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Frasi e massime di Confucio

Selezione di aforismi, frasi e massime sagge di  Confucio (Cufu 551 a.e.c. - 479 a.e.c.), filosofo e maestro spirituale cinese. Il suo nome originario è Kong Qiu; il  nome "Confucio" deriva dalla latinizzazione compiuta dai gesuiti (Confucius) da Kong fuzi, ossia Maestro Kong. Confucio è annoverato tra i più grandi e influenti personaggi della storia umana, e il suo insegnamento è molto apprezzato non soltanto in Cina e in Oriente, ma anche in Occidente, dove è stato introdotto proprio dai gesuiti nel XVII secolo.

Il testo di riferimento per avvicinarsi al pensiero di Confucio è Dialoghi, una raccolta di massime e frammenti attribuiti a Confucio e trascritti dai suoi discepoli successivamente alla morte del loro maestro. I Dialoghi rappresentano il testo fondamentale del confucianesimo e hanno dato a Confucio fama di grande saggio in tutto il mondo.

Della vita di Confucio si hanno poche notizie certe; ma possiamo farci un'idea della sua personalità da alcune testimonianze dei suoi discepoli, secondo i quali il Maestro Confucio era affabile ma anche severo, autorevole ma non rigido, rispettabile ma anche cordiale; era moderato e parco, seguiva una vita molto appartata e modesta preferendo la campagna alla città; digiunava spesso e volentieri, mangiava procacciandosi il cibo da sé e cucinandolo di persona; amava insegnare non ricevendo compenso ma unicamente qualche piccola offerta in natura; era privo di quattro difetti: pregiudizi, presunzione, ostinazione, egoismo.

Sempre secondo le testimonianze dei discepoli, Confucio disse di sé stesso:
"A 15 anni ero determinato nello studio. A 30 anni ero indipendente. A 40 anni non avevo più esitazioni. A 50 anni ho compreso la volontà del cielo. A 60 anni le mie orecchie erano pronte ad ascoltare. A 70 anni potevo seguire i desideri del cuore senza deviare".
Le seguenti citazioni di Confucio sono tratte dai Dialoghi. Bisogna notare che molte massime che si trovano su internet attribuite a Confucio (e spacciate come tali dai soliti siti di aforismi) in realtà sono di autori anonimi o proverbi cinesi; alcune di questa frasi di errata o dubbia attribuzione sono riportate in fondo a questa pagina. [Il link è in fondo alla pagina].
Monumento di Confucio
Quando il temperamento originario prevale sulla cultura si è rozzi;
quando la cultura prevale sul temperamento originario si è pedanti.
Quando la cultura e temperamento si equilibrano, allora si è superiori. (Confucio)

Dialoghi
Discorsi o Analecta, ca. 479 - 221 a.e.c. (postumo) - Selezione Aforismario

A casa essere rispettosi; nel trattare gli affari essere riverenti, e nei rapporti con gli altri essere leali. Persino se si vive fra i barbari, non si può rinunciare a queste qualità.

Allontanarsi dal mondo, restare sconosciuti e non avere rimpianti: a questo può arrivare solo l'uomo superiore.

Chi non è modesto nel parlare ha difficoltà a mettere in pratica le sue parole.

Ciò che non vuoi che sia fatto a te stesso, non farlo agli altri.

Colui che sa essere costante, che sa perseverare, che ha misura nelle parole e autocontrollo, che mai alza la voce, ebbene, costui si avvicina all'elevazione.

Commettere un errore e non correggersi: ecco il vero errore.

Conoscere la virtù senza coltivarla, accumulare conoscenze senza approfondirle, sentir parlare del Giusto senza praticarlo, vedere i propri difetti senza correggerli: ecco ciò che mi preoccupa.

Da tre cose l’uomo superiore deve guardarsi: quando è giovane e la sua vitalità è in fermento deve guardarsi dalla lussuria; quando è adulto e la sua vitalità è robusta deve guardarsi dall'irascibilità; quando è anziano e la sua vitalità è indebolita, deve guardarsi dalla cupidigia.

Due sole categorie sfuggono a ogni cambiamento: i più saggi e i più stupidi.

È difficile non lagnarsi della povertà, mentre è facile non andare orgogliosi della ricchezza.

È l’uomo che può rendere grande la Via, e non la Via che rende grande l’uomo.

È nel momento più freddo dell'anno che il pino e il cipresso, ultimi a perdere le foglie, rivelano la loro tenacia.

Esigere molto da sé e poco dagli altri: ecco un mezzo per evitare ogni ostilità.

