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Frasi e citazioni di Bertolt Brecht

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Bertolt Brecht (Augusta 1898 - Berlino 1956), drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco naturalizzato austriaco. Le seguenti citazioni di Bertolt Brecht sono tratte da alcune delle sue opere più importanti, tra le quali: L'opera da tre soldi (Die Dreigroschenoper, 1928), Vita di Galileo (Leben des Galilei, 1938), Madre Coraggio e i suoi figli (Mutter Courage und ihre Kinder, 1939). In appendice sono riportate due delle poesie più note di Bertolt Brecht: A coloro che verrannoContro la seduzione.
Esitare va benissimo, se poi fai quello che devi fare.
(Bertolt Brecht)
L'opera da tre soldi
Die Dreigroschenoper, 1928

La legge è fatta esclusivamente per lo sfruttamento di coloro che non la capiscono, o ai quali la brutale necessità non permette di rispettarla.

Prima viene lo stomaco, poi viene la morale.

Che cos'è rapinare una banca, in confronto al fondarla?

L'eccezione e la regola
Die Ausnahme und die Regel, 1930

Quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla sia detto: "è naturale" in questi tempi di sanguinoso smarrimento, ordinato disordine, pianificato arbitrio, disumana umanità, così che nulla valga come cosa immutabile.

Linea di condotta
Die Massnahme, 1930

Intelligenza non è non commettere errori, ma scoprire subito il modo di trarne profitto.

Santa Giovanna dei macelli
Die heilige Johanna der Schlachthöfe, 1930

Solo la violenza può servire dove regna la violenza.

In morte di Lenin
Kantate auf den Tod Lenins, 1937

Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili. 

I fucili di Madre Carrar
1937

Se non si osa nulla non si può neppure vincere nulla.

Un uomo è un uomo
Mann ist Mann, 1925-1938

Tra le cose sicure, la più sicura è il dubbio.
Ci mettiamo dalla parte del torto, in mancanza di un altro
posto in cui metterci. (Bertolt Brecht)
Vita di Galileo
Leben des Galilei, 1938-1939 - Selezione Aforismario

Le città sono piccole, le teste altrettanto: piene di superstizioni e di pestilenze.

Nelle scienze tutto è sempre diverso da quello che sembrerebbe secondo il buonsenso.

Chi non conosce la verità è soltanto uno sciocco; ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un malfattore!

La scienza non ha che un imperativo: contribuire alla scienza.

Se gli uomini di scienza non reagiscono all'intimidazione dei potenti egoisti e si limitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni nuova macchina non sarà che fonte di nuovi triboli per l'uomo. E quando, coll'andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall'umanità.

Scopo della scienza non è tanto quello di aprire una porta all'infinito sapere, quanto quello di porre una barriera all'infinita ignoranza.

Sventurata la terra che ha bisogno di eroi!

La verità riesce ad imporsi solo nella misura in cui noi la imponiamo; la vittoria della ragione non può essere che la vittoria di coloro che ragionano. 

La sfortuna generalmente è dovuta a un errore di calcolo.

Sapete come si sviluppa la perla nell'ostrica? Un corpo estraneo insopportabile, per esempio un granello di sabbia, penetra dentro al guscio, e l'ostrica, per seppellire quel granello, secerne calce; e in questo processo rischia la morte. Allora, dico io, al diavolo la perla, purché l'ostrica resti sana!

Questi uomini mettono nel dubbio ogni cosa. Ma possiamo noi fondare la compagine umana sul dubbio anziché sulla fede?

Cosa ha a che fare mia figlia con l'astronomia? Le fasi di Venere influiscono in qualche modo sulla curva delle sue chiappe?

L'anima buona di Sezuan
Der gute Mensch von Sezuan, 1938-40

Nessuno può essere buono a lungo se non c'è richiesta di bontà.
Non temere tanto la morte; temi piuttosto lo squallore della vita.
(Bertolt Brecht)
Madre Coraggio e i suoi figli
Mutter Courage und ihre Kinder, 1939 - Selezione Aforismario

Come tutte le cose buone, anche la guerra, da principio è difficile. Ma poi, quando ha attaccato, tien duro. Allora la gente ha paura della pace, come chi gioca a dadi ha paura di smettere perché viene il momento di fare i conti, di vedere quanto s'è perduto.

