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Frasi e Pensieri filosofici di Denis Diderot

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Denis Diderot (Langre 1713 - Parigi, 1784), filosofo, enciclopedista, scrittore e critico d'arte francese, tra i maggiori rappresentanti dell'Illuminismo e uno degli intellettuali più rappresentativi del XVIII secolo. Denis Diderot è noto anche per essere stato il promotore, direttore editoriale ed editore dell'Encyclopédie, il primo e il miglior esempio di moderna enciclopedia.
A mo' d'introduzione, riportiamo una frase celebre di Diderot tratta dall'introduzione ai suoi Pensieri filosofici: "Conto su pochi lettori e ambisco a poche approvazioni. Se questi pensieri non piaceranno a nessuno non potranno che essere cattivi, ma se dovessero piacere a tutti, li troverei detestabili".
La voce della coscienza e dell'onore è ben debole quando le budella urlano.
(Denis Diderot)
Pensieri filosofici
Pensées philosophiques, 1746 - Selezione Aforismario

Ci sono alcuni dei quali non bisogna dire che temono Dio, ma piuttosto che ne hanno paura.

Ci scagliamo incessantemente contro le passioni; a esse vengono imputate tutte le pene dell’uomo e dimentichiamo che costituiscono anche la fonte di tutti i suoi piaceri.

Che cosa è questo Dio che fa morire Dio per placare Dio?

È il colmo della follia riproporsi la soppressione delle passioni. Questo è il bel progetto del devoto, che si tormenta come un forsennato per non desiderare nulla, non amare nulla, non sentire nulla, e che finirebbe per diventare un vero e proprio mostro se riuscisse a realizzarlo!

Gli uomini hanno bandito la divinità dai loro mutui rapporti relegandola nei santuari; le mura d'un tempio si ergono come limiti alla sua vista; al di là di esse Dio non esiste.

Il Dio dei Cristiani è un dio che fa molto caso dei suoi pomi e poco dei suoi figli.

Il pensiero che Dio non esista non ha mai spaventato nessuno, mentre è spaventoso pensare che ne esista uno come quello che mi hanno descritto.

Il vero martire attende la morte. Il fanatico le corre incontro.

L’ignoranza e la mancanza di curiosità sono due guanciali molto morbidi, ma per trovarli tali occorre avere una testa ben fatta come Montaigne.

La superstizione fa più ingiuria a Dio dell'ateismo.

Le passioni moderate producono uomini comuni.

Le passioni represse avviliscono gli uomini eccezionali. La costrizione annienta la grandezza e l’energia della natura.

Lo scetticismo non s'attaglia a tutti quanti. Presuppone un esame profondo e disinteressato: colui che dubita, perché non conosce le ragioni di credibilità, è semplicemente un ignorante. Il vero scettico ha contato e soppesato le ragioni.

Non bisogna immaginare Dio né troppo buono né cattivo. La giustizia si trova tra l'eccesso di clemenza e la crudeltà; così come le pene limitate stanno tra l'impunità e le pene eterne.

Riproporsi di sopprimere le passioni è il colmo della pazzia. Tale è il bel progetto del devoto, che si tormenta come un forsennato per non desiderare, non amare, non sentire nulla e che diverrebbe un vero e proprio mostro se i suoi propositi si realizzassero.

Si vivrebbe abbastanza tranquilli in questo mondo se si fosse davvero sicuri che non c’è nulla da temere nell'altro.

Solo le passioni, e le grandi passioni, possono innalzare lo spirito a cose grandi. Senza di esse, non esiste più il sublime, sia nei costumi sia nelle opere; le arti arretrano alla loro infanzia e la virtù diviene pedante.

Un giorno fu chiesto a qualcuno se ci fossero dei veri atei. Credete, rispose, che ci siano dei veri cristiani?

Aggiunta ai Pensieri filosofici
Addition aux Pensées philosophiques, 1762 - Selezione Aforismario

Se la ragione è un dono del cielo, e altrettanto possiamo dire della fede, il cielo ci ha fatto due doni incompatibili e contraddittori.

Se la mia ragione viene dall'alto, è la voce del cielo che mi parla attraverso di essa; bisogna che l’ascolti.

L’autore della natura, che non mi ricompenserà per essere stato un uomo di spirito, non mi condannerà per esser stato uno sciocco.

Il Dio dei cristiani è un padre che tiene in gran conto le sue mele, e assai poco i suoi figli.

Togliete la paura dell’inferno a un cristiano, e gli avrete tolto la fede.

Perché i miracoli di Gesù Cristo sono veri, e quelli di Esculapio, di Apollonio di Tiana e di Maometto sono falsi?

La religione di Gesù Cristo, annunciata da ignoranti, ha fatto i primi cristiani. La medesima religione, predicata da sapienti e dottori, oggi non fa che degli increduli.

