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Aforismi, frasi e citazioni sul Protestantesimo

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul Protestantesimo e sui protestanti. Il protestantesimo comprende le confessioni e i movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante del XVI secolo, con la quale si intendeva riformare la Chiesa cattolica, considerata, nella dottrina e nella prassi, non più conforme alla parola di Dio,
La riforma protestante deriva dalla predicazione di Martin Lutero, Jan Hus, Huldrych Zwingli, Giovanni Calvino e John Knox. Storicamente, il Protestantesimo nasce nel 1517, quando Lutero pubblica le sue 95 tesi, una breve critica contro le dottrine e gli abusi della Chiesa cattolica.
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I protestanti preferiscono essere in disaccordo col Sole
piuttosto che d'accordo col papa.
I paesi protestanti mancano di due elementi indispensabili alla felicità di un uomo ben educato, la galanteria e la devozione.
Charles Baudelaire, Razzi, 1855/62 (postumo 1887-1908)

Il Cattolicesimo è la tomba dell'intelligenza, del pensiero e del cervello; il Protestantesimo è la tomba della coscienza, del sentimento e del cuore.
Auguste Blanqui [1]

Concedo che. si possa chiamare, se si vuole, il protestantesimo la religione della ragione, denominazione che conviene a una invenzione dell'uomo.
Napoleone Bonaparte, Aforismi e pensieri politici, morali e filosofici, XIX sec.

Anche se il protestantesimo torna più comodo all'umana mia .debolezza, come re, come capo d'un grande impero, io resto cattolico. Il cattolicesimo è la: religione del potere e della società, mentre il protestantesimo è la dottrina della ribellione e dell'egoismo. La religione cattolica è una, madre dell'unione e della pace. L'eresia di Lutero e di Calvino sono strumento perenne di divisione, fornite d'odio e d'orgoglio, richiamo a tutte le passioni.
Napoleone Bonaparte, Aforismi e pensieri politici, morali e filosofici, XIX sec.

I protestanti hanno avuto anch'essi il loro Pascal, ma Kierkegaard è meno addomesticabile.
Pasquale Cacchio, Frantumi, 2010

Non basta avere la fede; occorre anche subirla come una maledizione, vedere in Dio un nemico, un carnefice, un mostro, e tuttavia amarlo, proiettando su di lui tutta l'inumanità che si possiede, che si vorrebbe possedere... La Chiesa ne ha fatto un essere scialbo, svigorito, amabile; Lutero protesta: Dio, sostiene, non è né lo «sciocco», né «lo spirito bonario», né «lo zimbello» che viene proposto alla nostra venerazione, ma un «fuoco divoratore», un arrabbiato «più terribile del diavolo» e che si compiace a torturarci.
Emil Cioran, La tentazione di esistere, 1956

La preghiera Protestante è "Dio perdonami, ma per l'amor di Dio tieni questa cosa per te".
William Robertson Davies [1]

Le corruzioni del cattolicesimo sono divertenti, quelle del protestantesimo insulse.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977/92

Dal momento che il protestantesimo di Lutero si scinde in due posizioni diverse, bisogna distinguere due famiglie protestanti. Quella il cui protestantesimo ripudia teologia dei sacramenti, monachesimo, sacerdozio, e quella il cui protestantesimo è resa gioiosa alla grazia. Confonderle è non distinguere tra un cristianesimo che si dissolve e un cristianesimo che si purifica.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977/92

Dato che la Chiesa Cattolica ha sempre mantenuto una distinzione netta tra ortodossia ed eresia, mentre il protestantesimo presenta una gamma di sfumature dottrinarie, la storia della teologia cattolica è meno interessante del monumento intellettuale che innalza, mentre la storia della teologia protestante è più interessante dell'edificio senza stile che costruisce.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977/92

Nella Chiesa cattolica il rapporto dell'individuo con Dio era stato fondato sull'appartenenza alla Chiesa. La Chiesa era il legame tra lui e Dio, cosa che da una parte restringeva la sua libertà, ma dall'altra gli consentiva di stare di fronte a Dio come parte integrante del gruppo. Il protestantesimo obbligò l'individuo ad affrontare Dio da solo. La fede come l'intendeva Lutero era un'esperienza completamente soggettiva, e anche in Calvino la convinzione della salvezza aveva questo stesso carattere soggettivo. L'individuo, dovendo affrontare da solo la potenza di Dio, non poteva fare a meno di sentirsi schiacciato e di cercare la salvezza nella completa sottomissione.
Erich Fromm, Fuga dalla libertà, 1941

