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Aforismi, frasi e citazioni sulla Simbiosi

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sulla simbiosi e sui rapporti simbiotici. Il termine "simbiosi" deriva dal greco συμβίωσις "convivenza" (da σύν "con, insieme" e βιόω "vita, vivere"), e in biologia indica la vantaggiosa convivenza tra organismi di specie diversa, animali o vegetali, detti simbionti.
Nelle seguenti citazioni, il termine "simbiosi" è considerato soprattutto con riferimento a due persone che vivono in stretta comunione di idee e di interessi, o a una coppia in cui i partner vivono in una condizione di grande affiatamento e di reciproca dipendenza psicologica. Come nota lo psicologo John Bowlby: 
"È stato usato a volte il termine "simbiotico" per definire le relazioni strette fino a essere soffocanti. Il termine non è felice però, dato che in biologia esso definisce un'unione reciprocamente vantaggiosa tra due organismi, mentre i rapporti familiari così definiti portano decisamente a inadeguati adattamenti". [Costruzione e rottura dei legami affettivi, 1979].
Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla dipendenza, l'appartenenza, l'attaccamento, l'anima gemella e l'amore reciproco. [I link sono in fondo alla pagina].
È sempre l'incapacità di resistere alla solitudine del proprio io individuale
che crea l'impulso a entrare in rapporto simbiotico con qualcun altro.
(Erich Fromm)
Non solo a livello fisico ma anche a livello spirituale, gli esseri umani dipendono da innumerevoli fonti di stimolo e di crescita; la loro personale avventura è vissuta in costante, necessaria simbiosi con altri esseri cui debbono ogni loro esperienza, ogni loro creazione, e cui dovrebbero tentare di restituire il favore. Alla luce dell’idea di simbiosi, il nostro atteggiamento nei confronti dell’intera natura dovrebbe essere, in primo luogo, di gratitudine.
Ermanno Bencivenga, 100 idee di cui non sapevi di aver bisogno, 2020

Condividendo parte della nostra vita con la persona amata, noi facciamo esperienza dell'infinito psichico, di una dimensione che trascende i limiti dell'esistenza singola per immetterci in una realtà nuova, unica, costituita da una simbiosi psichica. L'amore è fusionalità, è stare insieme all'altro per creare con questo qualcosa di assolutamente unico. Ma questo non significa che la relazione neutralizzi l'alterità, tutt'altro. Il rapporto, se autentico e fondato sul presupposto della libertà e rispetto reciproci, esalta la nostra individualità, preservandola dal rischio di essere inghiottita dall'indefinito.
Aldo Carotenuto, Il gioco delle passioni, 2002

Comprendere il significato della relazione, significa partire da un presupposto fondamentale: ciò che amo non sarà mai completamente mio. Rinunciare al mito della simbiosi con la persona amata, però, non è un compito semplice, in primo luogo perché significa vivere l'esperienza di una separazione continua e ripetitiva dall'amato. Pertanto, vivere una relazione autentica implica anche il doversi confrontare con la propria lacerante e inesorabile solitudine.
Aldo Carotenuto, Il gioco delle passioni, 2002

È sempre l'incapacità di resistere alla solitudine del proprio io individuale che crea l'impulso a entrare in rapporto simbiotico con qualcun altro.
Erich Fromm, Fuga dalla libertà, 1941

La fuga nella simbiosi può alleviare per un po' la sofferenza, ma non la elimina.
Erich Fromm, Fuga dalla libertà, 1941

Un atteggiamento di completa abnegazione a vantaggio di un'altra persona, e la rinuncia ai propri diritti e alle proprie pretese a favore di un altra persona, sono stati magnificati come esempi di «grande amore». Sembra che non esista prova migliore di «amore» del sacrificio e della disposizione a rinunciare a sé stesso a favore della persona amata. In questi casi, in realtà, l'«amore» è un desiderio masochistico radicato nell'esigenza simbiotica della persona.
Erich Fromm, Fuga dalla libertà, 1941

L'unione simbiotica ha il suo modello biologico nella relazione tra la madre e il feto. Sono due, eppure uno. Vivono insieme (simbiosi), hanno bisogno l'una dell'altro. Il feto è parte della madre, riceve tutto ciò di cui ha bisogno da lei; la madre è il suo mondo; lei lo nutre, lo protegge, ma anche la sua vita è intensificata da esso. Nell'unione simbiotica fisica, i corpi sono indipendenti, ma lo stesso genere d'unione esiste psicologicamente.
Erich Fromm, L'arte di amare, 1956

La forma passiva dell'unione simbiotica è quella della sottomissione, o, per usare un termine clinico, del masochismo. Il masochista sfugge all'insopportabile senso di separazione e solitudine rendendosi parte di un'altra persona che lo domina, lo guida, lo protegge; che è la sua vita e il suo ossigeno, per così dire.
Erich Fromm, L'arte di amare, 1956

