piacevano invece i baobab, il serpente, l'aviatore, né tutti gli uomini vuoti e presuntuosi che vagavano seduti sui loro minuscoli pianeti.
Susanna Tamaro
Libro di Saint-Exupéry consigliato
Editore Bompiani, 2010
"A Léon Werth. Chiedo scusa ai bambini per aver dedicato questo libro a un adulto. Ho un buon motivo: questo adulto è il migliore amico che ho al mondo. Ho un altro motivo: questo adulto può capire tutto, anche i libri per bambini. Ho un terzo motivo: questo adulto abita in Francia, dove ha fame e freddo. Ha un gran bisogno di essere consolato. Se tutti questi motivi non bastano, voglio dedicare il libro al bambino che quest'adulto è stato molto tempo fa. Tutti gli adulti sono stati prima di tutto dei bambini. (Ma pochi di loro se lo ricordano). Quindi correggo la dedica: A Léon Werth, quando era bambino". Il piccolo principe è la storia dell'incontro tra un aviatore, costretto da un guasto ad un atterraggio di fortuna nel deserto, e un ragazzino alquanto strano, che gli chiede di disegnargli una pecora. Il bambino viene dallo spazio e ha abbandonato il suo piccolo pianeta perché si sentiva troppo solo lassù: unica sua compagna era una rosa. Ma c'è molto di più di una semplice amicizia in questo libro surreale, filosofico e magico. C'è la saggezza di chi guarda le cose con occhi puri, la voce dei sentimenti che parla la lingua universale, e una sincera e naturale voglia di autenticità. Perché la bellezza, quando non è filtrata dai pregiudizi, riesce ad arrivare fino al cuore dei bambini, ma anche a quello degli adulti che hanno perso la capacità di ascoltare davvero. Un libro che si rivolge ai ragazzi e "a tutti i grandi che sono stati bambini ma non se lo ricordano più", come dice lo stesso autore nella dedica del suo libro.
Note
Vedi anche: Aforismi di Antoine de Saint-Exupéry da saggi e taccuini
Note
Vedi anche: Aforismi di Antoine de Saint-Exupéry da saggi e taccuini
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