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Aforismi, frasi e citazioni su Eros e Thanatos

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla contrapposizione tra Eros e Thanatos, come considerati nella teoria psicoanalitica, dove Eros rappresenta le pulsioni di vita (cioè quelle sessuali e quelle di autoconservazione), mentre Thanatos rappresenta le pulsioni di morte (aggressività e distruzione).

Come sottolinea Umberto Galimberti: "Il dualismo, a sfondo mitico, è stato introdotto da Sigmund Freud a partire dal 1920, emancipando il termine Eros dall'uso più generico, quasi un sinonimo della sessualità, in cui fino allora il termine era ricorso, e non utilizzando mai, se non nella corrispondenza, il termine Thanatos a cui viene preferita la parola «distruzione». [...] La contrapposizione Eros e Thanatos non persuade Carl Gustav Jung per il quale «il contrasto logico dell'amore è l'odio, e se vogliamo parlare di Eros l'antitesi è Phobos (la paura)". [Dizionario di psicologia, UTET, 1992].

Come scrive lo stesso Sigmund Freud in Due voci di enciclopedia: “Psicoanalisi” e “Teoria della libido”(1922): "In base ad ampie considerazioni sui processi che danno luogo alla vita e che conducono alla morte, è probabile che si debbano riconoscere due tipi di pulsioni, corrispondenti ai processi opposti di costruzione e di distruzione nell'organismo. Il tipo di pulsioni che in fondo lavorano silenziosamente e che perseguirebbero lo scopo di condurre l’essere vivente alla morte hanno perciò meritato il nome di “pulsioni di morte”; rivolte verso l’esterno grazie all'azione congiunta di molteplici organismi elementari unicellulari, verrebbero a manifestarsi come tendenze distruttive o aggressive. Le altre sarebbero le pulsioni libidiche analiticamente a noi meglio note come pulsioni sessuali o di vita e che potremmo compendiare nel modo migliore sotto il nome di Eros; il loro intento sarebbe quello di plasmare la sostanza vitale in unità sempre maggiori, garantire con ciò la continuazione della vita e guidarla verso più alti sviluppi. Negli esseri viventi le pulsioni erotiche e quelle di morte avrebbero dato luogo a regolari impasti, miscele; ma sarebbe anche possibile un loro “disimpasto”. La vita consisterebbe nelle estrinsecazioni del conflitto o dell’interferenza tra questi due tipi di pulsioni e con la morte sarebbe arrecata all'individuo la vittoria delle pulsioni di distruzione, mentre la procreazione significherebbe per lui la vittoria dell’Eros".

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sull'eros e sul contrasto tra amore e morte, tra vita e morte, tra amore e odio, tra costruzione e distruzione. [I link sono in fondo alla pagina].
Dove c'è Eros sempre, indissolubilmente, vi è anche Thanatos.
(Aldo Carotenuto)
L'amore si sforza costantemente di eliminare le proprie fonti di precarietà e apprensione, ma qualora ci riesca inizia rapidamente ad avvizzire, e svanisce. Eros è posseduto dal fantasma di Thanatos, che nessun incantesimo può esorcizzare.
Zygmunt Bauman, Amore liquido, 2003

Dove c'è Eros sempre, indissolubilmente, vi è anche Thanatos.
Aldo Carotenuto, Le lacrime del male, 1996

Eros e Thanatos sconfinano l'uno nell'altro per consentire alla vita di evolversi, ma solo se la coscienza del soggetto può partecipare consapevolmente a questa eterna danza è possibile mantenere la tensione tra le due forze senza che l'una arrivi ad annientare l'altra.
Aldo Carotenuto, Il fascino discreto dell'orrore, 1997

Spesso dietro il volto di Eros si nasconde quello di Thanatos.
Aldo Carotenuto, Il gioco delle passioni, 2002

Com'è noto in psicoanalisi, elementi distruttivi e autodistruttivi sono presenti in ogni tipo di amore (e, si potrebbe dire, in ogni relazione umana). Solo che nell'amour-passion, come nell'estasi mistica, raggiungono una gradazione più alta, sono portati all'estremo. Senza aspettare la psicoanalisi, questo stretto legame fra Eros e Thanatos, fra Amore e Morte, è presente all'uomo fin dai tempi più remoti. In un'antichissima iscrizione latina trovata su una fontana è detto: «Morte e voluttà si mirarono congiunte e i loro due volti fecero un volto solo».
Massimo Fini, Dizionario erotico, 2000

