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Aforismi, frasi e citazioni di Jean-Paul Sartre

Selezione di aforismi, frasi e citazioni di Jean-Paul Sartre (Parigi 1905-1980), filosofo, scrittore e drammaturgo francese. Le seguenti citazioni di Jean-Paul Sartre sono tratte dalle sue opere più importanti, tra cui: La nausea (La nausée, 1938), L'essere e il nulla (L'Être et le Néant, 1943), L'esistenzialismo è un umanismo (L'existentialisme est un humanisme, 1945), Le mani sporche (Les mains sales, 1948), Il Diavolo e il buon Dio (Le Diable et le bon Dieu, 1951), Le parole (Les mots, 1964).
La vita umana comincia dall'altro lato della disperazione. (Jean-Paul Sartre)
La nausea
La nausée, 1938 - Selezione Aforismario

La Nausea non è in me: io la sento laggiù sul muro, sulle bretelle, dappertutto attorno a me. Fa tutt'uno col caffè, son io che sono in essa. 

Alle tre del pomeriggio è sempre troppo presto o troppo tardi per qualsiasi cosa tu voglia fare. 

Gli oggetti son cose che non dovrebbero commuovere, poiché non sono vive. Ci se ne serve, li si rimette a posto, si vive in mezzo ad essi: sono utili, niente di più. E a me, mi commuovono, è insopportabile. Ho paura di venire in contatto con essi proprio come se fossero bestie vive.

Ho attraversato i mari, mi son lasciato dietro città, ho risalito fiumi, mi sono addentrato in foreste, e sempre andavo verso altre città. Ho avuto delle donne, mi son battuto con dei tipi, e mai son potuto ritornare indietro, cosi come un disco non può girare al contrario. E dove mi conduceva tutto questo? A questo preciso istante.

Io non so approfittare dell'occasione: vado a caso, vuoto e calmo, sotto un cielo inutilizzato.

Ogni esistente nasce senza ragione, si protrae per debolezza e muore per combinazione.

L'avventura: un evento che esce dall'ordinario, senza essere necessariamente straordinario. 

Affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo.

Il tempo è troppo vasto, non si lascia riempire. Tutto ciò che uno vi getta s'ammollisce e si stira.

Mettersi ad amare qualcuno, è un'impresa. Bisogna avere un'energia, una generosità, un accecamento... C'è perfino un momento, al principio, in cui bisogna saltare un precipizio: se si riflette non lo si fa.
Io sono quel che ho. (Jean Paul Sartre)
L'essere e il nulla
L'Être et le Néant, 1943 - Selezione Aforismario

Amare è, nella sua essenza, il progetto di farsi amare.

Corriamo verso di noi, e per questo siamo l’essere che non può mai raggiungersi.

Dare significa asservire.

Il desiderio si esprime attraverso la carezza come il pensiero attraverso il linguaggio.

Io sono quel che ho.

L'oscenità del sesso femminile è la stessa che caratterizza ogni apertura.

L'uomo è una passione inutile.

Non ci sono bambini "innocenti".

Non può esserci libertà senza scelta.

Ogni persona è una scelta assoluta di sé.

Le mosche
Les mouches, 1943 

Il più vile degli assassini è quello che ha dei rimorsi.

La vita umana comincia dall'altro lato della disperazione.
[La vie humaine commence de l'autre côté du désespoir].

Non si può vincere il male che attraverso un altro male.

A porte chiuse
Huis clos, 1944 

L'inferno sono gli altri.
[L'enfer, c'est les autres].
L'inferno sono gli altri. (Jean Paul Sartre)
L'esistenzialismo è un umanismo
L'existentialisme est un humanisme, 1945 - Selezione Aforismario

L'esistenzialismo è un ottimismo, una dottrina d'azione, e solo per malafede − confondendo la loro disperazione con la nostra, − i cristiani possono chiamarci «disperati».

L'esistenzialismo non è altro che uno sforzo per dedurre tutte le conseguenze da una posizione atea coerente.

L'esistenzialista non prenderà mai l'uomo come fine, perché l'uomo è sempre da fare.

L'uomo è condannato a essere libero: condannato perché non si è creato da sé stesso, e pur tuttavia libero, perché, una volta gettato nel mondo, è responsabile di tutto ciò che fa.

L'uomo, secondo la concezione esistenzialistica, non è definibile in quanto all'inizio non è niente. Sarà solo in seguito, e sarà quale si sarà fatto.

Ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere. 

Non c'è una natura umana, poiché non c'è un Dio che la concepisca. L'uomo è soltanto, non solo quale si concepisce, ma quale si vuole, e precisamente quale si concepisce dopo l'esistenza e quale si vuole dopo questo slancio verso l'esistere: l'uomo non è altro che ciò che si fa. Questo è il principio primo dell'esistenzialismo.

Si può giudicare un uomo dicendo che è in malafede. Se abbiamo definito la condizione dell'uomo come una libera scelta, senza scuse e senza aiuti, chiunque si rifugi dietro la scusa delle sue passioni, chiunque inventi un determinismo è un uomo in malafede.
L'esistenzialista non prenderà mai l'uomo come fine,
perché l'uomo è sempre da fare. (Jean-Paul Sartre)
L'età della ragione
L'age de raison, 1945

Che cos'è esistere? Bersi senza sete

L'antisemitismo
1946

Sono stati i cristiani a creare l'ebreo.

