Aforismi, frasi e proverbi sull'Edera
Raccolta di aforismi, frasi e proverbi sull'edera, pianta rampicante comune nei giardini e nei nostri boschi. L'edera più diffusa è l'Hedera helix o edera comune, che può raggiungere anche i venti metri di altezza.
Come osserva Tony Soper, l'edera è "un'ottima pianta per l'ornitofilo, è rampicante o strisciante sul terreno, ma fiorisce solo quando raggiunge la luce. Molto attraente per gli insetti alla fioritura in settembre-ottobre, è utile agli uccelli quando produce le sue bacche in maggio e giugno. Lo scricciolo ama alloggiarvi. Molto diffamata come strangolatrice di alberi, in verità non arreca nessun danno finché non arriva (cosa che si verifica di rado) a coprire totalmente la chioma. Incoraggiatela". [La gabbia senza sbarre, 1990].
Come nota Carlo Lapucci: "Per i suoi lunghi rami che si abbarbicano ai muri e alle piante, l’edera è considerata simbolo di fedeltà. Ma può assumere anche il significato di un parassitismo soffocante, che lentamente dissangua e porta alla rovina colui che ne diviene oggetto". [Dizionario dei proverbi italiani, 2007].
Come osserva Tony Soper, l'edera è "un'ottima pianta per l'ornitofilo, è rampicante o strisciante sul terreno, ma fiorisce solo quando raggiunge la luce. Molto attraente per gli insetti alla fioritura in settembre-ottobre, è utile agli uccelli quando produce le sue bacche in maggio e giugno. Lo scricciolo ama alloggiarvi. Molto diffamata come strangolatrice di alberi, in verità non arreca nessun danno finché non arriva (cosa che si verifica di rado) a coprire totalmente la chioma. Incoraggiatela". [La gabbia senza sbarre, 1990].
Come nota Carlo Lapucci: "Per i suoi lunghi rami che si abbarbicano ai muri e alle piante, l’edera è considerata simbolo di fedeltà. Ma può assumere anche il significato di un parassitismo soffocante, che lentamente dissangua e porta alla rovina colui che ne diviene oggetto". [Dizionario dei proverbi italiani, 2007].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulle piante, l'erba, le foglie e il giardino. [I link sono in fondo alla pagina].
Un idillio: l'amicizia dell'edera per il vecchio muro. (Anne Godillon Barratin) |
Romano Battaglia, Incanto, 2008
Un idillio: l'amicizia dell'edera per il vecchio muro.
Anne Godillon Barratin, Da voi a me, 1892
Il muro deve essere macchiato dal tempo prima che cresca l'edera.
[Wall must get the weather stain Before they grow the ivy].
Elizabeth Barrett Browning [1]
I veri amici, come l’edera e il muro, stanno in piedi insieme e insieme cadono.
[True friends, like ivy and the wall, both stand together, and together fall].
Thomas Carlyle (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)
Le edere rigerminanti salivano pel vecchio muro scrostato con un impeto di giovinezza; si attorcigliavano alle travi della tettoia come a tronchi vivi; coprivano i mattoni vermigli d’una tenda di piccole foglie cuoiose, lucide, simili a laminette di smalto; assaltavano le tegole allegre di nidi: vecchi e nuovi nidi già cinguettanti di rondini in amore.
Gabriele D'Annunzio, Terra vergine, 1882
Quel che vi è di meglio nel pensiero si aggrappa come edera morta su vecchi mattoni morti.
William Faulkner, L'urlo e il furore, 1929
Le Edere coltivate sono davvero tante, ma tra di esse Hedera dentata, a foglie larghissime, e la piccola marmorizzata "Caenwood" spiccano per ineguagliata bellezza.
Gertrude Jekyll (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)
Spesso ci si chiede fino a che punto sia opportuno lasciare che le pareti vadano ricoprendosi di rampicanti. Si può affermare che, nel caso di dimore affette da un'architettura misera o eccessivamente pretenziosa, tanto più ampia è la copertura verde tanto meglio; infatti, se l'architetto ha lasciato una costruzione che non si può evitare di considerare di cattivo gusto, il giardiniere avrà il dovere di fare ciò che è in suo potere per dare all'edificio un rivestimento decente, foss'anche solo di Edera o Ampelopsis, entrambe le quali gli risparmieranno la fatica di doverle guidare lungo graticci.
Gertrude Jekyll, ibidem
Nel caso di un edificio di pregio architettonico, sebbene una coltivazione di piante attenta e opportunamente contenuta lungo le sue pareti possa aggiungere grazia all'insieme, si dovrà invece fare attenzione a che nulla di essenziale venga celato alla vista. Molte dimore signorili sono state ignominiosamente seppellite dall'edera;
Gertrude Jekyll, ibidem
Come l'edera, cresciamo dove c'è posto per noi.