L'uomo è come Dio o la natura l'ha fatto; e Dio o la natura non fa nulla di male.

Non esiste un buon padre che voglia somigliare al nostro padre celeste.

Che Gesù Cristo, che è Dio, fu tentato dal diavolo, è un racconto degno delle Mille e una notte.

I gioielli indiscreti
Les bijoux indiscrets, 1748

In più d'una occasione ho notato che una donna credeva di seguire la propria testa e in realtà obbediva al proprio gioiello.

Non è necessario conoscere una lingua per tradurla, perché si traduce soltanto per persone che non la conoscono.

Un grande filosofo poneva l'anima, la nostra s'intende, nella ghiandola pineale. Se ne accordassi una alle donne, so ben io dove la collocherei.

Enciclopedia
Encyclopédie, 1751/80

[Scopo dell'enciclopedia è] raccogliere le conoscenze sparse sulla faccia della terra, esporne ai nostri contemporanei il sistema generale e trasmetterle ai posteri, affinché l'opera dei secoli passati non sia stata inutile per i secoli a venire; affinché i nostri nipoti, resi più istruiti, diventino nello stesso tempo più virtuosi e felici; e affinché noi non dobbiamo morire senza aver ben meritato del genere umano.

Un'enciclopedia non può essere fatta su commissione. è lavoro che va condotto innanzi con tenacia piuttosto che iniziato con ardore.

La saggezza non è altro che la scienza della felicità.

Lettera sui sordomuti
Lettre sur les sourds et muets, 1751

L'ignoranza è meno lontana dalla verità del pregiudizio.

Pensieri sull'interpretazione della natura
Pensées sur l'interprétation de la nature, 1753

Un'ipotesi non è un fatto.

Mi rappresento il vasto recinto delle scienze come una grande estensione di terreno disseminato di luoghi oscuri e illuminati. Lo scopo delle nostre fatiche deve essere quello di estendere i confini dei luoghi illuminati, oppure di moltiplicare sul terreno i centri di luce. L'un compito è proprio del genio che crea, l'altro della perspicacia che perfeziona.

Strenne degli spiriti forti
Étrennes des esprits forts, 1757

Si corre lo stesso rischio a credere troppo che a credere troppo poco.

Discorsi sulla poesia drammatica
Discours sur la poésie dramatique, 1758

È facile criticare giustamente; e difficile eseguire anche mediocremente.

Saloni
Les Salons, 1759-1781

Diamoci un po' meno d'importanza. Noi siamo nella natura, un momento ci stiamo bene, un momento male: credetemi, coloro che lodano la natura per aver tappezzato a primavera la terra di verde, un colore amico dei nostri occhi, sono degli impertinenti che dimenticano che questa stessa natura, di cui vogliono trovare ovunque la benevolenza, stende d'inverno una grande coltre bianca che ferisce i nostri occhi, ci dà il capogiro e ci espone a morire congelati. La natura è bella e buona quando ci è propizia, brutta e cattiva quando ci affligge. Sovente è ai nostri stessi sforzi ch'essa deve almeno una parte del suo fascino...

I due amici di Bourbonne
Les Deux Amis de Bourbonne, 1770

C'è chi muore oscuro perché non ha avuto un diverso teatro.
[Tel meurt obscur, à qui il n'a manqué qu'un autre théâtre].

Pensieri sulla pittura, la scultura, l'architettura e la poesia
Pensées détachées sur la peinture, la sculpture, l’architecture et la poésie, 1772

Che sciocca occupazione quella d'impedirci di provare un piacere o farci arrossire di quello che abbiamo provato! È l'occupazione del critico.

Trattato sul bello
Traité du Beau, 1770

Basta un solo fatto per abbattere un sistema.

Sulle donne
Sur les femmes, 1772

Quando si scrive delle donne, bisogna intingere la penna nell'arcobaleno e asciugare la pagina con la polvere delle ali delle farfalle.
[Quand on veut écrire sur les femmes, il faut tremper sa plume dans l'arc-en-ciel et secouer sur sa ligne la poussière des ailes du papillon].

Supplemento al viaggio di Bougainville
Supplément au voyage de Bougainville, 1772

Diffidate di chi vuol mettere ordine. Ordinare significa sempre rendersi padrone degli altri a loro scapito.

Jacques il fatalista e il suo padrone
Jacques le Fataliste et son maître, 1773

Noi crediamo di condurre il destino, ma è sempre lui a condurre noi.

Sai quali sono i cattivi padri? Quelli che hanno dimenticato gli errori della loro giovinezza.

Un buon narratore è un uomo raro

Saggio sui regni di Claudio e Nerone
Essai sur les règnes de Claude et de Néron, 1778

L'uomo si crede savio, quando la sua pazzia sonnecchia.