Situazioni
Situations, 1947-1976

Ciò che è terribile, non è soffrire né morire, ma morire invano.

Essere liberi non è poter fare ciò che si vuole, ma volere ciò che si può.

Il mondo può benissimo fare a meno della letteratura. Ma ancor meglio può fare a meno dell'uomo.

L'uomo non è la somma di ciò che ha, ma la totalità di ciò che non ha ancora, di ciò che potrebbe avere.

Non facciamo quello che vogliamo e tuttavia siamo responsabili di quel che siamo.

Che cos'è la letteratura?
Qu'est-ce que la littérature?, 1948

Il mondo può benissimo fare a meno della letteratura. Ma ancor di più può fare a meno dell'uomo.

Le ideologie sono libertà mentre si vanno facendo, oppressione quando sono fatte.

Le mani sporche
Les mains sales, 1948 

A che cosa serve lottare per la liberazione degli uomini, quando li si disprezza al punto da imbottirgli il cranio?

Il lavoro migliore non è quello che ti costerà di più, ma quello che ti riuscirà meglio. 

Tutti i modi sono buoni quando sono efficaci.

Sono i bravi bambini che fanno i rivoluzionari più terribili. Non dicono nulla, non si nascondono sotto la tavola, mangiano un cioccolatino per volta. Ma, poi, lo fanno pagar caro alla Società. Diffidare sempre dei bravi bambini.
Dio è il Silenzio, Dio è l’Assenza, Dio è la Solitudine degli uomini.
(Jean Paul Sartre)
Il Diavolo e il buon Dio
Le Diable et le bon Dieu, 1951 - Selezione Aforismario

Ci sono due specie di poveri: quelli che sono poveri insieme e quelli che sono poveri da soli. I primi sono i veri poveri, gli altri sono soltanto dei ricchi che non hanno avuto fortuna.

Il mondo è iniquità: se l'accetti sei complice, se lo cambi sei carnefice.

Il disordine è il miglior servitore dell'ordine costituito. Indebolisce i deboli, arricchisce i ricchi, accresce la potenza dei potenti.

Io non conosco che una Chiesa: è la società degli uomini.

La modestia è la virtù dei tiepidi.

Quando i ricchi si fanno la guerra tra loro, sono i poveri a morire.

Quelli che mi vedono, raramente si fidano della mia parola: devo aver l'aria di uno troppo intelligente per mantenerla.

Un eletto è un uomo che il dito di Dio schiaccia contro un muro.

Una vittoria descritta nei particolari, non si sa più che cosa la distingue da una sconfitta.

Dio è il Silenzio, Dio è l’Assenza, Dio è la Solitudine degli uomini.
[Le silence, c'est Dieu. L'absence, c'est Dieu, Dieu, c'est la solitude des hommes].

San Genet, commediante e martire
1952

L'eleganza è quella qualità del comportamento che trasforma la massima quantità di essere in apparire.

L'importante non è ciò che hanno fatto di noi, ma ciò che facciamo noi stessi di ciò che hanno fatto di noi.

Nekrassov
Nekrassov, 1955

La vita è un panico in un teatro in fiamme.

Critica della ragione dialettica
1960

In una partita di calcio, tutto è complicato dalla presenza della squadra avversaria

Le parole
Les mots, 1964 - Selezione Aforismario

Ero un bambino, cioè uno di quei mostri che gli adulti fabbricano con i loro rimpianti.

La mia verità, il mio carattere e il mio nome erano nelle mani degli adulti; ho imparato a vedere attraverso i loro occhi; ero un bambino, uno di quei mostri che gli adulti fabbricano con i loro rimpianti. 

Non esiste un buon padre, è la regola; non bisogna prendersela con gli uomini, ma con il legame di paternità che è marcio.

Il povero non sa che la sua funzione nella vita è permetterci l'esercizio della generosità.

Quando amiamo troppo gli animali e i bambini, li amiamo a spese degli uomini.

La società rispettabile credeva in Dio per evitare di doverne parlare.

Quando Dio tace, gli si può far dire quello che si vuole.

Più assurda è la vita, meno sopportabile è la morte.

Fonte sconosciuta
Selezione Aforismario

A che serve arrotare un coltello tutti i giorni, se non lo si usa mai per tagliare?

Il progresso è l’opera dell’insoddisfazione.

L'uomo è da inventare ogni giorno.

La patria, l'onore, la libertà, non sono niente: l'universo ruota attorno a un paio di natiche, questo è tutto...
[La patrie, l'honneur, la liberté, il n'y a rien: l'univers tourne autour d'une paire de fesses, c'est tout...].

Non si dovrebbe ripetere una stupidaggine due volte: la scelta è decisamente ampia.

Non si recita per guadagnarsi la vita: si recita per mentire, per essere quello che non si può essere, e perché si è stufi di essere quello che si è.

Quando l'uomo capisce che è inutile voler capire, ha capito tutto ciò che vale la pena di capire.

Libro di Jean-Paul Sartre consigliato
La nausea
Traduttore B. Fonzi 
Editore Einaudi, 2005

A oltre sessant'anni dalla sua pubblicazione, questo romanzo trasgressivo e ricchissimo ci restituisce il disagio della pace in agonia in Francia, nell'Europa, nel mondo alla vigilia della seconda guerra mondiale: il libro piú libero di Sartre, il libro piú disinteressato e piú appassionato insieme.

Note
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