Dove stanno grandi virtù, vuol dire che c'è qualcosa di marcio.

La corruzione è la nostra unica speranza. Finché c’è quella, i giudici sono più miti, e in tribunale, perfino un innocente, può cavarsela.

La guerra va incontro a tutte le esigenze, anche a quelle pacifiche.

La guerra è come l'amore, trova sempre il suo fine. 

Che cosa ne è del buco una volta finito il formaggio?

Non temere tanto la morte; temi piuttosto lo squallore della vita.
[Fürchtet doch nicht so den Tod und mehr das unzulängliche Leben].

Diario di lavoro
Tagebuch, 1938-1955

Ci mettiamo dalla parte del torto, in mancanza di un altro posto in cui metterci.

L'anima buona di Sezuan
Der gute Mensch von Sezuan, 1943

Esitare va benissimo, se poi fai quello che devi fare.

Schweyk nella seconda guerra mondiale
Schweyk im Zweiten Weltkrieg, 1943/47

Più di una bestiolina sarebbe fin troppo felice se riuscisse a leccare il culo a una tigre. Lì, sotto la coda, starebbe relativamente al sicuro; ma è difficile arrivarci.

Breviario di estetica teatrale
Kleines Organon für das Theater, 1948

Nemmeno per un attimo l'attore si trasformi completamente nel suo personaggio. "Non rappresentava re Lear, era Lear" sarebbe un giudizio disastroso.

Storie del Signor Keuner
Geschichten vom Herrn Keuner, 1948

Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore.

Opere
Gesammelte Werke, 1967 (postumo)

Ci sono molti modi di uccidere. Si può infilare a qualcuno un coltello nel ventre, togliergli il pane, non guarirlo da una malattia, ficcarlo in una casa inabitabile, massacrarlo di lavoro, spingerlo al suicidio, farlo andare in guerra, ecc. Soltanto pochi di questi modi sono proibiti dallo Stato.
Non c'è reazionario più implacabile dell'innovatore fallito,  non c'è nemico
degli elefanti selvatici più crudele dell'elefante addomesticato.
(Bertolt Brecht)
Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

Aiutati mentre ci aiuti: pratica la solidarietà.

Amore: solo un'altra parola per porcherie.

Coloro in cui non si è spenta la forza di agire per i propri ideali, la volgono ora contro quegli stessi ideali! Non c'è reazionario più implacabile dell'innovatore fallito, non c'è nemico degli elefanti selvatici più crudele dell'elefante addomesticato.

Da' del miele a un orso affamato, e ci rimetterai il braccio.

Durante i miei nove anni alle scuole superiori non sono riuscito a insegnare niente ai miei professori...

Molti giudici sono incorruttibili, nulla può indurli a fare giustizia

È così grande la malvagità del mondo che devi consumarti le gambe a forza di correre per evitare che te le freghino.

Il comunismo è una cosa facile che è difficile realizzare.

Il disordine ha già salvato la vita a migliaia di individui. In guerra basta spesso la più piccola deviazione da un ordine per portare in salvo la pelle.

Il futuro è l'unico tipo di proprietà che i padroni concedono liberamente agli schiavi.

Il mondo non viene spiegato già con lo spiegarlo? No. La maggior parte delle spiegazioni sono giustificazioni.

Il più grave delitto in terra è la mancanza di denaro.

Quando ci si trova davanti un ostacolo, la linea più breve tra due punti può essere una linea curva.

Se ci sono abbastanza soldi, quasi tutto finisce bene.

Si inventa molto a favore degli uomini e molto contro di loro. Le invenzioni a loro favore vengono messe a tacere. Quelle a loro danno promosse. Se uno inventa una lampada che non si consuma mai per decenni, l’invenzione viene comprata dai fabbricanti di lampade non perché queste lampade si fabbrichino ma perché non si fabbrichino.

