Aforismi, frasi e citazioni sull'Autovalutazione
Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sull'autovalutazione, cioè sul dare un giudizio di valore riguardo a sé stessi. Come nota Umberto galimberti: "L'autovalutazione che è alla base dell'autostima può esprimersi come sopravvalutazione ο come auto svalutazione ο sottovalutazione per un'errata considerazione che ciascuno può avere di se stesso rispetto agli altri ο alla situazione in cui di volta in volta si trova a operare". [Dizionario di psicologia, 1992].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sull'autostima, l'autoconsapevolezza, l'autocritica, la valutazione e il conoscere sé stessi e gli altri. [I link sono in fondo alla pagina].
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Non esiste nulla di più arduo di una corretta autovalutazione. "Conosci te stesso" è probabilmente l'ammonimento più difficile che sia mai stato dato all'uomo. (Napoleon Hill e William Clement Stone) |
Diego Agostini, Percorsi positivi, 2000
L'avventura dell'autovalutazione può avere molti significati, attraverso i quali le tecniche s'intrecciano con itinerari di apprendimento e dinamiche di segno talvolta opposto: ci possono essere la motivazione, l'interesse, la curiosità, la soddisfazione, tipici del parlare di se stessi, ma ci possono essere anche ansie, esitazioni, timori di "essere colti in fallo".
Giovanna Barzanò (a cura di), L'autovalutazione nella scuola, 2000
Stima di sé. Valutazione sbagliata.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911
La qualità della vita relazionale è la componente che più pesa (anche rispetto al reddito) nell'autovalutazione del benessere soggettivo delle persone.
Luigino Bruni, Reciprocità, 2006
La paura di sbagliare è assai spesso paura di essere ridicolo o disapprovato: Se lasci che gli altri si tengano le loro opinioni, le quali nulla hanno a che fare con te, puoi cominciare a valutare il tuo comportamento secondo i tuoi, e non i loro, criteri di giudizio.
Wayne Dyer, Le vostre zone erronee, 1976
Il tuo valore intrinseco, quell'ombra amica sempre presente, colei che consulti ai fini della tua felicità e padronanza personali, e le tue autovalutazioni, devono essere irrelati. Esisti, sei un essere umano: è tutto ciò che ti serve sapere. Quel che vali è determinato da te, e non occorre fornire spiegazione. E il tuo valore, un dato di fatto, non ha nulla a che vedere col tuo comportamento, con le tue sensazioni, emozioni e stati d'animo. Può darsi che il tuo modo di fare in un dato caso non ti piaccia, ma ciò non ha rapporto col tuo valore intrinseco. Puoi decidere di avere sempre valore per te stesso, e lavorare sulle immagini che ti sei fatto di te.
Wayne Dyer, Le vostre zone erronee, 1976
Se lasci che gli altri si tengano le loro opinioni, le quali nulla hanno a che fare con te, puoi cominciare a valutare il tuo comportamento secondo i tuoi, e non i loro, criteri di giudizio. Stimerai le tue capacità, non già migliori o peggiori, bensì semplicemente diverse da quelle degli altri.
Wayne Dyer, Le vostre zone erronee, 1976
Non permettere che le tue convinzioni ti tengano in una condizione stagnante. Aggrapparti a ciò che una esperienza passata ti ha indotto a credere, significa fuggire la realtà. Esiste soltanto quello che c'è adesso, e la verità del presente può non essere la verità del passato. Valuta il tuo comportamento non sulla base di ciò in cui credi, ma di quello che c'è e della tua esperienza presente. Se invece di colorare di convinzioni la realtà, ti concedi l'esperienza del presente, scopri che l'ignoto è meraviglioso.
Wayne Dyer, Le vostre zone erronee, 1976
Colui che si vanta è motivato dagli altri, da un tentativo di guadagnarsene il favore. Ciò significa che egli dà di sé una valutazione basata su come lo vedono gli altri. Se così non fosse, egli non avrebbe ragione di convincerli. L'amore verso te stesso significa che ami te stesso; questo amore non esige l'amore altrui. Non c'è bisogno di convincere gli altri: è sufficiente l'accettazione interiore, la quale non ha rapporto con le opinioni altrui.
Wayne Dyer, Le vostre zone erronee, 1976
Apprendiamo a piacere ai genitori, agli insegnanti, ai professori, alle figure autorevoli, ai capi. Come? Considerando le loro opinioni superiori alle nostre. È un processo che si svolge giorno per giorno; mese dopo mese; anno dopo anno, spesso a livello subconscio. Il risultato è un io falso impostato sull'ego. Quando diamo ai giudizi degli altri un credito maggiore che alle nostre stesse autovalutazioni, rinneghiamo la sapienza che ci ha creato.
Wayne Dyer, Il cambiamento, 2010
La mentalità di valutare sé stessi in relazione a ciò che abbiamo genera il seguente problema: Se noi siamo ciò che abbiamo, ne consegue che, quando non abbiamo, non siamo!
Wayne Dyer, Il cambiamento, 2010
Valutatevi con coraggio, punto per punto, facendo attenzione agli elementi di tenacia in cui siete carenti. Questa autoanalisi vi farà scoprire nuove cose che vi daranno maggiore padronanza di voi stessi.
Napoleon Hill, Pensa e arricchisci te stesso, 1938
Non esiste nulla di più arduo di una corretta autovalutazione. "Conosci te stesso" è probabilmente l'ammonimento più difficile che sia mai stato dato all'uomo.
Napoleon Hill e William Clement Stone, Il successo attraverso l'atteggiamento mentale positivo, 1960
Dovremmo impegnarci ad essere autosufficienti, senza dipendere dalla valutazione esterna degli altri per la nostra felicità.
Bruce Lee, Pensieri che colpiscono, 2000 (postumo)
Tutti, chi più chi meno, siamo egocentrici e, per proteggerci, paradossalmente, iniziamo a preoccuparci di che cosa pensano gli altri. In loro cerchiamo una valutazione positiva di noi stessi, poiché non abbiamo fiducia sufficiente per formularla in autonomia.
Keisuke Matsumoto, Manuale di un monaco buddhista per sconfiggere la paura degli altri, 2012
L'unico strumento che ognuno di noi ha per migliorarsi [...] è sviluppare la capacità di sapersi valutare obiettivamente. Se non lo sappiamo fare con attenzione, come possiamo capire se stiamo migliorando o peggiorando?
Randy Pausch, L'ultima lezione, Realizzate i vostri sogni d'infanzia, 2007
Solo una persona può valutare se ciò che faccio è onesto, esatto, aperto e valido, o falso, chiuso e non valido, e quella persona sono io.
Carl Rogers, La terapia centrata sul cliente, 1953
Apprendere dalla propria esperienza, attraverso processi di autoanalisi ed autovalutazione del proprio operato, diviene una condizione essenziale per crescere e per andare oltre, all'interno di una organizzazione efficace.
Apprendere dalla propria esperienza, attraverso processi di autoanalisi ed autovalutazione del proprio operato, diviene una condizione essenziale per crescere e per andare oltre, all'interno di una organizzazione efficace.
Luciano Serra, Cultura organizzativa e autovalutazione nella scuola che cambia, 2000
Note
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