Aforismi, frasi e citazioni sugli Storici
Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sugli storici. Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla storia, sul ripetersi della storia, sui dotti e gli eruditi. [I link sono in fondo alla pagina].
Dio non può modificare il passato, gli storici possono farlo. (Samuel Butler) |
Lo storico non deve cercare la verità, se vuole essere onesto; poiché, se si preoccupa della verità, falsificherà i fatti.
Henry Adams [1]
Lo storico ha come primo dovere la sincerità.
Marc Bloch, Apologia della storia, 1949 (postumo e incompiuto)
Il buono storico somiglia all'orco della fiaba: là dove fiuta carne umana, là sa che è la sua preda.
Marc Bloch, ibidem
Dio non può modificare il passato, gli storici possono farlo.
[God cannot alter the past, historians can].
[God cannot alter the past, historians can].
Samuel Butler, Erewhon Revisited, 1901
Per gli storici le guerre sono in certo modo sacre: salutari o inevitabili tempeste, irrompono dalla sfera del soprannaturale nel corso troppo chiaro e spiegato del mondo.
Elias Canetti, La provincia dell'uomo, 1973
Odio il rispetto degli storici per qualsiasi cosa, per il solo fatto che è accaduta, i loro metri falsati, postumi, la loro impotenza che striscia dinanzi a ogni forma di potere. Questi cortigiani, questi adulatori, questi giuristi sempre interessati! Bisognerebbe fare la storia in brandelli così piccoli che neppure un intero alveare di storici potesse ritrovarli.
Elias Canetti, ibidem
Nella loro cecità gli storici sono naturalmente divenuti veggenti. Non c’è passato, per ripugnante e odioso che sia, dal quale un qualsiasi storico non ricavi l’immagine di un qualsiasi futuro. Le loro prediche, a quanto essi credono, consistono di antichi fatti, le loro profezie sono già confermate, molto prima di potersi avverare.
Elias Canetti, La provincia dell'uomo, 1973
Lo storico è parte della storia. L'angolo visuale da cui egli guarda il passato è determinato dalla posizione che egli occupa nel corteo.
Edward Hallet Carr, Sei lezioni sulla storia, 1961
Gli storici devono essere precisi, veritieri e nient’affatto parziali, e né l’interesse né la paura, né il rancore o la simpatia debbono farli torcere dal cammino della verità, che ha per madre la storia, emula del tempo, deposito dei fatti, testimone del passato, esempio e prudenza del presente, monito del futuro.
Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia, 1605/15
Dal pregiudizio che nutro contro tutto ciò che finisce bene, da questo è nato in me il gusto delle letture storiche. Le idee sono inadatte all'agonia; muoiono, beninteso, ma senza saper morire, mentre un evento esiste solo in funzione della sua fine. Tanto basta per preferire la compagnia degli storici a quella dei filosofi.
Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973
Con la distanza, niente più è buono o cattivo. Lo storico che ha la pretesa di giudicare il passato fa del giornalismo in un altro secolo.
Emil Cioran, ibidem
Massima di Mommsen: «Uno storico deve essere come Dio, deve amare tutto e tutti, persino il diavolo». In altri termini, cessare di avere preferenze, esercitarsi all'assenza, all'obbligo di non essere più nulla. È lecito raffigurarsi il liberato come uno storico colpito repentinamente da intemporalità.
Emil Cioran, Squartamento, 1979
Approfondendo la storia, riflettendoci sopra, è letteralmente impossibile non essere pessimisti. Uno storico ottimista è una contraddizione in termini.
Emil Cioran, Un apolide metafisico, 1995
Questo secolo sprofonda lentamente in un pantano di sperma e di merda. Per maneggiare gli avvenimenti attuali gli storici futuri dovranno mettersi i guanti.
Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, 1977/92
Da un sistema di categorie storiografiche a un altro non si passa per mezzo di nuovi documenti, ma per mezzo di un nuovo storico.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Ha importanza che lo storico dica quel che gli uomini fanno, se poi non sa raccontare quel che sentono?