Tutti coloro che passano dal protestantesimo al cattolicesimo tendono ad essere piuttosto fanatici. Il loro protestantesimo non è stato ripudiato integralmente, ma si è solamente inabissato nell'inconscio ove è costantemente al lavoro come controstimolo al cattolicesimo di nuova acquisizione. Quindi, il neofita sente il dovere di difendere fanaticamente la fede che ha abbracciato.
Carl Gustav Jung, Importanza dell'inconscio in psicopatologia, 1914

È perfettamente esatto che nel Cattolicesimo si hanno molte volte esempi di sfacciataggine disperata nel senso di voler somigliare a Cristo e al Modello, di essere perfetti, ecc. Ma nel Cattolicesimo rimane sempre questo di buono, che vi si esige la imitazione di Cristo e rimane fermo ciò che con essa s'intende. Cos'ha inventato invece il Protestantesimo? Ha inventato − un'invenzione della mondanità −  l'umiltà disperata di dichiarare una volta per tutte l'imitazione una cosa troppo alta... Poi si organizza la vita in modo completamente mondano ottenendo così due comodità: anzitutto, di essere dispensati dallo sforzo dell'imitazione, e poi che questo sia onorato, stimato, considerato per umiltà.
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

Cos'è in sostanza il Protestantesimo se non la rivolta dell'uomo contro il Cristianesimo?
Søren Kierkegaard, ibidem

Quando manca un'individualità superiore che sia d'appoggio a ciascuno e d'intermediario nella nostra reciprocità spirituale, l'individuo corre lo stesso rischio dei cattolici e protestanti che a furia di disputare finivano per farsi il cattolico protestante e il protestante cattolico.
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

Il riconoscimento dell'aspetto negativo della Riforma e la «possibilità» di un ritorno delle membra staccate al capo della Chiesa Madre (senza però che abbiano bisogno di ritornare come figli prodighi) è espresso certamente in un modo un po' timido nel fatto che i Protestanti non hanno il coraggio di fare con i cattolici quel che questi fanno con loro, cioè di dichiararli eretici: di tirare la conclusione dalle premesse che essi si erano date storicamente da se stessi e che «come tali» garbano loro molto.
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

La parola d'ordine del Protestantesimo fu: «Noi tutti siamo pastori!», la cui conseguenza doveva essere o una dolorosa stravaganza o che ci si ingolfasse completamente nella mondanità.
Søren Kierkegaard, ibidem

La questione è se non sarà necessario ristabilire gli Ordini religiosi, per avere ancora dei preti, ossia uomini che attendano unicamente alla predicazione. Fu però uno sbaglio, causato dalla Riforma e da tutta la sua piega politica, credere che per il fatto che Lutero si sposò (per protesta contro il celibato), lo sposare sia perciò stesso diventato quasi un atto di perfezione. Quando il non sposarsi sia inteso nel suo giusto senso, la Religione avrà sempre bisogno di uomini celibi, specialmente ai nostri tempi.
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

Il Protestantesimo è furbo. Si vive immersi nei piaceri sensuali e mondani (e questo lo si chiama Cristianesimo!) −  e poi si abbandonano i Modelli, le istanze intermedie, per via di questa ipocrisia che dice: io sono troppo umile e modesto per aspirare a una missione straordinaria!
Søren Kierkegaard, ibidem

Lutero ha completamente ragione quando dice che la Fede nessuno la può vedere ed essendo invisibile, nessuno può decidere se un uomo l'abbia. Ma la Fede si deve conoscere dall'amore. Anche di questo, ora, si è voluto fare qualche cosa di invisibile; ma contro questo Lutero probabilmente protesterebbe con la Scrittura: perché per un cristiano l'amore è un «atto» d'amore.
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

In generale nel Protestantesimo c'è, fin da principio, un'ambiguità: è la natura dell'uomo il quale, degenerato, deve cercare di aiutarsi da sé perché non riesce a portare il divino... e questo è considerato un progresso nella vera religiosità!
Søren Kierkegaard, ibidem

Che un pastore protestante debba essere maestro di Cristianesimo, è altrettanto ridicolo quanto il vedere una cassapanca ballare. Una cassapanca? Sì, una cassapanca è in sé un mobile molto rispettabile; in verità io non ho intenzione di denigrare una cassapanca; soltanto osservo che le mancano precisamente le proprietà richieste per ballare. Proprio questa è la situazione del pastore protestante, quando si tratta d'insegnare il Cristianesimo: gli mancano tutte le proprietà positive, ed ha
invece tutte quelle negative: marito, padre, funzionario, persona di rango, cavaliere, va in abiti lunghi, ecc. Considerata come cassapanca, la cassapanca può essere molto rispettabile e stimabile; ma una cassapanca non è fatta per ballare. Così lui, il pastore, non è fatto per essere maestro di Cristianesimo.
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

