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Aforismi, frasi e citazioni sulle Cure Palliative

Raccolta di aforismi, frasi e citazioni sul palliativo e sulle cure palliative, cioè quelle cure che tendono a combattere provvisoriamente i sintomi di una malattia, senza risolverne la causa.

Secondo una definizione del 1990 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): "Le cure palliative sono l'assistenza (care) globale, attiva, di quei pazienti la cui malattia non risponda ai trattamenti curativi (cure). È fondamentale affrontare e controllare il dolore, gli altri sintomi e le problematiche psicologiche, sociali e spirituali. L'obiettivo delle cure palliative è il raggiungimento della migliore qualità di vita per i pazienti e per le loro famiglie. Molti aspetti dell'approccio palliativo sono applicabili anche più precocemente nel corso della malattia".

Secondo una definizione dell'OMS del 2002 "Le cure palliative sono un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle famiglie che si confrontano con i problemi associati a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo dalla sofferenza per mezzo dell'identificazione precoce, dell'approfondita valutazione e del trattamento del dolore e di altri problemi fisici, psicosociali e spirituali".

La Legge italiana n.38/2010 intende per cure palliative: "L'insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un'inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici".

Da notare che in alcune delle seguenti citazioni il termine palliativo è usato in senso figurato per indicare un intervento che non risolve definitivamente una difficoltà o una situazione critica, ma ne allontana provvisoriamente le conseguenze.

Su Aforismario trovi altre raccolte di citazioni correlate a questa sulla cura, il rimedio, l'omeopatia e l'effetto placebo. [I link sono in fondo alla pagina].
Vivere è una malattia a cui il sonno viene una volta al giorno a recare
un po' di sollievo. Questo però è solo un palliativo: il rimedio è la morte.
(Nicolas de Chamfort - Foto: Victor Hugo sul letto di morte)
In generale, una malattia fisica dev'essere curata con mezzi fisici. Allo stesso modo, una malattia psichica deve essere curata con mezzi psichici. Prescrivere dei medicinali ad una persona che soffre di disturbi psichici può dare qualche risultato, ma quei farmaci sono solo dei palliativi che non cambiano nulla in profondità. Sia il mondo fisico che il mondo psichico hanno leggi proprie che è necessario conoscere e rispettare se si vogliono ottenere risultati durevoli.
Omraam Mikhaël Aïvanhov, Discorsi, 1938/86

Le cure palliative sono espressione dell’attitudine propriamente umana a prendersi cura gli uni degli altri, specialmente di chi soffre. Esse testimoniano che la persona umana rimane sempre preziosa, anche se segnata dall’anzianità e dalla malattia.
Jorge Mario Bergoglio (papa Francesco), discorso, Città del Vaticano, 2015

Incoraggio i professionisti e gli studenti a specializzarsi in questo tipo di assistenza che non possiede meno valore per il fatto che “non salva la vita”. Le cure palliative realizzano qualcosa di altrettanto importante: valorizzano la persona.
Jorge Mario Bergoglio (papa Francesco), discorso, Città del Vaticano, 2015

Vivere è una malattia dalla quale il sonno ci solleva ogni sedici ore; è un palliativo: la morte è il rimedio.
[Vivre est une maladie dont le sommeil nous soulage toutes les seize heures; c'est un palliatif: la mort est le remède].
Nicolas de Chamfort, Massime e pensieri, 1795 (postumo)

Nelle farmacie non vi è alcun rimedio contro l'esistenza − solo palliativi per i fanfaroni.
Emil Cioran, Sommario di decomposizione, 1949

Stanchezza indipendente dall'usura degli organi, stanchezza intemporale, per cui non esiste palliativo, e che nessun riposo, foss’anche l’ultimo, potrebbe vincere.
Emil Cioran, Confessioni e anatemi, 1987

Anche le cure palliative non potrebbero essere imposte e dovrebbero presupporre un consenso informato del paziente di modo che al malato terminale sia lasciata la possibilità di scegliere ed eventualmente di preferire a tali trattamenti la soluzione anticipata.
Lorenzo D'Aavack, in AA. VV., Testamento biologico, 2006

