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Aforismi, frasi e citazioni sull'Isteria

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sull'isteria e sulle persone isteriche. Il termine "isteria" (o isterismo) deriva dal latino histerĭcus, dal greco ὑστερικός, da ὑστέρα "utero", perché nell'antica Grecia si pensava che i sintomi isterici, tipici del sesso femminile, fossero causati da uno spostamento dell'utero.

Come nota lo psichiatra Vittorino Andreoli: "L’attenzione per l’isteria ha risentito particolarmente dei periodi storici. La diagnosi era molto più frequente a cavallo tra Ottocento e Novecento. Oggi invece il termine isteria – che deriva dal greco ystera («utero») a identificare la presunta origine della malattia – è stato abbandonato e non si ritiene nemmeno quel tipo di disturbo prettamente femminile: oggi sappiamo che il dieci-quindici per cento dei soggetti colpiti sono di sesso maschile". [I segreti della mente, 2013].

Nel linguaggio comune, si definisce isterica una persona nervosa, facilmente irritabile e di umore assai variabile. In ambito psicologico, l'isteria è un particolare disturbo di tipo nevrotico che può manifestarsi in diverse forme cliniche, potendo imitare numerose malattie. Importante distinzione da fare è quella fra tratti della personalità isterica e sintomi isterici veri e propri. Tratti della personalità isterica sono: facilità all'esagerazione dei propri contenuti di pensiero, predisposizione alla menzogna, alla simulazione e alla mitomania; teatralità più o meno esibizionistica del comportamento con vanità e capricciosità; dipendenza e immaturità emotivo-affettiva; frequenti irregolarità della vita sessuale; facile suggestionabilità; ricerca continua della propria identità. I sintomi isterici possono essere di tipo somatico e psicologico. Tra i primi si possono riscontrare: paralisi, contratture, afonia, turbe dell'equilibrio, anestesia, convulsioni ecc. Tali sintomi, che potrebbero essere confusi con altri quadri nosologici, possono essere riconosciuti come isterici per la mancanza di corrispondenza delle disfunzioni del sistema nervoso a precisi riferimenti anatomo-fisiologici, inoltre per il carattere dimostrativo e teatrale con la quale vengono manifestati e per la scarsa partecipazione affettiva con la quale vengono vissuti (la belle indifference). I principali sintomi psicologici sono: stati amnestici, con complete dimenticanze o con illusioni o deformazioni della memoria; stati acinetici con atteggiamenti di beatitudine o di terrore; stati deliranti allucinatori; stati di depressione ed euforia; alcuni di questi sintomi, che potrebbero essere confusi con altri quadri psicotici, schizofrenia, psicosi maniaco-depressiva ecc., si differenziano da questi per la teatralità con la quale vengono vissuti, per l'inizio brusco, per la breve durata e per le possibili modificazioni in rapporto alle influenze ambientali. Secondo l'interpretazione psicoanalitica il soggetto isterico rimuove le pulsioni e i desideri ritenuti proibiti e inaccettabili dalla coscienza consentendo una completa amnesia di essi, ne consegue che l'energia psichica spostata dalla rappresentazione rimossa investe l'Io corporeo del soggetto dando luogo alla formazione dei sintomi. In altre parole l'isterico materializza le proprie pulsioni e i propri desideri soddisfacendoli in maniera simbolica sul proprio corpo.

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Le fantasie che si convertono in sintomi in nessun'altra nevrosi
sono evidenti come nell'isteria. (Sigmund Freud) - Foto: Charcot
alla Salpêtrière di Parigi, con una donna in preda a una crisi isterica)
La donna è fatta per sentire e sentire è vicino all'isteria; l'uomo al contrario è fatto per agire, a lui gli inconvenienti dell'azione.
Paul Briquet, Trattato clinico e terapeutico dell'isteria, 1859

C’è nella vita una specie di isterismo di fine primavera.
Emil Cioran, Lacrime e santi, 1937/86

Le psiconevrosi sono un genere di malattie che non è mai, assolutamente, leggero. Una volta comparsa un’isteria, nessuno può prevedere quando essa avrà fine. Per lo più ci si consola con l’inutile profezia che “un giorno essa sparirà di punto in bianco”.
Sigmund Freud, La sessualità nell'etiologia delle nevrosi, 1898

La sessualità non è un deus ex machina che interviene isolatamente in un qualche punto del meccanismo caratteristico dei processi isterici, ma costituisce al contrario la forza motrice di ogni singolo sintomo e di ogni singola manifestazione di un sintomo. I fenomeni morbosi sono, per così dire, l'attività sessuale del malato.
Sigmund Freud, Il caso di Dora, 1901 (poscritto)

La risoluzione dei sintomi del paziente isterico attraverso la psicoanalisi parte dal presupposto che essi costituiscono dei sostituti - come dire, delle trascrizioni - di un certo numero di processi mentali investiti da affettività, di tendenze e desideri che, per opera di uno speciale meccanismo psichico (rimozione), sono stati posti nell'impossibilità di scaricarsi in un'attività psichica accessibile alla coscienza.
Sigmund Freud, Tre saggi sulla teoria sessuale, 1905