La forma attiva di fusione simbiotica è il dominio o, per usare il termine psicologico corrispondente al masochismo, il sadismo. Il sadico vuole sfuggire alla propria solitudine e al proprio senso d'isolamento impossessandosi di un'altra persona. Sublima se stesso incorporando un altro essere, che lo idolatra.
Erich Fromm, L'arte di amare, 1956

L’amore non è soltanto una relazione con una particolare persona: è un'attitudine, un orientamento di carattere che determina i rapporti di una persona col mondo, non verso un «oggetto» d'amore. Se una persona ama solo un'altra persona ed è indifferente nei confronti dei suoi simili, il suo non è amore, ma un attaccamento simbiotico, o un egotismo portato all'eccesso. Eppure la maggior parte della gente crede che l'amore sia costituito dall'oggetto, non dalla facoltà d'amare. Infatti, essi credono perfino che sia prova della intensità del loro amore il fatto di non amare nessuno tranne la persona «amata».
Erich Fromm, L'arte di amare, 1956

In contrasto con l'unione simbiotica, l'amore maturo è unione a condizione di preservare la propria integrità, la propria individualità. L'amore è un potere attivo dell'uomo; un potere che annulla le pareti che lo separano dai suoi simili, che gli fa superare il senso d'isolamento e di separazione, e tuttavia gli permette di essere se stesso e di conservare la propria integrità. Sembra un paradosso, ma nell'amore due esseri diventano uno, e tuttavia restano due.
Erich Fromm, L'arte di amare, 1956

L'uomo ha bisogno di trovare nuovi legami con i suoi simili; ne dipende la sua stessa salute mentale. Senza forti legami affettivi col mondo, soffrirebbe di un profondo isolamento e smarrimento. Ma, per creare rapporti con gli altri, ha vari modi accertabili. Può amarli, la qual cosa richiede indipendenza e produttività, oppure, se il suo senso di libertà non è sviluppato, può stabilire un rapporto simbiotico, diventando parte di loro oppure rendendoli parte di sé. In questa relazione simbiotica tende a controllare gli altri (sadismo), oppure a esserne controllato (masochismo).
Erich Fromm, Anatomia della distruttività umana, 1973

Sia il sadico sia il masochista hanno bisogno di un altro essere per «completarsi». Il sadico trasforma l'altro in una estensione di se stesso; il masochista si riduce a estensione dell'altro. Entrambi ricercano una relazione simbiotica, perché nessuno dei due ha un proprio centro interiore.
Erich Fromm, Anatomia della distruttività umana, 1973

Se un individuo non sa scegliere fra la strada dell'amore e quella della simbiosi, può risolvere il problema limitando il rapporto a sé stesso (narcisismo); allora egli diventa il mondo, e ama il mondo, «amando» sé stesso.
Erich Fromm, Anatomia della distruttività umana, 1973

Per non sentirci completamente isolati − cosa che ci condannerebbe alla follia − dobbiamo trovare una nuova unità, sia con i nostri simili che con la natura. E questo bisogno umano di unità con gli altri si manifesta in molti modi: il legame simbiotico con la madre, con un idolo, con la propria tribù, nazione, classe, religione, confraternita, organizzazione professionale.
Erich Fromm, Avere o essere?, 1976

L'amore è una relazione, non una fusione. Se infatti non esistessimo come individualità autonome, non solo non potremmo incontrare l'altro e metterci in relazione, ma non avremmo neppure nulla da raccontare all'altro fuso simbioticamente con noi.
Umberto Galimberti, Le cose dell'amore, 2004

È del vuoto che ci si innamora, non del pieno, perché amore è trascendenza, e non simbiotico rapporto duale.
Umberto Galimberti, Le cose dell'amore, 2004

Anche in una relazione erotica ad alto tasso di coinvolgimento dobbiamo trovare uno spazio per la solitudine. È necessario ritagliarselo per non riversare sul partner gli eventuali momenti di tristezza e di dolore che proviamo e, soprattutto, per intrattenere un filo diretto con la nostra interiorità, che possiamo contattare solo nel silenzio. Mantenere uno spazio di solitudine ci aiuta poi a non perdere di vista il confine tra la nostra identità e quella del partner, così da preservare quell'autonomia necessaria a farci restare comunque "altro" da lui/lei e a non cadere nella pericolosa trappola della simbiosi, che apre le porte alla dipendenza affettiva.
Raffaele Morelli, Come risvegliare l'eros, 2003

La simbiosi dei primi tempi è una fase, di sicuro gratificante per certi versi, ma è solo una fase. Poi la storia si evolve, per fortuna, e ciascuno dei due partner deve ritrovare la propria identità personale per farne dono all'altro in maniera completa.
Raffaele Morelli, Come amare ed essere amati, 2003