Noi protestanti abbiamo un clero completamente mondanizzato: funzionari, persone di rango, uomini con moglie e bambini, schiavi come mai nessun altro di tutte le chiacchiere della temporalità.
Søren Kierkegaard, ibidem

Anche nei suoi simboli il Protestantesimo è infelice. La nostra concezione della vita è la seguente: tutto codesto digiunare, osservare il celibato, ecc. è esagerazione ridicola, pazzia, culto irragionevole. No, il vero culto ragionevole è sposare. Bene! Ma negli stessi Libri simbolici è scritta, certamente «en passant», quest'osservazione sfuggita a Lutero o a qualcuno dei riformatori, cioè che «a motivo che il mondo è diventato così vecchio e la libidine così soverchiante... non è possibile più vivere casti fuori del matrimonio» Ma, buon Dio! questo è un altro paio di maniche. Dunque il matrimonio (dei pastori) è una concessione che si è dovuta fare alla libidine.
Søren Kierkegaard, Diario, 1834/55 (postumo 1909/49)

Il contributo principale del Protestantesimo al pensiero umano è la prova convincente che Dio è uno scocciatore.
[The chief contribution of Protestantism to human thought is its massive proof that God is a bore].
Henry Louis Mencken [1]

La riforma protestante è nello spirito (se non sempre nella lettera) un ritorno alla religiosità ebraica.
Guido Morselli, Diario, 1938/73 (postumo 1988)

Definizione del protestantesimo: l'emiplegia del cristianesimo − nonché della ragione...
Friedrich Nietzsche, L'Anticristo, 1888

I Protestanti hanno protestato bene: si sono pre-assolti per questa vita e pre-destinati per l’altra.
Enzo Raffaele, Aforismi sovrani, 2014

I protestanti in generale sono più colti dei cattolici: la dottrina degli uni esige discussione, quella degli altri sottomissione. Il cattolico deve accettare la decisione che altri ha preso per lui, il protestante deve imparare a decidersi.
Jean-Jacques Rousseau, Le confessioni, 1782/89

Per i protestanti l’uomo veramente virtuoso è colui che si oppone all'autorità e alla dottrina ricevute, come Lutero alla Dieta di Worms. [2]
Bertrand Russell, Perché non sono cristiano, 1927

In senso lato, si potrebbe dire che ai protestanti piace essere buoni e hanno inventato la teologia per mantenersi tali, mentre ai cattolici piace essere cattivi, ma hanno inventato la teologia per mantenere buono il prossimo. Di qui il carattere sociale del cattolicesimo e il carattere individuale del protestantesimo.
Bertrand Russell, Perché non sono cristiano, 1927

Il protestantesimo, eliminando l'ascesi e il suo punto centrale, la meritorietà del celibato, ha già soppresso in realtà il nucleo intimo del cristianesimo, ed è da considerare un'apostasia da esso.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819

Mi sembra che il cattolicesimo sia un cristianesimo ignominiosamente abusato, ma il protestantesimo un cristianesimo degenerato, che cioè il cristianesimo in genere abbia avuto la sorte che tocca a ogni cosa nobile, elevata e grande, non appena debba sussistere tra gli uomini.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819

Il protestantesimo, avendo abolito il celibato e in generale l'ascetismo vero e proprio nonché i rappresentanti di esso, i santi, è diventato un cristianesimo smussato o per meglio dire spezzato, in quanto è rimasto privo di punta: esso si riduce gradualmente a nulla.
Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851

Nelle chiese protestanti l'oggetto più in evidenza è il pulpito, in quelle cattoliche l'altare. Questo è il simbolo del fatto che il protestantesimo si rivolge in primo luogo al raziocinio, il cattolicesimo alla fede.
Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851

Le persone che non hanno avuto una educazione religiosa, o che hanno avuto una educazione piattamente laica, o troppo rigidamente protestante, sono rimaste sorde alle verità mitiche o alla sacralità quotidiana.
Marguerite Yourcenar, Ad occhi aperti. Conversazioni con Matthieu Galey, 1982

I protestanti preferiscono essere in disaccordo col Sole piuttosto che d'accordo col papa.
[Les protestants aiment mieux être en désaccord avec le Soleil que d'accord avec le pape].
Anonimo (attribuito a Johannes von Kepler e a Voltaire)

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. La Dieta di Worms (Wormser Reichstag) fu un’assemblea dei principi del Sacro Romano Impero tenuta a Worms (Germania) nel 1521. In questa, Martin Lutero (1483-1546) invece di abiurare difese la propria Riforma protestante. [cfr. citazione di Bertrand Russell].
  3. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Cristianesimo - Cattolicesimo - Religione - Bibbia