Miranda July [1]
L'edera, vero obbrobrio del giardiniere benpensante, è tutta lì, scura, compatta, sana e gradevole, tappezza qualsiasi superficie, smussa gli angoli e colora di vita le parti più monotone e ombrose del giardino, coprendo fitta fitta i punti meno felici e più "difficili".
Paolo Pejrone, In giardino non si è mai soli, 2002
Nell'edera io ho trovato un'amica fedele, leale e di ottimo carattere: quando esagera si lascia tagliare tranquillamente, senza complessi.
Paolo Pejrone, ibidem
Di edere ce ne sono tantissime, alcuni cataloghi si divertono a offrirne decine di cultivar differenti. Più comune nei giardini è quella d'Algeria, generosa e volgarmente "fracassona", ma utile come certe conoscenze acquisite nel corso della vita. All'opposto sono quelle con foglie minute, lente ma inesorabili: adatte ai giardini "eleganti", hanno, a mio giudizio, una raffinatezza ricercata e voluta.
Paolo Pejrone, In giardino non si è mai soli, 2002
L'edera è pianta dal carattere ben definito: in certi punti non vuole crescere.
Paolo Pejrone, ibidem
Le edere screziate possono essere anche loro bellissime e "necessarie" per i giardini più ombrosi e monotoni. Bisogna fare attenzione a usarla con garbo: il kitsch è in agguato, pronto a materializzarsi. Il cattivo gusto prende piede facilmente...
Paolo Pejrone, ibidem
In fondo l'edera dei boschi è "la meglio", e non vedo proprio perché ci si dovrebbe scervellare tanto con varietà a mio giudizio inferiori. Inoltre non bisogna dimenticare il valore dei piccoli grappoli di frutti neri: possono essere tra i più appetitosi "slow food" invernali per merli e tordi e tutti gli affamati (e onnivori) amici del giardiniere.
Paolo Pejrone, In giardino non si è mai soli, 2002
Amo l'edera e la pianto dove non è possibile fare altrimenti, ma con piacere. Amo in particolare l'edera comune, quella dei boschi, che all'ombra, se lasciata tranquilla e non troppo tagliuzzata, diventa un po' grigia e quasi vellutata.
Paolo Pejrone, In giardino non si è mai soli, 2002
La grande e vecchissima quercia, da quasi tre settimane tutta gialla: è lenta e restia a spogliarsi, come una degna signora di una certa età... L'edera sotto i suoi forti rami sta riconquistando il "suo" sole, felice. La lunga notte d'ombra, durata un' estate intera, è quasi passata...
Paolo Pejrone, Il vero giardiniere non si arrende, 2003
L'edera dei nostri boschi, Hedera helix, è una bellissima e robustissima pianta: nemica giurata di quel mondo sterile e asettico che in tutti i modi ci viene proposto (quasi dovessimo vivere tutti in una grande sala operatoria...).
Paolo Pejrone, La pazienza del giardiniere, 2009
L'edera, nei confronti del cemento armato, non può che coprire sviluppandosi sulla sua superficie: non riesce, checché ne dicano i "nemici", a distruggerlo!
Paolo Pejrone, ibidem
Bisognerebbe aver il coraggio di coprire, avvolgere e attutire la soverchiante massa minerale e cementizia che la nostra "cultura" tende sempre di più a rovesciare sulle nostre città, sulle sue periferie e sulle campagne... Ed è l'edera e soltanto l'edera che, a mio giudizio, potrebbe darei una mano efficace, silenziosa e facile: sarebbe bene cominciare a conviverci, ad adoperarla e... a piantarla!
Paolo Pejrone, La pazienza del giardiniere, 2009
L'edera, come tutte le piante con forte personalità, può essere amata e odiata.
Paolo Pejrone, ibidem
Perché non attutire e coprire con edera le efficienti, "moderne" realizzazioni di cemento delle nostre alte velocità? Sono sempre così ingenieresche e "povere"! A vederle sembra quasi di vivere ancora all'epoca di Eiffel dove la struttura diventava retorica, sfida ed emblema!
Paolo Pejrone, La pazienza del giardiniere, 2009
[All'edera], anche se invasiva, saranno grati i nostri occhi, i nostri si, l'ambiente, ma soprattutto, e per sempre, i merli (e molti altri piccoli uccelli: nidi sicuri e protetti e bacche abbondanti durante il periodo più severo e povero, l'inverno). Felici saranno pure le neglette ma laboriosissime api, che nella tardiva fioritura dell' edera possono godere di un valido ed ennesimo aiuto. Quasi un trionfo!
Paolo Pejrone, La pazienza del giardiniere, 2009
Un uomo diventa grande, e improvvisamente molte persone si fanno edera, perché egli si è fatto quercia.
[Un homme devient grand, et tout à coup beaucoup de gens se font lierre, parce qu'il s'est fait chêne].