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Ogni generalizzazione storica è un artificio euristico per l'interpretazione di un fatto concreto. Le filosofie che hanno la pretesa di spiegare la storia nascono dalla storia e in essa muoiono. Tali cadaveri in decomposizione sono il cibo dello storico.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Il determinismo storico non è altro che il sintomo del torpore che affligge l'immaginazione dello storico.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Amore e Odio sono le Muse dello storico.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Il fatto che ogni valore sia relativo a un'epoca non implica un relativismo assiologico. Il valore è relativo a un'epoca nel senso che essa lo scopre, non perché valga soltanto per essa. Quando diciamo che un valore è morto indichiamo semplicemente che sono perite le strutture storiche che l'avevano reso visibile. Basta però che appaia uno storico in sintonia con esse, per scorgere l'astro intatto.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Il presente determina quel che lo storico cerca, ma solo il grande storico lascia che il passato determini ciò che trova.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
La storia abortisce quando lo storico riduce le totalità individuali che studia alle categorie con cui le ricerca.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Sebbene pensi di essere un dio che guarda il mondo dall'alto, lo storico attuale non è altro che un universitario di umile estrazione.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Lo storico americano non può scrivere di storia senza dolersi che la provvidenza non l'abbia prima consultato.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Lo storico che tratta le epoche come semplici tappe di un processo trasforma quella che studia in mero prologo del proprio tempo o in preistoria delle proprie aspirazioni.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Lo storico democratico insegna che il democratico uccide solo perché le sue vittime lo costringono a farlo.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Lo storico inesperto dissolve l'individuo in concetti; lo storico competente lo colloca in un crocevia di costanti; il grande storico vede in lui un universale concreto nel quale si condensa il contesto in cui è vissuto.
Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, 1977/92
Di ogni avvenimento ci sono tante diverse storie possibili quanti diversi possibili storici.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977/92
Allo storico moderno gli individui interessano meno del loro contesto. Riflesso dell'attuale capovolgimento: il modo di vivere importa più della qualità di chi vive.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Certi storici sembrano ritenere che Atene sia interessante perché importava grano ed esportava olio.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Costretto a studiare il condizionamento inconscio dei fatti partendo dalle loro circostanze geografiche, economiche, sociali, ecc., ecc., lo storico attuale finisce per scrivere una storia che nessuno ha mai vissuto. Ma la storia, per evitare che si trasformi in manifesto delle provvisorie opinioni dello storico, deve essere storia della coscienza nell'epoca presa in esame. Ieri, infatti, è accaduto indubitabilmente solo ciò che è accaduto nella coscienza. Il resto è soltanto l'opinione di oggi sull'accaduto di ieri.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Finché lo storico non presterà attenzione alla struttura della coscienza nell'epoca che studia, tutto ciò che dirà sulla struttura della società è falso.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
I preconcetti capricciosi di uno storico sono meno fastidiosi dei suoi pregiudizi sistematici.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Gli storici recenti attribuiscono più importanza alla geodesia della storia che alla sua climatologia. Grande storico, tuttavia, è quello che può permettersi di disegnare una mappa sbagliata degli avvenimenti di un'epoca, purché riesca a evocarne lo «spirito», l'«anima», il «sapore», il «colore», il «clima». Secondo Acton, Luigi Filippo affermava che l’Histoire des Girondins era il miglior documento su quello che era stata la rivoluzione per i contemporanei. Forse la funzione dell'erudito è quella di chiosare i Lamartine e i Michelet.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Il compito dello storico non consiste tanto nello spiegare l'accaduto quanto nel far capire il modo in cui il contemporaneo capiva ciò che gli stava accadendo.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Il peccato supremo di uno storico consiste nel vedere una qualsiasi epoca solo come anticipazione, preparazione o causa di un'altra.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Il razionalismo è la superbia della ragione, mentre la sua umiltà è la storia. Il razionalista giudica superflua e ridondante l'esistenza di altri uomini, mentre la funzione dello storico consiste nel celebrare che gli altri esistano.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Inchiniamoci allo storico quando dimostra che una certa cosa è accaduta, ma limitiamoci a sorridere quando afferma che doveva accadere.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
L'immoralità professionale dello storico consiste nell'impossibilità di augurarsi l'inesistenza di una qualsiasi cosa sia esistita. Essere storico è sentirsi incapace di voler vedere cancellato dalla storia persino quello che condanniamo. Lo storico è consapevole di essere complice del male, perché senza di esso gli mancherebbe l'oggetto di studio.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
La spiegazione di un fatto storico è un fatto più ampio che lo comprende. Lo storico spiega un fatto raccontandone un altro in cui il primo si colloca.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Le idee generali sono il sortilegio con cui il grande storico resuscita i suoi morti, e il maleficio con cui lo storico mediocre li uccide una seconda volta.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Lo storico che disdegna la «superficie pittoresca della storia» pretendendo di trasformarsi in rabdomante di «correnti storiche profonde» dimentica che storia è ciò che accade all'individuo in carne e ossa in un dato momento e in un dato luogo.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Lo storico che si ferma per praticare un taglio orizzontale nella storia scrive un capitolo di autentica sociologia. Sociologia è la visione statica di un periodo storico più o meno esteso.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Lo storico marxista passa una mano di vernice monocroma sulle sfumature variopinte della storia.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Solo il contemporaneo può rendere il sapore di un'epoca e solo lo storico futuro delinearne la struttura.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Lo storico deve essere essenzialmente colorista.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Lo storico può scrivere la storia di ciò che odia, ma non di ciò che disprezza.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Lo storico trascende il dilemma tra psicologismo e logicismo, perché qualsiasi argomento indaghi è sempre un atto che include il pensiero e il pensato.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Lo storico uccide gli errori, la storia li ferisce soltanto.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Non sono rari gli storici francesi per i quali la storia del mondo è un episodio della storia di Francia.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Più che racconto di fatti la storia è dialogo tra storici. Le interpretazioni erronee dei suoi predecessori sono il vero tema dello storico.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Tra varie interpretazioni plausibili lo storico deve scegliere, come nella critica testuale, la lectio difficilior.