Gli errori dell’uomo superiore sono simili alle eclissi di sole e di luna. Tutti se ne accorgono quando sbaglia, e tutti lo ammirano quando si ravvede.

Il saggio ciò che vuole lo cerca in sé; il volgare lo cerca negli altri.

Il saggio è puro, ma non puritano; retto, ma non rigido.

Il saggio esige il massimo da sé, l'uomo da poco si attende tutto dagli altri.

Il saggio preferisce essere lento a parlare, ma pronto ad agire.

Il saggio si vergogna di vedere le proprie parole eccedere le proprie azioni.

Imparare senza pensare è fatica perduta; pensare senza imparare è pericoloso.

In pubblico, comportati come se accogliessi un ospite di riguardo; tratta la gente come sé stessi celebrando un sacrificio importante; non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. Non sorgeranno così ostilità nei tuoi riguardi né nello Stato né nelle grandi famiglie

In un uomo, osserva la maniera di agire, esamina le sue motivazioni, guarda dove trova appagamento. Non è questo un mezzo sicuro di conoscerlo?

L'uomo che è detestato a quarant'anni, lo resterà tutta la vita.

L’uomo risoluto, costante, semplice, attento nel parlare è vicino alla virtù dell’umanità.

L'uomo saggio mangia senza ingozzarsi e vive senza grandi comodità. Egli è diligente in ciò che fa, prudente in ciò che dice e si sforza di correggersi tenendo a modello coloro che possiedono la Via. Così è l'uomo mosso da un vero desiderio di istruzione.

L'uomo saggio non è un utensile destinato a un solo uso.

L’uomo superiore appare in tre differenti modi: visto da lontano è solenne, se avvicinato è cordiale, è severo nel parlare.

L’uomo superiore comprende la giustizia e la correttezza; l’uomo dappoco comprende l’interesse personale.

L'uomo superiore è contento e sereno, l'uomo da poco è sempre inquieto e pieno d'affanno.

L’uomo superiore è in armonia con gli altri ma non servile e uniforme. L’uomo dappoco è servile e uniforme ma non in armonia con gli altri.

L’uomo superiore nei riguardi del mondo non si lascia trascinare né da pregiudizi né da inclinazioni, ma segue soltanto il giusto giudizio.

L’uomo superiore non è un utensile.

La ricchezza e il prestigio corrispondono ai desideri degli uomini; ma se essi non possono essere ottenuti in modo corretto, devono essere tralasciati. La povertà e la bassa condizione sociale sono ciò che l’uomo detesta; ma se esse non possono essere evitate in modo corretto, non devono essere respinte.

Le donnicciole e la gente dappoco sono difficili da educare: se dai loro confidenza divengono insolenti, se tieni le distanze sono pieni di risentimento.

Lo spreco porta alla disobbedienza, la parsimonia alla meschinità. Piuttosto della disobbedienza, meglio la meschinità.

Mai indagherò l'arcano o compirò gesta singolari allo scopo di essere ricordato dalle generazioni future. Il signore pratica la norma e nell'azione vi si adegua.

Negli affari del mondo, l'uomo saggio non ha un atteggiamento rigido di rifiuto o di accettazione. Il Giusto è la sua regola.

Non c’è speranza di vedere un saggio e già sarei contento di vedere un uomo superiore.

Non c’è speranza di vedere un uomo buono e già sarei contento di vedere un uomo costante.

Non ho mai visto uno che amasse la virtù quanto il fascino femminile.

Non temere di restare sconosciuto agli uomini, ma di non conoscerli.

Non ti crucciare di non avere un posto; preoccupati piuttosto di rendertene capace. Non ti crucciare di non essere conosciuto; preoccupati piuttosto di rendertene degno.

Non ti rammaricare di vedere ignorate le tue capacità, ma di non averne abbastanza.

Nove sono i pensieri dell’uomo superiore: osservare attentamente quando usa gli occhi, ascoltare acutamente quando usa le orecchie, essere cordiale nell'aspetto, essere rispettoso nel tratto, essere leale nelle parole, essere riverente nei propri doveri, interrogare nel dubbio, pensare alle conseguenze nell'ira, e alla giustizia nel guadagno.

Quando il temperamento originario prevale sulla cultura si è rozzi; quando la cultura prevale sul temperamento originario si è pedanti. Quando la cultura e temperamento si equilibrano, allora si è superiori.

Riconoscere di sapere quando si sa e riconoscere di non sapere quando non si sa: ecco la vera conoscenza.

Sapere sia di sapere una cosa, sia di non saperla: questa è conoscenza.

Se incontri un uomo di valore, cerca di rassomigliargli. Se incontri un uomo mediocre, cerca i suoi difetti in te stesso.