Antoine Rivarol, Massime, pensieri e paradossi, 1852 (postumo)
E cosa dovrei fare? / Cercarmi un protettore? Prendermi un padrone? / E come un'edera oscura che avvolge un tronco /E se ne fa un tutore leccandone la scorza, / Arrampicarmi con astuzia invece di salir con forza? / No, grazie. No, grazie.
Edmond Rostand, Cyrano de Bergerac, 1897
Anne Godillon Barratin, Da voi a me, 1892
Il muro deve essere macchiato dal tempo prima che cresca l'edera.
[Wall must get the weather stain Before they grow the ivy].
Elizabeth Barrett Browning [1]
I veri amici, come l’edera e il muro, stanno in piedi insieme e insieme cadono.
[True friends, like ivy and the wall, both stand together, and together fall].
Thomas Carlyle (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)
Le edere rigerminanti salivano pel vecchio muro scrostato con un impeto di giovinezza; si attorcigliavano alle travi della tettoia come a tronchi vivi; coprivano i mattoni vermigli d’una tenda di piccole foglie cuoiose, lucide, simili a laminette di smalto; assaltavano le tegole allegre di nidi: vecchi e nuovi nidi già cinguettanti di rondini in amore.
Gabriele D'Annunzio, Terra vergine, 1882
Quel che vi è di meglio nel pensiero si aggrappa come edera morta su vecchi mattoni morti.
William Faulkner, L'urlo e il furore, 1929
Le Edere coltivate sono davvero tante, ma tra di esse Hedera dentata, a foglie larghissime, e la piccola marmorizzata "Caenwood" spiccano per ineguagliata bellezza.
Gertrude Jekyll (fonte sconosciuta - segnalala ad Aforismario)
Spesso ci si chiede fino a che punto sia opportuno lasciare che le pareti vadano ricoprendosi di rampicanti. Si può affermare che, nel caso di dimore affette da un'architettura misera o eccessivamente pretenziosa, tanto più ampia è la copertura verde tanto meglio; infatti, se l'architetto ha lasciato una costruzione che non si può evitare di considerare di cattivo gusto, il giardiniere avrà il dovere di fare ciò che è in suo potere per dare all'edificio un rivestimento decente, foss'anche solo di Edera o Ampelopsis, entrambe le quali gli risparmieranno la fatica di doverle guidare lungo graticci.
Gertrude Jekyll, ibidem
Nel caso di un edificio di pregio architettonico, sebbene una coltivazione di piante attenta e opportunamente contenuta lungo le sue pareti possa aggiungere grazia all'insieme, si dovrà invece fare attenzione a che nulla di essenziale venga celato alla vista. Molte dimore signorili sono state ignominiosamente seppellite dall'edera;
Gertrude Jekyll, ibidem
Come l'edera, cresciamo dove c'è posto per noi.
Miranda July [1]
L'edera, vero obbrobrio del giardiniere benpensante, è tutta lì, scura, compatta, sana e gradevole, tappezza qualsiasi superficie, smussa gli angoli e colora di vita le parti più monotone e ombrose del giardino, coprendo fitta fitta i punti meno felici e più "difficili".
Paolo Pejrone, In giardino non si è mai soli, 2002
Nell'edera io ho trovato un'amica fedele, leale e di ottimo carattere: quando esagera si lascia tagliare tranquillamente, senza complessi.
Paolo Pejrone, ibidem
Di edere ce ne sono tantissime, alcuni cataloghi si divertono a offrirne decine di cultivar differenti. Più comune nei giardini è quella d'Algeria, generosa e volgarmente "fracassona", ma utile come certe conoscenze acquisite nel corso della vita. All'opposto sono quelle con foglie minute, lente ma inesorabili: adatte ai giardini "eleganti", hanno, a mio giudizio, una raffinatezza ricercata e voluta.
Paolo Pejrone, In giardino non si è mai soli, 2002
L'edera è pianta dal carattere ben definito: in certi punti non vuole crescere.
Paolo Pejrone, ibidem
Le edere screziate possono essere anche loro bellissime e "necessarie" per i giardini più ombrosi e monotoni. Bisogna fare attenzione a usarla con garbo: il kitsch è in agguato, pronto a materializzarsi. Il cattivo gusto prende piede facilmente...
Paolo Pejrone, ibidem
In fondo l'edera dei boschi è "la meglio", e non vedo proprio perché ci si dovrebbe scervellare tanto con varietà a mio giudizio inferiori. Inoltre non bisogna dimenticare il valore dei piccoli grappoli di frutti neri: possono essere tra i più appetitosi "slow food" invernali per merli e tordi e tutti gli affamati (e onnivori) amici del giardiniere.