Il carattere degli isterici mostra un grado eccessivo di rimozione sessuale rispetto alla quantità normale, una intensificazione della resistenza contro l'istinto sessuale (resistenza che noi abbiamo avuto occasione di incontrare sotto forma di pudore, di disgusto e di moralità), e che sembra come una naturale avversione da parte loro verso ogni interesse per i problemi sessuali. Come conseguenza di ciò, in alcuni particolari casi, i pazienti rimangono nella più completa ignoranza di questioni sessuali fin nel periodo della maturità sessuale.
Sigmund Freud, Tre saggi sulla teoria sessuale, 1905

Un individuo predisposto all'isterismo cade nello stato isterico quando, sia in seguito allo sviluppo puberale, sia per circostanze esterne della sua vita, si trova di fronte alle esigenze di una situazione sessuale reale. Tra la pressione dell'istinto e la resistenza opposta dall'avversione sessuale, la malattia gli offre una via d'uscita. Essa, però, non risolve affatto la sua situazione conflittuale, ma cerca di evitarla, trasformando gli impulsi della sua libido in sintomi.
Sigmund Freud, Tre saggi sulla teoria sessuale, 1905

Una catena ininterrotta corre tra le nevrosi in tutte le loro manifestazioni e la normalità. Dopo tutto, direbbe a ragione Moebius, siamo un po' tutti degli isterici.
Sigmund Freud, Tre saggi sulla teoria sessuale, 1905

Potremmo azzardarci ad affermare che l'isteria è la caricatura di una creazione artistica, che la nevrosi ossessiva è la caricatura di una religione, che il delirio paranoico è la caricatura di un sistema filosofico.
Sigmund Freud, Totem e tabù, 1913

Le fantasie che si convertono in sintomi in nessun'altra nevrosi sono evidenti come nell'isteria.
Sigmund Freud, Introduzione alla psicoanalisi, 1915/32

Una persona dev'essere semplice anche nella sua tristezza, altrimenti la sua è soltanto isteria.
Etty Hillesum, Diario, 1941/43 (postumo, 1981)

Se il gioco del meccanismo suggestivo è la prerogativa di una volontà conscia del suo scopo, allora esso è l'effetto di una forza spirituale che domina il proprio accadere inconscio psichico e corporeo, e certamente non è una malattia. Ma se questo meccanismo opera senza cognizione e volontà e contro la propria volontà, si ha un processo dannoso, che si chiama isterico.
Karl Jaspers, Psicopatologia generale, 1913/59

La suggestionabilità si manifesta in tutta la natura degli isterici potendo essi adattarsi ad ogni ambiente. Sono talmente influenzabili che sembrano non avere più alcuna natura propria.
Karl Jaspers, Psicopatologia generale, 1913/59

L'isteria è il latte cagliato della maternità.
Karl Kraus, Detti e contraddetti, 1909

L'umanità è diventata isterica nel Medioevo perché ha malamente represso le impressioni sessuali della sua adolescenza greca.
Karl Kraus, Detti e contraddetti, 1909

L'isteria è il legittimo residuo che resta della donna, dopo che il piacere dell'uomo ha fatto quadrare i propri conti.
Karl Kraus, Pro domo et mundo, 1912

La sensualità non sa nulla di ciò che ha fatto. L'isteria si ricorda di tutto ciò che non ha fatto.
Karl Kraus, Pro domo et mundo, 1912

L'isteria rimprovera al sano ciò che questi odia: l'isteria.
Karl Kraus, Di notte, 1918

In generale, il modello di comportamento nevrotico tipico di un determinato periodo riflette l’azione di forze culturali. Nell'età vittoriana, per esempio, la forma tipica di nevrosi era l’isteria. La reazione isterica ha origine dall'abitudine di tenere a freno l’eccitazione sessuale. Può prendere la forma di un’esplosione emotiva, che spezza i meccanismi di repressione e travolge l’io. Il soggetto può allora piangere e urlare incontrollabilmente. Se però i meccanismi di repressione mantengono il loro controllo tenendo a bada ogni espressione dei sentimenti, si può anche svenire, come accadeva a molte donne vittoriane quando si trovavano di fronte a qualche manifestazione pubblica della sessualità. In altri casi il tentativo di rimuovere un’esperienza sessuale precoce, reprimendo nel contempo i propri istinti, può causare un “sintomo di conversione”. In questo caso l’individuo manifesta dei disturbi funzionali, ad esempio una paralisi, di cui non si riesce a trovare una causa organica.
Alexander Lowen, Il narcisismo, 1983

Dopo aver pianto tutte le lacrime non restano che le risate isteriche.
Davide Morelli (Aforismi inediti su Aforismario)

L'isteria è impossibile senza un pubblico. Farsi prendere dal panico da soli è come ridere da soli in una stanza vuota. Uno si sente veramente stupido.
Chuck Palahniuk, Invisible Monsters, 1999

Cos'è poi l'isteria?... Non è forse un malessere, un'angoscia provocata da un desiderio impossibile da realizzare? E perché questo malessere strano dovrebbe avere un sesso, essere solo della donna? Ne siamo preda tutti, quando abbiamo immaginazione.
George Sand, lettera a Gustave Flaubert, gennaio 1867

Come esiste l'amore isterico, così esiste anche l'odio isterico, con tutte le caratteristiche proprie di altri stati di eccitazione: l'intemperanza del sentimento, in parte volontaria e in parte no, l'istrioneria come espressione del sentimento, e la costrizione a entrambe: all'intemperanza come all'istrioneria.
Arthur Schnitzler, Il libro dei motti e delle riflessioni, 1927

Note
Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Nevrosi - Ansia - Psicopatologia e Disturbi Psichici