Il sogno di D'Alambert
Le Rêve de D'Alembert, 1830 (postumo)

Che cosa sono dunque gli individui? Essi non esistono affatto. C'è un solo grande individuo, ed è il tutto.

Paradosso sull'attore
Paradoxe sur le comédien, 1830 (postumo) - Selezione Aforismario

I piaceri violenti sono come le sofferenze profonde: sono muti.

L'amore toglie acutezza di spirito a chi ne ha e ne da a chi non la possiede.

La sensibilità non è mai disgiunta da una certa debolezza di organizzazione.

La sensibilità non è la qualità di un grande genio.

Un'estrema sensibilità fa gli attori mediocri; una sensibilità mediocre fa la folla dei cattivi attori; e l'assoluta mancanza di sensibilità è il presupposto per gli attori grandissimi.

Il nipote di Rameau
Le Neveu de Rameau ou La Satire seconde, 1891 (postumo)

La mente si comporta come quei giovani dissoluti che corrono dietro alle ragazze con l'aria sventata, il volto sorridente, l'occhio vivace e il nasino all'insù, corteggiandole tutte senza attaccarsi a nessuna di loro. Ecco: i miei pensieri sono le mie puttane.

La cosa peggiore è la posizione stentata in cui ci tiene il bisogno; l'uomo bisognoso non cammina normalmente; egli salta, striscia, si contorce, si trascina, passa la vita ad assumere e a eseguire delle posizioni.

La voce della coscienza e dell'onore è ben debole quando le budella urlano.
[La voix de la conscience et de l'honneur est bien faible quand les boyaux crient].

Noi mandiamo giù a gran sorsi la menzogna che ci lusinga, e beviamo goccia a goccia la verità che ci riesce amara.
[On avale à pleine gorgée le mensonge qui nous flatte, et l'on boit goutte à goutte une vérité qui nous est amère].

Lettere
Lettres, XVIII sec.

È molto importante non confondere la cicuta col prezzemolo, ma credere o non credere in Dio non lo è per nulla.

Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene.

Quasi sempre ciò che nuoce alla bellezza morale raddoppia la bellezza poetica. Con la virtù si fanno soltanto quadri tranquilli e freddi; sono la passione e il vizio quelli che animano le composizioni del pittore, del poeta, del musicista

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

Anni interi di ansie e di perseveranza per un istante di godimento, ecco l'aritmetica delle passioni: e sin che il mondo durerà,  questo è il calcolo che impongono.

Esiste solo una passione, la passione per la felicità.

Il buono vive in società, il malvagio da solo

Il gusto dello straordinario è il carattere della mediocrità.

Il mondo ha un bell'invecchiare: non cambia. Può darsi che l'individuo si perfezioni, ma la moltitudine dell'umanità non diventa né migliore né peggiore.

Il potere acquistato con la violenza è mera usurpazione e dura solo finché la forza di chi comanda prevale su quella di coloro che obbediscono; sicché, se questi ultimi diventano a loro volta i più forti e si scrollano di dosso il giogo, lo fanno con altrettanto diritto e giustizia di chi l'aveva loro imposto. La stessa legge che ha fondato l'autorità la distrugge; è la legge del più forte.

Nessun uomo ha avuto dalla natura il diritto di comandare sugli altri. La libertà è un dono del cielo e ogni individuo della stessa specie ha il diritto di fruirne non appena è dotato di ragione.

Perché lodare i morti che non odono, e non lodar la gente per bene quand'è in vita?

Quando noi abbiamo compiuto alcune buone azioni per qualche tempo, esse divengono agevoli. Agevoli, cominciamo a trovarvi piacere; quando ci piacciono, le facciamo frequentemente; e, per la frequenza, la cosa passa in abitudine. Stabilita un'abitudine, essa diviene una seconda natura, e più una cosa è naturale, più è necessaria, sì che quasi non possiamo più fare altrimenti. Che dico? Molte volte la facciamo senza neanche pensarci.

Se un misantropo si fosse proposto di fare l'infelicità del genere umano, che avrebbe potuto inventare di meglio che la credenza in un essere incomprensibile, sul quale gli uomini non avrebbero potuto mai mettersi d'accordo e al quale avrebbero attribuito maggior importanza che alla loro stessa vita?

Una frecciata di calunnia è talora più atroce del pugnale d'un assassino.

Volete che vi racconti un bel paradosso? Io sono convinto che la specie umana può essere veramente felice solo in uno stato sociale nel quale non vi siano né re, né magistrati, né preti, né leggi, né tuo, né mio, né proprietà mobiliare, né proprietà fondiaria, né vizi, né virtù; e questo stato sociale è maledettamente ideale.

Note
Leggi anche le citazioni dei filosofi, degli illuministi e degli enciclopedisti francesi: Nicolas de Condorcet - Claude-Adrien Helvétius - Voltaire