Le cure palliative consistono in una cura attiva, globale e multidisciplinare dei pazienti la cui malattia non risponde più ai trattamenti specifici e di cui la morte ne è diretta conseguenza; sono di fondamentale importanza il controllo del dolore, degli altri sintomi e dei problemi psicologici, sociali e spirituali. Una medicina umana del fine vita deve curare tenendo sempre presente che questi sono pazienti che non si possono guarire e ricordando che quando tecnicamente "non c'è più niente da fare", umanamente c'è spesso ancora molto che si può fare.
Cristina Ferro e Cristiano Samueli, La desistenza terapeutica, 2012

La vita non è il gioco di probabilità di una trattativa d'affari, e per stabilire le effettive possibilità di salvezza dobbiamo volgere lo sguardo altrove, prendendo a esempio in considerazione le possibilità terapeutiche offerte dalla medicina. Qualora un individuo malato abbia una probabilità di salvezza anche minima, nessun medico responsabile dirà: «Rinunciamo al tentativo», né farà ricorso a semplici palliativi; al contrario, tutti i mezzi possibili saranno impiegati per salvarne la vita.
Erich Fromm, Avere o essere?, 1976

La noia è una malattia di cui il lavoro è un rimedio; il piacere è soltanto un palliativo.
Pierre-Marc-Gaston de Lévis, Massime e riflessioni, 1808

Quanto alle sofferenze dell'esistenza, gli antichi cercavano di dimenticare, o di piegare in qualche modo il sentimento verso il piacevole: sicché a ciò essi cercavano di ovviare con palliativi, mentre noi affrontiamo le cause del soffrire e nel complesso preferiamo agire in senso profilattico. Forse noi stiamo costruendo solo le fondamenta, su cui uomini futuri costruiranno di nuovo anche il tempio della gioia.
Friedrich Nietzsche, Umano troppo umano II, 1879/80

Tutto lo spirito che gli uomini applicano per combattere i mali, manca loro per inventare la gioia; perciò l'umanità, tutto sommato, si è procurata finora solo qualche palliativo; forse la scienza riuscirà finalmente a distruggere i mostri, e da ultimo dovrà distruggere anche i palliativi che, nel lungo periodo della loro esistenza, sono - essi stessi - diventati mostri.
Friedrich Nietzsche, Frammenti postumi, 1869/89

Il problema della medicina palliativa si pone quando la situazione patologica del paziente appare irreversibile ed è caratterizzata da particolari sofferenze del paziente e, in ultima analisi, quando il compito del medico consiste soprattutto nell’accompagnare il “processo del morire”.
Salvatore Patti, in AA. VV., Testamento biologico, 2006

Le cure palliative vengono in genere valutate in termini molto positivi, trovando il loro fondamento non nella pretesa illusoria di strappare il paziente alla morte – o addirittura semplicemente di rinviare questo momento – bensì nel proposito di non lasciarlo solo e di aiutarlo a vivere l’ultima fase della sua vita nel modo più umano possibile, sia dal punto di vista fisico che da quello spirituale.
Salvatore Patti, in AA. VV., Testamento biologico, 2006

Soprattutto con riferimento ai cosiddetti malati terminali, le cure palliative vengono viste come uno dei compiti della medicina moderna, che concepisce la cura del paziente in senso globale e quindi non soltanto fisico. Si auspica pertanto che lo studio delle metodiche delle cure palliative trovi sempre maggiore spazio nella formazione del personale sanitario.
Salvatore Patti, in AA. VV., Testamento biologico, 2006

Il mantenimento di un’accettabile qualità della vita, conseguibile con il ricorso alle cure palliative, anche nella sua fase terminale, rappresenta il migliore antidoto alle richieste di eutanasia.
Salvatore Patti, in AA. VV., Testamento biologico, 2006

Le cure palliative vengono in genere realizzate nel domicilio del paziente, garantendo con costi ridotti la migliore assistenza possibile. Il paziente continua infatti a vivere nel proprio ambiente, rispettando le sue abitudini, e spesso godendo dell’affetto dei propri parenti.
Salvatore Patti, in AA. VV., Testamento biologico, 2006

Intenzione delle cure palliative è il perseguire un approccio olistico che fornisca risposte al sofferente che tenga conto non solo della sua sintomatologia fisica, in particolare il dolore, ma che trovi al suo interno capacità e risorse per rispondere anche alle altre componenti della sofferenza quali quelle relazionali, psicologiche e spirituali.
Lucio Pinkus e Antonio Filiberti (a cura di), La qualità della morte, 2002