Nicolás Gómez Dávila, ibidem
Lo storico intelligente percorre le zone incolte della storia a caccia delle ombre che l'attraversano con espressioni di terrore, bellezza, magnificenza o ignominia. Oggetto della storia non sono le banali quotidianità della specie ma le epifanie fugaci di un demonio o di un dio. Storia è lo studio dei tempi in cui si manifesta un'essenza.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977/92 [2]
Il romanziere è lo storico del presente, mentre lo storico è il romanziere del passato.
Georges Duhamel, Cronaca dei Pasquier, 1933/45
Chi legge la storia, se non gli storici quando correggono le loro bozze?
Alexandre Dumas (padre), Il corricolo, 1843
Siede la piccola creatura umana, raccoglie voci e bisbigli, li scrive in un libriccino, e lo intitola "Storia universale".
Georg Ebers, Die Schwestern, 1879
Il dovere dello storico è duplice; anzitutto verso se stesso e poi verso il lettore. Per se stesso deve vagliare esattamente che cosa può essere accaduto, e per il lettore deve appurare che 'cosa è accaduto. Su come si comporti con se stesso, si può mettere d'accordo coi colleghi; ma il pubblico non deve penetrare nel segreto di quanto poco nella storia si possa ritenere decisamente assodato.
Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1833 (postumo)
Lo storico non può e non ha bisogno di portare tutte le cose alla certezza.
Francesco Guicciardini, Ricordi, 1512/30
Parmi che tutti gli istorici abbino, non eccettuando alcuno, errato in questo: che hanno lasciato di scrivere molte cose che a tempo loro erano note, presupponendole come note. Donde nasce che nelle istorie de’ Romani, de’ Greci e di tutti gli altri si desidera oggi la notizia in molti capi: verbigrazia, delle autorità e diversità de’ magistrati, degli ordini del governo, de’ modi della milizia, della grandezza delle città e di molte cose simili, che a’ tempi di chi scrisse erano notissime e però pretermesse da loro. Ma se avessino considerato che con la lunghezza del tempo si spengono le città e si perdono le memorie delle cose, e che non per altro sono scritte le istorie che per conservarle in perpetuo, sarebbono stati più diligenti a scriverle, in modo che così avessi tutte le cose innanzi agli occhi chi nasce in una età lontana come coloro che sono stati presenti: che e propio el fine della istoria.
Francesco Guicciardini, Ricordi, 1512/30
Gli storici sono persone che scrivono troppo male per poter scrivere su un quotidiano. Se uno di loro sa scrivere tanto bene da poter collaborare a un giornale, la cosa suscita sensazione nell'ambiente degli storici e dei giornalisti, in quanto i giornalisti si meravigliano della diligenza dello storico e gli storici della sua forma esteriore.
Karl Kraus, Die Fackel, 1906/13
Spesso lo storico è soltanto un giornalista voltato all'indietro.
Karl Kraus, Pro domo et mundo, 1912
Che cos'è uno storico? Uno che scrive troppo male per poter collaborare a un quotidiano.
Karl Kraus, ibidem
Uno storico troppo affrettato stanca, e stanca anche se stesso, come un viaggiatore che va di corsa, senza fermarsi alle vedute panoramiche che incontra sul suo cammino.
Charles-Joseph de Ligne, Scritti militari, letterari e sentimentali, 1795-1811
La presbiopia − questa dote essenziale dello storico.
Roberto Longhi [1]
Caratteristica dello storico è la nonchalance con cui ti prende un individuo e te lo deposita in una tendenza, come una casa trascinata qua e là da un tornado.