Si può essere felici anche mangiando un cibo molto semplice, bevendo acqua pura e avendo come cuscino unicamente il proprio braccio ripiegato.

Si può indurre il popolo a seguire una causa, ma non far sì che la capisca.

Sii padrone di te stesso, e commetterai pochi errori.

Solo i grandi sapienti e i grandi ignoranti sono immutabili.

Studiare senza riflettere è inutile; meditare senza senza studiare è pericoloso.

Tre cose vanno apprezzate e tre cose vanno disprezzate. Le prime tre sono: saper trarre godimento dai riti e dalla musica; da un uomo che abbia esperienza della norma; da un uomo meritevole. Bisogna disprezzare il lusso, il soffermarsi nell'ozio, e la dissolutezza.

Tre sono le amicizie positive, e tre quelle negative. È vantaggioso avere un amico sincero, un amico onesto, o un amico con molte conoscenze. È svantaggioso avere un amico falso, un amico adulatore, un amico chiacchierone.

Umanità significa essere in grado di mettere in pratica le cinque grandi virtù nel mondo. Rispetto, tolleranza, fedeltà, alacrità, e generosità. Se si è rispettosi non si è disprezzati, se si è tolleranti si ottiene il consenso, se si è sinceri si merita la fiducia, se si è alacri si consegue il successo, se si è generosi si è in grado di disporre dei servizi degli altri.

Un fuoco a lungo celato diventa un incendio difficile a estinguere: un fuoco di cui appare la vampa, agevolmente si spegne. Più ruscelli uniti formano un fiume; più fili insiemi congiunti formano una corda, essa non si può romper che a stento.

Vivere nella povertà senza nessun risentimento, ecco ciò che è difficile; al confronto, essere ricchi senza arroganza non costa niente.
Ritratto di Confucio
Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. (Confucio)

Frasi attribuite a Confucio
Selezione Aforismario
  • Abbiamo due vite, e la seconda inizia quando ci rendiamo conto che ne abbiamo una sola.
  • Chi conosce tutte le risposte non si è fatto tutte le domande.
  • Colui che chiede è uno stupido per cinque minuti. Colui che non chiede è uno stolto per sempre.
  • Colui che desidera assicurare il bene di altri si è già assicurato il proprio.
  • È meglio accendere una piccola candela che maledire l'oscurità.
  • Fai quello che ami, e non lavorerai un solo giorno nella tua vita.
  • Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso.
  • In qualunque direzione tu vada, vacci con tutto il cuore.
  • Io chiedo a Dio nient'altro che una casa piena di libri e un giardino pieno di fiori.
  • L'uomo che sposta le montagne comincia portando via i sassi più piccoli.
  • La lanterna dell'esperienza non illumina che chi la porta.
  • La nostra gloria più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarci sempre dopo una caduta.
  • La vita è veramente molto semplice; ma noi insistiamo nel renderla complicata.
  • Le stelle sono buchi nel cielo da cui filtra la luce dell'infinito.
  • Meglio tacere e sembrare stupidi che togliere ogni dubbio parlando.
  • Non conta il colore del gatto, conta che acchiappi il topo.
  • Non importa quanto vai piano, l'importante è che non ti fermi.
  • Non usare arco e freccia per uccidere una zanzara.
  • Nulla è più visibile di ciò che è nascosto.
  • Per conoscere la strada che hai di fronte, chiedi a chi è sulla via del ritorno.
  • Prima di intraprendere la strada della vendetta, scavate due tombe.
  • Quando arriva la prosperità, non usarla tutta.
  • Quando si è in un pasticcio, tanto vale goderne il sapore.
  • Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua.
  • Se c'è rimedio perché te la prendi? E se non c'è rimedio perché te la prendi?
  • Se incontrerai qualcuno persuaso di sapere tutto e di essere capace di fare tutto non potrai sbagliare, costui è un imbecille.
  • Se non si sa cos'è la vita, come si può sapere cos'è la morte?
  • Se uno non considera quel che è lontano, soffrirà da quel che è vicino.
  • Se tu mi doni un pesce, io mangerò un giorno; se tu mi insegni a pescare, non avrò più fame.
  • Se vedi un affamato non dargli del riso: insegnagli a coltivarlo.
  • Vivi come in punto di morte vorresti aver vissuto.
Note
  1. Confucio, I dialoghi, traduzione di Edoarda Masi © Rizzoli, 1989
  2. Confucio, Massime, a cura di Paolo Santangelo © Newton Compton 1995
  3. Vedi anche massime e citazioni di: Buddha - Sun Tzu