Paolo Pejrone, In giardino non si è mai soli, 2002
Amo l'edera e la pianto dove non è possibile fare altrimenti, ma con piacere. Amo in particolare l'edera comune, quella dei boschi, che all'ombra, se lasciata tranquilla e non troppo tagliuzzata, diventa un po' grigia e quasi vellutata.
Paolo Pejrone, In giardino non si è mai soli, 2002
La grande e vecchissima quercia, da quasi tre settimane tutta gialla: è lenta e restia a spogliarsi, come una degna signora di una certa età... L'edera sotto i suoi forti rami sta riconquistando il "suo" sole, felice. La lunga notte d'ombra, durata un' estate intera, è quasi passata...
Paolo Pejrone, Il vero giardiniere non si arrende, 2003
L'edera dei nostri boschi, Hedera helix, è una bellissima e robustissima pianta: nemica giurata di quel mondo sterile e asettico che in tutti i modi ci viene proposto (quasi dovessimo vivere tutti in una grande sala operatoria...).
Paolo Pejrone, La pazienza del giardiniere, 2009
L'edera, nei confronti del cemento armato, non può che coprire sviluppandosi sulla sua superficie: non riesce, checché ne dicano i "nemici", a distruggerlo!
Paolo Pejrone, ibidem
Bisognerebbe aver il coraggio di coprire, avvolgere e attutire la soverchiante massa minerale e cementizia che la nostra "cultura" tende sempre di più a rovesciare sulle nostre città, sulle sue periferie e sulle campagne... Ed è l'edera e soltanto l'edera che, a mio giudizio, potrebbe darei una mano efficace, silenziosa e facile: sarebbe bene cominciare a conviverci, ad adoperarla e... a piantarla!
Paolo Pejrone, La pazienza del giardiniere, 2009
L'edera, come tutte le piante con forte personalità, può essere amata e odiata.
Paolo Pejrone, ibidem
Perché non attutire e coprire con edera le efficienti, "moderne" realizzazioni di cemento delle nostre alte velocità? Sono sempre così ingenieresche e "povere"! A vederle sembra quasi di vivere ancora all'epoca di Eiffel dove la struttura diventava retorica, sfida ed emblema!
Paolo Pejrone, La pazienza del giardiniere, 2009
[All'edera], anche se invasiva, saranno grati i nostri occhi, i nostri si, l'ambiente, ma soprattutto, e per sempre, i merli (e molti altri piccoli uccelli: nidi sicuri e protetti e bacche abbondanti durante il periodo più severo e povero, l'inverno). Felici saranno pure le neglette ma laboriosissime api, che nella tardiva fioritura dell' edera possono godere di un valido ed ennesimo aiuto. Quasi un trionfo!
Paolo Pejrone, La pazienza del giardiniere, 2009
Un uomo diventa grande, e improvvisamente molte persone si fanno edera, perché egli si è fatto quercia.
[Un homme devient grand, et tout à coup beaucoup de gens se font lierre, parce qu'il s'est fait chêne].
Antoine Rivarol, Massime, pensieri e paradossi, 1852 (postumo)
E cosa dovrei fare? / Cercarmi un protettore? Prendermi un padrone? / E come un'edera oscura che avvolge un tronco /E se ne fa un tutore leccandone la scorza, / Arrampicarmi con astuzia invece di salir con forza? / No, grazie. No, grazie.
Edmond Rostand, Cyrano de Bergerac, 1897
[L'edera è] pianta decoratrice e pianta distruttrice.
Giulio Sacchetti, Segreti romani, 2005
Parafrasando la metafora usata da Benedetto Croce per definire la Divina Commedia, si potrebbe dire che la religione cattolica – ma anche la religione in genere – è un muro di stupidità che sostiene l’edera della fede.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013
Le piante non sono stupide. Hai mai visto un’edera avvinghiarsi a un cactus?
Silver, Lupo Alberto, 1974/...
Silver, Lupo Alberto, 1974/...
L'edera si espande: / non sa contenere / la bellezza delle foglie.
Rabindranath Tagore, Poesie, XX sec.
L'architetto nasconde i propri errori sotto l'edera, il medico sottoterra e il cuoco sotto la salsa.
[The architect hides his mistakes under ivy, the doctor is in the ground, and the cook is under sauce].
Anonimo (attribuito a George Bernard Shaw)
Quando nascesti tu nacque un giardino: / di tutte qualità c’erano i fiori, / l’odore si sentiva di lontano / e soprattutto odore di gelsomino. / L’amore è come l’edera / dove s’attacca more / così così il mio core / mi s’è attaccato a te.
Anonimo (canto popolare toscano dell'Ottocento)
Proverbi sull'Edera
- Ad albero vecchio e a muro cadente, non manca mai edera.
- L'amore è come l'edera: dove si attacca muore.
- L’edera abbraccia e poi soffoca.
- L'edera taciturna si arrampica in cima alla quercia.
Note