Troppo faticoso soccorrere me stesso e il prossimo.

Tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere.

Vi sono alcune cose – poche! – capaci di commuovere l'uomo, ma il male è che, se le usate di frequente, perdono il loro effetto.

Frasi attribuite
Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere.

Se uno inventa una lampada che non si consuma mai per decenni, l’invenzione viene comprata dai fabbricanti di lampade non perché queste lampade si fabbrichino, ma perché non si fabbrichino.

A coloro che verranno
Poesie di Svendborg, 1926-1939

Davvero, vivo in tempi bui!
La parola innocente è stolta. Una fronte distesa
vuol dire insensibilità. Chi ride,
la notizia atroce
non l'ha saputa ancora.
Quali tempi sono questi, quando
discorrere d'alberi è quasi un delitto,
perché su troppe stragi comporta silenzio!
E l'uomo che ora traversa tranquillo la via
mai più potranno raggiungerlo dunque gli amici
che sono nell'affanno?
È vero: ancora mi guadagno da vivere.
Ma, credetemi, è appena un caso. Nulla
di quel che fo m'autorizza a sfamarmi.
Per caso mi risparmiano. (Basta che il vento giri,
e sono perduto).
"Mangia e bevi!", mi dicono: "E sii contento di averne".
Ma come posso io mangiare e bere, quando
quel che mangio, a chi ha fame lo strappo, e
manca a chi ha sete il mio bicchiere d'acqua?
Eppure mangio e bevo.
Vorrei anche essere un saggio.
Nei libri antichi è scritta la saggezza:
lasciar le contese del mondo e il tempo breve
senza tema trascorrere.
Spogliarsi di violenza,
render bene per male,
non soddisfare i desideri, anzi
dimenticarli, dicono, è saggezza.
Tutto questo io non posso:
davvero, vivo in tempi bui!
 
Nelle città venni al tempo del disordine,
quando la fame regnava.
Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,
e mi ribellai insieme a loro.
Così il tempo passò
che sulla terra m'era stato dato.
Il mio pane, lo mangiai tra le battaglie.
Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.
Feci all'amore senza badarci
e la natura la guardai con impazienza.
Così il tempo passò
che sulla terra m'era stato dato.
Al mio tempo le strade si perdevano nella palude.
La parola mi tradiva al carnefice.
Poco era in mio potere. Ma i potenti
posavano più sicuri senza di me; o lo speravo.
Così il tempo passò
che sulla terra m'era stato dato.
Le forze erano misere. La meta
era molto remota.
La si poteva scorgere chiaramente, seppure anche per me
quasi inattingibile.
Così il tempo passò
che sulla terra m'era stato dato.
 
Voi che sarete emersi dai gorghi
dove fummo travolti
pensate
quando parlate delle nostre debolezze
anche ai tempi bui
cui voi siete scampati.
Andammo noi, più spesso cambiando paese che scarpe,
attraverso le guerre di classe, disperati
quando solo ingiustizia c'era, e nessuna rivolta.
Eppure lo sappiamo:
anche l'odio contro la bassezza
stravolge il viso.
Anche l'ira per l'ingiustizia
fa roca la voce. Oh, noi
che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza,
noi non si poté essere gentili.
Ma voi, quando sarà venuta l'ora
che all'uomo un aiuto sia l'uomo,
pensate a noi
con indulgenza.
 
Contro la seduzione
Libro di devozioni domestiche, 1927
 
Non vi fate sedurre: 
non esiste ritorno.
Il giorno sta alle porte,
già è qui vento di notte,
altro mattino non verrà.
Non vi lasciate illudere 
che è poco, la vita.
Bevetela a gran sorsi,
non vi sarà bastata
quando dovrete perderla.
Non vi date conforto:
vi resta poco tempo.
Chi è disfatto, marcisca.
La vita è la più grande: nulla sarà più vostro.
Non vi fate sedurre
da schiavitù e da piaghe.
Che cosa vi può ancora spaventare?
Morite con tutte le bestie
e non c’è niente, dopo.