È il sogno che ciascuno di noi accarezza all'inizio di una relazione amorosa: aver trovato nell'altro l'anima gemella, la persona con cui creare un'armonia perfetta, così da costituire insieme un regime autarchico, che basta a se stesso. Eppure è proprio questo il pericolo maggiore in cui può incorrere una coppia: entrando in simbiosi con l'altro, azzeriamo progressivamente la nostra identità, fino a perdere la percezione dei nostri bisogni profondi.
Raffaele Morelli, Come amare ed essere amati, 2006

Quando il partner ci chiede spazio, a parole o con i fatti, all'inizio il disorientamento può essere forte. Ma è fondamentale evitare di trasformare questa sensazione in un motivo di lite o di allontanamento. E importante in questa fase così delicata per la coppia centrarci su noi stessi, senza sensi di colpa: in fondo il partner sta facendo la medesima cosa, iniziando a mettere in gioco le sue esigenze personali al di là della simbiosi di coppia.
Raffaele Morelli, Come amare ed essere amati, 2006

I sondaggi dicono che le coppie che vivono in simbiosi sono più a rischio e che, dopo aver condiviso ogni attimo di tempo libero, col tempo non si sopportano più e vedono la rottura della relazione come il tentativo di recuperare un'autonomia necessaria per la propria sopravvivenza.
Raffaele Morelli, Il sesso è amore, 2008

Quanto più c'è controllo e desiderio di vivere in simbiosi, uno dei due partner finisce col farsi l'amante: un modo per fuggire da una relazione opprimente.
Raffaele Morelli, Il sesso è amore, 2008

Mentre nei primi anni di matrimonio prevale la simbiosi, con la maturità, comunque dopo i trent'anni, i coniugi sviluppano interessi personali, si dedicano reciprocamente sempre meno spazio nel tempo libero e coltivano ciascuno i propri interessi. In genere, in questi casi, uno dei due accusa l'altro di trascurarlo, tuttavia le coppie aperte, che non si colpevolizzano per la libertà che si concedono, vivono di gran lunga più serenamente e senza conflitti.
Raffaele Morelli, Il sesso è amore, 2008

Il mito della simbiosi è molto pericoloso per la coppia perché presuppone un obiettivo realisticamente irraggiungibile. La frustrazione che ne deriva fa sì che, quando necessariamente si verificano incomprensioni e divergenze, la reazione possa essere spropositata, sproporzionata, al limite della brutalità.
Daniele Novara, Meglio dirsele, 2015

La matematica che abbiamo imparato a scuola nella realtà affettiva non funziona. Prendiamo, per esempio, le coppie eccessivamente simbiotiche: al loro interno 1+1 è sempre uguale a 1. Tra loro l'intimità si trasforma in fusione e il limite dell'altro è perso, non solo nell'orgasmo ma in ogni minuto della giornata.
Willy Pasini, A che cosa serve la coppia, 1995

Nella vita a due deve sempre esistere non solo una dose di mistero, ma anche uno spazio di libertà individuale. Se infatti è vero che la dinamica della coppia è basata sul noi, non bisogna però cancellare l'io e il tu, altrimenti l'intimità diventa una pericolosa simbiosi.
Willy Pasini, L'autostima, 2001

Bisogno di fusione, di simbiosi totale con l'altro; senso di possesso che non si riesce a controllare... Questi sentimenti, che molte donne conoscono bene e che condizionano pesantemente la loro vita, nascono in genere all'interno della famiglia. Si tratta dunque, ancora una volta, di un retaggio del passato che marca le relazioni adulte.
Willy Pasini, L'autostima, 2001

L’amore poggia su due pilastri fondamentali: la fusione e l’autonomia, quindi unione e separatezza devono coesistere perché l’amore possa alimentarsi. Così come il fuoco che senza aria si spegne, anche l’amore in presenza di eccessiva separatezza non può trasformarsi in un legame forte, ma se la fusione è simbiotica si elimina l’aria vitale alla sua crescita, il desiderio.
Esther Perel [1]

L’amore simbiotico, invadente e abusivo, abbatte i confini, sia metaforicamente sia fisicamente, per cui il limite tra due esseri risulta confuso.
Laura Pigozzi, Amori tossici, 2023

Io sono una cellula di un immenso organismo nel quale mi sento illusoriamente distinto e separato, ma dove in realtà sono parte integrante del Tutto. In questo immenso organismo io vivo in simbiosi con ogni essere e sono investito da una corrente vitale che ha come fine il perpetuarsi della vita sempre pronta a manifestarsi.
Amadeus Voldben, I prodigi del pensiero positivo, 1989

A lungo termine, la simbiosi è più utile del parassitismo. Anche più divertente. Chiedi a qualsiasi mitocondrio.
Larry Wall [1]

Note
  1. Fonte della citazione sconosciuta; se la conosci, segnalala ad Aforismario.
  2. Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Attaccamento - Dipendenza - AppartenenzaAnima Gemella - Amore Reciproco