Anche l'erotismo, per quanto connesso all'attività sessuale, e quindi vitale, è un gioco di morte. Eros è Thànatos. Perché il suo punto d'arrivo è molto spesso e quasi fatalmente una tautologia sterile. Il gioco erotico diventa cioè fine a se stesso.
Massimo Fini, Dizionario erotico, 2000

È possibile caratterizzare le pulsioni come tendenze inerenti alla sostanza vivente e miranti al ripristino di una condizione precedente; tendenze quindi storicamente condizionate, di natura conservatrice, espressione per così dire di un’inerzia o di un’elasticità dell’elemento organico. Ambedue i tipi di pulsioni, l’Eros e la pulsione di morte, entrerebbero in azione sin dal primo apparire della vita e lavorerebbero l’una contro l’altra.
Sigmund Freud, Due voci di enciclopedia: “Psicoanalisi” e “Teoria della libido”, 1922

Sulla base di considerazioni teoriche a cui la biologia ha fornito un supporto, abbiamo formulato l’ipotesi di una pulsione di morte, a cui compete il compito di ricondurre il vivente organico nello stato privo di vita; l’Eros persegue invece il fine di complicare la vita, allo scopo naturalmente di conservarla, aggregando in unità sempre più vaste le particelle disperse della sostanza vivente. Entrambe le pulsioni agiscono in modo conservativo, nel senso più rigoroso di questo termine, poiché mirano al ripristino di uno stato turbato dall'apparire della vita.
Sigmund Freud, L’Io e l’Es, 1922

Le pericolose pulsioni di morte subiscono nell'individuo svariate elaborazioni. In parte sono rese inoffensive mediante un impasto con componenti erotiche, in parte vengono dirottate verso l’esterno come aggressività; ma in buona misura naturalmente procedono, senza venire ostacolate, nel loro lavoro interno.
Sigmund Freud, L’Io e l’Es, 1922

Per la contrapposizione tra le due specie di pulsioni possiamo rifarci alla polarità di amore e odio. Non è stato arduo trovare una rappresentanza dell’Eros. Siamo invece soddisfatti di poter indicare, per la pulsione di morte, così difficile da comprendere, un rappresentante nella pulsione di distruzione, alla quale l’odio indica la via. Tuttavia l’osservazione clinica ci mostra non solo che l’odio è invariabilmente l’inatteso accompagnatore dell’amore (ambivalenza), non solo che spesso esso precorre l’amore nelle relazioni fra gli uomini, ma anche che in alcune occasioni l’odio si trasforma in amore, e l’amore in odio. Quando questo tramutarsi sia più che una semplice successione temporale, vale a dire più che una mera sostituzione, viene evidentemente meno il fondamento per quella radicale distinzione fra pulsioni erotiche e pulsioni di morte, alla cui base dovrebbero stare processi fisiologici svolgentisi in direzioni opposte.
Sigmund Freud, L’Io e l’Es, 1922

Non abbiamo mai a che fare con pulsioni di morte o pulsioni di vita allo stato puro, ma sempre e soltanto con impasti nei quali le due pulsioni anzidette si mescolano in proporzioni variabili.
Sigmund Freud, Il problema economico del masochismo, 1924

Al programma della civiltà si oppone la naturale pulsione aggressiva dell’uomo, l’ostilità di ciascuno contro tutti e di tutti contro ciascuno. Questa pulsione aggressiva è figlia e massima rappresentante della pulsione di morte, che abbiamo trovato accanto all'Eros con il quale si spartisce il dominio del mondo. Ed ora, mi sembra, il significato dell’evoluzione civile non è più oscuro. Indica la lotta tra Eros e Morte, tra pulsione di vita e pulsione di distruzione, come si attua nella specie umana.
Sigmund Freud, Il disagio della civiltà, 1929