Sono cure quelle palliative che si pongono come obbiettivo non la guarigione del paziente ma il conseguimento della sua migliore qualità della vita in accordo con le sue condizioni cliniche e psicosociali.
Lucio Pinkus e Antonio Filiberti (a cura di), La qualità della morte, 2002

La vita, che fu sempre colma di sofferenza, è più dolorosa ora che nei due secoli precedenti. Il tentativo di sfuggire al dolore spinge gli uomini a occuparsi di cose banali, a ingannare se stessi, a inventare vasti miti collettivi. Questi palliativi momentanei finiscono, a lungo andare, col creare nuove fonti di sofferenza.
Bertrand Russell, Elogio dell'ozio, 1935

Esiste soltanto una guerra giusta, ed è quella che sarebbe capace di spazzar via l’intera umanità dal globo terrestre. Tutte le altre non sono che un palliativo.
Giovanni Soriano, Malomondo, 2013

Esiste una stretta relazione tra la diminuzione delle richieste di eutanasia e il maggiore uso di trattamenti palliativi nei reparti ospedalieri dove vengono curati i pazienti terminali. Sono profondamente convinto che le richieste di eutanasia diventerebbero rarissime, quasi un'eccezione, se si facesse davvero tutto il possibile per alleviare le sofferenze dei malati inguaribili.
Umberto Veronesi, Il diritto di non soffrire, 2011

È un fraintendimento pensare che l'abbandono delle cure mediche a favore delle cure di sollievo, o palliative, configuri la cosiddetta «eutanasia passiva», su cui alcuni studiosi insistono. Perché non si tratta di eutanasia passiva, bensì di restituzione del malato al processo naturale del morire.
Umberto Veronesi, Il diritto di non soffrire, 2011

In nessun modo le cure palliative di fine vita costituiscono eutanasia, a meno che non si voglia recuperare in senso letterale la definizione greca di «buona morte», ovvero della morte senza dolore che quei poveri malati avevano avuto, e che tutti gli ospedali e tutti i medici dovrebbero mettere a disposizione dei pazienti che la chiedono.
Umberto Veronesi, Il diritto di non soffrire, 2011

Sulle cure di fine vita non c'è accordo, tant'è vero che in alcuni paesi la sospensione delle terapie mediche viene considerata materia non di interesse penale e inserita a pieno titolo nel novero delle cure palliative (una posizione che condivido pienamente), mentre in altri questo misericordioso accompagnamento alla morte viene fatto rientrare nella categoria dell'eutanasia e classificato precisamente come eutanasia «passiva», il che lo fa cadere sotto la potestà della legge, la quale polarizza la sua attenzione sul fatto che i farmaci antidolorifici somministrati al malato possono avere l'effetto di anticipare la morte imminente.
Umberto Veronesi, Il diritto di non soffrire, 2011

Indagini fatte negli ultimi dieci anni continuano a constatare negli ospedali un livello insufficiente di cure contro il dolore, ed è esperienza di chiunque sentir raccontare che il tale o talaltro amico o conoscente è morto di cancro dopo lunghe e atroci sofferenze.
Umberto Veronesi, Il diritto di non soffrire, 2011

Alla richiesta di eutanasia dei malati di cancro si può e si deve rispondere con le buone cure palliative.
Umberto Veronesi, ibidem

In Olanda le richieste di eutanasia e il numero di quelle soddisfatte sono diminuiti perché sono cresciuti, di numero e di qualità, i trattamenti palliativi che sollevano dal dolore; unitamente a questo, i medici si sono sempre più persuasi a adottare per i malati terminali le cure palliative, abbandonando «azioni mediche» che configuravano un'ostinazione terapeutica inutile e crudele per i malati che non possono più guarire e che sono prossimi alla morte.
Umberto Veronesi, Il diritto di non soffrire, 2011

Il medico e l'infermiere devono riscoprire il loro ruolo millenario, che è quello di dare sollievo, di consolare, pensando che, se la guerra contro la malattia è perduta, può essere ancora vinta la battaglia per la salvaguardia della serenità del malato e della sua dignità. In questa battaglia la lotta contro il dolore assume la priorità, mentre diventa un imperativo etico abbandonare trattamenti ormai inutili.
Umberto Veronesi, Il diritto di non soffrire, 2011

Note
Vedi anche aforismi, frasi e citazioni su: Rimedi Medici e Naturali - Cura - Omeopatia - Effetto Placebo