Mary McCarthy [1]
Molte vicende si inquadrano meglio a posteriori, quando il loro significato appare visibile con maggiore chiarezza. In ciò consiste il lavoro dello storico: ricostruire e comprendere lo svolgimento dei fatti e la complessità di rapporti che li legano ad altri fatti, non solo contemporanei ma precedenti e successivi, nella concatenazione di cause e di effetti – più o meno voluti – che costituiscono il tessuto niente affatto lineare della storia.
Massimo Montanari, Storia medievale, 2002
Periodizzare, ossia suddividere il tempo e riordinarlo in periodi, è una attività intellettuale tipica dello storico che vuol capire il passato, dare un senso logico agli eventi individuando i principali snodi problematici, i caratteri tipici di un’epoca, i motivi di continuità, di cambiamento o di frattura. Operazione di indubbia utilità sul piano conoscitivo, ma – per sua stessa natura – arbitraria, e perciò sempre discutibile.
Massimo Montanari, ibidem
Ripulire la storia dai luoghi comuni è operazione difficile o forse impossibile, ma è questo uno dei compiti maggiori che spettano allo storico, quando voglia trasformare il suo lavoro da semplice esercizio di erudizione in impegno civile. Mettere in discussione ciò che crediamo di sapere è la prima forma per assumere un abito critico che ci servirà in ogni occasione della vita.
Massimo Montanari, Storia medievale, 2002
Gli storici sono severi esaminatori delle azioni di coloro che sono apparsi sulla terra, a somiglianza di quei magistrati d’Egitto che chiamavano in giudizio l’anima di tutti i defunti.
Charles-Louis de Montesquieu, I miei pensieri, 1716/55 (postumo 1899/01)
Uno storiografo non ha a che fare con quanto realmente è avvenuto, ma soltanto con i supposti avvenimenti: poiché questi soltanto hanno prodotto delle conseguenze. E cosi pure soltanto con i supposti eroi. Il suo tema, la cosiddetta storia del mondo, è costituito da opinioni intorno a supposte azioni e ai loro presunti motivi, che dànno nuovamente occasione a opinioni e azioni, la cui realtà, però, subito svapora a sua volta e soltanto allo stato nebuloso determina delle conseguenze - un continuo generare e concepire fantasmi sopra le fitte nebbie della realtà insondabile. Tutti gli storici raccontano fatti che non sono mai esistiti, salvo che nella rappresentazione.
Friedrich Nietzsche, Aurora, 1881
Col cercare le origini, si diventa gamberi. Lo storico guarda a ritroso; e finisce anche per credere a ritroso.
Friedrich Nietzsche, Il crepuscolo degli idoli, 1888
Uno storico vero avanza verso il passato come se fosse il suo futuro.
Mauro Parrini, A mani alzate, 2009
Lo sforzo degli storici per creare una storia d'Italia dimostra come si possa spendere molto ingegno per una causa poco ingegnosa, come accade a quei capitani che si fanno valorosamente ammazzare per una causa infame.
Giuseppe Prezzolini, Codice della vita italiana, 1921
Ingannatrice beffarda dei suoi idolatri, la storia si rivela solo a chi la avversa, perfetto storico non può essere che l'antistoricista.
Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993
Soltanto lo storico della scienza sa quante valide obiezioni deve subire la verità, prima di farsi accettare.
Jean Rostand, Pensieri di un biologo, 1954
Lo storico è un profeta che guarda all'indietro.
Friedrich Schiller [1]
Gli storici non credono di giudicare, ma di limitarsi a raccontare «ciò che accade»; essi credono semplicemente di estrarre dal passato ed esporre alla nostra considerazione alcuni «fatti» dimenticati o perduti nel passato. Il «giudizio» non sono loro a pronunciarlo, ma nasce da sé o risulta già incluso nei fatti stessi. Da questo punto di vista gli storici non si distinguono né vogliono distinguersi dai rappresentanti delle altre scienze positive: per essi il fatto è l'istanza definitiva, suprema; impossibile appellarsi a chiunque o a qualunque altra cosa.
Lev Šestov, Atene e Gerusalemme, 1938
Cos'è, in fondo, una civiltà se non un modo esageratamente dispendioso di procurare un’occupazione agli storici e agli archeologi del futuro?
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013
Chiunque può fare la storia. Solo un grande uomo può scriverla.
Oscar Wilde, Il critico come artista, 1889
Storico. Uomo che vede arrivare oggi gli avvenimenti di ieri, dei quali l'altro ieri non aveva la più pallida idea.
Anonimo
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