Le pulsioni nelle quali crediamo si dividono in due gruppi: quelle erotiche, che vogliono convogliare la sostanza vivente in unità sempre più grandi, e le pulsioni di morte, che si oppongono a questa tendenza e riconducono ciò che è vivente allo stato inorganico. Dall'azione congiunta e opposta di entrambe scaturiscono i fenomeni della vita, ai quali mette fine la morte.
Sigmund Freud, Introduzione alla psicoanalisi, 1915/32

I due princìpi fondamentali di Empedocle φιλία e νεΐκος sia per il nome, sia per la funzione che assolvono, sono la stessa cosa delle nostre due pulsioni originarie Eros e Distruzione, la prima delle quali tende ad agglomerare tutto ciò che esiste in unità sempre più vaste, mentre l'altra mira a dissolvere queste combinazioni e a distruggere le strutture cui esse hanno dato luogo.
Sigmund Freud, Analisi terminabile e interminabile, 1937

Soltanto la cooperazione e il contrasto di entrambe le pulsioni originarie, l’Eros e la pulsione di morte, e mai l’azione di una sola di esse, può spiegare le variopinte manifestazioni dell’esistenza.
Sigmund Freud, Analisi terminabile e interminabile, 1937

Il nostro stile di vita contiene più Thanatos che Eros, perché l'egoismo, lo sfruttamento, l'inganno, l'ossessione e la dipendenza hanno più posto in noi dell'erotismo, della gioia, della generosità e della spontaneità.
Germaine Greer [1]

Monogami, in natura, solo gli esseri cui eros, come thanatos, si concede perfetto un'unica volta. Lode allora all'amore della vita, imperfetta. E al rifiuto di tale culto funesto.
Nunzio La Fauci, Questo quasi nulla, 2008

In mille forme Eros lotta contro la morte, nelle forme dell'arte, nelle forme delle scienze, nelle forme delle religioni. Ma la morte non può essere sconfitta.
Laura Mancinelli, Il fantasma di Mozart, 1986

«Per natura» i giovani si trovano alla testa di quanti vivono e combattono per Eros contro Thanatos, e contro una civiltà che si sforza di abbreviare la via che conduce alla morte, pur possedendo i mezzi per allungarla. 
Herbert Marcuse, Eros e civiltà, 1955

Lasciati liberi di perseguire i loro obiettivi naturali, gli istinti fondamentali dell'uomo sarebbero incompatibili con ogni duratura associazione e conservazione: distruggerebbero perfino ciò che abitualmente uniscono. L'Eros sfrenato è altrettanto funesto del suo antagonista, l'istinto di morte.
Herbert Marcuse, Eros e civiltà, 1955

Eros e Thanatos sono le due facce di una stessa medaglia. L’energia vitale che è dentro di noi può distruggere l’oggetto del nostro desiderio. L’aggressività è una forza, ma se esce dagli argini si trasforma in violenza. La violenza ci affascina perché ci fa sentire vivi.
Anna Oliverio Ferraris, Piccoli bulli crescono, 2007

Amore e aggressione. La nostra epoca ha rotto l'equilibrio - sempre instabile - fra queste due forze primordiali. Una bomba a gas può distruggere più uomini che non ne crei una notte di Parigi (d'allora). Gli individui, le nazioni, i continenti si odiano e si minacciano. Perché una cosa stia (momentaneamente) in piedi, bisogna che parta da Aggressione. L'aggressione allo stato puro è la cosa più apprezzata. Fra tanti infelici si aggira, un dito in bocca, il piccolo Eros. Come farò - pensa - ad assolvere il mio compito, che è quello di fare un'unità di tutti questi pazzi? Non dubitate: ne sa le vie e i modi.
Umberto Saba, Scorciatoie e raccontini, 1946

Noi giochiamo il senso della nostra vita ad un tavolo dove sono presenti i nostri istinti sotto forma delle icone che li rappresentano: Eros, il signore dei desideri; Narciso, l’amore verso di sé; il Caso, la fatalità; Edipo, la trasgressione. E infine la Morte. L'amore, la sfida, il destino
Eugenio Scalfari, Il tavolo dove si gioca il senso della vita, 2013

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Eros - PulsioniAmore e Morte - Vita e Morte - Amore e Odio - Costruire e Distruggere